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20 gennaio 2013 17:47 - Cepu
Prego ?
18 gennaio 2013 21:39 - ennio4531
Servo ... roba tua !!
18 gennaio 2013 16:52 - Cepu
Et voilà con ennio la scemata è servita.
18 gennaio 2013 0:15 - ennio4531
Cepu, oltre a balilla e Pinocchio, si guadagna anche l'epiteto di ... tricoteuses ...
17 gennaio 2013 9:50 - Cepu
Ci saranno altre occasioni per metterli in galera. Non c'è due senza tre, sono delinquenti dentro.
11 gennaio 2013 23:12 - ennio4531
Ecco... confermi ..altra espressione di livello pappagallesco ...
11 gennaio 2013 11:41 - Cepu
Sempre meglio delle tue scemenze.
10 gennaio 2013 0:34 - ennio4531
Che fai ... per l'ennesima volta , a corto di argomenti, copi/incolli il pensiero altrui come un pappagallo ?
9 gennaio 2013 16:23 - Cepu
Già ... il direttore de “Il Giornale” sta combattendo la sua battaglia politica contro la magistratura e non quella per la liberta' di espressione...
4 gennaio 2013 1:29 - ennio4531
Di sicuro la testa l'hanno battuta, lasciandoci le penne , i tre vittime del tuo nanetto ...


Cosa vuoi cepu .... fattene una ragione ... nessuno e niente a questo mondo è ... perfetto ....
3 gennaio 2013 12:58 - Cepu
Poverino, dovevi frenare: hai battuto la testa !
2 gennaio 2013 22:26 - ennio4531
... Sono arrivato e sono andato oltre per ricordanti le grandi imprese del tuo ... nanetto ...

Ti disturba così tanto la ... verità ?
2 gennaio 2013 20:09 - Cepu
Non ci arrivi proprio eh ?
1 gennaio 2013 22:58 - ennio4531
Intendi ... chi ha fatto fuori tre persone ?
31 dicembre 2012 12:49 - Cepu
Il delinquente impunito
30 dicembre 2012 1:16 - ennio4531
Cepu....

di nanetti in giro c'è ne sono almeno due .

A quale ti riferisci ?
29 dicembre 2012 20:43 - lucillafiaccola1796
eh eh ma travaglio è satirico e mi fa ridere ed è bbbello anche se mal-destro, invece sallustri mi fa ski....ed è rackio-pietro
29 dicembre 2012 10:24 - Cepu
Ehi siamo tutti d'accordo, non c'è giustizia, considerato che è ancora a piede libero il nanetto.
28 dicembre 2012 19:27 - ennio4531
Se Sallusti è comparabile ad un lupo che perde il pelo , ma non il vizio , ebbene nell'ambito del giornalismo si trova in numerosa compagnia.

Prendiamo ad esempio una bocca della ... veritá come Travaglio ... ecco il suo pedigree diffamatorio evidenziando che il nostro mai si è guardato a muovere i suoi draconiani giudizi verso magistrati .

Che sia questo che lo rende ancora a piede libero ?

Sentenze di condanna

Nel 2000 è stato condannato in sede civile,[74][75] dopo essere stato citato in giudizio da Cesare Previti a causa di un articolo su L'Indipendente, al risarcimento del danno quantificato in 79 milioni di lire.[76][77]

Il 4 giugno 2004 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile a un totale di 85.000 euro (più 31.000 euro di spese processuali) per un errore contenuto nel libro «La Repubblica delle banane» scritto assieme a Peter Gomez e pubblicato nel 2001; in esso, a pagina 537, si attribuiva erroneamente all'allora neo-parlamentare di Forza Italia Giuseppe Fallica una condanna per false fatture che aveva invece colpito un omonimo funzionario di Publitalia. L'errore era poi stato trasposto anche su L'Espresso, il Venerdì di Repubblica e La Rinascita della Sinistra, per cui la condanna in solido, oltreché la Editori Riuniti, è stata estesa anche al gruppo Editoriale L'Espresso. Nel 2009, dopo il ricorso in appello, la pena è stata ridotta a 15.000 euro.[78]
Il 5 aprile 2005 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme all'allora direttore dell'Unità Furio Colombo, al pagamento di 12.000 euro più 4.000 di spese processuali a Fedele Confalonieri (Mediaset) dopo averne associato il nome ad alcune indagini per ricettazione e riciclaggio, reati per i quali, invece, non era risultato inquisito.[79]

Il 20 febbraio 2008 il Tribunale di Torino in sede civile lo ha condannato a risarcire Fedele Confalonieri e Mediaset con 26 000 euro, a causa dell'articolo "Piazzale Loreto? Magari"[80] pubblicato nella rubrica Uliwood Party su l'Unità il 16 luglio 2006.[81]

Nel giugno 2008 è stato condannato dal Tribunale di Roma in sede civile, assieme al direttore dell'Unità Antonio Padellaro e a Nuova Iniziativa Editoriale, al pagamento di 12.000 euro più 6.000 di spese processuali per aver descritto la giornalista del TG1 Susanna Petruni come personaggio servile verso il potere e parziale nei suoi resoconti politici: «La pubblicazione», si leggeva nella sentenza, «difetta del requisito della continenza espressiva e pertanto ha contenuto diffamatorio».[79]

Il 28 aprile 2009 è stato condannato in primo grado dal Tribunale penale di Roma per il reato di diffamazione ai danni dell'allora direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, perpetrato mediante un articolo pubblicato su L'Unità dell'11 maggio 2007.[82][83]

Il 21 ottobre 2009 è stato condannato in Cassazione (Terza sezione civile, sentenza 22190) al risarcimento di 5.000 euro nei confronti del giudice Filippo Verde che era stato definito «più volte inquisito e condannato» nel libro Il manuale del perfetto inquisito, affermazioni giudicate diffamatorie dalla Corte in quanto riferite «in maniera incompleta e sostanzialmente alterata» visto il «mancato riferimento alla sentenza di prescrizione o, comunque, la mancata puntualizzazione del carattere non definitivo della sentenza di condanna, suscitando nel lettore l'idea che la condanna fosse definitiva (se non addirittura l'idea di una pluralità di condanne)».[84]

Il 18 giugno 2010 è stato condannato[85] dal Tribunale di Torino – VII sezione civile – a risarcire 16.000 € al Presidente del Senato Renato Schifani (che aveva chiesto un risarcimento di 1.750.000 €) per diffamazione avendo evocato la metafora del lombrico e della muffa a Che tempo che fa il 10 maggio 2008. Il Tribunale ha invece ritenuto che le richieste di chiarimenti, da parte di Travaglio, circa i rapporti di Schifani con esponenti della mafia siciliana rientrino nel diritto di cronaca, nel diritto di critica e nel diritto di satira.[86]

L'11 ottobre 2010 Travaglio è stato condannato in sede civile per diffamazione dal Tribunale di Marsala, per aver dato del figlioccio di un boss all'assessore regionale siciliano David Costa, arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e successivamente assolto in forma definitiva. Travaglio è stato condannato a pagare 15.000€[87].
28 dicembre 2012 19:10 - lucillafiaccola1796
ma sto' nea poli t'an of saclà perché non dà la grazia a quei poracci in galera veramente, magari cominciando da quelli INNOCENTI IN ATTESA DI GIUDIZIO?

TROPPA GRAZIA GRAZIELLA E GRAZIE L PAZZO... SANTANTO'?
28 dicembre 2012 19:08 - lucillafiaccola1796
eh no la magistratura cerca di applicare le leggi fatte dai fiosi...ma... comunque so' tutti camerati di colazioni pranzi merende e cene.... na' bella indigestione CIA starebbe PENE... CHE ZIO SE LI PORTI esecutivi legislativi e giudiziari!!!!!
e cion la ns bbbbellissima protituzione Re Citata dal piagnone penigni che si beccò loscar sol perché nel suo "film" distribuito dall'odiato mummiascon, mise l bandiera a strisce e stelle al posto di quella sovietica falsando la storia quella vera... maHnisciuno è ffesso caro il loro bob!!!!!!!
28 dicembre 2012 17:56 - Cepu
En passant, grazie alla nostra costituzione, in Italia non c'è la pena di morte.

La più bella del mondo.

http://www.youtube.com/watch?v=zTYBne41Sw4
28 dicembre 2012 17:13 - Cepu
Enniesima scemenza, la magistratura fa leggi.
28 dicembre 2012 14:39 - ennio4531
La legge , in mano a operatori a cui , di fatto e di diritto, è stata concessa l'irresponsabilitá , è diventata un'arma con la quale grazie ad arbitrarie interpretazioni a certi magistrati è concesso di sparare ...

L'unico potere che risponde solo a stesso è quello giudiziario....
28 dicembre 2012 12:44 - Cepu
A noi non ci e' sembrato che la magistratura avesse questa grande responsabilita', perche' ha applicato la legge.

Responsabilita' che invece ha il legislatore nella passiva accettazione che nei nostri codici continuino a rimanere questi reati.
28 dicembre 2012 8:13 - ennio4531
Criticare un magistrato , esponendo i fatti, rappresenta sempre di più un rischio altissimo ... un esempio minore viene anche dalla ... provincia ...

DIFFAMAZIONE. CONDANNATI GIORNALISTI DI VICENZAPIÙ. CRITICARONO UN MAGISTRATO

17 ottobre 2012 – Il Tribunale di Trento ha condannato per diffamazione a mezzo stampa due giornalisti, il collaboratore Marco Milioni e il direttore responsabile del quindicinale VicenzaPiù, Giovanni Coviello . E’ stata comminata una multa di 800 euro. La decisione è arrivata il 15 ottobre, al termine del procedimento originato dalla querela del magistrato vicentino Paolo Pecori, che ricopre l’incarico di sostituto procuratore ad interim.

La querela si riferisce ad un articolo pubblicato il 28 gennaio 2011 in cui Marco Milioni ha ripetuto ciò che aveva già pubblicato quattro giorni prima su ilfattoquotidiano.it. Ha avanzato dubbi sulla compatibilità ambientale del magistrato in considerazione del fatto che due suoi figli esercitano la professione di avvocato nel distretto vicentino, e uno di loro è assessore agli affari legali del Comune capoluogo.

.... Occorre rispettare e proteggere il lavoro dei magistrati. Ma questo non può avvenire a danno del diritto di cronaca e di critica dei giornalisti e del diritto dei cittadini di essere informati. Sono già troppo numerosi gli episodi di magistrati che si difendono dalle critiche querelando i giornalisti, citandoli in giudizio senza neppure chiedere una rettifica: cioè senza battere la strada migliore per ristabilire la verità”.

Appunto... a Sallusti fu chiesto di rettificare ? No ........
28 dicembre 2012 0:32 - Cepu
Peccato per quella multa.

Ma non c'è due senza tre, accuserà di nuovo persone senza il minimo senso e tornerà vicino alla galera. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
27 dicembre 2012 23:45 - ennio4531
Il caso Tortora sta dimostrare che anche i giudici possono sbagliare e di ... grosso in presenza di condizionamenti ..
ritenere che la Cassazione sia la Veritá è rinunciare ad ogni capacitá critica... perchè ci fa comodo..

Quando scrivi ..
..quel direttore pubblicò la vicenda in maniera falsa,...

scrivi il falso in quanto ..
.. l'articolo di cronaca inizialmente incriminato, è stato assolto in Cassazione, ritenuto corretto e quindi non bisognoso di rettifica...' .

La domanda che poni è solo ... fumogeno in quanto la risposta è sempre la medesima .. per chi vuol leggerla ..

Il giudice del tribunale dei minori ha inviato una rettifica alla Stampa, ma a Libero no.

Quale rettifica doveva essere pubblicata, visto che nessuna rettifica è mai stata formalmente inviata da nessuno?
27 dicembre 2012 18:55 - francescodeleo
x ennio4531


Mi ero riproposto di non rispondere più, ma comunque...

Continui a mettere di mezzo il caso Tortora che non c'entra niente.
Ricordo che Tortora venne messo in mezzo a questioni malavitose perchè alcuni neopentiti dissero che faceva parte della malavita; successivamente venne accertata la verità e Tortora venne scagionato dalle accuse. Oppure si sono sbagliati?

Qui il fatto è che il 17 febbraio 2007 venne messa in circolazione una vicenda che lo stesso giorno venne rettificata; invece il giorno successivo quel direttore pubblicò la vicenda in maniera falsa, tanto è vero che ci fu un processo per diffamazione che è giunto fino alla cassazione; qui c'è un fatto noto che è stato manipolato da un quotidiano, non si sbaglia nessuno tranne che quel giornale.
Tu continui a ripetere che l'articolo era corretto, in realtà la cassazione e tutti i diretti interessati nella vicenda dicono che era falso. Quel direttore è stato condannato per diffamazione a mezzo stampa (lo ha deciso la cassazione, ed è vero).

Se hai un po' di tempo ti invito a ricercare i fatti. Io mi fermo qui in ogni caso.

Pertanto, la domanda resta: quel direttore (o comunque chi ha diretto o dirige quella testata), ha pubblicato la rettifica di quella notizia FALSA?
27 dicembre 2012 17:50 - ennio4531
x francescodeleo

Quando in primo grado fu condannato Tortora , una buona parte della stampa colpevolista usò concettualmente le tue parole ..
i giudici si sono basati su fatti reali, non su chiacchiere...

E alla tua domanda : quel direttore (o comunque chi ha diretto o dirige quella testata), ha pubblicato la rettifica di quella notizia FALSA?..

per l'ennesmima volta si riporta che ..

' Il giudice del tribunale dei minori ha inviato una rettifica alla Stampa, ma a Libero no.

Quale rettifica doveva essere pubblicata, visto che nessuna rettifica è mai stata formalmente inviata da nessuno?

Ricordo poi che l'articolo di cronaca inizialmente incriminato, è stato assolto in Cassazione, ritenuto corretto e quindi non bisognoso di rettifica...' .

Aggiungo che Sallusti è stato condannato in quanto gli fu attribuita la paternitá del commento ritenuto diffamatorio sotto lo pseudonimo di Dreyfus scritto invece da Renato Farina.

I giudici di Cassazione erano al corrente del fatto ?

Sì ...

'Ma che Dreyfus fosse Farina lo sapevano anche i giudici di Cassazione, visto che gli avvocati di Sallusti lo avevano dichiarato e comprovato nel loro ricorso, quindi tutti sapevano benissimo chi aveva scritto quelle opinioni ritenute diffamatorie.'.

Se c'è un pò di onestá intellettuale, lasciò a te le conclusioni...
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