Avevi 10 anni, non credo che potevi fare i ragionamenti che
fai oggi. A 10 anni, avere il concetto di comunismo, di
sciopero... un enfant prodige della politica eri...
Più che altro forse ascoltavi i ragionamenti dei grandi,
che ti hanno incultato ste cazzate. Miguel rassegnati,
hai perso le elezioni, ora il centro sinistra dovrà
provvedere hai danni che il centro destra ha procurato.
16 luglio 2006 0:00 - mjguel
Questa sinistra ha una tale faccia tosta che per definirla
non posso che chiamarla "faccia da culo". E'
da quando avevo 10 anni che sentivo i comunisti e dintorni
proclamare scioperi di ogni genere.Sciopero per
l'acqua,per la luce,per le strade,per il lettame,per i
polli,per i cavalli e chi più ne ha più ne metta. Con
l'aiuto dei ladri e dei magistrati sono riusciti ad
andare al governo e con la "faccia da culo" che si
ritrovano, li sento gridare contro i tassisti o meglio
contro lo sciopero che questi hanno messo in atto contro una
legge che li riguarda. Io sono con i tassisti (senza se e
senza ma come piace tanto alla sinistra).
16 luglio 2006 0:00 - Stefano
Io, caro taxista di Milano, vedo soltanto scioperi al limite
dell'eversione. Il vostro caso non fa piangere
nessuno...Non vi accorgete di quanto siete soli?
16 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco taxista di milano
Credo che man mano i giorni passanano si comprenda che il
decreto Bersani è cosa diversa dalla deregulescion per
alcune attività, ma un evidente segno che questo governo
non è governato da forze moderate della sinistra, ma dalla
sinistra più radicale. Rilanciare l'italia con i
taxisti o prestinai, o togliendo ai notai ecc. ecc.
Una certezza vi è, pagheremo tutto più caro. I soldi
per passaggio di propietà di un'auto, andranno allo
stato, i prestinai aumenteranno il pane e i taxisti il
prezzo delle cose.(teniamo famiglia) Le
liberalizzazioni selvaggie non hanno mai partato beneficio
al cittadino, l'ammodernamento dei servizi,che a volte
molte categorie osteggiano (anche noi taxisti) certamente
si. Credete veramente che il prezzo dell'aspirina,
ora che anche euro e supemercati potranno venderla
,crollerà. Dal prezzo praticato ai comdom esposti alla
cassa dei supereuromercati direi di nò. Chi ne fà uso
può solo confermarlo. La benzina venduta dagli
stessi;fai datè e quindi senza personale, si paga
normalmente ,forse un centesimo o due,meno che da un
normale benzinaio. In queste megastrutture lavorano in
molti pagati poco,e pochi quadagnano molto, chidetelo a
una cassiera di un super o euro mercato. (o vi esibisco la
busta paga di mia moglie che da 18 anni lavora in uno di
questi). Per quanto riguarda i taxisti,anzi,noi
taxisti,Prodi vuole con una fava prendere due piccioni,
cioè a dire, tu taxista devi partecipare ad un asta dove a
titolo oneroso?? ti verrà data un'altra licenza
con la quale farai lavorare un'altra persona dipendente
,in regola con contributi ecc ecc. I soldi ricavati
dall'assegnazione di questo secondo taxi saranno divisi
frà coloro che non usufruiranno di questa opzione. Ora
,l'incasso medio di un taxista a Milano è di 130/140
euro al giorno, (se qualcuno vuole verificare di persona la
cosa esce con mè un turno di servizio e incassera
direttamente i soldi del mio lavoro, se la cifra sopra
esposta verrà superata mi impegno ufficialmente a versare
euro 10.000.00 ad un ente idicatomi dalla associazione che
mi permette di partecipare a questo forum, e al
volontario di rimborsargli la giornata di lavoro) pago al
comune una cifra X per la licenza, compro una macchina,
faccio lavorare un dipendente, ovviamente con spese
tutte a mio carico 25,OO EURO DI BENZINA AL GIORNO 10,00 DI
ASSICURAZIONE,7.00 EURO DI GARAGE, 10,00 DI BUONO
PASTO, DEPERIMENTO MACCHINA GOMME MANUTENZIONE ECC. 30,00
EURO, PER UN TOTALE,E SICURAMENTE MI DIMENTICO QUALCHE COSA,
MAGGIORE DI 80,00 EURO. CON I 60 ,OO EURO CHE RIMANGONO
DEVO PAGARE IL SUO STIPENDIO E CONTRIBUZIONE.
CONSIDERANDO CHE IL MIO DIPENDENTE LAVORERà 5 GIORNI LA
SETTIMANA X 8 ORE AL GIORNO (IO TITOLARE NE FACCIO 10 ).
Una domanda vi sorgerà spontanea: e allora un taxista come
fà a mantenere economicamente attivo il suo lavoro, e come
mai le licenze valgono 130.000 EURO e in certi periodi
anche di più.( A MILANO) Fatemela e vi toglierò la
curiosità. Lunedi verrà proposto al governo: UNO
la possibilità di lavorare su un taxi 2 persone su due
turni diversi di 10 ore, come dire dare un posto di
lavoro a un nipote cugino fratello moglie zio cognato
ecc ecc. ( oggi è permessa solo la collaborazione
famigliare in linea diretta e in un unico turno di
servizio) 2, aprire i bandi a titolo oneroso a consorzi
coperative società, cosi per quanto sopra detto faranno una
esperienza sicuramente indimenticabile.
Un'ultima cosa, al senato esistono i senatori a vita,non
votati dal popolo, onoreficenza data per meriti
importanti. Credo che per buongusto non dovrebbero
entrsre nel agone politico ma essere superpsrtes.
PROBABILMENTE saranno state grandi persone che alla fine si
sono dimostrate mediocri .
15 luglio 2006 0:00 - Ciribiribì
Il prezzo di una corsa in taxi in Italia è SEMPRE un
furto!!
Questi "siggri" vogliono
SEMPLICEMENTE continuare a rubare, lo ritengono un loro
diritto.
D'altronde hanno la faccia tosta al
punto giusto per pretenderlo.
15 luglio 2006 0:00 - taxi 6
chi non fa il tassista non capisce niente dei nostri
problemi. tutti vogliono in taxi sotto laporta di casa e
fogliono pagare il taxi al prezzo di un biglietto del tram.
la gente deve sapere che il taxi costa solo a chi lo prende.
le linee cge vanno agli aeroporti hanno delle sovvenzioni
per cui anche chi non prende l'autobus paga lo stesso.
12 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco taxista di milano
Agli amici del forum interessati suggerirei la lettuta del
libro TAXI!driver in rivolta a New York del 2005
tradotto in italino nel marzo 2006 edito dalla
feltrinelli prezzo 14,50 euro. Per il resto vorrei
informare che ad Amsterdam 6 anni fà l'amministrazione
comunale ha emesso 1200 nuove licenze che sono state
ritirate due anni dopo, per i motivi che lascio a voi
immaginare. A Barcellona chi cessa l'attività
viene indennizzato in parte dal comune e dai taxisti
che si stanno autotassando per diminuire il numero di
licenze in circolazione. Per quanto mi riguarda,
Milano, ho già avuto modo di dire che uno studio della
Bocconi sul trasporto pubblico locale dava ai taxisti
una media di 10,6 corse durante il turno di
servizio. Non mi sembra che sia neccessario essere
dotati di fervida fantasia per immaginare quanto
può incassare un taxista, perà se qualcuno ha questa
curiosità posso dar conto.
10 luglio 2006 0:00 - utente tassista
Non si possono toccare le tariffe per decreto, la
liberalizzazione può portare una sana concorrenza, sono
quindi toccate implicitamente.
Assolutamente no! Sarebbe vero in un libero mercato, ma le
tariffe non si formano con l'incontro di
domanda/offerta, sono stabilite dall'alto. E come tali
fuori dalla logica del mercato. Questo decreto le tariffe
non le tocca per nulla, nemmeno nei meccanismi di
formazione.
10 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
x utente "Simone, peccato che questo provvedimento le
tariffe non le tocca proprio!!!"
Non si
possono toccare le tariffe per decreto, la liberalizzazione
può portare una sana concorrenza, sono quindi toccate
implicitamente.
x gianfranco
E'
logico che non si può esportare un modello identico, i
paesi anglosassoni si basano sulle mance che non
c'entrano niente il modello sistema taxi (diffuse in
tutti i settori). Il riferimento è il modello
aziendale, quello prospettato da te non può avvenire con
questo decreto, queste licenze non possono essere
rivendute singolarmente!!!, quindi non acquisiscono un
valore in concorrenza con la licenza che tu hai in mano.
Cosa certa è che le cose non possono restare così
come sono. Se il governo non ha il coraggio di prendere
certe decisioni forti, il mio voto se lo scordano la
prossima volta.
Resto cmq stupito per il furbone
che non sapeva della stazione tiburtina. Qui a Roma la
stazione Tiburtina è molto importante e solo un non
abitante può essere autorizzato a non conoscerla.
10 luglio 2006 0:00 - tassista
Mi spiace per chi la paga, doveva pensarci prima. CI
HANNO PENSATO PRIMA, HANNO FATTO UN INVESTIMENTO. POI
CAMBIANO LE REGOLE E L'INVESTIMENTO FATTO POTREBBE NON
VALERE PIù NULLA. TI SEMBRA CORRETTO?
10 luglio 2006 0:00 - Angelo MI
E intanto, io prendo il tram.. Sono un lavoratore
autonomo e la liquidazione non me l'ha data nessuno..
Cosa c'entra il valore della licenza? Mi spiace per chi
la paga, doveva pensarci prima. una domanda al tassista
Mari di Milano: quanti sono i tassisti oltre settantenni? e
quanti sono quelli che utilizzano il taxi solo
saltuariamente?
9 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco
giuseppe. penso che il modello americano a cui fai
riferimento non sia proprio quello da seguire. Qualche
mese fà l'amministrazione di N. york ha messo
all'asta 55 nuove licenze partendo dal prezzo base di
275.000 cadauno dollari. Se le è aggiudicate una
compagnia di taxi offrendo 5000.000 dollari cadauno, che a
sua volta le affiterà per 2 turni giornaglieri di 12
ore al prezzo di 105/115 per turno, a qulsiasi persona
abbia la patente e ovviamente paghi anticipatamente tale
somma. Come ho potuto costatare personalmente, la
qualità del servizio lascia molto a desiderare e se non dai
una mancia soddisfacente vieni pure insultato. Infatti
gli autisti vivono di questo. questo non e liberismo
economico ma sfruttamento della persona, sicuramente un
modello da non seguire
9 luglio 2006 0:00 - cittadino utente schifato...
La prima volta che ho preso un taxi mi trovavo alla stazione
Termini di Roma e per un improvviso sciopero, il mio treno
non partiva dalla stazione Termini, ma dalla Tiburtina.
Quindi non essendo pratico sono salito su un taxi e
comunicata la destinazione. Il tassista è caduto dalle
nuvole dicendo che non aveva mai sentito il nome di quella
stazione e quindi, dopo qualche centinaio di metri, ha
accostato l'auto a degli operai che lavoravano con un
martello pneumatico per chiedere informazioni in merito. Al
che, gli operai che evidentemente erano molto più onesti
del tassista, hanno commentato in romanesco: "an vedi
questo che fa finta de nun sapè ndo sta la stazione
Tiburtina pè fregà li sordi ar cliente...". Credo che
il signor tassista abbia anche girato molto in tondo per far
segnare il tassametro. Le ultime 2 esperienze sono
queste: 1) Sbarco da nave al porto di Genova e chiesto
al primo tassista un preventivo per la stazione Principe
(credo circa 1000mt in auto, 500mt a piedi, se non erro). Da
premettere che gli altri taxi non venivano lasciati partire
se non partiva il primo della fila. Mi ha chiesto 15 euro;
per fortuna non pioveva e mi sono fatto il percorso a
piedi; 2) Altro sbarco al Porto di Genova. Questa volta
il tassista ha fatto salire tre signori passeggeri e
all'arrivo alla stazione Principe ha preteso il
pagamento dell'importo del tassametro, 8 euro, da ognuno
dei passeggeri per un totale di 24 euro. Avevo pensato
e sperato che con questo decreto sarebbe finita questa
mafia, ma ormai sono rassegnato a subire le prepotenze
di chi fa paura a qualsiasi governante che ha paura di
perdere consensi. Ma per farsi rispettare in Italia
bisogna sempre scendere in piazza e fomentare disordini e
minacce? Che schifo questo Stato!...
9 luglio 2006 0:00 - utente
Simone, peccato che questo provvedimento le tariffe non le
tocca proprio!!!
9 luglio 2006 0:00 - Simone MI
Liberalizziamolo come per qualsiasi impresa che opera sul
mercato in Italia. Io ho una SRL e devo fare i conti con i
miei concorrenti (molti) che fanno tariffe sempre +
competitive ogni anno che passa. Ma la mia ditta è ancora
in piedi. I taxi devono stare nella stessa logica, chiunque
si apre una partita iva e può in possesso di requisiti
minimi girare. Se uno vuole compra cento auto e li fa girare
a 4 euro in meno 24 ore su 24. Questo è mercato, io ci sono
ed i tassisti quando ci arrivano ? Ma non solo loro,
anche i farmacisti e tutti gli altri. Tra l'altro
sali su un taxi e non sai mai cosa ti arriva può essere una
Punto sporca lurida o un Mercedes, sempre allo stesso
prezzo.
9 luglio 2006 0:00 - Turno
I calci in culo a Mussi hanno funzionato. I comunisti
capiscono solo quelli.
9 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Ma no la tua liquidazione non se ne è andata, si tratta
sempre di licenze non vendibili separatamente. Vorrei
però far notare come la questione abbia riguardato anche
sindaci di centro destra. Albertini non è certamente un
comunista o di centro sinistra. Eppure ha elevato le licenze
(e non temporanee o non vendibili separatamente!). Già
cosi viene smascherata la strumentalizzazione del centro
destra, ma soprattutto da estremisti.
Credo che
il decreto vada nella direzione americana nella gestione del
servizio taxi (società), lo dimostra proprio il fatto delle
licenze aggiuntive. E questo dovrebbe allontanare almeno
l'accusa di comunismo come certi estremisti hanno
fatto. Una azienda poi può essere anche piu monitorata
ai fini fiscali - cosa più difficile per autonomi (a meno
che di non creare un collegamento satellitare di controllo -
è indispensabile capire questo: la licenza e il suo prezzo
esorbitante, l'appartenere a una casta non dà diritto a
evadere il fisco, usufruire degli ospedali e del servizi
dello Stato alle spalle dei cittadini che lavorano e pagano
le tasse regolarmente).
Le tariffe non dovrebbero
essere decise dal Comune, che dovrebbe solo delineare le
linee guida minime da garantire per lo svolgimento del
servizio, standard minimi da rispettare (senza che si
traduca in mille articoli e articoletti).
9 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco
Vedi giuseppe ,risulta a tutti utile che un servizio
funzioni bene. Il tuo suggerimento doveva già essere
preso da albertini con le 300 nuove licenze, che si sono
rilevate inutili. C'è un errore di fondo che tutti
facciamo: dire che a milano ci sono 5000 taxi,il che è
vero, ma quanti operano negli orari di punta? Non ho
ora il dato preciso, ma credo,se la memoria non mi
tradisce,frà i 1650/1800. Il problema e
risolvibilissimo, basta a turnazione obbligata far coprire
a 600/700 taxi questi orari,e credimi il problema
sarebbe risolto con un piccolo sacrificio da parte dei
colleghi. Credo,e tu non mi puoi dar torto, che per
mantenere delle tariffe eque , l'offerta del servizio
deve avvicinarsi il più possibile alla domanda,in caso
contrar vi sarebbe una distorsione del mercato che
danneggia taxisti e cittadini. Ciò che non ho
capito è cosa si vuole; ottimizzare il servizio taxi?
Liberalizzarlo per creare in maniera distorta nuovi posti di
lavoro? Abbassare le tariffe? Industriallizzare il
servizio taxi per allocarlo in mano a società o
compagnie, come in america? Vedremo..........e
intanto la mia liquidazione se ne è andata......
8 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Be se non ci sono state conseguenze, due sono le
questioni: 1. o è stata disapplicata la legge ed è
grave 2. o la legge è debole.
In quanto a
me, io non dimentico di certo.
Confesso di non
saperne molto sull'istituto della precettazione, on line
ho trovato la tesi di un ragazzo che deve essere molto
interessante, ma richiede la registrazione per poterla
visualizzare - "La precettazione nello sciopero nei
servizi pubblici essenziali" -
http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=2480
8 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Ecco il primo tassista che sento parlare con dati e
studi. Credo che il monitoraggio debbe essere svolto
nelle maggiori città e quindi prendere decisioni in base ai
risultati. E se si introducesse, sempre all'insegna
della licenza di periodo limitato, una licenza che valga
invece per 4/5 ore di alta affluenza giornaliera? Si
eviterebbe il problema carenza di taxi, coprendo solo quelle
ore di punta problematiche (tanto i taassisti non possono
coprire da soli tutte le richieste). Una sorta di
licenza part time che non intaccherrebbe quella ordinaria
(ovviamente il non attenersi alla propria fascia, porterebbe
al ritiro della licenza "straordinaria").
7 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco taxi di milano 1066
gentili amici vorrei aggiungere qualcosa a ciò che ho gia
detto: le informazioni ,i numeri dati in questi giorni
sulla problematica dei taxi sono insufficienti parziali
e di parte. A Milano dove io esercito da una ventina
d'anni, l'ex sindaco Albertini ha commissionato
uno studio nel 2003/2004 all'universita Bocconi sul
trasporto pubblico locale, dal costo di 6miliardi di vecchie
lire dove risulta che i taxi sono 3,9 su 1000 ab. 25x kq e
fanno una media di 10,6 corse al giorno. Vi è
un'eccedenza del 26% di taxi(cioè a dire che manca il
26% di clienti-utendi) ma tuttavia ,sempre a dire da
questo studio, il servizio rimane critico nelle fascie
orarie di punta, per ovvi motivi di traffico. La
situazione potrebbe migliorare significativamente con un a
maggior presenza di taxi in fascie orarie di punta, agendo
sulla turnazione o con l'emissione di un certo numero di
taxi che operino in in suddette fascie orarie.
Come ben sapete l'ex sindaco emise 300 licenze senza
nessun vicolo, che si spalmarono sui 24 turni esistenti
senza portare nessun beneficio al servizio. Mi limito a
questo senza contare le speculazioni fatte
sul'assegnazione delle licenze, perchè ciò che conta
per gli assegnatari non è fare il taxista, ma poter vendere
la licenza fra 4 anni e incamerare cio che per la stragrande
maggioranza dei taxisti è costata impegno e sacrificio.
Per quanto rigurda il concetto di servizio pubblico per i
taxi una ormai data sentenza della corte di cassazione
(1997) afferma che il servizio taxi non puo dirsi
servizio pubblico, ma servizio di pubblica utità,come il
bar sotto casa, tanto per intenderci. Un servizio
pubblico è ciò che tutti i cittadini contribuiscono a
tener in vita tramite le tasse e quindi le sovvenzioni
statali permettendo a chi ne fà uso un prezzo
"simbolico-amministrato", vedere ATM. Come
voi sapete il taxi non è nulla di tutto ciò, non riceve
contributi dallo stato.e chi lo usa se lo paga, appunto
come il caffè. Sono lieto di partecipare a questo
forum e ben vengano contributi alla discussione per
migliorare le cose.
7 luglio 2006 0:00 - Alex
Giuseppe, però mi risulta che all'epoca gli
autoferrotranvieri, così come a volte i controllori di
volo, se ne siano fregati della precettazione... erano
davvero in tanti avranno pagato? E chi risarcisce i
cittadini per i danni subiti? C'è gente che ha dovuto
prendere giorni di ferie per l'impossibilità di recarsi
al posto di lavoro, oppure che ha dovuto prendere giorni di
permesso perchè arrivato tardi.. chi paga? Ho come
l'impressione che tutto come al solito vada nel
dimenticatoio.
7 luglio 2006 0:00 - mjguel
x geko
Vattene a Londra faresti un favore a
tutti.
7 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Beh ovvio Alex che ci sarà sempre qualcuno che per solo
spirito di contraddizione debba sempre prendere certe
posizioni. Quello che si dice resta nel mondo anacquato
del detto, quel che conta sono i provvedimenti che si
prendono per sanare eventuali abusi, quindi la precettazione
dell'autorità amministativa.
7 luglio 2006 0:00 - Alex
Giuseppe non ho capito la storia dei due pesi e due misure.
Sia i tassisti che gli autoferrotranvieri hanno fatto la
stessa cosa ed entrambi svolgono servizio pubblico.
All'epoca non si sono state condanne sufficentemente
forti da parte di sinistra e sindacati. Anzi, molti erano
dalla loro parte.
7 luglio 2006 0:00 - geko
paragone londra roma?????? da pazzi.londra e' civile
roma no.sono due realta' esattamente all'
opposto.una ti lascia vivere lavorare farti i cavoli
tuoi,l'altra e lotta di politica,di classe,di mafia.
7 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Mari Gianfraco invece di parlare a sproposito e si seguire
il gregge, sarebbe stato positivo leggere il decreto, cosa
che mi pare tu non abbia fatto. Le licenze aggiuntive
potranno essere temporanee, oppure concesse a chi ne ha già
1 e mai potranno essere cedute singolarmente (in questa
accezione, non sono da considerare licenze
"normali", ma aggiuntive non vendibili
separatamente). Quindi il valore delle licenze
"normali" non è intaccato minimamente. Però
se vuoi fare come Don Chiosciotte e lottare fino alla morte
contro i mulini al vento immaginari creati strumentalmente
da tassisti estremisti fascisti, accomodati pure.
7 luglio 2006 0:00 - Giuseppe P.
Certo Alex, ma i due pesi e due misure è naturale che ci
siano, quando c'è l'interesse collettivo in mezzo,
quando si svolge un lavoro che è anche servizio
pubblico. Ti ricordi il mancato rispetto a Milano e
Roma delle fasce di garanzia quando ci fu lo sciopero dei
mezzi pubblici? Mi pare che all'epoca non ci furono
polemica di destra o di sinistra, ma furono unitarie. Il
diritto di scipero è ben regolato, ci sono diritti e
doveri, che devono essere rispettati da destra e da sinistra
soprattutto. Politicamente e "socialmente"
sti tassisti invece mi sembrano piu forti di quanto tu hai
descritto, perche:
1. il Centro destra sta
cavalcando la protesta 2. Ma sopratutto, organizzati in
una lobby organizzata, molto forte, quasi intoccabili,
altrochè! --- Se il centrosinistra si rivelerà
"pappamolla", almeno intrudderrei l'obbligo di
scontrino fiscale e come succede per gli autobus, la
rilevazione automatica satellitare dei percorsi (rilevati
quando il taxi ad es. manda il segnale di "taxi
impegnato" - per fare poi controlli incrociati sul
totale degli scontrini rilasciati), il mancato rilascio
dello scontrino o la mancata comunicazione di taxi
"impegnato" dovrebbe portare al recupero delle
imposte e dopo N infrazioni al ritiro della licenza (come
l'ottima idea della centrodestra della patente a punti a
scalare).
La tecnologia c'è e può aiutare a
vedere quanto realmente guadagnano questi lavoratori in
proprio, che stanno sempre a piangere - ma che non si spiega
perchè investano cosi tanto in una licenza (perchè
investire se non si ha un tornaconto?) Cosi si
eviteranno gli estremi del sindaco Albertini che disse
"vorrei fare anche io il tassista" (per il
guadagno) o un tassista qualsiasi "non guadagno un bel
niente".
Analizzati il numero delle corse e
il fatturato, si potrà benissimo osservare comune per
comune, se il numero di taxi sia un numero sufficiente o
insufficiente, se il numero equivale piu o meno alla
domanda. In presenza di dati oggettivi i tassisti
potrebbero anche avere ragione e mettere a tacere quindi le
critiche; fare i bravi cittadini pagando tutte le tasse come
altri bravi cittadini. In presenza di dati oggettivi,
non si potrà dire che rosso è verde.
6 luglio 2006 0:00 - mari gianfranco
sono un taxista di 60 anni che 20 anni fà ha
comprerato una licenza di taxi come la legge quadro
permetteva. Venerdi sera sono andato a letto con la
certezza che con una pensione di 520 euro al mese e ciò
che realizzavo con la mia licenza la mia vecchiaia sarebbe
stata più serena. Sabato mattina vengo a sapere della
rapina fattami da prodi,come se a un lavoratore
dipendente dicessero che la liquidazione è abolita.
Non ho nulla più da perdere.lottero fino alla morte! o
qualcquno invece di dire sscocchezze mi risarcisca dei miei
soldi, poi liberalizzi tutto ciò che vuole.