Evidentemente sono punti di vista.
Per me la questione è che quel giornale ha pubblicato una
notizia che sia il giudice ordinario sia la cassazione hanno
stabilito essere falsa, lo dice la cassazione (e prima il
giudice ordinario), non io. Il giudice ordinario prima e la
cassazione poi si sono basati su fatti reali, non su
chiacchiere.
Per te la questione è o il fatto che anche gli uomini
possono sbagliare o è il presunto accanimento della
magistratura contro chissà chi e pertanto quei signori di
quel giornale possono scrivere ciò che gli pare e piace
poichè sanno che comunque comandano loro.
Io mi fermo qui, anche perchè il fatto è oramai un fatto
noto per chi vuole vedere.
Pertanto, la domanda resta: quel direttore (o comunque chi
ha diretto o dirige quella testata), ha pubblicato la
rettifica di quella notizia FALSA?
27 dicembre 2012 12:06 - ennio4531
Il caso Tortora è doppiamente scandaloso in quanto i pm e i
giudici di primo grado che lo condannarono hanno fatto tutti
carriera all'interno e al di fuori della magistratura .
Ecco cosa scrive l'avv. Caiazza,oggi presidente della Camera
Penale di Roma, uno dei legali di Tortora ..
'Anzi le loro carriere sono proseguite come se niente fosse,
nemmeno una censura. Per dire dei due pm: oggi Lucio di
Pietro è Procuratore Generale a Salerno e Felice di Persia,
ex coordinatore della direzione distrettuale antimafia a
Napoli, ora in pensione, è Presidente del Consorzio
Rinascita del litorale casertano,...
'Il presidente dell’allora collegio dei giudici, Luigi
Sansone è da poco andato in pensione, non senza avere
raggiunto il grado di Presidente della Cassazione.'
Per memoria ricordo che, quando fu definitivamente
scagionato, Tortora diede incarico a due avvocati
Giandomenico Caiazza e Vincenzo Zeno Zencovichi di citare in
giudizio i magistrati di cui sopra.
Così l'avvocato Caiazza descrive come andò a finire...
' Dal danno derivò però anche la beffa. Ai due giovani
avvocati toccò infatti la sorte di essere denunciati.
“Non appena Enzo Tortora morì, come avvocati fummo
accusati di calunnia dai magistrati, poi prosciolti. Ma
intanto la causa verso i magistrati fu sospesa, fino a
quando la Corte Costituzionale dichiarò
“incostituzionale” la legge che avevamo utilizzato per
muovere la stessa azione di responsabilità”.'
Mi domando alle volte che differenza ci sia tra le
prerogative del Re Sole e l'ordine giudiziario ...
27 dicembre 2012 11:36 - ennio4531
x francescodeleo
Anche la Corte di Cassazione, essendo fatta di uomini con
relativi condizionamenti ( a meno che non si sostenga che
siano d'origine.. divina e quindi le loro pronuncie siano
equiparabili a dogmi!), può cadere in contraddizioni che a
me paiono evidenti.
Per quanto riguarda la smentita, per l'ultima volta riporto
i fatti .. :
'2- Sallusti non ha mai rettificato la notizia. Questo fatto
in sé è vero. Su Libero non è apparsa alcuna rettifica di
una notizia che per altro non Libero aveva dato, ma La
Stampa.
Il giudice del tribunale dei minori ha inviato una rettifica
alla Stampa, ma a Libero no.
Quale rettifica doveva essere pubblicata, visto che nessuna
rettifica è mai stata formalmente inviata da nessuno?
Ricordo poi che l'articolo di cronaca inizialmente
incriminato, è stato assolto in Cassazione, ritenuto
corretto e quindi non bisognoso di rettifica...'
Ora, caro francescodeleo, possiamo continuare a nascondersi
dietro ai giudici, ma a me pare che significherebbe portare
all'ammasso la propria capacità critica...
26 dicembre 2012 20:44 - francescodeleo
Con Enzo Tortora certo che ha sbagliato la magistratura! Si
è fidata ciecamente dei pentiti senza verificare a priori
la loro attendibilità. Successivamente è stato scagionato,
ma ormai era tardi.
26 dicembre 2012 20:41 - francescodeleo
x ennio4531
Io sto riportando solamente i fatti. I fatti dicono che la
cassazione ha condannato quel direttore perchè ha
pubblicato una notizia falsa (ripeto che è falsa, lo dice
la cassazione, non io).
Tutto il resto mi sembrano chiacchiere.
Pertanto, la domanda resta: quel direttore (o comunque chi
ha diretto o dirige quella testata), ha pubblicato la
rettifica di quella notizia FALSA?
$allustri della cia, napoli t'amo camerata di merende lo
salva ovvia!!!!!
26 dicembre 2012 19:08 - franco1213
S'è subito capito che SALLUSTI faceva la MANFRINA,
d'accordo col suo PADRONE, per continuare a DELEGITTIMARE la
MAGISTRATURA. Ci voleva far credere di essere il moderno
RICCARDO CUOR DI LEONE, o il GIOVANNI D'ARCO(RE) italiano;
invece si è rivelato SALLUSTI CUOR DI CONIGLIO.
26 dicembre 2012 17:18 - toto200
Mi sembra di capire che la magistratura italiana sia sotto
processo perché ha sbagliato, almeno una volta durante
tutta la sua esistenza: con Enzo Tortora.
Ammettiamo che sia così: un innocente è stato
condannato.
Allora, dato che un processo può sempre condannare un
innocente, che cosa facciamo in caso di lite? Chi decide chi
ha torto e chi ragione?
1. Facciamo decidere al popolo? Come con Ponzio Pilato?
2. Facciamo decidere al capo della "polizia"?
3. Facciamo decidere alla jungla?
4. ...
26 dicembre 2012 15:30 - ennio4531
X francescodeleo.
Va bene...... nasconditi pure dietro alla Cassazione per
evitare di approfondire tutte le notizie che ti potrebbero
portare a conclusioni diverse...
È alla tua domanda..
' Resta pertanto la domanda: essendo la notizia FALSA, HA
PUBBLICATO SUL SUO GIORNALE LA RETTIFICA DI QUELL' ARTICOLO?
'...
la risposta già c'era nella dettagliata cronaca di Libero
che riporto...
'Il giudice del tribunale dei minori ha inviato una
rettifica alla Stampa, ma a Libero no. Quale rettifica
doveva essere pubblicata, visto che nessuna rettifica è mai
stata formalmente inviata da nessuno? Ricordo poi che
l'articolo di cronaca inizialmente incriminato, è stato
assolto in Cassazione, ritenuto corretto e quindi non
bisognoso di rettifica...' .
Come spesso succede le notizie che riteniamo antipatiche
vanno ...bypassate....
26 dicembre 2012 13:00 - monica7575
MA FINO A PRIMA DEL CASO SALLUSTI, GLIENE FREGAVA QUALCOSA A
QUALCUNO DI MODIFICARE LA LEGGE O SI SONO MOSSI PERCHE' E'
STATO TOCCATO L'ALTOPARLANTE DI BERLUSCONI? NON SONO DI
SINISTRA MA ORMAI DA MOLTO TEMPO NON MI RICONOSCO PER NULLA
IN QUESTO CENTRO DESTRA.
26 dicembre 2012 12:33 - aldote
Non ci vogliono molte parole per commentare un fatto che
oggettivamente parla da sé. Se il signor Sallusti è così
ligio al rispetto del prossimo, meglio avrebbe fatto se
avesse operato il dovuto controllo imposto dalla legge sulla
pubblicazione delle notizie sul "suo" giornale ! Bel
direttore che non sa pulirsi il naso ma pretende di fare il
moralista in casa d'altri. Sarebbe bene se usasse la sua
prosopopea pro domo sua.
26 dicembre 2012 9:08 - Carloko
Bravo Minotauro 5801 la legge è una presa per il cul.......
guarda caso la sua compagna è la Santanchè, il suo avv.
Ignazio La Russa, vogliamo acora parlarne, se era toccato a
noi ci avevano fatto un cul.... come unb secchio
24 dicembre 2012 16:06 - francescodeleo
per ennio4531
Confermo per filo e per segno ciò che ho scritto: quel
direttore è stato condannato anche dalla cassazione perche
ha pubblicato una notizia FALSA, ed è stato querelato
perchè ha colpito la moralità di un'altra persona (non lo
dico io, lo dice la cassazione, ufficialmente). Se poi la
campagna è continuata per dei motivi che possiamo
facilmente comprendere questo è un altro paio di
maniche.
Faccio ancora presente che il 17 febbraio 2007 il fatto
venne acquisito nella sua completezza e correttezza e che
tutte le fonti giornalistiche in seguito lo hanno riportato
come dovevano. Come hai scritto "la stampa" ha rettificato,
anche se in maniera apatica.
Resta pertanto la domanda: essendo la notizia FALSA, HA
PUBBLICATO SUL SUO GIORNALE LA RETTIFICA DI QUELL' ARTICOLO?
24 dicembre 2012 14:53 - ennio4531
X francescodeleo
ci vuole ... tanta pazienza per inquadrare la questione
.
Libero riporta una dettagliata cronaca dei fatti ... poi
ognuno tragga le proprie conclusioni tenendo presente che
siamo
in mano ad una magistratura etremamente ... ballerina nei
giudizi tenuto conto che in primo grado il 26 gennaio 2009
il tribunale di Milano condanna Monticone e Sallusti
rispettivamente a 5mila e 4mila euro di ammenda per poi in
secondo grado essere condannato ad una pena detentiva.
1- Sallusti ha pubblicato una notizia falsa e diffamatoria
sul giudice Cocilovo che avrebbe costretto una ragazzina ad
abortire contro la sua stessa volontà?
Falso.
E' stata la Stampa a pubblicarla il giorno 17 febbraio 2007.
Il giornale diretto da Sallusti, Libero, l'ha ripresa il
giorno successivo in due modi: un articolo di cronaca
firmato da Andrea Monticone, in cui si dava conto della
versione pubblicata su La Stampa, ma anche di versioni
diverse fornite da ambienti della procura di Torino. E poi
un commento certo molto forte (ma si tratta di opinioni e
idee) firmato Dreyfus.
In nessuno dei due articoli è nominato il giudice Cocilovo,
che poi avrebbe querelato portando all'arresto di Sallusti.
L'articolo di cronaca di Libero, quello dove si riportavano
i fatti, è stato riconosciuto corretto dalla Cassazione,
che ha annullato le precedenti sentenze di condanna nei
confronti di Monticone, chiedendo di ricelebrare il processo
di appello.
I fatti dunque pubblicati quel giorno con Sallusti
direttore non sono falsi, anzi. La cronaca è stata
riconosciuta equilibrata e veritiera dagli stessi giudici
che hanno condannato Sallusti.
La condanna quindi riguarda esclusivamente il commento di
Dreyfus, quindi delle opinioni. Un direttore responsabile è
stato condannato al carcere (poi tramutato in arresti
domiciliari) per non avere controllato l'opinione di suoi
collaboratori.
La Stampa è stata querelata? No, da nessuno. Ha
rettificato la notizia? No, il giorno successivo, quello in
cui sono usciti i due articoli di Libero, ha pubblicato la
versione della procura solo all'interno (molto al fondo) di
un nuovo articolo sul caso, titolato per altro in modo da
rafforzare la la notizia della ragazzina costretta
all'aborto. Tanto è che il 21 marzo, tre giorni dopo, la
Stampa ha dovuto pubblicare una ulteriore rettifica questa
volta inviata formalmente dal presidente del Tribunale dei
minori, Mario Barbato. Con grande evidenza? No: nella
rubrica delle lettere, confusa fra decine di altre.
2- Sallusti non ha mai rettificato la notizia. Questo fatto
in sé è vero. Su Libero non è apparsa alcuna rettifica di
una notizia che per altro non Libero aveva dato, ma La
Stampa.
Il giudice del tribunale dei minori ha inviato una
rettifica alla Stampa, ma a Libero no. Quale rettifica
doveva essere pubblicata, visto che nessuna rettifica è mai
stata formalmente inviata da nessuno? Ricordo poi che
l'articolo di cronaca inizialmente incriminato, è stato
assolto in Cassazione, ritenuto corretto e quindi non
bisognoso di rettifica...
3- Il caso Farina. Sallusti è stato condannato per non
avere vigilato sulle idee di Dreyfus. Trattandosi di
pseudonimo, si è detto che la firma è stata atribuita al
direttore responsabile, quindi allo stesso Sallusti. Questo
non è vero. Dreyfus era Renato Farina, che lo ha dichiarato
pubblicamente dopo la condanna. Ma che Dreyfus fosse Farina
lo sapevano anche i giudici di Cassazione, visto che gli
avvocati di Sallusti lo avevano dichiarato e comprovato nel
loro ricorso, quindi tutti sapevano benissimo chi aveva
scritto quelle opinioni ritenute diffamatorie.
4- Il caso Taormina. Di questo non ha parlato nessuno,
perchè tutti sputano giudizi e sentenze, ma è faticoso
andare a leggere gli atti e informarsi. Secondo la sentenza
della Cassazione e perfino secondo i giudici di secondo
grado, la colpa di Sallusti non sarebbe solo quella di non
avere rettificato volontariamente la prima versione dei
fatti a cui faceva riferimento il commento di Dreyfus-Farina
(quella de La Stampa). Ma di avere messo in piedi una
campagna stampa contro il magistrato Cocilovo, anche se
questo ultimo mai è stato nominato su Libero.
Una campagna stampa?
Sì', la Cassazione scrive che circa una settimana dopo la
pubblicazione di Dreyfus – il 23 marzo- su Libero c'è
stato “un prosieguo della campagna di offuscamento dei
soggetti, a vario titolo intervenuti nella vicenda,
attraverso la riproposizione da parte di un noto avvocato,
della assenza del consenso della minorenne”. Quel noto
avvocato è Carlo Taormina, che in effetti in una sua
rubrica settimanale che gli aveva dato Vittorio Feltri su
Libero molti giorni dopo prende per buona la vecchia
versione de La Stampa e critica il comportamento di
quell'anonimo magistrato. Secondo la Cassazione proprio
l'articolo di Taormina dimostra l'intenzione di Sallusti di
compiere una “crociata contro un giudice dello Stato
italiano”.
Proprio il caso Taormina però dimostra come la decisione su
Sallusti sia esclusivamente ad personam, un regolamento di
conti e non un caso di giustizia. Quell'articolo è stato
fondamentale nella condanna di Sallusti?
Sì, lo dice la Cassazione. Taormina è mai stato querelato
dai magistrati di Torino? No, mai. Qualcuno ha inviato
rettifica per contraddirlo? No, mai. Lui non interessava ai
magistrati di Torino. Quella che volevano era la testa di
Sallusti. E questa hanno ottenuto nel silenzio complice e
interessato di chiunque dovrebbe avere a cuore l'articolo 21
della Costituzione.
24 dicembre 2012 10:36 - francescodeleo
D'accordissimo col direttore. A tutt'oggi io non so se è
stata pubblicata la rettifica della notizia FALSA!
In breve: il 18 febbraio 2007 il suo giornale pubblica una
notizia secondo la quale un giudice avrebbe ordinato ad una
ragazzina (minorenne) di abortire ma già il 17 febrario era
nota la vera vicenda; successivamente altre testate hanno
rettificato i loro primi articoli tranne quello di codesto
direttore.
Condannato già da un giudice ordinario, è stato poi
condannato anche dalla cassazione per "pubblicazione di
notizia falsa" e non per altra motivazione.
Ma io a tutt'oggi non so questo: HA PUBBLICATO SUL SUO
GIORNALE LA RETTIFICA DI QUELL' ARTICOLO? A me questo
importa, null'altro.
Per quanto riguarda la grazia, secondo me il Presidente
della Repubblica ha toppato. Codesto direttore ha violato
una legge dello stato e la questione sul diritto alla
informazione qui non c'entra nulla, a meno che non si voglia
dare il consenso alla pubblicazione di tutto ciò che a uno
gli passa per la mente.
Ripeto: HA PUBBLICATO SUL SUO GIORNALE LA RETTIFICA DI
QUELL' ARTICOLO?
Se sì, quando? Io lo vorrei sapere, grazie.
23 dicembre 2012 0:02 - ennio4531
Sì demenziali come molte sentenze che offendono i criteri
più elementari di giustizia .
Basterebbe citare il caso Tortora .... per arrivare al
caso minore di Sallusti condannato per un articolo non suo
....
22 dicembre 2012 17:04 - Cepu
Che i politici in carica facciano buone leggi, poi ....
lasciamo perdere. Contorte, interpretabili, spesso
semplicemente demenziali.
Una fatica improba per la magistratura.
Cambiare, cambiare !! Rinnovare, rinnovare !!
22 dicembre 2012 14:11 - ennio4531
Che i magistrati si limitino ad applicare le leggi è un
falso alla luce di centinaia di sentenze in cui l'elemento
interpretativo ha in molti casi svuotato la portata delle
legge stessa.
Se poi dovessimo elencare i processi penali che nei vari
gradi hanno ribaltato totalmente i giudizi , ci sarebbe da
concludere che la giustizia di questo mondo è paragonabile
ad un terno al lotto.
22 dicembre 2012 13:41 - francesco9244
....
A TANTO IMMONDO PUTRIDUME KO-ISTITUZIONAL-PARTITOKRATIKO DI
PAPPONIA-LADRONIA: NON 1^ MA 10 100 1000 P.LI LORETO!
DUCE RISORGI!
CHE TI PERDONIAMO!!!
22 dicembre 2012 13:33 - francesco9244
22 12 2012 - ANNO II ERA MASSON-BOLSCEVICA
ed è vero i giudici non possono che applicare le leggi di
questo regime partitokratiko a delinuqUere, non solo in
questo caso ma in altri precedenti contro le poche voci
dissidenti, come Feltri e così Belpietro x il delitto di
lesa maestà al capo dello stato, residuato savoiardo, in
questa insulsa kpstituzione, nello specifico di leso culto
alla personalità di staliniana memoria!
solo guitti prezzolati o tromboni di regime, possono
acclamare questo maramaldo scritto, come fatto ultimamente
dal porcile RAI, alla mercè delle segreterie di partiti
canaglia ora commissariata anche da un grembiulino delle
mafie sioniste massoniche i cui sicari formano questo loro
governo golpista e del boiardo vetero stalinista, con la
complicità di papponi canaglie!
d'altra parte non ci si poteva aspettare altro da un vetero
stalinista che dalle colonne dell'Unità ineggiava ai
cingoli dei carri dei rossi, usati come trita carne contro
quel popolo martire nel corso dei fatti d'Ungheria:
e così queste istituzioni e partiti kanaglia ci hanno
bulgarmente gettati nell'abbraccio mortale delle suddette
mortifere mafie: facendo degenerare la già lercia
partitokrazia a questo tetro regime di polizia fiscale
masson-bolscevico ben + infame e cruento del pur bieco
fascio savoiardo, che di certo non aveva indotto tanta
disperazione nelle famiglie, tanti sventurati suddii al
suicidio e privando intere nuove generazioni di ogni
speranza di futuro: ogni potere komunista non può che
generare miseria, terrore e morte!
AFFA.... TUTTI QUESTI KRIMINALI PAPPONI, LORO PROSTITUTI
CENTRO DEX...ZI E LA LORO STRUMENTALE KOSTITUZIONE DI
DERIVAZIONE ROCCO-BOLSCEVICA!
22 dicembre 2012 11:28 - Cepu
Si è questo il problema. I giudici applicano la legge. I
politici creano le leggi in parlamento.
Se alcune le leggi sono demenziali, che colpa ne ha la
magistratura ?
Per fortuna la Costituzione Italiana è moderna, ben
costruita e difficilmente attaccabile.
21 dicembre 2012 22:04 - francesco9244
21 12 2012 - ANNO II ERA MASSON-BOLSCEVICA
premesso, "che la giustizia non è di questo mondo"
è evidente, che le leggi sono sempre servite alle caste
dominanti, che detengono il potere x il controllo delle
classi subordinate!
in contrasto alla missione cristica del perdono e
misericordia, in quanto ogni forma di potere è reale
strumento diabolico contro l'uomo!
emblematica è stata la Sua condanna: dell'uomo + giusto e
nobile possibile, condannato ad una morte tanto ignominiosa,
dove l'accanimento del potere religioso contro l'uomo Gesù
è stato ben + feroce ed implacabile del potere civile
romano: era scandaloso, non poteva essere tollerato
attaccare questa istituzione strumentale al potere x il
predominio esteriore sull'uomo; quello religioso e/o
ideologico viene esteso anche ad ogni aspetto
dell'interiorità umana: ambito + sacro ed inviolabile
dell'essre umano!
in un paese dove la corruzione è istituzioalizzata come
l'ITAgLIA,
purtroppo ogni istituzione non può che essere conseguente:
troppe volte si è avuta l'impressione che a seconda la
fazione di appartenenza, si viene assolti con il teorema del
"perchè non si poteva sapere" o condannati "perchè non si
poteva NON sapere"
la magistratura non dovrebbe avere nessun aggettivo.
mi ricordo che nel corso del famigerato ventennio, regime
ben - infame e dispotico dell'attuale di polizia fiscale
masson-bolscevico, dove i giudici 'schierati' erano almeno
separati nei "tribunali speciali', questo garantiva maggiore
prestigio e credibilità ai sudditi!
21 dicembre 2012 18:57 - ennio4531
A me pare che siamo in mano ad una magistratura etremamente
... ballerina nei giudizi tenuto conto che in primo grado il
26 gennaio 2009 il tribunale di Milano condanna Monticone e
Sallusti rispettivamente a 5mila e 4mila euro di ammenda per
poi in secondo grado essere condannato ad una pena
detentiva.
Oggi su Libero c'è un dettagliatissimo esame della vicenda
.. ne riporti solo alcuni spezzoni:
1- Sallusti ha pubblicato una notizia falsa e diffamatoria
sul giudice Cocilovo che avrebbe costretto una ragazzina ad
abortire contro la sua stessa volontà?
Falso.
E' stata la Stampa a pubblicarla il giorno 17 febbraio 2007.
Il giornale diretto da Sallusti, Libero, l'ha ripresa il
giorno successivo in due modi: un articolo di cronaca
firmato da Andrea Monticone, in cui si dava conto della
versione pubblicata su La Stampa, ma anche di versioni
diverse fornite da ambienti della procura di Torino. E poi
un commento certo molto forte (ma si tratta di opinioni e
idee) firmato Dreyfus. In nessuno dei due articoli è
nominato il giudice Cocilovo, che poi avrebbe querelato
portando all'arresto di Sallusti. L'articolo di cronaca di
Libero, quello dove si riportavano i fatti, è stato
riconosciuto corretto dalla Cassazione, che ha annullato le
precedenti sentenze di condanna nei confronti di Monticone,
chiedendo di ricelebrare il processo di appello. I fatti
dunque pubblicati quel giorno con Sallusti direttore non
sono falsi, anzi. La cronaca è stata riconosciuta
equilibrata e veritiera dagli stessi giudici che hanno
condannato Sallusti. La condanna quindi riguarda
esclusivamente il commento di Dreyfus, quindi delle
opinioni. Un direttore responsabile è stato condannato al
carcere (poi tramutato in arresti domiciliari) per non avere
controllato l'opinione di suoi collaboratori. La Stampa è
stata querelata? No, da nessuno. Ha rettificato la notizia?
No, il giorno successivo, quello in cui sono usciti i due
articoli di Libero, ha pubblicato la versione della procura
solo all'interno (molto al fondo) di un nuovo articolo sul
caso, titolato per altro in modo da rafforzare la la notizia
della ragazzina costretta all'aborto. Tanto è che il 21
marzo, tre giorni dopo, la Stampa ha dovuto pubblicare una
ulteriore rettifica questa volta inviata formalmente dal
presidente del Tribunale dei minori, Mario Barbato. Con
grande evidenza? No: nella rubrica delle lettere, confusa
fra decine di altre.
2- Sallusti non ha mai rettificato la notizia. Questo fatto
in sé è vero. Su Libero non è apparsa alcuna rettifica di
una notizia che per altro non Libero aveva dato, ma La
Stampa. Il giudice del tribunale dei minori ha inviato una
rettifica alla Stampa, ma a Libero no. Quale rettifica
doveva essere pubblicata, visto che nessuna rettifica è mai
stata formalmente inviata da nessuno? Ricordo poi che
l'articolo di cronaca inizialmente incriminato, è stato
assolto in Cassazione, ritenuto corretto e quindi non
bisognoso di rettifica...
3- Il caso Farina. Sallusti è stato condannato per non
avere vigilato sulle idee di Dreyfus. Trattandosi di
pseudonimo, si è detto che la firma è stata atribuita al
direttore responsabile, quindi allo stesso Sallusti. Questo
non è vero. Dreyfus era Renato Farina, che lo ha dichiarato
pubblicamente dopo la condanna. Ma che Dreyfus fosse Farina
lo sapevano anche i giudici di Cassazione, visto che gli
avvocati di Sallusti lo avevano dichiarato e comprovato nel
loro ricorso, quindi tutti sapevano benissimo chi aveva
scritto quelle opinioni ritenute diffamatorie.
4- Il caso Taormina. Di questo non ha parlato nessuno,
perchè tutti sputano giudizi e sentenze, ma è faticoso
andare a leggere gli atti e informarsi. Secondo la sentenza
della Cassazione e perfino secondo i giudici di secondo
grado, la colpa di Sallusti non sarebbe solo quella di non
avere rettificato volontariamente la prima versione dei
fatti a cui faceva riferimento il commento di Dreyfus-Farina
(quella de La Stampa). Ma di avere messo in piedi una
campagna stampa contro il magistrato Cocilovo, anche se
questo ultimo mai è stato nominato su Libero. Una campagna
stampa? Sì', la Cassazione scrive che circa una settimana
dopo la pubblicazione di Dreyfus – il 23 marzo- su Libero
c'è stato “un prosieguo della campagna di offuscamento
dei soggetti, a vario titolo intervenuti nella vicenda,
attraverso la riproposizione da parte di un noto avvocato,
della assenza del consenso della minorenne”. Quel noto
avvocato è Carlo Taormina, che in effetti in una sua
rubrica settimanale che gli aveva dato Vittorio Feltri su
Libero molti giorni dopo prende per buona la vecchia
versione de La Stampa e critica il comportamento di
quell'anonimo magistrato. Secondo la Cassazione proprio
l'articolo di Taormina dimostra l'intenzione di Sallusti di
compiere una “crociata contro un giudice dello Stato
italiano”.
Proprio il caso Taormina però dimostra come la decisione su
Sallusti sia esclusivamente ad personam, un regolamento di
conti e non un caso di giustizia. Quell'articolo è stato
fondamentale nella condanna di Sallusti?
Sì, lo dice la Cassazione. Taormina è mai stato querelato
dai magistrati di Torino? No, mai. Qualcuno ha inviato
rettifica per contraddirlo? No, mai. Lui non interessava ai
magistrati di Torino. Quella che volevano era la testa di
Sallusti. E questa hanno ottenuto nel silenzio complice e
interessato di chiunque dovrebbe avere a cuore l'articolo 21
della Costituzione.
21 dicembre 2012 15:18 - minotauro5801
Dato che la legge è uguale per tutti, questo"giornalista"
è stato condannato, è evaso ed è stato assolto dal reato
di evasione con una sentenza che a mio giudizio pare
estremamente ridicola; poi gli è stata concessa la
grazia,grazia che lui dichiara di non aver
chiesto...........ma l'italia è sempre e solo il paese di
Pulcinella anche se Pulcinella era MOLTO, MOLTO più serio
di qualsivoglia pennivendolo ed è un circo dove le leggi le
aggiustano sempre a favore dei soliti noti.Per quanto mi
riguarda lo potevano mettere in cella e buttare via la
chiave.