COMMENTI
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28 dicembre 2002 0:00 -
Si parla troppo spesso di libertà dimenticandone il significato: si potrà pur essere liberi di vendere quello che si vuole! Se si desidera comperare dell'alcool si cerca un posto che lo vende! Giacomo
28 dicembre 2002 0:00 -
perché non vanno ad aprire i supermarket a casa loro? Anche perché se noi andassimo ad aprire un enoteca nel loro Paese come minimo ci sbattono in galera e gettano la chiave.
28 dicembre 2002 0:00 -
La religione è una cosa il commercio un altra!
29 dicembre 2002 0:00 -
anche se non si può obbligarli comunque gli farei una tale campagna "contro" da convincerli ad ANDARE VIA.
29 dicembre 2002 0:00 -
Ciascuno e' libero di commercializzare i prodotti che preferisce, no? Chi non e' d'accordo puo' comperare la carne di maiale in altri esercizi!
29 dicembre 2002 0:00 -
da democratico..... annassero affanculo a casa loro
29 dicembre 2002 0:00 -
Il supermercato deve mettere in commercio ogni prodotto. Per fede, o per gusto il consumatore sceglie se acquistarli o no. Non è accettabile che per religione si decida di non vendere alcuni tipi di prodotti. Sarebbe una discriminazione per tutti quei cittadini che non sono della stessa fede religiosa e questo non si può e non si deve accettare. Se si accettasse questo principio si scaverebbe un solco sempre più profondo fra differenti fedi religiose. Non è cosi che si convive.
30 dicembre 2002 0:00 -
Se ci fossero altri due supermercati allora andrebbe anche bene la novità frutto di una libera iniziativa, anche se toglie scelta ai consumatori; qualora fosse il "supermercato di un quartiere" come riportato, allora sarebbe davvero un pessimo inizio. E poi se una farmacia decidesse di non vendere più preservativi o troppe siringhe e se il panificio non vendesse che pane alle olive etc. secondo proprie convinzioni? Spero tanto che la nostra civiltà estremamente aperta non ci renda vittime di noi stessi entro poche decine d'anni... o prima?
30 dicembre 2002 0:00 -
Sarei curioso di conoscere la reazione di un Sindaco di un paese di religione islamica se si trovasse nella stessa situazione capovolta!!!
30 dicembre 2002 0:00 -
Trovo che le risposte a questa domanda siano decisamente faziose!!!!! Io risponderei "essendo la Francia un paese liberista ognuno nel suo negozio puo’ vendere quello che gli pare! Se poi la gente non apprezza andrà da un altra parte"
30 dicembre 2002 0:00 -
Non vedo giusto che le idee di uno (in questo caso di due) debbano essere subite da tutti, ma non credo che in quel quartiere non ci sia anche un'altra bottega di macellaio o un alimentari che venda anche alcolici.
30 dicembre 2002 0:00 -
Mi sembra che queste cinque risposte fisse diano la precedenza a una situazione di disagio comunque. Direi anche che nel proprio negozio ognuno vende quello che vuole..... quante volte anche noi quando vogliamo comprare qualcosa se non lo troviamo in un negozio andiamo in un altro! Non mi sembra un grosso problema.
31 dicembre 2002 0:00 -
andrei a comprare la carne di maiale e gi alcolici in un altro supermercato
2 gennaio 2003 0:00 -
Io lavoro in Kuwait dove ovviamente mancano alcolici e carne di maiale a causa di usi e costumi locali. In Francia gli usi e costumi permettono il consumo di alcol e carne di maiale per cui se fossi nei panni del Sindaco di Evry, fra l'altro abbastanza vicino a casa mia, revocherei la licenza ai due islamici e già che ci sono anche il visto Francese.
2 gennaio 2003 0:00 -
Tolleranza non mi passa neanche per il cervello. Così come mi dovrei adattare alla cultura altrui, anche se non ne condividessi le usanze anche gli altri devono fare lo stesso sforzo. Sono loro che sono intolleranti ma ciò è dovuto alla profonda ignoranza in cui languono.
3 gennaio 2003 0:00 -
Bisogna rispedire tutti gli islamici a casa loro e lasciarli marcire con le loro leggi e consuetudini del cavolo.
3 gennaio 2003 0:00 -
perchè non chiudiamo tutti i ristoranti cinesi, o quelli vegetariani e pure quelle "zupperie" radical chich? Ognuno faccia ciò che vuole basti rispetti le regole.
3 gennaio 2003 0:00 -
Chi beve alcolici e mangia carne di maiale si rivolgerà ad altri e nuovi concorrenti sul mercato e farà eventualmente fallire il supermercato bacchettone. Oppure vivranno più punti vendita con caratteristiche diverse. Tutto qua. Mi pare una disputa un po' fondamentalista in senso laico, tipico dei francesi. Credo che nessuno, musulmano, ebreo, cattolico, ateo, buddista o quant'altro, possa essere costretto a vendere alcuni prodotti piuttosto che altri (a meno che la scelta non leda diritti fondamentali dell'individuo, come quello alla salute).
3 gennaio 2003 0:00 -
la versione dei fatti nel sondaggio è imparziale, descrivendo la decisione del sindaco come se fosse una cosa inaccettabile. Leggendo una versione del genere, le persone sono portate a scrivere contro la sua decisione...
4 gennaio 2003 0:00 -
EVVIVA LA LIBERTà
4 gennaio 2003 0:00 -
n qualsiasi negozio si vende quello che si vuole. Se io non trovo un articolo vado in un'altra unità commerciale. Se non era islamico credete che il Sindaco avrebbe fatto tutto questo casino?
5 gennaio 2003 0:00 -
applichiamo le loro stesse leggi visto che i mussulmani sono intransigenti verso di noi, vedi p.s. croci, religione .......
6 gennaio 2003 0:00 -
Se ne tornassero nelle loro luride case... Anche perchè loro dicono e pensano che crediamo in un cadavere appeso ad una parete. poi i razzisti siamo noi??? No, a casa loro...
6 gennaio 2003 0:00 -
Se vado nel loro paese, sono io che mi devo adattare ai loro costumi. Perchè loro che sono ospiti qui da noi, devono imporci le loro usanze??? Questo si verifica in tutti gli spetti della vita quotidiana: quanti arabi vedete qui da noi girovagare la mattina con bottiglie di vetro in mano barcollando come i nostri genuini alcolizzati? Al loro paese si comportano così? Si potrebbe andare avanti con gli esempi con fiumi di inchiostro ma mi fermo qui. Saluti. Alessandro
6 gennaio 2003 0:00 -
andrei a fare la spesa più lontano se mi servono alcolici o carne di maiale!
7 gennaio 2003 0:00 -
sono vegetariana. In più, ogni nicchia di mercato ha una sua domanda e una sua offerta. In più, ciascun commerciante ha il diritto di vendere ciò che vuole, purché legale. E contro i magnaccia non si schiera nessun sindaco?
7 gennaio 2003 0:00 -
Lungi dall'essere razzista, ma l'Islam e' il pericolo maggiore per la sopravvivenza dell'umanita'.
7 gennaio 2003 0:00 -
se la gente va a comprare bene, se non va, male (naturalmente per i gestori)
7 gennaio 2003 0:00 -
L'attività all'interno di un mercato di scambio deve essere libera. Esempio: io sono vegetariano e non sempre trovo alimenti adatti. Che dovrei fare?! Semplice: cerco chi mi offre quello che cerco.
8 gennaio 2003 0:00 -
finche si puo' scegliere ho la liberta' di comprare dove e cosa voglio. Lo stesso puo' fare un commerciante cioe' scegliere cosa vendere in base alle licenze in suo possesso. Mi sembra + un problema di tipo sociale
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