un commerciante deve poter vendere gli articoli che ritiene
opportuni. Se un cliente vuole qualcos'altro che vada a
comperarlo da un altra parte. Io mi fiderei di simili
gestori: se sono onesti con loro stessi certamente lo sono
anche con gli altri.
25 dicembre 2002 0:00 -
credo che si possa fare la spesa di carne di maiali in
un'altra macelleria. Rispetterei la religione dei due Arabi.
Se si rispetta si ottiene rispetto.
25 dicembre 2002 0:00 -
avviserei i gestori che non essendo completi nella vendita
correbbero il rischio di perdere una fetta di clientela
26 dicembre 2002 0:00 -
Gli islamici, o di qualsivoglia idea diversa, esercitano una
regolare attività economica!!! O NO ???!!!???
26 dicembre 2002 0:00 -
e sarei felice se abolissero la vendita di alcolici e
superalcolici in tutti i supermercati e rivendite.
27 dicembre 2002 0:00 -
LE LICENZE CONCESSE (PER LA VENDITA NON LIMITATIVA DI TUTTI
I PRODOTTI) IN RELAZIONE ALLE LEGGI DEGLI STATI MEMBRI U.E.
SOVRANI VANNO RISPETTATE
27 dicembre 2002 0:00 -
non posso rispondere, perche' non abiterei mai a Parigi, io
sto bene in Lombardia e vorrei continuare a mangiare polenta
con capriolo o lepre. Roberto
28 dicembre 2002 0:00 -
Le nostre abitudini i nostri usi, non possono e non devono
essere sconvolte da quelle islamiche. Se vogliono lavorare e
vivere in Europa devono adeguarsi "Loro" alle nostre
abitudini.
29 dicembre 2002 0:00 -
VISTO CHE NOI SE ANDIAMO NEI LORO PAESI DOBBIAMO COMPORTARCI
COME DICONO LORO, E' GIUSTO CHE LORO NEL NOSTRO PAESE O NEL
PAESE CHE VANNO CHE SI COMPORTINO SECONDO LO STILE DI VITA
DI OGNUNO (PAESE)
30 dicembre 2002 0:00 -
Sono più deliranti i commenti della situazione stessa. Chi
risponde forse non ha capito che: - Non si parla di
preservativi, articoli sportivi o cavolate varie, ma di BENI
DI PRIMA NECESSITA' - Forse c'è da considerare anche il
fatto che non è un negozio di alimentari, ma IL
SUPERMERCATO DI QUARTIERE! - Considerate anche che non tutti
sono giovani, o hanno la macchina, o la possibilità di
andare nel quartiere vicino a fare la spesa. - Chi eroga
servizi regolamentati, di qualsiasi genere siano, deve dare
la più ampia disponibilità al consumatore. Non offrire un
certo tipo di beni per motivi predeterminati costringe la
MAGGIORNAZA che ne usufruirebbe ad una scomodità non
opportuna per il tipo di regolamentazione imposta dalla
licenza. La MINORANZA che non gradisce può semplicemente
fare a meno di comprare i prodotti in questione. E' un
discorso logico, oltre che di licenza. Ricordate che si
parla di un servizio PUBBLICO e DI QUARTIERE, non del
negozietto sotto casa, in cui possono fare ciò che
vogliono. In questo modo si crea un precedente per
esercitare una leva importante sotto forma di ricatto. E
questo non è giusto. Pensate in termini oggettivi, non del
vostro interesse o dello schieramento politico o razziale.
Non importa se voi mangiate o meno carne di maiale, dovreste
cercare di rispondere in modo "politico", ossia per il bene
della comunità!
30 dicembre 2002 0:00 -
... e poi tocca leggere "un buon posto dove fare la spesa"
ha un'alta preferenza... questi islamici che pullulano e
votano così possono benissimo andare in un supermercato
normale e non comprare ciò che non è loro consentito,
oppure andare in uno dei tanti negozi prettamente dedicati
alla loro cultura. Un supermercato di quartiere è una cosa
PER TUTTI, non solo per un gruppo, qualunque esso sia!
30 dicembre 2002 0:00 -
Stiamo veramente regredendo, lasciando spazio ai nuovi
ricchi e arrivisti di ogni dove, parliamo tanto del nostro
razzismo, della nostra intolleranza e della nostra chiusura;
veniamo tacciati di provincialismo, e poi davanti ai fatti,
proprio chi lancia il sasso si rivela più bieco di coloro
che venivano da lui stesso mal giudicati. Se proprio vuoi
cambiare le regole, fallo con armonia e "da dentro", non
imponendo con quello che risulta quasi un ricatto le tue
idee estranee.
30 dicembre 2002 0:00 -
Hanno trasformato un supermercato europeo in un supermercato
islamico. Non è giusto che in un paese europeo debba
cambiare quartiere per trovare prodotti europei. Che si
aprissero un negozio di alimentari islamico.
30 dicembre 2002 0:00 -
Un sola parola: libertà - non facciamo agli altri quello
che non vorremmo essere fatto a noi!
30 dicembre 2002 0:00 -
Spero che questo non accada. Significherebbe tornare
indietro di qualche secolo, quando in Italia ed in Europa
l'illuminismo cerco` di eliminare ogni ingerenza religiosa
(allora cristiana) nella gesione della 'res pubblica'.
30 dicembre 2002 0:00 -
ennesimo esempio del fanatismo e dell'intolleranza
dell'islam
31 dicembre 2002 0:00 -
Peggio per loro se non bevono alcolici e non mangiano carne
di maiale: farebbero bene a capire che non possono imporre
al resto del mondo la loro religione e le loro usanze. ;-)
31 dicembre 2002 0:00 -
VISTO CHE QUESTI ISLAMICI SONO PREPOTENTI E VOGLIONO
COMANDARE DAPPERTUTTO, PERCHE' NON SE NE TORNANO AL LORO
PAESE E CI LASCIANO IN PACE (CON LE NOSTRE USANZE ED
ABITUDINI)!!!!?
31 dicembre 2002 0:00 -
brucerei il supermercato con tutti gli islamici della zona
dentro
1 gennaio 2003 0:00 -
di questo passo dovremmo convertirci tutti all' integralismo
islamico
1 gennaio 2003 0:00 -
MANDEREI GLI ISLAMICI A CASA LORO ... DATO CHE SONO SEMPRE
CONVINTI DI ESSERE NEL GIUSTO, PERCHE' SI DEVONO INSOZZARE
LE LORO "CANDIDE" MANINE CON DEI POVERI "INFEDELI" ?
2 gennaio 2003 0:00 -
Se proprio devo comprare carne di maiale o alcolici andrei
altrove, altrimenti va bene anche quel supermercato. Secondo
me é una questione morale, laddove per gli islamici quelle
derrate sono da considerarsi proibite. E' vero che gli é
stata concessa la licenza per vendere tutti i prodotti, ma,
analogamente, io non farei la guerra ad un edicolante che si
rifiuta di vendere giornali e VHS pornografici.
2 gennaio 2003 0:00 -
Io credo che abbiano tutto il diritto di vendere ciò che
meglio credono non essendoci un obbligo sui prodotti che un
supermercato deve vendere, anche se andrei sicuramente a
fare la spesa altrove...
3 gennaio 2003 0:00 -
sono fermamente convinto di trovare in quel supermarket un
sacco di alimenti alternativi alla nostra cucina e quindi al
nostro modo di alimentarci, troverei anche la possibilità
di ampliare le mie conoscenze culinarie quindi diversità =
più cultura.
3 gennaio 2003 0:00 -
Darei ragione al sindaco di quel paese, ed inoltre a questi
due signori fornirei immediatamente il biglietto dell'aereo
per spedirli a casa loro.
3 gennaio 2003 0:00 -
Dovrebbero fare una legge che vieti a quegli ignoranti e
intolleranti dei musulmani di compiere qualunque tipo di
lavoro nei paesi CIVILI. Che se ne stiano nei loro schifosi
paesi. Razza di ignoranti e guerrafondai.
4 gennaio 2003 0:00 -
Salve, sono situazioni a dir poco antipatiche, che
disturbano il nostro normale viver quotidiano, ma è anche
logico che il privato nel rispetto delle leggi vigenti nel
luogo ove opera, ha diritto di aprire attività commerciali
con i prodotti che meglio crede, sarà mia scelta come
consumatore evitare quel negozio o centro commerciale che
non soddisfa le mie necessità in fatto di qualità e scelta
di prodotti. Reputo più gravi situazioni come quelle
capitate in certe zone del ns. paese dove comunità
musulmane hanno chiesto di ridurre, mitigare le attività di
festeggiamento del Santo Natale per non disturbare la loro
suscettibilità e in particolare non creare interesse nei
loro bambini. E' evidente che le ns. tradizioni e Feste
religiose e non, erano presenti ben prima della loro venuta,
coscienti della loro esistenza chi riteneva di esserne
offeso doveva non venire nel nostro paese.
4 gennaio 2003 0:00 -
Gli islamici devono adeguarsi e rispettare le leggi del
paese che li ospita. Se questo non piace a loro che vadano
via e tornino nella loro nazione.
5 gennaio 2003 0:00 -
Aborro l'idea del cibarsi di carne di cane quindi se mi si
costringesse a vendere, che so, carne di cane e oppio non
sarei molto contento. Nessuno va costretto a commerciare
qualcosa che è contrario alla sua cultura. Parecchi nostri
medici cattolici rifiutano di praticare l'ivg, mi pare
quindi che l'intransigenza culturale sia un problema
trasversale che riguarda tutti i cittadini del mondo.
6 gennaio 2003 0:00 -
Penso che ogni cittadino extracomunitario debba rispettare
il Paese che lo ospita e gli garantisce una vita migliore.
Noi occidentali nei loro Paesi Islamici non possiamo portare
neanche il crocifisso al collo, loro invece pretendono
persino le moschee. Che iniziassero a crescere, io non sono
razzista però sono stufo che noi dobbiamo essere quelli che
li dobbiamo capire che quando ci troviamo in un paese
musulmano ci dobbiamo comportare a modo, mentre loro nel
nostro Paese spacciano, violentano le donne, fanno che cazzo
vogliono. L'ultima è dell'altro giorno una donna europea
che si trovava in un paese islamico è stata violentata,
facendo la denuncia è stata persino carcerata. Come veniva
giudicato lo stesso reato commesso in Europa da un cittadino
europeo verso una donna islamica?