Su Le Figaro del 9 maggio 2006, c'è un utile compendio
(titolato "L'immigrazionismo, ultima utopia dei
benpensanti") sull'ideologia immigrazionista ad
opera del filosofo e politologo francese Pierre-André
Taguieff, che permette di fare il punto su questa forma di
(non) pensiero, tanto sfilacciata da giungere al fideismo.
Vediamo punto per punto gli elementi che emergono:
4: L'immigrazionismo porta alla demonizzazione
dell'avversario. Con tale ideologia/fede, chi si
dimostra critico od opposto o diffidente nei confronti del
fenomeno immigratorio rischia di ritrovarsi appiccicata una
qualche etichetta negativa e diffamante. L'appellativo
di "razzista" o "xenofobo", per i fedeli
immigrazionisti, non è più motivato razionalmente, ma
diviene quasi una sorta di marchio d'apostasia rispetto
alla fede ufficiale. Ciò conduce alla fine di ogni serio
dibattito e, con questa, alla messa a rischio della
democrazia.
E, all'orizzonte,
l'instaurarsi di un nuovo totalitarismo (contro i
popoli, le culture, le diversità, le libertà)...
da: NESSUNO Data: 16 Maggio 2006
per il camaleonte o chi per lui. stai
farneticando e lo sai. Buon pro ti faccia.
Appunto....
16 maggio 2006 0:00 - camaleonte
LETTERA DELLA SERIE... SI STAVA MEGLIO QUANDO LORO NON
C'ERANO.
...lettera firmata, giunta al
Giornale di Brescia il 5 maggio 2006 da parte di una ragazza
di 17 anni, preoccupata per le tensioni crescenti tra i
sempre più violenti allogeni e i suoi coetanei.
http://www.giornaledibrescia.it/GdB/LETTERE/5_Maggio/117480.
html
Noi ragazzi bresciani minacciati nella
nostra città
Le strade cittadine sono
pericolose a causa di troppa gente che pretende rispetto e
integrazione da parte nostra e ci ripaga con sempre maggiore
violenza. Questa frase è emersa durante un dibattito
scolastico in un’aula di un liceo cittadino. - Sono una
ragazza di 17 anni e qualche giorno fa sono stata
importunata da un «branco» di ragazzi extracomunitari su
un autobus cittadino, i quali sentendosi rifiutati e notando
una mia reazione di difesa, mi hanno minacciata con un
coltellino. - Ho fatto fatica a scendere dall’autobus
senza essere seguita... Ancora turbata dallo spiacevole
incidente ho indagato se fra i miei coetanei c’era
qualcuno con alle spalle una situazione simile alla mia. -
La scoperta è stata molto spiacevole: solo nella mia classe
ho riscontrato che la quasi metà dei miei compagni si è
imbattuta in episodi analoghi. Questi teppisti metropolitani
vedono in ogni tuo gesto una provocazione: chi ha avuto
minacce per il motorino, chi per la ragazza, chi è stato
picchiato per come camminava o c’è anche chi è stato
accusato di aver detto parole inopportune ad un membro della
loro violenta «banda». - Ma soprattutto noi ragazze ci
lamentiamo per le continue molestie a sfondo sessuale spesso
solo verbali, ma ugualmente riprovevoli e viviamo con la
paura che le loro minacce diventino realtà. La mia denuncia
è in nome di tutti noi ragazzi che non ci sentiamo più
liberi di frequentare la nostra città per timore di
imbatterci in una squadra di ragazzotti violenti, irascibili
e litigiosi. - Lo scopo di queste «grida» è di avvertire
i nostri concittadini della realtà e della gente che li
circonda e denunciare gli anonimi delinquenti con la
speranza di una giusta punizione. La denuncia è la nostra
unica arma, stare zitti e subìre in silenzio per paura,
pudore o superficialità è un errore che indebolisce noi
vittime e aiuta i delinquenti. - LETTERA FIRMATA -
Ma tanto che cosa gliene frega alle prefiche dei diritti
dei "migranti" (come adesso vengono insulsamente
chiamati gli immigrati). Avete fatto delle nostre belle
città millenarie dei luridi letamai e del nostro popolo la
selvaggina per questi stranieri. Vergognatevi!
16 maggio 2006 0:00 - infermieri a Varese, che succede?
Nel novembre 2005 ci eravamo occupati, in un paio di
occasioni, della questione legata al mondo ospedaliero e
infermieristico, con i risvolti che l'immigrazione ha
anche rispetto a quelli. Nei giorni scorsi, dalla cronaca
varesina, ecco un nuovo spunto, in due tempi:
1-
13 neo-infermieri italiani non vengono assunti a Varese,
nonostante abbiano prestato servizio in un ospedale del
posto. In compenso sono stati assunti alcuni polacchi,
neanche capaci di parlare un buon italiano!
2-
Subito dopo, arriva una strana rettifica del direttore
generale dell'azienda ospedaliera, Carlo Pampari,
secondo cui il tutto è dovuto solo all'incapacità, da
parte di tutti e 13 gli infermieri italiani di... capire le
procedure per poter essere assunti!
Comunque gli
stranieri il loro posto ce l'hanno già...
È
furioso il preside della Facoltà di Medicina
dell'Insubria e primario di ortopedia all'ospedale
di Circolo Paolo Cherubino. La mancata assunzione di 13 neo
infermieri, laureati da sei mesi all'Insubria e che fino
a ieri hanno lavorato in reparto grazie a una borsa di
studio, non viene digerita. «Ci siamo sentiti dire che la
Finanziaria ha bloccato le assunzioni e poi arrivano i
rimpiazzi dalla Polonia, persone che non capiscono una
parola di italiano e che non riescono a garantire il
servizio. Proprio non capisco!» [...]
«Da
quando dirigo il reparto abbiamo ben 18 letti ( dei 50
totali) accreditati chiusi per mancanza di personale
infermieristico. Lavoriamo al limite e come aiuto ci hanno
mandato un'infermiera polacca che non parla una parola
di italiano. Ci siamo lamentati per la qualità del
servizio. Ma non abbiamo ottenuto risultati. In compenso
l'infermiera professionale, neo laureata borsista, che
avevamo in reparto è stata lasciata a casa per ragioni di
budget....E la situazione si ripete anche in altri
reparti». [...]
«Vista la situazione - rivela
ancora il professor Cherubino - l'Università ha dovuto
ridurre ulteriormente i posti disponibili del corso di
laurea infermieristico portandoli da 180 a 125: non possiamo
sfornare disoccupati! Intanto vediamo pubblicare stime da
capogiro sul nuovo ospedale che "avrà bisogno di 174
nuovi infermieri". Forse ci stanno prendendo in
giro...». [...]
«È la prima volta
che accade una cosa del genere. Questi ragazzi non hanno
inteso bene le procedure previste dalla legge per entrare in
azienda». A parlare è Carlo Pampari, direttore generale
dell'azienda ospedaliera di Varese che cerca di chiarire
il malinteso all'origine dell'allontanamento dei 13
borsisti infermieri. [...]
Per i neo laureati,
infatti, nessuna certezza matematica di tornare in azienda,
anche se i sei mesi di esperienza varranno come crediti in
più. Per loro, soprattutto, nessuna garanzia di rientrare
nel reparto dove hanno vissuto la precedente esperienza,
corsie anche molto delicate come le rianimazioni. Per loro,
a questo punto, varranno i criteri legali della graduatoria.
[...]
16 maggio 2006 0:00 - camaleonte
Promessa di genocidio?
Dall'articolo
"Caro presidente Napolitano..." (Metropoli, 12
maggio 2006):
Migliaia di lettere di
congratulazioni sono arrivate in questi giorni al nuovo
presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tra queste,
una firmata da tre immigrati, Hamid Barole, Sabatino
Annecchiarico ed Edda Pando Milagros. I tre si rivolgono a
Napolitano per porgergli le loro felicitazioni, ma anche per
ricordare che il nuovo capo dello Stato è stato co-autore
della vecchia legge sull'immigrazione.
"Noi ci appelliamo a lei - scrivono - affinché, nelle
sue funzioni, si preoccupi della concreta e più estesa
attuazione dei principi fondamentali della Costituzione, in
particolare ove, all'articolo 4, enuncia che la
Repubblica riconosce a tutti i cittadini il lavoro e
promuovele condizioni che rendano effettivo questo
diritto".
La lettera al presidente
Napolitano "è stato un modo per noi per uscire dalle
nostre tane, quello che chiediamo sono maggiori opportunità
per i cittadini immigrati, perchè sono il futuro di questo
paese", spiega Hamid Barole, operatore psichiatrico, da
33 anni in italia.
Capito? Quindi
loro sono il futuro di questo paese, come dire, quindi che
il futuro è loro! E noi italiani autoctoni che fine
faremo?
5 MAG - "In Europa si prevede l' ingresso di
550.000 lavoratori e di professionisti stranieri ogni anno
fino al 2010, quindi di 1,6 milioni tra il 2010 ed il 2050,
per un totale di 60 milioni di immigrati. Queste cifre sono
sufficienti a dimostrare l' urgenza di politiche a breve
e medio termine in materia di gestione della
migrazione". Lo ha detto il prof. Edouard Janssens,
direttore generale della Polizia del regno del Belgio e vice
presidente di Intercenter, intervenendo nella penultima
giornata dei lavori del XXV Corso internazionale di studi
sui sistemi di polizia locale. [...]
Prepariamoci per il diluvio. E seconod voi va tutto
bene? vi sembra accettabile questo? Esisteremo ancora come
popolo? c'è forse nel passato qualche cosa del genere?
16 maggio 2006 0:00 - per Xman
No guarda che il colonialismo non è cominciato quando dici
tu. Nel quattrocento gli europei cominciavano appena a
muoversi fuori d'Europa. Cristoforo Colombo supera
le "colonne d'Ercole" nel 1492, pensa un
po'! Sul resto, sappi che l'Europa di soldi
allo sviluppo del Terzo Mondo ne dà parecchi, anzi ci sono
degli accordi ben precisi secondo i quali ogni paese europeo
deve devolvere una percentuale (che adesso non ricordo di
quanto è ) del proprio PIL ai paesi sottosviluppati.
Ovviamente questo non si dice, perchè per i loschi
traditori dei nostri popoli è meglio continuare a dare
l'immagine della cattiva Europa sfruttatrice per poterla
marchiare con un ingiustificato senso di colpa per secoli
con il nefasto e immondo fine di giustificare questa
vergognosa invasione; milioni di stranieri che entrano come
gli pare in casa nostra pretendendo diritti che non hanno
neanche gli italiani. Riguardo le ricchezze e lo
sfruttamento delle terre altrui, posso consigliarti di fare
questo discorso proprio ai politicanti che ci governano (
destra o sinistra è uguale, stessa porcheria) e che sono
coloro che muovono le redini della politica internazionale
dei nostri paesi, oltre ad essere anche gli stessi che si
lavano la coscienza delle loro malefatte facendoci
sopportare a noi popolo ( che siamo coloro che sul serio
conviviamo con gli stranieri e sopportiamo i disagi
arrecatici dall'immigrazione) tutto il marciume della
società multirazziale. Ma neanche con questa
argomentazione, comunque si potrebbe giustificare ciò che
sta succedendo, nulla infatti può giustificare che un
popolo accetti supinamente di suicidarsi etnicamente, di
sparire dalla storia venendo sostituito da masse innumeri di
stranieri. E poi che cosa significa che
l'occidente controlla l'87% delle risorse? Ma
che cosa è una risorsa? ciò che lo è di per sè, o ciò
che lo diventa grazie alla scienza di qualche studioso e la
tecnologia di un paese avanzato? Ti faccio una domanda:
che cosa sarebbero l'uranio, o il petrolio, o anche solo
l'energia eolica senza l'Europa? ti rispondo io:
niente! Non è corretto dire pertanto che sono poveri
perchè noi controlliamo le loro risorse; diciamo piuttosto
che grazie al nostro sviluppo, determinati materiali che
abbondano nei loro territori diventano oggetto di commercio
internazionale. Che valore avrebbe altrimenti, ti faccio un
esempio, l'Arabia saudita con tutto il suo petrolio,
senza l'occidente sviluppato? nessuno. Sarebbero dei
morti di fame e non i nababbi che vergognosamente sono alla
faccia della povertà altrui. A proposito, ecco, guarda gli
arabi come navigano in oltraggianti lussi mentre milioni di
persone del loro stesso popolo islamico crepano di fame!
Loro se ne fanno di sensi di colpa?
Comunque,
fammi un favore, vai sul sito che ti ho indicato l'altra
volta e guarda quale losca politica si cela dietro
l'apparenza umanitaria. Ti rimando il
collegamento, però guardalo, leggilo con calma, non importa
se non mi rispondi, prenditi tutto il tempo che vuoi e
guarda che schifo si cela dietro l'apparente buonismo
immigrazionista.
Tu hai scritto:"Inoltre qualsiasi popolo si trovasse
nele condizioni del terzo mondo reagirebbe in tutto e per
tutto allo stesso modo. "
Ma noi che
non siamo terzo mondo, perchè dobbiamo farci invadere casa
nostra e di fatto sostituire da altre popolazioni? Ma
lo sai che gli stranieri sono già il 5% della popolazione
(almeno) e che le proiezioni indicano chiaramente che tra
qualche decennio appena saranno 1/4 della popolazione
italiana senza contare che sicuramente anche allora queste
spregevoli prefiche dei diritti umani continueranno a
invocare ospitalità per i "disperati", che alla
fine diventeranno padroni di tutto?
Allora ti
dico; questo non è un suicidio etnico per te? Quale popolo
sano di mente può accettare passivamente una cosa del
genere? Ma lo sai che già ci sono classi dove senza bambini
italiani? ma a te questo sembra normale?
E lo
chiedo anche a quelli dell'aduc. Fino a quando la
nostra nazione dovrà essere terra di nessuno, penetrata
quasi quotidianamente da clandestini? fino a quando dovrà
durare questa situazione? quando si raggiungerà il limite
fisiologioco di sopportazione?
16 maggio 2006 0:00 - Xman
Io ho fatto l'esempio di Michael Jackson perchè lui da
nero è diventato bianco!!! non per altro, quindi ti chiedo
se adesso ti fa ancora schifo!!! Hai interpretato male
quello che ho detto. Il colonialismo non è stato affatto
breve è durato dal quattrocento a metà di questo secolo.
Quello che intendi te le varie invasioni che dici sono
un'altra cosa. In queste invasioni l'impero romano
ad esempio si estendeva e racchiudeva in sè vari popoli
comuqnue senza distruggerne la cultura e provvedendo almeno
per lo sviluppo economico della classe dirigente (gli
schiavi non venivano nemmeno considerati umani) e ad altra
gran parte della popolazione gli bastava che avessero giusto
quel poco che serve per vivere. Intendo tutta la plebaglia
ecc. Mentre altri tipo il sacro impero romano ha conquistato
vari popoli distruggendone la cultura, religione ecc. Stessa
cosa hanno fatto gli arabi e i musulmani in generale. Un
po' si sono comportati da colonizzatori altre volte si
sono comportati un po' meglio pensando in u ncerto senso
allo sviluppo totale, non solo del centro dell'impero.
Come altre volte hanno fatto o come a volte abbiamo fatto
anche noi col colonialismo ad esmpio. Io poi intendevo dire
che il neocolonialismo è vivo e vegeto ancora adesso, e
impedisce ancora adesso lo sviluppo del terzo mondo. Ho già
spiegato come. L'occidente ha in mano l'87% delle
risorse planetarie e le sue multinazionali sfruttano milioni
di persone in tutto il sud del mondo, per far arricchire
soltanto l'occidente e solo la classe dirigente +
l'esercito di quei paesi che hanno in casa le nostre
multinazionali. Ha capito adesso!? Finchè c'è questo
sistema e finchè noi non diamo ingenti somme al sud del
mondo, ci sarà l'immigazione in occidente. Perchè
escluse le ong che non possono provvedere da sole allo
sviluppo del terzo mondo, noi i soldi che diamo al terzo
mondo finiscono come ho già detto ad arricchire la classe
dirigente locale e soprattutto l'esercito locale, (del
terzo mondo). Tra l'altro i famosi paesi nostri nemici
non sono altro che i paesi che si oppongono a questo nostro
modello economico capitalista. Anche Saddam si opponeva a
questo modello e l'hanno invaso esclusivamente per
questa ragione. Non dico che saddam è un santo o un
benefattore perchè lui di suo se avesse continuato a
rimanere al potere non avrebbe portato altro che continua
povertà e tanta demagoguia all'Iraq. Tra l'altro
l'Europa nel secondo dopo-guerra è riuscitta a
risollevarsi grazie ai soldi del piano Marshall che sono
stati distribuiti al meglio nel vecchio continente. Mentre
adesso al terzo mondo i soldi glie li diamo certamente,
però non sono distribuiti nella maniera giusta come ho già
detto. E inoltre l'Occidente nei confronti del terzo
mondo tiene in atto questo tipo di neocolonialismo che già
ho spiegato.
16 maggio 2006 0:00 - ancora per nessuno
Bello il nick che ti sei scelto. Lo è perchè mi ricorda un
grande eroe omerico, Ulisse. Lo hai scelto per quello,
e se sì,perchè?
16 maggio 2006 0:00 - x meridionale
Purtroppo, ormai se non sei straniero ( e se extrauropeo
meglio)nessuno più ti aiuta. Ormai è di moda la
carità pelosa verso l'allogeno.
16 maggio 2006 0:00 - Xnessuno dal camaleonte
Comodo quando non si sa che dire!
16 maggio 2006 0:00 - per Xman
Hai fatto un discorso assurdo , un guazzabuglio di tutto e
niente al quale è veramente difficile rispondere, se non
scrivendo un messaggio della lunghezza di un libro.
Dunque prima di tutto basta con questi sensi di colpa
truffaldinamente attizzati nella nostra cultura da chi trama
a discapito dei nostri popoli. Il nostro colonialismo
rappresenta un momento alquanto breve nella storia di ogni
popolo per poter giustificare la povertà nella quale
versano. IL nordafrica, se vuoi saperlo, è stato per secoli
e secoli una terra di pirati (musulmani) saccheggiatori
delle nostre terre cristiane; chiedi ai tuoi amichetti
buonisti, sempre pronti a sputare sulla nostra storia
dipingendoci come i più crudeli della terra da dove prende
il nome la parola "saracinesca". Lo sai? Ecco te
lo dico io, dalle torri che i nostri padri dovettero
costruire lungo tutto il litorale italico, per avvistare e
difendere le popolazioni dall'arrivo dei pirati
musulmani, i SARACENI. Inoltre a me non sembra che le
popolazioni africane, ad esempio, navigassero in chissà
quale benessere. Ecco, hai citato Michael Jackson. Pensa che
sarebbe stato di lui se gli europei non fossero mai arrivati
in Africa! Al massimo avrebbe zompettato tra qualche capanna
prima di andare a cacciare le antilopi. Poi vedi Xman,
non è che adesso un secolo di colonialismo ce lo dobbiamo
portare dietro per i prossimi dieci millenni giustificando
questa invasione, sai? E allora i turchi che hanno
spadroneggiato nell'Europa orientale? Ma te
l'immagini i greci che vanno in Turchia clandestinamente
reclamando in nome dei loro 400 anni di dominazione subita?
ma sai quanti calci nel sedere riceverebbero? Tutti i
popoli della terra conquistano o sono conquistati. Pensa che
dove adesso è terra islamica, il nordafrica, un tempo era
impero romano. E come è successo questo cambiamento? Pensa
che nell'isola del Giglio, l'ultimo saccheggio
musulmano è del 1830. Non lo sapevi, vero? e no! la scuola
buonista parla solo delle crociate, ma di questo non si dice
nulla. Lo sai che nella cattedrale di Otranto ci sono gli
scheletri di 800 cristiani massacrati dai musulmani per non
essersi voluti convertire? Carissimo, studiala bene la
storia e vedrai che se abbiamo colpito,abbiamo anche
ricevuto. Pertanto basta con tanti sensi di colpa, anche
perchè l'Europa, tu non lo sai, ma ogni anno, sostiene
con milioni di euro lo sviluppo del terzo mondo.
Sull'esempio di Michel Jackson inoltre mi fai ridere.
Che vuoi dire, che la loro grandezza poggia su questo
personaggio? A parte che è un po' pochino, è come se
io dicessi che l'Italia è una grande nazione per Vasco
Rossi, o Ligabue, o che ne so io, mi sembra inoltre un
discorso un po' stupido, una generalizzazione sciocca;
un insipido ab uno disce omnes. Ma come, ma non è sbagliato
generalizzare? o lo è solo quando non vi fa comodo? Quindi
i fiorentini, avendo Dante, cavolo, sono tutti premi nobel
per la letteratura. Però! Sull'Italia
inoltre non hai ragione affatto. La penetrazione stranera
era sempre limitata a pochi contingenti militari e di altri
popoli europei, pertanto niente meticciamento. È una
sciocchezza che fa comodo purtroppo a coloro che tramano
scelleratamente per invadere la patria, mantenendo docile la
popolazione autoctona.
16 maggio 2006 0:00 - meridionale
Ma finiamola con tutte queste polemiche! Anzichè
continuare a dire dobbiamo investire nei loro paesi (rivolto
agli extracomunitari)per far si che possano rimanere nei
luoghi natale... IO DICO INVESTIAMO QUI IN CAMPANIA, IN
SICILIA, IN CALABRIA CHE NON ABBIAMO UN CAZZO DA OFFRIRE AI
NOSTRI FIGLI, UNO SPORCO LAVORO MA CHE SI POSSA CHIAMARE
LAVORO, E NON METTETECI NELLE CONDIZIONI DI ESSERE
AVVICINATI DALLA MAFIA E N'DRANGHETA. DOBBIAMO
AIUTARE GLI ITALIANI AD AVERE UNA VITA ONESTA E DIGNITOSA E
POI PENSIAMO ANCHE AGLI ALTRI
16 maggio 2006 0:00 - NESSUNO
per il camaleonte o chi per lui. stai farneticando e lo
sai. Buon pro ti faccia.
16 maggio 2006 0:00 - x non sono razzista
Purtroppo in questa porcheria di società ormai funziona
così. Se aiuti un italiano è razzismo, se invece dai
la tua preferenza a uno straniero ( meglio se non europeo),
allora è discriminazione positiva.
Che schifo!
15 maggio 2006 0:00 - Xman
Io non ho urlato a nessun scandalo dato che si aiutano i
più bisognosi come io ho sempre detto nei miei messaggi.
Ripeto che bisogna cambiare questo modello economico delle
multinazionali che arricchisce sempre di più
l'Occidente per impoverire sempre di più la stragrande
maggioranza della Terra (il "terzo mondo"). Solo
così si potrà davvero evitare l'emigrazione. In
pratica NO al capitalismo, é il capitalismo che causa
l'immigrazione. Adesso non sto dicendo di andare verso
il comunsimo o il fascismo ma perlomeno di trovare una via
di mezzo. Inoltre qualsiasi popolo si trovasse nele
condizioni del terzo mondo reagirebbe in tutto e per tutto
allo stesso modo. Se il terzo mondo è tale e non è dunque
per niente svilupato è sempre stata colpa nostra che
l'abbiamo sempre sottomesso per i nostri interessi
economici. Mai sentito parlare di colonialismo e
neocolonialismo tutt'ora in corso!? é verissimo quello
che dice Nessuno a proposito delle razze. Per l'italia
infatti sono passati un sacco di eserciti che hanno stuprato
ma anche un sacco di coloni. Tra l'altro a te camaleonte
mi sembra ti facciano schifo i neri??? giusto!? mah... e con
Micheal Jackson come la mettiamo?... Non ci sono solo alcuni
musulmani ad essere delle rogne. In passato quando noi
vivevamo nelle stesse condizioni loro anche noi attraverso
il cristianesimo eravamo delle rogne. Quindi non è un fatto
di religione o cultura sbagliata ecc. è un fatto di degrado
ambientale contestuale che sviluppa un degrado mentale
psicoloogico, che si manifesta all'esterno con la
violenza ecc. Ci sono infatti un sacco di cristiani rogne
sai!? in Africa e un po' in SudAmerica e America
Centrale che fanno esattamente come facevamo noi nel
medio-evo. Dato che vivono nelle stesse condizioni
ambientali che vivevamo noi nel medio-evo ma anche nel 600,
700 ecc.
15 maggio 2006 0:00 - non sono razzista
il problema è che quando aiutiamo loro(e per l'amor di
Dio è doveroso farlo) nessuno dice niente, quando aiutiamo
i nostri si urla allo scandalo.... non capisco...
FORZA MORAZZONE OTTIMA INIZIATIVA
15 maggio 2006 0:00 - camaleonte
“Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali”
Ecco, piuttosto
che cambiare il popolo italiano, dandogli antenati
raccattati tra le tribù africane o i minareti arabi,
cambiamo la costituzione.
15 maggio 2006 0:00 - Xnessuno dal camaleonte
Non avrei nessun problema ad avere dei concittadini arabi,
se non fossero musulmani e quindi una rogna senza fine, come
ben sanno tutti i popoli che hanno la disgrazia di
ospitarli. Se fossero cristiani, o anche solo
appartenenti ad altre religioni meno arroganti e aggressive,
no non ci vedrei nulla di male ad averli come compatrioti.
Per quanto riguarda la tua teoria sull'importanza
di mescolarci per evitare le tare psicofisiche che
riguardano i gruppi ristretti che praticano l'endogamia,
ti assicuro che l'Italia con quasi 60 milioni di
abitanti e l'Europa con 700 milioni, sono ben lontane
dall'aver bisogno degli africani per scongiurare questo
pericolo. Senza contare poi che anche il mescolamento
deve avvenire tra elementi compatibili, per non precipitare
in un orrido guazzabuglio, quale sarebbe il meticciamento
che tu masochisticamente propugni. Poi ti chiedo
un'ultima cosa. IN Africa le popolazioni nere, lo sono
al 100%; sono popoli tarati? E i nostri connazionali che si
sposano con persone italiane o comunque sia di razza bianca
stanno incorrendo nella fallacia endogamica e avranno figli
tarati? Solo chi si sposa con persone di altre razze è a
salvo? Gli islandesi sono tarati? Caspita, bel razzismo
alla rovescia. Quindi dillo pure che per te i mulatti sono
migliori dei bianchi.
15 maggio 2006 0:00 - laura
complimenti di vero cuore. siete grandi!!!
continuate con queste idee. Laura MILANO
15 maggio 2006 0:00 - anna
ciao a tutti. non ho idea dove sia morazzone (anzi lo
visto su internet) e voglio dire una cosa. Io chiamo
dalla sicilia e vorrei che anche il mio comune potesse
aiutare le famiglie del mio paese.abbiamo problemi di
sbarchi di clandestini ogni giorno !!! che l'ADUC si
occupi di cose serie per favore !! MORAZZONE CAPITALE
D'ITALIA
15 maggio 2006 0:00 - NESSUNO
Caro "Da: PER NESSUNO", perché non ti scegli uno
straccio di pseudonimo? Magari "Camaleonte", visto
che ti adegui ai nomi degli altri.
Mi compiaccio
di quello che hai detto sugli arabi. Penso quindi che non
avrai niente in contrario ad averli concittadini per
naturalizzazione.
Infine ti faccio notare che per
me la mescolanza non è affatto negativa, anche perché
biologicamente assicura una maggiore salute delle persone.
Come certo sai la progenie di chi resta all'interno di
un certo gruppo finisce col nascere con diverse tare fisiche
e psichiche. Perciò ti dico: VIVA LA MESCOLANZA!
15 maggio 2006 0:00 - per Nessuno
Tu hai scritto: "Amici identitari, ma di quale
identità parlate? Da quante generazioni gli italiani devono
essere italiani? Anche noi siamo un bel mescolamento di
razze, fra tutti gli spagnoli i francesi i tedeschi e gli
arabi che ci sono stati per secoli in Italia nei secoli
scorsi, chi può dire di essere italiano al ciento per
ciento?"
Sei vittima di un insulso luogo
comune che vuole ritrarre il nostro popolo italiano come un
miscuglio di razze, giocando truffaldinamente sui dati
storici. Tutti i popoli che hai citato, infatti, sono
bianchi ed europei, pertanto parlare di miscuglio di razze a
seguito di contati con francesi, spagnoli o tedeschi è
assurdo. Leggi solamente I Ricordi di D'Azeglio e
capirai meglio quello che cerco di dirti. Del resto, non mi
sembra che il popolo italiano sia mai stato simile a quello
brasiliano, o colombiano, o venezuelano o americano, o
sbaglio? Loro sì che sono veri miscugli multirazziali, ma
noi... su per favore! Gli Arabi, non sono europei, ma
sono comunque di razza bianca, essendo semiti e non hanno
contaminato affatto l'identità del nostro popolo. Anche
perchè la loro dominazione è finita da parecchi secoli ed
è stata completamente assorbita. Detto questo, vorrei
osservare inoltre che le invasioni subite dall'Italia
nel passato riguardavano più che altro il passaggio di
qualche contingente militare straniero, e il dominio
consisteva più in un controllo politico, spesso utilizzando
addirittura soldati italiani, ma non consisteva nel
trasferimento di masse di popolazioni così ingenti come
invece sta avvenendo adesso ( non parlo dei popoli barbari
che si stanziarono, comunque indoeuropei, ma delle
suvvessive invasioni). Inoltre, nel caso in cui fossero
rimaste delle tracce, queste non vanno enfatizzate come se
fosse qualcosa di positivo, dal momento che non sono altro
che ricordi di dolorosi momenti della nostra Patria,
invasioni, appunto e come tali si dovrebbe cercare di
dimenticarle e non cercare masochisticamente di ampliarle
ancor di più. È come se una donna, essenso stata
violentata diventasse una prostituta, o se una persona,
essendo stata colpita al volto, avendone ricevuto una
cicatrice, si facesse sfregiare da chiunque perchè tanto
già ha il volto deturpato.
15 maggio 2006 0:00 - ancora per Xman
Tu hai scritto:"Senza scordare però che gli immigrati
forniscono una grande manod'opera a questo paese facendo
lavori che gli italiani non vogliono fare, molto spesso
anche "in nero". Il problema come ho già detto è
che ci portano tanta manod'opera quanto una grande
quantità di deliquenza. Come ho già detto, tutti quanti
noi se fossimo nelle condizioni umane e sociali di un
immigrato saremmo costretti a rubare.".
TI assicuro che prima di ricorrere all'immigrato si
potrebbe intervenire diversamente, cercando di capire
perchè certi lavori gli italiani non li vogliono fare
(ammesso che sia vero, ma già questa affermazione è
abbastanza razzista e inaccettabile). Comuqnue, se
lasciassimo entrare solamente gli stranieri che servono
veramente come manodopera indispensabile alla nazione,
allora ne avremmo almeno il 90% di meno. Pensa che
nell'agricoltura, dove la propaganda immigrazionista
attinge sempre descrivendoli curvi sulle cassette
dipomodori, sono appena 80mila, un decimo di tutti i
lavoratori complessivi ( che sono quindi 800mila).
Inoltre, un altro punto importante, l'immigrato entra se
richiesto dallo Stato, ma non impone la sua presenza in
maniera arrogante violando la nostra sovranità nazionale ed
entrando illegalmente. L'ultima parte della tua
frase che ho citato:"Come ho già detto, tutti quanti
noi se fossimo nelle condizioni umane e sociali di un
immigrato saremmo costretti a rubare." mi induce ancor
di più a ritenere deleterio permettere a queste persone di
entrare in Italia. Se le loro condizioni sono pessime e li
inducono a rubare, mi dispiace, ma che lo facciano a casa
loro. Noi dobbiamo pensare al bene della NOSTRA comunità.
14 maggio 2006 0:00 - Insubre
Completa solidaretà al comune di Morazzone per questa
inziativa coraggiosa e anti conformista. Prima i tòò
e pò i altar sa se pò.
Insubre
14 maggio 2006 0:00 - Conan
L'identità prima di tutto
14 maggio 2006 0:00 - NESSUNO
Amici identitari, ma di quale identità parlate? Da quante
generazioni gli italiani devono essere italiani? Anche noi
siamo un bel mescolamento di razze, fra tutti gli spagnoli i
francesi i tedeschi e gli arabi che ci sono stati per
secoli in Italia nei secoli scorsi, chi può dire di essere
italiano al ciento per ciento?
14 maggio 2006 0:00 - Xman
Io dico semplicemente che bisogna tutelare tutti i cittadini
italiani partendo dai più bisognosi. Quindi sia quelli con
un permesso di soggiorno o con cittadinanza appena acquisita
sia gli italiani D.O.C. Dico che bisogna cominciare dai più
bisognosi ma senza fare alcuna distinzione dal momento che
tutti i cittadini una volta italiani (o con permesso
regolare di soggiorno) sono uguali di fronte alla nostra
Costituzione e allo Stato. Lasciando perdere chi è arrivato
"prima o dopo". Bisogna mettere tutti i cittadini
più bisognosi, nelle condizioni di poterli far lavorare in
modo dignitoso e alla "luce del sole". Poi ho
espresso chiaramente anch'io che oramai (per come vanno
le cose) bisogna cercare accordi internazionali per avviare
gli spostamenti migratori verso paesi che riescano ad
ospitare qusti immigrati. E metterli nelle condizioni di
poter farli lavorare. Non ho detto che vorrei ospitare tutti
qui gli immigrati e mantenerli tutti, perchè tanto lo vedo
anch'io che non possiamo permettercelo. Senza scordare
però che gli immigrati forniscono una grande
manod'opera a questo paese facendo lavori che gli
italiani non vogliono fare, molto spesso anche "in
nero". Il problema come ho già detto è che ci portano
tanta manod'opera quanto una grande quantità di
deliquenza. Come ho già detto, tutti quanti noi se fossimo
nelle condizioni umane e sociali di un immigrato saremmo
costretti a rubare. Non è una questione di cultura ma è
una questione di degrado ambientale che sviluppa un degrado
mentale psicologico. Questo quindi vale per tutti. Riguardo
alla nostra identità ripeto che codesta ormai l'abbiamo
già buttata via da un bel po' di tempo. Inutile che
fate finta di niente, abbiamo gettato via la nostra
identità culturale per sostituirla con tutta
l'identità moderna americana. Questo è innegabile.
Non sto parlando del progresso in termini di beni di
consumo, quello non si può buttare via anche se è tutto
purchè "made in Italy". Nel mio post precedente
quando affermavo che dovremmo prendercela con le auto che
non siano AlfaRomeo o Fiat ecc. stavo facendo solo delle
provocazioni ovviamente. Ma comunque parlo di tutta la
mentalità e la filosofia consumistica dei moderni americani
che ormai sta occupando tutta la nostra società. Non che
prima la nostra cultura fosse tanto migliore ma credo che
ognuno debba essere libero di scegliere come meglio crede la
propria filosofia di vita, senza che venga bombardato in
continuazione da "cose" che vengono continuamente
considerate come modelli da seguire. Quindi in sostanza
secondo me l'identità culturale o meglio la filosofia
di vita è una cosa estremamente personale e individuale che
ognuno deve scegliere in santa pace e come meglio crede. Non
è un fenomeno di massa. Inoltre:Se vogliamo davvero
far finire la povertà nel terzo mondo e l'eventuale
odio che può crearsi nel terzo mondo nei confronti di noi
Occidentali; allora dobbiamo far finire questo sistema
capitalistico delle multinazionali. Perchè non so se lo
sapete, ma la maggior parte delle ricchezze che noi
possediamo sono prodotte da tutto il Sud del mondo in un
livelo di schiavitù. Quindi i diretti produttori-schiavi
della nostra ricchezza rimangono perennemente poveri mentre
gli unici che si arricchiscono sono le multinazionali e
così la nostra economia. Ad arricchirsi poi sono anche i
gestori locali (del luogo) di queste multinazionali che
diventano sempre più ricchi. E solo in un terzo tempo
questi soldi vanno allo stato che ospita le nostre
multinazionali. Anche qui lo stato in questione usa questi
soldi male a scopi bellici o andando ad arricchire la classe
dirigente del paese. Qui non dico che sia colpa
esclusivamente nostra ma è colpa sia nostra quando con la
nostra economia sfruttiamo l'87% delle risorse globali a
discapito di tutto il rimanente della popolazione mondiale e
sfruttiamo (con una vera e propria schiavitù anche di
bamabini e di diversamente abili) la manod'opera del
"Sud del Mondo". Ed è anche colpa anche dei
governi del luogo che quando ricevono i soldi ma sempre e
solo più tardi di quando li dovrebbe ricevere, usano questi
soldi male soprattutto a scopi bellici che servono ad
alimentare proprio le loro guerre fratricide anche proprio
per prendere le poche risorse che rimangono ancora "non
sfruttate" dagli occidentali. Pensiamo prima di tutto a
rimodellare questo modello economico che non fa altro che
arricchire pochi a discapito di moltissimi. Solo così
potremmo veramente fermare i flussi migratori. Perchè se
facessimo leggi o accordi internazionali alla fin fine non
faremmo altro che nascondere la polvere sotto il tappeto
dato che l'immigrazione avverrebbe lo stesso ma in
maniera clandestina. infine non credo che noi saremmo capaci
di opporci a questi sceicchi miliardari (che prima citavo)
perchè già in passato non ci siamo opposti in alcun modo
come ho già detto alla mentalità americana. Ma
l'abbiamo accolta senza distinzioni politiche "in
massa" e senza porci alcun problema. Chiudo
dicendo che non ci si può opporre agli spostamenti
migratori come la storia ci insegna. E la storia ci insegna
anche che la tensione sfociante in violenza può nascere
solo se coloro che vengono influenzati si chiudessero
totalmente nella loro cultura. O se gli
"influenzatori" porterebero con la forza la loro
cultura imponendola con maniere forti a tutti. Io non mi
preoccupo se la nostra cultura materiale vada a farsi
benedire o venga sostituita da un altra, io mi preoccupo
solo se viene violato il diritto di potersi creare un
propria "filosofia di vita". Questo dev'essere
veramente un diritto individuale, intimo di ognuno di noi.
14 maggio 2006 0:00 - Zman
no Xman, non fa paura la povertà. Fanno paura la
delinquenza e l'assenza dello stato, che sono altre
questioni. Stiamo perdendo il controllo del territorio,
se aspettiamo a riprenderlo sarà troppo tardi. Le
strade e le case non sono più sicure. Facendo i falsi
moralisti il problema possiamo fare finta di non vederlo ma
di certo non lo risolviamo. E finchè facciamo finta di
vederlo continuerà a peggiorare. I ghetti americani
sarebbero un modello? Oppure lo sono i quartieri malfamati
di Napoli ed altre città? Ecco, evitiamo di arrivare a
questi punti prima di intervenire! Legalità, sempre e
comunque. E niente falsi moralismi e razzismo al contrario.
14 maggio 2006 0:00 - enea08
Per tutti: Guardate un po' su questo sito, come
stanno tramando per distruggere i nostri popoli europei e
sostiuirli con valanghe di stranieri:
http://euro-holocaust.splinder.com/
Guardatevi
anche questo video, ne vale la pena per vdere la fine che
faremo grazie a queste menti illuminate:
http://www.hsite.co.uk/edy/docs/asylum.swf