Prima la proibizione dei coffee shop agli stranieri, adesso
un ritocchino alla legge: l'OLANDA FA SUL SERIO e c'è da
scommetterci che forse anche molti siti che la
commercializzano dovranno riconventirsi da qualche altra
parte fuori dall'Europa.
...E QUI QUALCUNO SI STRAPPERA' AD UNO AD UNO TUTTI I
CAPELLI. MA PROPRIO TUTTI!!! perché non potrà dire più
niente su Giovanardi e Serpelloni!!!
26 ottobre 2011 17:11 - marco25g
Ci propinano le solite statistiche, gli Americani studiano
la marijuana dal 1930 (marijuana, no THC sintetizzato): Su
internet si possono trovare una quantità enorme di studi e
ognuno dice il contrario dell'altro: Ma perché..?!
L'unica cosa certa è che l'effetto e la tossicita della
marijuana è differente da quello del THC sintetizzato.
Probabilmente la marijuana, come altre droghe vegetali, come
"p.e la pianta del tea, rispetto alla caffeina" la camelia
sinensis contiene delle sostanze antagoniste, che proteggono
dagli effetti collaterali della caffeina (nessuno è mai
morto per abuso di tea, ma si muore per abuso di caffeina):
Lo stesso meccanismo avviene nella cannabis sativa per gli
effetti collaterali del THC.
Infatti l'effetto della marijuana non è incrementale,
fumando piú marijuana non si ha un'effetto maggiore, ma
solo l'incremento nella durata dell'effetto.
Infatti nei test di tossicitá piú vecchi e dove si è
usata la (droga vegetale) marijuana:
http://druglibrary.net/olsen/MEDICAL/YOUNG/young4.html
Non si è riusciti a fornire agli animali da laboratorio
marijuana sufficiente ad ucciderli e si è calcolato un LD50
di 1:20.000, pari a 680 kg di marijuana consumata in 15
minuti, mentre con i test per la tossicitá del THC si
ottiene un limite di soli 666 mg/kg per via orale e la morte
dei ratti.
Evidentemente il THC a differenza della marijuana "pianta e
derivati" ha effetti e tossicitá incrementali.
Quindi quando leggete di studi fatti su THC, dategli il
valore che meritano: ASSOLUTAMENTE NESSUNO!!!
26 ottobre 2011 17:08 - candide
DAL CORRIERE DELLA SERA - SALUTE
L'Olanda ci ripensa: marijuana come la cocaina
Amsterdam vuole inserire «l'erba», ben più pericolosa che
in passato, nell'elenco delle droghe pesanti
Marijuana, ben più «forte» che in passato
MILANO - La marijuana, il cui consumo in Olanda è
storicamente liberalizzato, sta per essere equiparata de
facto dalle autorità olandesi alle droghe pesanti come
cocaina ed eroina. Questo perché, secondo il ministro
dell’economia Maxime Verhagen, l’attuale marijuana,
soprattutto la varietà più diffusa e richiesta nel Paese,
la cosiddetta “skunk”, ha un contenuto di THC ben
maggiore rispetto all’“erba” di venti o trent’anni
fa. La marijuana skunk, infatti, contiene spesso oltre il
15% di THC (tetraidrocannabinolo, il “principio attivo”
della marijuana), e il limite del 15% sta per imporsi quale
discrimine tra marijuana considerata “droga leggera” e
una marijuana in tutto equivalente, secondo le autorità
olandesi, ad una “droga pesante”.
TANTE DROGHE- L’apparente cambiamento di registro olandese
troverebbe un suo fondamento razionale nell’assunto che
“più THC è presente, maggiori saranno gli effetti
dannosi per la salute”. «L’effetto psicotropo, e quindi
anche le ricadute sulla salute e sul comportamento, pur
essendo certamente correlati alla quantità di THC, sono
altresì dipendenti anche dalle capacità di assorbimento
individuali, che variano da persona a persona» spiega
Giovanni Umberto Corsini, professore Ordinario del
Dipartimento di Neuroscienze dell'Istituto di farmacologia
di Pisa. «In ogni caso questo cambiamento andrebbe anche
accompagnato da iniziative per limitare l’abuso di alcol,
la vera droga considerata “leggera” e che andrebbe
invece equiparata a una “pesante”».
WEED PASS- Un “weed pass”, letteralmente un “permesso
per l’erba”, questo viene prospettato dalle autorità
olandesi in materia di consumo di marijuana. Questo permesso
sarà dato ai residenti per scoraggiare il cosiddetto
“turismo della droga”, che richiama grandi masse di
persone, soprattutto giovani, nel Paese dei tulipani. Ma un
certo malumore comincia a serpeggiare tra i proprietari dei
coffee shop, ossia i locali in cui è possibile consumare e
acquistare la marijuana e le altre droghe in piena libertà.
Marc Josemans, infatti, dell’associazione nazionale coffee
shop, non è per nulla d’accordo con l’iniziativa del
governo olandese: «Criminalizzare la marijuana» dice
Josemans, «indurrebbe di certo la diffusione di prodotti
illegali non controllati, e questo arrecherebbe un vero
rischio per i consumatori. Accogliamo volentieri migliori
criteri sul controllo della qualità, ma con questa norma ci
stanno imponendo una cosa che non possiamo controllare».
Domenico Lombardini
26 ottobre 2011 10:24
26 ottobre 2011 11:09 - revermk
ragazzi ma non rispondete neanche, sono solo provocazioni
come quelle che fa Giovanardi, bisogna continuare per la
retta via senza inciampare in ciarlatani come questi. Non
fatevi prendere per il culo da questi elementi con stampo
Giovanardiano.
Peace.
26 ottobre 2011 9:22 - pettine
@ vittime della droga
gli studi che porti ci propinano la solita fuffa
proibizionista trita e ritrita, ci siamo rotti le
palle!!!
guidare sotto effetto di cannabis è più sicuro che guidare
sani, studi di parte commissionati da chi ha interessi a
vietare la canapa non ci interessano!
guarda in faccia la realtà:
rapporto aci 2009, sulle strade italiane solo il 3% degli
incidenti mortali è stato provocato da guida in stato
psicofisico alterato, di questo 3% il 2.7% è dovuto
all'alcol, il restante 0.3% a TUTTE LE ALTRE DROGHE,
COMPRESI PSICOFARMACI E COLPI DI SONNO.
di cosa stiamo parlando? delle solite minchiatte contro la
cannabis, appunto.
26 ottobre 2011 1:23 - FUTURE
vittime dell droga?? della strada?ma lei chi è?
comunque, sia in un caso che nell'altro la cannabis non
c'entra nulla!
qui sotto c'è un elenco di vittime e sostanze che potrà
essere contestato in minima parte nei numeri che potrebbero
variare col tempo ma non nella causalità di morte!
e sicuramente danno un idea a chi davvero vuole affrontare
l'argomento rispetto agli studi citati che sono precisi solo
nelle conclusioni:la cannabis fa male !dove e come non si
evince per niente.
dagli studi citati lei sembra in perfetta
malafede,nell'ultimo post mi fa cambiare idea,parla di figli
e vittime della droga,sappia che questo sistema
proibizionista è in vigore da 50 anni e questo è il
risultato ne si intravedono miglormenti ,anzi i ragazzini
sono sempre più in balia della strada e di chi vende in
strada che comanda il mercato e oggi offre la cannabis
domani cambia e mette la coca.infine gli incidenti
stradali,diciamo che patteggio ,sono infatti d'accordo non
si guida se si fuma ma non per quelle fandonie statistiche
citate negli studi che già altri le hanno ampiamente
spiegato e smentito ma solo perchè sono cosciente che in
italia c'è una legislazione sulle droghe talmente arretrata
che prima bisognerebbe evitare che la gente venga arrestata
IN CASA (non in macchina)per qualche grammo di cannabis
mentre i Quintali di coca circolano liberamente per
strada,vedi fini-giovanardi!
25 ottobre 2011 23:50 - francescofranz
@vittime della strada
perchè dobbiamo fidarci dei vostri studi e non di quelli
del dottor grinspoon che studia la cannabis da più di 50
anni??? premetto studio farmacia e sono al 4 anno potrei
affronare un dibattito e smontare tutte le argomentazioni
del DPA sulla cannabis e frantumarli in 2 secondi... la
cannabis non ha motivo di essere illegale...l'unico motivo
è solo quello economico....riporto una piccola tabella
MORTI PER TABACCO: 440.000
MORTI A CAUSA DI UNA CATTIVA ALIMENTAZIONE: 400.000
MORTI PER ALCOL: 85.000
MORTI PER AGENTI MICROBICI: 75.000
MORTI SUL LAVORO: 60.000
MORTI PER AGENTI TOSSICI: 55.000
MORTI PER INCIDENTI STRADALI: 40.000
MORTI A CAUSA DI MEDICINALI REGOLARMENTE PRESCRITTI:
32.000
MORTI PER SUICIDIO: 30.000
MORTI PER INCENDIO: 29.000
MORTI PER OMICIDIO: 20.000 (il 50% degli omicidi negli USA
è collegato all’abuso di alcolici)
MORTI PER FARMACI NON STEROIDEI (compresa l’aspirina)
7.600 (e 76.000 ricoveri)
MORTI PER COCAINA: 2.500 (Sopratutto nella formulazione di
Crack)
MORTI PER LA SOLA ASPIRINA: 2.000
MORTI PER EROINA: 2.000 circa (meno dello 0,5% dei
consumatori);
MORTI PER OXYCONTIN (oppiaceo farmaceutico simile alla
morfina): 1.000
MORTI PER PSEUDO-ECSTASY: 76 (lo 0,002% dei consumatori)
MORTI PER CANNABIS: 0 (Zero, nessun caso mai registrato)
se ne faccia una ragione...gli incidenti stradali sono una
conseguenza dell'incoscenza di alcune persone....non di
tutte...sempre a generalizzare state voi...mi sembrate la
chiesa
25 ottobre 2011 22:21 - chinaski
"In qualità di Comitato vittime della droga, vi
chiediamo… perché difendete le sostanze?"
Le sostanze non hanno bisogno di difese o accuse.
"Perché perorate la causa iniqua anche della cannabis?"
Per porre termine la contraddizione dell'illegalità di una
sostanza vietata, non più pericolosa di alcool e tabacco,
che sono legalmente venduti dallo stato. Sostanza vietata ma
ovunque disponibile, in mano alla malavita e quindi priva di
controllo ed in libera vendita anche ai ragazzini minorenni.
Vogliamo porre termine a tali assurdità palesi a chiunque
non nasconda la testa sotto la sabbia.
"Perché non potete vivere una vita libera, sana e carica di
emozioni e soddisfazioni senza farvi una canna?"
Personalmente non faccio uso di cannabis.
"Vi preghiamo, svelate l’arcano, perché noi come genitori
siamo molto preoccupati!
Accettate una critica speriamo propositiva?!
Chi non la pensa come voi, non deve essere investito di
parolacce, ingiurie, elucubrazioni di vario genere!
Subito pronunciate sentenze, parlate di politica, mettete in
mezzo il governo, i vari politicanti di turno ecc. ecc.
E noi della politica non interessa nulla, noi desideriamo
solo il bene per le nostre famiglie e per i nostri
figli!"
Anche a noi, appunto vogliamo porre termine a questa
situazione in cui cannabis ed altre droghe molto più
pericolose di questa, sono in libera vendita per le strade,
anche ai dodicenni, gestite dalla criminalità
organizzata.
Molte madri, numerosi padri, ci raccontano della tragedia
della droga nelle loro case.
Vi potremmo raccontare tante storie di poveri ragazzi che
sono morti sulla strada a causa della cannabis; deceduti
perché erano fatti, o peggio ancora uccisi da persone
messesi alla guida sotto dopo aver fumato!!!
Questo a voi interessa?
Certo, discutiamone. Il figlio di un mio amico è stato
ucciso da un ubriaco alla guida due anni orsono. Un mio
amico è morto, a 22 anni molti anni fa, perchè si
schiantò contro un albero, era ubriaco. Seguendo il vostro
ragionamento bisogna mettere l'alcool fuori legge. Giusto?
25 ottobre 2011 22:07 - Vittime_della_droga
In qualità di Comitato vittime della droga, vi chiediamo…
perché difendete le sostanze?
Perché perorate la causa iniqua anche della cannabis?
Perché non potete vivere una vita libera, sana e carica di
emozioni e soddisfazioni senza farvi una canna?
Vi preghiamo, svelate l’arcano, perché noi come genitori
siamo molto preoccupati!
Accettate una critica speriamo propositiva?!
Chi non la pensa come voi, non deve essere investito di
parolacce, ingiurie, elucubrazioni di vario genere!
Subito pronunciate sentenze, parlate di politica, mettete in
mezzo il governo, i vari politicanti di turno ecc. ecc.
E noi della politica non interessa nulla, noi desideriamo
solo il bene per le nostre famiglie e per i nostri figli!
Qui stiamo cercando di ragionare e aprire un dibattito con
educazione e pacatezza, cosa che purtroppo non riscontriamo
in molti di voi (i post precedenti parlano chiaro).
Molte madri, numerosi padri, ci raccontano della tragedia
della droga nelle loro case.
Vi potremmo raccontare tante storie di poveri ragazzi che
sono morti sulla strada a causa della cannabis; deceduti
perché erano fatti, o peggio ancora uccisi da persone
messesi alla guida sotto dopo aver fumato!!!
Questo a voi interessa?
25 ottobre 2011 21:39 - chinaski
@Vittime_della_droga
"L'alcolismo comporta una maggiore tolleranza e una
dipendenza fisica dal'alcol che colpisce la capacità
dell'individuo di controllarne il consumo. Si ritiene che
queste caratteristiche siano la causa dell'incapacità di
smettere di bere da parte di un alcolista.[10] L'alcolismo
può avere effetti negativi sulla salute mentale, causando
disturbi psichiatrici e un aumento del rischio di
suicidio."
L'abuso a lungo termine di alcol può causare una serie di
sintomi fisici, tra cui la cirrosi epatica, pancreatite,
epilessia, polineuropatia, demenza alcolica, malattie
cardiache, carenze nutrizionali e disfunzioni sessuali,
talvolta queste complicanze possono avere un esito fatale.
Altri effetti fisici includono un aumentato rischio di
sviluppare malattie cardiovascolari, il malassorbimento dei
nutrienti, malattie epatica dovuto all'alcol e il cancro.
Danni al sistema nervoso centrale e al sistema nervoso
periferico possono verificarsi con un consumo di alcol
sostenuto.
"Le donne sviluppano complicanze da dipendenza da alcol più
rapidamente rispetto agli uomini. Inoltre, le donne hanno un
tasso di mortalità superiore di alcolismo rispetto agli
uomini.[17] Esempi di complicanze a lungo termine includono
danni al cervello, al cuore, al fegato[18] e un aumento
rischio di cancro al seno. Inoltre, l'eccessivo consumo di
alcol può avere un effetto negativo sulla capacità
riproduttiva come la riduzione della massa ovarica, problemi
o irregolarità nel ciclo mestruale e menopausa precoce."
L'abuso a lungo termine di alcol può causare una vasta
gamma di problemi di salute mentale. Gravi problemi
cognitivi non sono rari. Circa il 10 per cento dei casi di
demenza sono legati al consumo di alcol, il che lo rende la
seconda causa di demenza.[25]
Disturbi psichiatrici sono comuni negli alcolisti, con ben
il 25 per cento che soffre di gravi disturbi. I sintomi più
frequenti sono ansia e depressione. Psicosi, confusione e
sindrome cerebrale organica possono essere causate
dall'abuso di bevande alcoliche e ciò può portare ad una
errata diagnosi di schizofrenia.[26] Attacchi di panico
possono svilupparsi o aumentare nei soggetti dediti
all'alcol.[27][28]
La correlazione del disturbo depressivo maggiore e
l'alcolismo è ben documentata.[29][30][31] Vengono fatte
delle distinzioni tra episodi depressivi dovuti
all'astinenza dall'alcol ("indotti da sostanze") e di
episodi depressivi primari e non associati alla dipendenza
("episodi indipendenti").[32][33][34] Un utilizzo
supplementare di altri farmaci può aumentare il rischio di
depressione.[35]
I disturbi psichiatrici variano a seconda del sesso. Le
donne che presentano disturbi correlati all'uso dell'alcol
hanno anche diagnosi psichiatriche come depressione, ansia,
attacchi di panico, bulimia, disturbo post-traumatico da
stress (PTSD) o disturbo borderline di personalità. Gli
uomini alcolisti presentano invece caratteristiche di
disturbo di personalità di tipo narcisistico, antisociale,
disturbo bipolare, schizofrenia, sindrome da deficit di
attenzione e iperattività.[36] Le donne affette da
alcolismo hanno maggiori probabilità di avere una storia di
violenza fisica o sessuale, spesso domestica, rispetto a
quelli della popolazione generale.[36]
I problemi sociali derivanti dall'alcolismo sono gravi e
causati dalla alterazione patologica del cervello e dagli
effetti inebrianti dell'alcol.[25][37] L'abuso di alcol è
associato ad un aumentato rischio di commettere reati,
compresi gli abusi sui minori, violenze domestiche, stupro,
furti e aggressioni.[38] L'alcolismo è associato alla
perdita del proprio posto di lavoro,[39] che può portare a
problemi finanziari. Bere in momenti inappropriati può
portare a conseguenze legali, come la denuncia penale per
guida in stato di ebbrezza[40] o disordine pubblico oppure a
sanzioni civili per il comportamento illecito.
Il comportamento di un alcolizzato può avere un impatto
profondo in coloro che gli stanno vicino e può portarlo
all'isolamento dalla famiglia e dagli amici. Questo
isolamento può portare a conflitti coniugali e divorzi o
contribuire alla violenza domestica. L'alcolismo può anche
portare ad abbandono di minori con conseguente danno
permanente per lo sviluppo emotivo dei figli di
alcolisti.[41]
Come nel caso di sostanze simili con meccanismi
sedativi-ipnotici meccanismo, come i barbiturici e
benzodiazepine, l'uscita dalla dipendenza da alcol può
essere fatale se non viene correttamente gestita.[37][42]
L'effetto primario dell'alcol è l'aumento della
stimolazione del recettore GABAA, promotore della
depressione del sistema nervoso centrale. Con il ripetuto
consumo di alcol, questi recettori vengono desensibilizzati
e ridotti di numero, con la conseguente tolleranza e
dipendenza fisica. Quando il consumo di alcol viene
interrotto troppo bruscamente, il sistema nervoso della
persona soffre. Questo può portare a sintomi che includono
ansia, attacchi epilettici, delirium tremens, allucinazioni
e scompensi cardiaci.[43][44] Altri neurotrasmettitori sono
coinvolti, in particolare la dopamina, la NMDA e il
glutammato.[10][45]
I sintomi acuti da astinenza tendono a diminuire dopo 1-3
settimane. Sintomi meno gravi (ad esempio, l'insonnia e
l'ansia) possono continuare a far parte di una sindrome da
astinenza anche dopo un anno o più.[46][47][48] I sintomi
da astinenza cominciano poi a placarsi come il sistema
nervoso tende a ripristinare il suo funzionamento verso la
normalità.[49][50]
25 ottobre 2011 21:06 - revermk
dai ma vittime_della_droga sta trollando palesemente. like
giova.
25 ottobre 2011 20:05 - ugraal
partiamo da qui: non sono Nick. (ragionando con la tirannia
della statistica che tu porti ad esempio dovresti aver
subito danni al tuo apparato cognitivo... come a tuo dire,
chi assume thc...)
e continuiamo con : "Perché sei così irruente ed a tratto
poco rispettoso delle altrui opinioni?" Perchè
1-non se ne può più di sentire fandonie perbeniste che
sono INFORMAZIONI e non OPINIONI(uno con un opinione dice
secondo me... non "NON VOI").
2-le funzioni cognitive, sono anche perturbate dalla
comunicazione e dalle esperienze e non è detto che una
perturbazione sia positiva o negativa per te la
perturbazione è male quindi la vita, lo scambio, le
esperienze sono male?
Andiamo avanti:
Secondo te 14 persone sono un campione statistico? da dove
le hanno prese queste(volontari mah) "istruiti ad eseguire
compiti di stimolazione visiva e acustica" e se uno dei 14
fosse leggermente autistico di suo?
poi pare che in quest'ultimo esperimento che citi il thc
fosse isolato e somministrato per via orale hai idea della
potenza di tale modalità? evidentemente no... anche i
fumatori più incalliti accuserebbero. SIA CHIARO non metto
in discussione che il thc alteri ma lo fa meno della
nicotina(sebbene nell'immediato parrebbe di più) e in modo
più sicuro dell'alcol, in oltre la dipendenza che innesca
è arginabile da un soggetto sano educato ad usare la sua
volontà! Per questa ultima parola mi avveleno: TU PARLI DI
CAVIE, NUMERI NON CONTEMPLI MINIMAMENTE LA VOLONTA'! TI
ripeto uno che ha fumato tanto non gli viene minimamente di
mettersi alla guida ed andare a fare VITTIME! uno bello
ciucco si, magari non con l'intento assino ma solo con
l'inconscienza che ti da' l'alcol(il thc ad esempio con
quell'ansia di cui parli in quet'ultimo studio ti fa
ragionare un'attimo di più).
Ma torniamo a quest'ultimo studio:Allucinazioni,
Ansia,Intossicazione??(questa me la devi spiegare forse il
preparato era di sintesi(lo sai che un decotto di cannabis
è una manosanta per lo stomaco? i semi di canapa contengono
omega3 e acido linoleico?))paiono proprio scenari da setting
estremi: a che tipo di stimolazioni vengono sottoposte le
cavie? sicuaramente non 2 bei cuffioni con bob marley che
canta di peace unity e love! Si è fatta la scoperta
dell'acqua calda: un soggetto in una situazione di stress
accusa stress(anche un compito spiegato male ad uno con poco
senso pratico può essere forte causa di stress)!WOW
menomale trattasi di umano non di androide! La cannabis è
un amplificatore, la gente deve saperlo e poter scegliere!
finito l'effetto finisce l'amplificazione se reiteri dopo
pochissimo l'amplificazione resta nella memoria ed ancora
una volta dipende dal setting(che cosa amplifica?
positività o stress?) ma smesso col tempo e la ripresa
della vita normale si torna a stare bene! Questo la gente
deve saperlo perchè sennò non fa lo sforzo di smettere(
spesso si cade in vortici: sono stressato-fumo, lo stress
aumenta fumo ancora) ma questo ancora una volta va detto,
interiorizzato e superato dall'individuo!
E ancora mi incazzo perchè ti chiami vittime della droga
che presuppone una sconfitta dell'essere umano di stampo
cattolico che non condivido e non rispetto: Qualsiasi sia la
tua dipendenza puoi uscirne grazie a dati neutri,
miglioramento della tua condizione E VOLONTA'! IO SE SO A
COSA VADO IN CONTRO POSSO DECIDERE, VOGLIO DECIDERE! gli
studi di cui parli non sono nulla di nuovo che un fumatore
non conosca semplicemente tu elimini la parte umana e fai
scudo con i tuoi numeri e il tuo, ehm mi si perdoni il gioco
di parole, Nick! firmato un ex fumatore
25 ottobre 2011 18:36 - Vittime_della_droga
Caro Nick,
mi pare della tue dissertazioni, che tu stia ragionando per
sillogismi…
Io sto portando dati di fatto, ricerche effettuate da
illustri ricercatori universitari.
Staff di scienziati (fra cui anche tanti bei cervelli
italiani) che non sono di certo assoldati da aziende
farmaceutiche o dalla malavita!
All’Istituto di Psichiatria del Department of Psychosis
Study di Londra (anche loro delinquenti???) è stato da poco
studiato l’effetto del principale principio attivo della
cannabis, il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) e di un
altro componente, il CBD (cannabidiolo). I ricercatori
londinesi hanno utilizzato la Risonanza Magnetica funzionale
(fMRI) in 14 soggetti volontari istruiti ad eseguire compiti
di stimolazione visiva e acustica. Il protocollo di ricerca
ha previsto 3 scansioni di RM per ciascun partecipante
secondo un disegno sperimentale a doppio-cieco
pseudo-randomizzato bilanciato tra i soggetti. A tutti i
partecipanti è stato effettuato un prelievo di sangue prima
e dopo aver assunto 10 ? mg di THC, 600 ? mg di CBD e
capsule placebo. Sono stati, infatti, misurati i parametri
fisiologici e gli eventuali stati psicopatologici ad
intervalli di tempo prima e dopo l’assunzione delle
sostanze. I volontari sottoposti a fMRI dovevano ascoltare
passivamente delle parole lette dall’operatore e osservare
su un monitor una scacchiera con quadri alternanti a
blocchi. L’assunzione di THC portava nei soggetti ansia ,
intossicazione e allucinazioni. La risposta emodinamica
neuronale risultava inoltre ridotta nelle cortecce
temporali, rispetto alla sostanza placebo, durante
l’ascolto di parole e risultava anomala nella corteccia
visiva durante la visione della scacchiera. L’assunzione
di CBD non dava una particolare sintomatologia ma con la
fMRI si è evidenziata una maggiore attivazione della
corteccia temporale destra con l’ascolto di parole.
Durante questo specifico compito, THC e CBD sembrava non
avere effetti opposti. Nella corteccia temporale superiore
destra infatti la ridotta attivazione neurale con assunzione
di THC correlava con la presenza di sintomi psicotici. I
risultati indicano che THC e CBD, entrambi elementi della
cannabis, possono modulare in modo diverso il funzionamento
cerebrale nelle aree deputate all’elaborazione visiva e
uditiva, portando a veri e propri sintomi psicotici.
Concludo chiederti una cosa: Perché sei così irruente ed a
tratto poco rispettoso delle altrui opinioni?
25 ottobre 2011 18:09 - ugraal
Vittimista tu fai fuffa, altezzosa e arrogante fuffa! citi
nomi acronimi che dai per assodato essere bibbia veri e
inattaccabili! Io ho visto gente riprendersi in mano le sue
facoltà cognitive semplicemente usandole! e se questi
"criteri previsti dal DSM-IV" fossero una cazzata? e se il
campione non fosse statistico? e se lo studio fosse
sovvenzionato da una casa farmaucetica di benzodiazepine? o
da un mafioso? un' esperienza di vittima vera e propria ce
la racconti? no fuffa arrogante e altezzosa fuffa! Secondo
me il solo rischio della cannabis è la pigrizia che ne può
scaturire, che con l'abuso potrebbe portare all'apatia! Ma
se uno sa, viene consapevolmente informato e correttamente
stimolato tutto ciò migliora! Io e quelli come me hanno
vinto contro la parte peggiore di se, quelli come te restano
vittime ma non della droga di se stessi, anonimi alluci con
su un'etichetta nell'obitorio della propaganda e
dell'indifferenza! IO SONO PERSONA: IO SCELGO, IO VINCO!
questo non può togliertelo nessuna sostanza!
25 ottobre 2011 17:39 - Vittime_della_droga
Nick leggi "The validity of DSM-IV cannabis abuse and
dependence criteria in adolescents and the value of
additional cannabis use indicators". Questo studio è stato
realizzato da un gruppo di ricercatori francesi e tedeschi
allo scopo di valutare la validità sia dei criteri DSM-IV
(Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali –
4° edizione) utilizzati per diagnosticare la dipendenza e
l'abuso da cannabis, sia l'utilità di indicatori
supplementari del consumo della sostanza. I dati analizzati
provengono dall'ESCAPAD, un'indagine condotta in Francia nel
2008 sui giovani di età compresa tra i 17 e i 25 anni che
hanno partecipato alla Giornata d'appello e preparazione
alla difesa. In particolare, le analisi hanno riguardato i
ragazzi di 17-19 anni che hanno fornito valide informazioni
sul genere (n=11.242). Il 32,4% dei soggetti ha dichiarato
di aver consumato cannabis nei 12 mesi precedenti la
rilevazione. Per valutare il criteri del DSM-IV è stata
utilizzata la Munich Composite International Diagnostic
Interview. Il requisito minimo per la diagnosi di dipendenza
consiste nella positività per almeno tre dei sette criteri
previsti dal DSM-IV. In aggiunta ai criteri DSM-IV, nel
M-CIDI sono stati considerati 3 ulteriori indicatori per
circostanziare il consumo di cannabis: l'uso giornaliero
nell'ultimo mese e, relativamente agli ultimi 12 mesi, il
consumo prima di mezzogiorno e il consumo da soli. I
risultati mostrano che i criteri DSM-IV per l'abuso e la
dipendenza da cannabis, negli adolescenti, non costituiscono
due aspetti distinti dei problemi cannabis correlati anche a
differenti livelli di gravità. Per questo motivo i
ricercatori sostengono la necessità di rivedere alcuni
criteri e includere, invece, nuovi indicatori sui disturbi
legati alla frequenza di consumo di sostanze e considerare,
inoltre, anche le differenze che esistono tra i generi.
25 ottobre 2011 17:17 - ugraal
il monossido di carbonio com'è per la salute pubblica? La
Nicotina? L'amianto e la diossina? IO NON SARO' UN ESPERTO
DI SETTORE ma so pormi delle domande: tipo di cosa è morto
Cucchi di droga o di propaganda proibizionista? e
Aldovrandi? Citami il nome di un morto certo di cannabis! Io
sono un non fumatore,riconosco pregi e difetti dell'uso
della cannabis anche per uso ludico e per questo voglio
scegliere! Non ci deve essere un incappucciato che citando
studi a casaccio mi viene a fare la morale e dice che non
sono esperto tu chi sei? qual'è il tuo percorso?. I danni
di cui tu parli si riferiscono all'abuso della sostanza non
all'uso! ricorda, anche che qualsiasi siano i danni
cognitivi della cannabis sono ampiamente recuperabili non
cito studi ne percentuali da propaganda perchè non voglio
convincere la gente a fumare ma voglio convincerla a
diventare consapevole a poter scegliere ed adifendersi da
incappuciati/talari/clerical/mafio/massoni
vittime_della_droga che Troca è Morte: di cannabis non è
mai morto nessuno, di fini giovanardi si! voglio essere
libero esercitare i miei sacrosanti diritti di scelta e
ancora più sacro di tutti vogglio il diritto ad esercitare
la mia consapevolezza! ciao incappucciato.
25 ottobre 2011 16:56 - Vittime_della_droga
In questi anni sono stati moltissimi i lavori scientifici
che hanno messo in luce le potenzialità negative
dell’utilizzo non medico di questa sostanza.
Contemporaneamente sono state anche sviluppate numerose
ricerche per stabilire quali potrebbero essere le
applicazioni terapeutiche di alcuni componenti della
cannabis. E’ chiaro che si tratta di due aspetti ben
differenziati che troviamo giusto vengano ambedue
approfonditi al pari della ricerca scientifica su qualsiasi
altra sostanza stupefacente che possa trovare, oltre che
l’uso illegale per finalità voluttuarie e
psicostimolanti, anche usi medici per finalità che nulla
hanno a che vedere con l’uso prettamente di tipo
edonistico. Attraverso lo studio degli effetti della
cannabis e dei suoi derivati sul cervello e delle sue
funzioni,soprattutto se consideriamo ciò che può succedere
nella fase di completamento della maturazione cerebrale, in
particolare nella fascia d’età 14-21 anni (quella più a
rischio per l’uso di sostanze stupefacenti e alcoliche),
tutti gli esperti di settore (NON VOI) sono arrivati alla
convinzione che la cannabis, le sue molteplici forme e
produzioni, sono in grado di produrre danni e condizioni di
rischio per la salute mentale e per altri organi ed
apparati, tali da poterla definire sicuramente una sostanza
pericolosa per la salute pubblica.
25 ottobre 2011 16:53 - ugraal
sai vittime_della_droga che il 90% delle vittime degli
incidenti stradali indossavano i calzini bianchi? e sai che
il thc resta nel sangue 45 giorni e nei tessuti connettivi
anni? sai che uno che ha appena fumato preferisce starsene a
casa, o guidare con prudenza perchè sa di essere
sballato(noto effetto compensazione) e che al contrario uno
bello sbronzo e spavaldo glie ne fotte? "è stata
riscontrata una forte associazione fra guida sotto effetto
di alcol e/o cannabis e rischio di incidenti stradali."
finchè non mi dici come hanno riscontrato l'effetto
cannabis non ti credo e per me gli incidenti stradali sono
cusati dai calzini bianchi! perchè uno al momento
dell'incidente li indossa! è statistica! Ora ti è chiaro
come si manipola l'opinione pubblica?
25 ottobre 2011 16:32 - Vittime_della_droga
E’ stata studiata la relazione fra consumo di alcol e
droghe illegali e l’esperienza di essere vittime e/o
responsabili di incidenti stradali.
E’ stata condotta un’indagine cross-sectional, che ha
coinvolto 2.500 soggetti di età compresa fra 14-70 anni ,
focalizzando l’attenzione sui comportamenti di consumo di
alcol, tabacco e droghe illegali.
Fra le evidenze: fra gli automobilisti, i guidatori sotto
l’influenza dell’alcol o della cannabis coinvolti in
incidenti stradali nell’anno precedente alla rilevazione
sono stati 15,3% (fra le vittime) e il 5% (fra i
responsabili) e il 24,1% sono sia vittime che responsabili.
Fra i non guidatori il 92,1% non ha avuto esperienze di
incidenti stradali.Nonostante i limiti dello studio, ad
esempio, non viene preso in considerazione il consumo di
anfetamine e/o di cocaina e non vengono considerate le
caratteristiche psicologiche del guidatore, è stata
riscontrata una forte associazione fra guida sotto effetto
di alcol e/o cannabis e rischio di incidenti stradali.
Alchol use, illicit drug use, and road rage /I. Fierro, C.
Morales, F. Javier AlvarezContenuto in: Journal of studies
on alchol and drugs, marzo 2011
25 ottobre 2011 16:24 - Nick
a Vittime_della_droga
La marijuana è lo stiupefacente più riscontrato perchè è
quello usato più comunemente, c'è uno (e forse anche più)
studio che dimostra che la compromissione sulle capacità di
guida dell'alcol è superiore a quello del thc, se vuoi te
li cerco.
25 ottobre 2011 16:16 - Vittime_della_droga
L'uso di marijuana duplica il rischio di incidenti stradali:
è quanto emerge da uno studio pubblicato su Epidemilogy
Reviews dal team di Guohua Li della Columbia University
Mailman School of Public Health (Usa). Dalla ricerca, che è
un'analisi di nove studi diversi condotti sull'argomento,
emerge che il pericolo in particolare insorge entro le prime
tre ore dal consumo.
Dallo studio è emerso anche che il 28% degli autisti feriti
a morte e, in generale, l'11% dei conducenti di veicoli
sottoposti a test sono risultati positivi al consumo di
alcol o di sostanze stupefacenti, e che la marijuana è la
sostanza riscontrata con maggiore frequenza.