Una volta non c'era la legge sulla privacy e quindi si
poteva anche divulgare previo documento di chi voleva sapere
i redditi degli altri, oggi invece è stata violata la legge
ed è giusto che sia fatta una denuncia contro chi la
violata e che sia risarcito il danno a tutti quelli che lo
richiedono in base alle tariffe stabilite dalla legge
stessa sulla privacy,quindi se il contribuente ha firmato
sulla dichiarazione dei redditi l'AUTORIZZAZIONE AL
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI DELLA LEGGE
675/96, la quale dice che i dati riportati devono essere
trattati solo per tale scopo e quindi non divulgati alle
persone estranee all'AGENZIA dell'ENTRATE.
Non vale la pena altrimenti che scrivono queste cose sui
modelli e tabulati!
Informativa sul trattamento
dei dati personali ex art. 13 D. Lgs. 196/2003 Gentile
contribuente, l’Agenzia delle Entrate La informa che i
dati del conto corrente bancario o postale conferiti
facoltativamente tramite questo modello, sono raccolti
esclusivamente per l’espletamento del servizio "F24
online", che permette il pagamento online delle
imposte. Le informazioni vengono raccolte dagli
intermediari abilitati al servizio Entratel, aderenti
alla convenzione “F24 cumulativo on line” mediante
la presente delega e vengono trasmesse per via
telematica all’Agenzia delle Entrate, la quale li
invierà alla banca o a Poste Italiane S.p.A., depositarie
del conto, per richiedere l'addebito delle somme
dovute relative ai modelli F24 inviati telematicamente ed
autorizzarne il prelievo. L’Agenzia delle Entrate,
gli intermediari, la banca e Poste Italiane S.p.A.
gestiranno le informazioni acquisite, ciascuno per la
propria sfera di competenza, in qualità di titolari del
trattamento, prevalentemente con l’ausilio di mezzi
elettronici o comunque automatizzati, attuando idonee misure
di sicurezza per garantire che i Suoi dati personali
siano accurati, completi ed aggiornati per le finalità per
cui vengono gestiti, ed impiegando misure
amministrative, tecniche e fisiche per tutelare le
informazioni dall’alterazione, la distruzione, la
perdita, il furto, o l’utilizzo improprio o
illegittimo. Le informazioni contenute nella delega di
pagamento sono trasmesse dall’Agenzia delle Entrate
alla banca o a Poste Italiane S.p.A., con sistemi di
“cifratura”, tali cioè da renderne impossibile la
lettura a soggetti esterni non coinvolti
nell’erogazione del servizio. Per conoscere in modo
più approfondito le politiche di tutela e salvaguardia
delle informazioni che Lei ci fornisce, e l’indirizzo
cui rivolgersi per l’esercizio dei diritti riconosciuti
dall’art. 7 del D. Lgs. 196/2003, La invitiamo a
visitare il sito www.agenziaentrate.gov.it
2 maggio 2008 0:00 - Fede
"ed ora cosa si dovrebbe fare?"
Se
nelle liste pubblicate e ora su emule ci sono dati che la
legge vietava di divulgare si seguono le vie legali.
2 maggio 2008 0:00 - FABRIZIO
Replico a quanto ha scritto Giuliano dicendo che é vero
quanto egli afferma.
In effetti da anni anche
nella mia città c'é il vezzo di pubblicare in piazza,
in una bacheca pubblica, alla pubblica gogna, dichiarazioni
dei redditi di esponenti noti quali notai, gioielleri,
banchieri ecc.
Non ho mai capito la motivazione
di tale procedura in quanto se doveva servire a smascherare
evasori plateali quanto evidenti, non ha sicuramente colto
nel segno.
Ricordo di un gioielliere che
denunciava meno di un operaio e ovviamente nessuno di noi ha
mai creduto alla bontà di tale dichiarazione. Ma il
problema é che a quanto pare invece ci credeva il fisco in
quanto tale gioielliere ha continuato per anni a denunciare
cifre simili e nessuno di coloro che dovevano controllare,
ha mai avuto l'ardire di andare a vedere se era vero,
per cui la "gogna" in effetti non ha mai
funzionato.
Forse, invece di mostrare tali dati
alla pubblica mercé, sarebbe stato meglio che i solerti
funzionari avessero alzato il "culo" dalla sedia e
fossero andati di persona a vedere il tenore di vita di quel
tizio !
Ma mi viene un dubbio:
Vuoi
vedere che la mossa di Visco (e l'abitudine di mostrare
al pubblico i redditi altrui) é un modo per sollecitare la
pubblica delazione ed invitare gli "invidiosi" a
fare le spie ?
Già, infatti ricordate quando fu
inaugurato il 117 ?
Fu detto che era il numero di
telefono per segnalare gli evasori !!!!
Scellerato quel paese che, incapace di autogovernarsi ha
bisogno di ricorrere alle spie !!!!!
Vuoi vedere
che questo era proprio l'obiettivo di Visco ?
1 maggio 2008 0:00 - Michele L.
Immagino sappiate già che l'intervento del Garante
ormai è completamente inutile;la frittata è ormai
fatta. Chi ha avuto accesso a quei dati li ha scaricati
per intero ed ora sono disponibili in rete (tipo,
Emule).. ed ora cosa si dovrebbe fare?
1 maggio 2008 0:00 - marisa
Voi dell'aduc organizzatevi per una class action contro
Visco,CI SAREMO TUTTI!!!!!!
1 maggio 2008 0:00 - Antonello 61
Azione decisamente ridicola che mette in evidenza lo
spessore di alcuni rappresentanti della classe politica.
Il "signor" Visco quanti minuti doveva stare
ancora al governo? Vergognoso atto di meschina ripicca. Mi
riservo con un bel gruppo di amici di varie estrazioni
politiche, anche di sinistra, di ricorrere ad azioni legali
a livello personale. VERGOGNA
1 maggio 2008 0:00 - Francesco Mangascià
E' un atto così trasparentemente populista, nato solo
per cercare di recuperare un po' dei consensi persi.
Prova che la sinistra travasa ancora bile.
1 maggio 2008 0:00 - Stefano
Ho saputo della notizia solo ieri.... Sono andato sul
sito dell'agenzia dell'entrate ed ho visto che, la
consultazione era stata bloccata. Poi pero' apro
emule, digito nelle ricerche (rete KAd) "redditi"
o anche meglio "H501" e vedo uscire risultati
interessanti. Ne scarico uno (in formato testo) ed i
dati sono validi (conosco una persona nell'elenco...)
. I redditi sono ovviamente quelli del 2005 ... Se
2+2 fa 4...posso sospettare (o avere la quasi certezza)
della provenienza di questi dati. Ciao
1 maggio 2008 0:00 - blaster
é un fatto vergognoso che solo un essere come Visco poteva
fare ed avere pure il coraggio di difendere. Spero gli
piovano addosso il più presto possibile migliaia di
denunce, che venga ritenuto colpevole per tutto il possibile
e che una volta tanto paghi per le sue responsabilità.
Già siamo spiati abbastanza da telecamere ecc. ecc., ora
buttano ai quattro venti le dichiarazioni dei redditi di
TUTTI gli italiani, il prossimo passo è contare quante
volte al giorno ci grattiamo i coglioni? Altro che
privacy... tutti i fogli che firmiamo per avere il rispetto
della privacy sono solo cartacce senza alcun valore,
soprattutto dopo episodi come questo. Che presa per il
culo.
1 maggio 2008 0:00 - Francesco
Replicate questo messaggio se ritenete che i responsabili di
questo atto antidemocratico debbano risarcire i danni ai
cittadini italiani che hanno visto violati i propri diritti,
primo tra tutti quello sulla privacy!
Sotto
l'egida dell'associazione ADUC e, speriamo, tutte le
altre associazioni di difesa del cittadino, del consumatore,
del contribuente, ecc, possibilmente promuovere una Class
Action nei confronti dei responsabili.
Povero
Paese nostro... Francesco da Roma
1 maggio 2008 0:00 - faby
Non ho parole!!!! Se Romano si difende dicendo che
"la legge sulla privacy consente la pubblicazione delle
dichiarazioni"...io penso "ok, le dichiarazioni
sono pubbliche in Italia.....e le vedono gli
italiani....così però sono visibili in tutto il
mondo!" e, in ogni caso, non capisco per quale motivo i
miei dati se ne debbano andare in giro, vista tutta la
burocrazia che esiste e le tante firme che dobbiamo mettere
per "la liberatoria sui dati sensibili" anche per
comprare un frigorifero!!!! mah! Inoltre, ritengo
che la dichiarazione dei redditi riguardi solo il privato
cittadino e lo Stato italiano....e non il cittadino italiano
e il resto del mondo!!! Bella Italia!!!
1 maggio 2008 0:00 - bogie
ATTOPPEEEEEE........ NON DICI NIENTE?
(governo
PRODINO)bhaaaaaaaaaaaaaaaaaa
A....c..o
30 aprile 2008 0:00 - Giuliano
Ricordo che anni fa (almeno vent'anni fa) le
dichiarazioni dei redditi venivano pubblicate regolarmente
dai quotidiani. Sono finite sui giornali anche le
dichiarazioni di miei parenti e senza che nessuno gridasse
allo scandalo. Poi la faccenda cadde in disuso ma ora la
pubblicazione via Internet ha creato un tam tam che ha
raccolto un numero abnorme di curiosi e cosi' e'
scoppiato il problema della Privacy, che e' una legge
molto piu' recente di quella riguardante la
pubblicita' delle dichiarazioni fiscali e della quale la
legge sulla Privacy non ha tenuto conto. Colpa del
legislatore, non di Visco.
Fra due settimane
dovro' seguire un corso proprio sulla legge della
Privacy. Penso che dibatteremo anche su questo aspetto.
30 aprile 2008 0:00 - FABRIZIO
Un simile atto, oltre a rappresentare una palese violazione,
tanté che il garante lo ha immediatamente stoppato, é
ancor più grave se si pensa che é stato commesso in una
fase nella quale il governo dimissionario deve attenersi a
svolgere essenzialmente l'ordinaria amministrazione e
non inventarsi colpi di coda da ultima spiaggia.
Il Sig. VISCO deve semplicemente vergognarsi (ma ormai
sarebbe l'ennesimo episodio) del suo atteggiamento
arrogante e spadroneggiante.
Fatti salvi i
possibili danni che a mio avviso andranno valutati e CHIESTI
a lui personalmente quale unico responsabile di questo atto
tanto inqualificabile quanto dalla dubbia utilità, mi
auguro che il Sig. VISCO sparisca definitivamente dalla
scena politica italiana e si ritiri (lui che può farlo) a
godersi la milionaria pensione da parlamentare che leggi
scellerate (quanto l'atto di cui stiamo discutendo) per
decenni hanno regalato a uomini politici che non hanno mai
lavorato neppure un'ora in fabbrica o in cantiere e che
non sanno neanche dire quanto costa un litro di latte o un
kilo di pane !
30 aprile 2008 0:00 - laioc
comunisti di merda
30 aprile 2008 0:00 - claudio
Fate bene a denunciare!!!! è una cosa vergogniosa tutti
questi dati resi pubblici in questo modo!! aldilà
della privacy c'è anche il pericolo che questi dati
siano andati in possesso di qualche male intenzionato!!! e
possa commettere crimini contro una qualsiasi persona...
faccio un es... come il sequestro di una persona in modo
tale da minacciare con un riscatto ADEGUATO la famiglia.
comunque andate avanti è VERGOGNIOSO!!!!
30 aprile 2008 0:00 - Christian
Fiduciosi che intraprenderete iniziative giudiziarie per
questo gravissimo episodio, che potrebbe tra l'altro
ripetersi o venir amplificato ed esposto mediante altri
canali oltre a quello del sito web dell'Agenzia delle
Entrate (dopotutto i dati sono stati già resi noti e
divulgati, non solo dalla stampa, ma anche in altri
siti...), attendiamo Vostre cortesi aggiornamenti sulla
questione. Un gruppo d'amici.
30 aprile 2008 0:00 - ORAZIO
sono venuto a conoscenza oggi di questa grave mancanza del
precedente governo l'ultima ciliegina sulla torta prima
di andarsene e che finalmente il popolo italiano ha mandato
a casa spero per sempre. vorrei sapere se i cittadini
possono appellarsi ad un indennizzo per la violazione della
privacy contro queste persone incapaci e se voi ci potete
dare una mano. distinti saluti
30 aprile 2008 0:00 - Rosario
Penso che questa sia una parte molto privata delle nostre
famiglie per ovvi motivi,penso sia alquanto pericoloso
divugare questo tipo di informazioni personali e, spero
tanto che chi puo'fare qualcosa si metta in moto per
cambiare questa norma prima che sia troppo tardi.
30 aprile 2008 0:00 - Sergio
Per le eprsone fisiche i dati pubblicati comprendono:
- comune di residenza fiscale - data di
nascita - categoria prevalente di reddito - codice
attività - reddito imponibile - imposta netta
- tipologie di reddito - volume d'affari -
tipo di modello dichiarativo
Credo che anche la
nostra legge sulla privacy sia in questo modo violata.
30 aprile 2008 0:00 - Piero Elia
Questo episodio è un ulteriore e gravissimo attentato alla
democrazia! Quindi l'esatto contrario di quanto afferma
l'ineffabile (e per fortuna) Vice Ministro Visco il
quale continua a dire bugie!, ma questa non è una novità:
Generale Speciale docet!
30 aprile 2008 0:00 - giovanni
La solita legge per far passare da 'ladri' gli
autonomi e da 'poveracci' i dipendenti. Peccato
che un autonomo faccia SOLO quel lavoro, che sia tartassato
in mille altri modi, mentre TANTI MA VERAMENTE TANTI
DIPENDENTI arrotondano con un doppio lavoro in nero che NON
COMPARE nella LORO dichiarazione dei redditi. Non me ne
vogliano i DIPENDENTI ONESTI, non è di LORO che sto
parlando.
30 aprile 2008 0:00 - Annapaola Laldi
Trovo la cosa abbastanza inquietante, però mi sembra che
non faccia altro che aggiornare ciò che già accade, per
quel che ne so, da sempre. Cioè, chiunque vuole può
recarsi all'agenzia delle entrate e consultare le liste
delle dichiarazioni dei redditi e quindi controllare il
reddito di chicchessia. Inoltre, quando queste liste vengono
pubblicate per la prima volta, i quotidiani locali sono
prodighi di informazioni su nomi cognomi e redditi, facendo
la graduatoria certo dei più ricchi, se non quella dei più
poveri (come invece avviene per i rappresentanti eletti alle
Camere, alle assemblee regionali, eccetera). Quindi il
problema sta, come si dice, a monte rispetto a Internet.
30 aprile 2008 0:00 - giuseppe
E'una cosa vergognosa,fatta da un governo precedente
vergognoso,penso il governo piu' disatroso che
l'Italia abbia mai avuto.Fatto da gente incapace,vedi
prodi mastella,padoa schioppa,solo per citarne
alcuni.Incapaci persino di governare a casa loro,hanno
lasciato un popolo in mutande,e una poverta' mai vista
prima. Ci vorrebbe un qualcuno che li prendesse tutti i
responsabili di questo disastro,e li buttasse in una buca e
coprirli di terra ,lasciarli morire piano piano. Saluti
a tutti