"Onestà, lealtà,moralità...... é noto appartengono solo
alle leggi che approviamo..... in quanto ognuno di noi se ne
ritiene il depositario e Nick non sfugge alla tentazione
salendo in cattedra per darci lezioni .... esistenziali."
".. Gli ONESTI CITTADINI sono tali se rispettano le leggi e
rispettandole non alimentano la criminalità.
Chi alimenta la criminalità é chi viola la legge."
Adesso, prendendo quant'ho detto:"Se la legge fosse metro di
onestà, lealtà e moralità vivremmo in un'utopia..."
...spiegami dove diavolo mi sarei dimostrato depositario di
chissà cosa e dove sarei salito in cattedra.
Smettila per cortesia di lordare questo forum con
provocazioni mongoloidi.
Si vede proprio che non hai altri mezzi per attirare
l'attenzione (gli argomenti invece, non li hai mai avuti),
riesci solo, con toni tra il borioso ed il giullaresco, a
dare letture critiche ai post di altri utenti, lamentando
aspetti torbidi e pruriginosi che non esistono nemmeno; e
ultimamente sei pure passato agli insulti diretti. Questo
perchè non hai mai un c**** da dire di tuo di intelligente,
e probabilmente anche da fare nella vita.
"La democrazia non rende l'uomo perfetto e quindi non può
farci vivere In una condizione utopistica.
Essa si limita a imporre leggi che pretende, salvo voto
contrario , che siano rispettate.
Chi sta al ... gioco della democrazia ne deve prendere nota
ed attenersi alla regola."
Così ragionando il diritto non si sarebbe mai evoluto...
pertanto non esisterebbe nemmeno.
"Non vogliamo alimentare la malavita ? Limitiamoci a
rispettare la legge.....
Troppo comodo incolpare la legge come causa dei nostri ..
misfatti...."
Troppo comodo è invece incolpare il cittadino per
l'inefficacia e le conseguenze nefande di certe leggi...
vedi quanto detto da alcuni potenti "Chi compra la troca
favorisce la criminalità". Già, si dà il caso però, che
con il voto il cittadino deleghi all'autorità il potere di
imporre l'ordine tramite il diritto, quindi sarà casomai
quest'ultima la responsabile dell'efficacia del proprio
operato. Fare leggi fallimentari e poi prendersela col
cittadino è a dir poco caligolesco. Come mettersi davanti
ad un videogioco e poi dire "il computer mi ha fatto
perdere".
13 settembre 2012 5:32 - Growner
nella coltivazione se non ci fosse questa legge ad incolpare
i consumatori non ci sarebbe reato ,ne presunzione di reato
ne pericolosita' sociale , ad annaffiare qualche vaso e a
fumare dell'erba nel proprio tempo libero o nella propria
privacy ,urge assolutamente una nuova regolamentazione
legalizzazione !.
E' la legge Fini-giovanard che fa il reato di accanimento
,perseguendo i consumatori , che non possono fare altro che
perdere la testa in zone di silenzio per non comprare al
mercato illegale e volrsi coltivare le proprie piante
In cui per questa infame legge e luogo comune di idiologie
,nel 2012 in uno stato laico e democratico bisogna
giustificare alla stregua dei ben pensanti se mi voglio fare
una canna per le miei liberta' individuali ed in piena
consepevolezza .
13 settembre 2012 0:14 - ennio4531
Onestà, lealtà,moralità...... é noto appartengono solo
alle leggi che approviamo..... in quanto ognuno di noi se ne
ritiene il depositario e Nick non sfugge alla tentazione
salendo in cattedra per darci lezioni .... esistenziali.
La democrazia non rende l'uomo perfetto e quindi non può
farci vivere In una condizione utopistica.
Essa si limita a imporre leggi che pretende, salvo voto
contrario , che siano rispettate.
Chi sta al ... gioco della democrazia ne deve prendere nota
ed attenersi alla regola.
Non vogliamo alimentare la malavita ? Limitiamoci a
rispettare la legge.....
Troppo comodo incolpare la legge come causa dei nostri ..
misfatti....
12 settembre 2012 22:40 - Nick
".. Gli ONESTI CITTADINI sono tali se rispettano le leggi e
rispettandole non alimentano la criminalità."
Se la legge fosse metro di onestà, lealtà e moralità
vivremmo in un'utopia...
"Chi alimenta la criminalità é chi viola la legge."
è più deprecabile colui che alimenta la criminalità
scrivendo le leggi, che il cittadino che la favorisce
violandola.
Il caso casca proprio a fagiuolo se parliamo di
proibizionismo.
12 settembre 2012 20:16 - marco25g
Vorrei ricordare che anche Gesu frequentava drogati e
prostitute e "gli ONESTI CITTADINI e i moralisti del
Sinedrio" gli davano del pazzo, del beone e del mangione.
I primi documenti cristiani trovati in Egitto, ritenuti
storicamente piú esatti rispetto al nuovo testamento,
ritraggono Gesù come un estatico saggio ribelle che
predicava l’illuminazione attraverso rituali che
coinvolgevano le piante magiche: “Gesù apparteneva alla
setta sciamanica dei Leviti e molto probabilmente, acquisì
il titolo di Messiah (Unto di JHWH "Unto dal Signore")
quando venne unto con l’olio alla marijuana (seguendo la
tradizione dettata dal Creatore a Mosè) e arrivata a lui
tramite l'iniziazione ricevuta dal cugino (Profeta Levita)
Giovanni Battista.”
Sia Giovanni Battista che Gesù praticavano i ritiri nel
deserto, praticando l'Unzione con Olio Sacro e il digiuno
rituale di purificazione.
"Dalla Bibbia – Esodo (30):22:23:24?
“L’Eterno parlò ancora a Mose, dicendo:
Prenditi anche dei migliori aromi: di mirra vergine,
cinquecento sicli; di cinnamomo aromatico, la metà, cioè
duecentocinquanta di “kaneh bosm*”, pure
duecentocinquanta di cassia, cinquecento, secondo il siclo
del santuario e un hin d’olio d’oliva.”
”kaneh bosm” (????? ??????) si tratta di cannabis o
marijuana.
Per errore, nella traduzione occidentale della Bibbia,
“Kaneh bosm” viene tradotto come calamo aromatico:
(Tanto più che, il calamo aromatico “che viene soltanto
dal Nord-Europa e dal nord dell’India” contiene il
ß-asarone un principio attivo allucinogeno e cancerogeno,
da qualcuno considerato il precursore delle
trimethoxyanfetamine “metanfetamina”).
Il calamo aromatico (Acorus aromaticus), che ha effetti
simili all’LSD, viene ancora oggi usato come allucinogeno
nei riti delle tribu nella Nuova Guinea.
Nel 1980 la Hebrew University di Israele ha confermato
l’interpretazione dell’antropologa Sula Benet sul Kaneh
bosm (kine-boisin) come fiori di canapa (marijuana).
Secondo il famoso Rabbino Aryeh Kaplan nel suo libro “The
Living Torah” (1981) una traduzione dei Cinque Libri di
Mosè e del Haftarot, la cannabis era un ingrediente
dell’olio per la sacra unzione, menzionato in vari testi
sacri ebraici. L’erba in questione “kaneh-bosem” è
più comunemente conosciuta come marijuana e viene
menzionata più volte nel Vecchio Testamento:
(Isaia (43):24? – Cantico dei Cantici (4):12:13:14? –
Geremia (6):20?).
A partire da Mosè, l’olio santo delle unzioni era stato
usato dalla classe sacerdotale sciamanica dei Leviti per
ricevere “le rivelazioni del Signore”.
I prescelti Leviti venivano intrisi in questo potente olio a
base di marijuana.
L’uso occasionale di cannabis viene accettato ancora oggi
come uno strumento spirituale, da qualche ebreo Breslov
Chassidim, soprattutto nel Purim, cosí come tra alcuni
ebrei Sefarditi.
In Italia, la coltivazione di una pianta di cannabis, per
scopo terapeutico, può essere punita con 6 fino a 20 anni
di carcere e multe di migliaia di euro.
Mentre molti Cattolici si vantano continuamente di dare
poche briciole di cibo “spesso con attaccamento” a pochi
mendicanti, mentre a chi mendica libertà, comprensione o
guarigione, spesso lo sbattono a marcire in una lurida
prigione o in quei lazzaretti (lager) cattolici delle
multimilionarie comunità di recupero!
Se Gesù fosse vissuto in questo periodo, in questa Italia e
con questa ipocrisia, a causa di quello che viene affermato
in precedenza e per episodi come lo scacciare i mercanti dal
tempio.
Verrebbe considerato da (questa brava gente CHE RISPETTA LE
LEGGI "solo quando gli fa comodo"):
Un delinquente drogato, un comunista, un
anarco-insurrezionalista, probabilmente verrebbe picchiato a
morte in carcere e farebbe la stessa fine che ieri ha fatto
Stefano Cucchi.
Questi "ONESTI CITTADINI che rispettano le leggi" ma non la
libertà degli altri cittadini, ogni volta che aprono la
bocca e offendono degli altri cittadini "che desidererebbero
vivere onestamente la loro vita, senza essere giudicati,
incarcerati, picchiati, perseguiti e perseguitati soltanto
perchè usano la cannabis (e per i motivi che più gli
pare).
Questi vigliacchi uccidono ogni giorno e ancora una volta
Gesù o Stefano, queste stesse persone che si danno le arie
da grandi cristiani e persone giuste:
2000 anni fa li avremo trovati a gridare "Crocifiggetelo!
Crocifiggetelo!"
I soliti moralisti, oggi, li troviamo a giudicare la
pagliuzza nell'occhio del fratello, mentre non percepiscono
quella loro immensa trave d'ignoranza e d'intolleranza cosi
come non si rendono conto delle loro immense colpe.
"Spezzate la schiena al drogato!
Spezzategli la schiena!
Io non otterrò nessun vantaggio da questo delitto, ma
soltanto pensare che qualcuno abbia la libertà di
autodeterminarsi mi rende infelice!
Quindi ammazzate il drogato o almeno sbattetelo in galera,
così sarò felice anch'io e potrò vantarmene "Ho fatto in
modo che qualche sporco drogato fosse arrestato, non faceva
del male a nessuno, ma pensava (nonostante noi moralisti) di
poter vivere la sua vita felice".
Io non so che problemi hai!
Forse sei paraplegico e vivi da infelice, senza amici e
senza nessuno che ti abbia mai rispettato o amato?
Noi drogati "così malvagi e fuorilegge" ti diamo anche
ascolto e ti consideriamo a tal punto dal rispondere alle
tue continue offese
Impara invece a rispettare ed amare il tuo prossimo, vedrai
che qualcuno prima o poi ripagherà "con l'amore" la tua
gentilezza.
Se continui a vivere in questo tuo inferno interiore pieno
di malevolenza e disprezzo per la libertà degli altri, come
pretendi di poter mai ricevere un briciolo di felicita da
questa vita o in quelle future?
12 settembre 2012 17:18 - ennio4531
@pettine
.. Gli ONESTI CITTADINI sono tali se rispettano le leggi e
rispettandole non alimentano la criminalità.
Chi alimenta la criminalità é chi viola la legge.
'Che l'erba esista e sempre esisterà' .... è opinabile
alla pari di chi sosteneva che la schiavitù sempre
esisterà...
Sull'uso delle erbe , contrariamente a te, io domande me ne
pongo e quindi il problema per me é appunto... l'erba.
Riguardo l'effetto terapeutico è dal 2007 che il principio
attivo della cannabis è inserito nella tabella II B tra le
sostanze stupefacenti e psicotropi prescrivibili con
semplice ricetta non ripetibile.
Ecco ... invece di imbracciare il fucile ... leggi un pó di
piú.
La questione è che con la legalizzazione si vuol renderla
lecita anche per i ... sani come se il bollo di stato avesse
il potere magico di equipararla alla ludicità di un .....
lecca lecca ...
12 settembre 2012 13:49 - paologiovanni
Mi si dice che il giro di affari annuale derivante dal
narcotraffico superi i sessanta miliardi di euro. Mi pare
evidente che questo fiume di denaro sia causa sufficiente ad
inibire ogni azione liberalizzatrice che porterebbe
inevitabilmente a disseccarne la fonte.
12 settembre 2012 12:57 - chinaski
"Morale: nessuna delle Alte Cariche istituzionali - presenti
e passate - sembra accorgersi della enorme dannosità
sociale del DPA, cosa che invece appare PALESE a qualsiasi
contadinotto del popolo."
Ivan renditi conto del fatto che il 75% degli Italiani non
sa nemmeno cosa sia il DPA. Ma forse 75% è ottimistico.
12 settembre 2012 12:46 - chinaski
@Ivan
Per rispondere al tuo quesito bisogna fare un passo
indietro. 2001. Elezioni politiche vinte a mani basse
dall'asse Berlusconi-Fini. Già da molti mesi prima della
tornata elettorale Fini e molti suoi allora sodali,
minacciavano un giorno si e l'altro pure che se avessero
vinto le elezioni sulla droga (e come sempre,vista la loro
ossessione monomaniacale, in primis sulla cannabis), in
Italia la musica sarebbe cambiata. Questi annunci venivano
fatti spesso e volentieri quasi a mò di minaccia verso una
derterminata categoria di cittadini molto invisi a quella
parte politica. Poi vi furono le elzioni, che vinsero a mani
basse, e pochi mesi dopo presentarono il loro meraviglioso
biglietto da visita al G8 di Genova. Abbiamo già rimosso
tutte quete cose? Nessuno ricorda il grande democratico
Gianfranco Fini, e le sue affermazioni di quei giorni di
undici anni fà? Il problema degli italiani è sempre la
memoria corta. Tu dirai cosa c'entra lagge sulla droga con
il g8 di Genova? C'entra Ivan, c'entra. Non riuscirono poi a
farla quella infame legge, ma la infiliarono comunque con un
infido D.L. per le olimpiadi invernali, nel 2006. Il DPA è
il frutto avvelenato di quella legge che originariamente fu
partorita da Fini e non da Giovanardi, che era in seconda
linea.
Questo è un primo motivo.
Il secodno motivo è molto più banale. La politica sulle
droghe in Italia ed in altrti paesi satellite europei è
eterodiretta dagli USA. Più il governo è asservito agli
USA, più farà leggi repressive sulle droghe in generale e
sulla cannabis in particolare. Il governo che ha partorito
questa legge ed il DPA, penso sia stao il più zerbino e
filo USA dal 1948 ad oggi. Non penso ci sia bisogno di
elencare le motivazioni che mi spingono ad affermare ciò.
12 settembre 2012 12:18 - IVAN.
.
DOMANDONA
**********
Tutto corretto ciò che Marco25g spiega nel suo ultimo
intervento, ma allora la domanda da porsi è:
Com'è possibile che un'ente di parassiti, incompetenti e
manifesti ruffiani come il DPA abbia potuto instaurarsi
tranquillamente all'interno del sistema istituzionale, senza
che nemmeno una (dico UNA!) delle Alte Cariche muovesse
un'obiezioncina alla sua creazione?
E' una domanda SERIA.
Lasciamo quindi perdere le risposte da bar tipo «Perchè
sono tutti collusi» o «Perchè il popolo è bue»;
nelle istituzioni NON tutti sono “collusi”, e il popolo
NON è “bue” (dato che questo ente è stato creato SENZA
chiedere uno straccio di parere ai cittadini).
Allora la risposta VERA (cioè quella che ha una REALE
utilità pratica) è da ricercarsi in altre cause.
Primo indizio: sappiamo tutti CHI è il bel personaggino che
ha fortemente voluto la creazione del DPA (e questo sarebbe
già di per sé un valido motivo per smantellarlo), ma la
questione rimane insoluta: infatti PERCHE', nonostante
l'avvicendamento di ben DUE differenti governi, il
carrozzone-DPA è rimasto comunque INTOCCATO?
Boh. Non si sa.
Forse l'Opposizione riconosceva l'utilità sociale della
creatura del suo “nemico”?
Oppure non si è accorta di essere finita improvvisamente
LEI, al governo? (Beh, in verità non se ne è accorto
nessuno, ma tralasciamo questo dettaglio...)
Morale: nessuna delle Alte Cariche istituzionali - presenti
e passate - sembra accorgersi della enorme dannosità
sociale del DPA, cosa che invece appare PALESE a qualsiasi
contadinotto del popolo.
Come si spiega questa curiosa “svista” collettiva da
parte dei nostri onnipotenti governanti?
.
12 settembre 2012 9:45 - pettine
ennio:
"per cui ci si chiede se ...l'erba contribuisca al pieno
sviluppo della persona umana oppure la dipendenza ne possa
limitare di fatto la libertà."
sbagli obiettivo:
il problema non è l'erba, non devi chiederti se
contribuisce al pieno sviluppo della persona o ne limita la
libertà, perchè l'erba non si può eliminare, esiste e
sempre esisterà e sarà consumata.
il quesito è la legalizzazione, e qua non ci sono dubbi:
lo status quo di illegalità di fatto limita le libertà
individuali degli ONESTI CITTADINI mentre contribuisce allo
sviluppo e all'arricchimento dei CRIMINALI.
legalizzando si ottiene l'effetto contrario, tralasciando
volutamente l'argomento terapeutico perchè li ci sarebbe
veramente da imbracciare i fucili.
11 settembre 2012 20:40 - marco25g
Così come è ora non so quale utilità possa avere "il
DPA", assolutamente andrebbe rifondato, gia il nome
Dipartimento delle Politiche Antidroga è assurdo:
Già dovrebbero farsi chiamare "Dipartimento delle Politiche
Anti-drogati", visto che l'unico scopo fin'ora è stato dare
addosso (come non mai) a dei cittadini che hanno scelto di
usare delle sostanze a scopo ludico o terapeutico.
Non si capisce neppure a chi fa capo questo cavolo di
dipartimento, Riccardi è il Ministro per la Cooperazione
Internazionale e Riccardi non dovrebbe "centrarci" un bel
niente.
Visto che usare stupefacenti non è un reato penale ma
amministrativo e a quanto pare il DPA "aumentando le
sanzioni" ha la funzione principale di spennare ben bene
degli italiani "allora dovrebbe fare capo al Ministero delle
Finanze".
Se si dovesse occupare del traffico degli stupefacenti,
allora dovrebbe fare capo al Ministero della Giustizia:
(Cosa che non mi risulta, soprattutto/perchè, da quando
sono state aumentate "ideologicamente" le sanzioni e la
persecuzione verso i consumatori o gli autoproduttori di
cannabis, la mafia non ha mai fatto dei così grandi affari,
è diventata il monopolista esclusivo e non è mai stato
così facile trovare una grande quantità/qualità di droghe
pesanti "mentre la polizia non ha nemmeno i soldi per la
benzina o i mezzi per controllare i container che arrivano
Gioia Tauro" ma è costretta a correre dietro a dei liceali
per sequestrare 3 grammi di cannabis del valore medio di 10
euro.
"Ma quale lotta, alla mafia e al narcotraffico, del
piffero?!"
Se la droga "in particolare la cannabis" fosse diventata una
piaga sociale, lo sarebbe diventata soltanto perchè hanno
voluto ideologicamente punire il consumo e la detenzione:
Tanto più che le uniche risposte di Serpelloni sono state
prigione, multe salatissime, ritiro della patente anche per
chi non fuma da mesi, obbligo di ricovero, e tentativo di
togliere la maternità o la paternità ai consumatori di
cannabis.
In questo caso ne dovrebbe rispondere al Ministro Fornero ma
credo che lei abbia problemi maggiori del crearsi ulteriori
nemici, anche tra i consumatori di cannabis.
Se fosse un problema di salute pubblica dovrebbe occuparsene
il Ministro della Salute, ma mi sembra abbastanza chiaro
che, tra le sostanze più nocive, alcol e tabacco dovrebbero
venire molto prima tra le preoccupazioni di questo Ministro
(visto il numero enorme delle vittime di queste sostanze
legali "anche rispetto alle "0" vittime del problema
cannabis" e che attualmente la cannabis da più benefici
medici rispetto a quanti problemi possa aver mai creato ai
consumatori adulti).
Se il problema riguardasse la salute pubblica, tutti noi
potremo fare "benissimo" a meno del DPA, che nonostante sia
presieduto da qualcuno che dice di essere un dottore, basa
la sua strategia di contrasto all'uso degli stupefacenti su
falsità, su menzogne assurde ed inverosimili; Oppure su
slogan insignificanti e banali come "libero di essere
libero" (mi piacerebbe lo andasse a ripetere in faccia ad un
giovane messo prigione per il possesso di pochi grammi di
marijuana per uso personale).
Se questo DPA fosse alle dipendenze di Renato Balduzzi, non
credo che avrebbe bisogno di avere alle sue dipendenze un
simile sciamannato deficiente o una squadra di simili
incompetenti:
Inoltre del problema droghe e dipendenze se ne potrebbero
occupare benissimo e molto meglio le autorità regionali.
In Europa esiste già l'OEDT che segue l'andamento di droghe
e dipendenze ed i dati sull'andamento italiano gli
potrebbero arrivare benissimo "e direttamente" dalle Ausl
regionali e dai Sert, mentre, dgrazie al DPA, e ultimamente,
gli aggiornamenti sull'Italia sono fermi al 2008 o arrivano
soltanto le solite fandonie ideologico/proibizionistiche
dettate ancora dal Senatore Giovanardi.
Oppure arriva soltanto il silenzio correo e colpevole di chi
ha fallito su tutti i fronti e non vuole farlo sapere ai
superiori o ai cittadini (mascherando il proprio fallimento
con menzogne o alzando soltanto polverone), o "peggio
ancora" facendo ricadere le conseguenze dei propri errori,
sempre sulle spalle delle solite vittime indifese.
11 settembre 2012 15:32 - IVAN.
.
• (da Chinaski:) «Il DPA va soppresso, è un organo
assolutamente inutile e deleterio [...]»
____________________________
Mi sembri molto sicuro, Chinaski. Io però qualche riserva
ce l'ho ancora.
Mi spiego:
Per come lo hai descritto, concordo che il DPA andrebbe
sicuramente dismesso...però tu lo hai descritto per come è
“ora”, e non per come “potrebbe essere” a seguito di
una sana rifondazione.
Dobbiamo ricordare che il DPA è un organo direttamente
collegato alla Presidenza del Consiglio, e come tale può
fungere da “ponte” diretto tra le idee propositive e il
Parlamento (che è l'obiettivo ultimo di tutta l'opera di
informazione che si sta facendo qui e altrove).
Chiaro che finchè i legislatori si baseranno sulle
relazioni di ciarlatani in malafede come Serpelloni, le
leggi in materia continueranno ad essere inique e
controproducenti...ma proviamo ad immaginare una situazione
in cui le relazioni presentate dal DPA siano DAVVERO
scientificamente attendibili e avulse da secondi fini di
lucro: in quel caso il DPA rappresenterebbe un mezzo molto
PRATICO per far introdurre - finalmente - dei provvedimenti
di legge in materia di “droga” che curino l'interesse
PUBBLICO, e non più solo l'interesse di un manipolo di
speculatori.
Ovvio che il tutto prescinde da una sensata (e urgente)
rifondazione del DPA; se tale rifondazione non fosse
possibile da attuare, allora ben vengano le ruspe a
cancellare questo carrozzone parassita...ma solo allora.
(Mia modesta opinione, obv.)
.
11 settembre 2012 9:56 - chinaski
@Ivan
Il DPA va soppresso, è un organo assolutamente inutile e
deleterio, creato ad hoc per distribuire lauti stipendi agli
"amici degli amici", produrre montagne di ricerche farlocche
o fotocopia di vecchie ricerche farlocche del NIDA
americano, e soprattutto non ha alcuna funzione scientifica
o di lotta alla diffusione del consumo degli stupefacenti,
bensì solo ed esclusivamente quella di fare terrorismo
medico (al 98% sulla cannabis) e propaganda ideologica
contro determinate categorie di pensiero umano, invise ai
gruppi di potere che hanno creatop tale dipartimento. La
feroce propaganda ideologica e l'ossessione monomaniacale
contro la cannabis (non le droghe in genere, la cannabis),
caro Ivan, non è che un cavallo di troia, una scusa, per
portare avanti una battaglia ideologica di ben più ampia
portata.
Una persona perspicace come te avrà sicuramente chiari tali
concetti, ne sono più che certo.
10 settembre 2012 23:04 - IVAN.
.
Nel topic, Giorgio Gatti sbaglia: il DPA non va
“dismesso”, bensì va RIFONDATO.
Va semplicemente riformulata la sua politica antidroga, e
soprattutto vanno urgentemente RIMOSSI gli attuali capisaldi
(in primis Giovanni Serpelloni) per manifesta inadeguatezza,
malafede ideologica e dannosità sociale.
Un DPA ripensato sui princìpi di pubblica utilità,
prevenzione ai consumi e REALE contrasto alla criminalità,
non riscontrerebbe l'opposizione da parte di nessuno (ad
eccezione dei narcotrafficanti, obv).
Ma così come è ORA, il DPA è soltanto una benedizione per
chi lucra sul commercio illegale degli stupefacenti.
.
10 settembre 2012 19:01 - Growner
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date visibulita' a questa iniziativa
Io penso che questo ministro non risponderà mai per un
motivo semplicissimo : è un politico di derivazione
cattolica.
10 settembre 2012 17:03 - marco25g
Per chi fosse interessato alla "Pazza Saggezza".
(La Pazza Saggezza - di Chogyam Trungpa - Edizioni Ubaldini
1991-1993)
Si tratta dell'11° reincarnazione di un famoso Lama
tibetano, vissuto negli USA e laureato ad Oxford in
"Religioni comparate, Filosofia e Psicologia".
Interessante è anche (Il Mito della Libertà - sempre di
Chogyam Trungpa e Ubaldini editore):
Libro molto famoso negli anni 70 e nella contro-cultura.
Molto interessante, anche se difficile per i profani:
(La Vita e l'Insegnamento di Naropa - Traduzione di un
famoso testo tibetano a cura di H.V.Guenther.
Si parla del grande mistico Indiano Naro, e dello Yoga
Tantra in Tibet - sempre Ubaldini editore).
Dirondello, volevo dire che secondo me, questa società
civilizzata è altamente più skizofrenica e più tossica di
qualunque altra droga e le persone considerate "normali e
ben integrate" sono spesso dei gusci vuoti "senza più
un'anima",
Il discorso sarebbe estremamente lungo, bisognerebbe citare
alcuni saggi indiani e cingalesi, parlare del popolo Dayak
del Borneo e delle varie profezie degli indios e indiani
americani.
(La cosa buffa è che questi "con la loro assimilazione alla
loro civiltà" credono di poter parlare per conto di Dio:
Per parlare con gli Dei e gli spiriti bisogna prima imparare
a comunicare con se stessi e con la propria coscienza e
sopratutto bisogna averla un anima....)
10 settembre 2012 15:55 - marco25g
«Per poterle rendere legali, le sostanze stupefacenti
dovrebbero essere prodotte da industrie professionali che
garantiscano le necessarie caratteristiche farmacologiche,
di sicurezza, qualità e stabilità del prodotto per uso
umano. Questo implicherebbe un ulteriore struttura
produttiva di alto livello tecnologico ed un costo che
graverebbe sul bilancio dello Stato e quindi dei
contribuenti. I costi produttivi per le organizzazioni
criminali, considerate i loro bassi standard di produzione
utilizzati, saranno sempre più bassi e competitivi rispetto
a quelli della produzione industriale professionale.»
E' da non credere! C'è da strabuzzare gli occhi!
Ma chi ce l'ha messo questo imbecille!
Sarebbe come dire:
«C'è da fare il ponte sullo Stretto, ma questo
implicherebbe dover usare una struttura industriale e
professionale ad alto livello, che garantisse i livelli di
sicurezza necessari, ma questo costerebbe troppo allo
Stato.
Farlo fare alla Mafia costa molto meno, loro usano la
manodopera in nero, acciaio scadente e del calcestruzzo
fatto con poco cemento e tanta sabbia di mare "che importa
se poi il ponte crolla!"
Allo Stato non costerebbe quasi niente.»
"Che importa se muoiono delle persone dal crollo del ponte,
sono soltanto calabresi e siciliani come i mafiosi
stessi".
"Chi se ne frega se muoiono dei drogati a causa dell'eroina
scadente, a causa del taglio o delle malattie infettive!
Sono soltanto dei fuorilegge come gli stessi mafiosi che
trafficano l'eroina, lo stato non deve spendere nemmeno un
centesimo per questi rifiuti della società e
dell'umanità!"
Tanto varrebbe affogarci tutti! Non costerebbe quasi niente
a questa bella società.
Adesso tenere un drogato in carcere costa (spese fisse
comprese) 157 euro al giorno.
Lasciarli in mano alla mafia non costerebbe quasi nulla allo
Stato, gli danno anche un lavoro (come prostitute,
scippatori, ladri e sicari).
A che pro tenerli in carcere?
Vendiamoli alla mafia!
Costerebbe troppo far ripulire l'eroina dal taglio e
sostituirla al metadone?!
Strano! Tanto più, che tonnellate d'eroina purissima "dopo
i tanti sequestri" se ne vanno ogni mese all'inceneritore e
l'oppio afghano non costerebbe quasi niente se fosse
acquistato in loco dall'esercito.
Per un tecnico del Sert sarebbe troppo difficile stabilire
la dose necessaria ad un particolare individuo e ripetere la
stessa prescrizione giorno dopo giorno.
"Siccome al Sert sono tutti idioti e per loro è troppo
difficile cambiare da una sostanza all'altra (hanno
difficoltà anche a capire quando una penna scrive in rosso
o in blu)"
Io non sono un chimico farmaceutico o un tecnico del Sert,
ma mi piacerebbe che uno di loro partecipasse a questa
discussione e sputtanasse le idiozie di questo dipartimento
di deficienti!
10 settembre 2012 14:21 - IVAN.
.
(dal libercolo del DPA intitolato “Le ragioni del perchè
NO alla legalizzazione delle sostanze stupefacenti”:)
«Per poterle rendere legali, le sostanze stupefacenti
dovrebbero essere prodotte da industrie professionali che
garantiscano le necessarie caratteristiche farmacologiche,
di sicurezza, qualità e stabilità del prodotto per uso
umano. Questo implicherebbe un ulteriore struttura
produttiva di alto livello tecnologico ed un costo che
graverebbe sul bilancio dello Stato e quindi dei
contribuenti. I costi produttivi per le organizzazioni
criminali, considerate i loro bassi standard di produzione
utilizzati, saranno sempre più bassi e competitivi rispetto
a quelli della produzione industriale professionale.»
___________________________________________
Beh, signori, qui siamo al ridicolo. In piena negazione
dell'evidenza, con una spudoratezza imbarazzante.
Come fosse necessario ricordare ai ciarlatani del DPA che la
“qualità” delle sostanze NON dipende dalla tecnica di
produzione/raffinazione (che è IDENTICA sia per i
laboratori clandestini sia per quelli statali), bensì dal
TAGLIO che le sostanze subiscono.
A ciò so aggiunge che le attuali politiche del DPA fanno
convogliare ENORMI capitali pubblici per mantenere un nugulo
di strutture-parassita che invece un'eventuale
Legalizzazione farebbe sgravare dai bilanci statali.
Quindi il fatto che il DPA accampi fantomatiche motivazioni
“economiche” per opporsi alla Legalizzazione è una
palese contraddizione in termini.
Contraddizione che appare evidente anche ad un bambino,
quindi è un'ennesima riprova della MALAFEDE di fondo dei
sedicenti “esperti” che si affannano - invero goffamente
- a difendere l'indifendibile politica proibizionista.
.
10 settembre 2012 14:20 - IVAN.
Velo pietoso sulle solite scemenze del balordo4531 e
tiremm'innanz'.
10 settembre 2012 11:07 - ennio4531
..siamo alle solite....
Esiste chi afferma cose contrarie alle mie ?
.. Va abolito... in forza del pensiero: non sono forse io il
depositario della Vera scienza, della Vera ragione e della
Vera verità ?
Questo dr. Gatti autonominatosi consulente in sviluppo
economico ed economia della sicurezza pubblica ( la fantasia
umana nel definirsi non ha limiti ..) in sostanza ci
racconta che gli studi e il pensiero da lui addotti hanno
fondamento, mentre quello del suo avversario sarebbero ....
.paccotaglia dettata anche da una morale e da un'etica che
in uno stato laico é assimilabile ad una ...bestemmia.
Eppure la nostra Costituzione é un campionario ricchissimo
di .. etiche: del lavoro, della libertà, del progresso...
come l'art. 13
"È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana ..."
per cui ci si chiede se ...l'erba contribuisca al pieno
sviluppo della persona umana oppure la dipendenza ne possa
limitare di fatto la libertà.
Ho fatto una ricerca su internet per conoscere i titoli
'accademici' di tal dottore, che allo stato attuale si
limita al taglia/incolla, e l'unico che mi abbia interessato
é l'incarico, dopo averlo sollecitato, da parte della
giunta regionale piemontese per la seguente consulenza con
un compenso di 18.000 euro:
'.. incarico consulenziale per il supporto all’organo di
direzione politica per l’elaborazione di indirizzi e
direttive finalizzate alla riforma della normativa regionale
in materia di organizzazione (nella specie la modifica della
L.R. 51/1997), provvedendo alla individuazione delle
tematiche e dei contenuti rispondenti alle necessità in
evoluzione della Regione Piemonte, in coerenza con i
programmi dell’Amministrazione;..'
Dal fumo del ... contenuto, il mio giudizio é che si é
trattato di una delle centomila consulenze che hanno
contribuito ad affossare i conti pubblici italiani.
E se, per par condicio, chiedessimo l'abolizione del dr.
Gatti come consulente ?
10 settembre 2012 8:36 - dirondello
...........Non possiamo comunque tenere il piede in due
staffe, se si accetta la follia nella propria vita, potremo
convivere benissimo con quello che le persone attaccate alla
morale del mondo chiama schizofrenia, anche diventare degli
artisti o dei religiosi affermati) ma dovremo comunque
rinunciare a essere considerati (persone normali ed
integrate nella nostra società)............
In uno stato laico con la legalizzazione ogni skizofrenico
potrebbe mettersi le sue piantine (tanto piu' che e'
dimostrato e' terapeutico)e il "reato" e' superfluo non ha
pericolosita' annaffiare delle piante e non sarebbe nessuna
minaccia di reato coltivarsi dellla cannabis ,per fumare nel
tempo libero .
Abolendo la fini giovanardi si abolirebbe anche il divieto
di coltivazione e , non bisognere piu' essere collusi
dall'approvigionarsi dalle mafia perche' si puo' produrre il
proprio quantitativo legalmente .
Attualmente Non e' tanto il consumatore a non essere
integrato (disoccupazione aparte), ma quanto la societa
collusa (...e a sto punto ci mettere anche la chiesa) con
la fini giovanardi a non volere considerare tutte le
possibilita di vita laica delle persone col la coltivazione
.
D'altrode nella controparte anche altre persone che non
possono sopportare la societa' per tanti altri motivi ,si
nascondono sulla sfortuna di avere sui consumatori i danni
di questa legge per ignorare il problema ed esserne
integrati allo stesso modo dei collusi a fare di giustizia-
ingiustizia e di proclamo di diritto di fumare una colpa
una malattia (perche' fanno cosi per abbassarsi al loro pari
ad essre integrati non lo so questo dillo tu????!!forse sono
pazzi e non si fanno le canne ed io no !!!???).
Da come mi compete mi sembra ci sia un mutuo Accordo nella
guerra tra i noi altri ed i criminali ad ignorare il
problema ,perche' da una parte e' speculare a tanti profitti
e dall'altra( almeno in alcuni che conosco) stigmatizzato e
in questa morza nell'incosapevolezza di sapere come
approviggionarsi generazioni di consumatori vengono
triturati e in un modo o nell'altro perdono la propria vita
.
La soluzione alla guerra alla droga almeno in una cosa e' la
legalizzazione (la coltivazione ) promossa e divulgata
consapevolmente in uno stato laico cosi anche da azzerare le
collusioni mafiose dettate dallo spaccio per una
sostanza(almeno la cannabis terapeutica e ludica) e rendere
possibile sanare ed integrare democraticamente tutte quelle
persone che non hanno fine a volere essere criminali per
fumare .
successivo a questo passaggio , si apre un mondo delle
applicazioni della canapa su tutte le altre forme di mercato
di sistema , ci sarebbe piu' lavoro ,un mondo piu pulito
,piu' solidale meno competitivo anche perche' si
accetterebbe un compromesso con cui con i semi di canapa ci
si fa l'olio la pasta il pane e almeno se non si muore non
di impazzirebbe piu di fame !
10 settembre 2012 6:24 - morrisco
Come si dice:collusi,ecco si sono collusi con le mafie,ben
rappresentate in parlamento,il posto giusto è
Rebibbia.Anche l'Asinara non sarebbe male,potrebbero far
comodo delle entrate alla Sardegna,dopo il ladrocinio
subito.
10 settembre 2012 1:32 - marco25g
Vorrei dire che non sono un fissato con la religione "come
potrebbe sembrare", almeno, non sono assolutamente
interessato alla religione cattolica (vedi bene
"Cattolica":
(Non ho detto Cristiana "cosa ben differente"), ma ho molto
rispetto per il messaggio di Gesù, un messaggio chiaro e
saggio, ma che viene sempre meno rispettato o viene
interpretato secondo le esigenze dei pochi arroganti
prevaricatori al potere.
Volevo soltanto iniziare un dibattito sulla falsità della
morale comune e sull'ipocrisia di chi si ritiene un uomo di
religione soltanto perchè rispetta "a malavoglia" pochi
precetti, ma agisce senza la minima attenzione per le
principali regole della convivenza civile, o senza rispetto
per la libertà di chi magari, anche non segue un sentiero
religioso, ma forse è molto più civile e ha più
disciplina morale.
(Anche se egli non segue gli stessi precetti "assurdi" che
vengono dettati dalla morale comune).
Oppure se pratica delle cose che non sono accettate nella
morale cattolica, ma non per questo possono essere
considerate necessariamente dei reati (soprattutto quando
riguardano soltanto le scelte personali di un cittadino
adulto).
L'alcol è vietato nei paesi Mussulmani come da noi la
cannabis, in entrambi i casi non è un problema di ordine
pubblico ma di parzialità e cattiva interpretazione della
religione.
L'omosessualità e la prostituzione non sono mai stati dei
problemi per Gesù (ma lo sono per la morale dei Cattolici),
Egli frequentava spesso le case di persone disprezzate dai
moralisti dei suoi tempi oppure è sufficiente ricordare la
figura di Maria Maddalena, che è considerata da molti
Cristiani il 13° ed il più importante tra gli Apostoli di
Gesù.
Allo stesso modo dovrebbe dipendere dalla coscienza e dalla
correttezza di chi pratica un sentiero religioso "il seguire
o no alcuni precetti (non fondamentali)" e non dovrebbe
essere un obbligo per tutti i cittadini (cittadini, visto
che viviamo in uno Stato laico e non in uno Stato Mussulmano
oppure Cattolico): Le regole importanti sono già stabilite
dalle leggi che stabiliscono diritti e doveri dei cittadini
"e questo cittadino deve avere la libertà di
autodeterminarsi riguardo alla religione, salute, tempo
libero e gusti sessuali".
-----------
Quello della schizofrenia o della pazzia è un problema
considerato tale soltanto con lo sviluppo della cosiddetta
civilizzazione, nel recente passato era considerato
interessante soltanto se riguardava delle persone di potere
(RE, Principi, ecc.), per gli altri si parlava spesso di
demenza o al massimo di possessione malefica.
Nell'antichità pre-civilizzazione i cosiddetti pazzi erano
molto rispettati nelle società tribali, essi facevano da
tramite con il mondo degli spiriti e spesso divenivano
stregoni, maghi e guaritori famosi.
Nella tradizione degli indiani Lakota esistevano gli Heyoka,
persone che per avvicinarsi alla pazzia vivevano
completamente alla rovescia "si lavavano nella polvere e si
asciugavano con l'acqua, parlavano e camminavano al
contrario, ecc.".
Spesso queste persone erano destinate a divenire dei capi
importanti "Geronimo era uno di loro" o dei famosi uomini di
religione o medicina.
(Anche l'uso delle droghe psichedeliche è una parte
importante di questo sentiero.)
Oggi, con le nostre psicosi da persone "civili", l'uso della
cannabis potrebbe essere estremamente importante, ma solo se
venisse usata nel modo giusto.
Per gli indiani bastava fare dei digiuni o delle saune per
avere delle visioni e purificare la coscienza dai demoni
interiori, mentre per noi, intossicati come siamo dal caos
di questa civiltà; Probabilmente abbiamo bisogno di metodi
più drastici e più efficaci del semplice vapore e la
cannabis potrebbe essere un ottimo sistema (non è nemmeno
troppo tossica):
Inoltre, grazie alla facilità d'assunzione, permette di
scegliere il momento migliore per affrontare i propri demoni
interiori, di ricavarsi uno spazio tranquillo dove liberare
la propria follia e sublimarla in saggezza.
Non tutta la pazzia è negativa e la saggezza (no la
sapienza mondana) è quasi sempre una forma di pazzia
costruttiva.
A molti dei più famosi maestri del Tantra e del Vajrayana
indiano e tibetano "come Naropa, Tilopa, Padmasambawa ecc.",
veniva riconosciuta la "Pazza Saggezza", capacità che
avevano sviluppato tramite le pratiche religiose e lo Yoga e
che gli permetteva di compiere miracoli o incredibili
attività magiche "come attraversare con un balzo le
montagne dell'Himalaya, dividersi in più corpi e
manifestarsi in luoghi differenti nello stesso tempo".
Bisogna comunque diventare molto forti per poter tenere
sotto controllo le proprie emozioni "lavorare con sostanze o
pratiche spirituali non è un gioco" e sarebbe meglio
trovarsi una guida:
Inoltre non bisogna avere troppi vincoli sociali o mondani,
non bisogna essere troppo emotivi e avere una mente aperta,
distaccata ma curiosa di comprendere cosa succede dentro
nostra mente.
Non possiamo comunque tenere il piede in due staffe, se si
accetta la follia nella propria vita, potremo convivere
benissimo con quello che le persone attaccate alla morale
del mondo chiama schizofrenia, anche diventare degli artisti
o dei religiosi affermati) ma dovremo comunque rinunciare a
essere considerati (persone normali ed integrate nella
nostra società).
Oppure, altrimenti, dobbiamo rinunciare a questa folle
saggezza e a sperimentare questa saggezza trascendentale:
Farci annientare spiritualmente dagli psicofarmaci e
rinunciare ad ogni forma di "astrazione" (non so come
chiamarla) ed integrarci, conformarci con il mondano e con
le sue assurde psicosi.
9 settembre 2012 20:10 - dirondello
eppure conosco gia' qualcuno che si cura le malattie
psichiatriche con le canne .
Forse come calmanti ,si trovano vari studi per il disturbo
bipolare ,skizofrenia depressione ,umore e sonno ,.
Il discorso e' ampio e ' articolato , la psichiatria non e'
il solo nocciolo di stallo alla legalizzazione,
Bisognerebbe costatare che l'erba e' vaso dilatatore , al
contrario del tabacco anche sul sito del ministero della
salute ,si indica per l'asma .
Ci vorrebbe una legalizzazione del codice stradale e delle
normative sul lavoro come l'alcol e relative nuove
tecnologie , uno studio sulla coltivazione e distribuzione
ect...una rivoluzione globale (vedi , latino america hanno
legalizzato )
Ma lo sdoganamento in uso terapeutico psichiatrico, se
affermato , e' una evidenzazione del controsenso
proibizionista e un modo di promuovere la legalizzazione
.
Quei consumatori skizofrenici che usano cannabis ,(dalla
paranoid hypotesis skizofrenia iversen pag 188) avrebbero
modo di trovare pace alle proprie vicessitudini ,lerba
diventerebbe una medicina sanscrita , e con la la
legalizzazione non ci sarebbe piu' tutta questa criminalita'
e criminalizazione ( e psichiatrizazione), se non fosse
altro che alcuni consumatori sono indotti a sbroccare
perche' con l'erba si sedano e sono impossibilitati da un
approvigionamento dalla legge che li espone cosi a livelli
sintomatologici sempre piu in psicosi .
Non stando gia' troppo bene diventano carne da macello
delle sanzioni amministrative ,sanitari e penali , dellla
fin-giovanardi ,e allo stesso tempo dello spaccio per
rifornirsi esssendo piu' equanime per la legge andare al
mercato illegale che metteresi tre piantine a casa .
Forse ammesso che qualcuno costanti questa stessa
osservazione , con l'uso terapeutico psichiatrico neanche
per le religioni ,i consumatori che vivono senza rapporti
sessuali o rapporti sessuali ,privati o diversificati
maggiorenni per le sintomatologie che hanno avrebbero
niente dal dovere giustificare ,moralmente socialmente
penalmente .
La cannabis cura nella skizofrenia , Cio' di vero che non
auspicherebbe piu la spirale di escalation ad un sempre piu'
propagandato avido ambito status quo' di ogni cittadino a
sopravvivere nella societa' di ricchezza e poteri per
difendersi di con proprio rango sociale di fumare di
nascosto un joint .
Non posso parlare per tutti , come se allo stesso modo anche
le altre droghe fossero depanalizzate ,non che la cannabis
e' la droga meno nociva di tante gia' legali e avrebbe
impatto benefico anche su tante altre applicazioni .
Ma sicuramente se si abolisse la proibizione , si creasse
una legalizzazione , non bisognerebbe augurarsi di scalzare
il prossimo e raggiungere ricchezza e potere ,per difendersi
le proprie abitudini ,almeno no se si scelglie di volere
sperimentare la ganja senza volere essere sanzionati .
Se Fosse cosiil pane diventerebbe gratis per tutti ,e la
follia curata con la cannabis legale .
Forse anche dio aveva i capelli lunghi e si faceva le canne
, di sicuro anche bob marley .
certo e'che non in tutte le psicosi c'e' religione spesso
per il timore di essere spiati controllati si pensa alla cia
che non ha pochi interessi a pensare che le masse vogliano
fumare legalmente , come e' anche vero vedere dio sarebbe
un'allucinazione e non sarebbe piu' una malattia farsi le
canne .
9 settembre 2012 13:03 - marco25g
Caro dirondello, ci dobbiamo abituare, questi cattolici,
nonostante non siano più tanto bravi a conquistarsi il
paradiso, fin dai tempi dei Cesari sono bravissimi a
conquistare il potere, e nonostante siano diventati "anche
loro" una minoranza, li trovi dappertutto dove c'è da
spartirsi denaro o potere.
Quando troverò un politico che afferma "sono completamente
sicuro di essere ateo e mi prendo la totale responsabilità
delle cazzate che faccio", egli avrà il mio voto più
convinto e sarò certo che non verrò mai truffato.
Questa religione, ogni volta, mi sembra soltanto una
scusa:
Sono uno sozzone che inquina tutto il mondo "ma che ci posso
fare, questa è la volontà di Dio", sono un ladro "ma tanto
poi confesso i miei peccati, così sono apposto con la mia
fede e la mia coscienza", "sono un fottuto intollerante
razzista ma questo non è importante, perchè sono gli altri
che peccano contro la mia religione e così sono legittimato
a perseguirti".
La cosa che mi fa più arrabbiare è che questi
perseguitano, schiavizzano, derubano, si fanno le guerre e
distruggono l'intero pianeta basandosi su le credenze e su
un libro scritto da un gruppo di pecorai palestinesi di
oltre 20 secoli fa
(Dei pecorai guerrafondai e razzisti, che credevano in un
Dio guerrafondaio e razzista, che che avrebbe distrutto
"già una volta nel corso del tempo" l'intera umanità e per
semplice fatto di avergli disobbedito (vedi diluvio
universale).
Cosa ti puoi aspettare da gente che crede alla resurrezione
dei corpi dalle loro tombe "nel giorno del giudizio".
(credenza basata su una regola ebraica e spiegata dal fatto
che incenerire i cadaveri in un luogo desertico sarebbe
stato impossibile e fa pensare che il popolo ebraico
provenisse da un luogo molto più temperato, "coperto da
foreste" e che questa regola fu stabilita per modificare una
precedente usanza:
Tanto più che in Italia "per decine di migliaia di anni e
prima del Cristianesimo" i morti sono sempre stati
bruciati.
Gente che basa una buona parte della loro persecuzione su
una frase senza significato "crescete e moltiplicatevi", per
questa frase si sentono legittimati a perseguire
l'omosessualità e la contraccezione "e nonostante che
l'eccessiva sovrappopolazione mondiale ci stia portando
all'autodistruzione" promuovono criminalmente ogni nuova
nascita ma "allo stesso tempo" permettono epidemie di
malattie trasmissibili sessualmente e che uccidono milioni
di persone.
Mentre con la scusa che le coppie gay non possono generare
figli "cosa non vera per le coppie di lesbiche", impediscono
di avere una vera unione legale agli omosessuali, mentre
nello stesso tempo permettono agli anziani di sposarsi (come
se dei vecchi potessero generare dei figli).
Di cose da recriminare su questa loro fede ce ne sarebbero
milioni e milioni, ma a quanto pare i veri criminali siamo
noi:
(Perché ci facciamo degli spinelli!)
8 settembre 2012 15:03 - dirondello
Dai growner non fa il matto che gia' coltivi e rischi la
neuro ,certo il diavolo con la chiesa non se la passa bene
,ma consumatori giovani vecchi sono tutti perseguiti o
perseguibili dalla fini giovanardi e' una pressione
psicologica di costume tanto come la religione .
Avoja a di che uno e' svelto ha domestichezza della societa'
siamo messi alla gogna anche solo per un fiore ,
... e per vivere nella societa' per un consumatore sarebbe
necessario che si fosse PIU" MARIA E MENO CUOR DI GESU" ,
8 settembre 2012 14:33 - Growner
...........e coon la legge vigente sulla cannabis in italia
non e' detto che anche per i vecchi consumatori di cannabis
l'inferno non sia meglio che di quello del diavolo
8 settembre 2012 13:11 - marco25g
(continua) Vorrei anche dire che mi sembra assurdo che
bisogna guadagnarsi il paradiso attraverso le sofferenze di
questa vita, sarebbe come se uno per ingrassare dovesse
abituarsi a digiunare.
Invece penso, che il mandare in galera, e a soffrire, una
creatura perchè (anche se in modo sbagliato) egli cerca di
evitarsi la sofferenza di questo mondo, non sia un
atteggiamento caritatevole e che un buon cristiano dovrebbe
evitare ai suoi fratelli delle sofferenze maggiori.
Invece penso che per meritarsi il paradiso non serva a
niente limitarsi, fustigarsi e nemmeno obbligare gli altri
alle nostre idiote restrizioni:
Credo che invece serva sviluppare saggezza, equanimità,
rispetto e comprensione per gli altri (ma soprattutto
equanimità, equanimità e ancora equanimità)