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16 marzo 2011 10:21 - ennio4531
La consapevolezza è che l'uomo impara giorno dopo giorno.

Così è stato per tutte le invenzioni fatte dall'uomo.

Basterebbe citare il motore a scoppio per rendersene conto.

Se , nei tempi che furono, avessimo avuto i verdi di oggi, probabilmente il motore a scoppio, per via delle sue minacce di inquinamente, sarebbe ancora un progetto sulla carta.

Popper sosteneva che ogni giorno è risolvere un problema.

Per chi ha la pancia piena, ovviamente il rischio, è visto come una condanna e quindi facile è illuderci che esistano soluzione miracolistiche.

Ci dica sergio quanto territorio dobbiamo occupare con i pannelli per fornire la stessa energia di una centrale atomica e,di notte o di giorno oscurato, dove andiamo a reperire l'energia.

Tralasciamo le problematiche attinenti la potenza per non accrescere la confusione che già esiste.
15 marzo 2011 15:07 - sergio2
...

Pfui!, chi è l’intelligentone che sostiene o predica il “rischio zero”?

Nessuna attività umana è a “rishio zero”.

Non mi risulta poi che qualcuno sia morto “per colpa” dell’automobile o del nucleare.

La parole hanno un significato e risulta impossibile affrontare un qualsiasi argomento se si travolgono i concetti espressi dalle parole.

La valutazione del rischio si basa su modelli previsionali.

Al momento di valutare quali dispositivi di sicurezza adottare concretamente, spesso si retrocede rispetto alle possibilità offerte dalle conoscenze e dalla tecnica.

Questo avviene il più delle volte per ragioni di convenienza economica (talvolta per furfanteria e cialtronaggine).

Succede così che si stabilisce che vada sottoposta una centrale nucleare a uno stress test, ma per ragioni di convenienza questo test è sufficiente che soddisfi terrremoti di 7,5 gradi… eppure sappiamo che potrebbero verificarsi terremoti più potenti.
Semplicemente sono ritenuti meno probabili perché meno frequenti e quindi per calcolo economico si preferisce accontentarsi di un grado inferiore di sicurezza.

La “colpa”, se di colpa vogliamo parlare, non è dunque del nucleare ma delle scelte fatte dall’uomo.

Guarda caso negli ultimi decenni sono sempre stati gli incidenti nucleari a determinare una revisione dei livelli di sicurezza.
Sono proprio gli incidenti che provocano un ripensamento di tutte le procedure e la realizzazione di nuovi dispositivi di sicurezza. Ogni volta è un incidente che ci fa vedere con occhi diversi alcune eventualità prima ignorate o sottovalutate.

L’incidente di Three Mile Island del 1979 provocò l’arresto della centrale di Trino fino a tutto il 1982 per adeguamenti dei sistemi di sicurezza (la centrale era stata fermata una prima volta dal 1967 al 1970: ben sei anni di fermo in 20 anni di attività!).

A ogni incidente nucleare si è acquisita la consapevolezza che incidenti di quel tipo o anche più gravi potevano succedere in tante altre centrali.
Quindi, più aumenta il numero delle centrali più si è esposti a rischi se l’investimento in sicurezza non è costante e permanente.

Di ciò bisogna rendersi conto: possiamo attendere l’evento disastroso perché la sicurezza riceva impulso e investimenti?
Può l’aspetto della convenienza economica nel produrre energia dal nucleare prevalere sulla sicurezza?

Fu proprio l’incidente del 1979 a indurre gli USA a sospendere la costruzione delle centrali già autorizzate perché risultò evidente che l’adeguamento delle centrali esistenti assorbivano importanti risorse e ricalcolando il costo, per le nuove centrali alla luce dei nuovi standard di sicurezza, risultavano economicamente non interessanti.

Non di “colpa” quindi si tratta, essendo il nucleare senza colpa, ma di scelta consapevole dell’uomo che decide di rinunciare a livelli di sicurezza possibili solo perché economicamente renderebbero la tecnologia nucleare poco interessante.

L’importante è esserne consapevoli, poi facciamo quel che vogliamo.
15 marzo 2011 14:37 - IVAN.
.



NUCLEARE? FORSE.
IRRESPONSABILI? NO, GRAZIE.
*****

Ai chiacchieroni continua a sfuggire il punto centrale dell'INTERA questione sul "Nucleare":

qui non si tratta di determinare se in cosiddetto "Nucleare" sia conveniente o meno, sicuro o meno, sorpassato o meno;
si tratta di determinare con quale SENSO DI RESPONSABILITÀ gli appositi Incaricati intendono portare avanti un dato progetto.

E purtroppo i loro comportamenti parlano chiaro: questi "incaricati" (dalla patetica Prestigiacomo al pateticissimo Scajola) non dimostrano assolutamente la coscienziosità necessaria per gestire un progetto di tale portata.

Personalmente non sono contrario a priori al Nucleare, ma ad "incaricati" del genere non darei l'avallo di far installare nemmeno una pila Duracell. Figuriamoci quindi una centrale atomica.

Questo per me chiude il discorso sul "Nucleare" in Italia - almeno nei confronti del progetto avanzato dagli ATTUALI promotori.



.
15 marzo 2011 10:26 - tassofisso
c'è una bella differenza da un incidente in automobile, in cui vengono coinvolte due o più vetture e vengono coinvolti i loro occupanti, rispetto ad una centrale che salta in aria e che coinvolge anche gente che abita a 100 km di distanza e non c'entra niente e viene intossicata... così come non c'entrano niente le generazioni future che nascono col carcinoma o le deformazioni e il cervello atrofizzato...

un incidente capita e lo puoi evitare, volendo, perchè il controllo della tua automobile ce l'hai tu... l'automobile non è una cosa che non puoi fermare, al massimo ti fermi contro un palo! ma se muori, muori tu e basta... una centrale è una cosa che se perdi il controllo, non ci fai più un cazzo e coinvolgi persone che non c'entrano niente e anche le loro future generazioni...

direi che c'è un bel cazzo di differenza...

così come c'è una bella differenza a pensare all'olanda o a firenze, costruite su territori potenzialmente a rischio, ma centinaia di anni fa con le conoscenze dell'epoca... visto che oggi siamo "intelligenti" e sappiamo a cosa andiamo incontro col nucleare, direi che ci possiamo anche sforzare di trovare una soluzione a rischio minore, non dico zero, ma almeno qualcosa che possiamo controllare meglio e con meno problemi, non come adesso che se senti anche le notizie di stamattina non sanno come fare e il governo ha chiesto alla gente di chiudersi in casa...

non so, se ti va bene avere dei figli e dei nipoti malformi e col cancro, accomodati pure, personalmente a me non mi va bene e preferisco andare in giro col calesse, piuttosto che avere la macchina figa e il telefonino figo perchè uè sono tecnologico e all'avanguardia e poi basta un maremoto che manda a puttane tutta la nostra tencologia del cazzo!
15 marzo 2011 9:54 - pfui!
Se i nostri antenati avessero effettuato le loro scelte in nome dell'utopico e impossibile "rischio zero", saremmo ancora all'età della pietra.

Firenze non sarebbe mai esistita, perché c'è il rischio che l'Arno possa straripare.

Buona parte dell'Italia sarebbe stata abbandonata perché chiaramente a rischio sismico elevato.

L'Olanda? Mai costruita perché c'è il rischio che le dighe possano crollare.

Quante persone sono morte negli ultimi quarant'anni per colpa delle automobili, e quante per colpa del nucleare?

Chernobyl:
- per gli ottimisti: 65 morti dirette e 4000 indirette in 80 anni (fonte: ONU).
- per i pessimisti: 6 milioni di morti in tutto il mondo in 70 anni (fonte: Greenpeace).

Automobili:
- 1.200.000 morti al mondo OGNI ANNO (fonte: OMS).
Fanno la bellezza di 84 MILIONI di morti in 70 anni, cioè come 14 "Chernobyl di Greenpeace".

Tanto vale andare tutti a piedi e fare 14 centrali nucleari...
15 marzo 2011 0:53 - sergio2
...

Scrive Renzo1391
“Proprio perché non sono un esperto non ho mai capito come a suo tempo fosse stato possibile affidare ad un referendum la scelta nucleare si/no.
Il risultato non poteva essere altro che "di pancia" e non certo "di testa", vista l'incompetenza.”

...

Caro Renzo purtroppo caschi in una trappola in cui ci sono milioni di persone che credono di essere informate perché leggono qualche giornale o ascoltano qualche TG.

Non è vero che i referendum abbiano deciso sul nucleare si - no.

Non è vero che le centrali furono chiuse per movimenti “di pancia” o per scelta emotiva sulla scia di quanto successo a Chernobyl.

Ovviamente non ti chiedo di credermi sulla parola ma prova a documentarti su:
- quesiti referendari
- partecipazione al voto
- iter legislativo e provvedimenti governativi che portarono alla recentissima chiusura definitiva delle vecchie centrali
- ultimo giorno di funzionamento delle centrali italiane.

Se non hai voglia di documentarti e vuoi un aiutino per rispondere a queste domande… basta domandare.


_____________________
Continua Renzo 1391
“Una cosa è certa, a pochi km da noi ci sono tantissime centrali nucleari, ed in alcune di esse addirittura con ENEL azionista.
Se succede qualcosa li, c'è forse una barriera al confine che impedisca alle radiazioni di venire da noi? Ovvio che no.
Allora.... lasciamo che a decidere siano gli esperti!”
______________________

Bravo Renzo, ma prova a trarre le conseguenze dal tuo ragionamento.

La decisione di affidarsi agli esperti è in ogni caso una decisione politica.
Chi la prende?
Chi decide con quali criteri si scelgono gli esperti?
Quali sarebbero gli esperti o gli organismi indipendenti in Italia?

L’Italia è esposta a rischi nucleari dall’interno e dall’esterno.

L’Italia è inadempiente rispetto a precise normative di legge sulla sicurezza: Articolo 115 del Decreto Legislativo n° 230 del 17 marzo 1995, modificato ed integrato dal D.Lgs 241/2000, in attuazione delle Direttive 89/618/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti.

Ti risulta che la popolazione di Trieste (vicinissima a una centrale slovena) abbia mai partecipato ad esercitazioni sul rischio nucleare?
Dove sono i piani di emergenza?

Ti risulta che la popolazione piacentina o vercellese o latina o casertana abbia mai partecipato a esercitazioni o sia mai stata oggetto di campagne informative in caso di calamità nucleare?

E quando le scorie radioattive viaggiano sui nostri binari… forse è il caso di leggere i rapporti parlamentari sulla sicurezza nel trasporto ferroviario! Parlamentari, sì.

Eppure le calamità naturali – alluvioni ed esondazioni – hanno messo più volte in pericolo le nostre popolazioni.
Saluggia, Garigliano… una ricerca per documentarsi sarebbe opportuna.

Prova a documentarti sul perché non abbiamo ancora un sito nazionale per le scorie.

Nel 1976 fu grazie al terremoto in Friuli che si scongiurò che proprio il Friuli divenisse il sito di raccolta delle scorie.
D’altra parte i nostri legislatori non potevano perdere tempo a informarsi sulle condizioni geologiche del nostro territorio patrio... ma non prevedevano nemmeno che fossero gli “esperti” a valutare!
Infatti, non era nemmeno prevista l’analisi geologica per decidere sul sito dove installare una centrale… come denunciarono al tempo i geologi…
E la centrale di Caorso fu costruita su terreno alluvionale… che cedeva man mano che procedevano i lavori…
E il Garigliano…?
E Scanzano Jonico…?

Allora, se la nostra classe dirigente politica rilancia il nucleare senza risolvere i problemi che storicamente hanno determinato una forte diffidenza non verso la tecnologia ma verso chi ha deciso e gestito la tecnologia… allora chi sono gli specialisti?

Gli incompetenti come Testa che recita la litania sul “le centrali si sono autofermate”?
Ha scambiato una centrale per il pentolino del latte sul gas?

Chi sarebbe l’esperto? L’incompetente Testa con il suo forum ridicolo che in prima pagina ripropone il dibattito sul nucleare con la cretina contrapposizione “Favorevoli e Contrari”?
Perché solo un incompetente o una persona in malafede può porre un problema di scelta energetica così impegnativa banalizzando su favorevole o contrario.

Semplicemente stupido pensare che si possa essere in termini astratti favorevoli o contrari a una tecnologia.
La tecnologia è una risposta possibile a un problema, un bisogno.
Dal problema, dal bisogno occorre partire, valutando quale sia la scelta più opportuna in un determinato contesto.
Come mai nessuno riflette sul fatto che l’Italia è stata tra le prime nazioni ad impegnarsi sul nucleare?
Come mai tutti dimenticano che l’impianto più potente d’Europa già nei primi anni ’60 del secolo scorso fosse in funzione proprio in Italia?
Cosa ha determinato un cambiamento forte nella pubblica opinione?

Quanto l’uscita dal nucleare è stata il risultato del voto popolare e quanto invece per determinazione e scelta autonoma della politica?

Come mai sul nucleare tutto è sempre stato deciso a livello governativo, ministeriale e interministeriale senza mai un vero dibattito parlamentare?

Perché i politici non difesero la loro scelta nucleare e si nascosero dietro la burla dei referendum?

Che credibilità hanno i signori del nucleare?

Io non sono contro il nucleare ma a questi signori non affiderei nemmeno le pile scariche.
Infatti, non sanno gestire nemmeno le scorie e le immondizie!
Figuriamoci se sanno gestire la produzione di energia nucleare!
14 marzo 2011 10:39 - tassofisso
e lo spot degli scacchi recitava "ma non ci sono dubbi sulla sicurezza" ... certo, nessun dubbio, infatti persino gli avanzatissimi e precisissimi giapponesi, di fronte a ciò che non si può prevedere (un terremoto) ora sono nella merda e già si vedono sfollati e mamme con bambini in braccio che si fanno controllare col contatore geyger... che bello spettacolo!!! però Chicco Testa in Tv dice che non bisogna strumentalizzare, che in fondo un terremoto è una cosa rara, suvvia, non è che adesso ci dobbiamo formalizzare, il nucleare è buono ed economico, poi vabbè, se va di sfiga l'unica cosa che può succedere è che i figli dei tuoi figli continueranno a nascere deformi e col cancro, vabbè dai... pazienza... ANDASSERO TUTTI AFFANCULO le centrali a TORIO sono possibili, sono sicure al 100% per il fatto che vanno alimentate e quindi nel momento in cui si spegne qualcosa la reazione di ferma… genera più energia… (250 volte più di quelle a uranio) e non hanno praticamente scorie… e il torio non è radioattivo in natura (conta che potresti portarne in tasca un pezzo) ma sai… il problema è che negli anni 50 si doveva scegliere cosa usare , se l’uranio o il torio… e l’uranio come scarto di lavorazione forniva il plutonio per le bombe atomiche… e allora si “scelse” quello… in modo che avessi come scarto un prodotto “utile”.
Il torio invece poverino non genera sfighe del genere. già... allora continuiamo col nucleare, spero che i nipoti di Chicco Testa non dovranno generare figli col cancro...
13 marzo 2011 9:21 - theguardian
neanche io sono un esperto ma ho quel minimo di intelligenza per distinguere cio che è giusto o sbagliato cosi come cio che fa male o no.
Sono contento di essere nato e di vivere in un paese democratico.
quindi è giusto che in un paese democratico siano i cittadini( i padroni di questa terra ) a decidere per tutto nei modi previsti dalla costituzione.

oggi 13/03/2011 la testata giornalistica ANSA parla della scossa di terremoto di magnitudo 9
questo è l'articolo :

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/03/11/vis ualizza_new.html_1557212528.html

l'articolo parla di un disastro senza precedenti quel terremoto ha provocato la distruzione di di tre centrali nucleari con il conseguente inquinamento del territorio e contaminazione delle persone sopravvissute.

questo é il nucleare un energia incontrollabile insidiosa e nefasta,
portatrice se mal gestita di morte.
9 marzo 2011 14:10 - renzo1391
Non sono un esperto, e come me la gran massa degli italiani.
Proprio perché non sono un esperto non ho mai capito come a suo tempo fosse stato possibile affidare ad un referendum la scelta nucleare si/no.
Il risultato non poteva essere altro che "di pancia" e non certo "di testa", vista l'incompetenza.

Una cosa è certa, a pochi km da noi ci sono tantissime centrali nucleari, ed in alcune di esse addirittura con ENEL azionista.
Se succede qualcosa li, c'è forse una barriera al confine che impedisca alle radiazioni di venire da noi? Ovvio che no.

Allora.... lasciamo che a decidere siano gli esperti!
18 febbraio 2011 12:16 - pfui!
Una gita istruttiva:

Prima tappa, Larderello, per apprezzare il puzzo d'uovo marcio (acido solforico) che si sprigiona dalle centrali geotermiche, da cui si dipartono kilometri di tubiere d'acciaio che attraversano in superficie tutto il comprensorio geotermico.
Purtroppo non sentirete il radon (prima causa di tumori al polmone per i non fumatori), perché è inodore e incolore. Un killer invisibile.
Portrete intervistare i gentili abitanti di Larderello, Pomarance, Serrazzano,... e chiedere di cosa si muore da quelle parti. L'USL ve lo potrà confermare.
Vi stupirete: ma come, in aperta campagna, si muore così?

Seconda tappa, Porto Tolle un giorno d'inverno, quando è brutto tempo e la ciminiera della centrale a gasolio riempie i polmoni della popolazione di fumo e polveri e spande diossine sul terreno.
Anche qui potrete vedere, sentire, parlare con la gente...

Terza tappa, Gösgen in Svizzera. Centrale nucleare. Andate, vedete, parlate, informatevi.
9 febbraio 2011 12:44 - ennio4531
energie rinnovabili e i loro costi .. salati.

Dalla «Relazione sullo stato del mercato nazionale dell’elettricità e del gas» , consegnata quest'anno al Parlamento dall'Autorità per l'energia, apprendiamo che il
primo e più urgente di tutti è il provvedimento sugli incentivi alle energie rinnovabili, che rischiano di rivelarsi un boomerang per i consumatori per effetto di un «sistema di incentivi, fra i più profittevoli al mondo» con un impatto crescente in bolletta.

Dai 2,5 miliardi di euro del 2009 si è passati infatti ai 3,4 del 2010 e ora, tra il sistema di sostegno alle fonti rinnovabili e assimilate, il cosidetto Cip6 (già costato 23 miliardi dal 2001 ad oggi), la «crescita esponenziale» degli incentivi al fotovoltaico e i «certificati verdi», il sostegno alle fonti alternative potrebbe tradursi in una stangata da 5,7 miliardi nel 2011 da addebitare in bolletta a carico degli utenti .

Il tutto per coprire il 0,6 % del nostro fabbisogno elettrico.

Alla faccia !!
23 gennaio 2011 10:56 - theguardian
http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/385501 /
questo è l'articolo che dimostra la fondatezza della mia tesi; gli italiani sono un popolo di ipocondriaci che tiene parecchio alla propria buona salute e che non bada a spese per mantenerla tale costi quel che costi.

c'è una grande differenza!

ovvero
la recente creazione che ha riacceso il dibattito sul nucleare è proprio il forumnucleare.it tanto sponsorizzato e pubblicizzato tramite massmedia internet ecc ecc ; non a caso i soci e creatori di questo forum sono aziende intrallazzate sul monopolio delle energie nazionali e mondiali quali:
ALSTOM, ANSALDO NUCLEARE AREVA E-ON EDF EDISON ENEL FII FLAEI GDF SVEZ SOGIN TERNA TECNIMONT TECHNIP TECHNIP WESTINGHOUSE

mi domando e dico per quale motivo la creazione di questo sito che a mio parere dovrebbe essere imparziale ed equo è congeniata forzatamente sponsorizzata e pubblicizzata da imprese e aziende sfruttatrici gia di energie nucleari altrove piuttosto che da COMUNI CITTADINI ???
20 gennaio 2011 20:06 - ennio4531
.. i soldi li stanno facendo che sta impiantando pali e pannelli ricevendo contributi, abbattendo le tasse e facendosi pagare mediamente un premio di € 0,4 per kWh prodotto quando il prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica è di circa € 0,11 per kWh .

Chi paga la differenza ?

Ma noi utenti con le bollette alla voce A3.

... e la mafia e i furbi ringraziano !!!
20 gennaio 2011 19:16 - lucillafiaccola1796
spero che il tuo augurio sia sincero
il mio augurio è sincero... che colpa ha tua Figlia? Io propongo che invece di pregare ci battiamo tutti e con ogni mezzo per impedire agli $fascisti di ammorbare ulterioremente la Terra solo per fare i maledetti soldi a loro esclusivo uso e consumo Riflettendo noi non posiamo indossare più di vestito alla volt, né abtare più di una casa alla volta... ecc... ecc...ecc!
20 gennaio 2011 10:11 - tassofisso
18 gennaio 2011 17:06 - ennio4531
Quanti morti hanno provocato i terremoti, le eruzioni vulcaniche, le pestilenze, la caduta massi , i tsunami , gli allagamenti ecc. ecc. .
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certamente Ennio...
il problema è che quando ci sono questi disastri causati dalla "natura" noi ci possiamo fare ben poco, tranne quando vengono giù intere colline perchè NOI ci abbiamo costruito sopra disboscando... un conto è quando la "natura" stessa da sola, in modo imprevedibile, che si manifesta in tutta la sua potenza distruttiva e ci fa capire che l'uomo è solo una formica che viene spazzata via... ma un conto è quando i problemi li creiamo "noi" con le nostre azioni...

pensa solamente al pozzo di petrolio scoppiato nel mare del messico : con le nostre tecnologie del terzo millennio, non eravamo in grado di fermare il disastro ecologico e ci hanno messo oltre 1 mese a tappare la falla... 1 mese intero, in cui ogni secondo sgorgavano in mare tonnellate di greggio che sono andate a causare un disastro della madonna... e poi ci volevano persino venire a raccontare che il petrolio non c'era più...

questi siamo NOI che facciamo le cagate... ricordatelo... siamo tanto bravi e tanto tecnologicamente avanzati per CREARE delle cose mostruose, ma che quando si guastano o sfuggono al nostro controllo, non siamo più in grado di arginare i danni, sempre più gravi, che queste cose create da noi fanno...
18 gennaio 2011 19:26 - ennio4531
Caro theguardian,

affermare che la salute sia essenziale ( … che bella espressione salvifica ! )fa parte di quel mondo delle affermazioni scontate che non risponde alla domanda sul come la salute la possiamo ottenere e salvaguardare a costi accettabili e al minor rischio per tutti e in modo coerente.
Non basta dire no al nucleare e poi importare dalle centrali nucleari il 7% del nostro fabbisogno elettrico perchè costa meno!
Ti faccio notare che la salute, nonostante l'industrializzazione, l’energia nucleare, lo smog delle automobili ecc.. ecc.. , è meglio tutelata oggi che, tanto per dire 150 anni fa, quando energia nucleare, auto , fabbriche non c’erano o erano ridotte a ben poca cosa.
Tant’è che la vita media ha avuto un balzo in avanti con l’avvento di questi apparati… infernali che concorrono a produrre quei beni e servizi atti a ridurre la fatica umana e assicurare condizioni igienico-sanitarie che sono alla base di una vita materialmente migliore rispetto a quella dei nostri trisavoli.
Tutto questo ci è stato dato grazie alla intelligenza umana che ha saputo inventare fonti di energia di varia natura che sono essenziali per vivere meglio.
Nel centro dell’Africa e in altri siti è proprio la mancanza di fonti d’energia ad obbligare quella parte dell’umanità alla fatica e a subire epidemie e quindi ad una vita misera e breve pur non essendo oppressi dal nucleare, dalle fabbriche inquinanti, dallo smog delle auto ecc…
Stante che il sole e il vento non bastano per far funzionari fabbriche, automobili, elettrodomestici , pompe ecc. e che il petrolio, ci dicono, che fra 50/70 anni finirà, le future generazioni si accontenteranno di un po’ d’acqua calda e di far funzionare elettrodomestici e fabbriche a singhiozzo quando il sole si oscurerà e il vento verrà meno ?
18 gennaio 2011 18:29 - theguardian
Caro ennio
c'è molta confusione in te e si legge in quello che scrivi.

la salute è per "l'uomo" un elemento essenziale inalienabile.


a proposito del mesaggio del 11 gennaio 11 voglio risponderti che hai bisogno di informarti ancora, affinche tu possa comprendere meglio quello che ancora hai voglia di giustificare.

non ci sara mai un prezzo per la salute ovverola vita di un essere umano.

e che non ce minimo dubbio, per i coscienziosi,sulla differenza che esiste tra lo spegnere la vita di persone in modo "diretto o indiretto" che sia e tra una morte naturali e\o comunque dovute a cause naturali da noi non prevedibili.
ad esempio non è prevedibile -in parte- l'eruzione di un vulcano o lo tsunami o le scosse di terremoto possiamo invece evitare (cosi come scrivi) di aggiungere altri fenomeni dannosi e pericolosi per l'incolumita pubblica quale è il funzionamento di centrali nucleari .

il fatto che si trovi in natura non mette in dubbio che sia un elemento biologico ma che l'uomo possa manipolarlo a suo piacimento e senza rischi.
18 gennaio 2011 17:06 - ennio4531
Quanti morti hanno provocato i terremoti, le eruzioni vulcaniche, le pestilenze, la caduta massi , i tsunami , gli allagamenti ecc. ecc. .

Anch'io prego il meglio per questi bambini, la mia paura è che un giorno ci malediranno constatando i danni e i casini che la natura ha provocato e che noi non siamo stati in grado di fermare.

Altro che l'energia nucleare che essendo tratta dall'uranio, prodotto dalla natura, lo si può ben definire: biologico.
18 gennaio 2011 10:20 - tassofisso
grazie lucilla spero che il tuo augurio sia sincero, prego il meglio per questi bambini, la mia paura è che un giorno ci malediranno constatando i danni e i casini che gli abbiamo lasciato da risolvere ...
17 gennaio 2011 20:24 - lucillafiaccola1796
grazie alla Sorte... tassofisso si sta ravvedendo...ci auguriamo che siamo ancora in tempo per lasciare una Terra un poco meno rovinata a questi piccolini che non hanno chiesto di nascere... faccio i migliori auguri alla piccolina di tassofisso!
17 gennaio 2011 13:16 - tassofisso
mah... siete tutti così sicuri che non ci siano rischi... non so come fate ad essere così tranquilli... anche nello spot della partita a scacchi la voce fuoricampo dice "ma non ci sono dubbi sulla sicurezza" e io mi chiedo : ma come non ci sono dubbi sull sicurezza? quando è di pochi mesi fa la notizia che alcuni fusti per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi di non so quale deposito, giacenti ormai da una decina d'anni abbondante, si stavano distruggendo per deterioramento, lasciando fuoriuscire il materiale radioattivo che colava nel terreno? e oggi si dice che non ci sono dubbi sulla sicurezza? possiamo essere sicuri e ragionevolmente certi che avremo la situazione sotto controllo e non rischieremo nulla? ma come possiamo esserlo???? il problema è che queste scorie radioattive non è "robetta" ma qualcosa che può far morire la gente a distanza di decine e decine di anni... ancora oggi in Russia nascono bambini con malformazioni, neonati col cancro, ma ci rendiamo conto??? il rischio è altissimo...

andate a vedervi qualche documentario su youtube relativo ai disastri avvenuti in Russia, come a Chernobyl quando i primi operai giunti sul posto per arginare la falla non sono neanche riusciti a raggiungere il locale col nucleo perchè SI SONO SCIOLTI VIVI mentre camminavano dalle radiazioni...

che orrore dio mio, stiamo distruggendo questo pianeta...
11 gennaio 2011 19:24 - ennio4531
Caro theguardian,

la SALUTE costa molto e in futuro costerà ancora di più per via dell'invecchiamento medio della popolazione.
Occorre quindi finanziarla con tasse e contributi che provengono dalle attività economiche. Cessate o ridotte queste anche la salute ne soffrirà così come avvìene nei paesi poveri.
La vita, ricordo una banalità, è rischio che bisogna affrontarlo con un minimo di razionalità .
In Francia, da decenni, funzionano più di 50 centrali nucleari e non mi pare che la mortalità dei francesi sia superiore a quella degli italiani.
Il fatto che più di 20 anni fa la maggioranza degli italiani abbia detto no al nucleare, non significa che qualcuno nel contempo abbia cambiato opinione.
In democrazia dobbiamo piegarci ai voleri della maggioranza, ma questo non comporta che la maggioranza abbia sempre ragione.
10 gennaio 2011 18:20 - theguardian
caro ennio
la sua perseveranza e la fermezza con cui scrive la espone, come una gran persona dalle qualita enormi;
rimane cmq dire che far cambiare pensiero, all'italia tutta (vedi referendum popolare anntinucleare 1987), a discapito dell'incolumita pubblica la quale pone come valore imprescindibile essenziale e fondamentale per l'attività del nostro Paese la SALUTE,
un progetto inconcludente.
8 gennaio 2011 19:41 - ennio4531
Caro theguardian,

le faccio notare che nuove centrali geotermiche e idroelettriche in Italia non si potranno più costruire per il semplice fatto che ogni cascata d'acqua idonea ed ogni soffione boracifero è stato sfruttato.
Il 20% di energia rinnovabile proviene per il 19,5% da centrali elettriche idriche costruite nei decenni passati; il resto dall'eolico e dai pannelli.

Infine, purtroppo, occorre accettare che oggi ( ..tra 20/30 anni chi vivrà vedrà ) i costi delle fonti rinnovabili ( pannelli ed eolico ) hanno un costo di molto superiore alle fonti di energia da fossili e da nucleare tant'è che sono lautamente sovvenzionate per convincerci ad installarle.

P.S.: io amo così tanto il mio Paese da impegnarmi al massimo affinchè non cada in mano ad illusi o ai demagoghi.
8 gennaio 2011 12:00 - theguardian
a quasi dimenticavo ci sono le centrali geotermiche e quelle idroelettriche anche ..

disposte ognuna di tutte quelle citate in proporzione tra -uso centrale - conformazione geofisica- del territorio si ottiene il risulktato voluto.
8 gennaio 2011 9:41 - theguardian
sig.ennio e sign max credo di non rincorrere nessun mito al contrario è utopia credere di poter vivere in unnpaese che sappia vivere in modo civile e che sappia RISPETTARE il prossimo.
e poi : LEI NON AMA IL NOSTRO PAESE ?

nessuno ha parlato del governo !
e perche mangiare cibo contaminato è meglio ?
il federalismo è un altro discorso.

non è vero che produrre elettricità da fonti rinnovabili è piu dispendioso che produrlo da centrali nucleari e dico comunque che è la migliore soluzione per produrre energia pulita ( voglio ricordare che non c'è solo il fotovoltaico come fonte)e che inoltre paragonate tra loro sn meno inquinanti le rinnovabili;
Il solo territorio GIA’ urbanizzato della Lombardia basterebbe potenzialmente a soddisfare, con sole installazioni fotovoltaiche , l’intero fabbisogno nazionale di energia (tenendo presente che già ad oggi un buon 20% è già coperto da fonti energetiche rinnovabili
fac simile di regione impegnata nel progetto sulle fonti d'energia rinnovabile? la puglia e non mi sembra che qualcuno si lamenti, se non fosse che l'italia ha deciso di costruirci una delle prossime centrali nucleari ! mi domando e dico se proprio devono costruirne una perche non al centro di roma o al nord italia? sono i primi a dire che non sono pericolose ma quando si tratta di passare ai fatti si pensxa subito al sud italia ..per quale motivo ?
non fatevi imbrogliare dalle parole degl altri pensate con la vostra testa.
7 gennaio 2011 14:52 - max_atwork
vorrei rafforzare le tesi di ennio:
il fotovoltaico ha un rendimento ridicolo circa il 13%, i costi di ammortamento sono enormi(20/25 anni)senza incentivi
ma la cosa che mi scandalizza è che gli incentivi ci vengono addebitati in bolletta.
inoltre, sono stufo di italiani che protestano su tutto. spero che il federalismo costringa ogni città ad avere il depuratore, i termovalorizzatori
e la raccolta differenziata
sono stufo di sentire cosa accade a napoli e che le colpe ricadano sempre sul governo
infatti provate a chiedere a bassolino o al sindaco
che fine hanno fatto circa 2 miliardi di fondi pubblici per risolvere la situazione!!!
anche a me piace l'italia, ma caro il mio tutore
non mi piace chi per pulire il suo giardino butta la monnezza nel mio
remeber il primo intervento a napoli, quando le navi piene di monnezza giunsero in sardegna
e sollevarono un vespaio, giusto!!!!
mi sovviene ancora la protesta contro il nucleare della basilicata......giusta, ma credo sia ora di ripensare l'unità d'italia
non vuoi le centrali? non vuoi discariche?
non vuoi termovalorizzatori?
bene se avete i soldi da spendere per pagare l'energia di piu' e pagare i tedeschi per lo smaltimneto ok altrimenti la monnezza ve la seppellite in giardino ed i pannelli ve li mettete nei vs campi(poi vediamo cosa mangerete))))
6 gennaio 2011 18:30 - ennio4531
Oggi, come è noto, produrre elettricità da fonti rinnovabili è antieconomico tant'è che viene lautamente sovvenzionata ( .. tanto da attirare l'attenzione anche delle organizzazioni criminali.) Il fatto curioso è che da quasi vent'anni continuiamo a utilizzare elettricità prodotta con il nucleare francese, svizzero e sloveno come se 8 centrali nucleari lavorassero a pieno ritmo solo per noi( fonte: La sfida del secolo - pag.87 - di Piero Angela) . Sappiamo che il maggior costo dell'energia contribuisce a penalizzare il sistema produttivo italiano (il doppio rispetto alla Francia ). Infine una domanda a theguardian che ama tanto il territorio: quanti km quadrati di pannelli sono necessari per produrre la stessa energia fornita da una centrale atomica di media taglia ? E quando c'è nuvolo, l'energia di cui abbisogniamo chi ce la fornisce ? Theguardian rincorra i suoi miti e si goda la sua paga statale attualmente sicura.
6 gennaio 2011 15:58 - theguardian
anche ad angelo 41
sono un tutore della legge e non solo; sono un tutore della nostra terra, del nostro mare sono legato profondamente a tutto cio che il nostro paese ci offre di buono e nessuna agevolazione nessun risparmio niente di niente mi farebbe cambiare l'amore che ho per il nostro territorio.

Il nucleare è uno strumento di produzione energetica pericolosissimo che, a prescindere, non possiamo permetterci(ma il problema non e questo)a livello economico perche ha dei costi di costruzione, gestione e di manutenzione cronica elevati; Il nucleare è pericoloso perche produce scorie radioattive pericolose per tutti gli esseri viventi su questa terra senza esclusioni. Il nucleare non è la soluzione al soddisfamento del fabbisogno italiano energetico ma solo una "mossa di ripiego" egoistica per rattoppare la mancanza attuale di energia senza pensare a cio che ne deriva dal suo utilizzo per il nostro futuro e quello dei nostri figli e chi verra dopo di noi. vedi:
http://www.youtube.com/watch?v=7EftEOHDhFE&feature=related
la vera soluzione c'è ed è proprio nelle fonti di energia rinnovabile (nell'eolico terrestre e marittimo nel fotovoltaico e con l'uso delle centrali a biomassa parimenti a quelli utilizzati in alcuni paesi nord-europei)lo sanno tutti, anche chi è al potere di prendere le decisioni per noi, che a paragone non è conveniente quanto il business del nucleare utilizzare le energie rinnovabili.
A favore diquanto detto, alcuni paesi utilizzatori del nucleare tipo la germania e la francia hanno rilevato statisticamente in quest'ultimi anni un aggravio economico sul servizio sanitario dovuto all'aumento vertiginoso delle morti e delle malattie(tipo leucemie cancri tumori e malattie affini)derivate dai prodotti nucleari nei luoghi "vicini" le centrali nucleari.
a favore delle energie rinnovabili per un mondo piu pulito e sicuro per noi tutti !
http://www.youtube.com/watch?v=nGsBzarBFpQ
concludendo, mi domando e dico : ma se in Italia non siamo capaci di smaltire i rifiuti urbani ( vedi campania e sicilia) ?? come possiamo essere capaci di smaltire dei rifiuti e\o scorie radioattivi ??
5 gennaio 2011 22:41 - ugo3025
se Finlandia, Svezia, Olanda, Gramn Bretagna, Giappone, Francia etc etc etc. si buttassero in un pozzo noi faremo lo stesso?

L'enel ha investito 6milioni di euro per la pubblicità alla faccia nostra.

Dopo il referendum verso le riciclabili non si è fatto nulla come mai? Semplice alla fine saremo obbligati a mangiar questa merda. Diremmo sì alle centrali per paura din poter più usare i nostri elettrodomestici.
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