• (da Primo Mastrantoni nel topic:) «Abbiamo centrali
nucleari in funzione? No, ma stiamo pagando la
"sistemazione" di quelle che un referendum del 1987
abolì.»
_____________________________________
Nonostante sia presa per vera da molti, questa è una
imprecisione storica: le centrali non furono “abolite”
per via del referendum '87; le centrali GIÀ esistenti
avrebbero potuto continuare ad operare...e invece furono
spente parecchio tempo prima dei referendum. Infatti:
- Centrale del Garigliano: chiusa nel 1978 dopo solo 14 anni
di attività.
- Centrale di Latina: chiusa nel 1986 dopo 4 mesi da
Chernobyl.
- Centrale di Caorso: fermata nel 1986.
- Centrale di Trino: fermata nel 1987 (comunque 8 mesi prima
dei referendum). E' stata ferma per 6 anni su 20 di
attività per adeguamenti tecnici.
In conclusione: il referendum sancì semplicemente la
volontà della maggioranza di non PROSEGUIRE col nucleare,
ma non influì affatto sulla cessazione dell'attività delle
centrali GIÀ esistenti; quella fu una decisione autonoma
della classe politica presa - cronologicamente - molto PRIMA
del referendum.
.
24 novembre 2012 9:30 - Primo Mastrantoni
leggere anche
http://www.aduc.it/comunicato/nucleare+promesse+mirabolanti+
inconcludenti_14119.php
24 novembre 2012 0:23 - Shyra
Senza angosce oppure con una certa leggerezza che sfiora il
menefreghismo? No, perché se vogliamo parlare seriamente di
scorie ce ne sarebbe da dire, appunto proprio per la
completezza dell'informazione. Ma chissà come mai quando si
parla di sana responsabilità nei confronti dell'ambiente e
di noi stessi, qui e ora, e nei confronti dei posteri, nel
futuro, si preferisce sempre anteporre il mero dato
economico. Complimenti all'etica e alla morale. Ad ogni
modo, sempre per completezza informativa, forse bisognerebbe
anche sapere che al di là delle scorie, il nucleare provoca
cambiamenti di una certa entità nella flora e fauna dei
corsi d'acqua ove sono presenti le centrali, con grave
nocumento anche per gli ambienti antropici circostanti, ma
cosa ancor più inquietante con ripercussioni "a cerchi
concentrici" di non facile misurazione. Quindi se ai
francesi sta bene farsi infinocchiare per risparmiare sulla
bolletta, be' che dire? Cavoli loro! E comunque il costo
stesso di una centrale nonché la disponibilità limitata
dell'uranio avrebbero reso la scelta di questa tipologia
energetica poco intelligente e molto più dispendiosa che il
ricorso alle alternative. E per chi ama la vera
informazione, quella completa, i dati ci sono. Basta andare
a cercarli.
23 novembre 2012 21:07 - ennio4531
La Francia , come decine di altri paesi , conta almeno 50
centrali nucleari funzionanti di cui decine da almeno
trent'anni e il problema delle scorte viene gestito senza
... angosce .
Purtroppo , a suo tempo, grazie ad una informazione
mediatica di stampo terroristico , la maggioranza degli
italiani decise di chiudere immediatamente centrali
funzionanti e in costruzione tutte di proprietà di fatto
statale .
Mastrantoni, alla faccia della completezza
dell'informazione, tace sui 6,7 miliardi di euro che stiamo
pagando in sussidi alle rinnovabili pagando un prezzo di
almeno tre volte superiore ai prezzi di mercato.
L'affermazione che fa ' Ma non ci avevano detto che il
nucleare serviva e avrebbe risolto i nostri problemi di
approvvigionamento energetico?' è semplicemente idiota dal
momento che da almeno 25 anni l'Italia non ne produce , ma
si limita ad importarla a prezzi stracciati...
23 novembre 2012 19:23 - Cepu
E non è certo finita, l'atomica è un'idrovora sterile di
risorse.