COMMENTI
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2 settembre 2015 15:51 - Birthdaybash
1)la scansione in 3D,falla al tuo cervello marcio e dipendente da internet(si vede lontano da 1Km di come sei ridotto).
2)Hanno molto più valore le posizioni di 2 premi Nobel,che vari pseudoesperti che nel 90%dei casi sono PREZZOLATI DALLE CASE FARMACEUTICHE.
3)Confermo sul fatto che sei una cagatina di mosca e aggiunto che i VERI CESSI,sono quelli da te difesi e rappresentati,ovvero tutti quei politici alleati ed ex alleati degli interessi della Mafia oltre a tante pseudo comunità-associazioni VERE SANGUISUGHE dello stato e di NOI CONTRIBUENTI.
2 settembre 2015 15:18 - ennius4531
... non me ne dolgo di non far parte del gregge o famiglia di cloni che infesta questo forum specialisti in pifferate.

Sul pugile suonato, sarà bene , a seguito delle ricerche cliniche fatte, che tu richieda una scansione 3D del tuo comprendonio per accertarne la consistenza .

I 2 premi nobel, in questa materia, non hanno nessuna specializzazione . I loro pareri sono pari a quelli dell'uomo della strada .

Sulla cagatina di mosca, esse si posano spesso sui... cessi che tu benissimo rappresenti.
2 settembre 2015 14:51 - Birthdaybash
Ennius,guarda che qui l'unico pifferaio che dà fastidio ed è stato scacciato come una zanzara da tutti sei tu,sempre in minoranza e all'angolo come un pugile suonato.Basti pensare che tra gli antiproibizionisti ci sono pure 2 PREMI NOBEL(Milton Friedman x l'economia e Vargas Llosa x la letteratura),tu in confronto sei solo UNA CAGATINA DI MOSCA ,altro che zanzare.
2 settembre 2015 12:09 - ennius4531
Ah ..contrordine compagni !
. per Starfighter non tutti gli psichiatri sono assassini !

Se ne trova uno possibilista nel giudizio sull'erba magica, come Gian Luigi Gessa (...83 anni) , allora giú con le sviolinate stravolgendo un suo pensiero fisso : ciò che è vecchio non è valido ! Pare, peró, che questo valga solo per i pareri espressi o riportati dal ... nemico .

L'intervista al Corriere del 2014 non fa altro che ripetere le posizioni ben note del soggetto .

Ne cito un'altra del 07/02/2011.

Domanda
Oggi si sente dire che le droghe leggere sono pericolosissime quanto quelle pesanti, producono la stessa dipendenza. E’ così? Davvero la marijuana rende schiavi come l’eroina?

Risposta
“La marijuana e l’hashish contengono una molecola dal nome impronunciabile, il tetraidrocannabinolo, corrispettivo della nicotina per il tabacco.
Questa molecola in genere procura un senso di euforia e “dispercezioni” molto ben descritte da Baudelaire e tanti altri.

Senz’altro agisce sul cervello e ne altera la normale attività, ma non produce danni fisici: l’accanimento con cui da sempre si cerca di dimostrarne la tossicità non ha portato finora a nulla. In altre parole, un fumatore di marijuana che ne abbia fatto uso anche per decenni in modo costante e smetta all’improvviso non avrà pregiudicato la sua salute fisica..... " .
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Forse, l'anziano psichiatra dovrà ricredersi a fronte di numerose ricerche 'strumentali ' che attestano il contrario ...

Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

University of Texas. 2014

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo: lo rivela uno studio dei ricercatori della University of Texas. " i

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas. " .

STUDIO, CANNABIS CAUSA L’INSORGERE DI PSICOSI: SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE
GENNAIO 10, 2014

Nel nuovo studio, pubblicato in Schizophrenia Bulletin, i ricercatori si sono concentrati sui modelli di consumo di cannabis, il sesso e le relazioni tra tali fattori e un’insorgenza precoce del primo episodio psicotico .

Lo studio svolto da ricercatori britannici su adulti che hanno vissuto episodi di psicosi, l’assunzione di marijuana è stata collegata all’insorgere della malattia.
Il legame tra l’uso della cannabis e le malattie psichiche è ormai noto, soprattutto nei casi di schizofrenia.

In questo caso, come riferisce Marta Di Forti , che ha guidato la ricerca presso l’Istituto di Psichiatria al Kings College, lo studio associa l’uso quotidiano di cannabis all’insorgere della psicosi.

I ricercatori hanno esaminato 410 pazienti di età compresa tra i 18 e i 65 anni , due terzi dei quali di sesso maschile , i quali hanno avuto un episodio psicotico e sono stati ricoverati in unità psichiatriche.
E hanno scoperto che i maschi sono più propensi ad usare la cannabis e per questo avevano una più giovane età alla insorgenza della psicosi. L’età media al momento del primo episodio psicotico per gli utilizzatori di sesso maschile di cannabis era 26 anni, e per gli quelli di sesso femminile era quasi 29 anni.

“Vorrei cercare di capire perché le persone usano cannabis, cosa ricevono da questo utilizzo e poi coinvolgerli spiegando loro come questo può causare danni al cervello e aumentare il rischio di psicosi “, ha detto la ricercatrice Marta Di Forti.

USA - Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
Da Aduc 9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'. Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla.

La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto.

L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
2 settembre 2015 12:07 - ennius4531
Birthdaybash, ti rispondo :

a me , i pifferai del vostro stampo, danno fastidio.

E quindi mi vedo costretto a scacciarli come si fa con le .... zanzare !

Mi concedi questa ... LIBERTÁ ?
2 settembre 2015 8:13 - Bista
Ho scritto che me la squaglio perché questa carovana è diventata un tiro al piccione, neanche tanto furbo.

Rientro un minuto per te, Starfighter.
Io e te la vediamo in maniera diversa; ma è proprio grazie a ciò che io, facendo slalom tra le tue parolacce, mi sono accorto che, senza controllo, l'etichetta Cannabis può essere messa anche su un barattolo di merda.
L'uovo di Colombo, si dirà, ma da solo non c'ero arrivato.

Richiamo la tua attenzione su un altro aspetto.
L'approvazione della legge per tutti gli onesti, ma soprattutto per quelli, come te, che l'hanno sostenuta, è un inizio: non ti aspetterai mica che a farla funzionar bene, che è interesse di tutti, ci pensi chi l'ha osteggiata in malafede.

Invece di perder tempo a fumartela sotto il nido di un piccione scemo tu, che ne sai, dovresti dare il tuo contributo; trova il modo.

Tieni presente che, in uno Stato che non funziona, il proibire, che ha fallito, è molto più semplice del disciplinare.

Ora me la squaglio veramente e qui non torno.
2 settembre 2015 1:44 - Birthdaybash
Ennius,se puoi rispondi onestamente alla mia domanda.Qual'è il motivo principale del tuo livore verso le "erbe magiche" e i suoi "aficionados"? Ti dò 3 potenziali risposte nelle quali x forza devi rientrarci.
1)PREGIUDIZIO IDEOLOGICO(ad es. conformista che odia la cannabis emblema dell'anticonformismo).
2)INTERESSI ECONOMICI DI SETTORE(ad es.Comunità terapeutiche che traggono tanti finanziamenti quanti sono i potenziali "clienti",come quella Comunità di Taranto che nel 2007 con il Codacons,fecero bocciare dal Tar il Decreto Turco).
3)PER PURO SPIRITO DI CONTRADDIZIONE(perché sei un "Bastian Contrario"di natura e ti piace esercitare la tua dialettica).
Se puoi rispondimi onestamente,senza i tuoi voli pindarici "ad minchiam",sennò veramente sei uno psicopatico-nerd.
1 settembre 2015 21:57 - Starfighter23
grazie Bista per questo estratto del grande Gian Luigi Gessa,una rarita nella psichiatria italiana

Come ricercatore ha lavorato ai National Institutes of Health di Bethesda (Maryland) diretto dal Professor Bernard Brodie ed al Scripps Research Institute di La Jolla (California), prima di tornare in Italia e divenire uno dei più autorevoli esperti nella ricerca neurofarmacologica.

altro che quel coglione del tuo amico Ducci,Gessa non fa altro che confermare quello che dico da sempre,inanzitutto la cannabis la provata,e poi studiata,inoltre essendo stato in California,ha studiato la cannabis vera,non la spazzatura che gira a Roma che prova a studiare quel coglione del tuo amcio Ducci

secondo dice che se la cannabis contiene una buona dose di cbd come succede nelle genetiche serie,non si sono pericoli nel uso,stessa identica cosa detta da me in post precendenti,dove ti spiegavo l'esistenza del CBD

l'unica cosa che non condivido e quella dei problemi alla guida,cosa da me mai riscontrata nonostante un uso massiccio,basta consumare piu sative alla guida che tengono sveglio e lasciare le indiche per la sera quando non si guida


tu e i tuoi amici medici delle comunita' di assassini,avete solo da aggiornarvi e se volete studiare la cannabis venite in America

a differenza di Gessa non mi risulta che il tuo amico psichiatra di punta Ducci,abbia studiato all'estero,altro che competenze chilometriche sulla cannabis,siete 4 coglioni capaci anche di andare a piangere in senato per rifarvi dare le competenze sulle sostanze
1 settembre 2015 20:35 - Bista
In effetti l'affondo di fioretto è un'elegante figura che, a vista, colpisce il cuore e l'intelletto degli esseri umani che ce l'hanno, l'intelletto.
Secondo me anche Dio se ne compiace, per la bellezza del creato, ma sulle zanzare, più che l'affondo, sarebbe meglio usare il DDT.

Per farmi perdonare il lapsus, ti offro un'intervista ad uno che quell'amide col tuo nome sospetta di averne in abbondanza, beato lui.
L'intervista è un po' datata, ma anche la Genesi lo è.

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Corriere della Sera, 10 gennaio 2014.
Gian Luigi Gessa, tra virgolette.

"Sulla cannabis gli scienziati si dividono in falchi e colombe. I primi sono contrari, le seconde favorevoli.
Io non sono un volatile, non ho pregiudizi. Posso elencarne gli effetti positivi e negativi.
Di certo, in una classifica di pericolosità collegata alla reale tossicità, la cannabis non la metterei in testa: prima l'alcol, poi l'eroina, la cocaina in forma di crack e la nicotina".

Lei qualche anno fa, in un'intervista sull'Unione Sarda , ammise di aver provato la cocaina, per concludere che era meglio studiarla che prenderla. E la cannabis?
"Ovviamente l'ho sperimentata. Se si prova da adulto, le conseguenze non sono preoccupanti. A certe condizioni".

Quali?
"Molte. Anzitutto è necessario che abbia un alto contenuto di cannabidiolo, una sostanza cugina stretta del principio attivo che attenua quello che fa male".

Come si può essere sicuri che la cannabis sia "buona"?
"Non si può, non con quello che c'è in circolazione, senza regole".

Effetti negativi?
"Il primo e più grave è finire in prigione. Poi la capacità della sostanza di dare dipendenza. Ancora, un'influenza negativa sulla coordinazione motoria: se dopo guidi o vuoi fare sport, potresti avere degli incidenti.
E ci sono ripercussioni sull'apprendimento e sulla memoria: durano una o due ore dal momento dell'assunzione".

E quali sarebbero i positivi?
"Il più gradito è l'euforia, un'allegria indistinguibile che nelle persone fortunate si genera naturalmente.
Poi ci sono quegli effetti che ne rendono apprezzabile l'uso terapeutico, sempre a patto che ci sia il cannabidiolo: aumenta l'appetito, riduce la nausea, funziona da analgesico per i dolori neuropatici e per la cefalea, è efficace anche per il glaucoma.
Artisti e musicisti gradiscono la percezione alterata dei suoni e dei colori".

Non è pericoloso?
"Sì, lo è in quelle persone che non dovrebbero provare la cannabis".

Chi sono?
"Gli adolescenti e i preadolescenti, perché in questa età il cervello si sta ancora formando.
Oltre agli effetti detti prima: presentarsi a un'interrogazione sotto amnesia non va bene".

Chi altro non dovrebbe?
"Le persone vulnerabili, con disturbi psichiatrici o psicologici gravi, ansiosi, depressi, schizofrenici non manifesti".

Cosa risponderebbe a un adulto che le chiede se può "farsi una canna"?
"Se non rientra nelle categorie appena dette, non lo dissuaderei più che dal bere tre bicchieri di vino a cena: l'effetto è lo stesso e il rischio dipendenza minore".

Vista la sua esperienza, e dunque la sua capacità eventualmente di dosarne l'uso, perché non fuma cannabis?
"Perché non sento l'esigenza di provare un'euforia artificiale.
Tutte le droghe, producono i loro effetti nel cervello sostituendosi fraudolentemente ai neurotrasmettitori.
Il principio attivo della cannabis agisce sostituendosi all'anandamide. Ecco, io credo di averne pure troppa".
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Comunque in assenza di carovana, in presenza di zanzare ed essendo il DDT vietato, sono io che me la squaglio.
Desidero ringraziarti per quel passo della Genesi e per l'anandamide che, prima di ieri, non sapevo neanche cosa fosse.
1 settembre 2015 19:07 - ennius4531
Sí ... avverto le contaminazioni di cui sei intriso che ti portano ad essere facilmente colpito da qualsiasi frescaccia che circola .
Sono gli effetti delle erbe magiche come é stato strumentalmente accertato ...

' Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti '.
31 agosto 2015 22:20 - anandamide1972
Ennio, facevo per lei, dato che mi è parso di vederla affine al Magico Verbo...un canale di comunicazione, dando ancora una volta per acquisito che lei sia in buonafede.
W le erbe magiche.

...e comunque adoro le contaminazioni, ha presente il concetto del Tao ? Non si impressioni se le cose a volte non le tornano, e non pensi che necessariamente il fallo sia nel suo interlocutore...magari le sfuggono i concetti più articolati, sa, il Mondo è tuttora complesso, per quanto globalizzato. Pensi un po' che per gli induisti Gesù stesso è un illuminato, al pari di mohamed o altri...
Enniooo, guardi che anche se è sangue di Cristo, resta sempre vino...e torbo offusca come dieci canne pese.
31 agosto 2015 21:47 - ennius4531
..ananda ... ananda ..., ti devi decidere cosa fare da grande, perché altrimenti continui come un infante bizzoso a tirarti la zappa sui piedi ....

31 agosto 2015 12:23 - anandamide1972
il mio dio è il dio post Gesù della nuova alleanza, il dio biblico, vendicativo e cavaocchi, lo bestemmio con soddisfazione e creatività.
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E tu cosa mi fai ? Mi citi il pensiero del dio biblico, che tu bestemmi con soddisfazione in quanto vendicativo e cavalocchi, facendolo passare per un oracolo ?

' 31 agosto 2015 10:26 - anandamide1972
---e la terra produsse erbe e piante che fanno seme secondo la loro specie...e Dio vide che ciò era buono ( Genesi 1,18).
Dio fa crescere nei campi erbe con il potere di guarire, che ogni uomo saggio deve saper usare ( Jesus Sirach 38,4 )

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Ho l'impressione che questo dio biblico ti abbia reso persona alquanto succube dei suoi poteri : da una parte lo bestemmi, dall'altra lo esalti.

Non é, forse, che tu sia affetto da ... Sindrome di Stoccolma ?
31 agosto 2015 20:49 - anandamide1972
grazie BISTA, quanto racconti, in qualche modo è un classico, concordo con le tue considerazioni.
31 agosto 2015 12:57 - Bista
Nell'attesa che i ricercatori scansionino anche il cervello di Dio, bravo Anandamide.
Un affondo di fioretto.

Ti ricambio con uno squarcio di vita vissuta.
Nel secolo scorso un autorevolissimo psicologo del lavoro mosse dei dubbi su un candidato perché, alla richiesta di disegnare un albero, aveva tirato una linea orizzontale e, messi sopra tronco e chioma, sotto aveva disegnato anche le radici.
Non se lo aspettava ed era rimasto sconvolto lo psicologo, poverino; oggi è morto e non ne voglio fare il nome.
Il candidato, che senza di me avrebbe forse perso il lavoro, è divenuto il miglior capofficina che io abbia conosciuto.

Psicologi e psichiatri stanno cercando di infilarsi dappertutto, senza avere competenza su quello in cui vorrebbero infilarsi.
Facendo di ogni erba un fascio, come loro fanno, io direi che sono socialmente pericolosi.
31 agosto 2015 10:26 - anandamide1972
---e la terra produsse erbe e piante che fanno seme secondo la loro specie...e Dio vide che ciò era buono ( Genesi 1,18)

Dio fa crescere nei campi erbe con il potere di guarire, che ogni uomo saggio deve saper usare ( Jesus Sirach 38,4 )
31 agosto 2015 8:55 - Starfighter23
STUDIA UN PO TU E' IL TUO AMICO DUCCI DEFICENTE CHE LA STRADA E' LUNGA E NON SAI VERAMENTE UN CAZZO
31 agosto 2015 8:47 - Starfighter23
SUICIDATI SEI UN MORTO CHE CAMMINA NON TI VEDI?,COSA FARAI A LEGALIZZAZIONE AVVENUTA?NON SCAPPARE DEFICENTE,RISPONDI TIRA FUORI I COGLIONI
31 agosto 2015 8:34 - ennius4531
Dai contenuti delle tue risposte , tu devi essere senz'altro uno di quel 1 su 100.000 predisposti alla psicosi .

Riporti ricerche che attestano che il THC acutizza i sintomi psicotici , mentre il CBD li puó prevenire o attenuare e tu da ciarlatano a raccontarci che mescolati sono sinergetici come anti psicotici.

Necessiti di una scansione 3D della tua zucca per verificare l'entità dei danni.

Comunque, anche oggi hai vinto il premio Wanna Marchi ....
30 agosto 2015 18:05 - Starfighter23
Ennio gli errori di ortografia correggimeli tu che hai i diritti da moderatore,io non ho tempo di rileggere quando posto
30 agosto 2015 16:36 - Starfighter23
ok vedi Ennio le genetiche moderne serie contengono una buona dose di cbd che se non e' in sinegia con il thc non funziona bene,quindi il thc e' utile per buon funzionamento del cbd,NON CI SONO PERICOLI NEL CONSUMARE CANNABIS DI QUESTO TIPO,PURTROPPO TU E QUEL COGLIONE DEL TUO AMICO DUCCI FORSE CI ARRIVERETE TRA 20 ANNI

qui non si distilla una beata minchia perche non e' alcol come quello che bevi tutti i giorni

PURTROPPO GLI PSICHIATRI COME IL TUO AMICO DUCCI,ODIANO IL CBD PERCHE' SANNO CHE E' UN ALTERNATIVA NATURALE A TOSSICITA' ZERO,CHE CURA PSICOSI E SCHIZOFRENIA OLTRE AD AVERE ALTRE 190 PROPRIETA' MEDICHE DIFFERENTI,LORO PREFERISCONO CONTINUARE A FARE INTROITI CON LE CASE FARMACEUTICHE E CURARE CON VELENI CHIMICI E A MANDARE UN COGLIONE COME TE IN GIRO A FARE PROPAGANDA SEMPRE CON I SOLITI 3 STUDI,CERTO GLI STUDI ANTICCANABIS SONO IL 2 % DEGLI STUDI FATTI SULLA CANNABIS,CERCA DI TROVARE QUALCOSA DI NUOVO SE NO FAI LA FIGURA DEL VENDITORE DI PENTOLE

SEMPLICEMENTE GLI SCHIZOFRENICI CURATI CON CBD NON PRENDONO PIU I VELENI CONSIGLIATI DAI TUOI AMICI,CON ENORMI BENEFICI PER LA SALUTE

TI RICORDO CHE APPENA FARAI UN COPIA E INCOLLA IO NE FARO TRE,LA TUA INUTILE PROPAGANDA SARA SEMPRE CONTRASTATA CON STUDI VERI


"Poi, ognuno di noi ha piena libertà di ignorare i commenti, le opinioni altrui e le molte trivialità che si incontrano adottando lo spirito di Dante ... Non ti curar di loro, ma guarda e passa .


QUESTA E' LA PROVA CHE IL METODO DI IVAN CON TE NON FUNZIONA,TU VUOI ESSERE LASCIATO IN PACE PER ESSERE LIBERO DI FARE LA TUA PROPAGANDA FATTA DI MENZOGNE E COPIA INCOLLA DI STUDI COMMISSIONATI DA LOBBY DI TABACCO E FARMACI,PURTROPPO VERRA' SEMPRE OSTACOLATA DAL SOTTOSCRITTO FINO A CHE NON SI ARRIVERA AL TUO BAN RICHIESTO GIA DA MOLTE ASSOCIAZIONI DI QUESTO TIPO

leggevo che tu i tuoi cani li lasci abbagliare,quando cominciano a mordere li lasci modere?

SAI DIRCI QUALCOSA SULLA TUA MILITANZA IN COMUNIONE E LIBERAZIONE,CARO IL MIO CATTOCOMUNISTA DI MERDA?

TI LASCIO CON UNO STUDIO CHE CONFERMA L'USO DI CANNABIS PER COMBATTERE PSICOSI E SCHIZOFRENIA,L'ESATTO OPPOSTO DELLE TUE PROFEZIE ORAMAI DATATE E SEMPRE LE STESSE,CAMBIA STRATEGIA TI CONVIENE


Schizofrenia e cannabis. L’uso medico per la cura della psiche In un recente studio la terapia a base di cannabis per la schizofrenia

Schizofrenia e cannabis. Nonostante il crescente flusso di informazioni sull’uso medico della cannabis e sui suoi benefici , poco si sa circa gli effetti che ha sul trattamento della schizofrenia .
Un recente studio canadese ha scoperto che il cannabidiolo ( CBD ) può giocare un ruolo importante nel ridurre i sintomi psicotici della schizofrenia , e un altro studio pubblicato quest’anno suggerisce che la cannabis può ridurre alcuni dei disturbi cognitivi correlati.

Un sintomo particolarmente comune ai pazienti schizofrenici è l’incapacità di identificare accuratamente le emozioni .
Come ci si aspetterebbe , questo può portare a problemi relazionali. Detto questo, un recente studio ha scoperto che la cannabis può offrire una soluzione per preservare la memoria emotiva nei pazienti schizofrenici .

Un team di ricercatori canadesi , guidati da Stephane Potvin , hanno condotto uno studio in cui si è confrontata la memoria emotiva di 3 gruppi di persone: 14 pazienti schizofrenici che fanno uso di cannabis regolarmente , 14 pazienti schizofrenici che non fanno uso di cannabis , e 21 pazienti sani . Ad ogni gruppo sono state mostrate immagini di stimoli positivi e negativi, e gli è stato chiesto di identificare l’ emozione rappresentata . Nel frattempo , i ricercatori hanno condotto una risonanza magnetica funzionale per misurare la quantità di attività cerebrale in ogni individuo.

Il gruppo dei non consumatori di cannabis ha percepito meno stimoli emotivi rispetto al gruppo dei pazienti ai quali è stata somministrata., anche in piccole dosi.
Secondo i risultati dello studio , il gruppo dei pazienti che usufruiscono di cannabis ha percepito meno stimoli emotivi rispetto al gruppo di pazienti sani , ma questa differenza era ancora maggiore se si considerano i pazienti schizofrenici che non fanno uso di cannabis, che ne hanno ricevuti ancora di meno.
cervello cannabisI risultati dell’ imaging cerebrale ci suggeriscono che i maggiori stimoli emotivi rilevati nel gruppo dei pazienti ai cui è somministrata cannabis possono essere correlati alla attività nel lobo frontale,la parte del cervello responsabile dell’organizzazione. Le scansioni effettuate nel gruppo di pazienti schizofrenici ai quali non è stata somministrata cannabis rivelano un’attività minima nel lobo frontale.

Come suggerisce l’ autore dello studio canadese , sarà necessaria più ricerca sul ruolo della cannabis nel trattamento della schizofrenia. Questo studio , oltre all’evidente risultato che prova che il cannabidiolo ( CBD ) può contribuire ad alleviare i sintomi psicotici , è solo un piccolo passo verso il riconoscimento dell’uso medico della canapa per trattamenti naturali di varie forme di patologie. Uno degli antipsicotici più comunemente prescritti al mondo – amisulpride – ha un elenco di effetti collaterali che comprende nausea , aumento di peso , e ansia, oltre a non essere di origine naturale.Schizofrenia e cannabis.
30 agosto 2015 12:09 - ennius4531
Ah... finalmente Starfighter ha trovato nell'erba magica un componente ( cannabinoide CBD ) utile all'uomo .

Quale uomo ? ... quello malato !!

Tale cannabinoide , infatti, pare contrastare malattie infiammatorie, psicotiche, neuro degenerative ecc.. .

E gli altri componenti come il THC che affumicano i neuroni ?

Si devono ignorare in quanto tutto l'impegno missionario di Starfighter consiste, attraverso il suo lavoro di piazzista di .... alambicchi e pratiche di consumo, di eliminare tali sostanze nocive per ottenere distillati nobili contenenti solo CBD .

A lui dei sani, che vogliono lo sballo con l'uso di erbe magiche, non ne vuol sentir parlare forte dello studio che ci ha presentato suonando le trombe e che si può riassumere nel seguente passaggio ..

' ... which may explain why THC may exacerbate psychotic symptoms while CBD may prevent or dampen them.'

Per cui, cari sodali di Starfighter, smettila di disturbarlo per sfruttare le sue conoscenze per i vostri giochi ludici egoistici da carpe diem.

Egli, sentendo il peso delle sue responsabilità, non intende ridurvi , da sani quali siete, allo stato di zombi mentali come quanto accertato ....

Harvard Medical School

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti '.

University of Texas.

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo....

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas. " .
30 agosto 2015 10:52 - ennius4531
Caro ( qui lo dico e qui lo nego ) Bista,

sono spiacente , ma non posso aderire alla tua proposta per una questione sostanziale: lo spazio che l'Aduc ci mette a disposizione é un forum , non è un ... albo pretorio .

E dal momento che non voglio fare torto a nessuno , aderire alla tua richiesta significherebbe mortificare gli sforzi dell'Aduc per mantenere detto forum.

Poi, ognuno di noi ha piena libertà di ignorare i commenti, le opinioni altrui e le molte trivialità che si incontrano adottando lo spirito di Dante ... Non ti curar di loro, ma guarda e passa .

Appunto ...passo e chiudo.

P.s. mi rimane ancora una curiosità : quali domande avresti voluto porre a don Gallo ancora in vita per definire meglio il suo.... cattocomunismo.
29 agosto 2015 18:08 - Starfighter23
Ennio ti consiglio di leggere attentamente questo articolo chilometrico che riprende piu studi fatti negli ultimi anni,sul uso della cannabis per combattere psicosi e schizofrenia,purtroppo ADUC articoli come questi fa finta di non vederli,meglio postare studi idioti sulla cannabis che ti servono da propaganda

puoi commentare questo articolo Ennio aspettiamo risposte non copia e incolla
29 agosto 2015 9:20 - Starfighter23
A recent systematic review published in Schizophrenia Research in March 2015 finds that the use of cannabidiol (CBD), a phytocannabinoid (i.e. a cannabinoid found in the cannabis plant) may be helpful in the management of psychotic symptoms (which are characterized by a “loss of contact with reality”), such as those experienced by individuals with schizophrenia.
What is Schizophrenia?

Schizophrenia is a psychotic mental health disorder (one characterized by “abnormal thinking and perception”) with co-occurring changes in mood and behavior. Symptoms may include:

delusions [i.e. strongly held beliefs in something even though there is a significant amount of evidence to disprove that viewpoint]
hallucinations [e.g. hearing or seeing something that isn’t there)
disorganized speech/movement
difficulties showing emotion
difficulties performing certain everyday activities [e.g. staying clean]
psychological changes [e.g. loss of interest in activities, withdrawal from social interactions]

While the exact cause of schizophrenia is not fully understood, the evidence that is currently available shows that it is likely the result of a mix of genetic predisposition (i.e it ‘runs in the family’) and environmental factors (e.g. certain viral infections, immune dysfunction, stress, malnutrition in utero [i.e. before birth]). This results in modified signaling of dopamine and serotonin (neurotransmitters– compounds that modulate the stimulation of neurons [i.e. specialized cells of the nervous system that communicate with each other, resulting in thinking, remembering, moving, etc.]).

“Positive symptoms” (i.e. those that the individual gains, such as delusions and hallucinations, may be caused by an increase in signaling of these systems in subcortical areas (“deeper” areas of the brain, including those involved in the control of sensation, integration of signals from various areas of the brain, movement, emotion, sleep, attention, etc.).
“Negative symptoms” (i.e. those that the individual loses, like drive or social interaction) may be caused by a decrease in signaling in the prefrontal cortex (an area of the brain involved in modulating planning, judgment, personality, decision-making, concentration, social behavior, etc.).

Current Management Options

Although there is no cure for schizophrenia, symptoms can be managed with medication and supportive services. However, current antipsychotic medications used to treat schizophrenia may have side effects that limit patient compliance (i.e. patients with schizophrenia may stop taking their medications because they prefer the experience of symptoms caused by their disorder to the experience of negative side effects caused by medications).

Conventional antipsychotics have mild and severe side effects, which include “dry mouth, blurred vision, constipation, drowsiness and dizziness which usually disappear after a few weeks to more serious side effects such as trouble with muscle control, pacing, tremors and facial ticks”. Newer atypical antipsychotics have fewer side effects, but can still cause weight gain, tremors (i.e. repetitive tightening/loosening of muscles; shaking), rigidity (i.e. inability to move or difficulty performing movement), spasms (i.e. sudden contraction/tightening of muscles).

For this reason, development of safe, effective medications for patients with schizophrenia that have few side effects is essential for helping to increase patient compliance, which will lead to increased ease for patients in managing symptoms long-term.
Findings of the Review

Researchers found that cannabidiol may be useful in preventing or modulating:

short-term psychotic symptoms or cognition deficits associated with whole-plant cannabis use and isolated THC administration
the likelihood of developing permanent psychosis given the use of whole-plant cannabis.

The conclusion of this review adds to increasing evidence that targeted and controlled modulation of the endocannabinoid system may help to reduce symptoms of psychotic disorders like schizophrenia. For example, another review published in January 2014 in European Neuropsychopharmacology also found that cannabidiol may be useful as an antipsychotic agent.

There is currently little compelling evidence to support the stance that the use of whole-plant cannabis causes mental illness (e.g. it is possible that associations found between cannabis use and psychotic symptoms may be the result of a tendency for individuals predisposed to psychosis to self-medicate with cannabis, rather than the result of cannabis use causing the disorder). However, long-term whole-plant cannabis, especially varietals with higher concentrations of THC, may cause (1) early onset in predisposed individuals or (2) exacerbation of psychotic symptoms. Additionally, studies have found that patients with schizophrenia have increased cannabinoid levels in their spinal fluid and increased cannabinoid signaling in certain areas of the brain as a result of an increased number of cannabinoid receptors. Therefore, inhibition of some of these pathways may also be beneficial for patients.

The authors examined:

Category 1: ‘studies that investigated the impact of CBD/THC ratio in cannabis on measures relevant for psychosis’
Category 2: ‘neuropsychological studies [those that assess a psychological response that is associated with a particular structure or pathway in the brain] that examined the ability of CBD to block the acute psychotic effects of THC or ketamine [a medication that sedates, relieves pain, and causes memory loss] in healthy volunteers’
Category 3: ‘neuroimaging studies with acute CBD administration to healthy volunteers’
Category 4: ‘studies with CBD administration to patients with psychotic symptoms, including small-scale clinical trials with CBD’

Category 1:

For this group of 8 studies, researchers found that in general, “use of cannabis with high CBD content is associated with significantly fewer positive symptoms such as delusions and hallucinations, better cognitive function and both lower risk for developing psychosis as well as a later age of onset of the illness compared to cannabis with low CBD/THC ratios.

Although one of the studies found no difference in psychosis-modulating effects of low vs. high CBD, users of cannabis with higher levels of cannabidiol showed no memory impairment while users of cannabis with lower levels of cannabidiol showed noticeable impairment while intoxicated (but not when sober).
Category 2:

From the seven studies in this group, the authors concluded, “Altogether, neuropsychological studies with CBD administration in healthy volunteers indicate that CBD has the ability to attenuate [i.e. reduce] acute psychotic and anxiogenic [i.e. anxiety-causing] effects as well as cognitive [i.e. thinking, judging, attention, planning, etc.] impairment induced [i.e. caused] by the administration of THC.”

However, in one study, administration of ketamine (a medication that induces schizophrenia-like symptoms) after pre-treatment with 600 mg CBD trended towards a decrease the psychotic symptom known as “depersonalization” (i.e. a lack of or modified attachment to reality; individual feels that they are unable to control their behavior; may feel that they are in a dream) but increased psychomotor activity (i.e. learned, controlled movements) in participants. Best results were noted when THC and CBD were administered together, rather than when there was pre-treatment with CBD. Also, studies varied in:

the CBD/THC ratios used (one study found prevention of psychotic symptoms with a higher CBD/THC ratio [i.e. more CBD], and an increase in symptoms with a lower CBD/THC ratio [i.e. less CBD]) and
method and timing of administration

These factors limit the ability to fully interpret these findings and make generalizations about CBD/THC administration on psychotic symptoms. However, it is important to note that use of only CBD (without THC) was well-tolerated and resulted in:

“minimal psychoactive effects…
increased self-reported ratings [i.e. response provided by the participant] on scales measuring how ‘quick-witted’ and ‘clear-minded’ participants felt…
and decreased self-reported ratings on ‘energetic arousal’… as the only significant effects observed after the administration of CBD only (…tested vs baseline and not vs placebo [the latter provides higher quality results])”

Category 3:

There were nine studies in this category: three performed with EEGs (monitoring of electrical brain activity) and six performed with fMRI (magnetic imaging that detects changes in blood flow).

An EEG study found that administration of cannabis extract (THC and CBD) helped to improve the processing of auditory (i.e. sound/hearing) information (which is usually reduced in patients with schizophrenia) more than the use of THC alone. In another study, in healthy volunteers, short-term reduction in auditory processing caused by THC administration was not reversed by subsequent administration of cannabis extract (THC and CBD). In another, participants with certain CB1 (cannabinoid receptor 1) gene forms experienced reductions in auditory processing with THC administration, but not with cannabis extract (THC and CBD) administration. Therefore, CBD seemed to provide a protective effect against reductions in auditory processing.

Regarding the fMRI studies of healthy participants, the authors noted that with CBD administration, although there were trends towards (1) less anxiety in participants while emotional processing information and (2) faster reaction time while performing an attention task, it did not have any effect on actual task performance or experience of psychotic-type symptoms. It was also found that CBD and THC seemed to have opposite effects on certain portions of the brain involved in modulating hearing, sight, attention, and anxiety, which may explain why THC may exacerbate psychotic symptoms while CBD may prevent or dampen them.
Category 4:

Analysis of five small-scale studies with humans as participants led the researchers to note that patients appeared to “exhibit significant clinical improvement after four weeks of CBD treatment”. In one small-scale trial with 28 individuals with schizophrenia, attention (which can be reduced in schizophrenia) improved more in individuals taking the placebo and 300 mg CBD than in those taking 600 mg CBD (i.e. CBD may have had no impact, and higher CBD resulted in decreased performance compared even to placebo) and there was no impact on schizophrenia symptoms.

However, in a small, double-blind, randomized clinical trial (a type of study likely to produce relatively accurate results), researchers found that when administered separately, the administration of cannabidiol and amisulpride (a conventional antipsychotic) both resulted in statistically significant improvements (i.e. it is unlikely that the results occurred by chance) in symptoms as measured by the PANSS (a measure for schizophrenia symptoms) and the BPRS (a measure for various mental health symptoms, including hallucinations, anxiety, and abnormal behavior). It was also importantly noted by authors that the side effect profile of cannabidiol (i.e. “tolerability”/safety) was “markedly superior” to that of amisulpride.
Conclusion

According to the researchers, “The first small-scale clinical studies with CBD treatment of patients with psychotic symptoms further confirm the potential of CBD as an effective, safe and well-tolerated antipsychotic compound, although large randomised clinical trials [i.e. the “gold standard” for clinical research studies, likely to produce the most accurate results] will be needed before this novel therapy can be introduced into clinical practice.”

Increased research will help to clarify (1) whether or not standardized doses of certain cannabinoids (including phytocannabinoids like cannabidiol) are useful in the prevention/management of psychotic symptoms, if so, (2) which ratios of cannabinoids, timing patterns, and delivery methods are best for the management of psychotic symptoms for patients with disorders like schizophrenia. Moving cannabis out of the inappropriate Schedule I classification will help to increase research on cannabinoids in the United States (see below for more details on how you can get involved).

Disclaimer: Although there is no compelling evidence to support the idea that the use of whole-plant, raw cannabis causes schizophrenia or psychotic symptoms, it is very important to note that use of whole-plant cannabis, especially with higher concentrations of THC (the main psychoactive cannabinoid found in cannabis), may lead to premature development or exacerbation of schizophrenic symptoms and co-occurring poor management, and therefore should not be used by individuals with a personal or family history of psychotic disorders or conditions that may predispose to psychosis. At this point in time, whole-plant cannabis (regardless of cannabinoid ratio/concentration) is NOT recommended for the treatment of schizophrenia.

For information on reasonable expectations and safety in considering whole-plant medical cannabis use, as well as how you can advocate to move cannabis out of the Schedule I controlled substance classification in order to increase research on phytocannabinoids in the United States, click here.
29 agosto 2015 9:06 - Starfighter23
SUICIDATI ENNIO FAI UN FAVORE ALL'UMANITA',COSA HAI DA DIRCI SU QUESTO STUDIO PERDENTE?


Schizofrenia e cannabis. L’uso medico per la cura della psiche In un recente studio la terapia a base di cannabis per la schizofrenia

Schizofrenia e cannabis. Nonostante il crescente flusso di informazioni sull’uso medico della cannabis e sui suoi benefici , poco si sa circa gli effetti che ha sul trattamento della schizofrenia .
Un recente studio canadese ha scoperto che il cannabidiolo ( CBD ) può giocare un ruolo importante nel ridurre i sintomi psicotici della schizofrenia , e un altro studio pubblicato quest’anno suggerisce che la cannabis può ridurre alcuni dei disturbi cognitivi correlati.

Un sintomo particolarmente comune ai pazienti schizofrenici è l’incapacità di identificare accuratamente le emozioni .
Come ci si aspetterebbe , questo può portare a problemi relazionali. Detto questo, un recente studio ha scoperto che la cannabis può offrire una soluzione per preservare la memoria emotiva nei pazienti schizofrenici .

Un team di ricercatori canadesi , guidati da Stephane Potvin , hanno condotto uno studio in cui si è confrontata la memoria emotiva di 3 gruppi di persone: 14 pazienti schizofrenici che fanno uso di cannabis regolarmente , 14 pazienti schizofrenici che non fanno uso di cannabis , e 21 pazienti sani . Ad ogni gruppo sono state mostrate immagini di stimoli positivi e negativi, e gli è stato chiesto di identificare l’ emozione rappresentata . Nel frattempo , i ricercatori hanno condotto una risonanza magnetica funzionale per misurare la quantità di attività cerebrale in ogni individuo.

Il gruppo dei non consumatori di cannabis ha percepito meno stimoli emotivi rispetto al gruppo dei pazienti ai quali è stata somministrata., anche in piccole dosi.
Secondo i risultati dello studio , il gruppo dei pazienti che usufruiscono di cannabis ha percepito meno stimoli emotivi rispetto al gruppo di pazienti sani , ma questa differenza era ancora maggiore se si considerano i pazienti schizofrenici che non fanno uso di cannabis, che ne hanno ricevuti ancora di meno.
cervello cannabisI risultati dell’ imaging cerebrale ci suggeriscono che i maggiori stimoli emotivi rilevati nel gruppo dei pazienti ai cui è somministrata cannabis possono essere correlati alla attività nel lobo frontale,la parte del cervello responsabile dell’organizzazione. Le scansioni effettuate nel gruppo di pazienti schizofrenici ai quali non è stata somministrata cannabis rivelano un’attività minima nel lobo frontale.

Come suggerisce l’ autore dello studio canadese , sarà necessaria più ricerca sul ruolo della cannabis nel trattamento della schizofrenia. Questo studio , oltre all’evidente risultato che prova che il cannabidiolo ( CBD ) può contribuire ad alleviare i sintomi psicotici , è solo un piccolo passo verso il riconoscimento dell’uso medico della canapa per trattamenti naturali di varie forme di patologie. Uno degli antipsicotici più comunemente prescritti al mondo – amisulpride – ha un elenco di effetti collaterali che comprende nausea , aumento di peso , e ansia, oltre a non essere di origine naturale.Schizofrenia e cannabis.
29 agosto 2015 9:02 - Starfighter23
NON FUNZIONA ENNIO PERCHE NON DAI UNA RISPOSTA SULLA STORIA DELLE COMPETENZE LEVATE ALLA PSICHIATRIA?NON SCAPPARE DAI




Senato della Repubblica XVI Legislatura
–9–
Commissione parlamentare di inchiesta 104º Res. Sten.
(15 marzo 2011)

DUCCI : Con il termine sostanze io mi riferisco a sostanze stimolanti e non
piu all’eroina, che rappresenta il prototipo sul quale si e costruito il sistema delle tossicodipendenze in Italia, delle comunita
terapeutiche e dei SerT e che costituisce, di per se, un ottimo antipsicotico.
Invece, tra le sostanze stimolanti, la
cannabis(e specialmente la cannabis
degli ultimi dieci anni) ha un contenuto di THC 30 volte superiore
alla cannabis di 15 anni fa e, quindi, ha un’azione psicotica fortissima e gravissima.
Alla cannabis vanno aggiunte altre sostanze come la cocaina, le anfetamine, la chetamina, l’extasy e molte altre sostanze che noi non siamo
neanche in grado di dosare e che stiamo studiando: e importante che oggi
gli psichiatri acquisiscano una competenza sulle sostanze, che finora e stata sostanzialmente loro negata con l’istituzione dei SerT e la legge n.
685 del 1975, che ha sottratto la competenza sulle tossicodipendenze
alla psichiatria

Ecco Ducci sostanze che non sei neanche in grado di dosare e che che come dici stai studiando,IO TI CREDO MA PARLACI DI CANNABIS QUANDO HAI FINITO GLI STUDI PERCHE LA STRADA E' MOLTO LUNGA ANCORA,PURTROPPO TI MANCA IL MATERIALE DI STUDIO,VISTO CHE A ROMA LA CANNABIS VERA NON L'AVETE MAI VISTA,MA SOLO IMMONDIZIA VENDUTA DALLE MAFIE LOCALI

SAREBBE QUELLO L'OGGETTO IN QUESTIONE DELLO STUDIO?

SE LA COMPETENZA SULLE SOSTANZE FINORA TI E' STATA NEGATA,CERCA DI COLMARE QUESTO TEMPO PERDUTO PER COLPA DEI SERT E UNA LEGGE INFAME =) CHE HA LEVATO ALLA PSICHIATRIA LE COMPETENZE SULLE TOSSICODIPEDENZE

DUCCI NON TI CHIEDI COME MAI VI HANNO LEVATO LE COMPETENZE A TE E TUTTI GLI PSICHIATRI?SARANNO STATI PAZZI QUELLI A CAPO DEL SERT E CHI HA FATTO LA LEGGE?? PURTROPPO SIETE DEGLI INCOPETENTI CHE SPESSO ROVINANO I PAZIENTI CON BENZODIAZEPINE E BARBITURICI VARI,QUINDI NON POSSONO DARE LE COMPETENZE DI TOSSICODIPENDENZE A CHI CREA LE DIPENDENZE DA FARMACI COME VOI,NON CREDI??


TU STUDIA NEL FRATTEMPO,ANCHE SE NON HAI PIU LE COMPETENZE PER OCCUPARTI DI TOSSICODIPENDENZE E DI CANNABIS,TI POTRA SERVIRE A CAPIRE COME MAI VE LE HANNO LEVATE I SERT E UNA LEGGE INGIUSTA =),NON CREDI?
28 agosto 2015 20:24 - Starfighter23
ENNIO NON HAI UNO PSICHIATRA DI RISERVA?VISTO CHE DUCCI E' IMPRESENTABILE PERCHE LI HANNO LEVATO LE COMPETENZE SULLE TOSSICODIPENDENZE,COS'AHI DA DIRCI A RIGUARDO? AHH QUESTE LEGGI CATTIVE AHH QUESTI SERT CHE C'E' L'HANNO CONTRO GLI IPNOTERAPEUTI!!!CHE VERGOGNA ENNIO
29 agosto 2015 7:59 - ennius4531
I fatti....

Quanto affermato dal psichiatra Ducci é stato confermato da studi universitari che hanno ' fotografato' il comprendonio di migliaia di soggetti . Ecco i risultati

Harvard Medical School

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti '.

University of Texas.

"Fumare marijuana in giovane eta' puo' avere conseguenze di lungo termine sul cervello, e persino ridurre il quoziente intellettivo....

Lo studio mostra come ci siano differenze cerebrali tra i fumatori abituali di marijuana e le altre persone. ..

Prima si inizia a fare uso di marijuana, piu' pronunciate sono le differenze", ha spiegato ai media statunitensi la dottoressa Francesca Filbey, autrice principale dello studio e professore alla School of Behavioral and Brain Sciences dell'University of Texas. " .
------------------------------------------------------

L'unico qui a sputtanarsi è quel trombone di Starfighter che prima mi definisce cattocomunista individuando in loro i peggiori proibizionisti e , una volta smentito, passa al cattofobismo e a raccontarci che lui , ammalato fin dal quando aveva 14 anni , aveva subito capito, da genio medico precoce , che solo l'erba magica potesse fare al caso suo.

Starfighter, continua a fare il piazzista di sative e vaporizzatori che è l'unica attività che i tuoi neuroni ridotti e affumicati ti consentono ....
28 agosto 2015 23:33 - Starfighter23
IDEM PER ME LEVATI DAL CAZZO SEI STATO SCHIACCIATO IN TUTTE LE DISCUSSIONI,SEI UN MORTO CHE CAMMINA,NON HO PIU VOGLIA DI STARE DIETRO A UN INFAME DI MERDA COME TE,SUICIDATI
28 agosto 2015 23:30 - Starfighter23
Senato della Repubblica XVI Legislatura
–9–
Commissione parlamentare di inchiesta 104º Res. Sten.
(15 marzo 2011)

DUCCI : Con il termine sostanze io mi riferisco a sostanze stimolanti e non
piu all’eroina, che rappresenta il prototipo sul quale si e costruito il sistema delle tossicodipendenze in Italia, delle comunita
terapeutiche e dei SerT e che costituisce, di per se, un ottimo antipsicotico.
Invece, tra le sostanze stimolanti, la
cannabis(e specialmente la cannabis
degli ultimi dieci anni) ha un contenuto di THC 30 volte superiore
alla cannabis di 15 anni fa e, quindi, ha un’azione psicotica fortissima e gravissima.
Alla cannabis vanno aggiunte altre sostanze come la cocaina, le anfetamine, la chetamina, l’extasy e molte altre sostanze che noi non siamo
neanche in grado di dosare e che stiamo studiando: e importante che oggi
gli psichiatri acquisiscano una competenza sulle sostanze, che finora e stata sostanzialmente loro negata con l’istituzione dei SerT e la legge n.
685 del 1975, che ha sottratto la competenza sulle tossicodipendenze
alla psichiatria

Ecco Ducci sostanze che non sei neanche in grado di dosare e che che come dici stai studiando,IO TI CREDO MA PARLACI DI CANNABIS QUANDO HAI FINITO GLI STUDI PERCHE LA STRADA E' MOLTO LUNGA ANCORA,PURTROPPO TI MANCA IL MATERIALE DI STUDIO,VISTO CHE A ROMA LA CANNABIS VERA NON L'AVETE MAI VISTA,MA SOLO IMMONDIZIA VENDUTA DALLE MAFIE LOCALI

SAREBBE QUELLO L'OGGETTO IN QUESTIONE DELLO STUDIO?

SE LA COMPETENZA SULLE SOSTANZE FINORA TI E' STATA NEGATA,CERCA DI COLMARE QUESTO TEMPO PERDUTO PER COLPA DEI SERT E UNA LEGGE INFAME =) CHE HA LEVATO ALLA PSICHIATRIA LE COMPETENZE SULLE TOSSICODIPEDENZE

DUCCI NON TI CHIEDI COME MAI VI HANNO LEVATO LE COMPETENZE A TE E TUTTI GLI PSICHIATRI?SARANNO STATI PAZZI QUELLI A CAPO DEL SERT E CHI HA FATTO LA LEGGE?? PURTROPPO SIETE DEGLI INCOPETENTI CHE SPESSO ROVINANO I PAZIENTI CON BENZODIAZEPINE E BARBITURICI VARI,QUINDI NON POSSONO DARE LE COMPETENZE DI TOSSICODIPENDENZE A CHI CREA LE DIPENDENZE DA FARMACI COME VOI,NON CREDI??


TU STUDIA NEL FRATTEMPO,ANCHE SE NON HAI PIU LE COMPETENZE PER OCCUPARTI DI TOSSICODIPENDENZE E DI CANNABIS,TI POTRA SERVIRE A CAPIRE COME MAI VE LE HANNO LEVATE I SERT E UNA LEGGE INGIUSTA =),NON CREDI?
28 agosto 2015 20:24 - Starfighter23
ENNIO NON HAI UNO PSICHIATRA DI RISERVA?VISTO CHE DUCCI E' IMPRESENTABILE PERCHE LI HANNO LEVATO LE COMPETENZE SULLE TOSSICODIPENDENZE,COS'AHI DA DIRCI A RIGUARDO? AHH QUESTE LEGGI CATTIVE AHH QUESTI SERT CHE C'E' L'HANNO CONTRO GLI IPNOTERAPEUTI!!!CHE VERGOGNA ENNIO
28 agosto 2015 21:07 - Bista
Caro (si fa per dire) Ennius.

Facciamo ambedue la cosa più logica: leviamoci il vicendevole disturbo.
D'ora in avanti, vedendo un tuo commento su qualsiasi argomento, io ci girerò intorno.
Ti chiedo (te lo chiedo nel senso del quaerere non del petere) di fare la stessa cosa tu.
Grazie.
Adieu.
  COMMENTI
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