Leggo finalmente una notizia che mi rincuora. E’ una piccola cosa, microscopica nella situazione odierna – alluvione a Valencia, elezioni in USA, guerra in Ucraina e in Medio Oriente, tanto per fare un esempio … -, eppure per me è una consolazione sapere che Pier Luigi Bersani è stato assolto nella causa per diffamazione intentatagli dal generale Vannacci per una domanda che aveva avanzato al Festival dll’Unità del 2023.
Che cosa aveva detto di tanto offensivo Bersani?
Commentando diverse affermazioni del primo libro pubblicato dal generale Vannacci e di molte sue esternazioni in diverse interviste (pensiamo a quelle su Paola Egonu), Bersani si era chiesto: ««
Se puoi dare dell’invertito a un omosessuale, della fattucchiera a una femminista, del negro a un nero, è possibile dare del coglione a un generale?».
Il generale si adonta – già, lui può parlare a ruota libera, dare giudizi a destra e a manca, ma … ma guai a chi osa fare lo stesso con lui. E’ lesa maestà!
E il 20 novembre 2023 scatta la querela per diffamazione. «
Bersani – si lamenta il generale –
mi ha dato del testicolo umano!», e corre da mamma Magistratura.
Devo dire che io rimasi molto attonita di tutto ciò, addirittura strabiliata, e per due motivi.
In primo luogo, perché, forse perché sono toscana fino nel midollo, non sento offesa alcuna nel dare di “bischero” (in siciliano ‘minchia’) o di “coglione” a qualcuno. In molti casi, fra l’altro, questi termini sono usati addirittura con una certa qual tenerezza; non c’è il desiderio di offendere, quanto piuttosto di richiamare la persona così apostrofata a essere più seria. Sembra un paradosso, ma è così.
In secondo luogo, rimasi colpita proprio dal fatto che il generale (lo scrivo con l’iniziale minuscola perché non gli venga in mente di essere Garibaldi) sentisse offensivo essere paragonato con i testicoli. Ma come, o se per i maschi, soprattutto testosteronici come dice di essere lui, essi sono come i gioielli della Corona? Anzi, ci sarebbe stato da aspettarsi che il generale avesse ringraziato Bersani per questo nobile riconoscimento. E invece no. O vall’a capire!
Bersani non accettò la proposta del generale di chiedergli scusa in cambio del ritiro della denuncia, e preferì giustamente andare a processo, dichiarando quanto segue: «
Sulla querela del generale andrò fino in fondo. Voglio andare a processo. La mia domanda, ancorché in forma scherzosa ed evidentemente non diretta a offendere ma a criticare le opinioni che esprime, era e resta vera e sostanziale: se cioè qualcuno, per di più con le stellette, possa definire anormali degli esseri umani, racchiusi in una categoria, senza che questo venga considerato quantomeno un insulto e non una constatazione. Se nell’anno di grazia 2024 si decidesse che è possibile ci sarebbe davvero di che preoccuparsi».
E adesso si può dire: meno male che in questo anno di grazia, dopo una lunga disamina giuridico-grammaticale, il gip ha respinto la richiesta dell’accusa (450 euro di multa), stabilendo che «il fatto non sussiste».
Seguo quanto riportato da “
Quotidiano.net” .
Alla festa dell’Unità di Ravenna, intervistato da una giornalista, Bersani si era riferito a un ipotetico “bar Italia”, in cui, se si poteva dire che gli omosessuali sono anormali, si sarebbe potuto anche dire che un generale era un coglione. Questa la cornice.
Il Gip ha dichiarato che la richiesta dell’accusa «
non può essere accolta per insussistenza giuridica e prima ancora linguistica», osservando che è «
evidente che le parole di Bersani non possono essere qualificate come metaforiche», e che Vannacci, invece ha «confuso la figura retorica della metafora con quella dell’allegoria». L’ex segretario Pd, del quale è «
nota l’ironia di cui ha fatto sfoggio in decenni di carriera politica», osserva ancora il Gip, aveva cioè espresso una «
vibrata critica verso un determinato modo di pensare della destra istituzionale.». E, «
facendo uso di linguaggio allegorico volutamente ironico», aveva inteso dire «
che, come è sbagliato dare dell’anormale a un omosessuale, è altrettanto sbagliato dare del coglione a un generale».
E ora cosà farà il generale scorbacchiato? Con chi se la rifarà?
Staremo a vedere, ma la speranza è che si faccia più attento a come parla, sempre che gli riesca.
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile
DONA ORA