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2 maggio 2008 0:00 - Pierino
Una volta non c'era la legge sulla privacy e quindi si poteva anche divulgare previo documento di chi voleva sapere i redditi degli altri, oggi invece è stata violata la legge ed è giusto che sia fatta una denuncia contro chi la violata e che sia risarcito il danno a tutti quelli che lo richiedono in base alle tariffe stabilite dalla legge stessa sulla privacy,quindi se il contribuente ha firmato sulla dichiarazione dei redditi l'AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI
DELLA LEGGE 675/96, la quale dice che i dati riportati devono essere trattati solo per tale scopo e quindi non divulgati alle persone estranee all'AGENZIA dell'ENTRATE.

Non vale la pena altrimenti che scrivono queste cose sui modelli e tabulati!

Informativa sul trattamento dei dati personali ex art. 13 D. Lgs. 196/2003
Gentile contribuente, l’Agenzia delle Entrate La informa che i dati del conto corrente bancario o postale conferiti facoltativamente tramite questo modello, sono raccolti esclusivamente per l’espletamento del servizio "F24 online", che permette il pagamento online delle imposte.
Le informazioni vengono raccolte dagli intermediari abilitati al servizio Entratel, aderenti alla
convenzione “F24 cumulativo on line” mediante la presente delega e vengono trasmesse per via telematica
all’Agenzia delle Entrate, la quale li invierà alla banca o a Poste Italiane S.p.A., depositarie del conto, per
richiedere l'addebito delle somme dovute relative ai modelli F24 inviati telematicamente ed autorizzarne il
prelievo. L’Agenzia delle Entrate, gli intermediari, la banca e Poste Italiane S.p.A. gestiranno le informazioni
acquisite, ciascuno per la propria sfera di competenza, in qualità di titolari del trattamento, prevalentemente
con l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati, attuando idonee misure di sicurezza per
garantire che i Suoi dati personali siano accurati, completi ed aggiornati per le finalità per cui vengono
gestiti, ed impiegando misure amministrative, tecniche e fisiche per tutelare le informazioni dall’alterazione,
la distruzione, la perdita, il furto, o l’utilizzo improprio o illegittimo.
Le informazioni contenute nella delega di pagamento sono trasmesse dall’Agenzia delle Entrate alla
banca o a Poste Italiane S.p.A., con sistemi di “cifratura”, tali cioè da renderne impossibile la lettura a
soggetti esterni non coinvolti nell’erogazione del servizio.
Per conoscere in modo più approfondito le politiche di tutela e salvaguardia delle informazioni che
Lei ci fornisce, e l’indirizzo cui rivolgersi per l’esercizio dei diritti riconosciuti dall’art. 7 del D. Lgs.
196/2003, La invitiamo a visitare il sito www.agenziaentrate.gov.it
2 maggio 2008 0:00 - Fede
"ed ora cosa si dovrebbe fare?"

Se nelle liste pubblicate e ora su emule ci sono dati che la legge vietava di divulgare si seguono le vie legali.
2 maggio 2008 0:00 - FABRIZIO
Replico a quanto ha scritto Giuliano dicendo che é vero quanto egli afferma.

In effetti da anni anche nella mia città c'é il vezzo di pubblicare in piazza, in una bacheca pubblica, alla pubblica gogna, dichiarazioni dei redditi di esponenti noti quali notai, gioielleri, banchieri ecc.

Non ho mai capito la motivazione di tale procedura in quanto se doveva servire a smascherare evasori plateali quanto evidenti, non ha sicuramente colto nel segno.

Ricordo di un gioielliere che denunciava meno di un operaio e ovviamente nessuno di noi ha mai creduto alla bontà di tale dichiarazione.
Ma il problema é che a quanto pare invece ci credeva il fisco in quanto tale gioielliere ha continuato per anni a denunciare cifre simili e nessuno di coloro che dovevano controllare, ha mai avuto l'ardire di andare a vedere se era vero, per cui la "gogna" in effetti non ha mai funzionato.

Forse, invece di mostrare tali dati alla pubblica mercé, sarebbe stato meglio che i solerti funzionari avessero alzato il "culo" dalla sedia e fossero andati di persona a vedere il tenore di vita di quel tizio !

Ma mi viene un dubbio:

Vuoi vedere che la mossa di Visco (e l'abitudine di mostrare al pubblico i redditi altrui) é un modo per sollecitare la pubblica delazione ed invitare gli "invidiosi" a fare le spie ?

Già, infatti ricordate quando fu inaugurato il 117 ?

Fu detto che era il numero di telefono per segnalare gli evasori !!!!

Scellerato quel paese che, incapace di autogovernarsi ha bisogno di ricorrere alle spie !!!!!

Vuoi vedere che questo era proprio l'obiettivo di Visco ?
1 maggio 2008 0:00 - Michele L.
Immagino sappiate già che l'intervento del Garante ormai è completamente inutile;la frittata è ormai fatta.
Chi ha avuto accesso a quei dati li ha scaricati per intero ed ora sono disponibili in rete (tipo, Emule)..
ed ora cosa si dovrebbe fare?
1 maggio 2008 0:00 - marisa
Voi dell'aduc organizzatevi per una class action contro Visco,CI SAREMO TUTTI!!!!!!
1 maggio 2008 0:00 - Antonello 61
Azione decisamente ridicola che mette in evidenza lo spessore di alcuni rappresentanti della classe politica.
Il "signor" Visco quanti minuti doveva stare ancora al governo? Vergognoso atto di meschina ripicca. Mi riservo con un bel gruppo di amici di varie estrazioni politiche, anche di sinistra, di ricorrere ad azioni legali a livello personale. VERGOGNA
1 maggio 2008 0:00 - Francesco Mangascià
E' un atto così trasparentemente populista, nato solo per cercare di recuperare un po' dei consensi persi. Prova che la sinistra travasa ancora bile.
1 maggio 2008 0:00 - Stefano
Ho saputo della notizia solo ieri....
Sono andato sul sito dell'agenzia dell'entrate ed ho visto che, la consultazione era stata bloccata.
Poi pero' apro emule, digito nelle ricerche (rete KAd) "redditi" o anche meglio "H501" e vedo uscire risultati interessanti.
Ne scarico uno (in formato testo) ed i dati sono validi (conosco una persona nell'elenco...) .
I redditi sono ovviamente quelli del 2005 ...
Se 2+2 fa 4...posso sospettare (o avere la quasi certezza) della provenienza di questi dati.
Ciao
1 maggio 2008 0:00 - blaster
é un fatto vergognoso che solo un essere come Visco poteva fare ed avere pure il coraggio di difendere. Spero gli piovano addosso il più presto possibile migliaia di denunce, che venga ritenuto colpevole per tutto il possibile e che una volta tanto paghi per le sue responsabilità.
Già siamo spiati abbastanza da telecamere ecc. ecc., ora buttano ai quattro venti le dichiarazioni dei redditi di TUTTI gli italiani, il prossimo passo è contare quante volte al giorno ci grattiamo i coglioni?
Altro che privacy... tutti i fogli che firmiamo per avere il rispetto della privacy sono solo cartacce senza alcun valore, soprattutto dopo episodi come questo. Che presa per il culo.
1 maggio 2008 0:00 - Francesco
Replicate questo messaggio se ritenete che i responsabili di questo atto antidemocratico debbano risarcire i danni ai cittadini italiani che hanno visto violati i propri diritti, primo tra tutti quello sulla privacy!

Sotto l'egida dell'associazione ADUC e, speriamo, tutte le altre associazioni di difesa del cittadino, del consumatore, del contribuente, ecc, possibilmente promuovere una Class Action nei confronti dei responsabili.

Povero Paese nostro...
Francesco da Roma
1 maggio 2008 0:00 - faby
Non ho parole!!!!
Se Romano si difende dicendo che "la legge sulla privacy consente la pubblicazione delle dichiarazioni"...io penso "ok, le dichiarazioni sono pubbliche in Italia.....e le vedono gli italiani....così però sono visibili in tutto il mondo!" e, in ogni caso, non capisco per quale motivo i miei dati se ne debbano andare in giro, vista tutta la burocrazia che esiste e le tante firme che dobbiamo mettere per "la liberatoria sui dati sensibili" anche per comprare un frigorifero!!!!
mah!
Inoltre, ritengo che la dichiarazione dei redditi riguardi solo il privato cittadino e lo Stato italiano....e non il cittadino italiano e il resto del mondo!!!
Bella Italia!!!
1 maggio 2008 0:00 - bogie
ATTOPPEEEEEE........ NON DICI NIENTE?

(governo PRODINO)bhaaaaaaaaaaaaaaaaaa

A....c..o
30 aprile 2008 0:00 - Giuliano
Ricordo che anni fa (almeno vent'anni fa) le dichiarazioni dei redditi venivano pubblicate regolarmente dai quotidiani. Sono finite sui giornali anche le dichiarazioni di miei parenti e senza che nessuno gridasse allo scandalo. Poi la faccenda cadde in disuso ma ora la pubblicazione via Internet ha creato un tam tam che ha raccolto un numero abnorme di curiosi e cosi' e' scoppiato il problema della Privacy, che e' una legge molto piu' recente di quella riguardante la pubblicita' delle dichiarazioni fiscali e della quale la legge sulla Privacy non ha tenuto conto.
Colpa del legislatore, non di Visco.

Fra due settimane dovro' seguire un corso proprio sulla legge della Privacy. Penso che dibatteremo anche su questo aspetto.
30 aprile 2008 0:00 - FABRIZIO
Un simile atto, oltre a rappresentare una palese violazione, tanté che il garante lo ha immediatamente stoppato, é ancor più grave se si pensa che é stato commesso in una fase nella quale il governo dimissionario deve attenersi a svolgere essenzialmente l'ordinaria amministrazione e non inventarsi colpi di coda da ultima spiaggia.

Il Sig. VISCO deve semplicemente vergognarsi (ma ormai sarebbe l'ennesimo episodio) del suo atteggiamento arrogante e spadroneggiante.

Fatti salvi i possibili danni che a mio avviso andranno valutati e CHIESTI a lui personalmente quale unico responsabile di questo atto tanto inqualificabile quanto dalla dubbia utilità, mi auguro che il Sig. VISCO sparisca definitivamente dalla scena politica italiana e si ritiri (lui che può farlo) a godersi la milionaria pensione da parlamentare che leggi scellerate (quanto l'atto di cui stiamo discutendo) per decenni hanno regalato a uomini politici che non hanno mai lavorato neppure un'ora in fabbrica o in cantiere e che non sanno neanche dire quanto costa un litro di latte o un kilo di pane !
30 aprile 2008 0:00 - laioc
comunisti di merda
30 aprile 2008 0:00 - claudio
Fate bene a denunciare!!!! è una cosa vergogniosa tutti questi dati resi pubblici in questo modo!!
aldilà della privacy c'è anche il pericolo che questi dati siano andati in possesso di qualche male intenzionato!!! e possa commettere crimini contro una qualsiasi persona... faccio un es... come il sequestro di una persona in modo tale da minacciare con un riscatto ADEGUATO la famiglia.
comunque andate avanti è VERGOGNIOSO!!!!
30 aprile 2008 0:00 - Christian
Fiduciosi che intraprenderete iniziative giudiziarie per questo gravissimo episodio, che potrebbe tra l'altro ripetersi o venir amplificato ed esposto mediante altri canali oltre a quello del sito web dell'Agenzia delle Entrate (dopotutto i dati sono stati già resi noti e divulgati, non solo dalla stampa, ma anche in altri siti...), attendiamo Vostre cortesi aggiornamenti sulla questione.
Un gruppo d'amici.
30 aprile 2008 0:00 - ORAZIO
sono venuto a conoscenza oggi di questa grave mancanza del precedente governo l'ultima ciliegina sulla torta prima di andarsene e che finalmente il popolo italiano ha mandato a casa spero per sempre. vorrei sapere se i cittadini possono appellarsi ad un indennizzo per la violazione della privacy contro queste persone incapaci e se voi ci potete dare una mano. distinti saluti
30 aprile 2008 0:00 - Rosario
Penso che questa sia una parte molto privata delle nostre famiglie per ovvi motivi,penso sia alquanto pericoloso divugare questo tipo di informazioni personali e, spero tanto che chi puo'fare qualcosa si metta in moto per cambiare questa norma prima che sia troppo tardi.
30 aprile 2008 0:00 - Sergio
Per le eprsone fisiche i dati pubblicati comprendono:

- comune di residenza fiscale
- data di nascita
- categoria prevalente di reddito
- codice attività
- reddito imponibile
- imposta netta
- tipologie di reddito
- volume d'affari
- tipo di modello dichiarativo

Credo che anche la nostra legge sulla privacy sia in questo modo violata.
30 aprile 2008 0:00 - Piero Elia
Questo episodio è un ulteriore e gravissimo attentato alla democrazia! Quindi l'esatto contrario di quanto afferma l'ineffabile (e per fortuna) Vice Ministro Visco il quale continua a dire bugie!, ma questa non è una novità: Generale Speciale docet!
30 aprile 2008 0:00 - giovanni
La solita legge per far passare da 'ladri' gli autonomi e da 'poveracci' i dipendenti.
Peccato che un autonomo faccia SOLO quel lavoro, che sia tartassato in mille altri modi, mentre TANTI MA VERAMENTE TANTI DIPENDENTI arrotondano con un doppio lavoro in nero che NON COMPARE nella LORO dichiarazione dei redditi.
Non me ne vogliano i DIPENDENTI ONESTI, non è di LORO che sto parlando.
30 aprile 2008 0:00 - Annapaola Laldi
Trovo la cosa abbastanza inquietante, però mi sembra che non faccia altro che aggiornare ciò che già accade, per quel che ne so, da sempre. Cioè, chiunque vuole può recarsi all'agenzia delle entrate e consultare le liste delle dichiarazioni dei redditi e quindi controllare il reddito di chicchessia. Inoltre, quando queste liste vengono pubblicate per la prima volta, i quotidiani locali sono prodighi di informazioni su nomi cognomi e redditi, facendo la graduatoria certo dei più ricchi, se non quella dei più poveri (come invece avviene per i rappresentanti eletti alle Camere, alle assemblee regionali, eccetera). Quindi il problema sta, come si dice, a monte rispetto a Internet.
30 aprile 2008 0:00 - giuseppe
E'una cosa vergognosa,fatta da un governo precedente vergognoso,penso il governo piu' disatroso che l'Italia abbia mai avuto.Fatto da gente incapace,vedi prodi mastella,padoa schioppa,solo per citarne alcuni.Incapaci persino di governare a casa loro,hanno lasciato un popolo in mutande,e una poverta' mai vista prima.
Ci vorrebbe un qualcuno che li prendesse tutti i responsabili di questo disastro,e li buttasse in una buca e coprirli di terra ,lasciarli morire piano piano.
Saluti a tutti
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