L'aumento del canone unbundling mette a rischio la concorrenza e gli investimenti nelle telecomunicazioni. Lo hanno detto gli operatori Aiip, Fastweb, Wind, Vodafone, Tiscali, Welcome Italia, nel corso dell'udienza presso l'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, affermando che saranno 1,1 miliardi i maggiori costi che dovranno sostenere sui servizi all'ingrosso fino al 2015. 'Si tratterebbe di risorse sottratte - si legge in una nota - alla capacita' di investimento degli stessi operatori sulla fibra, e che andrebbero invece ad aumentare la profittabilita' della rete in rame, compromettendo irrimediabilmente il quadro competitivo e gli investimenti per lo sviluppo di reti di nuova generazione da parte di tutti gli operatori alternativi, oltreche' ostacolare lo sforzo di condivisione che il vice ministro Paolo Romani ha portato avanti in questi mesi con gli operatori di telecomunicazioni'.
Gli operatori hanno quindi invitato l'Autorita' 'a riconsiderare le proprie proposte in sede di decisione definitiva'.