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 ITALIA - ITALIA - Telefonia. Agcom: operatori alternativi esagerano sugli aumenti
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25 settembre 2010 14:05
 
 In riferimento ai dati diffusi in modo irrituale dagli operatori alternativi delle telecomunicazioni (OLO), negli ambienti dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni si sottolinea che la cifra di 1,1 miliardi di euro relativa al preteso impatto della manovra sull'unbundling e' completamente priva di qualsivoglia fondamento. In primis, l'ipotesi di adeguamento dei canoni e' stata deliberata dall' Autorita' in doverosa applicazione del modello di costi raccomandato dalla Commissione europea; la manovra AgCom si riferisce ad un arco temporale di tre anni (2010-2012) e non al periodo retroattivo e ultrattivo assunto dagli OLO (2009-2015). Dopo il 2012 i livelli di prezzo saranno soggetti ad una nuova analisi di mercato, all'esito della quale verra' effettuata ogni valutazione: qualunque speculazione oltre il periodo di validita' della manovra non ha percio' valore; il calcolo considera dati previsionali aleatori e include solo le poste in aumento, omettendo l'impatto sul mercato delle sensibili riduzioni dei prezzi di altri servizi di accesso (es. bitstream), decisi con lo stesso provvedimento. La stima corretta, secondo l'Autorita', e' dunque di circa 70 milioni di euro nel triennio, quale saldo complessivo per il mercato delle variazioni dei prezzi dei vari servizi (unbundling, wholesale line rental e bitstream), a parita' di linee. Peraltro, gli eventuale aumenti per gli anni 2011 e 2012 saranno riconosciuti solo dopo la verifica del miglioramento qualitativo della rete Telecom , della riduzione del numero dei guasti e dei tempi di attivazione dei servizi. Lo schema di provvedimento e' attualmente all'esame della Commissione europea. La decisione finale, che dara' pubblicamente conto degli impatti della manovra, verra' presa pertanto, come gli operatori sanno bene, solo dopo il parere di Bruxelles.
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