'I chiacchieroni non realizzano nemmeno che i costi degli
impianti cosiddetti "alternativi" (eolico, fotovoltaico,
ecc) risultano attualmente sconvenienti solo per via della
loro BASSA DIFFUSIONE;
in un'ipotetica situazione di produzione in serie, i loro
costi di fabbricazione verrebbero sensibilmente ridotti, e
il risparmio verrebbe valorizzato nel tempo in maniera
ESPONENZIALE',
mi potresti citare uno studio che attesti il tuo pensiero e
a quanto potrebbero ammontare queste riduzioni di scala?
21 marzo 2011 11:03 - ennio4531
Caro Ivan e Davide,
per quanto attiene interessi mafiosi, non mi risulta nessuna
connivenza con la mafia per quanta riguarda le centrali
nucleari del passato, mentre è incontestabile l'interesse
della mafia per le energie alternative.
Interi parchi eolici sono stati bloccati in Sicilia dalla
magistratura.
Per quanto riguarda gli enormi interessi mossi dalle fonti
alternative, vi segnalo che tutti gli accordi per
l'installazione di centrali solari tra enti pubblici e
privati si basa sull'assunto che i privati ci mettono i
capitali e gestiscono per 20 anni gli impianti e poi passano
tutto agli enti pubblici.
Perchè 20 anni ?
Perchè i ricchi contributi pubblici durano ... appunto 20
anni e i pannelli idem.
Alla fine del ventennio gli enti pubblici si troveranno con
impianti da rottamare e senza incentivi per produrre
energia.
L'attuale piano per le centrali nucleari non prevede un solo
penny di contributi e tutti gli investimenti a carico dei
realizzatori.
Per quanto attiene le scorie radioattive, la Francia, ad
esempio, le sta accumulando da almeno 40 anni per una
cinquantina di reattori e ad oggi nessun allarme.
La vostra informazione è puro terrorismo informativo che fa
leva sul sentimento peggiore dell'uomo: la paura !
21 marzo 2011 9:26 - IVAN.
.
Questo "ennio4531" se lo fili qualcun altro, che non ho
tempo da perdere coi segaioli da forum.
Piuttosto, vorrei sottolineare il buonsenso dimostrato da
Davide:
- «La mafia e la sua rete di connivenze e collusioni
politiche è gia pronta a fare affari con l'eventuale
costruzione delle centrali nucleari. Con danni ulteriori
dovuti a tutto ciò a cui siamo abituati nel nostro paese
(come accade oggi con gli inceneritori e le discariche):
impianti e relativi sistemi di smaltimento scorie, costruiti
alla cazzo di cane cercando di ottenere i maggiori profitti
possibili anche a costo di farci saltare in aria dopo pochi
mesi dall'avvio delle eventuali centrali nucleari.»
Facile profezia. Tuttavia ci sono vari indizi "confortanti"
(virgolettato d'obbligo) che lasciano intendere che NON
avremo alcun problema di "sicurezza" nè di "smaltimento
delle scorie"...poiché QUASI CERTAMENTE QUESTE FANTOMATICHE
CENTRALI NON VERRANNO MAI RESE OPERATIVE:
Come già citato anche da Sergio, l'attuale Governo ha dato
il suo avallo alla costruzione di 4 centrali
nucleari...senza nemmeno aver prima individuato un sito di
stoccaggio delle scorie!
Il messaggio di fondo è inequivocabile: FARE MAN BASSA
DEGLI STANZIAMENTI INIZIALI, e lasciare poi che la EFFETTIVA
messa in funzione delle Centrali si areni spontaneamente
(tanto, fra 15 anni, voglio vedere chi si prenderà il
disturbo di indagare a ritroso per inchiodare i vecchi
responsabili della mancata attuazione).
Per dei promotori che si limitano ad avere l'intento di
spartirsi gli stanziamenti iniziali, diventa infatti
SUPERFLUO sbattersi per individuare un sito di stoccaggio
scorie...che tanto sanno già che non verrà MAI
utilizzato!
Se proprio vogliono arraffare, che lo facciano almeno BENE,
salvando perlomeno le apparenze.
Qui invece gli intenti sciacalleschi sono fin TROPPO
scoperti, siamo in piena speculazione dichiarata.
Se dopo messaggi così EVIDENTI qualcuno sostiene ancora la
buonafede dell'attuale progetto sul Nucleare, i suoi motivi
si restringono a DUE opzioni:
1) Malafede interessata.
2) Stupidità congenita.
Una delle due; non ci si scappa.
.
20 marzo 2011 19:06 - Davide78
@ ennio
Il denaro pubblico serve a realizzare infrastrutture e
strutture utili alla comunità. Per cui la richiesta di
finanziamenti non è un furto, ma semplicemente i cittadini
chiedono allo stato risorse necessarie per offrire a tutti
beni e servizi utili.
Il finanziamento diventa furto alle casse pubbliche quando
sono offerti direttamente o sottoforma di appalti pubblici e
sono affidati sulla base di meccanismi clientalari e mafiosi
come accade in Italia da tempi non sospetti, prima ancora
delle richieste per gli impianti che usano le energie
rinnovabili.
La mafia e la sua rete di connivenze e collusioni politiche
ed economico-finanziarie, stanne certo, è gia pronta a fare
affari con l'eventuale costruzione delle centrali
nucleari.
Con danni ulteriori dovuti a tutto ciò a cui siamo abituati
nel nostro paese:
- Impianti e relativi sistemi di smaltimento scorie,
costruiti alla c...o di cane cercando di ottenere i maggiori
profitti possibili anche a costo di farci saltare in aria
dopo pochi mesi dall'avvio delle eventuali centrali
nucleari. Come accade oggi in Italia con la storia degli
inceneritori e delle discariche. Con il percolato lasciato a
marcire in bacini di raccolta a cielo aperto e con la
diossina che infetta da tempo le nostre falde acquifere.
Figuriamoci cosa potrebbe accadere con le scorie
radioattive. A proposito propongo di far depositare il
"pulmino di scorie radioattive" prodotte in un anno
dall'eventuale centrale costruita in Italia nel giardino di
casa di ennio...Che ne dici???
Dicci ennio cosa sai dello smaltimento delle scorie?? Si è
trovato un sistema sicuro? Tu che sai tutto e snoccioli dati
come fossi Vespa a porta a porta... Dove prendi i tuoi
dati?
lE FONTI SONO IMPORTANTI... Gli studi possono essere
influenzati dall'interesse di chi li commissiona o li
svolge. Quindi tutto è opinabile e da verificare.
Gli studiosi non sono sempre d'accordo tra loro e si tratta
di capire dove sta la verità oggettiva.
Nel mentre tu cerchi la verità oggettiva io mi affido al
buon senso e alla conferma di numerosi studi e dati contrari
al nucleare e che ci dicono quanto sia pericoloso e mortale
per noi e per le generazioni che verrano dopo di noi...
20 marzo 2011 18:22 - ennio4531
x IVAN
Quando scrivi
'I chiacchieroni non realizzano nemmeno che i costi degli
impianti cosiddetti "alternativi" (eolico, fotovoltaico,
ecc) risultano attualmente sconvenienti solo per via della
loro BASSA DIFFUSIONE;
in un'ipotetica situazione di produzione in serie, i loro
costi di fabbricazione verrebbero sensibilmente ridotti, e
il risparmio verrebbe valorizzato nel tempo in maniera
ESPONENZIALE',
mi potresti citare uno studio che attesti il tuo pensiero e
a quanto potrebbero ammontare queste riduzioni di scala?
20 marzo 2011 18:03 - ennio4531
... interessi da difendere ?
Vediamo gli interessi che stanno dietro alle fonti
rinnovabili lautamente finanziate con denaro pubblico e ,
coattivamente , con denaro privato.
Nel 2010 , in giacenza presso Terna e Enel, giacciono 45
mila domande per installare 152 mila megawatt.
Il fabbisogno massimo di energia fu rilevato il 17 dicembre
2007 con 56.810 megawatt.
Quindi siamo in presenza di domande che superano di tre
volte il nostro fabbisogno.
Perchè così tante domande ?
La risposta è che gli incentivi, a carico degli utenti,
sono così elevati da scatenare l'ingordigia anche della
mafia.
Riguardo l'entità delle economie di scala , sono una pia
illusione stante il fatto che gli impianti per produrre
energia alternativa sono il frutto di tecnolgie ormai mature
assimilabili a quelle delle industrie automobilistiche i cui
costi di produzione sono da anni non riducibili avendo
oramai robotizzato gran parte della produzione.
Le fonti rinnovabili dal costo altissimo sottrarranno enorme
risorse ai nostri figli ai quali comunque dovremo consegnare
centrali tradizionali per fornire l'energia quando il sole
si oscura e il vento si ferma.
20 marzo 2011 17:45 - Cepu
Siamo tutti d'accordo, ma consentitemi lo spazio di un
commento per sottolineare i vantaggi del solare
termodinamico:
non ci sono emissioni inquinanti o di gas serra, fatto salvo
quelle relative al processo di produzione dei moduli;
non occorre estrarre, trasportare, preprocessare
combustibili: operazioni spesso assai complesse, e connesse
con rischi ed oneri sia ambientali che socio-sanitari anche
notevoli;
la fonte energetica è assicurata per miliardi di anni e
gratuita, mentre i prezzi di combustibili fossili e uranio
sono variabili e presumibilmente destinati ad un andamento
crescente col ridursi delle riserve totali e il progressivo
esaurimento di quelle economicamente e tecnicamente più
convenienti da sfruttare;
lo sfruttamento dell'energia solare è libero, non
intermediato e prescinde dall'instaurazione e dal
mantenimento di rapporti commerciali o dalla stabilità
delle relazioni internazionali;
non si producono come nel caso del nucleare scorie di
pericolosità millenaria per il cui smaltimento non sono
disponibili siti adatti;
il processo produttivo è relativamente semplice e scevro da
rischi legati a errori umani o malfunzionamenti;
la centrale termodinamica è intrinsecamente innocua per gli
abitanti nei dintorni, né si presta a attentati
terroristici per la natura "diffusa" e "scalabile" della
modalità di produzione;
Anche il fattore costo, attualmente ancora non competitivo
(sebbene in calo), se riveduto con quello che è il costo
ambientale delle fonti fossili, (tensioni geopolitiche,
inquinamento, effetto serra, cambiamento climatico), può
essere riconsiderato e valutato sulla base degli scenari
futuri.
Ennio, per favore, ogni volta che penso a come si
baloccavano gli ingegneri russi col proprio reattore, fino
ad arrivare a falso scoppiare e impestare il loro territorio
per migliaia di anni, mi vengono i brividi.
Quando penso alle migliaia di testate atomiche pronte negli
arsenali militari, prodotte grazie alle centrali nucleari,
mi viene la nausea.
Non c'e' davvero alcuna intenzione a buttarla in politica,
destra o sinistra sono equivalenti. Il nucleare è una belva
trattenuta a stento, pronta a rivoltarsi, e che lascia
veleni per millenni. Smettiamola.
20 marzo 2011 16:35 - Davide78
Esatto...E' proprio così purtroppo..
I costi si ridurrebero col tempo grazie alle economie di
scala in grado di ridurre i costi fissi.
Inoltre va preso in considerazione, come già fatto notare,
le enormi potenzialità per l'occupazione che "l'industria
dell'energia rinnovabile" e tutto il suo indotto possono
generare.
Energia pulita, a costi sempre più bassi ed enormi
potenzialità per lo sviluppo e la crescita economica.
Il governo Berlusconi dovrebbe piuttosto usare i miliardi
destinati per il nucleare per far crescere la ricerca nel
campo delle rinnovabili. Questo è il futuro, per noi e per
i nostri figli.
Ma chi ha i propri interessi da difendere (economici o
ideologici) continua a comportarsi e a parlare come il
nostro ennio e i vari ennio d'Italia e del
mondo...purtroppo.
-
http://www.stopthefever.org/download/documenti/1233570098.pd
f
Basta fare qualche ricerca per capire che le potenzialità
delle rinnovabili sono immense...
20 marzo 2011 15:53 - IVAN.
.
Mi sorprende che Sergio continui a dare corda a un
poveraccio che non è proprio in grado di capire ciò che
legge (né tantomeno di capire ciò che scrive lui
stesso).
Le sue sciocche "repliche" (chiamiamole così) vanno giusto
bene per usarle compassionevolmente come pretesto per
innescare un discorso su un dato tema, ma nulla più.
I chiacchieroni non realizzano nemmeno che i costi degli
impianti cosiddetti "alternativi" (eolico, fotovoltaico,
ecc) risultano attualmente sconvenienti solo per via della
loro BASSA DIFFUSIONE;
in un'ipotetica situazione di produzione in serie, i loro
costi di fabbricazione verrebbero sensibilmente ridotti, e
il risparmio verrebbe valorizzato nel tempo in maniera
ESPONENZIALE.
La verità è che la loro diffusione è boicottata dalle
lobbies che detengono il monopolio dell'attuale produzione
di elettricità, in modo da poterne tenere alti i prezzi e
mantenerci in una condizione di ricattabilità ("Vuoi la
corrente elettrica? La paghi al prezzo che stabiliamo noi, o
torni ad usare le candele").
Quanto al Nucleare in Italia, ho già spiegato il punto
centrale della questione: se ne potrebbe parlare SOLO se a
promuoverlo fossero personaggi che dimostrano un senso di
Responsabilità più elevato di quello dimostrato dai
cialtroni che hanno presentato l'attuale progetto. Fino ad
allora, pollice verso.
.
20 marzo 2011 15:49 - Davide78
Ennio fa solo disinformazione, in maniera alquanto
sistematica... Caro Ennio internet per fortuna non è
mediaset, ed ogni persona se lo vuole può reperire tutte le
informazioni necessarie per capire quanto lei, quelli come
lei, e l'ideologia di cui vi fate portatori sia pericolosa
più del nucleare in sè.
Il solare non solo non distrugge l'ambiente, non minaccia la
vita dell'uomo, ma è anche una fonte d'energia inesuribile
e per questo "democratica". Cosa che lei e i destrorsi come
lei avete difficolta a capire.
Ogni famiglia, casa, condominio, edificio pubblico potrebbe
avere il suo impianto integrato se solo i nostri governi lo
volessero, creando energia quanto basta per il fabbisogno di
ogni nazione. si potrebbe sfruttare l'energia geotermica,
delle maeree, quella eolica e mettere al bando le fonti non
rinnovabili. Ma purtroppo gli interessi sono troppi.
L'economia ha bisogno della scarsità dei beni per creare
profitto e controllo delle risorse. Ciò che in natura è in
abbondanza per tutti non costituisce bene economico e quindi
non dà possibilità di ricavarne profitto... questo è il
problema.
Il nucleare è costoso, inquina (le scorie rimangono
radiattive per secoli), mette a rischio la vita dell'uomo
(Chernobil, Fukushima).
20 marzo 2011 10:40 - Cepu
Ennio non vuole cogliere il lato positivo delle cose. Molte
persone che lavorano al solare, è un fatto positivo. La
gente deve lavorare e produrre.
In fatto di produttività, i tedeschi non sono secondi a
nessuno. Seguire il loro esempio, da una posizione di
vantaggio (l'Italià èmolto più soleggiata) sarebbe un
grande ribaltamento del nosto stato di sudditanza
energetica
Ricordo a tutti che l'energia solare è inesauribile e
nessun'altra tecnologia può vantare una produzione
elettrica in assenza di un combustibile e di rifiuti più o
meno tossici.
Ciò che ci dissanguerebbe veramente sarebbe un problema
atomico, sempre più probabile al crescere degli impianti.
20 marzo 2011 1:04 - ennio4531
Dopo aver sciorinato una serie di dati pompati o da
verificare ( ... es: in Germania la copertura del fabbisogno
elettrico da parte dell'eolico-solare raggiunge il 6,6% e
non il 17% come da dati di Legambiente
http://www.tuttogreen.it/energia-da-fonti-rinnovabili-la-sit
uazione-in-europa/) , non mi sorprende che sergio, pieno di
se stesso bastoni i politici e si citi per darsi ragione e
rifiuti quanto affermato per esempio dall'AD di Enel come
'Irrilevante ... in quanto parte in causa interessata e non
certo neutrale.'.... della serie la Verità è solo mia e
guai a chi me la tocca.
Il fatto che per produrre in Germania il 17% ??? di energia
rinnovabili del fabbisogno occorrano 340.000 persone ,
mentre per produrre il 27% di energia nucleare si impiegono
30.000 persone significa che la produttività per persona
del nucleare è di 18 volte superiore a quella dell'
eolico/solare .
Seguire l'esempio tedesco nell'eolico/solare sarebbe per
l'Italia una follia che ci dissanguerebbe.
19 marzo 2011 17:23 - sergio2
...
Ancora una volta devo ringraziare Ennio che con il suo
ironico o sarcastico intervento del 18 marzo delle 23.03 mi
offre un ottimo servizio.
Infatti, io non ho mai detto di avere la soluzione in tasca,
ma vorrei sapere sulla base di quali analisi sono state
fatte delle scelte così impegnative.
La risposta è semplice: nessuna.
Non ho mai detto che il nucleare sia a priori una cosa
sbagliata.
Affermo semplicemente che il ceto politico che lo sostiene
non ha la credibilità necessaria e che loro stessi non ci
credono, come dimostra lo sciacallo Prestigiacomo che dopo
aver detto cazzate afferma candidamente: “E’ finita. Non
possiamo rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo
cazzate!”
Chi crede in qualcosa, difende le proprie scelte.
Se battono in ritirata senza nemmeno provare a difendere la
bontà delle scelte fatte è perché non sanno perché cazzo
hanno fatto quella scelta.
Giusto per ricordare che non sono un avvoltoio
"emotivizzato" dal caso Giappone, riporto una parte di
quanto scrivevo il 26 febbraio 2009
(http://dilatua.aduc.it/forum/evviva+si+torna+al+nucleare_10
145.php)
“Ci aspetteremmo una valutazione seria di cosa si potrebbe
ottenere spendendo in energie rinnovabili la bella sommetta
di 20miliardi di euro, che certamente sarà alla fine molto
di più.
Ci aspetteremmo, se vogliamo fare valutazioni economiche,
che si faccia una stima di tutti i costi che invece oggi
come allora si continua a fingere che non esistano.
Ci aspetteremmo un coinvolgimento delle popolazioni locali,
spiegando perché questa è la scelta giusta, illustrando le
modalità di scelta dei siti che s’intendono seguire (o
vogliamo continuare a costruire centrali senza fare nemmeno
una verifica geologica dei siti?), come saranno affrontati i
problemi indissolubilmente connessi al nucleare (scorie e
sicurezza), quali le regole di trasparenza negli appalti
(per evitare di cadere nelle fauci dei soliti corrotti e
corruttori), quali i sistemi di controllo durante le fasi
realizzative, possibilmente affidate a organi tecnici
indipendenti e non esclusivamente scritte sui capitolati
senza verifica di corrispondenza (cosa che avviene
regolarmente nell’edilizia pubblica).
Visto il modo in cui si sta imboccando nuovamente la via del
nucleare, mi sembra che l’unica certezza al momento sia
che il nucleare è un interessante e lucroso business.
…Se invece a farvi muovere in questa direzione e in questo
modo, signori del Governo, è la vostra profonda e onesta
convinzione, dopo attente valutazioni, che il nucleare sia
la strada giusta per il Paese, allora state sbagliando
tutto.
Con questo modo di procedere, senza aver prima affrontato i
problemi del passato che si riproporranno pari pari, senza
aver prima analizzato e risolto il problema della
localizzazione delle centrali, senza aver spiegato
all’opinione pubblica perché avete sbagliato nel recente
passato (ministro Marzano, governo Berlusconi) e perché il
nucleare sia la scelta migliore, otterrete i risultati
di:
allontanare da voi l’opinione pubblica possibilista;
ricompattare le frange oltranziste senza se e senza ma;
esporvi al potere contrattuale degli enti locali che
giocheranno al rialzo per non creare ostacoli;
allungare inesorabilmente i tempi di realizzazione con
conseguente lievitazione dei costi.
Quindi, anche se mi disponessi a riconoscervi serietà e
onestà intellettuale, ottimi propositi e attenzione ai
problemi del Paese, giungo a una conclusione: state
sbagliando se non nella scelta nei modi.”
Gli avvenimenti di questi ultimi due anni mi consentono di
affermare che la mia analisi era ed è assolutamente
corretta.
A confermare la mia analisi, mi viene in aiuto il simpatico
Formigoni, presidente della regione Lombardia, con le sue
dichiarazioni a Annozero e a La Repubblica (intervista
pubblicata il 18 marzo 2001, pagina 17)
Afferma il moderato Formigoni:
“Voglio partecipare al dibattito sul piano per il ritorno
del nucleare in Italia”.
Continua, il buon Formigoni: “ Voglio vedere le proposte
del Governo”.
Riflettiamo su queste affermazioni.
La scelta per “il ritorno del nucleare in Italia” è
stata già fatta!
Formigoni non lo sa?
Di cosa vuole discutere? Dove farle? Di che colore
dipingerle?
Non è curioso che si voglia partecipare a un dibattito per
contribuire alla decisione sui dettagli ma non per decidere
su cosa fare?
Ma la cosa più sorprendente è quando Formigoni afferma che
“vuole vedere le proposte del governo”.
Dunque, sinora non le conosce.
Però, caro simpaticone di un Formigoni la decisione è
stata già presa!
Non vi pare che Formigoni sia leggermente in ritardo?
Ecco che allora Formigoni può tentare di mascherare finché
vuole, con il moderatismo razionale, il suo più profondo
disagio, ma non ci riesce e quel che rimane è un presidente
di regione che non conosce i piani del governo e che vuole
partecipare al dibattito sul nucleare dopo che la sua
maggioranza ha deciso di rilanciare il nucleare non si sa
bene come, dove e perché.
Chiudo sui politici, per passare al tema più interessante
dei costi.
Irrilevante quanto afferma l’AD di Enel, parte in causa
interessata e non certo neutrale.
Inoltre, fa un discorso vecchio e misero tanto quello dei
cialtroni politici: astratto e di puro esercizio scolastico
poiché confronta un dato reale relativo al solare
termodinamico con un dato teorico relativo al nucleare.
Perché teorico?
Perché nella cifra teorica del costo del nucleare
- non ci sono tutti i costi che gravano sul pubblico e sulla
collettività, scorie, sicurezza passiva, smantellamento e
bonifica del sito;
- sono basati sulla potenza nominale delle centrali e non
sulla produzione effettiva (quella francese effettiva è
pari a 82% di quella nominale, poi bisogna aggiungere le
perdite in rete e i fermi tecnici straordinari che
puntualmente si verificano, come adesso in Europa come in
passato a Trino: 6 anni di fermo su 20 di attività);
- non ci sono i costi effettivi di costruzione, ma solo
stime molto approssimative, visto che non sappiamo nemmeno
dove saranno costruite queste centrali; se prendiamo i dati
a consuntivo offerti dalle autorità USA (oppure l’attuale
caso Finlandia) scopriamo che la realtà è ben diversa; se
poi prendiamo i dati a consuntivo italiani, allora siamo al
disastro: quelle centrali sono state uno dei peggiori affari
dell’Italia.
Una fonte diversa, il ministro dell’energia USA, ci
dimostra che i costi sono oggi in realtà molto allineati e
nel breve periodo è prevista una discesa dei costi sulle
energie rinnovabili e un aumento dei costi del nucleare per
i sempre maggiori costi relativi alla sicurezza.
Uno dei tanti problemi seri del nucleare è che la storia
vera ha dimostrato che tutti i modelli previsionali si sono
sempre dimostrati errati: si è sempre verificato uno
scenario diverso da quelli previsti.
Ciò ci deve suggerire qualcosa?
Dimenticavo. In caso di incidente non esiste Enel o Edf che
possa pagare i danni!
I costi sonoa ncora a carico della collettività.
In ogni caso, senza entrare troppo nei dettagli – ma con
il piacere di farlo, se qualcuno è interessato – è un
fatto che la Germania oggi ha raggiunto con le fonti
rinnovabili il 17% del proprio fabbisogno!
Avete idea una quota simile a cosa corrisponda del
fabbisogno italiano?
Perché non dovremmo fare lo stesso?
La Germania ha iniziato ai primi anni ’90 a incentivare le
fonti rinnovabili e stanno gradualmente riducendo gli
incentivi perché si sono ridotti i costi e prevedono che si
riducano ancora.
In vent’anni scarsi hanno raggiunto questo bel
risultato.
Perché non dovremmo poter fare lo stesso?
Siamo pure in condizioni climatiche più favorevoli.
Questa idea dei terreni da occupare è proprio una cosa
strampalata poiché esiste una molteplicità di soluzioni
che non impongono certo di sacrificare terreni agricoli per
la produzione di energia (se poi si occupano terreni
improduttivi, non vedo quale sia il problema di quanti
ettari si occupano; mi sembra prevalente il come e con cosa
si occupano).
Se si utilizzano terreni agricoli è ancora una volta per la
cialtroneria della politica che prevede incentivi senza
fissare adeguate regole di base: non si baratta il cibo con
l’energia.
L’individuazione di costi standard per gli interventi
finalizzati al risparmio energetico e un sistema misto per
il fotovoltaico (incentivo su quota costo e incentivo su
quota energia prodotta) eviterebbe il solito esercito di
furbetti.
Avete idea di come lievitano i costi per il risparmio
energetico e il solare termico facendo inserire in quelle
fatture altri lavori che nulla hanno a che fare con le
finalità agevolate?
Ancora una volta cialtroneria: leggi con buone finalità ma
fatte male.
Abbiamo poi l’idroelettrico, che in Italia copre una bella
fetta di fabbisogno.
Potrebbe essere incentivato con la realizzazione di piccole
centrali al servizio di quei corsi d’acqua che mettono in
ginocchio l’Italia dopo appena due giorni di pioggia.
Ciò consentirebbe di prendere due piccioni con una fava:
produzione di energia altamente competitiva e tutela del
territorio mettendo in sicurezza gli argini.
E l’intervento sulla rete distributiva che disperde il
doppio della media europea, cosa potrebbe farci risparmiare?
A quale costo, non lo so perché purtroppo non c’è
un’analisi dei costi di ammodernamento della rete – solo
stime – per migliorarne la resa.
In ogni caso, non ho la pretesa di avere ragione ma perché
dare per scontato tutto a partire dal fatto che serva più
energia?
Più quanta?
E in che tempi?
In fondo le centrali le avremmo non prima del 2020-2025; in
questo stesso tempo potremmo realizzare quanto realizzato in
Germania.
Dimenticavo.
In Germania il nucleare da lavoro a 30.000 persone; le
energie rinnovabili danno lavoro a 340.000 con un ritorno
economico per il sistema Paese formidabile!
19 marzo 2011 13:03 - ennio4531
Alcuni dati sul solare termodinamico e confronti con il
nucleare.
Per produrre 50 MW occorre occupare almeno 120 ettari così
come avvenuto in Spagna.
Gli stessi ettari ( .. in realtà sarebbero sufficienti solo
70 ) possono essere occupati da 2 unità nucleari EPR che
fornirebbero 3.200 MW .
Considerando anche le ore di funzionamento ( di notte il
solare termodinamico va in sonno, mentre il nucleare lavora
...), risulta che il solare termodinamico richiede
occupazione di aree , a parità di energia , di ben 180
volte rispetto al nucleare.
I costi .
Attualmente il 'costo per kilowattora' dell'energia prodotta
con tale tecnologia ( solare termodinamica) è superiore di
5 o 6 volte a quello di altre fonti come dichiarato
dall'amministratore delegato dell'ENEL Conti... ,'
Per quanto attiene il costo degli investimenti, 'Il 15
luglio 2010 è stata inaugurata dall'ENEL a Priolo Gargallo
in provincia di Siracusa la prima centrale termodinamica
italiana di 5 MW costata 60 milioni di euro.'
Ammesso, ma non concesso che attraverso economie di scala si
possa ridurre i costi di un terzo, per produrre 3200 MW da
solare termodinamico occorre investire ( 3200/5*60*0,66)
circa 25 miliardi di euro contro i 5/6 miliardi di una
centrale nucleare che fornirebbe energia ad un costo pari ad
un sesto.
Duarata degli impianti.
Ad oggi , sono ancora in funzione negli USA, Germania,
Spagna ecc. impianti nucleari da oltre trent'anni, mentre la
durata di un impianto solare termodinamico si presume di
20/25 anni.
Le scorie prodotto da una centrale atomica nel corso di un
anno occupano un volume pari a quello di un ... pulmino.
18 marzo 2011 23:29 - Cepu
Sviluppando opportunamente il solare termodinamico, potremo
un giorno esportare energia a svizzera e francia, che ne
avranno bisogno quando chiuderanno le centrali nucleari a
noi vicine. GLi spagnoli realizzano campi solari da 50Mw,
vedere Andasol1.
Anche i nordafricani si interessano al futuro, quando
petrolio e gas saranno esauriti. ed ecco il progetto
Desertec.
Il nucleare è come la TV. Vecchia, centralizzata, tossica.
Il solare è come internet, modulare, potente, magliato.
18 marzo 2011 23:03 - ennio4531
.. dopo aver dato del cialtrone a tutti i politici , ho
concluso che l'unica persona credibile per risollevare le
sorti di questo disgraziato Paese risiedono nella mente
prodigiosa e analitica di sergio2.
Quindi : SERGIO2 FOR PRESIDENT !
Adesso il Presidente ci può elencare le cose che propone e
come le intende realizzare accontentando tutti ?
18 marzo 2011 20:27 - theguardian
per dovere di cronaca posto una notizia di una agenzia
giornalistica l'ANSA del 18/03/2011
la stessa intitola, il Governo tira il freno. Romani:
'Fermiamoci un attimo'.
gia questo titolo fa capire quanta
sicurezza
"malpensata"
sul nucleare sia CROLLATA DISTRUTTA da ieri a oggi viste le
disgrazie successe nel sol levante,
tali da far riflettere (anche se ce ben poco su cui
riflettere) i nostri pseudorappresentanti e farli redimere
dalle loro scelte opportunistiche e incoscienti nei
confronti dei cittadini Italiani.
Spero con tutto il cuore che non si continui il programma
sul nucleare per il bene comune e la civile convivenza.
Solo cosi facendo eviteremo queste disgrazie legate al
nucleare da quelle gia esistenti ovvero "naturalmente"
inevitabili
18 marzo 2011 17:12 - sergio2
...
Riprendo da dove mi sono fermato ieri.
Dicevo, il problema prima ancora di discutere di una
tecnologia e di una scelta tecnologica è valutare se
esistono i pre-requisiti necessari, primo su tutti la
credibilità delle persone che dovrebbero scegliere e
decidere.
Questa credibilità non c’è tra le persone che occupano
le istituzioni.
I politici hanno dimostrato di non essere all’altezza di
una decisione così importante come quella del nucleare
perché
- non hanno capito la lezione del passato e mentono sul
passato
- non si assumono le proprie responsabilità politiche
- decidono senza offrire motivazioni e rassicurazioni alle
popolazioni
- decidono senza offrire un quadro chiaro delle necessità
energetiche
- mentono sui costi
- non hanno capacità di gestire e risolvere i problemi
- calpestano le regole e le leggi che per primi dovrebbero
rispettare e impegnarsi a far rispettare
- calpestano i poteri locali con cui dovrebbero decidere,
essendoci competenze condivise.
Una classe politica minimamente responsabile e seria,
preparata e rispettosa delle leggi, prima di fare
berlobuffonate giocando con le centrali s’interroga sulle
competenze territoriali e valuta i problemi energetici con
le Regioni e quindi con gli altri enti locali, soprattutto
adesso con la riforma del Titolo V della Costituzione.
Ma già in passato proprio il dialogo con gli enti locali e
il sistema degli incentivi ai Comuni erano stati scogli
rilevanti.
Non hanno imparato un cazzo perché sono dei cialtroni e
prima ancora di iniziare fanno spendere una valanga di
denaro pubblico provocando un contenzioso infinito tra
Governo nazionale e Regioni.
Prendetevi la briga di sfogliare i quotidiani degli anni
’60 o ’70.
Troverete gli stessi problemi di cui si discute adesso.
Vediamone alcuni:
- insufficienza del sistema carcerario
- evasione fiscale
- criminalità organizzata
- edilizia abusiva
- corruzione
- gestione dei rifiuti
- inquinamento dei fiumi e delle coste
- dissesto del territorio
- giustizia lenta
- pubblica amministrazione elefantiaca, lenta, dispendiosa e
inefficiente
- scuola pubblica carente
- servizi alle famiglie insufficienti
- infrastrutture carenti
- sottosviluppo del mezzogiorno
- ingovernabilità
Devo continuare?
Non c’è un solo problema che negli ultimi 5 decenni la
politica italiana abbia saputo affrontare e risolvere.
Tra questi problemi c’è pure quello energetico.
Che non hanno risolto sebbene l’Italia negli anni ’50
fosse all’avanguardia in Europa.
E la politica decideva senza avere rompicoglioni di verdi
tra i piedi.
Ricordo che anche il PCI era un sostenitore del nucleare,
sino al 1986.
E adesso?
A tutti i problemi cronici abbiamo aggiunto anche quello dei
“residuati del nucleare” per i quali mancano da decenni
soluzioni chiare e definite.
Dopo oltre vent'anni!
Capacità di gestire e risolvere i problemi: ZERO.
Quindi?
Preferibile che non si occupino di cose serie.
Continuino a giocare come fanno da 15 anni gli gnomi della
politica, per rievocare una figura cara a Cossiga.
18 marzo 2011 13:11 - sergio2
...
Ennio ancora una volta si tuffa in azzardate e
sconclusionate affermazioni senza avere la decenza di capire
quel che scrive e legge.
Il ministro Fazio si è comportato da cialtrone perché, in
un momento di tensione e preoccupazione, ha dato in pasto
all’opinione pubblica una informazione frettolosa e mal
argomentata, suscitando inutile allarmismo.
Non è esattamente quel che un cittadino si aspetta da un
ministro competente.
Infatti, è intervenuto pure il sindaco Alemanno e l’ISPRA
per spiegare.
Esiste una radioattività naturale – anche ciascuno di noi
è radioattivo – e una radioattività artificiale.
Confondere e sovrapporre le due cose è cialtroneria…
tranne chi lo fa voglia intenzionalmente confondere le acque
e concludere che è sciocco preoccuparsi per il rischio
d’incidenti nucleari dato che in natura c’è già un
alto livello di radioattività.
Allora non è cialtroneria ma malafede.
Riconfermo che da ministri vorremmo sentire spiegazioni e
dati sul perché ritengono il nucleare la migliore scelta
energetica possibile per l’Italia. E se esiste un problema
vorremmo sentire ipotesi di soluzione e non cretine
battute.
Vorrei conoscere
- le valutazioni del fabbisogno energetico nel breve, medio
e lungo periodo
- le valutazioni economiche delle diverse opzioni
possibili
- i costi dell’opzione nucleare, e per conoscerli serve
l’individuazione dei siti
- come intendono gestire ciò in cui sinora hanno fallito o
sono inadempienti: scorie e sicurezza (non esistono i piani
di emergenza che per legge già adesso dovrebbero esistere;
non esiste il sito nazionale di stoccaggio che dovrebbe già
esistere)
- quali autorità di garanzia indipendenti vigileranno sulle
società di gestione (anello debole di tutta la gestione
nucleare come hanno dimostrato tutti gli incidenti o eventi
naturali degli ultimi decenni; Tepco, la società giapponese
di gestione delle centrali, per inciso, è stata multata per
violazione delle norme antisismiche)
- rispetto agli appalti, quali norme, regole, controlli e
autorità di vigilanza offriranno migliori garanzie rispetto
al passato (o dobbiamo attenderci ancora una volta che una
centrale costi 7 volte quanto preventivato come successe a
Caorso? O che una centrale sia chiusa dopo appena 14 anni di
esercizio come a Garigliano? O che una centrale sia fermata
per 6 anni su 20 di funzionamento come quella di Trino?).
Invece, rischiamo che ancora una volta il nucleare sia
fermato per irresponsabilità di una classe politica che non
agisce seguendo quel che ritiene più giusto fare ma in base
a come tira il vento.
Salvo poi venirci a raccontare, da perfetti bugiardi, che a
causa di un manipolo di retrogradi nemici del progresso
dobbiamo rinunciare allo splendido nucleare, quando invece
sono loro a non volere il nucleare perché sono interessati
solo a ciò che serve a raccattare voti, come ha affermato
lo sciacallo Prestigiacomo.
Oggi, come ieri, forse si ritirano dal nucleare con la
stessa irresponsabilità con la quale hanno abbracciato la
scelta nucleare.
Io invece vorrei che ci spiegassero perché ieri
abbandonarono il nucleare e perché oggi vorrebbero
rientrarvi.
Questo comportamento si chiama cialtroneria.
E caratterizza l’attuale maggioranza come gran parte
dell’opposizione che non è capace di inchiodare il
governo alle proprie responsabilità chiamando il presidente
del consiglio e i ministri competenti in Parlamento per
spiegare agli italiani i validi motivi in base ai quali
hanno scelto il nucleare.
E’possibile conoscere in base a quali profonde analisi
hanno fatto questa scelta?
Sarebbe possibile se esistessero…
Per completare il quadretto, ho sentito emeriti disonorevoli
parlamentari affermare che quelle giapponesi sono centrali
vecchie…
E’intrinseco nella scelta nucleare che le centrali
diventino vecchie poiché solo allungando la vita delle
centrali c’è profitto.
Infatti, la vita delle centrali esistenti è stata allungata
dall’originaria previsione di 30 all’attuale 40-50 anni!
E anche le centrali che vorrebbero costruire adesso tra 40
anni saranno vecchie!
Ho sentito emeriti docenti cretini affermare che d’altra
parte si è verificato un sisma di notevole potenza quasi al
massimo della scala Richter.
Peccato che qualsiasi persona dotata di un po’ di cultura
(e potrebbe bastare il buon senso) sa che non esiste valore
massimo di un terremoto.
La cosiddetta magnitudo 10 libera un’energia stimata mille
volte superiore quella di grado 8 ma ovviamente non
significa che sia il massimo livello possibile!
Un sisma di grado 9 sprigiona una quantità di energia pari
a circa 32 volte quello di grado 8.
Si trasforma un dato relativo, utile per studiare e
classificare gli eventi più noti e frequenti, come se si
trattasse di un dato assoluto.
Non esiste limite superiore!
Perciò la misurazione della magnitudo tecnicamente non è
inserita in una scala o se preferite noi arriviamo a
conoscere all’incirca il grado 9 della magnitudo sinora
registrata.
Siamo ai limiti della nostra percezione degli eventi sismici
e non ai limiti dell’evento sismico!
Riuscite a cogliere la differenza?
Capite che si comunica un dato dall’apparente
oggettività, ma quel dato non determina la percezione della
realtà.
Magnitudo 9 suona come magnitudo 8+12,5%
Invece Magnitudo 9 significa 32 volte 8!
Capite che posizionare uno stress test a 7,5 o a 8 o a 9 non
è la stessa cosa!
La magnitudo 8 è 6 volte la magnitudo 7,5!
Secondo voi dove hanno posizionato gli stress test?
Perché in Europa si parla solo adesso di sottoporre tutte
le centrali a stress test?
Possibile che è sempre un incidente a dover riproporre il
tema della sicurezza?
Ancora una volta verifichiamo che il mondo è in ansia
perché si è verificato uno scenario diverso da quelli
previsti.
Film già visto nel 1979 e nel 1986!
18 marzo 2011 12:32 - tassofisso
la fai un pò troppo semplice, perchè se vengono giù le
dighe, moriranno sicuramente migliaia di persone, ma FINITA
LI' ovvero moriranno quelli che abitano nei paesi lì vicino
interessati al disastro E BASTA...
nel caso del nucleare, i danni vengono ESTESI anche a chi
abita a centinaia di km. a causa delle nubi tossiche, e
vengono ESTESI anche ai figli dei figli dei sopravvissuti
che, esposti a radiazioni in quantità spropositate,
potranno nascere con malformazioni e/o malattie...
quindi un disastro come quello che prospetti con la diga che
crolla sicuramente mieterebbe moltissime vittime, ma una
volta terminato è finita lì, come in Giappone le vittime
dello tsunami erano quelle, punto e fine...
lo spettro del nuclare getta un'ombra inquietante anche a
chi non è direttamente coinvolto nella tragedia e persino a
chi deve ancora nascere dai sopravvissuti, quindi puoi
capire che potenzialmente i danni potrebbero essere ben
peggiori...
comunque quello che chiedo io è che si prenda coscienza dei
rischi sicuramente molto elevati, e che si cerchi di
lavorare in quella direzione: quando abbiamo sfruttato tutte
le nostre conoscenze e cercato di prendere tutte le
precauzioni per fare le cose al massimo allora possiamo dire
di avere fatto tutto il possibile, ma siccome in Italia
molte cose vengono fatte col culo, la mia preoccupazione
rimane...
perchè non fanno le centrali nucleari a TORIO invece che a
URANIO? il TORIO non ha tutte le controindicazioni
dell'uranio e non produce rifiuti tossici, e anzi, fa anche
molta più energia dell'uranio, e allora?
18 marzo 2011 11:43 - ennio4531
Caro tassofisso,
a questo mondo, essendo l'uomo imperfetto e ogni opera umana
sottoposta ai capricci della natura e al logorio del tempo,
nessuno ti può garantire nulla al 100%.
Per cui, quando mi chiedi in modo ossessivo se io sono in
grado di garantirti qualcosa, è come se tu michiedessi di
garantirti che domani sarai ancora vivo.
Se lo facessi, sarei un bugiardo.
Io so che in caso di un terremoto che dovesse colpire le
nostre Alpi con la stessa intensità che ha colpito il
Giappone, personalmente non scommetterei un penny sulla
tenuta delle dighe alpine costruite nell'anteguerra.
E, allora, che c... facciamo !
Le svuotiamo e ci accontentiamo delle candele ?
18 marzo 2011 11:08 - tassofisso
Ennio puoi considerarmi un ignorante delle caverne se vuoi,
non è un problema, non mi offendo... il discorso che facevo
io però, non era che centrali nucleari = tumori, ovvio che
non è così... io stavo solo pensando alle conseguenze
(appunto tumori) che ci potrebbero essere in caso di
problemi di fuoriuscite radioattive fuori controllo (quello
che sta avvenendo in giappone infatti dove non sanno come
cazzo fare per fermare la merda che sta fuoriuscendo),
oppure in caso di rifiuti tossici non smaltiti
correttamente...
allora concludo dicendo: ben venga l'innovazione
tecnologica, ma :
- se tu sei in grado di garantirmi una tecnologia così
sicura e sofisticata che anche in caso di cataclisma noi si
sia in grado di intervenire senza causare danni, e non che
ci sfugge al controllo e non sappiamo più come cazzo fare
per bloccarle come sta avvenendo in Giappone,
- se tu sei in grado di garantirmi che le centrali verranno
costruite con tutti i crismi e non in economia perchè
qualcuno ci mangerà sopra,
- se tu sei in grado di garantirmi che i rifiuti tossici
verranno smaltiti a regola d'arte e non gettati in mare dove
fa il bagno anche tuo figlio,
- se tu sei in grado di garantirmi tutto questo, allora ben
vengano le centrali nucleari...
ti va bene sto discorso?
(e per i vaccini bisognerebbe fare un altro discorso ma
lasciamo perdere)
18 marzo 2011 10:46 - ennio4531
x tassofisso
la Francia, l'Inghilterra ecc.. detengono decine di centrali
nucleari da decenni e le cavolate che scrivi circa tumori,
feti malati ecc. non è altro che terrorismo da uomo delle
caverne frutto di faziosità o ignoranza.
Se fosti nato qualche secolo fa probabilmente avresti dato
degli untori a chi proponeva le vaccinazioni.
18 marzo 2011 10:35 - ennio4531
Allora...
- il nucleare no perchè troppo pericoloso;
- il petrolio no perchè troppo sporco;
- il solare no perchè troppo costoso, ingombrante e poi
mangia un sacco di terra ;
- la biomassa no perchè distrugge la natura come afferma
Vendola quando dice che si rischia' l'espoliazione della
vegetazione africana';
- l'eolico no perchè deturpa l'ambiente;
- il gas no perchè asfissia ed esplode.
Forza... iscriviamoci tutti al club Robinson Crusoè e
facciamola finita !
18 marzo 2011 9:56 - tassofisso
lasciando perdere la guerra sui dati, che nessuno di noi poi
è in grado realmente di verificare, vorrei invitarvi anche
a considerare aspetti importanti, quali :
1) siamo in Italia, voi pensate sinceramente che le centrali
verranno fatte con tutti i crismi? o piuttosto verranno
fatte COL CULO ??? perchè ricordiamoci bene che qua in
Italia potremmo tranquillamente avere a che fare con
situazioni quali: lavori appaltati e poi magari
sub-appaltati ad altre aziende, che lavoreranno magari a
basso costo, mazzette, contro mazzette, favori, tangenti,
gente che ci deve mangiare sopra, altri che ci devono
stra-mangiare, eccetera, col risultato che è molto alta la
possibilità che i lavori vengano a costare uno sproposito
(vanificando quindi il risparmio dell'energia nucleare, che
poi è tutto da vedere) e magari vengano fatti "in economia"
o comunque fatti aalla cazzo di cane con conseguenti
problemi (che scopriremmo solo in caso di problema grave,
cioè quando è troppo tardi, con ministri che non si
dimetteranno perchè si palleggeranno la colpa)
2) le scorie, dove le mettiamo? anche qua, già mi vedo
società per lo "smaltimento" (e mi viene già da ridere),
che invece che smaltire la MERDA PRODOTTA (perchè si tratta
di merda radioattiva che fa venire i tumori e fa nascere i
feti già coi tumori, ricordatevelo bene e pensate ai vostri
figli, chiusa parentesi) la buttano in mare, o la sotterrano
vicino alle falde acquifere o la portano oltre frontiera
magari nei paesi dell'est e chissà dove cazzo la portano,
questo perchè "smaltirle a regola d'arte costa troppo"
VEDRETE SE NON CAPITERA' COSI' sono cose che in Italia
capitano regolarmente e non mi stupirei affatto ...
ne vale la pena? siamo sicuri? sono nella merda i Giapponesi
che sicuramente è gente che ne sa più di noi e sicuramente
lavora molto meglio e con più scrupolo di noi, ebbene sono
nei cazzi loro, figuriamoci se capita da noi una roba del
genere...
i nostri politici devono andare a spalare il letame!
17 marzo 2011 22:15 - ennio4531
ah... sergio .. hai mai pensato, tenuto conto dei tuoi
draconiani giudizi , di sostituirti al buon Dio quando ci
sarà la fine del mondo ?
Intanto, perchè non ti butti in politica per alleviare i
mali del mondo: persone come te, con un carico così elevato
di rancore e frustazione, sono rare !
Riguardo i livelli di radioattività di Tokyo e quelli di
Roma, il ministro Fazio ha riferito quanto stabilito dai
tecnici della protezione civile che a Tokyo hanno misurato
il dato.
L'informazione la si può trovare in internet sul Giornale
della protezione civile e anche su Televideo rai che
riporto.
Roma è radioattiva. Tokyo lo è molto meno. E’ questo il
risultato di un controllo effettuato dalla Protezione civile
italiana e pubblicato sul sito del Maggio musicale
fiorentino.
La misurazione, fatta dal tetto della nostra ambasciata a
Tokyo, dà un valore della radioattività di fondo pari a
0.04 microsievert/ora. “Il valore ambientale di Roma
-spiega il bollettinoè di 0.25 micorsievert/ora. E’
evidente che queste misure portano a escludere rischi di
contaminazione a Tokyo (almeno nelle vicinanze
dell’ambasciata)”.
televideoRai.it
Ne deduco che i cialtroni non ci sono solo in politica |
17 marzo 2011 19:34 - sergio2
...
“La consapevolezza è che l'uomo impara giorno dopo
giorno.”, scrive Ennio.
...
Giusto, a condizione che esistano alcuni pre-requisiti.
Serve volontà di apprendimento
Serve capacità di apprendimento.
Il ceto politico dimostra in gran parte di non possedere la
prima, mentre sulla seconda nutro molte perplessità.
Prendiamo, per esempio, le dichiarazioni del ministro
Romani.
Qualche giorno fa affermava che non bisogna farsi prendere
dall’emotività; oggi dichiara che è necessaria una
riflessione, che la scelta nucleare deve essere largamente
condivisa e occorre riflettere, ma non può essere messa in
discussione la scelta nucleare.
Evidente che siamo di fronte a un incapace vanesio dalle
reazioni ritardate.
La decisione di tornare al nucleare è stata presa senza
alcun dibattito né all’interno dell’attuale maggioranza
di governo né nel Paese.
Di cosa va cianciando allora l’incredibile
nell’incompetenza ministro?
Ovvio che oltre a essere incompetente è anche ipocrita e
disonesto sul piano intellettuale; per quel che mi riguarda
la peggiore delle disonestà!
Non comprerei da lui nemmeno una fetta di cocco in riva al
mare (mestiere unico che dovrebbe fare).
Una persona intellettualmente onesta avrebbe affermato che
è stato uno sbaglio rilanciare l’opzione nucleare senza
prima avviare un dibattito nel Paese.
Di che minchia parliamo se non può essere messa in
discussione la scelta fatta senza alcun dibattito e
approfondimento?
Questa è stata la prima critica lanciata all’attuale
maggioranza politica
(vedere anche la discussione
http://dilatua.aduc.it/forum/evviva+si+torna+al+nucleare_101
45.php
tanto per restare su questo “canale”).
Ma d’altra parte come non mettere in dubbio le capacità
intellettive del ministro Romani considerando le imbecilli
banalità da lui affermate sulla bolletta elettrica proprio
oggi?
Qualcuno ricordi al vanesio Romani che è un ministro
(incapace, d’accordo, immeritatamente, d’accordo)
purtroppo di questa Repubblica.
Le stesse osservazioni valgono per i suoi predecessori:
Silvio Berlusconi e Scajola.
La lista poi si allunga se considero quanto dichiarato dal
ministro Fazio in proposito di radioattività; non ci posso
credere un ministro della salute che afferma che Tokyo è
meno radioattiva di Roma!
Cazzo Fazio sei ministro della sanità e puoi fare qualcosa,
ammesso che quanto affermi sia vero: non sei lì per dire
“tanto siamo fottuti quindi perché vi preoccupate per
qualche nube radioattiva in più o in meno?!”
Dovremmo fidarci di gentaccia simile?
Cialtroni che inquinano l’aria con la loro inutile
esistenza?
Ma andate a fare un bel girotondo sodomizzandovi l’un
l’altro!
Dubito sia in grado il Fazio ministro di capire cosa ciancia
da quella poltrona ministeriale che evidentemente distrugge
i neuroni.
Sarà radioattiva pure quella?
Abbiamo poi lo sciacallo ministro Prestigiacomo che offende
l'ambiente e gli avvoltoi con la sua inutile presenza
nell'esecuitivo e con la sua mascolina cialtronaggine.
Evidentemente vuole competere con i suoi colleghi Calderoli
e La Russa.
Per inutilità ha quasi superato entrambi, per
cialtronaggine... duro competere con il duo Calderoli-La
Russa.
Mi fermo perché diversamente il quadro dovrebbe ospitare
troppi inetti, ma devo prima menzionare l’incompetente
Chicco Testa che con l’intelligenza paragonabile a quella
di una checchina (piccola gallina, e le galline non si
offendano) ha affermato che il sistema nucleare giapponese
ha tenuto molto bene: infatti, ha dichiarato, le centrali si
sono autospente.
Deve essere rimasto ossessionato dal pentolino di latte che
regolarmente da bambino faceva traboccare.
O forse è rimasto fermo ai problemi dibattuti tra la fine
degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ’80 del secolo
scorso. Vabbè, prima o poi il bambino crescerà.
Allora, il problema prima ancora di discutere di una
tecnologia e di una scelta tecnologica è valutare se
esistono i pre-requisiti necessari, primo su tutti la
credibilità delle persone che dovrebbero scegliere e
decidere.
Questa credibilità non c’è tra le persone che occupano
le istituzioni.
16 marzo 2011 21:51 - theguardian
piu che giusta l'osservazione di tasso fisso
"cerchiamo quindi di trovare una soluzione che, anche se per
caso ti va di sfiga e capita qualche problema, almeno riesci
a metterci le mani per contenere i danni, e non qualcosa che
se va bene risolve i problemi, ma se va male il rischio è
l'apocalisse... "
ma insomma basta con quewsto nucleare !! cambiate !!!
16 marzo 2011 20:01 - pfui!
@tassofisso:
Tra un grosso (e improbabile) incidente nucleare che
provocherebbe 500MILA morti in OTTANTA anni e tanti piccoli
(e certi) incidenti stradali che già ORA provocano oltre UN
MILIONE di morti in UN SOLO ANNO, preferirei il primo.
Comunque, la mia era chiaramente una provocazione per far
riflettere sulle difficoltà di tutti noi (mie, di sicuro;
di voi, non lo so) nel prendere decisioni di questa portata.
E' obiettivamente difficile informarsi, valutare, scegliere
e soprattutto "pesare" i bisogni collettivi e comparare le
possibili soluzioni.
Qui entrano in gioco anche le scienze cognitive.
Permettetemi di consigliare un bel libro, che divulga le
teorie di Tversky e Kahneman, mostrando come la difficoltà
di decidere razionalmente possa essere addiruttura
connaturata all'essere umano: "L'illusione di sapere", di
Massimo Piattelli Palmarini, ed. Mondadori.
Se l'ho apprezzato io, che di psicologia non so niente, lo
possono apprezzare tutti.
16 marzo 2011 16:35 - tassofisso
mah, non mi pare che i Verdi abbiano impedito alla
tecnologia di andare avanti sempre e comunque, nonostante
l'impatto sull'ambiente...
non è certo facile trovare una soluzione al fabbisogno
energetico sempre crescente, di sicuro una cosa intelligente
sarebbe trovare una soluzione che sia possibile
controllare...
mi pare di capire, dalle notizie che arrivano anche oggi dal
Giappone, che la tecnologia nucleare sia qualcosa che è
possibile che sfugga al controllo, in determinate
circostanze, e quando ciò avviene i danni sono enormi,
difficilmente sistemabili e che lasciano strascichi ovunque,
anche nelle popolazioni circostanti e nelle generazioni
future che possono avere problemi di tumori...
cerchiamo quindi di trovare una soluzione che, anche se per
caso ti va di sfiga e capita qualche problema, almeno riesci
a metterci le mani per contenere i danni, e non qualcosa che
se va bene risolve i problemi, ma se va male il rischio è
l'apocalisse...