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20 ottobre 2013 14:30 - ennio4531
...ah. ... robè .. quando scrivi frignacce come ...

" San Patrignano si è rivelata quello che è, una colossale impresa d'affari con relativo sfruttamento e schiavizzazione soprattutto psicologica della mano d'opera.." ,

evidentemente hai il comprendonio afflitto da smog neuronale.

Da Wikipedia ..

L’ultimo bilancio conosciuto, quello del 2010, riporta 36 milioni e 386 mila euro spesi e ricavi per 35 milioni e 624 euro. Di questi ricavi 19 milioni e 400 mila euro provengono dalle donazioni, quasi esclusivamente da parte di Gianmarco Moratti[1].

Hai mai pensato di ossigenarti la testolina con lunghissime camminate a mezza costa ?
20 ottobre 2013 13:16 - roberto7266
E' interessante notare come ogni qualvolta la leadership del proibizionismo viene messa in discussione, questa si arrocchi in difesa come soldati dietro un nido di mitragliatrici in trincea.
In quest'articolo c'è di tutto, compreso l'ennesimo (velato) attacco a internet, hub dello spaccio mondiale...
San Patrignano si è rivelata quello che è, una colossale impresa d'affari con relativo sfruttamento e schiavizzazione soprattutto psicologica della mano d'opera. Se ci fate caso è lampante l'analogia con i nostri governi, ormai chiaro di qualsiasi colore essi siano. E i personaggi che troviamo a Sampa sono gli stessi che ci governano (?), tutti lì a difendere interessi neanche tanto nascosti: vino pregiato, pellicce....
Ovvio che Letizia Moratti incrementasse con provvedimenti proibizionisti la clientela per le comunità, c'era il progetto di portarla via ai Muccioli! Ed è la stessa cosa che fa Giovanardi, leggi liberticide, che procurano clienti alle comunità del fratello.
Analogamente banchieri al governo preparano la clientela alla agenzia delle entrate tramite equitalia.
Quando le macchine videopoker erano in mano ai privati i media ci hanno sguazzato per anni a dire che la ludopatia è causa di rovina per le famiglie; ora che lo stato ci potrebbe guadagnare i giornali sono MUTI, e dico "potrebbe" guadagnare, ma non incassa, emette solo condoni ai morosi mafiosi (vedi Corallo) perchè questi, i mafiosi, i nostri governanti li tengono per le palle, dettando così la linea politica del paese (proibizionismo), così anche i banchieri (equitalia, redditometro,...).
Ora chiunque sia tanto scemo (eufemismo) da spezzare stuzzicadenti (lance no!, c'è lo spending review) in favore di questo sistema, o è scemo o colluso, quindi in questo momento è solo dannoso. Aloa.
20 ottobre 2013 8:35 - ennio4531
Muccioli non è scappato e ha affrontato tutti i gradi di giudizio , tra l'altro in appello è stato assolto.

Muccioli può essere accusato di tutto , ma non di vigliaccheria .

Mentre quando un consumatore di pattume ludico cade nella dipendenza ecco il fuggi fuggi generale dei compagni di 'merenda' .

Anche un pò .... vigliacchi sono .
20 ottobre 2013 8:34 - ennio4531
Testimonianze su Muccioli e ... soldi .

Da Wikipedia

' Nel 1985 Muccioli ed i familiari rinunciano alle loro proprietà ed ai diritti ereditari, donandoli alla Fondazione San Patrignano costituita quell’anno. Da quel giorno, la comunità, per espressa scelta di Muccioli, appartiene a coloro che vi operano e vivono o che ad essa si rivolgono.'

Una cosa è certa ..

È verificato che quando uno cade in uno stato di sudditanza delle erbe e abbisogna di aiuti economici e affettivi, i compagni di 'merenda' ... fuggono.

Anche un pò .... vigliacchi sono .
19 ottobre 2013 19:52 - IVAN.
.


Riprendiamo il discorso scansando le merde di cane.

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LE VERITÀ NASCOSTE DI SAN PATRIGNANO / 2
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(post del 2 giugno 2013, 0:40 - fabrizio7338)


L'ex autista: «MUCCIOLI MI MANDAVA ALL'ESTERO CON L'AUTO IMBOTTITA DI MILIARDI.»

Walter Delogu, 38 anni, ex autista di Muccioli, ha appena appreso delle controaccuse di Muccioli a proposito della famigerata cassetta e dei suoi duplicati. Quale è la sua versione?

«Ah, io sarei un ricattatore e un provocatore? Muccioli deve smetterla con questi colpi bassi, perché anche io potrei rispondere con la sua stessa moneta. Ad esempio: una guida come lui non manda allo sbaraglio la gente che ha salvato dalla droga con i soldi messi nei doppifondi delle auto, facendogli passare le frontiere col rischio di essere arrestati, come è accaduto a me in Francia. Ho girato con i miliardi della comunità e poi mi sarei limitato a chiedergli 150 milioni?! Ma dai. Se l'avessi voluto ricattare, avrei preteso 1 o 2 miliardi, che per lui sono come 100 lire.»

- Come entraste in contrasto?
«Dopo la morte di Maranzano, Muccioli perse completamente la testa e il controllo della macelleria. Nessuno voleva più restare lì. Un giorno convocò a casa sua il gruppo (diretto allora da Lorandi) e chiese a ciascuno in quale reparto volesse essere trasferito. Rimproverò Lorandi, che aveva bevuto, ma questi replicò a Muccioli: "Non ho fatto niente di male, ma qualunque cosa anche avessi fatto, io non ho ucciso mai nessuno". Muccioli restò di ghiaccio, mandò via tutti e ci fermammo io e lui. A me disse: "Morisse, quel bastardo..."»

- Torniamo ai 150 milioni...
«Ero stanco dei suoi metodi. Nella primavera del '92 litigammo violentemente: mi aveva offeso perchè dopo un lungo viaggio, nel corso del quale avevo acceso l'aria condizionata dell'auto su suo ordine, gli erano venuti dei dolori. Un motivo ridicolo. Lo affrontai all'uscita della scuderia: "Il nostro rapporto è degenerato, me ne voglio andare". Avevo lavorato per otto anni a un milione al mese, perciò invitai Muccioli a mantenere quello che da 3 anni mi prometteva: un aiuto per comprarmi una casa. E lui rispose: "Se vuoi andare, vai". Io replicai: "Ah no, non mi tratti come Marcone (un ospite della Comunità ora deceduto), buttato via con 500.000 lire dopo una vita di lavoro!"»

- E Muccioli come reagì?
«Gli ricordai che per lui ero stato arrestato in Francia con 300 milioni, avevo fatto tre viaggi in Germania, Olanda e Francia con il doppio fondo imbottito di miliardi. Perciò: o manteneva le promesse, o sarei salito sull'Arco romano e avrei fatto una piazzata dicendo tutto su San Patrignano. Capì che non scherzavo. Mi invitò a casa sua e mi dette 150 milioni. Solo a quel punto gli confermai che non doveva fare scherzi: se mi fosse successo qualcosa, avevo con me in tasca l' assicurazione sulla mia vita: la cassetta che avevo registrato mentre andavamo a San Marino dal gioielliere Arzilli. Allora Muccioli mi chiese scusa per le offese precedenti, mi disse che quei soldi me li regalava e mi invitò a restare con lui. Io gli credetti ancora una volta ingenuamente, anche perché mi mandò in ferie per 40 giorni con la mia famiglia, pagandomi il tutto con altri dieci milioni. Quei dieci milioni che lui ora sostiene di aver lasciato nel fondo della borsa. Rientrato dalle ferie, però, mi accorsi che lui aveva fatto il vuoto attorno a me. Allora me ne andai, anche perché temevo che attuasse le minacce che era solito pronunciare nei confronti di chi aveva messo da parte.»

- Delogu, lei ha altre cassette?
«Sì, alcune di quelle registrate negli uffici da dove si controllavano tutte le telefonate. A San Patrignano spiano, con i microfoni nascosti nei caloriferi, perfino gli assistenti sociali che parlano con i tossicomani. San Patrignano non è ciò che si vuol far credere. Ne ho la testimonianza anche da decine di telefonate da parte di ex tossici che mi hanno chiamato in questi giorni per ringraziarmi di quello che sto facendo.»

- E ora che cosa pensa di Muccioli?
«Quel poco di rispetto che avevo per lui, ora è completamente svanito. Io voglio vivere solamente in pace con mia moglie e mia figlia. Diversamente...Ultimo avviso.»


.
19 ottobre 2013 16:39 - ennio4531
... chi ha interesse alla legalizzazione della droga ?

25 ottobre 2011 18:41 - Vittime_della_droga
@PETTINE
L’unica fetta della torta che vediamo, sono i numeri dei morti e delle disgrazie che ogni sostanza d’abuso provoca (compreso alcol e tabacco).
Come mai difendi tanto la droga?
Quale interesse hai TU in merito?

26 ottobre 2011 9:41 - pettine
io sono tabaccaio, ho molti interessi che questa droga (mortale) rimanga nostro monopolio.....
19 ottobre 2013 16:34 - ennio4531
Muccioli non è scappato e ha affrontato tutti i gradi di giudizio .
Muccioli può essere accusato di tutto , ma non di vigliaccheria .

Mentre quando un consumatore di pattume ludico cade nella dipendenza ecco il fuggi fuggi generale dei compagni di 'merenda' .

Anche un pò .... vigliacchi sono .
19 ottobre 2013 10:07 - pettine
l'unico vigliacco è muccioli: porco, mafioso e assassino.
19 ottobre 2013 0:40 - ennio4531
Testimonianze su Muccioli e ... soldi .

Da Wikipedia

' Nel 1985 Muccioli ed i familiari rinunciano alle loro proprietà ed ai diritti ereditari, donandoli alla Fondazione San Patrignano costituita quell’anno. Da quel giorno, la comunità, per espressa scelta di Muccioli, appartiene a coloro che vi operano e vivono o che ad essa si rivolgono.'

Una cosa è certa ..

È verificato che quando uno cade in uno stato di sudditanza delle erbe e abbisogna di aiuti economici e affettivi, i compagni di 'merenda' ... fuggono.

Anche un pò .... vigliacchi sono .
18 ottobre 2013 23:04 - IVAN.
.


Thanks to Fabrizio, Chinaski.
Roberto, scansa le merde di cane e proseguiamo in modo LINEARE, per favore.
Riprendo il discorso:

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LE VERITÀ NASCOSTE DI SAN PATRIGNANO / 2
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(post del 2 giugno 2013, 0:40 - fabrizio7338)


L'ex autista: «MUCCIOLI MI MANDAVA ALL'ESTERO CON L'AUTO IMBOTTITA DI MILIARDI.»

Walter Delogu, 38 anni, ex autista di Muccioli, ha appena appreso delle controaccuse di Muccioli a proposito della famigerata cassetta e dei suoi duplicati. Quale è la sua versione?

«Ah, io sarei un ricattatore e un provocatore? Muccioli deve smetterla con questi colpi bassi, perché anche io potrei rispondere con la sua stessa moneta. Ad esempio: una guida come lui non manda allo sbaraglio la gente che ha salvato dalla droga con i soldi messi nei doppifondi delle auto, facendogli passare le frontiere col rischio di essere arrestati, come è accaduto a me in Francia. Ho girato con i miliardi della comunità e poi mi sarei limitato a chiedergli 150 milioni?! Ma dai. Se l'avessi voluto ricattare, avrei preteso 1 o 2 miliardi, che per lui sono come 100 lire.»

- Come entraste in contrasto?
«Dopo la morte di Maranzano, Muccioli perse completamente la testa e il controllo della macelleria. Nessuno voleva più restare lì. Un giorno convocò a casa sua il gruppo (diretto allora da Lorandi) e chiese a ciascuno in quale reparto volesse essere trasferito. Rimproverò Lorandi, che aveva bevuto, ma questi replicò a Muccioli: "Non ho fatto niente di male, ma qualunque cosa anche avessi fatto, io non ho ucciso mai nessuno". Muccioli restò di ghiaccio, mandò via tutti e ci fermammo io e lui. A me disse: "Morisse, quel bastardo..."»

- Torniamo ai 150 milioni...
«Ero stanco dei suoi metodi. Nella primavera del '92 litigammo violentemente: mi aveva offeso perchè dopo un lungo viaggio, nel corso del quale avevo acceso l'aria condizionata dell'auto su suo ordine, gli erano venuti dei dolori. Un motivo ridicolo. Lo affrontai all'uscita della scuderia: "Il nostro rapporto è degenerato, me ne voglio andare". Avevo lavorato per otto anni a un milione al mese, perciò invitai Muccioli a mantenere quello che da 3 anni mi prometteva: un aiuto per comprarmi una casa. E lui rispose: "Se vuoi andare, vai". Io replicai: "Ah no, non mi tratti come Marcone (un ospite della Comunità ora deceduto), buttato via con 500.000 lire dopo una vita di lavoro!"»

- E Muccioli come reagì?
«Gli ricordai che per lui ero stato arrestato in Francia con 300 milioni, avevo fatto tre viaggi in Germania, Olanda e Francia con il doppio fondo imbottito di miliardi. Perciò: o manteneva le promesse, o sarei salito sull'Arco romano e avrei fatto una piazzata dicendo tutto su San Patrignano. Capì che non scherzavo. Mi invitò a casa sua e mi dette 150 milioni. Solo a quel punto gli confermai che non doveva fare scherzi: se mi fosse successo qualcosa, avevo con me in tasca l' assicurazione sulla mia vita: la cassetta che avevo registrato mentre andavamo a San Marino dal gioielliere Arzilli. Allora Muccioli mi chiese scusa per le offese precedenti, mi disse che quei soldi me li regalava e mi invitò a restare con lui. Io gli credetti ancora una volta ingenuamente, anche perché mi mandò in ferie per 40 giorni con la mia famiglia, pagandomi il tutto con altri dieci milioni. Quei dieci milioni che lui ora sostiene di aver lasciato nel fondo della borsa. Rientrato dalle ferie, però, mi accorsi che lui aveva fatto il vuoto attorno a me. Allora me ne andai, anche perché temevo che attuasse le minacce che era solito pronunciare nei confronti di chi aveva messo da parte.»

- Delogu, lei ha altre cassette?
«Sì, alcune di quelle registrate negli uffici da dove si controllavano tutte le telefonate. A San Patrignano spiano, con i microfoni nascosti nei caloriferi, perfino gli assistenti sociali che parlano con i tossicomani. San Patrignano non è ciò che si vuol far credere. Ne ho la testimonianza anche da decine di telefonate da parte di ex tossici che mi hanno chiamato in questi giorni per ringraziarmi di quello che sto facendo.»

- E ora che cosa pensa di Muccioli?
«Quel poco di rispetto che avevo per lui, ora è completamente svanito. Io voglio vivere solamente in pace con mia moglie e mia figlia. Diversamente...Ultimo avviso.»


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18 ottobre 2013 22:21 - roberto7266
Troll vai spalare foglie di pino, queste cazzate fanno effetto solo a te e a chi ti paga, hai sbagliato tempo e luogo.
"Sudditanza dalle erbe"; parliamo invece della tua dipendenza da spiccioli per troll: hai pagato la bolletta della luce o sei in ritardo anche questo mese?
18 ottobre 2013 16:19 - ennio4531
.. tralasciamo il fatto che Muccioli alla fine sia stato assolto in appello ( ... per cui le testimonianze evidentemente sono state soppesate dai tribunali in modo diverso ) , rimane il fatto che San Patrignano oggi esiste e centinaia di ex ospiti vi si recano per ringraziare e solidarizzare per l'aiuto ricevuto .

Questo significa .. tutto bene in San Patrignano ?

Forse no.

Ma una cosa è certa. Come è stato scritto da non so chi :
chi muore con le mani pulite, vuol dire che le ha tenute sempre in tasca.

È un'altra è altrettanto vera:

È verificato che quando uno cade in uno stato di sudditanza delle erbe e abbisogna di aiuti economici e affettivi, i compagni di 'merenda' ... fuggono.
18 ottobre 2013 15:30 - chinaski
@ Ivan

Grande Ivan. E' sempre bene riportare i fatti alla memoria in questo Paese privo di memoria storica.
18 ottobre 2013 14:57 - IVAN.
.


A beneficio deideboli di memoria, riporto da:

http://droghe.aduc.it/notizia/comunita+san+patrignano+modell o+usa+letizia+moratti_127459.php

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LE VERITÀ NASCOSTE DI SAN PATRIGNANO / 1
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(post del 2 giugno 2013, 0:38 - fabrizio7338)

Il 28 ottobre 1980 una ragazza di ventitré anni, Maria Rosa Cesarini, si presenta alla squadra mobile di Forlì raccontando di essere fuggita da S.Patrignano dopo essere stata rinchiusa per sedici (!) giorni in una piccionaia.
Quando i poliziotti irrompono nella comunità, trovano Luciano Rubini e Leonardo Biagiotti incatenati in due locali usati come canile, Marco Marcello Costi incatenato alla porta in ferro di un locale di tre metri per uno e Massimo Sola incatenato ad un manufatto adibito a colombaia.
Tutte queste persone deporranno qualche giorno dopo (tutte tranne una, Leonardo Biagiotti, trovato morto sulla linea ferroviaria a Castelfranco Emilia, caduto dal treno diretto a Milano).
Muccioli viene arrestato con alcuni suoi collaboratori e imprigionato per un mese; il processo verrà tenuto quattro anni più tardi e finirà con una condanna a venti mesi per Muccioli in primo grado e assoluzione in appello.

Ma veniamo alle testimonianze di tutti quelli che hanno deposto all'altro, ben più grave e recente processo che ha investito Muccioli: quello per l'omicidio di Maranzano, ammazzato nel reparto manutenzione.
A rispondere é CLAUDIO GHIRA, ex-medico di S.Patrignano:

- Cosa succedeva alla manutenzione?
«Pestaggi e cure successive. Ricordo una testa spaccata e ricucita con una ventina di punti. E una milza esplosa a pugni.»

- Ci sono stati altri morti oltre a Maranzano?
«In quel modo, no. Ma molti dei suicidi della comunità sono quantomeno sospetti.»

- Si poteva entrare al reparto manutenzione?
«No. Ci sono due medici presenti 24 ore su 24, e anche Capogreco, il responsabile del reparto.»

- Ma che medici sono se non denunciano questi metodi?
«Credono in Muccioli. Se sei lì dentro é perché gli credi.»

- I rapporti sessuali sono controllati da Muccioli?
«Certo, ma nessuno controlla i suoi. Eppure quante volte lo abbiamo visto a letto con i ragazzi più giovani? Per molti di noi, però, almeno fino a quando non si riesce a passare dalla fase acritica, anche quello viene visto come un modo per stare vicino ad una persona che sta male.»

- Parli di rapporti omosessuali forzati?
«So di un ragazzo milanese che sicuramente ha visto i suoi problemi aumentare proprio per le eccessive attenzioni del babbo . Il capo amava soprattutto avere rapporti orali. Diceva che anche quelli servivano per far passare energia positiva da lui ai suoi discepoli » -Voci? Leggende di S. Patrignano?- « No, io stesso ho visto Muccioli a letto con uno dei suoi ragazzi » -E dov'é oggi?- « E' morto di Aids » .

Ma il principale accusatore di Muccioli é, in questo processo, il carceriere Raimondo Crivellin in comunità noto come Piedini.
Ha confessato oltre 500 sequestri di persona compiuti in sette anni di permanenza nella comunità, pestaggi, inseguimenti; alla fine deporrà per quasi cinque ore.
«Tutti i giorni inseguivo tossici che scappavano da S.Patrignano. Tutti i giorni ne riportavo. Tutti i giorni ne picchiavo. Tutti i giorni ne rinchiudevo, soprattutto nella cassaforte della pellicceria, un luogo angusto, senza finestre. Ho passato sette anni a S. Patrignano e il mio compito é sempre stato quello. Non sapevo mai la ragione di una punizione: eseguivo ordini di Muccioli».

Piedini agiva insieme a Franchino e Toto, Paro-Paro e Sebastiano, tutti nella squadra punitiva.
«Bastava che ci dirigessimo verso qualcuno perché il terrore gli si dipingesse sul viso. Muccioli sa come far sentire importanti, soprattutto le menti semplici. Ha scelto me perché ero un cretino. Ho creduto in Muccioli ciecamente, e ho sbagliato».

E a proposito di un suicidio:
«Dopo il primo suicidio, quello di Gabriele Di Paola, Muccioli mi ordinò di portare via i venti ospiti della "manutenzione", il carcere della comunità. Di notte con due furgoni e qualche macchina insieme a Toto, Paro-Paro, Sebastiano e Franchino partimmo per la comunità di Botticella (comunità satellite di SanPa). L'obiettivo era far scomparire testimoni scomodi in un periodo in cui la comunità era tenuta d'occhio dalla polizia. Passammo due mesi vivendo da re».

E interrogato sul perché dei sospetti sul suicidio:
«Io Di Paola l'ho visto cadere, ma non so come ha fatto a precipitare per venti metri con la faccia rivolta verso il muro. L'ho sentito gridare “No, no”, ho visto che cercava di aggrapparsi a qualcosa, senza riuscirci. Quando sono corso verso di lui era morto. Il giorno dopo Natalia Berla é scivolata fuori da un finestrino piccolissimo, ma noi eravamo già in montagna a divertirci».

E ancora: «Una volta ho chiuso Franco Capogreco in cassaforte. Ha urlato tutta la notte perché soffre di claustrofobia, quando é uscito era cianotico. Andava punito, ma non lo so perché. Lo dirà lui ai giudici».

Per finire la testimonianza di una ragazza, Elisabetta Di Giovanni, che oggi ha 29 anni e che entrò nella comunità per la prima volta a 16 anni e che é uscita dalla droga solo molto tempo dopo aver lasciato S.Patrignano, con l'aiuto di Don Gino Sacchetti.
«Durante la mia seconda permanenza a SanPa in due anni visitai quasi tutti i luoghi di prigionia. Venti giorni in piccionaia, un luogo molto angusto dove ti sentivi letteralmente impazzire. Due mesi al buio nella cassaforte della pellicceria insieme ad un dobermann malato. In un vecchio casolare abbandonato sdraiata e incatenata con tutte e due le braccia alla spalliera del letto. Mi veniva liberato un braccio due volte al giorno per mangiare, mentre per i bisogni fisiologici bastava un secchio sotto il letto. Una chiusura un po' più soft invece (quattro mesi in camera), la affrontai a causa di Marco Rossetti di Bologna. Malauguratamente chiedemmo a Muccioli il permesso di conoscerci. Dopo qualche mese di mano nella mano, non ne potevamo più e consumammo il turpe gesto. Marco, pentito, corse a raccontarlo a Muccioli e il risultato per me fu la reclusione dopo una serie di “gran puttana” in tutte le salse. A Marco, Vincenzo diede una pacca sulla spalla. Ma la chiusura più terribile, per quanto la più breve, fu una settimana nella botte, un tino di ferro, dove potevi stare accovacciata e dove una volta al giorno ti passavano il cibo da uno sportellino, il tutto ad un palmo dal solito secchio con gli escrementi. Non avevo ucciso nessuno, ma ben più grave era la mia colpa: ero entrata nella contestazione. Vincenzo aveva rinchiuso, sempre per futili motivi, tre ragazze considerate guarite. Consuelo, Martina ed Alice, anche loro contestatarie. Le aveva rinchiuse in un casolare e siccome non soffrivano abbastanza, dopo qualche giorno sospese loro i viveri. Era terribile, mi sentivo ad Auschwitz. Dopo qualche giorno fece portare Alice sul piazzale e le rasò i capelli, tra battute deplorevoli e risate grasse. Alice riuscì a scappare e la ritrovarono l'indomani morta per overdose in Piazza Tre Martiri. Criticai pesantemente l'operato di Muccioli, e mi fece rinchiudere nella botte.»

Su Alfio Russo e l'omicidio di Roberto Maranzano:
«Alfio Russo l'ho conosciuto e sarei pronta a giurare che le cose siano andate pressappoco così: Maranzano con le sue fughe rompeva, e Muccioli ha deciso di metterlo nel settore punitivo: nelle mani di Russo, un pazzo violento col cervello di un bambino di due anni. Sicuramente ha anche raccomandato ad Alfio di essere particolarmente duro, e per il povero Maranzano si devono essere aperte le porte dell'inferno. Poi, forse una reazione di Maranzano, ed Alfio ha dato sfogo alla sua furia. Poi succede l'irreparabile e via di corsa dal capo a cercare la soluzione. Soluzione che Muccioli, senza scomporsi più di tanto, ha trovato nella discarica. Per chi é stato a S. Patrignano, è impossibile credere che Muccioli non fosse al corrente di tutto.»

E conclude: «E' difficile parlare di SanPa. Ci sarebbe troppo e ancora troppo da dire: mille episodi, tutti eloquenti e dolorosi, ma il vero problema é che lo Stato italiano consideri come "recupero dei tossicodipendenti" quello che avviene a S.Patrignano.»


.
18 ottobre 2013 13:58 - ennio4531
... Di sicuro viene evitata dagli ex sodali di chi vi si trova all'interno per cercare di liberarsi dalla dipendenza.

È verificato che quando uno cade in uno stato di sudditanza delle erbe, i compagni di 'merenda' ... fuggono.
18 ottobre 2013 11:52 - minotauro5801
san patrignano ?
SE LA CONOSCI, LA EVITI.
18 ottobre 2013 8:35 - ennio4531
È noto quanto i nostri magistrati siano ... creativi nelle loro sentenze quando queste coincidano con le proprie posizioni .

L'Aduc ne riporta un'altra che testimonia quanto la legge sia un oggetto plasmabile a piacere da parte dei giudici che, notoriamente , avendo vinto un concorso , si ritengono ... infallibili .

" Usava la marijuana come dimagrante. Assolto a Ferrara"

Un etto e 700 grammi di marijuana al mese per seguire una 'dieta' dimagrante scovata su un sito internet che consigliava lo stupefacente come metodo snellente.
Questo nonostante la sostanza trovata in casa dai carabinieri potesse produrre fino 1.380 dosi, oltre il limite dell'uso personale...... "
18 ottobre 2013 7:59 - Cepu
Il tribunale di Ferrara, nel processo contro due piccoli coltivatori di marijuana per uso personale (due giovani trovati in possesso di modica quantità di droga e due piante a testa di cannabis), ha assolto i due imputati il 21 marzo 2013 e risposto inoltre ad una questione di legittimità costituzionale sull'equiparazione tra droghe leggere e droghe pesanti e la coltivazione della cannabis, basata su un testo di riferimento del Consiglio d'Europa, adottato come legge costituzionale anche in Italia. Alla richiesta del legale, che ha chiesto inoltre che nella sentenza ci fosse il riconoscimento di "valore civico" della produzione personale, in quanto toglie profitto alle mafie, il giudice ha rimandato le questioni di legittimità alla Corte costituzionale, ed ha assolto con formula piena i due cittadini dal reato di produzione di sostanze stupefacenti, perché il fatto, se compiuto per uso personale, non costituisce reato, come si legge nelle motivazioni della sentenza. [52][53]
18 ottobre 2013 0:56 - ennio4531
Si possono studiare tutte le sostanze di questo mondo, ma se esiste una educazione a rifiutarle queste sostanze finirebbero nelle.. discariche .

Invece abbiamo chi li esalta e ne reclama il consumo libero ..
17 ottobre 2013 17:45 - Cepu
Interessante che nonostante il proibizionismo, anzi forse proprio per questo, per l'enorme ricchezza esentasse che genera, nel mondo ci siano laboratori che ricercano e mettono a punto 500 nuove sostanze....
16 ottobre 2013 8:06 - ennio4531
Se le migliaia di tossicodipendenti ridotti alle asse non avessero trovato San Patrignano et similia, molti di essi sarebbero adesso sotto una tomba o per strada a raccattare ... cacca.

Di certo i pifferai alla scr-Ivan-o, squallidi personaggi maestri nel gioco delle tre carte, ben si sono guardati a dare una mano a questi sventurati .

Si limitano a rimuovere il problema, in quanto lo temono, o insultare chi, a differenza di loro, s'impegnano ad aiutare gli ex sodali degli scr-Ivan-i .
15 ottobre 2013 19:05 - IVAN.
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Sotto la direzione di Muccioli, San Patrignano era un'associazione a delinquere istituzionalizzata, protetta dall'alto con la compiacenza dei media che avevano ricevuto l'ordine di non parlare MAI degli scandali che la riguardavano.
Per rendersene conto, basta dare un'occhiata ai post di Fabrizio a questo link:

http://droghe.aduc.it/notizia/comunita+san+patrignano+modell o+usa+letizia+moratti_127459.php

Non so come stia la situazione ATTUALE, tuttavia una cosa è certa: adesso come allora, San Patrignano viene usata come trampolino di lancio della più becera propaganda di disinformazione sulle droghe. Basta guardare i nomi dei personaggi che ne cavalcano la fama: Giovanardi, Serpelloni, Gasparri...(degli integerrimi, oh yeah!)


.
14 ottobre 2013 22:32 - ennio4531
... chi ha interesse alla legalizzazione della droga ?

25 ottobre 2011 18:41 - Vittime_della_droga
@PETTINE
L’unica fetta della torta che vediamo, sono i numeri dei morti e delle disgrazie che ogni sostanza d’abuso provoca (compreso alcol e tabacco).
Come mai difendi tanto la droga?
Quale interesse hai TU in merito?

26 ottobre 2011 9:41 - pettine
io sono tabaccaio, ho molti interessi che questa droga (mortale) rimanga nostro monopolio.....
14 ottobre 2013 9:42 - pettine
si stanno cagando in mano...

prima o poi...

fatevene ura ragione, in barba agli interessi ECONOMICI E POLITICI di giovanardi, serpelloni e dei loro mandanti mafiosi.

ed in culo a tutte le frustrazioni da povero fallito represso dello scemo del villaggio globale.
14 ottobre 2013 0:41 - ennio4531
Migliaia di persone sono o sono passate in comunità per cercare di riprendersi la propria vita sottrattagli nelle tasche e nei sentimenti da pattume ludico che i pifferai di turno cercano di gabbare come un semplice passatempo, inveendo e insultando chi espone realtà fatte di vittime che si possono toccare frequentandole.

Lo smog neuronale da cui sono affetti o afflitti li porta a esaltare un mondo fasullo che si tramuta in migliaia di casi in un mondo si sofferenze e talora di lutti.
13 ottobre 2013 15:29 - roberto7266
"Maurizio Gasparri, anche lui ospite di San Patrignano"

ospite in che senso?
13 ottobre 2013 12:17 - galletto2
è finita l'epoca delle vacche grasse,ora inizia quella dei vitelli con 2 palle che difficilmente scardinerete con le vostre menzogne,iniziate a pagare i contributi a chi sfruttate nei vitigni per poi vendere il vino al triplo per sovvenzionate le vostre(cause)e spero che ne facciate tante ma per anni di galera,vergognatevi
13 ottobre 2013 9:34 - freethinker
Giovanardi, Gasparri e Serpelloni: il trio delle meraviglie.
12 ottobre 2013 23:22 - glacial68
Ma ancora non vi vergognate,avete fatto contagiare e morire un infinità di persone di epatiti c Aids ed overdosi,e continuate a tentare in tutti i modi di mantenervi in vita sulla pelle degli altri ... VERGOGNA ESSERI IMMONDI,finanziatori di guerre,terrorismo,corruzione,ecc Apritelo il dibattito,ma alla pari,invitando persone che non vi facciano passare nemmeno una parola,senza mettere in evidenza la vostra mala fede,falsità,e mostruosità...questi sono quelli che hanno dasto inizio alla caccia del fumatore di canapa...risultato...hanno fatto aumentare proprio il consumo tra i giovanissimi. Non vedo l'ora di posare una corona in nome delle 36 persone che o visto crepare di PROIBIZIONISMO ! Avete sulla coscienza milioni di persone,LA VITA E UNA RUOTA ...RICORDATEVELO ... quanto alcol avete nelle vostre case,personaggi dalla grande coerenza e onestà intellettuale ..quanto ! Andate a vendere l'inganno globale a qualcun altro,ormai la maschera vi si sta squagliando in faccia .
12 ottobre 2013 19:14 - chinaski
E finito il boom sul quale questa gente prosperava e mangiava: l'epidemia di eroina degli anni '80 e '90. Ora devono trovare nuovi modi di spillare soldi al contribuente, per poter continuare a mangiare abbondantemente e a sbafo. Sperando che le loro leggi infami, portino ad un nuovo incremento dell'uso di eroina presso le nuove generazioni, così da avere clienti assicurati, per glia nni a venire.
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