testata ADUC
 TAILANDIA - TAILANDIA - Staminali. Donna muore dopo intervento al rene
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
18 giugno 2010 20:22
 
Una donna, affetta da una malattia renale, e' morta dopo essere stata curata con una terapia di cellule staminali presso una clinica privata di Bangkok in Thailandia. A segnalare la notizia e' la rivista New Scientist, riprendendola dal 'Journal of the American society of nephrology', ponendo l'accento sui rischi cui si puo' incorrere con il 'turismo da cellule staminali'.
L'autopsia ha rivelato che la terapia a base di staminali ha quasi sicuramente ucciso la donna che, colpita da lupus nefritico, ha provato questa terapia dopo il fallimento della cura a base di steroidi immunosoppressori. L'esame post-mortem ha rilevato la formazione di strani noduli nel rene, nel fegato e nella ghiandola surrenale.
Circa sei anni fa sono stati condotti dei trial clinici in Europa su persone con malattie renali simili, cui sono state iniettate nel sangue staminali ricavate dal loro midollo osseo.
Circa un terzo dei 50 dei partecipanti ha avuto una ricaduta dopo un anno, e 12 di questi sono morti. Tuttavia due terzi ne hanno tratto giovamento, alcuni con la remissione della malattia. A differenza del trial europeo, in questo caso alla donna le staminali sono state iniettate direttamente in entrambi i reni, in modo che le cellule riparassero direttamente il rene. Dopo 3 mesi dalla cura pero' le sue condizioni sono peggiorate e ha dovuto ricorrere alla dialisi. Successivamente, le e' stato identificato un nodulo nel rene sinistro, che 11 mesi dopo e' collassato ed e' stato rimosso. Un anno dopo ancora, la donna e' morta.
 'Diffidare assolutamente di chi promette vaghi e generici trattamenti con le cellule staminali per qualsiasi tipo di malattia, di chi non ha pubblicato su riviste scientifiche importanti ma magari ha scritto libri autofinanziatisi, e informarsi e vedere bene com'e' la clinica': sono alcuni dei consigli che Giulio Cossu, direttore della divisione di Medicina rigenerativa del San Raffaele di Milano, da' a chi pensa di andare all'estero per ricevere cure con cellulestaminali.
Da tempo esperti e ricercatori sono impegnati contro il fenomeno del turismo da staminalI. Tanto che nel 2008 la Societa' Internazionale per la Ricerca sulle Cellule Staminali (Isscr) ha emanato delle linee guida per mettere ordine in questo campo. 'Sono linee guida importanti perche' le regole che i Paesi occidentali si impongono in questo tipo di ricerche non sempre sono osservate in Paesi emergenti, come Cina, India o Corea', commenta Michele De Luca, uno degli autori italiani delle linee guida. Impegnato su questo fronte e' anche Gianvito Martino, direttore della Divisione di Neuroscienze dell'Istituto San Raffaele di Milano. 'Sono centinaia i pazienti italiani che ogni anno intraprendono questi viaggi, attratti dalle promesse di una cura, e che, nella migliore delle ipotesi, tornano cosi' come sono partiti, ma con le tasche alleggerite. Al contrario, cominciano a essere frequenti i casi di infezioni e di tumori'.
Queste cliniche delle cellule staminali si trovano in vari Paesi del mondo, dalla Cina alla Thailandia, dalla Repubblica Dominicana a Manila, a Barbados. 'Assicurano l'efficacia della terapie nel 40-50% dei casi - aggiunge il neurologo - e curano ogni tipo di problema, dalla calvizie all' Alzheimer, non solo la Sclerosi Multipla, ma non dicono nulla circa il tipo e la qualita' delle staminali che utilizzano. Puntano sull'effetto placebo per indicare i pochissimi casi positivi, ma alla fine non si sa che cosa fa che cosa'. Martino pensa che in molti casi si arrivi anche a infondere acqua invece che staminali, oppure cortisone, che da' qualche giorno di sollievo e alimenta l'illusione. 
Per evitare falsi miraggi e drammatici viaggi della speranza di chi insegue cure miracolose e costosissime, pubblicizzate online da cliniche con pochi scrupoli, c'e' anche un sito. L'iniziativa, lanciata pochi giorni fa, e' di una task force della quale fanno parte 30 fra i maggiori esperti del mondo in questo campo, riuniti nella Societa' Internazionale per la Ricerca sulle Cellule staminali (Isscr).
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS