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20 gennaio 2013 16:35 - Cepu
fabiotrezzi, ha uno strano modo di vedere le cose.

L'europa sta procedendo verso l'unione sociale ed economica indispensabile a smettere di farsi guerre almeno in zona euro. Pur tra mille ostacoli dovuti ai nazionalismi politici ancora vivi, i primi risultati sono promettenti: un nobel per la pace, l'ampia circolazione di merci e persone, una ragionevole difesa dell'economia interna.

Abbiamo in tasca la stessa valuta pregiata di francesi e tedeschi, spagnoli e greci. Non ci rinunceremo facilmente.

La terribile gendarmeria, sarà nè più nè meno di quanto è l'FBI per gli USA, non certo una gestapo.
18 gennaio 2013 22:45 - fabiotrezzi
Per Sig. Cepu.
Prima ho dimenticato: la sua frase: "abile a macinare guerre una dietro l' altra per motivi economici abilmente camuffati da altro", è proprio l' euro che è così!! Ci dicono unione europea, ma è solo unione di debiti.
18 gennaio 2013 22:37 - fabiotrezzi
Per Sig. Cepu.
Il senso della storiella è:
Gli amici hanno dato le PROPRIE monete (lira, marco, franco, ecc...) all' amico/banca (BCE), e questo in cambio gli fa usare la SUA (privata!) moneta (euro). Adesso gli amici, avendo rinunciato alla possibilità di stampare moneta quando necessario (perchè hanno ceduto la sovranità monetaria per usare tutti la stessa moneta della banca privata. La BCE è una banca privata sotto il controllo di NESSUN governo...), ed avendo adesso bisogno di soldi come succede normalmente in tutti gli stati per il loro sostentamento (Il cassiere non spende, tiene solo in custodia: come quando noi paghiamo con gli assegni: quando abbiamo fatto troppi assegni i soldi finiscono, ma non è colpa del cassiere!), sono costretti (visto che hanno firmato per usare solo l' euro) a chiedere PRESTITI ALL' "AMICO/BANCA". PRESTITI DA RESTITUIRE CON INTERESSI (mica in "comode rate"!)! Questo è com' è il funzionamento dell' euro. Non è assolutamente in discussione l'unità dei popoli, ma la non sovranità/democrazia dei popoli, tutti sottomessi al volore di una banca PRIVATA(!) che decide chi e come deve fare l' austerità perchè rivuole indietro i suoi (ingiusti perchè sono speculazione) prestiti(!). Per quanto riguarda le ire dei condomini, i politici (loro approvano tanto non fanno l' austerità, la fanno i cittadini) con l' europa hanno già messo in attività (in silenzio e nell' omertà dei mass media) il corpo dell' "Eurogendfor" (la "Gendarmeria Europea", cerchi pure su internet se racconto balle) che servirà a sedare eventuali rivolte contro le misure di austerità quando la gente capirà che l' euro è una truffa e una dittatura. La Gendarmeria Europea (con sede a Vicenza, struttura che pagheremo noi...) sostituirà l' Arma dei Carabinieri che verrà sciolta, ed avrà anche poteri sulla Polizia (che le sarà sottomessa...), mentre essa (la Gendarmeria) sarà immune da tutto: non potrà essere nè indagata, nè processata, nessuno potrà confiscare i suoi beni, la sua attività sarà segreta, i suoi documenti inviolabili e nessuno potrà condannarla (se giusto ovviamente)
perchè nessun governo, autorità o magistrato ha il permesso per fare questo. Scopo della Gendarmeria (si legge nel suo statuto) sarà l' ordine pubblico... Se le interessa, qui può leggere qualcosa: http://www.ioamolitalia.it/blogs/vivere-senza-l-euro/
18 gennaio 2013 16:51 - Cepu
Ma stiamo divagando. E' necessario fare un ulteriore passo verso l'unità europea, come fecero secoli fa gli stati uniti, certo non ritornare alla vecchia europa "indipendente e sovrana" ma irascibile e rissosa, abile a macinare guerre una dietro l'altra per motivi economici abilmente cammuffati da "altro".
18 gennaio 2013 16:48 - Cepu
Che strana storiella. Perchè mai il cassiere dovrebbe dire che gli altri sono indebitati, quando al limite è stato lui a indebitarsi e che di ciò deve rispondere ? Rischia un sacco di botte.

Senza andare troppo lontano, anche il più piccolo amministratore di condominio sa benissimo fino a che punto può arrivare senza incorrere nelle ire dei condomini .....
18 gennaio 2013 13:38 - fabiotrezzi
Allora: ci sono 15 amici che decidono di fare gli acquisti insieme, ad esempio perchè così ottengono degli sconti maggiori. Anzi: decidono anche di avere una cassa comune, per essere più veloci quando si presenta un’opportunità. E uno di loro dice: “faccio io il cassiere, così voi siete liberi di continuare a fare le vostre cose, senza rotture di scatole, scartoffie, ecc.“. L’autonominatosi cassiere va a raccogliere da tutti gli altri tutti i loro soldi, e gli dà in cambio dei buoni-acquisto, così se gli altri amici devono scambiarsi merci, servizi fra di loro non serve che vadano a ritirare i soldi dalla cassa comune: basta che si scambino i buoni-acquisto.

Così le cose funzionano per un po’ di tempo fino a che l’autonominatosi cassiere convoca tutti gli altri e dice: “avete speso troppo. Siete tutti indebitati. Così non si può andare avanti. Creiamo un fondo comune che serva da stabilizzatore, e faccia da garanzia per quelli che potrebbero non farcela“. E per fare questo fondo, dovete sborsare un bel po’ di soldi” ” Ma se li abbiamo finiti?” Chiede uno. “Non c’è problema- dice il cassiere- ve li presto io”.

Quindi ricapitolando:

?sei troppo indebitato;
?serve un meccanismo di stabilizzazione;
?per aderire a questo piano devi mettere dei soldi (che non hai);
?quei soldi te li presto io;
?e alla fine sarai indebitato ancora più di prima,
in un meccanismo perverso che si auto-alimenta (e non permetterà a nessuno di uscire dalla spirale eterna del debito).

Domanda (per vedere se siete stati attenti): perchè il cassiere presta se sa benissimo che questi non potranno mai restituire? Forse che è diventato improvvisamente generoso? Pizza e birra in premio a chi risponde


Questa storiella è copiata dal sito "ingannati" e rende benissimo l' idea dell' euro!!!
17 gennaio 2013 22:43 - fabiotrezzi
Bisogna riprendersi la sovranità monetaria. Attenzione, tornare alla sovranità monetaria non vuol dire tornare alla vecchia Lira, vuol dire non chiedere più prestiti alle banche private che, poi con gli interessi (perchè i soldi vanno ritornati...), impoveriscono gli stati per arricchirsi. E' vero, l' euro potrebbe essere nazionalizzato (diventare di proprietà dello stato), ma il problema è: quale banchiere rinuncerebbe a tutti quei miliardi per fare "beneficenza" agli stati?!!! Si può uscire dall' euro senza paura, provate a leggere: www.ioamolitalia.it (rubrica: "vivere senza l' euro")
17 gennaio 2013 20:19 - Galdo
Con l’euro si avvera oggi il sogno dei fan di Hitler. (Alain Parguez) Articolo--- http://tinyurl.com/axzzd7h
17 gennaio 2013 17:15 - salvatore441664
e se tornassimo ai prezzi e a calcolare tutto in lire e pagare in euro?
per semplificare il calcolo pareggiare un euro a 2000 lire.
così ritorneremmo a pagare tutto la metà.
cominciando dagli sms di beneficenza,che prima chiedevano 1000 lire oggi 2 euro almeno.
e strada da percorrere!!!!!!!!!!!
17 gennaio 2013 10:08 - Cepu
Benissimo. Abbiamo in tasca marchi travestiti, moneta pregiata. Siamo legati ai tedeschi e ai francesi, nonostante alcuni di loro ci vogliano cacciare via per poter tornare a fare il comodo loro di gente ricca, e non aiutarci a pagare i nostri debiti, fatti anche per poter stare insieme in europa.

Magari anche per poter tornare a farci le guerre, mentre al momento l'europa è "costretta" alla pace (NOBEL PACE 2012)

La zona euro conta una popolazione di oltre 320 milioni di abitanti; prendendo in considerazione anche quei paesi terzi che utilizzano divise legate all'euro, la moneta unica interessa direttamente oltre 480 milioni di persone in tutto il mondo.

Secondo dati resi noti nei giorni scorsi dal Tesoro americano, Pechino ha rallentato in modo drammatico gli acquisti di dollari. Le riserve sono salite - a metà 2011 - a 3.200 miliardi ma di queste solo il 54% è ormai denominato nella valuta americana. Le autorità cinesi hanno cioè diversificato radicalmente il loro portafoglio di acquisti verso altre valute, compreso l'euro nonostante la crisi del debito in Europa: nel 2011, solo il 15% dell'incremento delle riserve è andato ad acquisti in dollari, dato che si confronta con il 63% medio nei cinque anni precedenti. Nella seconda metà del 2011, addirittura, le riserve cinesi in dollari si sarebbero ridotte di 156 miliardi. Per dare il senso del cambiamento: nel 2002, il 75% delle riserve valutarie cinesi era in dollari, oggi siamo attorno al 50% e in calo.

E noi ..... lasciamo andare l'euro ?

Chi vuole tornare a lavorare e risparmiare per una valuta schifosa che non interessa a nessuno e vale sempre meno da un giorno all'altro ?
17 gennaio 2013 9:03 - Maximo75
La nazionalizzazione dell'euro, l'emissione di eurobond , dovevano essere fatti subito . Molto prima dell'emissione della moneta . Ma nessuno voleva sentire questi discorsi , in particolare la Germania . Abbiamo così una moneta europea che in realtà è il marco travestito .Nessuno sa quali sono stati i patti e i taciti accordi cui ha dovuto sottostare l'Italia per entrare in zona euro.Fatto stà che , persistendo una situazione economica a due binari, stra vantaggiosa per la Germania , pessima per le altre nazioni, opterei a questo punto un'alleanza fra tutti i paesi pig - con l'emissione di una nuova moneta -il porcino .
17 gennaio 2013 0:13 - velmar
Più importante sarebbe riformare l'euro e il trattato di Maastricht: ovvero trasformare l'euro da moneta privata in moneta nazionale.

Il carattere privato dell'euro deriva dalla struttura della BCE e dal trattato di Maastricht il quale stabilisce che nessuna istituzione nazionale può influenzare le decisioni di politica monetaria della BCE e che la BCE é l'unico organismo in grado di emettere euro. inoltre il Consiglio Direttivo della BCE é composto dai governatori delle Banche Centrali Nazionali che in maggioranza sono controllate dalle Banche private (ad esempio Banca d'Italia é al 95% proprietà di Compagnie e Banche private) . Quindi la politica monetaria europea é decisa da banche private e dalla Bundesbank (che ne detiene la partecipazione azionaria più rilevante : 19%) mentre il parlamento europeo non può influenzarla (come stabiliscono il trattato di Maastricht e lo statuto della BCE).

La "nazionalizzazione" della BCE e dell'euro implicherebbe che il denaro emesso dalla BCE vada direttamente nelle casse degli Stati, senza pagare nessun interesse alle banche e senza l'onere di dovere restituire il denaro avuto in prestito. Esattamente come accade per le monete di proprietà statale e come accadeva per la lira prima degli anni 90. La lira degli ultimi anni era invece una moneta privata emessa dalla Banca d'Italia che era (ed é ancora) un SpA privata di proprietà delle principali banche e compagnie di assicurazione (Banca Intesa, Generali, S.Paolo...). Ritornare all'ultima Lira sarebbe un disastro: svalutazione con la certezza di dover ancoa pagare gli interessi alle banche per l'emissionre di nuovo denaro.

Quindi sarebbe meglio nazionalizzare l'euro rendendolo proprietà della "nazione Europa". In alternativa si potrebbe tornare alla Lira di proprietà dello Stato Italiano, ri-nazionalizzando per prima cosa la Banca d'Italia o ancora meglio, nazionalizzando tutto il sistema bancario Italiano che di disastri ne ha combinato e ne sta combinando ancora troppi. Va considerato anche che recentemente gli Inglesi hanno dovuto nazionalizzare gran parte del loro sistema bancario e che la Bundesbank tedesca é nazionale e non privata come lo é invece la Banca d'Italia.

Conclusione:
NON POSSIAMO PIU' TENERCI QUESTO EURO: E' NECESSARIO NAZIONALIZZARLO.
16 gennaio 2013 23:50 - fabiotrezzi
L' euro NON è una moneta normale creata, posseduta e gestita dallo stato, ma è la moneta di una banca privata che viene prestata allo stato il quale (cioè noi cittadini!!) dovrà ritornarne sempre più, sempre più, ecc...
Se vi può interessare quanto sia spaventoso e terribile riprendersi la SOVRANITA' MONETARIA potete vedere degli articoli qui:
http://ioamolitalia.it/blogs/vivere-senza-l-euro/quanto-guad agnerebbe-lo-stato-dall%e2%80%99emettere-moneta.html

ps: anche i giornali tedeschi (!!) dicono che se l' Italia uscisse dall' euro, tornando alla sovranità monetaria, risorgerebbe...
16 gennaio 2013 17:02 - Cepu
Mi complimento con ADUC per l'instancabile difesa del consumatore. Quando nel BEL PAESE c'era la lira, l'inflazione era al 17% UFFICIALE e oltre il 22% reale.

Chi viveva di paga o pensione vedeva liquefarsi il suo potere d'acquisto dalla notte al giorno. Per approfittatori, speculatori, furbetti, politici, e per chiunque aveva il potere di fare da se il PREZZO era un periodo di BENGODI.

L'industria aveva bisogno di recuperare all'estero competitività abbassando i costi ? Pronti, si svaluta la lira ed ecco polverizzate le retribuzioni dei redditi fissi !!

Ma su, chi vorrebbe mai oggi lasciare la propria moneta conquistata con duri sacrifici, che è la stessa di francesi tedeschi e spagnoli per tornare a ..... cosa ?
16 gennaio 2013 15:39 - galdino3991
E' molto triste constatare come di fatto, proprio il segretario di un'associazione che dovrebbe essere a difesa dei consumatori, si ponga in modo cosi netto a difesa delle politiche criminali che hanno attuato, e che stanno attuando, dalla creazione dell'euro, inventandosi questa soirale tremenda per cui i soldi li può stampare solo la bce e uno stato deve chiederli, può chiederli, solo alla bce, un organismo PRIVATO, che decide vita morte tutta questa sofferenza che abbiamo visto e che vediamo! Si vergogni signor segretario!
16 gennaio 2013 15:31 - galdino3991
Leggete anche questo di libro, scritto da Paolo Barnard: http://paolobarnard.info/docs/ilpiugrandecrimine2011.pdf
16 gennaio 2013 15:26 - galdino3991
Quanto riportato in questo articolo non corrisponde al vero. E' strada da percorrere eccome! Al contrario di quanto riportato! Informatevi, esistono studi e tesi molto approfondite e chiare che il ritorno alla lira, o pira o caccola chiamatela come volete, intendo dire comunque una moneta nostra e solo nostra, com'era appunto la lira, ci gioverebbe eccome! Ci gioverebbe tantissimo! Informatevi: http://memmt.info Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente Paolo Barnard, che è stato il primo in Italia a portare avanti con molto impegno e determinazione queste teorie.
28 dicembre 2012 12:47 - Cepu
Nel libro, l’autrice intervista l’economista Christos Ioannou, che dichiara: «E’ stato uno sbaglio essere entrati nell’euro. Ma adesso uscirne sarebbe come essere saliti in aereo, essersi accorti di aver sbagliato volo e buttarsi giù. Ora l’economia greca si deve scrollare di dosso il massimo possibile del debito e deve evitare il default definitivo perché questo avrebbe effetti devastanti per ogni apparato produttivo residuo.

Tratto da: La guerra dell’Europa. Con le sofisticate armi della grande finanza internazionale | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/07/10/la-guerra-delle uropa-con-le-sofisticate-armi-della-grande-finanza-internazi onale/#ixzz2GLXBs9Ym
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
28 dicembre 2012 0:43 - Cepu
Quello che amazza l'europa, non è l'euro, ma la cina e la globalizzazione.
27 dicembre 2012 17:43 - luciana1719
L'euro è uno strumento di governo globale tramite signoraggio delle banche,che il sistema difende a oltranza per ovvie ragioni,contro ogni logica di sana economia; infatti è evidente che ci ha portato al fallimento,mentre i paesi che non l'hanno adottato stanno molto meglio.
Segnalo il sito,tra altri, "Teste libere" dove informarsi meglio; esistono molti libri di onesti economisti e specialisti,tra cui "Il tramonto dell'euro" di Bagnai, "Euroschiavi" di M.Della Luna,e l'ottima analisi della "crisi" greca e sue cause in "La guerra dell'Europa" di Benini.
Le idiozie demagogiche di "Europa unita" per il nostro bene, non reggono più.Se non si fermano neanche davanti al tracollo dei popoli.....
27 dicembre 2012 17:42 - bartolo8695
Perchè non ammettete che noi italiani siamo molto eterogenei, e mediamente poco disciplinati, inclini a lamentarci e vedere il bicchiere mezzo vuoto.Ringraziamo se ci tengono nell'euro.Magari imparassimo un pò di disciplina tedesca sarebbe una manna.
27 dicembre 2012 11:15 - Cepu
L'euro è una moneta forte e solida. Chi si ritrovasse in tasca delle lire che svalutano a ogni colpo di vento, si affretterebbe a liberarsene. Ragionate, gente.
27 dicembre 2012 7:59 - gaetano1978
SECONDO ME I PRNSATORI E ATTUATORI DELLA MONETA UNICA EUROPERA DOBREBBERO ESSERE PASSIBILI DI REATO DI CRETINAGGINE DI FATTO . IL DANNO DELL'EURO è SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI E IL RITORNO ALLA LIRE SAREBBE IL RIMEDIO PER CONTRASTARE I PADRONI DELL'EUROPA OVVERO I TEDECHI , CHE HAOO FATTO IN PASSATO I PEGGIORI DANNI ALL'EUROPA E AGLI EUROPEI E NON SOLO .
26 dicembre 2012 20:16 - lucillafiaccola1796
il problema non è l'euro

la 1a verità è che i commercianti per primi
hanno perpetrato il cambio 1000 lire 1 euro anziché 1936,27, dimezzandoci stipendi e pensioni e/o aumentando i prezzi del 200 pc!!!
la 2a verità è che nazi$ionu$a pezzenmortefamme "aborre" la concorrenza dell'euro
l'unica "ricchezza" che ha sono le armi e ci distruggerà Noi la Terra....se non ci opponiamo in oto... fatelo per i vostri figli che avete chiamato alla "vita" dando certezza di morte. fateli almeno morire non ammazzati dagli ieki di zio...'n !!!!!
26 dicembre 2012 17:59 - robertocasiraghi
Non c'è nessun problema a tornare alla lira. Esistono paesi nell'Unione Europea che hanno mantenuto tranquillamente la loro moneta come la Gran Bretagna, la Danimarca e la Svezia, esistono miriadi di strategie che si potrebbero adottare per tornare alla lira in modo assolutamente privo di pericoli, il grosso problema è che non si vuole.
La classe dirigente del nostro paese ci sta obbligando a seguire un'agenda di stretta obbedienza germanica. Quando si scriverà la vera storia dell'UE si scoprirà che siamo entrati in una costruzione politico-economica realizzata su misura delle esigenze tedesche e che noi italiani abbiamo solo detto sì, sì, sì, sì a tutto. E questo è il risultato, un'Europa di fatto a due velocità dove gli autoproclamatisi paesi "virtuosi" (che, come la Germania, hanno un debito pubblico pari al nostro!) non esitano a mandare in rovina nazioni intere come è successo con la Grecia e il Portogallo pur di mantenere ad ogni costo il loro livello di vita.

E davanti a queste constatazioni banali, che anche un bambino potrebbe fare sulla base dei fatti, abbiamo una classe dirigente che si rifiuta di vedere la realtà o per interesse, in quanto sanno che in quanto classe dirigente si salveranno sempre e comunque, o per servilismo, o per semplice cecità e ignoranza. In particolare faccio notare che la cosiddetta partitocrazia (altro nome del regime) ha da anni occupato tutti gli spazi di società civile possibili e immaginabili e si è anche infiltrata nel settore delle onlus con un'accorta politica di sovvenzioni ed elargizioni. Il risultato è che ora non esiste più una sola voce libera tra coloro che potrebbero opporsi allo status quo. E questo spiega le "magre" di tanti commentatori più o meno illustri che cercano di ammannirci delle favolette patetiche nella loro inconsistenza. Saranno anche in buona fede questi commentatori, non dico di no, ma si rivelano spietatamente al di sotto dei requisiti minimi di razionalità, intelligenza, sensibilità e acume che dovrebbero possedere coloro che, di fatto, occupano nella società delle posizioni di grande rilievo dalle quali hanno il privilegio di poter influenzare il pubblico. Lo influenzano, ma contro la verità, contro il buonsenso, contro la dignità di un popolo e di una nazione. Sicuramente, però, dormiranno sonni ben più tranquilli dei nostri.
26 dicembre 2012 15:04 - Mechano
Vorrei aggiungere un commento.
Se si tornasse alla Lira svalutazione o no, non si tiene mai conto di una cosa molto importante.

Se lo Stato ha in mano il controllo della "tipografia", potrebbe attuare piani di piena occupazione. Dove metterebbe al lavoro milioni di persone oggi disoccupate.
La massa monetaria in Lire, che sarà prodotta, fluirà nelle tasche di popolazione attiva che così riattiverà la domanda aggregata e quindi l'economia.

A quel punto quando la maggior parte della popolazione sarà attiva e produttiva, e la massa monetaria in circolazione sufficiente. Allora lo Stato potrà iniziare a giocare con la tassazione...
...Si aumentano le tasse per distruggere denaro e creare deflazione per far aumentare valore alla moneta e favorire le importazioni.

Si riducono le tasse e quindi si lascia in circolazione maggiore massa monetaria e si crea inflazione per favorire le esportazioni.

Ma lo Stato avrebbe sempre in mano il controllo della deflazione/inflazione, con il meccanismo della tassazione.

Chi ha detto che si sarebbe solo inflazione?
SOLO DEGLI IGNORANTI DI MONETARISMO!
26 dicembre 2012 14:58 - Mechano
Mamma mia la solita bugia e il solito terrorismo sul ritorno alla Liretta!

Se si torna alla Lira questa deve essere sovrana, ma soprattutto oggi si dovrebbe fare contestualmente all'applicazione delle Teorie Monetarie Moderne, quelle della scuola post-keynesiana.
Oggi la maggior parte della gente, ed anche degli economisti non sanno quasi nulla di monetarismo.

Con la moneta sovrana allo Stato non gliene importa nulla di quanto costerebbero le energie e i beni da importare. Perché ha in mano la tipografia, la creazione del denaro. Non gliene importa di crearne 100 miliardi o 120 miliardi perché la Lira è svalutata del 20%.

Così come non è neppure vero che si svaluterebbe. Chi l'ha detto? Chi fa queste previsioni?

Quando si passerà alla Lira lo Stato tassa immediatamente in Lire. E la gente dovrà procurarsi subito le Lire e disfarsi degli Euro.

Ed allora nel mondo del commercio cosa succede ad una cosa che nessuno vuole e finisce per essercene in abbondanza nel mercato? Che non vale nulla, gli Euro appunto.

E cosa succede ad una cosa che tutti vorranno a tutti i costi? Si apprezza e aumenta di valore. La Lira appunto. È ovvio come concetto!
26 dicembre 2012 13:37 - LupoLarsen
E' veramente risibile come un sito come questo che dovrebbe proteggere i consumatori/cittadini, difenda l'euro ed il sistema che lo sorregge. E ciò, criticando un ritorno alla lira con esempi fallocchi, che nulla hanno a vedere coin il sistema socio politico attuale (mi riferisco all'esempio dell'autarchia, peraltro incompleto perchè non si cita anche l'episodio di quota 90, e chi ha orecchie e preparazione, intenda).
E' chiaro che il ritorno alla lira sic et simpliciter non andrebbe fatto, ma il ritorno alla vecchia (o altra moneta), oltre che inevitabile, è essenziale, purchè ciò avvenga con gli adeguati cambiamenti strutturali a cominciare con la possibilità di riappropriarsi della sovranità monetaria.
E' sotto gli occhi di tutti lo scempio e il macroscopico fallimento dell'attuale sistema.
L'economia, prima che da calcoli econometrici fondati sul nulla della finanza creativa, è e deve essere frutto di buon senso, sorretto dall'interesse comune.
Finora hanno messo a propagandare le tesi europeistiche, signorotti imbellettati e indottrinati, che propinano altisonanti sciocchezze.
Aprire gli occhi e ragionate con la vostra testa.
26 dicembre 2012 11:11 - enniocian
Una considerazione soltanto.
Se magari un politico italiano di peso, di quelli di cui l'Europa ha paura, andasse al governo e dicesse: " abbiamo intenzione di uscire dall'euro". Cosa accadrebbe? Forse che la Merkel o chi per lei non si taglierebbe le vene di fronte a questa proposta? Forse che i compagni germanici non ridurrebbero la loro arroganza pensando ai danni che questo comporterebbe alla loro economia?
Io credo che basterebbe questo per far cambiare tante opinioni, e, personalmente, non lo farei come minaccia, ma lo farei proprio. Per vedere che effetto che fa ( parafrasando una vecchia canzone ).
26 dicembre 2012 10:18 - Icio
l'euro funzionerebbe se ci fosse anche una unione politica e comunitaria come negli Stati Uniti...non può assolutamente funzionare nelle condizioni in cui si trova l'Europa; è solo questione di tempo,magari qualche anno e poi saremo destinati non dico al ritorno alla Lira ma a un euro 2. Non se ne potrà fare a meno,la Germania non accetterà più il divario economico e strutturale che c'è nei confronti dei cosidetti paesi Pigs (Portogallo,Italia,Spagna e Grecia) e saremo "obbligati" a questp passo; per cui penso che prima se ne esce e meglio è. Con una moneta sovrana se mancheranno i soldi la si stamperà a costo di un aumento di inflazione i 1 punto o 2 ma il danno sarà sempre minore della inevitabile recessione. Ma non è detto neanche che l'inflazione aumenterà,basta vedere la Gran Bretagna che continua a stampare sterline,però avete mai dato un occhiata al cambio euro sterlina,è sempre lì fermo con poca oscillazione; a Cameron non gli passa neanche per la testa di adottare l'euro. Tutto questo comunque non vuol dire uscire dall'Europa,i paesi nordici sono in Europa con la loro moneta,e l'aumento del prezzo dei prodotti petroliferi sarà insignificante rispetto alla percentuale di tasse (oltre il 70%) che gli gravano sopra e potrà essere tranquillamente assorbito. La Germania la smetterà di fare la "padrona" delle esportazioni e lo spread diminuirà ma non per l'abbassamento del rendimento dei nostri titoli di stato ma per l'innalzamento del rendimento dei Bund.
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