Il pleonasmo è d'uso accomunante tutti, compreso il
mittente. Alcuni studi riportano un risparmio,
nell'utilizzazione dei lampioni di ultima generazione a
super led con convogliatori di luce a bassissima rifrazione
e controllo di energia a fasce orarie, superiori al 2% sul
totale energetico nazionale. Non hanno mercurio e
l'abbattimento del costo cadauno è di ca. 5 anni con vita
media di 20/25 anni a fronte delle centrali nucleari che a
stento producono energia ((forse)pleonasticismo) pari al
costo di costruzione/distruzione, senza contare lo
smaltimento delle scorie(quelle al mercurio sono acqua
fresca e riciclabili). Mi fa piacere che tu sia stato il
promotore dell'utilizzo nel tuo comune dei lampioni a basso
consumo(almeno così mi par di aver capito). Poi
fossilizzarsi sul lampione è ridicolo laddove il risparmio
dev'essere a 360 gadi,visto che l'ancor citato lampione era
un semplice e "azzeccato" esempio. Non ci sono vie di fuga e
donchisciottismi ambientalistici ma buon senso nel ricercare
e applicare le migliori soluzioni esistenti e reversibili in
caso di fallimento(un reattore attivato lo sarà per sempre,
paragonato alla nostra vita). Certamente la soluzione più
semplice, momentaneamente, non considerando i suddetti
costi, e che non sempre è la migliore, è il nucleare. E
allora, la soluzione più semplice per salvare il pianeta è
la sparizione del genere umano?
23 giugno 2011 18:28 - ennio4531
..il risparmio energetico , come pure ergersi a unico
difensore dell'ambiente , sono altre vie di fuga di chi non
sa o non vuol rispondere o ritenga il dato economico....
pleonastico.
Riguardo le lampade a risparmio energetico sui lampioni , il
mio comune le ha già applicate.
Ti sei fatto parte attiva per farle cambiare nel tuo ?
Comunque... una stima grossolana si può fare del risparmio
nel caso peggiore e cioè che nessun comune abbia installato
lampade a risparmio.
Una lampada a 100W consuma al giorno ( 8 ore di accensione )
Kwh 0,8 e per 1 anno 292 kwh .
Ammesso un risparmio del 50% e un lampione ogni 30 abitanti,
significano 2.000.000 di lampioni e quindi una riduzione
dei consumi pari a : (292/2)kwh X 2.000.000 = kwh
292.000.000.
Tenuto conto che il consumo in Italia nel 2009 è stato di
circa kwh 45.000.000.000, l'incidenza del risparmio sarebbe
pari al ... 0,65% .
Riguardo, poi, le lampade a risparmio, a parte il maggior
costo 3 o 4 volte superiore a quelle storiche, a me risulta
che ve ne sono alcune come le fluorescenti compatte, che
necessitano di un dispositivo di accensione che e’
inglobato e inseparabile; per cui , se si guasta il
dispositivo di accensione buttiamo anche la lampada e se si
esaurisce la lampada buttiamo il dispositivo di accensione:
la lampada contiene mercurio , il dispositivo di accensione
metalli non sempre salutari per l’ambiente .
... non è oro tutto ciò che brilla ...
P.S. : sul numero dei lampioni, non avendo alcuna base a
disposizione, sono aperto ad ogni correzione, aggiustamento
, critica....
23 giugno 2011 2:41 - blacksuede
volevo dire: risposte inevase. Ancora buonanotte.
23 giugno 2011 2:39 - blacksuede
Visto che vedi il mondo come un unico organismo economico e
non ecologico (e non fare dibattiti sull'etimologia e la
parentela delle due parole), tutto basato su calcoli di
interesse oltre ogni rischio purchè fedele alla nostra
obsoleta e cadaverica economia, e forte della tua
informazione, fai questo calcolo: quanti lampioni pubblici
abbiamo in Italia (sono tantissimi,forse milioni,non sò)?
quanto consuma mediamente ogni lampione? quanto fà in
totale? cambiando le lampade da quelle attualmente usate a
quelle a risparmio energetico dove c'è un abbattimento a
parità di illuminazione del 50%, quanto si risparmia?
Questo e solo un esempio. La tua difesa, Ennio, nei
confronti del No referendario sugli sprechi pubblici
dell'acqua è trasportabile all'elettricità. Invece di
produrre sempre più energia per soddisfare gli sprechi,
cominciamo coll'adottare le nuove tecnologie sul risparmio,
e promuoviamo una politica adatta sensibilizzando i
cittadini. Le tue argomentazioni trovano giusta collocazione
a fronte di risposte evase perchè è difficile trovare
risposte, laddove, già dai vertici politici, non c'è
volontà migliorativa creando, spesso e a ragione, sospetti
di interessi personali. Buonanotte.
22 giugno 2011 11:54 - ennio4531
... ai copia e incolla che si assurgono ad apostoli del
Verbo 'Energie alternative' .. mi limito a mettere in
evidenza quelle che sono contraddizioni e porre domande ...a
fronte delle quali non ricevo risposte ...
Fare domande implica infallibilità, onniscienza o
altezzosità pseudo-intellettuale oppure capacità critica ?
Lo so dò fastidio a chi, non avendo argomenti, si copre
dietro le maggioranze o alla Merkel che cambia opinione a
seconda dei risultati elettorali o fa considerazioni al fine
di sfuggire alle domande.
Ecco, dal momento che cepu non è in grado di darmi alcune
risposte, potresti darmele tu o blacksuede... così da
chiudere l'argomento ?
... tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh
33.760.100.000 da nucleare, quanti euro in investimenti
sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e
quanto territorio sarebbe necessario occupare per produrle ?
22 giugno 2011 1:49 - blacksuede
Ovunque vada c'è Lui. Ovunque ci sia Lui rivedo l'altro.
Commenti su commenti, e vada pure che c'è, fortunatamente,
libertà di "commento". Parabole su parabole, dato il nome
vicino a Dio. Moniti su moniti, come il famoso Presidente.
"Offese" su "offese"(virgolettate perchè nascoste dal suo
altezzoso modo pseudo-intellettuale) come un curvista
calcistico. Critiche su critiche pervenute dalla sua pura
infallibilità. .....e l'onniscienza del Grandissimo e la
conoscenza del tutto dove gli altri sono solo un semplice
"Copia e Incolla". Gente, facciamoci da parte, noi
sempliciotti, ignoranti, piccoli esseri da gestire nella
nostra immonda esistenza. Nella nostra inutilità. Ennio,
sembri l'altro. Brunetta.
21 giugno 2011 11:29 - ennio4531
Che i tedeschi vogliano passare dal 17% al 35% di
rinnovabili fa piacere leggerlo, peccato che cepu non
esponga nessun dato riguardo a mezzo di quali impianti da
energia rinnovabili e a quale costo.
Cepu ammette che debbano esistere comunque impianti di
riserva a gas per sopperire alla mancanza di eolico: vi
immaginate il costo di questi impianti che in un anno
funzioneranno un giorno sì e quattro no !!
E il risparmio del 20% negli edifici, quale sarà
l'incidenza sul consumo globale tedesco? Boh ....
Cepu... oltre alla Germania , di cui sai tutto, guardi
anche all'Italia e fornisca questa risposta:
tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh
33.760.100.000 da nucleare, quanti euro in investimenti
sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e
quanto territorio sarebbe necessario occupare per produrle ?
20 giugno 2011 15:18 - Cepu
La strategia tedesca prevede una serie di azioni.
Primo, incrementare la produzione da rinnovabili che nel
2010 hanno raggiunto il 17 per cento del fabbisogno
elettrico così da arrivare al 35 per cento nel 2020.
Secondo, le infrastrutture elettriche: sono stati stanziati
500 milioni di euro per la ricerca e sviluppo di sistemi per
accumulare l'elettricità e redistribuirla in maniera
efficiente.
In particolare, l’obiettivo è avere una rete capace di
trasferire al sud del paese l'energia eolica prodotta in
grande quantità al nord e centrali dalla produzione
modulabile, capaci di coprire i momenti in cui la produzione
di fonti come l'eolico è più bassa: il pensiero va
soprattutto agli impianti a gas. Poi efficienza energetica
negli edifici – si punterà a ridurre i consumi del 20 per
cento in dieci anni – e sensibilizzazione dei cittadini,
anche per scongiurare reazioni Nimby contro impianti eolici
ed elettrodotti.
Infine, una riduzione delle emissioni di gas-serra del 40
per cento nello stesso periodo.
19 giugno 2011 10:27 - ennio4531
Sappiate che per esperienza nessuna risposta articolata
potrà mai provenire da cepu, il quale più di un
copia/incolla e richiamarsi alle maggioranze che vanno e
vengono non sa fare.
Osservate: invece di dare risposte a domande precise, scappa
come una ... lepre sollevando cortine fumogene adombrando
scoperte a dritta e manca che, ammesso che siano fondate o
praticabili, arriveranno alla realizzazione fra decenni.
Ripropongo i miei quesiti sulle fonti alternative ...
.. senti cepu ... tenuto conto che nel 2009 sono state
importate Kwh 33.760.100.000, quanti euro in investimenti
sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e
quanto territorio sarebbe necessario occupare ?
E quali sarebbero costi e ricavi ?
18 giugno 2011 18:21 - Cepu
Sappiate che per esperienza (sergio2) nessuna risposta
articolata può essere data a ennio, io non ci provo nemmeno
e suggerisco a tutti di ignorarne i post sterilmente
polemici.
Tuttavia una risposta netta gli italiani l'hanno data,
democraticamente, di nuovo.
Nuove rilancio con il copia/incolla da parte di cepu che,
incapace di dare risposte, non trova di meglio che
raccogliere studi e ricerche che di definitivo non hanno
nulla ... come è avvenuto con l'idrogeno ...
Ripropongo i miei quesiti...
.. senti cepu ... tenuto conto che nel 2009 sono state
importate Kwh 33.760.100.000, quanti euro in investimenti
sarebbero necessari in impianti termodinamici o altro e
quanto territorio sarebbe necessario occupare ?
E quali sarebbero costi e ricavi ?
18 giugno 2011 1:55 - Cepu
Buone notizie dalla ricerca:
A research team at ETH Zürich and Paul Scherrer Institute
(PSI) has developed an efficient process to produce fuels by
using a solar driven reactor. The process is to be optimized
until 2020 in order to use it in concentrating solar tower
plants like they are forseen in the DESERTEC Concept.
This would enable the production of precursors for petrol
and kerosine on a large scale by using solar heat, water and
CO2. This would be a great step towards sustainability,
especially for aviation which lacks alternative fuels.
17 giugno 2011 18:49 - ennio4531
.. cepu .. grande idea quella di ricordarci che il sole,
girando intorno alla terra ( .. sarebbe l'inverso ), non
manca mai ... e quindi basterebbe far inseguire il sole
dall'Italia per averlo 24 ore a disposizione !
E poi recuperare l'energia dai depositi ... quali ?
L'idroelettrico? Non abbiamo forse deciso di chiuderlo in
forza del principio di precauzione ?
Rimango in attesa di una risposta alle mie domande di tempo
fa...
.. senti cepu ... tu che hai affrontato tutte le questioni
riguardanti le energie rinnovabili ... tanto da parlare di
esportazione, mi potresti dare solo alcune informazioni:
tenuto conto che nel 2009 sono state importate Kwh
33.760.100.000, quanti euro in investimenti sarebbero
necessari in impianti termodinamici o altro e quanto
territorio sarebbe necessario occupare per coprire quanto
importato ?
E quali sarebbero costi e ricavi ?
17 giugno 2011 15:50 - Cepu
Ancora battute, che pazienza ci vuole...allora, il sole non
manca mai, gira intorno alla terra, fidati.
L'elettricità si recupera dai depositi, e di notte ne serve
molta meno, sarà sufficiente eolico e idroelettrico.
17 giugno 2011 11:04 - ennio4531
.... e quando manca il sole e quindi manca l'energia
elettrica, i danni a chi li chiediamo ?
.. ai cepu ...?
16 giugno 2011 13:47 - Cepu
Allora, diamogli il solare.
Danni non ne possono fare.
16 giugno 2011 10:37 - ennio4531
Versione dighe di quanto affermato da cepu...
Ecco, metti in mano a questa gente le decine di dighe. ma
poi scappa di corsa.....
15 giugno 2011 13:46 - Cepu
... Fu aperta un'inchiesta giudiziaria. Il processo venne
celebrato nelle sue tre fasi dal 25 novembre 1968 al 25
marzo 1971 e si concluse con il riconoscimento di
responsabilità penale per la previdibilità di inondazione
e di frana e per gli omicidi colposi plurimi.
Ecco, metti in mano a questa gente una centrale atomica ma
poi scappa di corsa.....
15 giugno 2011 12:26 - ennio4531
Il disatro del Vaiont.
Da un testimone oculare.
La sera del 9 ottobre, l’intero fianco del Monte Toc, per
un fronte di tre chilometri ed un volume stimato in 270
milioni di metri cubi di rocce e detriti, si staccò e
calò, con una forza inimmaginabile, dentro l’invaso della
diga che arrestava le acque del torrente Vajont, poco prima
della sua confluenza con la Piave.
Si generarono due enormi ondate.
Una risalì verso est, ed i comuni di Erto e Casso. Qui la
valle si allarga, e questo salvò i due capoluoghi, ma non
le frazioni più vicine alla frana,
dove morirono centocinquantotto persone.
La seconda ondata, cinquanta milioni di metri cubi di acqua,
fango, detriti, massi, alta un centinaio di metri, si
infilò nella strettoia ad ovest della diga; un imbuto che
ne accrebbe l’energia dinamica.
Prima, aveva spazzato il cantiere dove ancora si lavorava
alla diga;
cinquantaquattro morti.
Uscì nella valle della Piave come un proiettile
inimmaginabile, e cancellò in pochi secondi il paese di
Longarone; un muro d’acqua di settanta metri, preceduto da
un forte vento, che come una falce possente livellò e
spianò il terreno, le case, le strutture.
La precedette una sorta di fortissimo lampo: gli
elettrodotti in cortocircuito per un istante illuminarono a
giorno.
Non era finita: l’onda si abbattè sull’opposto lato
della valle, sulla montagna, e ne refluì caricata di nuova
energia, per forza di gravità. Un secondo, devastante
passaggio, che terminò l’opera di distruzione.
Millecinquecentocinquantanove morti del posto, ed almeno
centocinquanta provenienti da altri luoghi.
La massa d’acqua, fango e detriti prese poi la via del
fiume, e fu quella che vidi bambino.
Quante persone siano morte in quei pochi secondi, ancora
oggi non lo si sa con certezza; la stima più attendibile
parla complessivamente di millenovecentonove vite.
cepu... cosa dici ?
Le chiudiamo queste dighe .. sì o no ?
15 giugno 2011 11:36 - ennio4531
... il terrore ... ottima arma ... per convincere i dubbiosi
....
... cepu .. potresti chiedere a Carlo Rubbia quale sia
quello stato che ha pianificato di stoccare i rifiuti da
centrali atomiche in fondo al mare ?
Già che ci sei , potresti chiedere in quale sito di
stoccaggio ... è stato dimenticato ?
Potresti chiedere a Rubbia, inoltre, un preventivo circa i
costi e il territorio da occupare per installare impianti
termodinamici (tipo Nevada Solar One) da lui fortemente
sponsorizzati in sostituzione di una centrale atomica EPR da
1,6 GW ?
Tanto per avere un'idea, potresti chiedere a Rubbia qual è
il volume di scorie radioattive prodotte da una centrale da
EPR 1,6 GW e i tempi di decadimento della radioattività ?
13 giugno 2011 12:39 - Cepu
..il primo ticchettio si sentì verso l'ora di pranzo di
quel 2 dicembre. Era cominciata la reazione a catena, e con
essa l'inizio dell'era nucleare per il genere umano. Si
racconta che a quel punto Fermi ordinò di far calare le
barre di cadmio e disse: "Let's have lunch - andiamo a
mangiare". L'esperimento fu ripreso dopo pranzo e
felicemente concluso nel pomeriggio.
Essendo puramente dimostrativa, la pila originale di Fermi
non produceva energia utilizzabile; tuttavia un moderno
reattore elettronucleare a neutroni lenti non ne è
fondamentalmente diverso. Oggi le pastiglie di uranio sono
contenute in un involucro metallico ad altissima resistenza,
capsule di acciaio o lega di zirconio; l'elemento moderatore
può ancora essere la grafite ma è più spesso, nei modelli
più diffusi, la stessa acqua di raffreddamento; il
combustibile non è più l'uranio naturale ma un uranio
arricchito mediante un procedimento che porta l'uranio 235
dallo 0.7 fino al 4 %. Un piccolo reattore dimostrativo a
cielo aperto, con le bacchette di uranio immerse in una
piscina di parecchi metri di profondità e in cui l'acqua è
illuminata di un bel colore blu dal bombardamento
radioattivo, fa pensare a un meraviglioso fenomeno
scientifico, non al mostro che potrebbe divorare il
mondo.
Anche la pila di Fermi era apparentemente innocua, eppure
conteneva tutte le indicazioni sia per la produzione di
energia sia per l'esplosione nucleare, entrambe basate sullo
stesso elemento chiave della reazione a catena, il processo
di fissione.
La pila di Fermi era dunque una creatura tecnologica
straordinaria. A partire da quel modello abbiamo costruito
macchine sempre più grandi, più complesse, più
potenti.
Dai due-trecento megawatt elettrici dei primi esemplari
siamo ormai ad una taglia media di mille e si progettano
reattori da tremila megawatt: più radioattività,più
calore, rischio di meltdown con conseguenze disastrose.
Negli ultimi anni per porre freno a questa tendenza al
gigantismo nucleare si è iniziata la progettazione di
reattori di piccola taglia, dell'ordine di cento megawatt,
alcuni dei quali già in funzione. Tuttavia, oltre ad essere
proporzionalmente più costosi, i minireattori non risolvono
interamente il problema della sicurezza:se ciascuno di essi
contiene una minore radioattività, l'insieme rappresenta un
pericolo più diffuso.
L'atomo di pace diventa atomo di guerra per la presenza
dell'uranio 238 che fa del reattore, lo si voglia o no, una
macchina per produrre il plutonio, l'ingrediente più comune
delle bombe A.
Il plutonio si forma spontaneamente durante il processo di
fissione, insieme agli altri isotopi più o meno instabili,
le famose scorie radioattive generate dalla trasformazione
dell'uranio.
Ogni sei mesi, un anno, il combustibile deve essere
sostituito.Lo si fa inserendo nuove barre di uranio al posto
di quelle consumate che tuttavia non sono inerti ma cariche
di tutti i prodotti della fissione in forma solida, liquida
o gassosa, che continuano a emettere raggi alfa, beta e
gamma.
A questo stadio la radioattività è ancora così intensa da
produrre calore e imporre quindi un energico raffreddamento
del materiale.
Le barre vanno prima trasferite in vasche di raffreddamento
annesse alla centrale, dove ha luogo una parziale
decontaminazione naturale con il decadimento dei
radioisotopi a vita più breve; quindi sottoposte, in
appositi impianti, a un trattamento chimico per la
separazione dei vari elementi, con il recupero dell'uranio
non trasformato dalla fissione e l'accantonamento del
plutonio e delle altre scorie.
Si apre a questo punto il grave problema dell'eliminazione
dei rifiuti radioattivi.Con vari metodi sono
inceneriti,triturati,macinati,pressati,vetrificati e
inglobati in fusti impermeabili a loro volta disposti in
recipienti di acciaio inossidabile, veri e propri sarcofaghi
in miniatura.
Queste "vergogne" dell'energia nucleare vengono nascoste
nelle profondità sotterranee e marine.Non abbiamo la minima
idea di quello che potrebbe succedere dei fusti con
tonnellate di sostanze radioattive che abbiamo già
seppellito e di quelli che aspettano di esserlo.Ci liberiamo
di un problema passandolo in eredità alle generazioni
future, perché queste scorie saranno attive per
millenni.
La sicurezza assoluta non esiste neppure in quest'ultimo
stadio del ciclo nucleare. I cimiteri radioattivi possono
essere violati da terremoti, bombardamenti, atti di
sabotaggio. Malgrado tutte le precauzioni tecnologiche, lo
spessore e la resistenza dei materiali in cui questi rifiuti
della fissione sono sigillati, la radioattività può, in
condizioni estreme, sprigionarsi in qualche misura,
soprattutto dai fusti calati nei fondali marini. Si sono
trovate tracce di cesio e di plutonio e altri radioisotopi
nella fauna e nella flora dei mari più usati come cimiteri
nucleari. Neppure il deposito sotterraneo, a centinaia di
metri di profondità può essere ritenuto secondo me,
completamente sicuro. Sotto la pressione delle rocce, a
migliaia di anni da oggi, dimenticate dalle generazioni a
venire, le scorie potrebbero spezzarsi o essere assorbite da
un cambiamento geologico che trasformi una zona da secca in
umida, entrare quindi nelle acque e andare lontano a
contaminare l'uomo attraverso la catena alimentare. A mio
parere queste scorie rappresentano delle bombe ritardate. Le
nascondiamo pensando che non ci saremo per risponderne
personalmente. (Carlo Rubbia)
10 giugno 2011 18:55 - ennio4531
... ma sì un pò di terrore in più, come cura omeopatica,
non guasta mai ...
Lo sapevate che L'Unione Europea vieta l'uso del CADMIO
negli apparecchi elettrici perchè tossico e pericoloso e
che la sua radioattività rimane tale per sempre, mentre le
scorie radiattive da centrali nucleari decadono nel tempo
?
Lo sapavete che l'unica eccezione per il suo utilizzo
riguarda i pannelli fotovoltaici ?
Lo sapevate che la motivazione addotta dalla UE per
giustificare l'eccezione è stata quella di affermare che
ciò era reso indispensabile '.. per conseguire gli
ambiziosi obiettivi della UE in materia di energie
rinnovabili...?
Voi pensate che questa motivazione sia il frutto autonomo
del pensiero dei ministri UE o qualche spintarella l'abbia
data le lobby interessate ai pannelli ?
Come verranno smaltiti, fra 20/25 anni, i milioni di
pannelli inutilizzabili ?
10 giugno 2011 12:41 - Cepu
Speriamo bene che queste scoperte siano utili per spegnere
in fretta gli attuali centri atomici, costosi e inquinanti.
9 giugno 2011 17:31 - ennio4531
(14 gennaio 2011)
fonte: La Repubblica
Journal Of Nuclear Physics – Energy Catalyzer first test
– Bologna-Italy –
LA SCOPERTA CHE RIVOLUZIONERA’ TUTTO IL GENERE UMANO
Fusione nucleare a freddo "A Bologna ci siamo riusciti"
Per la prima volta in Italia, davanti ad esperti, è stato
realizzato il processo utilizzando nichel ed idrogeno. E’
la strada per ottenere energia pulita.
"La novità assoluta sta nel fatto che tutto ciò viene
prodotto da una macchina che funziona come una stufetta
elettrica di casa", spiega l'ingegner Andrea Rossi
9 giugno 2011 13:43 - Cepu
May 26, 2011 10:58 AM
Solar power may be cheaper than electricity generated by
fossil fuels and nuclear reactors within three to five years
because of innovations, said Mark M. Little, the global
research director for General Electric Co.
8 giugno 2011 23:37 - Cepu
Il Consiglio nazionale non vuole nuove centrali nucleari in
Svizzera. Con una maggioranza di due contro uno, la Camera
del popolo ha approvato oggi tre mozioni vicine alla
posizione del Consiglio federale, che propone di abbandonare
l'energia nucleare a tappe entro il 2034.
8 giugno 2011 11:53 - ennio4531
Nucleare .. brutte nuove dalla Germania.
Paradossalmente i primi a soffrire per la rinuncia al
nucleare ... saranno i finanziamenti per gli impianti di
energie verdi.
Pochi sanno che sui guadagni delle società produttrici di
energia elettrica da nucleare grava una imposta
supplementare sui profitti del 30% che ha reso nel 2010 2,3
miliardi di euro da impiegare appunto nel settore
eolico-solare.
Tutti questi quattrini andranno a diminuire e ad azzerarsi
nel 2022 quando tutte le centrali nucleari saranno chiuse.
Tenuto conto che in Germania il nucleare copre circa il 23%
dei consumi, ci si è chiesti come le fonti rinnovabili
possano in dieci anni passare dall'attuale 16% al 39% per
coprire il fabbisogno nazionale e quante risorse finanziarie
e quanta occupazione di territorio siano necessarie.
Dal momento che l'obbiettivo sarà impossibile da
raggiungere, già si prevede che si dovrà ricorrere per
coprire il buco al gas russo e il carbone che è la fonte
più inquinante.
Alcuni commenti.
Dieter Zetche, presidente della Daimler 'Difficilmente
potremo mantenere lo stesso livello di competitività. Il
nucleare non solo è una fonte energetica a prezzi
sostenibili, ma consente di non dipendere dalle impennate
dei mercati... Anche le energie rinnovabili non dipendono
dai mercati, ma il rischio di blackout è notevole.'
Frankfurter Zeitung " ....Le rinuncie al nucleare isolate e
nazionali rischiano di essere un pugno sferrato nell'aria ".
6 giugno 2011 11:59 - ennio4531
La fuga dal nucleare da parte delle società industriali è
scattata per un semplice motivo: il nucleare non gode di
nessun incentivo e trova in occidente mille ostacoli (... e
allora perchè insistere) , mentre le fonti alternative
vengono foraggiate ad abundantia come il sol
dell'avvenire.
Vi siete mai chiesti perchè le banche finanziano pannelli e
pale solo da alcuni anni, mentre prima se ne infischiavano ?
Fissa sussidi e premi per fare cacca e vedrai in quanti,
industrie e banche, si impegneranno a produrla !
.... «Elementare, Watson!»
6 giugno 2011 9:30 - Cepu
E’ scattata la fuga dal nucleare. Prima la Siemens ha
annunciato la rinuncia a ogni investimento nel settore
rompendo i ponti con l’industria atomica francese.
Poi Toshiba ha annunciato un ridimensionamento delle
attività nucleari a favore delle rinnovabili e delle smart
grid su cui investirà 6 miliardi di euro (“Se tutti nel
mondo sono contrari all’energia nucleare non ha senso
continuare a dire che questa tecnologia sarà il pilastro
della nostra strategia”, ha dichiarato il presidente di
Toshiba, Norio Sasaki).
Adesso – secondo quanto riporta Bloomberg – è il
direttore della General Electric, Mark Little, a sostenere
che il solare potrebbe essere più economico dei fossili e
del nucleare nel giro di 5 anni.
2 giugno 2011 13:02 - ennio4531
Caro cepu, non essendo un politico, mi posso permettere il
lusso, a differenza della Merkel, di sganciare le mie
opinioni dai risultati elettorali: non ho poltrone da
difendere...
Sulla coerenza dei politici mantengo da anni una congrua
dose di scetticismo ... d'altra parte c'è da comprenderli:
a nessuno di noi piacerebbe perdere il posto di lavoro.