Lo dicevo io, a ragione, che la germania quanto a
repressività non credo sia seconda a nessuno. E fa bene.
Anch'io in Germania, quando viaggiavo, la Polizia su
autostrada vicino a Berlino mi ha inseguito perchè forse ai
centodieci occupavo la corsia centrale dovendo stare alla
massima destra. I cartelloni "und sie?" non li avevo
visti.
Ed ancora a piedi a Francoforte, casualmente(all'italiana,
naturalmente) in transito su una pista ciclabile, peraltro
solo delimitata da righe, ormai mi ammazzavano di insulti e
minacce di chiamare la polizia.
Vi basta qualche esempio da proiettare per capire quanto nio
italiani siamo lisci e buoni con i nostri "propri"
interessi, ma zero per gli altri.
Ciao.
26 settembre 2011 11:38 - kozzu
Ciao savpg, devo riconoscere che di leggi mi intendo
veramente poco. L'idea che mi sono fatto è indotta da
parole di persone più esperte di me, quindi non ho
argomentazioni per afrontare il tema. Di certo posso
affermare che non mi fido di Calderoli, ma neanche di
qualsiasi altro; in ogni caso un lavoro di sfoltimento delle
leggi ha bisogno di un team di persone e necessita di lungo
tempo.
tornando alla tematica: io sono per leggi che non per forza
devono essere repressive, ma le sanzioni sicure. Uguali per
tutti, senza troppe distinzioni. voglio concludere con un'
osservazione: gli incidenti non capitano perchè la gente si
droga, ma per motivi di altro tipo (distrazione, stanchezza,
imperizia, fretta ecc)
Non mi ha fatto piacere, ma dimostra la differenza tra
l'Italia e gli altri paesi: mi è arrivata una multa dalla
Germania per non aver rispettato la distanza di
sicurezza.... potete immaginarvi che accada in Italia?
23 settembre 2011 20:28 - savpg8801
Accidenti, ma allora è il sito aduc che modifica.
Dopo rivisto, anche il link corretto risulta di nuovo
sbagliato, almeno nel mio browser.
Mah...
Prego modificare a mano nell'indirizzo url
23 settembre 2011 20:25 - savpg8801
Come al solito, nei copia-merge dei link bisogna manovrare:
nel post precedente ho indicato:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=2008121803420
7AALYl56
e non funziona perchè è necessario togliere il blank tra
lo 0 e il 7 e la virgola finale.
Dopo di che funziona: grazie per l'attenzione.
Così:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=2008121803420
7AALYl56
23 settembre 2011 14:43 - savpg8801
Caro kozzu...sulla bontà delle leggi italiane non saprei
pronunciarmi, come sul fatto che siano troppe, ma rispetto a
cosa o a chi?
Forse tutti sparano numeri o giudizi, ma il vero chissà chi
lo conosce; probabilmente nessuno.Chiesto al Web, tra molte
risposte c'è:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=2008121803420
7AALYl56,
Ma quanta attendibilità su questo tema ci può essere?
Certo che se determinassimo, non so con quale criterio, che
sono troppe e tanti lo dicono, si deeve prendere atto che Il
Leghista Calderoli fu incaricato di sfoltirle.
Ma come ha fatto? Cosa ha eliminato? I criteri? Potrebbe
aver tolto leggi giuste e sincere ed aver lasciato altre
assurde e insulse o dannose.
Il tutto, però rispecchia sicuramente quello che ho detto
qualche post fa, e, cioè, che la variegazione della
popolazione residente e non in Italia(e quindi degli
"italiani" in senso lato) è enorme e di conseguenza anche
le regole (chiamiamole leggi) sono infinitamente
maggiori.
La farraginosità di chi le studia, le redige, le approva
per la promulgazione, è venuta instaurandosi a causa della
sempre scarsa interpretabilità di esse leggi.
Chi ha macinato un po' di diritto sa bene che ad ogni legge
di tre righe si pongono in premessa centinaia di richiami,
visto che, appurato...posto in
evidenza....richiamato...tenuto conto...citando articoli,
disposti, ecc. che provocano una impossibile ricerca di
semplicità, immediatezza, certezza, comprensibilità
applicativa ed interpretativa.
Diciamo dei giudici, ma anch'essi poveri cristi sono come
dei caduti in mare in mezzo all'Atlantico.
Lo dimostrano enormi quantità di giudizi in giudicato che
sono rivoltati come calzini in gradi successivi, o che
vengono rigiudicati differentemente per vizi enormi di forma
e di contenuti.
Perciò il fatto stesso che si possa sfoltire non è
sinonimo di sfoltire bene ed adeguatamente.
E chi lo farebbe BENE?
Abbiamo ancora leggi del ventennio o accise (derivate da
leggi) di un secolo fa.
Perchè non le tolgono o non le rimaneggiano?
Bene, come al solito il comune cittadino si lamenta, ma mai
nessuno che ricordi il dantesco Purgatorio ove al XVI°, e
per altre motivazioni....Le leggi son, ma chi pon mano ad
esse?... significava che l'educazione legale, da sempre
iscritta nel contesto comportamentale umano, esiste ma
difficilmente viene applicata o, meglio, a commento: "quale
signore spirituale o temporale opera secondo le leggi? ".
Quindi vezzo comune ed antico.
Dunque chi mai potrà convenientemente "por mano" per
estirpare questo conosciuto, ma incurabile tumore?
Ogni cittadino, come recita in altro loco la Costituzione e
per l'esattezza all'art.50 può...ecc.
Ma io personalmente sosterrei ...deve.
By.
23 settembre 2011 10:31 - kozzu
ciao savpg, condivido quasi tutto quello che dici e sono
curioso di sapere se condividi anche il pensiero seguente:
la legislazione italiana è una delle più complete che
esistano, ma purtroppo chi sta al potere continua a
sconvolgerla per scopi personali (non solo il berlusca)
svuotandola di fatto della sua coerenza.
L'altra cosa che penso (va bene che non puoi mai conoscere
fino in fondo una persona) è che quando uno sbaglia
ripetutamente non c'è alcun motivo di aspettare per
prenderlo a calci in culo (in particolar modo se fa parte
delle istituzioni).
A guardare con distacco alla politica risulta evidente che
sono tutti uguali (per fortuna c'è qualche eccezione)e
fanno cricca. E quando litigano è solo un teatrino a
beneficio degli stolti.
La mia conclusione è la seguente: le leggi andrebbero
ridotte drasticamente di numero, rese chiare ed
inequivocabili con particolare attenzione alla coerenza
delle stesse. Il pensiero più ampio mi porta a pensare che
lo Stato ha in gran parte perso l'autorità (quella che gli
riconosce il cittadino, non intendo quella che cerca di
stabilire con atti di forza) e forse anche ogni ragione
d'esistere..
Quindi le leggi devono essere poche, chiare, non ideologiche
e con la certezza della pena; ma sopratutto democratiche,
valide per tutti...altrimenti a che cosa serve lo Stato?
Buona giornata
22 settembre 2011 22:30 - savpg8801
Giusto kozzu, e un ciao. Vedo che una discussione pacata è
in grado di poter sviscerare problemi, almeno
accademicamente, se non in ambito decisionale.
L'art. 54 della C.I. recita ciò che hai affermato.
Ogni articolo della C.I. però recita tante affermazioni,
regole, imposizioni, suggerimenti, normative, diritti e
doveri, regole ecc. alle quali ogni cittadino, o
propagazione di esso -fino alla sua massima aggregazione che
è lo Stato- dovrebbe attenersi quasi d'imperio.
Come al Vangelo o ai Comandamenti per chi è Cristiano. O al
Corano per un Musulmano.
So bene che tu sai che non è così. E lo sappiamo tutti noi
appartenenti al Popolo Italiano. Sappiamo bene che la
variegazione infinita che ci contraddistingue porta a non
tenere conto di tutte queste, chiamiamole così, regole.
Allora, cosa fare? Cosa fare se lo sono chiesto sempre i
grandi pensatori, filosofi, educatori, statalisti, ecc. Ma
con quali risultati?
Quelli, secondo me, di porre spiegazioni ulteriori e creare
così ancora più regole, incombenze inestricabili e
incomprensibili a molti.
Perciò regna il caos "Costituzionale".
Vedi ogni giorno che ci si oppone o si impugnano decisioni,
leggi, regole, sentenze, comportamenti, targandoli come:
ANTICOSTITUZIONALI.
Cioè si agisce per la maggior parte dei casi contro le
regole?
Oppure siamo menefreghisti e individualisti e mandiamo la
Costituzione a quel paese?
Oppure non sappiamo quel che facciamo?
O, meglio, sappiamo quel che facciamo, ma non ce ne importa
nulla, tanto nessuno ci punisce severamente........?
Però dovremmo ottemperare con impegno e soddisfazione di
aver compiuto il nostro dovere, come un soldato dà la vita
per la propria Patria.
Ma io non voglio affermare che: l'italiano fa; l'italiano
dice; l'italiano spende o spenderà; l'italiano è
ignorante; L'italiano è creativo; ecc.
Questi sono solo sistemi banali ed inesatti di comunicazione
degli organi d'informazione, puramente di deriva statistica
e quindi quanto mai inattendibili se considerati
singolarmente.
Ma veniamo al Tuo legittimo dubbio (se non affermazione)
cioè che si dovrebbe essere volti al massimo rispetto di
questo art.54 e che condivido al massimo.
Chi elegge codesti personaggi? Ora li propone il partito, la
coalizione, la politica (con la "p" minuscola).
Ma se anche si addivenisse alla richiesta riforma della
legge elettorale, dove il cittadino elegge il Cittadino a
governarlo e a rappresentarlo, credi che si arriverebbe a
conclusioni migliori?
Io temo proprio di no. Anche se io conosco il mio vicino che
è brava persona e lo voto, potrei sbagliarmi. Lui fa la
brava persona, è incensurato, non l'ho mai visto
acchiappare neppure una mosca, ma ha una doppia vita come
Jeckil e Hide e la sera va a fare il bungabunga o a spacciar
droga.
Sai, moltiplicato per cinquantamilioni, che bell'affare ne
uscirebbe?
Noi stiamo svicolando dal tema di questo thread e la colpa
è anche un po' mia. Ma una parlatina di ciò che sta a
monte non fa mai male.
Il resto dopo che mi sarò disinfiammato le dita.
Good Night.
22 settembre 2011 21:14 - kozzu
ciao savpg, ho cercato di leggere tra le righe e qualcosa
l'ho capito (hai una retorica famigliare). Intanto vorrei
sapere se convieni con me sulla seguente affermazione: chi
rappresenta il popolo e le sue istituzioni dovrebbe essere
persona di buone qualità morali (e mi sembra che ne parli
l'art. 54 della costituzione, ma non sono sicuro). Questo
per dire che io la considero una cosa di primaria
importanza.
Poi parli di gregarismo inintelligente; ma Tu credi che un
popolo che si nutre di Barbara D'Urso, la De Filippi, Vespa,
Fede ecc. si possa considerare intelligente?
Ti stupirai forse che io con i lavori forzati sarrei anche
d'accordo a patto che le regole fossero uguali per tutti, a
prescindere dalle possibilità economiche e dalle
conoscenze. Cioè non come succede in tutti gli ambiti della
vita dove politici,poliziotti e imprenditori se la cavano
sempre con poco, quasi mai il carcere (un esempio c'è stato
oggi, Milanese).
Dato che non sono del tutto stupido, certi esempi non li
seguo, però mi fa incazzare un sacco quando sento di
politici disonesti che continuano a stare in parlamento come
se niente fosse e anche quando le forze dell'ordine abusano
del loro potere. In generale lo stato delle cose mi
spaventa, ma non è la società a farmi paura; sono quelli
che sono a capo di questo paese che mi terrorizzano.
Ti faccio un'osservazione sui ministri insultati: chi
dimostra di occupare certi ministeri senza avere le
conoscenze adeguate o viziate da una visione moralistica,
forse se li merita gli insulti . Se poi, in sede di
confronto, evita di rispondere in modo semplice a domande
semplici dimostra malafede (o ignoranza).
Per quanto riguarda la strada, io le mie decisioni le prendo
e quando è possibile rompo le palle a quelli che fanno gli
stronzi, niente di pericoloso, niente insulti e gli sorrido
pure.
Ti auguro una buona serata
22 settembre 2011 13:36 - savpg8801
Beh...kozzu...non è un problema se uno non è con me
d'accordo. Non pretendo tanto. Non offendo, spero, se le mie
affermazioni, non volutamente, possano ingenerare
risentinenti.
Guai se tutti ragionassimo sulla stessa linea.
Il mondo sarebbe statico e primordiale.
Posso solo, per l'ennesima volta, ribadire i miei
convincimenti (bada bene NON pretendo che altri li
capiscano) sperando che leggano sulle, e fra, le righe di
quanto ho scritto e che tanti gruppi associazionistici
affermano, non certo i soliti eversivi che, in nome di una
loro"libertà" di fare come vogliono (liberalizzare,
legalizzare, sostenere comportamenti deleteri, insultare
ministri o sostenitori di lotta alle aberrazioni, ecc.)
esaltandone il concetto come assioma di giustizia.
Gli esempi, belli o brutti, che tu ritieni
autorizzanti(propedeutici) ad essere seguiti, sono indice di
gregarismo inintelligente, cioè non facenti parte di una
cultura profonda di buon raziocinio intellettuale e
personale.
Equivale a sostenere che tutte le azioni che si fanno sono
sostenute ed autorizzate dagli esempi. Ma stiamo
scherzando?
La psiche umana non è come quella animale che viene formata
da un imprinting appena nasci da parte(in genere) dei
genitori che ti inducono a fare o non fare per sopravvivere
e trasmettere alla prole comportamenti evolutisi dalla notte
dei tempi sempre gli stessi relativamente alle specie, pena
non scritta l'estinzione.
Il cervello umano è diverso.Intanto è troppo giovane nella
storia della vita: un secondo appena della scala delle
esistenze dalla formazione dei primi esseri unicellulari o
amminoacidi. Spesso fa il contrario degli insegnamenti per
ripicca o per ribellione. Se lo facesse un animale, si
estinguerebbe e non darebbe corso alla progenie.
L'individuo umano, invece, è pedestremente tutelato in ogni
suo sbaglio, incertezza, amato e curato, si cerca di
correggerlo, spesso senza riuscirvi, si perdona sempre, e
non si punisce abbastanza e si crede che con gli esempi
tutti imparino....sììì imparano il bene e il male, ma
devono poi avere la testa discrezionale per eseguire o non
seguire ciò che hanno imparato. A un bambino piccolo si
perdona tutto-è incapace per forza- ma più passano gli
anni il forzato perdono di mamma risolve sempre meno, salvo
che a se stessa.
Caro kozzu, se c'è un vigile o un poliziotto drogato o che
non mette la freccia, o che ha preso una mazzetta,
autorizzerebbe a seguire il di lui esempio solo se non si ha
TESTA.
Ma se si è persone normali, con educazione(non criminale)
sana e radicata ai buoni principi(e non mi venire a dire che
sono buoni, per lui,i principi criminosi per lui normali di
uno educato dal mafioso o dal trasgressore) e ai codici
comportamentali, ai dettami della legge equa e rettilinea
(non quella permissivista o vaga, o peggio che dia adito a
comportamenti illeciti) insomma individuo rispettoso e
degno; allora, da persone normali, decidiamo quale mezzo
sia migliore, meno dispendioso, più immediato, e non
utopistico per ammansire, anche forzatamente, i trasgressori
che sono e da troppo tempo, blanditi.
E rispettiamo un po' di più, tenendone in primario conto,
le vittime di cui ormai nessuno parla.
I morti e i rovinati sono loro!
Cerchiamo di non limare le responsabilità fino a lisciare
il criminale, comminandogli sempre i minimi previsti o
addirittura rilasciandolo.
Mi dirai che l'esempio di vedere qualcuno mandato ai lavori
forzati (ora bestemmia) non serve. Già non serve se non
c'è nessuno a prenderti, o se, con leggi del perdono, poi
ti rilasciano; E giù di li a ricominciare, tanto si passa
sempre liscia.
Ma se la CERTEZZA della pena DURA ti fa venire la paura
(dico anche terrore) addosso, quì, allora calza il tuo
discorso degli esempi. Ma solo a queste condizioni. Il
resto è aria.
...." Se poi la strada è un campo da guerra lo decidiamo
tutti noi....
Scusa, ma noi tutti non decidiamo proprio nulla.
Il campo da guerra io non l'ho deciso e tanti altri come me.
Semmai lo hanno deciso gli interessati nostri
"rappresentanti indegni", da me e da altri NON voluti.
O le decisioni avvengono solo da parte di alcuni
criminaloidi che si sentono di rappresentare il "Tuo"
tutti????
22 settembre 2011 10:54 - kozzu
Caro savpg, non posso essere d'accordo con le Tue
conclusioni: la repressione non è uno strumento funzionale.
Pur rispettando la Tua opinione, devo dissentire su vari
punti. in primis non condivido l'idea che la gente non vuole
prendere i mezzi; se i servizi fossero adeguati la gente li
userebbe di più. Sono d'accordo sulla certezza ed
immediatezza delle pene, ma anche se gli agenti sono pochi,
potrebbero fare di più.
Ma poi Ti devo far notare una cosa: spesso sono le forze
dell'ordine a dare il cattivo esempio con comportamenti in
netto contrasto con il CdS e con ogni regola di buon
senso.
Una persona media, vedendo che le forze dell'ordine non
mettono le frecce, si sente autorizzata a fare lo stesso,
così come il cittadino medio che vede quanto rubano i
politici si sente autorizzato ad evadere le tasse. Il valore
del buon esempio è assoluto, ma il cattivo esempio fa più
presa.
Se poi la strada è un campo da guerra lo decidiamo tutti
noi..
22 settembre 2011 8:50 - savpg8801
A me per esempio, la birra fa schifo.
Ma che c'entrano le debolezze personali e il risvolto
passivo adottato? Ma che vuoi sostituire con misure
spendacciose che nessun governo, specie nelle condizioni
disastrose odierne, a facili reati di ogni idiota al
volante, anche se non commessi con la solita condizione di
ebbri o drogati(uffa), con pattuglie o mezzi di
controllo!
O glie ne metti, come ho già detto altre volte, centinaia
di migliaia in più con mezzi, strutture, e molto altro, o
non serve. Non serve perchè, anche un 1% di controlli in
più equivale a sfamare l'elefante con una fragola. Ci
capiamo?
Con le chiacchiere non si va avanti.
Quì non servono spot, blande misure a lungo termine,
strutture- cartelli-barriere-libretti-punti-accomodare le
buche che sempre si saranno-togliere la nebbia o gli alberi-
drizzare le curve-mettere 50 airbag alle macchine(anche le
vecchie?)educare(?) le autoscuole ancor prima dei patentandi
che se ne fregano)-far smettere ai velocisti di divertirsi-
fare lo spot del ministero(adesso in tv) della ragazza monca
che dice: mi dovevo fermare allo stop? (lei ci ha rimesso un
braccio e forse ha ucciso un poveraccio(ma di questo non si
parla). Ma che kazzo credete che contino tutte queste
menate?
Allora: non abbiamo pattuglie (magari ferme al bar) chi paga
centinaia di migliaia di agenti nuovi?
Non abbiamo mezzi pubblici? Ma chi li prende; la gente vuole
andare in macchina e basta; poi i comuni non hanno soldi-Sta
fallendo l'unica fabbrica di autobus.
Il cervellotico ideale di educare è pura fantascienza.
Il mezzo unico è reprimere durissimamente per limitare o
togliere i criminali dalla strada.
Se sono drogati, ubriacotti, incapaci, mafiosi, stronzetti,
giovani pirlotti doscotecari esibizionisti, emulatori del
branchetto di turno, malati non idonei alla guida, distratti
telefonisti e leccatori di gelati, stronzette che si
guardano allo specchietto o si truccano, o tanti altri che
non hanno rispetto specie per pedoni e ciclisti(parti deboli
della strada), ebbene......... se sono tutto questo e
tantissimo altro ancora, bisogna solo punire e punire,
sequestrare, incarcerare, toglierli per sempre dalla
possibilità di reiterare, metterli ad aiutare giorno e
notte coloro ai quali hanno arrecato danno, mandarli a
pulire culi negli ospedali o nei centri di rianimazione o a
scavar morti nei cimiteri, QUESTA è l'unica via immediata,
quella che serve ADESSO in emergenza, altro che decenni di
inutili spot.
Cioè leggi vere e applicabili immediatamente e
severissime.
Bisogna far capire che la strada è un campo di guerra e le
auto sono nelle mani di imbecilli incapaci e che si fa
finalmente sul serio per eliminare un fenomeno sfuggito di
mano.
21 settembre 2011 10:41 - kozzu
purtroppo non è possibile fare una distinzione per legge
tra teste di cazzo e persone equilibrate (se si potesse
sarebbe sufficiente) nell'assegnare le patenti. Io per
esperienza vi dico una cosa: quando torno in Rep.Ceca mi
bevo un sacco di birre, ma non ho nessun problema, perchè a
qualsiasi ora della notte arrivo ovunque con i mezzi. Questa
è una comodità che qui non esiste, in più c'è una
differenza fondamentale: se esci in macchina la sera ti
fermano al 50%, in Italia le probabilità non arrivano al 1%
( quindi nessun effetto deterrente). Quindi, per quanto mi
riguarda, sono convinto che con più agenti sulle strade le
cose andrebbero meglio. E certamente tagliando i fondi ai
poliziotti non si risolve alcun che..
è un pò come dire che bisogna combattere l'evasione
fiscale e poi tagliare i fondi alla guardia di finanza (e
chi le paga più le tasse così?)
17 settembre 2011 19:17 - Cepu
Bene Savpg, ci stiamo avvicinando.
Se questi delinquenti sapessero che i loro amici o
conoscenti hanno PERSO LA PATENTE per comportamenti
incivili, senza per forza aver ucciso qualcuno, andremmo
tutti molto meglio.
16 settembre 2011 18:04 - savpg8801
Intanto il tempo passa e si sta, come al solito, a
chiacchierare su norme, normette, applicazioni, leggine,
mesetto più o meno, punti e cavalletti, multina di qualche
euro in più, cavilli e cavilletti, applicazioni sempre al
minimo, ecc.
Ma gli automobilisti continuano ad imperversare, a portare
avanti i loro atti criminosi.
Il cavillo di Roma? Causa il mancato adeguamento
dell'intestazione dei blocchetti per le multe, tutti i
multati-dopo il cambiamento dell'intestazione di Ragione -
andranno impuniti. Dall'eccesso di velocità, alla guida in
stato confusionale, all'assenza di documenti, alla sosta
più o meno selvaggia, alla fuga dalla forza dell'ordine,
ecc.
Grazie ai ricorsi e al buonismo delle leggi.
--
Anche oggi una selvaggia automobilista, in città mentre ero
su pista ciclabile, mi ha attraversato davanti senza vedermi
e raschiandomi la ruota anteriore. Traballando potevo anche
cadere e spaccarmi il cranio. Ma, tanto, è un cranio di
maledetto rompiscatole ciclista, da eliminare.
Poi al mio urlo, si è fermata a venti metri e mi ha(dopo
che l'ho raggiunta, con fare mellifluo, chiesto
scusa...sììì scusa.
Ho ribadito : e se mi ammazzavi, e se lasciavi vedove o
figli orfani, e se mi invalidavi? Bè...ho pur chiesto
scusa.
Allora mi sono incazzato ed ho gentilmente risposto di usare
la testa e che con una semplice scusa, non si mangia. Ha
fatto spallucce e se ne è andata inveendo.
E la gente vuole educare? A far cosa?...
Se questa -una dei tanti imbecilli stradali- sapesse che la
sua amica è in prigione(vera) da dieci anni per aver
invalidato un qualche tizio innocente, ci penserebbe due
volte a far cazzate con la sua bomba a quattro ruote
potenziale bazooka arma per uccidere ed offendere e
metterebbe su dieci paia di occhiali.
E si renderebbe conto che con i comportamenti sbagliati,
sapendo di sbagliare, è un potenziale volontario killer,
altro che un poverino coinvolto lì in qualche incidente
senza volerlo.
Ci vuol altro che spot pubblicitari o puntini o graffette o
conferenze "educativo-esplicative delle polizie locali e non
a quattro gatti nei centri sociali, o inutili disquisizioni
sul come metter qualche virgola in più o in meno a leggi
buoniste che non servono a nulla se non a far passare il
tempo agli "studiosi del cavillo".
Intanto ogni giorno migliaia di persone restano infortunate
o morte a causa di questa ridicola biblica bontà nei
confronti degli automobilisti rei.
Ormai non si informa più su questo, ma le cronache locali
ancora ne parlano, per lo meno dei più gravi. Andiamo
almeno a conoscere le drammatiche realtà per migliaia di
famiglie, e smettiamo di cavillare su psicotiche
dissertazioni di colpa, di volontarietà, di metodo, di
spirito del diritto o delle leggi, di riformare il colpevole
(sì...a rifarlo ancora) magari sul suo divano di
casa(ammesso che ci stia), di sciorinare pareri e sapienza,
pecorescamente, su quello che dice la legge (ammesso che per
legge si intenda un qualcosa di univocamente interpretabile)
che con un copia-incolla tutti possono leggere. Ma se la
legge è blanda ed inutile, a cosa serve?
15 settembre 2011 15:51 - Cepu
Dico questo, pechè invece di invocare il carcere a vita, i
politici potrebbero lavorare su questa legge: Legge 29
luglio 2010, n. 120) che modificano il Codice della Strada.
"Entro 10 giorni, l'agente o l'organo accertatore della
violazione deve trasmettere il rapporto e la patente alla
Prefettura del luogo della violazione, che dispone la
sospensione provvisoria della patente di guida, fino ad un
massimo di due anni (tre anni se dall'incidente derivino
lesioni personali a terzi o la morte di una o più
persone)."
MASSIMO TRE ANNI e RIDANNO LE PATENTI ?!?!?!
Politici, sveglia !!!
15 settembre 2011 11:13 - Cepu
Ma certo Domenica: è già così, chi uccide va in carcere,
ci mancherebbe. E magari gli si toglie la patente per
sempre, così se anche esce non fa più di questi danni.
Dobbiamo però fare in modo che chi ha la tendenza a
uccidere non possa circolare PRIMA di uccidere.
Se uno circola tutte le sere mezzo fatto a 200 all'ora e non
gli togliamo la patente rapidamente, prima o poi uccide se
stesso e qualcun altro.
PREVENIRE è MEGLIO.
15 settembre 2011 7:16 - domenica56
punire chi commette un reato, non vuol dire che non dobbiamo
fare prevenzione, .......
chi uccide va in carcere, giusto?
oppure vogliamo mettere in discussione anche questo, poi è
giusto tutto il resto, cominciamo a chiudere i locali
notturni dove si beve troppo e circola droga oppure vogliamo
continuare a far finta di non vedere.
Le forze dell'ordine sono troppo impegnate a fermare le
persone senza cintura di sicurezza, fare prevenzione
significa gestire paesini, quartieri e andare fra la gente e
debellare lo spaccio di droga, tutto questo non si fa, tutti
sanno tutto e carabinieri e polizia non sanno nulla, noi
possiamo chiaccherare all'infinito non risolviamo nulla, è
la cultura che va cambiata ma per il momento ribadisco che
chi uccide volontariamente deve andare in carcere e ci deve
rimanere.
14 settembre 2011 20:28 - lucillafiaccola1796
scrivere a babbo natale di soprassedere nell'elargire
patenti di guida!
14 settembre 2011 15:33 - Cepu
..."Intanto la perdita dei punti non spaventa più nessuno;
con pochi euro si riconquistano."
ECCO IL PROBLEMA. Come si risolve ?
1) aumentare per ogni tipo di infrazione il periodo di
sospensione della patente o rendere più lungo il periodo di
acquisizione di nuovi punti;
2) raddoppiare i punti che si perdono in determinati periodi
(all’estero accade per i week end, per esempio);
3) incrementare il numero di controlli mobili e di
pattuglie;
4) introdurre una nuovo sistema di punti-sanzione che
sottrae i punti a coloro che in un certo arco temporale
hanno ricevuto sistematicamente un numero ripetuto di
sanzioni monetarie pur non essendo stati fermati
direttamente dalle pattuglie; superando una soglia massima
pre-determinata di sanzioni monetarie complessive, scatta la
perdita di punti per il TITOLARE della AUTOVETTURA sia esso
un privato o un’impresa;
5) introdurre l’opzione di estendere ‘i punti’ alla
vettura, disponendone il fermo temporaneo nel caso di
esaurimento dei punti: a prescindere da chi guida, dalla
patente, la MACCHINA viene fermata. Non servirà intestare
le multe ai dipendenti o alle nonne compiacenti.
E poi voglio vedere quanti gradassi restano per strada.
14 settembre 2011 12:27 - Cepu
Oh eccosi al punto. Io le tasse le pago, e mi scoccia che
vadano buttate nei finanziamenti ai giornali, nei rimborsi
ai partiti politici, negli interessi sul debito pubblico.
Preferirei che fossero investite in scuola, sanità,
giustizia e sicurezza stradale.
Una pattuglia di polizia ogni 6.000 persone, e leggi in
grado di fare ritornare efficiente il sistema della patente
a punti mi sembra il modo adeguato e utile ad evitare la
maggior parte dei morti in strada. Sempre mia opinione
personale.
14 settembre 2011 11:44 - savpg8801
.....Vabbbeee, ogni opinione è personale......
"Come dice giustamente Donvito: Più pattuglie e migliori
infrastrutture."""" Quel ""giustamente"" è opinione tua
personale.....Per me significa poco perchè semplicemente
molto vago con quel demagogico "più pattuglie" che sa
tanto di sindacato di collocamento personale; più quante?
Più dove? Con quali risorse? Una ogni strada o una ogni
quartiere, o una ogni città, o una ogni due cittadini? E
paga il sig.Donvito? O aggiungiamo tasse a quelle già
salate che io pago? Sapete quanto costa un poliziotto?
Sapete che dicono di non avere neppure i soldi per la
benzina e le manutenzioni dei mezzi? Sapete quali enormi
apparati servono per gestire tutte queste forze dell'ordine
che poi si ammalano, vanno in ferie, hanno permessi, fanno i
turni cosicchè come minimo si dovrebbero quadruplicare le
forze....
Ma mi sembrate gente fuori dal mondo!!!!!!!
Eppoi....."migliori infrastrutture" ... ma che cosa si
vuol dire con questa frasetta? forse più strade? forse
meno buche? forse più ponti o treni? forse più insegnanti
alle autoscuole per far promuovere gente che poi farà come
gli pare? forse più parcheggi? Ma che vuol dire che le
cosiddette generiche infrastrutture che non fanno altro che
riempire la bocca di ogni politico o associazionista o
sindacalista, siano la chiave giusta per entrare in una fase
di risanamento stradale?
E poi, anche qui con quali soldi (ammesso che servano) dove
e quando.....e chi le farebbe? forse come tutti gli
ospedali iniziati e mai finiti, o le strade mai completate,
o le ritrosie dei comuni , e intanto si va avanti a
spendere inutilmente su tutto e per decenni.
Dici anche: ...."Si spaventano invece quando quando
perdono progressivamente i punti della patente e alla fine
non possono più guidare....
::
Intanto la perdita dei punti non spaventa più nessuno; con
pochi euro si riconquistano.
Secondo, anche se ci fossero dieci pattuglie ogni cento km,
(e le strade italiane sono :una rete stradale (strade
statali, regionali, provinciali, comunali) di 837.493 km,
una rete autostradale di 6.532 ) la probabilità di fermare
tutti è quasi pari allo zero, ammesso e accordato che
proprio non si può bloccare la circolazione, quindi il
criminale potenziale guiderà anche senza patente o senza
assicurazione tanto, se beccato, se la caverà sempre con
poco rispetto all'importanza del reato.
Perdurando nel mitigare sempre più le pene, il legislatore
in primis e l'applicatore, di conseguenza, che commini
sempre al minimo e consenta premi o malattie spesso fasulle
e condizioni false o vere di buona condotta o di cavilli
burocratici quali, ad esempio, tardive comunicazioni a bella
posta effettuate-sotto compensi e corruzioni,.......
bene, in caso di incidenti o qualsiasi problema alla
circolazione, i responsabili si possono rendere, di fatto,
complici delle conseguenze.
L'unica via breve e fattibile è quanto da me asserito in
precedenza; il resto è pura accademia.
14 settembre 2011 10:53 - Cepu
PREVENZIONE significa EDUCAZIONE, proprio quello che stai
dicendo tu. Stiamo dicendo la stessa cosa. Io ho figli e so
che si educa sia convicendo che bacchettando, con giusta
misura a fronte di compertamenti sbagliati che vanno
corretti immediatamente.
Tu vuoi spaventare con l'omicidio stradale. Bene. Ammetti
pure che non risolvi niente se non educhi, previeni. Tu non
vuoi nuovi morti, non vuoi nuovi incidenti, vuoi prevenire.
Vuoi prevenire spaventando con anni e anni di galera.
Bene, ti ripeto, non si spaventano con questo. Pensano che
gli andrà sempre bene. Si spaventano invece quando quando
perdono progressivamente i punti della patente e alla fine
non possono più guidare.
Come dice giustamente Donvito: Più pattuglie e migliori
infrastrutture.
13 settembre 2011 17:34 - savpg8801
.....Vuoi impaurire ? Prova invece a dire al camionista,
allo sborone, alla pulzella, a tutti quelli che vivono per
guidare l'auto in modo incivile: ora TI TOLGO LA PATENTE ...
sbiancano al volo !!!
????????????? ...Io vado dalla pulzella o dal camionista a
dirgli...TI TOLGO LA PATENTE??? sai che risate...se non sto
all'erta mi cacciano pure sotto, così imparo a rivolgergli
la parola....
Ma chi glie lo dice, come glie lo dici, come agisci in tal
senso su milioni di, bonariamente chiamati, incivili?
Hai figli? prova a dire a chi si comporta in certo modo
ineducato che gli togli la merendina, o che li metti in
ginocchio con i sassolini sotto.
O ammetti che tu, padre o madre, li hai educati male, ma
anche gli asili nido e quelli superiori, gli amichetti, le
scuole, le blandizie di altri familiari, i mass-media che
diseducano, la pubblicità che li fa apparire onnipotenti
perchè possano acquistare con assoluta competenza nella
loro "decennale" esperienza e saggezza i loro prodotti, i
videogiochi che aizzano alla violenza, al sesso, al gioco,
alle catastrofi senza battere ciglio.
--
Ma ragazzi....non faciamo gli ipocriti e gli ingenui.... Se
il morto del vicino di casa non ci fa fare una grinza
perchè è "fatale che di qualcosa si deve pur morire" , e
lo spettacolo deve pur andare avanti, allora si deve proprio
dedurre che il semplice metodico e sillabante esame delle
leggi e dei suoi applicatori, si è incanalato per una
strada sbagliata. Se i fenomeni a cui si vuol porre rimedio
tendono ad aumentare o a peggiorare, significa che le "cure"
sono inadatte o troppo blande.
Non per niente qualcuno che ha voce pubblica ricomincia a
ripensarci.
13 settembre 2011 14:33 - Cepu
Ti ripeto che nemmeno la minaccia di morte può impedire ai
drogati e agli alcoolizzati di mettersi alla guida.
Vuoi impaurire ? Prova invece a dire al camionista, allo
sborone, alla pulzella, a tutti quelli che vivono per
guidare l'auto in modo incivile: ora TI TOLGO LA PATENTE ...
sbiancano al volo !!!
13 settembre 2011 13:50 - savpg8801
Se rileggi il mio post precedente del 12/9, e che
ripeto:....Occorre proprio toglierli dalla strada, ma prima
che facciano danni. E questo si ottiene solo con la certezza
della pena per alcuni a monito (ripeto: A MONITO) per gli
altri......
Capito? Sentenze come educare educare prevenire prevenire,
ma non mi dici come fai a educare milioni di criminali
stradali(questa è la realtà che si vede ogni giorno in
tutte le strade e non è ormai più materia di pubblicità e
scoop tant'è il gran numero a cui nessuno ormai fa più
caso) che se non altro terrorizzano pedoni e ciclisti(fasce
deboli della strada) se proprio non arrivano a cacciarli
sotto. Leggetevi almeno quanto sostenuto da varie
associazioni, al riguardo!
Ripeto: ..si ottiene con la certezza della pena per ALCUNI
a MONITO per gli altri.....Non si tratta di un blando
discorsino, ma di una soluzione fortissima che deve
contrastare un fenomeno ingente che sta sfuggendo di
mano.
Non sono stato abbastanza chiaro?
Ma va ad educare il feroce camionista o il sicario
conduttore di SUV o il folle "sono l'unico sborone e faccio
come mi pare" o la gentil pulzella che si pettina, succhia
il cono gelato e con la spalla parla al cellulare, e con i
piedi guida(?)...ma vai tu a educare questa gente, senza
contare i giovani onnipotenti, sì, ma in imbecillità
giovanile e smania di trasgressione oltre che di
incapacità, senza contare quel che ormai sembra, per la
pubblica opinione, l'unico motivo di guai cioè la droga,
l'alcool, lo sballo mentale e le facce da burini bruciati
che riprendono nelle discoteche.
I motivi di guai sono anche molti altri.
Non inseguiamo delle utopie e delle chimere di educazione
che non funzioneranno mai e, qualora per assurda ipotesi lo
potessero, abbisognerebbero di generazioni di tempo.
Quì il problema è da risolvere, NON DOMANI, ma oggistesso
e il mezzo c'è. Il bagno penale adesso, come monito in
futuro, per se e per altri.
Certo, qualcuno se ne fregherà, tanto non lo pigliano, ma
la PAURA grossa di sparire dalla circolazione è l'unica
educazione a brevissimo termine.
13 settembre 2011 11:53 - Cepu
PREVENIRE, PREVENIRE è l'unico modo.
Quando punisci, è sempre tardi, c'e' ormai morte e danno,
spesso anche dell'irresponsabile che ha provocato incidente.
L'abbiamo capito che vedi questo inconsistente "omicidio
stradale" come meccanismo di prevenzione.
Ma ti ripetiamo, per certe teste calde o arroganti nemmeno
la pena di morte è sufficiente come deterrente. Molto di
più fanno i dossi limitatori di velocità. Molto di più fa
pizzicare comportamenti a rischio e togliere la patente, che
è l'obbiettivo della patente a punti non adulterata.
Certa gente va tolta dalla strada PRIMA che faccia danni,
sbatterla in galera DOPO il macello non è un gran
rimedio.
PREVENIRE !!!
12 settembre 2011 18:02 - savpg8801
Ripetiamo all'infinita noia che gli aspetti sono due;
l'aspetto relativo al danneggiato che non ha cercato nulla
di norma (salvo atti inconsulti o responsabilità diretta
accertata),per essere coinvolto
e l'aspetto di chi provoca il danno (il danno può andare
anche dal solo danno morale, sino al ben più drammatico
esito fatale).
In quest'ultimo caso si disquisisce sul fatto che coloro che
hanno fatto della strada il loro dominio e l'esplicazione
della propria arroganza, siano da considerarsi colpevoli in
senso volontario. Infatti il solo fatto di comportarsi
contro le leggi e il buon senso e assumere dei comportamenti
antisociali e pericolosi atti a rendere altamente possibili
e potenzialmente realistici risvolti criminosi nbei
confronti degli altri utenti, deve già, di per se, essere
punito come comportamento volontario.
Nulla toglie il diritto ad ogni ulteriore discussione e ad
ogni parere se l'atto criminale sia da attribuirsi a droga o
fumo o alcool o cellulare o farmaci inibenti la guida o
incapacità mentale o assenza di patente o imbecillità ed
egoismi di essere il padrone della strada con licenza di
uccidere.
Una volta accertate le responsabilità, dice bene kozzu, che
differenza fa l'una o l'altra variante?
Il responsabile accertato lo ha fatto con la volontà di
comportarsi in modo criminale non attenendosi alle regole,
per cui crea danno volontario. Infatti se non avesse avuto
comportamenti anomali, non sarebbe incorso in guai, spesso a
danno di altri, innocenti.
Il problema, quindi, non sta nell'educare o nel mettere
qualche vigilante in più(ce ne vorrebbero milioni), ma nel
adottare leggi molto repressive e non buoniste e inutili, e
che facciano veramente male, e che si sappia in giro.
Ho creato un paralitico? Bene se non vogliono dare la galera
a vita, obblighino il responsabile a servire notte e giorno
il povero danneggiato, fino alla fine dei suoi giorni(del
danneggiante).
Educare un trentenne o un settantenne, come fare? Non
crederete mica che serva qualche spot televisivo o a ridare
l'esame o mandare dallo psicologo per vedere di radrizzare
una testa ...buca e potenzialmente trasgressiva, o mandarlo
a qualche corso serale con possibilità di certificato
medico di mancata frequenza!
Occorre proprio toglierli dalla strada, ma prima che
facciano danni. E questo si ottiene solo con la certezza
della pena per alcuni a monito per gli altri.
I tutori dell'ordine sono come tutti. Se hanno la testa
girata in un modo strano, hanno anche la potenzialità di
agire male. Fortuna, a questo punto, che sono pochi.
Le cose che non ci sono non si rompono e non rompono, diceva
Ford (auto).
12 settembre 2011 11:29 - kozzu
Io sulla strada ci passo tanto tempo e ne vedo di ogni.
personalmente, distinguere tra uno che è brillo e uno che
telefona ( nel momento del investimento dall'esito mortale )
mi sembra incomprensibile. Voglio credere che nessuno si
metta in macchina con l'intenzione di uccidere qualcuno, ma
nel caso succeda la disgrazia, sia quello al cell. che
quello brillo sono ugualmente colpevoli.
Ci vogliono più agenti sulle strade, ma anche loro
dovrebbero essere selezionati con cura; perchè sono loro
tra i primi che violano il codice della strada (esperienza
pluriennale sulle strade).
insomma serve il controllo, ma soprattutto la cultura.
IO riesco a capire (non per questo condivido) chi, vedendo
che gli agenti non rispettano il CdS, decide che allora può
farlo anche lui, oppure vedendo che i politici rubano decide
di rubare anche lui. nella società ci sono delle
istituzioni per dare il buon esempio, ma di solito le cose
vanno diversamente.
11 settembre 2011 18:30 - savpg8801
Perdona se sei cattolico e perdona in nome della tua
religione.
Il perdono è un sentimento personale. Il padre di quella
ragazza bolognese uccisa dal criminale poliziotto(non
perchè era un poliziotto) in senso vietato, ha alzato le
braccia al cielo ed ha perdonato. Ma la Società ha il
dovere di impedire altri fatti del genere e farlo con
estrema durezza. La figlia, anche se era una bellissima
ragazza, ma fosse anche stata bruttissima, fa niente, dal
Cielo che dirà? Grazie papà della tua dignità che ha
permesso un annetto (con condizionale) all'omicida
VOLONTARIO (volontario di fatto perchè andando contro mano
mirava ad uccidere, se no a cosa? a prendersi un gelato?).
Grazie papà che me ne sto quassù su una nuvoletta bianca.
L'omicida, pronto a uccidere ancora (dicono che li
trattengono solo se c'è possibilità di reiterazione del
reato) vive beato, va in disco, va al lavoro, va in ferie
a...., e andrà ancora in senso vietato, no stavolta forse,
tanto per cambiare, potrebbe provarci contromano per
rimediare almeno ad un'altra punizione, visto che la
precedente lo ha fatto ridere.
E il camionista che ha ucciso la moglie/compagna straniera
(bellissima-dice il tg) ne aveva uccisa un'altra di mogli
poco tempo addietro e con un paio di annetti(forse anche a
casina sua- per firmare-) se l'era cavata allegramente.
Centinaia di reati gravi e volontari vengono puniti con pene
regalo e anticipate liberazioni gadget.
Mi sorge un dubbio : che le leggi via via nel tempo siano
state approvate da criminali, sempre più blande, per propri
interessi?
Questo sospetto prende corpo ed esempio da altri tipi di
reato che passano pressochè impuniti.