Uno dei mestieri più ingrati, è
quello di sindacalista. Io non lo sono mai stato, ma ho
avuto amici e “controparti” particolarmente impegnati.
Per essere buoni sindacalisti (anche li, ci sono i lavativi)
bisogna avere senso di abnegazione e nervi di ferro.
Il sindacalista è uno con tutti contro. Quelli che
lo nominano proprio rappresentante, e gli alitano sul collo
e vorrebbero al minimo l’impossibile, ma almeno qualcosa
di più. Le “controparti”, capiufficio o dirigenti,
industriali o governi che siano; tutti cercano la minima
crepa nella sua struttura fisica e professionale per
fregarlo senza pietà. Il “partito” cui si riferiscono
perché vorrebbe ogni voto possibile possibilmente facendo
spendere al proprio colore politico il meno possibile e far
bella figura con le altre categorie “concorrenti”di
lavoratori e salariati. Il Sindacato, se stravince, ha
fatto appena appena il suo lavoro, altrimenti ha perso senza
rimedio. Potrebbe essere una “tipicità”
accettabile, questa del sindacato ma... il sindacato è
fatto di uomini. Ed ogni uomo ha bisogno di gratificazione
personale, per sopravvivere. Dove le troveranno,
queste minime consolazioni, i poveri sindacalisti avversati
da tutti e boicottati nella carriera?... proviamo ad
indovinare.
Il sindacalista prova a costruirsi la
sua nicchia di potere, la sua rispettabilità, il suo giusto
appagamento professionale dove può, a spese di chi non
può che subire! È comprensibile!... è il
“ricarico” per un altro scambio di prestazione... ed un
discarico per la nostra democrazia ideale!
24 novembre 2006 0:00 - Alex1
Confermo quanto dice passante. Io personalmente sono
stato prima insultato e poi ignorato semplicemente perchè
la pensavo diversamente da lei. Lei vuole imporre il
suo punto di vista senza ascoltare la controparete nè
valutare le osservazioni che arrivano alle sue tesi, che
tuttavia non sa difendere.
24 novembre 2006 0:00 - Abraham
da: Enrico Falcinelli Data: 24 Novembre 2006
Lasciamo la storia dov'è e cerchiamo di impararne per
non sbagliare oggi. Sinceri saluti.
Baruch
atah Hashem!
E' troppo comodo soffocare
la storia quando è contro di noi!
Se proprio
vogliamo gettare via la storia, allora gettiamo via i 20
secoli di cristianesimo e ritorniamo a quando c'era solo
Adonai, e tutti quelli che credevano in lui gettavano via
tutti i prodotti dell'idolatria, compresi i maghi e le
loro magie e tutti quelli (tantissimi) che facevano credere
di essere dei figli di D-o incarnati per ingannare i poveri
di spirito! Ripartiamo da quel punto ed il mondo sarà un
po' migliore, se tutti adoreremo Shaddai e basta!
Ameyn!
Shalom
24 novembre 2006 0:00 - Abraham
da: pompopio Data: 23 Novembre 2006
Ma
allora questi cattolici che assassinano, che stuprano, che
rubano, che corrompono, sono "porci" o
"cani", secondo il tuo punto di vista?
Baruch atah Hashem!
I cattolici che
non sono nè porci nè cani (una minoranza) sono comunque
degli idolatri e l'idolatria è un peccato grave davanti
a D-o.
I primi cristiani (lo scrivevano anche gli
scrittori goym) sacrificavano i bambini e con il sangue
impastavano le farine per fare i loro pasti eucarìstici.
Poi dopo sono arrivati ad accusare i cristiani eretici
("gnostici") di fare questo e poi successivamente
anche gli ebrei venivano accusati dai cattolici assassini di
sacrificare bambini e con il sangue impastare la farina per
fare gli azzimi della Pesach.
Qualche secolo fa,
nell'Italia del nord, venne assassinato un bambino
cristiano nel bosco.Vennero accusati del delitto gli ebrei
del posto e molti di essi vennero uccisi. Si disse che i
giudei uccidevano i bambini cristiani perchè il loro sangue
serviva per i riti "satanici" dei giudei e per
confezionare, con il sangue dei bambini cristiani, i loro
azzimi. Infine Pranaitis, nella Russia zarista, scrisse le
cose più turpi all'indirizzo degli ebrei e così si
scatenarono i "progrom" contro i giudei russi e
parecchie centinaia di essi vennero uccisi. Questi si che
sono i veri porci, non D-o!
Shalom
24 novembre 2006 0:00 - passante
non hai insultato nessuno??!? i casi sono due, hai poca
memoria oppure non te ne rendi conto. e anche il fatto
di arrogarti l'esclusiva del pensiero non ti rende tanto
meglio di quelli che insulti. rileggi indietro
24 novembre 2006 0:00 - lalla
passante, non ho mai insultato i genitori di nessuno, nè ho
detto porcate nei confronti di chi scriveva nel forum, ho
solo espresso il mio pensiero. la prox volta pensa
prima di scrivere.
24 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
X Simona - Della Democrazia
2 Il Partito
Andando a spulciare Wikipedia (ma occorre girare più pagine
perché le prime sono monopolizzate dalle sigle di partito)
si legge: “M.Weber definisce i partiti come libere
organizzazioni che hanno l’obbiettivo di guadagnare i
voti. Sartori, invece, specifica la definizione dicendo che
i partiti sono dei gruppi politici ufficializzati capaci di
creare e far vincere dei leader.” Le definizioni sono
entrambe valide, perché in effetti i partiti nascono
appunto per l’esigenza di superare l´’empasse del voto
appiattito e di eguale valore per tutti e var “contare di
più” il voto di vale di più in uno specifico campo; per
competenza, preparazione o altro.
A mio avviso il
principio è valido (“sarebbe” valido, se fosse onesto),
ma certamente è una terza, micidiale mazzata al concetto di
libertà e di uguaglianza, base della democrazia.
Ed il “partito” perde immediatamente anche il suo
significato storico di appartenenza ad una “parte”,
cioè ad un interesse specifico, perché comunque un
“partito” finisce inevitabilmente con l’interessarsi
di tutti gli aspetti del governo della comunità, stabilendo
alleanze con altri partiti e forze per il conseguimento dei
propri obiettivi, ma anche di quelli degli altri. I
partiti di oggi, per intenderci. Ne consegue una
ulteriore mutilazione della libertà personale. Per
spiegarmi con un esempio dirò che se ad esempio aderisco al
partito X che sostiene i miei interessi artistici, finisco
per sottoscrivere un anche programma sanitario che non
condividerei.
Ma non è finita. Può accadere,
ed in effetti accade sempre, che uno stesso partito è
costretto a difendere interessi contrapposti di diverse
categorie di persone, per esempio produttori ed utenti di
uno stesso servizio, o di servizi diversi accomunati solo da
una lontana, nebulosa ideologia.
Le infinite
sfaccettature delle sensibilità umana porta a che
praticamente non esista un aderente “perfetto” ad un
partito politico, ma una miriade di persone in
“compromesso” più o meno aderenti, cittadini più o
meno indottrinati o plagiati. E questo naturalmente per
qualsiasi colore politico.
Ma gli interessi
proprio, ognuno li vede assai meglio. Ed allora ci
vogliono i Sindacati, per difenderci. E siamo ad un altro
capitolo.
Ma nel frattempo, che ne abbiamo fatto,
della nostra libertà?
24 novembre 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Abraham caro, lei parla con pregiudizio; nonostante le
falsità insegnate dai professori di storia, non è meno
vero di questa mia asserzione il fatto che con la Chiesa
siete sempre andati a braccetto (la sottomissione era
puramente formale) perché ne eravate i portavalori
contabili, estremamente abili negli affari e scaltri nella
matematica! Se Dio serve a dividere è meglio non
professarlo, perché non ci avremmo capito niente, non
trova? Lasciamo la storia dov'è e cerchiamo di
impararne per non sbagliare oggi. Sinceri saluti.
24 novembre 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Caro Sig. PORCODIO, le rispondo prontamente, non per
soddisfare il suo desiderio di "prova" ma per puro
beneficio di rapporto. I cristiani da cui si
distingue, inserendosi tra gli "uomini" seppur
liberi, sono anch'essi uomini, ecco perché
sbagliano. Il fatto è che non basta darsi del
cristiano per "vantarsi solo di Dio" e non di sé,
e allora capita che per orgoglio ferito si menino le mani.
Qualcuno dovrebbe leggere cosa dice San Paolo per capire in
breve quello che non si capisce con mille parole. Ora,
la distinzione tra le cose di cui lei chiede non avrebbe
significato se non ci fosse Dio. Infatti, cosa ci salverebbe
dal nulla, seppur ci difendessimo l'onore per piglio
preso davanti ad una parolaccia? Da par mio, mi potrebbero
anche pisciare addosso, che non mi cambierebbe di una
virgola la vita, tanto sarei disperato di viverla come
quella di un condannato a morte! Qundi va da sé che il
significato del "sacro" ha valore solo davanti al
concetto del divino, ovvero non è la parola che offende ma
l'intenzione con cui essa viene proferita. La
spiegazione a questo non la do né io né nessun filosofo
né teologo o sapiente, ma lo stesso Cristo quando
dice:" … non è quello che entra nella bocca
dell'uomo che lo inquina, ma quello che ne esce!"
Il significato è abbastanza chiaro e lo può ben
capire chiunque. Quindi, quello che conta è il cuore con
cui sia dice o si fa qualcosa. Chi non ha Dio, di per
sé non compie nulla né di infamia né di lodevole
bestemmiando o sproloquiando, perché per egli sono cose
senza valore: appunto, senza valore, come è tale il
sentimento dell'esistenza che in fondo prova.
E' tale sentimento, quello del valore della propria
esistenza, che stabilisce la serietà e la modalità del
comportamento e del rapportarsi con il reale. Se io amo
e desidero rapportarmi con gli altri e col mondo è perché
so che tutto ciò ha valore di eternità. Solo così posso
vedere anche in lei un fratello. Cristo è una
concretezza e la sua vicenda è un evento che ha aggiunto
alla nostra vita quel plusvalore cognitivo che noi riusciamo
ad intuire pur senza la Sua Parola d'insegnamento.
Potrà avere una bella donna, una bella macchina, tutte le
più belle e desiderabili cose ma capirà in sé che tutto
ciò non solo non le basta ma non c'entra nulla con
quello che va costantemente cercando, a causa del
presentimento del suo valore di eternità.
Non mi
infastidisce, infine, il fatto che preferisca chiamarsi come
si chiama, perché più grande del fastidio personale è il
dispiacere nel pensare che si è capaci di privarsi di
qualcosa di grande.
La saluto caramente.
23 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
Alcune (altre considerazioni) sull’intervento di
Simona.
Esprimersi:
Certamente ognuno
è libero di esprimersi come crede, ma a certe condizioni.
E le condizioni sono dettate da “tutto” l’ambiente che
mi circonda. Un esempio dirompente?... “io posso essere
libero di esprimere il mio desiderio palpando il popò della
signorina che ho davanti ma devo mettere anche in conto che
la signorina mi si rivolti contro e mi azzanni o che il suo
amante mi accoltelli”.
Esprimersi non vuol dire
comunicare. Infatti se io sono libero sul come
manifestare, l’altro è libero di non voler recepire il
mio messaggio. Se qualcuno usa un linguaggio ostico o
volgare, io non lo capisco o non lo ascolto, ed abbiamo
ragione tutti e due.
Chi ha la forza di
esprimersi, si esprimere. Chi ha la forza di fare, fa.
Ti andrebbe bene, “sic et simpliciter”?... è
esattamente quello che avviene nel mondo animale. Il leone
sconfigge il rivale, gli ammazza i figli e si piglia le
leonesse.
L’uomo, per grazia di qualcuno che
sei libera di chiamare come ti pare, negli ultimi
duecentomila anni sta cercando di superare queste
difficoltà cercando di darsi delle regole comportamentali
meno individualiste che, seppur meno limitative di quelle
che ci sono in democrazia, lo aiutino a campare meglio fra i
suoi simili. Ridurre l’aggressività, stabilire formule
e linguaggi intellegibili per riuscire a parlarsi, scrivere
delle leggi che superino la bestialità della semplice forza
bruta. Io penso, e spero che andrà avanti su questa
strada indipendentemente dalle geniali proposte dei nuovi
“liberisti ad oltranza”.
Tassellino:
Naturalmente non sei tu a dover dire
a me che sono un tassellino dell’immenso mosaico del
Creato! Al massimo puoi dirmi che a te dà
l’orticaria la parola Creato e preferisci quella di
Universo Caotico... ma poi devi spiegare anche ai tuoi amici
com’è che in tutto questo caos ci sono quei pezzettini si
e non altri e perché!... io non ho certo bisogno di queste
spiegazioni. Come tu giustamente dici, per me le cose
trovano giustificazione in Dio, non in un immane trullo
cosmico!
Furtivamente:
è un
discorso che già abbiamo fatto, ma vale ripeterlo.
“Furtivamente” vuol dire “di nascosto”, o “in
modo illecito” o “rubacchiando”. Ti pare una cosa
ben fatta?... bada che non sto parlando di scrupoli morali o
parrocchiali, e nemmeno al tuo livello di retribuzione o
contratto, ma mi riferisco solo al discorso di libertà e
democrazia che stiamo facendo qui. Te lo immagini se a
somiglianza tua tutti quanti facessimo così?... il
fruttivendolo, il medico, il tranviere l’ufficiale
postale, il tecnico dell’ENEL ed il capostazione?... tutti
a “furtiveggiare” durante il lavoro?... Ti andrebbe
bene?
O si, o no. Non puoi dire: “secondo i
casi”, perché i casi non puoi stabilirli tu, per tutti.
Altrimenti, che diamine di libertà vai propagandando?
Piccole carezze:
Penso di poterti
rispondere anche a nome di Enrico, non credo che me ne
vorrà. Le nostre piccole carezze, che tu giustamente
rilevi, sono appunto quello, piccole carezze, e le facciamo
perché è nella nostra natura farle, ma non intendiamo
affatto plagiarti o smuoverti dalle tue idee. Esprimiamo
invece le nostre e liberamente, nella certezza che con te
sia possibile un colloquio, un dibattito, al limite una
diatriba... possibilmente costruttiva.
O il tuo
senso di “libertà per tutti” si concretizza nel fatto
che d’accordo o meno con te dobbiamo darti comunque
ragione? Guarda che quello de “Ma l’Unità non lo
dice” era un frizzo degli anni sessanta coniato contro
l’organo di stampa del PCI, non una verità di fede!
Come al solito, il solito abbraccio.
Desolatamente casto.
23 novembre 2006 0:00 - pompopio
da: Abraham Data: 23 Novembre 2006
D-o non
è un porco: semmai lo sono i cattolici che con gli ebrei si
sono sempre comportati come cani.
Baruch atah
Hashem!
Shalom
Ma allora
questi cattolici che assassinano, che stuprano, che rubano,
che corrompono, sono "porci" o "cani",
secondo il tuo punto di vista?
Torno a ripetere
che gli animali non vanno paragonati ai cattolici in quanto
essi, gli animali, sono delle bestie serie e quelle cose
sopra elencate non le commettono!
23 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
Della Democrazia
1 – La genesi
Come
al solito devo ringraziarti, Simona, perché bacchettandomi
graziosamente mi dai l’occasione di chiarire qualche mia
idea a te ed anche, non è poco!, a me stesso.
Ed
oggi mi spingi a parlare di Democrazia, invitandomi a
ripassare il concetto.
Tu già sai che per me è
difficile, ché molte volte ho detto della mia posizione di
scettico, nei confronti di questa forma sociale, ma mi
sforzerò lo stesso di dire quello che, secondo me,
“dovrebbe essere” la genesi e l’attuazione di una
struttura democratica.
Ecco, tutto dovrebbe
partire da un gruppo di persone, la totalità della
popolazione di un territorio, provincia o lander grande o
piccola quanto vuoi, dalla dimensione famigliare a quella di
un popoloso stato, che concordamente decidano di darsi delle
regole di vita uguali per tutti, valide per tutti, ed alle
quali tutti accettano di adeguarsi. Il primo inghippo
è ovviamente quello che difficilmente in un gruppo (grande
o piccolo conta poco) si riescano a trovare tante regole
buone per tutti. Si arriva allora al primo compromesso: il
“tutti” va sostituito con “maggioranza”, o meglio
con “maggioranza qualificata”, il che ingarbuglia
parecchio le acque; ma per il momento sorvoliamo.
Diciamo allora che un primo concetto di democrazia prevede
che gli abitanti di una regione (tutti, sennò non è più
democrazia) accettano di sottostare ad una serie di regole
(leggi) stabilite da una maggioranza; leggi che prevedono
anche delle pene in caso di violazione.
Vogliamo
osservare che il primissimo effetto della democrazia è una
volontaria limitazione alla libertà personale?...
facciamolo, ma per ora ancora di sfuggita.
Naturalmente i componenti del popolo democratico sono
diversi da loro per preparazione culturale, intelligenza,
interessi, arguzia, esperienza eccetera. Incredibilmente,
ma è così, ai fini della “maggioranza” necessaria per
fare le regole comuni (lascia passare questo, per ora)
“pesano” tutti allo stesso modo. E quindi ad esempio,
nella “democrazia” di un’isola, le leggi agricole
vengono fatte dai pescatori, molto più numerosi.
Analogo discorso vale per le leggi militari in un paese
pacifico, per la politica estera in un popolo chiuso nelle
sue tradizioni e via dicendo.
Che la cosa non
vada bene così semplicemente appare evidente a tutti, ed
allora nascono gli “specialisti”, i “tecnici” ed in
generale i “politici”... che ne sanno più degli altri,
certo, nei vari settori e meglio potrebbero guidare gli
interessi della comunità ma, “democraticamente” non
dispongono che di un solo voto, pervicacemente uguale a
quello di tutti gli altri, e quindi aritmeticamente
irrilevanti nella massa.
Siamo arrivati ai
“partiti”. Inevitabili ed indispensabili come le
“clientele” delle antiche forme di democrazia. Ma ne
parleremo nella prossima puntata.
Per ora ci
basti osservare che, senza ancora aver nominato uno “Stato
Democratico”, abbiamo già dato due mazzate di
compromissione alla libertà personale. L’ossequio alla
“maggioranza” e l’ “equipollenza” del voto.
Lucio Musto 23 novembre 2006 parole 466
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23 novembre 2006 0:00 - Abraham
D-o non è un porco: semmai lo sono i cattolici che con gli
ebrei si sono sempre comportati come cani.
Baruch
atah Hashem!
Shalom
23 novembre 2006 0:00 - passante
lalla tu non hai insultato meno rispetto agli insulti
ricevuti, quindi lascia perdere il vittismo.
23 novembre 2006 0:00 - isaia Kwick
Mah! Davvero io non ho parole, mi pare di essere tornato
agli anni '70, tutto questo inasprimento interreligioso
mondiale, sta riacutizzando le incomprensioni tra i popoli,
questa America guerrafondaia che ha trascinato tutta
l'Europa e il cosiddetto "occidente" in una
guerra, in una spedizione punitiva, insomma non saprei
definire cosa. Gli animi si sono fatti molto accesi, tra di
voi credenti, noi bestemmiatori non abbiamo mai fatto le
guerre con nessuno, mentre voi perdete il vostro tempo nelle
chiese inginocchioni, a noi moccolatori ci piace investire
il nostro tempo in un'altro modo, magari a fare delle
belle leccate di fica, che anche su questo tema ve la vivete
male, privandovi dei piaceri della natura........OCCORRE UNO
STATO LAICO PER RISPETTARE I CITTADINI, tutti i
cittadini. Isaia
23 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
Nessunissimo problema per me, a dare ragione a qualcuno,
quando mi sembra che ce l'abbia.
Sono altri,
ad avere pregiudizi e presunzioni assolute!
23 novembre 2006 0:00 - ragionatore
"Ora, a te da fastidio che io mi firmi PORCODIO , bene
a me da fastidio il crocefisso. La cosa è
reciproca?"
Dove sarebbe la
reciprocità?
23 novembre 2006 0:00 - PORCODIO
Si', Musto vai pure. Hai detto che non hai nulla da
dire. E' quello che stavo dicendo. Grazie almeno per
darmi ragione, sai di questi tempi...
23 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
lalla, sei davvero imparziale quando affermi che (almeno su
questo forum) i cattolici hanno insultato più te di quanto
tu abbia fatto con loro?
O ti stai
"RIFACENDO" (ricordi?, te lo chiesi già un anno e
mezzo fa) di una qualche "ingiuria cattolica"
avuta in altra sede?
23 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
"PORCODIO", il "Musto" sarei io?
Non sono scappato affatto, sto sempre qui, quando
posso, a rispondere alle persone che mi si rivolgono in modo
civile.
Mi sono preso la briga di leggere tutto
il tuo intervento e ti chiedo: cosa contiene, degno di
una qualsivoglia risposta?... un commento al fatto che ti
definisci un "libero pensatore"?
"libero pensatore" che ti fai chiamare
"PORCODIO"... non ho nulla da dire su questo, e
coerentemente taccio.
Sai fare altrettanto?
23 novembre 2006 0:00 - lalla
volevo dire che ci sono dei limiti solo per chi non è
credente. io sono stata insultata dai credenti, mi hanno
detto di stare attenta che sarei stata punita anche
divinamente..ma a nessuno è importato...il rispetto come al
solito ci deve essere solo da una parte...
23 novembre 2006 0:00 - PORCODIO
Uè , il Musto è scappato subito…AHAHAHA ! che
figuraccia…! E sì che avevo scelto uno di quelli,
almeno apparentemente, più civilizzati… Tutta apparenza.
Blaterano di diritti civili, di rispetto.. (tutti
concetti orecchiati da noi Liberi Pensatori) e poi appena
chiedi che cosa intendano , ecco che ti fanno scena
muta!
Non è cambiato assolutamente niente dal
tempo del latinorum del don abbondio. Si riempiono la
bocca di tanti bei concetti e tante belle parole malamente
orecchiate dalla cultura classica o dal libero pensiero
moderno, ma in verità non sanno neanche che cazzo stanno
dicendo.
Ecco che cosa si intende per
“capiscono solo le mazzate”. Tutto quello che vogliono
è di scatenare contro gli “altri” i Catanesi o i
Lazzaroni , di cui a loro volta non gliene frega
assolutamente un cazzo, li usano solamente. Usano solamente
violenza, mai civiltà.
Vediamo bene anche in
queste cose come il “cristianesimo” non esista come
cultura, esiste solo come branco, branco il cui unico scopo
è quello di fare i propri porci comodi fregando gli
altri! Più propriamente parlando esiste solo come
cosca di potere . Nient’altro.
Il concetto di
uguaglianza di diritti non è estraneo al
“cristianesimo”, ne è antitetico.
Ma
evitiamo di giungere a frettolose conclusioni, magari
abbiamo solo preso una mela marcia, o forse un vecchio
“sagrista” che sa benissimo che UBI MAIOR MINOR CESSAT e
quindi si è defilato ( ciao lucio, onestamente mi spiace
che tu ci faccia questa figuraccia) Proviamo con un
altro, sempre scelto tra i più civilizzati: Enrico
Falcinelli.
Enrico Falcinelli a cui devo una
risposta. Avevo già indirettamente risposto scrivendo a
“vero cristiano..”, ma ribadisco. Se i cristiani
intervenuti a questo Forum fossero come te, o come
“cristiano vero”, o come Musto probabilmente non saremmo
arrivati a questo degrado. Ci saremmo magari virtualmente
accapigliati ma a nessuno sarebbe venuto in mente di mordere
come un cane malato la mano di chi lo ha ospitato. Ma visto
che ancora una volta i cristiani si sono distinti per
violenza e stupidità, non saremo certo noi uomini liberi a
sottometterci al loro degrado morale. Combatteremo fino
in fondo per la liberta’ , di cui poi voi “cristiani”
vi approprierete e di cui blatererete, sempre la stessa
stori.
Io non ho nessun problema ad
accondiscendere ad un cambio espressivo qualora questo turbi
la sensibilità di alcuno, a patto che sia reciproco. Ad
esempio: io spezzo il gesso se ti da fastidio lo stridio,
ma tu smetti di masticare la gomma. Altrimenti… cazzi
acidi. (ahahaha…mi scappa da ridere perché l’ho vista
una scena così) Ora, a te da fastidio che io mi firmi
PORCODIO , bene a me da fastidio il crocefisso. La cosa è
reciproca?
La domanda che ti pongo io è la
seguente: che cosa è la bestemmia?
Per
favore, non mi rispondere con i tuoi forbiti giri di parole.
Ci lamentiamo sempre della “astrusità” delle leggi;
orbene, fatti legislatore coscienzioso, dammi una
definizione di facile applicazione. Ad esempio: non si
può accostare il nome di Dio a quello degli animali, è
consentito quello dei vegetali. Chiarissimo!
E
quindi io non potrei scrivere Dio Porco e nessuno potrebbe
scrivere Cristo Agnello. Ok!
Però saremmo
liberi di definire cristo o dio come Giglio o Finocchio.
Molto semplice.
Vai Enrico!
23 novembre 2006 0:00 - Michele
Purtroppo non ho letto il contenuto dei messaggi
sequestrati. Mi sarebbe piaciuto farmi un idea con la mia
testa ma non è più possibile. A questo punto, visto come
stanno le cose, non posso che schierarmi "contro"
le istituizioni. Un conto è chiudere un topic o bannare un
utente (a cura di un amministratore) e un conto è
perseguire tale utente penalmente. C'è una bella
differenza. Quest'ultima situazione è una situazione da
medioevo, da Inquisizione. Mi sembra che vada molto contro
il famoso spirito religioso di perdono e di comprensione che
i nostri cari signori della chiesa si vantano sempre di
mettere in atto. A parole sono bravi ma a fatti mi
sembra molto meno. Per perdonare e comprendere gli altri
occorre lavorare su se stessi, non serve a niente fare
prediche e infarcire discorsi. Un saluto laico a tutti
23 novembre 2006 0:00 - pompopio
commenti da altri forum:
Mr. Blue ha scritto:
"Ci siamo imbattuti in questi forum -
spiega don Fortunato - nell'ambito di una ricerca
sull'handicap, e in quegli spazi venivano presi di mira
i portatori di handicap in modo pesantissimo e
crudele".
In quel forum venivano
presi per il culo i cattofondamentalisti. Ora che i fedeli
cattolici fossero portatori di "handycap" mi
giunge nuova.. Tuttavia se lo afferma don Fortunato non
resta che crederci!..
23 novembre 2006 0:00 - Anubi (dio cane)
Si critica tanto l'integralismo religioso islamico, ma
intanto, piano, piano, ci stiamo avvicinando: ieri sequestro
del forum ADUC, oggi stop alla satira, domani...sanzioni
penali e pubblica gogna per gli atei...
23 novembre 2006 0:00 - ZaZaan!
X lalla
come al solito!
i giusti al
rogo e chi ha torto in trionfo!
23 novembre 2006 0:00 - Alex1
Democrazia = libertà d'insulto?
23 novembre 2006 0:00 - er metico
Caro P.Y.Moretti, con quei due anni di carcere possiamo
starcene tranquillamente a casa, grazie a Mastella! Non ci
conviene nemmeno di fingere di aver paura del carcere, come
può notare! E vi lamentate di non avere
libertà?!? Ma, porca miseria, anche se andate fuori
pisciando addosso alle persone non ci dice niente nessuno e
strumentalizzate la questioni di due forum sequestrati per
non sentire lagnanze da parte di qualcuno? Rischiate
davvero di diventare ridicoli, se pensate che ci sia
qualcuno responsabile del nostro destino, a cui interessino
veramente i principi!!! Eppoi sarebbero ingenui i
cattocreduloni cristiani?!? Il bigottismo, ragazzi, è
più tra i progressisti-liberal-comunisti che tra noi
semplici e puri di cuore! Saluti a tutti.
23 novembre 2006 0:00 - Lucio Musto
Dolcissima, affettuosissima, carissima Simona,
molto bello il tuo intervento; stanotte, con tempo e calma
risponderò.
Per ora solo un saluto, un
congratularmi con te perché stai lavorando, ed un piccolo
ripassino.
Guarda che nell'antica Grecia (ai
tempi belli di Pericle, per intenderci) il popolo che si
riuniva a discutere e decidere "democraticamente"
non era esattamente quello che pensiamo noi!... Non
c'erano schiavi e servi, non quelli con basso reddito e
gli extra-comunitari di allora erano sempre esclusi, ricchi
o poveri che fossero. E forse anche la Simona di fino a
qualche mese fa (oggi spero non più) non avrebbe avuto
diritto a parlare, poiché senza Contratto di Lavoro!.