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 U.E. - U.E. - Staminali embrionali. La Corte di Strasburgo sul loro brevetto
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14 gennaio 2011 15:10
 
Il 13 gennaio la Corte di Giustizia europea ha tenuto una prima udienza per dibattere sulla definizione dell'embrione umano e del suo utilizzo industriale e commerciale. La direttiva europea sulla biotecnologia dispone che “i corpi umani, ai differenti stadi della propria formazione e del proprio sviluppo” non possono essere considerati come un'invenzione da sottoporre a brevetto. Il Tribunale federale di Giustizia della Germania ha chiesto un giudizio preliminare della Corte europea in merito perche' non e' stato in grado di decidere sul brevetto o meno di un metodo di conversione delle cellule embrionali umane in cellule nervose, presentato dal ricercatore tedesco Oliver Brustle..
Nel 1999 il brevetto era stato concesso a Brustle, ma dopo un processo intentato da Greenpeace, fu giudicato in violazione della direttiva europea e fu revocato. In seguito ad un ricorso in appello del titolare del brevetto, a fronte di una incapacita' di decidere del tribunale tedesco, e' la Corte di Strasburgo che ora deve confrontarsi su diverse questioni per una prima decisione.
La richiesta di decisione preliminare permette ai tribunali nazionali di chiedere alla Corte europea di giustizia la sua interpretazione del diritto europeo o di esprimersi sulla sua validita'. L'audizione, che contrappone Brustle a Greenpeace, e' per arrivare ad essere piu' espliciti sull'espressione “l'uso degli embrioni umani a fini industriali o commerciali”, e precisare se questo uso include anche i brevetti per la ricerca scientifica. Secondo Brustle il divieto di brevetto dovrebbe essere applicato agli embrioni umani con piu' di 14 giorni, mentre per quelli con meno di 14 giorni il brevetto dovrebbe essere concesso. Greenpeace sostiene invece che un brevetto ha comunque uno scopo commerciale e fa notare che la ricerca e' comunque possibile senza brevetto mentre il diritto dei brevetti regolamenta un uso commerciale degli stessi.
Nel 2005 Il Parlamento europeo aveva preso in considerazione la questione sostenendo che “la creazione di cellule staminali embrionali implica la distruzione di embrioni umani.. e quindi il brevetto di procedure in cui sono coinvolte cellule staminali embrionali o le cellule che provengono da staminali embrionali umane, e' una violazione” della direttiva europea.
Nel 2008, l'Ufficio europeo dei Brevetti, ha deciso di non accettare lo sviluppo di colture di cellule staminali embrionali la cui preparazione implica la distruzione di embrioni.
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