In data 22 OTTOBRE, in relazione ad un articolo apparso sul
QUOTIDIANO "LIBERO" di Vittorio FELTRI, il quale
facendo riferimento all' esibizione di CELENTANO in TV
affermava che gli sproloqui pronunciati dal citato durante
la detta trasmissione avrebbero sortito l'effetto di
ricompattare l'elettorato di CENTRODESTRA, abbiamo
spedito una MAIL ( RIPORTATA FEDELMENTE PIU' IN BASSO
CON DEGLI ALLEGATI CHE NON POSSIAMO ALLEGARE ALLA PRESENTE
IN QUANTO IN FORMATO PDF, MA CHI LI VUOLE POTRA' AVERLI
GRATUITAMENTE, OVVIAMENTE, SEMPLICEMENTE MANDANDOCI UNA MAIL
AL NOSTRO INDIRIZZO )
Con il
dovuto rispetto, DIRETTORE, noi abbiamo ragioni e motivi da
vendere per effermare che non sarà un CELENTANO qualsiasi,
insulso, insignificante, inutile a se stesso ancor prima che
agli altri ( NON A CASO IL PATRIMONIO LO GESTISCE LA MOGLIE,
COME VOI AVETE SCOPERTO ORA, NOI NE AVEVAMO COGNIZIONE DA
VENT'ANNI ) a ricompattare l'elettorato di destra,
l'unica ragione che potrà motivarci sarà quella che si
deduce dalla lettura dei DOCUMENTI che alleghiamo.
F/TO
Robin di SHERWOOD
Nota a margine: Nei giorni 16; 23 e 30 NOVEMBRE P.V. presso
L' HOTEL NAZIONALE in Piazza MONTECITORIO a ROMA
avra' luogo una tre giorni di incontri e dibattitti sui
PROBLEMI del mondo IMMOBILIARE, con la partecipazione del
PRESIDENTE di CONFEDILIZIA L' Avv. Dott. Corrado SFORZA
FOGLIANI ed alcuni PARLAMENTARI, non sarebbe il caso che
mandaste dei giornalisti per poi rendere conto alla PUBBLICA
OPINIONE ?
19 ottobre 2005 0:00 - ROBIN DI SHERWOOD
Spazzolando sul web, come peraltro facciamo a turno in tutta
ITALIA 24 ore su 24 365 giorni l'anno a turni in tutto
ITALIA, alle 22:11 del 19.10.2005 abbiamo trovato questa
CHICCA, la postiamo così come l'abbiamo trovata
leggetela,pesatela e giudicatela con la maggior lucidità
possibile, per quanto ci riguarda rispetto al FORUM
PRECEDENTE NON CAMBIAMO IDEA.
F/TO IL MOVIMENTO DI OPINIONE
Robin di SHERWOOD
__________________________________________
Chiediamo di tassare i titoli di
Stato salvaguardando, contemporaneamente, i piccoli
risparmiatori Liberazione 18 settembre 2005 La
lettera Caro Fausto, ti ho sentito in televisione dire
una frase del tipo «tasseremo le rendite da capitale». Non
so se ricordo bene né se ho capito bene. Pochi giorni dopo
Berlusconi ha replicato: «Non tasseremo Bot e Cct».
Premetto che non ho alcuna simpatia per Berlusconi né per
le destre. Il mio animo è a sinistra da sempre. Provengo da
una famiglia operaia di Reggio Emilia, trasferita in
Lombardia negli anni 50 dopo la crisi delle Officine
Reggiane (ricordi?). Sono un'insegnante in pensione, ho
la tua età. Davvero vuoi tassare quel po' di risparmi
che molti italiani hanno faticosamente messo assieme per
affrontare con più tranquillità il futuro (quelli che io
chiamo «i soldi per la badante»)? Possiedono Bot e Cct non
certo i ricchi, che hanno la possibilità di fare
investimenti più redditizi (immobili o altro). Non mi
preoccupa tanto il danno che personalmente potrei avere. Mi
preoccupa il distacco tra la politica e il paese reale. Mi
chiedo se i politici, persone con stipendi molto più alti
della media, che attualmente stanno entrando nell'ottica
di una campagna elettorale, cioè di una ricerca di
consensi, sappiano veramente chi sono e come vivono i loro
elettori. Forse ho interpretato male la frase sentita in Tv;
ma se ho capito male io, che ho una discreta cultura,
avranno capito male anche altri. Probabilmente non avrai
tempo per rispondermi, ma un chiarimento mi sembrerebbe
doveroso, in qualsiasi forma, per me e per le molte altre
persone confuse come me (amici, vicini di casa, di destra e
di sinistra). Perché nessuno sembra veramente intenzionato
a far pagare le tasse a chi le evade? Se si va dal dentista
o dall'oculista ci si sente chiedere: «Vuole la
ricevuta o lo sconto?» L'idraulico non rilascia
fatture. Gli evasori devono essere molti. Non dovrebbe
essere difficile trovarli. Ma sembra manchi la volontà di
farlo. Scusa l'ingenuità delle domande. Maria
Prampolini via e-mail Fausto Bertinotti risponde
Cara Prampolini, la materia fiscale è certamente di per sé
complicata e quindi si presta facilmente a fraintendimenti.
Per questo ho detto in recenti dibattiti, anche alla Festa
nazionale di Liberazione, che non userò il termine
"patrimoniale" per evitare alla sorgente possibili
incomprensioni o, peggio, speculazioni sul significato del
termine. Ma veniamo alla sostanza del problema. Tu mi
poni il problema, in sé non nuovo, di che cosa vogliamo
fare dei Cct e dei Bot. Per risponderti in modo compiuto è
necessaria una premessa. Non è vero che i titoli del debito
pubblico siano detenuti solo dai piccoli risparmiatori, dai
risparmiatori individuali, come potresti essere tu. Per
quanto la loro redditività sia oggi meno appetibile di
qualche anno fa, sono ancora numerosi gli investitori
istituzionali, come banche e imprese che li comprano e li
tesaurizzano. Non voglio annoiare te e i nostri lettori con
cifre, ma se si dà uno sguardo ai dati ufficiali
sull'analisi per settori dei detentori dei titoli del
debito pubblico, si vede facilmente quanto sia rilevante il
peso di banche, società finanziarie, imprese tra coloro che
possiedono Bot e Cct. Quando parliamo quindi di tassare
anche questi titoli non intendiamo affatto riferirci ai
piccoli risparmiatori, ma a queste grandi istituzioni
economiche e finanziarie. Rispondo subito alla
possibile tua obiezione. Come è possibile tassare queste
ultime senza tartassare i primi? E' lo stesso problema
che ci siamo posti quando abbiamo detto che le proprietà
immobiliari vanno adeguatamente tassate, facendo però
esente la prima casa, quella di abitazione, perché essa non
rappresenta un fattore di rendita per il suo proprietario,
ma solo un valore d'uso. Infatti proponiamo da tempo
l'abolizione del pagamento dell'Ici sulla prima
casa. Allo stesso modo possiamo operare per i titoli
di Stato, stabilendo cioè una franchigia al di sotto della
quale non cambia il loro trattamento fiscale rispetto alla
condizione attuale, in modo da salvaguardare interamente il
piccolo risparmio, quello messo da parte con le fatiche di
una vita di lavoro. Naturalmente si tratta di
discutere sull'entità della cifra su cui collocare
questa linea di discrimine. Penso si possa parlare di cento
o di centocinquantamila euro. Cito queste cifre solo per
fornire un'idea. Una scelta in questo campo si deve fare
solo sulla base di accurate rilevazioni. Ciò che
conta, però è stabilire il principio. Fatto salvo un
diverso trattamento per il piccolo risparmio, cioè una
franchigia, bisogna perseguire in modo fiscalmente giusto i
grandi patrimoni finanziari, comunque essi siano costituiti.
Infatti non è possibile che le rendite finanziarie nel
nostro Paese continuino ad essere tassate solo al 12,5 per
cento, mentre la tassazione sul lavoro è di venti punti
superiore. Dobbiamo porre l'obiettivo di portare questa
tassazione almeno al livello europeo, ad un valore di dieci
punti superiore. Grandi paesi europei tassano le rendite in
questo modo e non per questo sono meno, anzi lo sono di
più, competitivi sui mercati internazionali. Bisogna
poi tassare le cosiddette plusvalenze finanziarie. Ti pare
possibile che i nuovi raiders, i palazzinari, i Ricucci e
gli Gnutti, per intenderci, possano portare a casa, tra le
operazioni di vendita all'Unipol delle azioni Bnl e agli
olandesi delle azioni Antonveneta in loro possesso, ben di
più di due miliardi di euro senza pagare neppure una lira
di tasse? Bisogna tassare le transazioni finanziarie
speculative internazionali. E' questa la proposta della
Tobin Tax, di modesta entità, inferiore addirittura
all'uno per cento, ma che, dato il volume enorme dei
movimenti di capitale quotidiani sul mercato internazionale,
potrebbe fornire entrate sufficienti ad intervenire contro
le grandi scarsità nel mondo contemporaneo. Gli economisti
calcolano che una tassazione inferiore allo 0,5 per cento
metterebbe in condizione il mondo di sconfiggere
definitivamente la piaga della fame, naturalmente se si
usassero bene le risorse così ottenute. Recentemente
sono state riaggiornate le stime ufficiali sull'evasione
e l'erosione fiscale nel nostro Paese. Si tratta di 200
miliardi di euro sottratti annualmente al fisco, cui va
aggiunta l'evasione contributiva per altri 50 miliardi e
passa. Sono cifre enormi, che ci collocano all'ultimo
posto nella classifica della Ue (almeno quando era a
quindici Paesi) per quanto riguarda la fedeltà fiscale.
Bisogna quindi aggredire lo scandalo dell'evasione
fiscale. Non si può farlo a parole, bisogna stabilire un
preciso programma di azioni e di iniziative, cioè fare
l'esatto contrario della politica di questo governo che
con i condoni e gli scudi fiscali ha addirittura premiato,
oltre che incoraggiato, l'evasione fiscale. Quindi
la tassazione delle rendite finanziarie, secondo i principi
della progressività contenuti nella nostra Costituzione, è
un punto essenziale per determinare una svolta radicale
nelle politiche economiche. Lo è particolarmente nel nostro
Paese, ove l'evasione fiscale è più elevata di ben
dieci punti rispetto alla media europea. Ma, come si vede
dalla campagna elettorale per le elezioni tedesche che si
tengono proprio oggi, il tema del fisco è centrale per
salvaguardare il modello di Stato sociale europeo. Il tema
della giustizia fiscale è precisamente una delle moderne
discriminanti che separa la destra dalla sinistra, che
chiarisce a quali settori sociali si vuole parlare, che è
in grado di aiutare la costruzione di un nuovo blocco
sociale, che costituisce la necessaria precondizione di una
politica economica alternativa, di un nuovo modello di
sviluppo. Se vinceremo le elezioni non avremo vita
facile. Ci troveremo di fronte, tra le tante difficoltà, ad
una desertificazione delle risorse dello Stato, in tutti i
sensi, tra cui quello finanziario. Le scelte delle destre
hanno peggiorato enormemente una situazione che già non era
florida. Proprio per evitare che qualcuno pensi di
riproporre la logica dei sacrifici, della politica dei due
tempi, prima i sacrifici e poi le riforme, per dare subito
un segno di cambiamento e di nuova politica economica
sociale, dovremo andare a prendere le risorse finanziarie
là dove le ricchezze si sono costruite in questi decenni ai
danni del lavoro dipendente. E noi sappiamo, come ci dicono
tutti i dati, che in questi ultimi anni vi è stato un
massiccio spostamento della ricchezza prodotta dai profitti
alle rendite. Ma, anche nel fare questo, terremo conto
della differenza sostanziale tra un lavoratore che ha
accumulato un po' di risparmio e un rentier, sia essa
persona o impresa. La giustizia fiscale si ottiene trattando
condizioni diverse in modo differente. Il caso contrario è
esattamente rappresentata da quella flat tax, cioè da una
tassazione su un'unica aliquota, che ha celebrato i suoi
fasti nei Paesi dell'est europeo, nei quali il liberismo
si è rapidamente diffuso in modo spietato, e che oggi viene
riproposta in Germania, ed attorno alla quale si gioca
l'esito dello scontro elettorale in atto in queste ore.
A ben vedere, d'altro canto, il modello proposto, ma per
fortuna non ancora realizzato, dal governo italiano in
carica arriva più o meno allo stesso esito, poiché un
sistema che avesse solo due aliquote di fatto le ridurrebbe
ad una, essendo lì concentrati la grande maggioranza dei
redditi. Una ragione in più per sconfiggere le destre e
produrre una radicale riforma del fisco al fine di
proteggere e valorizzare i redditi da lavoro.
(
QUESTA LETTERA PORTA LA DATA DEL 18 OTTOBRE 2005 IL FAUSTO
CUI E' STATA INVIATA E CHE RISPONDE E' FAUSTO
BERTINOTTI, QUELLO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA )
18 ottobre 2005 0:00 - Robin di SHERWOOD
Connazionali, Amici il 18.10.2005 il Prof.PRODI è stato
ospite della PUNTATA della trasmissione televisiva "
PORTA A PORTA ", nella stessa trasmissione era ospite
il giornalista Maurizio BELPIETRO DIRETTORE del GIORNALE (
SI ESATTO QUELLO DI BERLUSCONI, TUTTAVIA BISOGNA PUR
MANGIARE E COMUNQUE NOI NON TIFIAMO NEMMENO PER IL BERLUSCA
) per tornare al discorso, BELPIETRO nel corso della
trasmissione, ha chiesto al Prof.PRODI se una volta al
GOVERNO intendesse rispristinare la
"PATRIMONIALE", il Prof.PRODI gli ha risposto che
la "PATRIMONIALE" esiste già e si chiama I.C.I.,
e nel dirlo ha assunto un espressione OLTREMODO ED
ESGERATAMENTE SODDISFATTA quasi la cosa suscitasse in lui un
piacere indicibile, quasi di natura sessuale,
sottolineandola con un sorriso SERAFICO, ora per chi non
dovesse rammentarlo, noi sentiamo in maniera PRESSANTE ED
ENORMEMENTE IMPELLENTE il DOVERE di ricordare che il
Prof.PRODI ( SI QUELLO CHE CI HA FATTI PAGARE PROFUMATAMENTE
L'EUROTASSA ) negli anni 70 ( giorno più giorno meno )
assunse la PRESIDENZA dell' IRI ( ISTITUTO PER LA
RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE ) ORGANISMO nato dopo la guerra
per aiutare e dare impulso alle industrie ITALIANE
danneggiate dall'evento bellico, quando il Prof.PRODI ne
prese le redini il sopracitato aveva un CONTO ECONOMICO
PASSIVO PARI 4000.000.000.000 delle LIRE dell'epoca,
quando il Prof.PRODI lasciò la guida dell' ISTITUTO lo
stesso accusava un CONTO ECONOMICO PASSIVO PARI A
7000.000.000.000 sempre delle LIRE dell'epoca e per
soprappiù gettando nella disperazione ( LEGGI LICENZIAMENTO
) 170.000 famiglie.
Il Prof.PRODI si dice
soddisfatto dell'esito delle recenti PRIMARIE, va bene,
noi ne prendiamo atto e non commentiamo, però ci
permettiamo di dire a tutti i CONNAZIONALI,AMICI POVERI
CRISTI CHE CON ENORMI SACRIFICI SI SONO FATTI UNA CASA E CHE
PER QUESTO VENGONO CRIMINALIZZATI ( L'I.C.I. E' UNA
CRIMINALIZZAZIONE )le prossime LEGISLATIVE si svolgeranno
tra APRILE e MAGGIO della primavera prossima e allora la
risposta a tutto questo non pensiate che debba consistere in
una bella IMMERSIONE TOTALE nella natura ITALIANA o in una
settimana ( IN CONCOMITANZA CON LE ELEZIONI ) da trascorrere
nella pace, nel silenzio della meditazione di una delle
numerose ABBAZIE che ci sono nel nostro PAESE e che da
qualche anno ospitano i numerosi viandanti, ritrovando il
gusto di parlare e discutere approfonditamente con un
RELIGIOSO sia esso un FRATE od un SACERDOTE di FEDE e di
NOSTRO SIGNORE o chi professa un'altra fede rivolgendosi
ad un MINISTRO della propria FEDE ?.
F/TO IL MOVIMENTO DI OPINIONE ROBIN DI SHERWOOD
18 ottobre 2005 0:00 - er metico
Per ora ce la siamo scampata! L'ICI la pagano anche
loro. Però ci si ripromette di ripetersi estendendo il
bonus anche alle altre confessioni già in coda.
Cacchio!Quando era solo per la Chiesa cattolica ne hanno
detto di cotte e di crude e se si ripresenta l'occasione
si mettono attaccate al fanalino di coda per prendere le
briciole? Fino a mo' so stato bbono. Si cce provanom
stavorta faccio la rivoluzione! Sti vijacchi!!!
16 ottobre 2005 0:00 - Monica
Per XXX non penso che la Chiesa abbia sconfitto l'impero
romano, penso invece che la Chiesa si è alleata con
l'impero romano, vedi Costantinopoli. La chiesa si
è alleata con chi ha crocifisso Cristo, e quanti
all'ora la pensavano diversamente sono stati messi al
rogo, questa è la base di questa grande "Chiesa
Cattolica Romana", che Papa Giovanni Paolo II ha
cercato di mettere una pezza sopra chiedendo perdono per
tutti gli orrori del passato. La vera chiesa deve
essere per i poveri, i diseredati, gli abbandonati ecc;
sarei curiosa di vedere la reazione di quelli che vanno
tutti i giorni a messa alla domenica nel vedere entrare in
chiesa un barbone o una prostituta, visto che c'è un
continuo lamentarsi per come la gente va vestita a messa, ma
la vera fede di Dio è un altra, non è l'esteriorità
che conta ma l'interiorità.
16 ottobre 2005 0:00 - Reset
Quanti paroloni... In Italia, da decenni, è invalso il
concetto secondo cui il cittadino non può possedere nulla
SENZA pagare allo Stato una ...tassa di possesso. Ciò è
quanto di più incostituzionale ed illegittimo che esista.
Tra l'altro è una contraddizione in termini. Se una
cosa mi appartiene, perchè dovrei pagare ogni anno allo
Stato una prebenda, per conservarne la proprietà?
L'ICI non è altro che un...affitto pagato allo Stato.
Tu stai in un appartamento in affitto? Paga, com'è
logico che sia, il canone di locazione al proprietario. Stai
in una casa di tua proprietà? Devi pagare l'affitto
allo Stato (leggasi ICI). Sei proprietario di una
autovettura, da te comperata, con i tuoi soldi? Devi pagare
allo Stato una tassa per il fatto di esserne in possesso
(l'ex tassa di circolazione oggi tassa di possesso).
Nessuno fiata!! Domanda: e se tutti i possessori di
case o di auto, facessero causa comune contro lo Stato in
quel di Strasburgo (che così, una volta tanto dimostrerebbe
di servire a qualcosa e a qualcuno, oltre che a far prendere
prebende e stipendi da favola ogni mese ad una miriade di
nullafacenti, vietatori ad oltranza di tutto), ottenendo non
solo l'abolizione del balzello ma una risarcitoria a
forfait per i balzelli illegalmente versati fino a quel
momento? Essendo questo un sito di consumatori, si
potrebbe tentare una cosetta al riguardo (sperando che ad
avvalersene non siano i nostri pronipoti della quarta
generazione)!!!
15 ottobre 2005 0:00 - VOCE VALDESE
TEMI DI ATTUALITA': laicità dello stato
Un regalo sull'ICI che impoverisce tutti di
Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese
Questa volta la lobby cattolica l’ha fatta grossa.
Chiedendo ed ottenendo dalla maggioranza del Senato
l’esenzione dall’ICI per i propri immobili destinati ad
attività imprenditoriali e, quindi, produttivi di reddito,
è riuscita a suscitare perfino la reazione indignata delle
forze politiche del centrosinistra, normalmente disponibili
ad assecondare le richieste provenienti da oltretevere, tese
a perseguire gli interessi materiali della Chiesa
Cattolica. In un momento in cui, infatti, il paese è
attraversato da una grave crisi economica ed in cui si
progetta una legge finanziaria che sottrae ai comuni ingenti
risorse da utilizzare per l’assistenza ai più bisognosi,
un provvedimento destinato ad assottigliare ulteriormente le
disponibilità degli enti locali (si calcola 300 milioni di
euro) appare profondamente ingiusto oltre che
impopolare. Valutazioni così evidenti non possono
essere sfuggite alla profonda capacità di analisi dei
porporati che governano la Chiesa Cattolica. Il fatto
che, malgrado ciò, abbiano deciso di ignorare le reazioni
largamente prevedibili a livello politico e di opinione
pubblica, in una situazione in cui l’istituzione cattolica
non versa certamente in stato di bisogno (i soli proventi
dell’otto per mille le garantiscono con continuità
introiti stratosferici) testimonia del maturare di una
concezione profondamente distorta del proprio rapporto con
il mondo, che privilegia lo strumento della mediazione con
l’apparato di potere sulla testimonianza dell’Evangelo
mediante il servizio. Fortunatamente il mondo cattolico
italiano non è tutto così. Sappiamo che vi sono
larghe masse di credenti e di religiosi che vivono
intensamente e senza riserve nel quotidiano l’amore di Dio
e del prossimo. Questi credenti, scevri dai legalismi,
dai curialismi e dai calcoli politici che caratterizzano il
pensiero e l’azione dei vertici vaticani, contribuiscono a
far sperare che possa sciogliersi positivamente il dubbio
manifestato da Gesù allorché si domandò se, al compimento
dei tempi, avrebbe trovato “la fede sulla terra” (Luca
18,8). Il commento non sarebbe completo se non si
accennasse al fatto che la maggioranza parlamentare, nel
desiderio di esibire una completa e servile adesione agli
interessi dell’istituzione cattolica, ha persino ignorato
alcuni principi fondamentali che caratterizzano
l’ordinamento giuridico italiano. L’elargizione del
privilegio alla Chiesa Cattolica (e solo alla Chiesa
Cattolica), con esclusione, quindi, delle altre confessioni
religiose che si trovano nelle stesse condizioni oggettive,
costituisce, infatti, una violazione palese del principio di
eguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione, che
non tollera discriminazioni fondate su distinzioni di
religione. Sappiamo che nel corso della seduta del
Senato, che si è conclusa con l’approvazione della norma
incriminata, la questione è stata sollevata, ma
sostanzialmente ignorata. Se così non fosse stato, se,
quindi, l’odierno privilegio fosse stato esteso a tutte le
confessioni religiose, le nostre valutazioni non sarebbero
mutate. Ma l’avere ignorato il richiamo ad uno dei
più rilevanti parametri di legittimità delle norme
giuridiche è stato sicuramente un’ulteriore prova
dell’arroganza di un potere che si ritiene legittimato ad
agire al di sopra del bene e del male.
15 ottobre 2005 0:00 - Robin di SHERWOOD
LA SINISTRA D' ALEMA ED ALTRI IN TESTA HANNO INVENTATO
L'I.C.I. ( ILLEGITTIMA, INCOSTITUZIONALE, ILLEGALE AI
FINI E PER I SENSI DELL'ART.42 DELLA COSTITUZIONE ) LA
DESTRA GIANFRANCO FINI E SILVIO BERLUSCONI IN TESTA AVEVANO
PROMESSO ( DOCUMENTI ALLA MANO E CHE POSSIAMO SPEDIRE A
CHIUNQUE CI SCRIVA PER CHIEDERCELI) DI CANCELLARLA COSA CHE
NON HANNO FATTO, QUEST'ULTIMO SCHIERAMENTO ALLE ULTIME
RECENTI AMMINISTRATIVE PER QUESTA RAGIONE ED A OPERA NOSTRA
HA CONOSCIUTO UNA SERIE DI COCENTI SCONFITTE ELETTORALI, PER
LE PROSSIME SE NON SARA' CANCELLATA PRIMA DI ALLORA
QUESTA ODIOSA IMPOSTA QUESTO PAESE CONOSCERA' LA TOTALE
INGOVERNABILITA'.
F/TO
IL MOVIMENTO DI OPINIONE
Robin
di SHERWOOD
14 ottobre 2005 0:00 - lalla
13/10/05 - Scandalosa ICI ! Comunicato di NO GOD. Il
Governo ripresenterà la normativa che esenta la Chiesa
cattolica dal pagamento dell' ICI nel maxi-emendamento
alla Finanziaria o con qualche altro stratagemma, inserendo
però anche la altre confessioni religiose che hanno
protestato.... in nome della parità dei diritti. Una
parità che riguarda ovviamente solo chi opera nel sociale
in nome di un dio, ma non le madri e i padri di famiglia che
di quel "sociale" costituiscono la cellula
fondante a termini di Costituzione. NO GOD - Atei per
la Laicità degli Stati protesta contro il tentativo del
Governo e di tutte le religioni che si stanno attivando per
ottenere privilegi sull'ICI, dal momento che saranno
tutti gli altri contribuenti italiani quelli che dovranno
pagare i 300 milioni di Euro all'anno (ma forse molti di
più) che con questa normativa iniqua e discriminatoria
mancheranno nelle casse dei Comuni italiani. NO GOD
invita i cittadini a sostenere la protesta avviata dalla
Consulta Laica del Comune di Roma inviando a
[email protected] la propria adesione "contro
la scandalosa esenzione dall'Ici per la chiesa cattolica
e le altre confessioni religiose" indicando nome,
cognome e indirizzo anagrafico completo. Giulio
C.Vallocchia, Presidente di NO GOD - Atei per la Laicità
degli Stati
www.nogd.it
12 ottobre 2005 0:00 - Robin di SHERWOOD
Documenti alla mano possiamo provare che FINI PRIMA E
BERLUSCONI POI hann promesso che l'I.C.I. per la prima
casa l'avrebbero cancellata, chi fosse interessato ad
avere questi due documenti UFFICIALI, INFALSIFICABILI MA
SOPRATUTTO NON SMENTIBILI NEANCHE DAI DIRETTI INTERESSATI ci
scriva al sito di posta che abbiamo lasciato e saremo lieti
di spedirglielo, più gente è consapevole meglio è per
tutti.
F/TO
IL MOVIMENTO DI OPINIONE
Robin di
SHERWOOD
8 ottobre 2005 0:00 - lalla
giuseppe ti consiglio il forum di anticlericale.net, dove
c'è un dibattito su questo discorso tra anticlericali e
credenti, quindi è molto interessante xchè ognuno presenta
documenti diversi.
8 ottobre 2005 0:00 - Giuseppe Gliubich
Sono (o ero) convinto si trattasse solo per gli immobili non
destinati ad uso commerciale (quest'ultimo cone per
esempio: sede Provincia in Trento).Detta esenzione nasce dal
trattato Stato-Chiesa Cattolica. Mi sfugge qualcola?
Grato per un approfondito riscontro. Grazie.
8 ottobre 2005 0:00 - xxx
Partito Comunista Italiano. Questa è l'ADUC, solo
l'ADUC deve essere esente.Una associazione di
consumatori finanziata da privati . Loro non hanno
contributi pubblici,che eroi.
8 ottobre 2005 0:00 - Manuel
E' uno scandalo...e io sono anche cattolico, quindi non
sparo a zero sulla chiesa solo per il gusto di farlo.
Tanto per cominciare dovrebbero dare l'opportunità di
destinare l'8 per mille a enti di ricerca o ONLUS e non
alle varie chiese, che prima di far qualcosa di concreto
devono nutrire il vasto carrozzone di vescovi, cardinali,
ecc, vestiti con pizzi di provenza (vero) ricami di vero
oro, rubino al dito che ci sfami un villaggio africano,
pastorali da 1 kg d'argento e così di seguito. E
comunque chi coprirà il buco causato dal mancato gettito
ICI? Noi. Pagando tasse comunali + elevate e parcheggi
sempre + cari. E mia madre paga l'affitto alla
Chiesa (a Chieti mezzà città è della Curia) e sicuramente
non glielo abbassano perchè risparmiano l'ici.
8 ottobre 2005 0:00 - er metico
Atei e anticlericali tutti quanti siete! Dovete convincervi
che vi conviene essere dalla parte della Chiesa, altrimenti
finirete tutti in mutande! (A parte tutto è giusto che la
Chiesa non paghi l'ICI, ma provate a trovare qualcuno
per cui sia giusto pagarla! La Chiesa ci sia di esempio!)
7 ottobre 2005 0:00 - Marco Guizzardi
L'esenzione dall'ICI è perfino peggio dell'8
per mille dove almeno i contribuenti possono decidere per
chi firmare. Questo decreto, mentre favorisce clero e
gerarchie, danneggia gli stessi cittadini cattolici che
dovranno pagare la differenza di tasca loro. La decima è
tornata a diventare obbligatoria.
7 ottobre 2005 0:00 - lalla
michele hai scritto uno degli interventi + sensati di tutto
il forum, lo propongo su anticlericale.
7 ottobre 2005 0:00 - NESSUNO
Michele, la tua è un'idea interessante. Materia da
ricorsi al TAR, giudici di Pace, corte costituzionale. A
proposito, ma la Corte costituzionale avrà qualcosa da dire
sull'argomento generale? Mi pare che questa legge
discrimini i cittadini e calpesti l'uguaglianza del
diritto.
7 ottobre 2005 0:00 - Michele
Ma se io organizzo a casa mia corsi di catechismo??? Pago lo
stesso l'ICI? Gli immobili devono essere per forza di
proprietà della Chiesa?
7 ottobre 2005 0:00 - IPO
VEDI XXX NON SEI SIMPATICO A MOLTA GENTE,VEDO CHE MOLTE
PERSONE TI CITANO ,COME ROMPIPALLE,IN QUESTO
FORUM.PERCHE' NON ABBANDONI LE TUE IDEE FASCISTE E PENSI
UN PO AL PAESE.
7 ottobre 2005 0:00 - UNO
PER xxx DICI UNA MAREA DI IDIOZIE ,TU PENSI SOLO
POLITICAMENTE ,CIOE MALE.TANTO ORAMAI CON NOI ITALIANI CI
FANNO QUELLO CHE VOGLIONO,E VI STUPITE????? QUESTO E'
SOLO L'INIZIO SECONDO ME.... MA IN GIRO C'E' UN
MALCONTENTO PAUROSO. HANNO USATO L'EROINA X CALMARE
E DISTRUGGERE I MOVIMENTI DEL 68 E 70,CI HANNO RACCONTATO UN
SACCO DI IDIOZIE,ANCORA TROPPI SANNO SU USTICA MA NESSUNO
PARLA.... E COSI' PER TUTTO.E ANDRA' SEMPRE PEGGIO.
7 ottobre 2005 0:00 - Roberto
Anche il solo rispondere a quel poveretto di xxx gli dà un
immenso piacere, è un animale che si nutre di odio
erancore, lasciatelo nella sua merda.
7 ottobre 2005 0:00 - Stefano
Una vera vergogna. L'8 per mille ai valdesi!!!!
6 ottobre 2005 0:00 - NESSUNO
da: xxx Data: 6 Ottobre 2005
Ai rifondatori
del comunismo non sono obbligato a rispondere come
pretendono,potessero incarcerarmi!!....
_______________ E se invece di rifondatori del
comunismo, fossero "camerati", che ne diresti?
6 ottobre 2005 0:00 - xxx
Ai rifondatori del comunismo non sono obbligato a rispondere
come pretendono,potessero incarcerarmi!!Siete fuori tempo,
avete un sacco di scheletri che non escono dalla vostra
storia e ancora nessuno conosce. Quando sarà fatta luce su
quanto accaduto nei paesi da Voi governati si potrà
dialogare,ora no.Per voi la Chiesa è un nemico,qualsiasi
legge riguardi la Chiesa è da combattere,allora combattiamo
compagni,ma non pretendete di dare lezione di
equità,giustizia,trasparenza,siete passati
ormai...prendetene atto.Basta visitare questo sito dove si
permettono interventi a bestemmiatori contro Dio la Madonna
i santi,tutto è lecito contro la Chiesa.Ricordate però che
la Chiesa ha sconfitto l'impero romano,il nazismo,il
comunismo.Forse l'ADUC frà scomparire la Chiesa di
Roma? sperate compagni,sperate..
6 ottobre 2005 0:00 - lalla
la chiesa ha sempre i privilegi...
6 ottobre 2005 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Sono semplicemente esterrefatta. Ragioniamo un po: lo Stato
sta tagliando da tempo i fondi a Regioni e Comuni; l'ICI
è stata inventata per dare ai Comuni un'entrata in
qualche modo sostitutiva, ma che non è sufficiente a
colmare le lacune dei minori introiti statali, tanto che
sono costretti a una tassazione aggiuntiva sull'IRPEF (e
forse anche su altre tasse). E ora si vorrebbero esonerare
le proprietà della Chiesa cattolica dal pagare l'ICI...
Ma si capisce che cosa dovrà succedere in questo caso?
L'ICI sarà aumentata al massimo per gli altri
contribuenti, e inoltre i Comuni dovranno necessariamente
aumentare le altre imposte e tutte le altre tariffe?
Infatti, le proprietà della Chiesa cattolica sono numerose
in ogni Comune, e in alcuni, come Roma, ad esempio, sono un
numero enorme. Che cosa si vuole? La bancarotta dei Comuni?
La spremitura dei contribuenti "normali"? La
discesa sotto la soglia di povertà di un numero
rilevantissimo di persone che magari si troveranno nella
necessità di vendere l'unica casa che hanno perché non
ce la fanno più a pagare le tasse? Ma in che mani siamo?
6 ottobre 2005 0:00 - NESSUNO
XXX, non è la prima volta che dici cose il cui senso è
oscuro. Vorresti spiegarti meglio? Cosa vuol dire
"abolire la proprietà privata" per te? L'ICI
è una limitazione ad essa? Spiegati per bene, per
piacere. L'argomento è serio e ha bisogno di chiarezza.
6 ottobre 2005 0:00 - xxx
Aboliamo la proprietà privata,come volete voi
compagni,così l'ici la paga lo stato,i palazzi e le
ville saranno occupate,gratis,dai burocrati rossi,come è
successo all'est...