Ha ragione chi, il 6 febbraio, ha fatto notare che in certe
farmacie non vendono i preservativi! e che dire dei medici
della mutua obiettori di coscienza che rifiutano di
compilare la richiesta di interruzione volontaria di
gravidanza? e dell'ostruzionismo degli integralisti
cattolici contro la pillola abortiva "RU 486"? E
degli anatemi del papa contro gli omosessuali o contro le
donne che vogliono praticare il sacerdozio? etc, etc, etc...
L'Italia e', in teoria, uno Stato laico, ma in
realta' l'integralismo cattolico calpesta
continuamente la liberta' dei cittadini. Percio'
dico agli xenofobi di togliersi le ragnatele dal cervello,
cosi' forse la smetteranno di proiettare sugli altri la
loro propria ignoranza e intolleranza e inettitudine.
Ricordo inoltre ai razzisti, che a forza di mangiare lardo e
bere alcolici le arterie si tappano, e il cervello va in
tilt, ma forse e' proprio per questo che parlano a
vanvera: per l'arteriosclerosi. p.s. non sono
musulmano.
21 febbraio 2003 0:00 - MASSIMO
...Semplice... se non si vogliono adattare alle norme e usi
locali (per cui vendere alcolici e maiale) che se ne stiano
a casa loro... non capisco come qualcuno possa pretendere di
andare in un altro paese e di fare pure il padrone!!
20 febbraio 2003 0:00 - Salvatore La Barbera
Per sporchi fini politici la nostra pseudo opposizione in
parlamento vorrebbe condurci ad una via senza ritorno
laddove questi immigrati la farebbero da padrone, a nostro
rischio e pericolo, in tutti i campi. La loro stupida e
sanguinaria religione (ma e' una religione la loro?, ho
i miei dubbi!) non potra' mai e poi mai permettere
l'integrazione di questi immigrati; hanno voglia di
dire che loro sono buoni e pacifici e vogliono solo lavorare
per buscarsi il pane! ma non mi risulta che esista una
nazione arabo/musulmana dove la Democrazia, Libertà di
Religione, Rispetto per per gli usi e costumi degli
"altri" siano minimamente rispettati. La verità
e' che gli Italiani tutti non si rendono conto della
pericolosa palude che stanno creando per i propri figli e
nipoti. Succede che se un Italiano dicesse queste cose
pubblicamente verrebbe tacciato di razzismo, ma non è
cosi' io non sono razzista per partito preso, ma mi
rendo conto che il troppo "buonismo" questo
si' per quei famosi sporchi fini, renderà la vita molto
difficile e pericolosa agli Italiani nel futuro prossimo.
Scusate lo sfogo, duro, ma sono certissimo molto condiviso
dalla maggioranza silenziosa . minimamente
18 febbraio 2003 0:00 -
Diritto di libertà per tutti ma, visto che i fratelli
islamici vivono in uno Stato dove esiste la libertà di
culto per tutti, non possono imporre a tutti le leggi del
Corano. Liberi di non consumare alcool e carne di maiale ma
libertà di acquisto e consumo per coloro che ne fanno uso.
17 febbraio 2003 0:00 -
....sono gli stessi che pretendano che il sistema sanitario
francese esegua nelle sue strutture l'infibulazione
....é la pura verità!
17 febbraio 2003 0:00 -
il proprietario di un negozio dovrebbe essere libero di
vendere quello che gli pare senza ingerenze di nessuno
17 febbraio 2003 0:00 -
E che l'Islam andasse finalmente a fare nel c.......
17 febbraio 2003 0:00 -
Se il supermercato fosse a Kabul allora avrebbero
ragione.....
16 febbraio 2003 0:00 -
ma perchè non tornano a casa loro così fanno come gli
pare?
16 febbraio 2003 0:00 -
sono contrario a qualunque ingerenza del potere politico
nella vita economica di una comunità.
16 febbraio 2003 0:00 -
Se dovessi acquistare carne di maiale o alcolici cercherei
un altro negozio. Bisogna avere rispetto delle sensibilità
altrui e tollerare i precetti delle fedi religiose di tutti
se non contrastano con le leggi dello stato. Leggendo i
vari commenti noto con stupore ed amarezza che molti sono i
razzisti e gli intolleranti che frequentano il sito;
leghisti da strapazzo e fascisti della peggiore specie
rassegnatevi! La società multietnica e multirazziale è
già una realtà e gli italiani, per la loro storia, devono
essere tolleranti con gli immigrati.
16 febbraio 2003 0:00 -
io la domanda la rivolgerei a loro se noi andiamo da loro e
portassimo con noi le nostre idee, la nostra religione?
Credo che non ci farebbero scendere neanche dall'aereo.
Quindi tu rispetti me e io rispetto te.
16 febbraio 2003 0:00 -
ognuno deve essere libero di decidere cosa vendere. Se le
droghe fossero liberalizzate, io dovrei accettare e
venderle? Tuttavia, al sindaco la decisione di emettere
nuove licenze per supermercati.
15 febbraio 2003 0:00 -
Darei ragione al Sindaco perche' si tratta di un
supermercato che deve offrire un servizio il piu'
efficiente possibile. Se si trattasse di una macellerie
islamica capirei... e poi non la capisco
quest'ottusita'... la tua religione ti impedisce di
non bere alcool? Non comprarlo, ma vendilo perche' non
hai solo clienti islamici
15 febbraio 2003 0:00 -
La fede religiosa non deve e non puo' interferire nella
ns vita quotidiana. I mussulmani se volessero potrebbero
vivere la loro "vita libera" nei LORO paesi
dittatoriali e quindi lasciarci godere la nostra LIBERTA e
non venire in un paese democratico ad imporsi sfruttando il
solo fatto che SOLO nei paesi democratici possono farsi
rispettare. Ordunque, e' ora che inizino a rispettare le
nostre scelte di vita democratica oppure che prendano la
prima nave di ritorno verso i loro paesi di origine.
15 febbraio 2003 0:00 -
Ma perché tra le scelte non c'è un opzione che dia
ragione al commerciante? Il negozio è mio e vendo quello
che voglio, non capisco quali siano i problemi? Ogni negozio
sceglie di sua iniziativa i prodotti da vendere, nessun
negozio ha sempre tutto! Con questo criterio dovremmo
chiudere tutti i negozietti piccoli che non riescono a
tenere tutte le merci disponibili al mondo! Più che un
associazione di consumatori mi sembra un Associazione di
razzisti!
14 febbraio 2003 0:00 -
E' certamente un diritto dei gestori, immagino, quello
di non vendere un tipo di merce determinato, ma naturalmente
i residenti del luogo ne subiscono le conseguenze.
Certamente, considerato che si tratta poi semplicemente di
vino e carne di maiale e non di medicine od altri beni forse
piu' importanti, non credo sia così impensabile
'boicottare' in qualche modo il negozio, magari al
fine di sensibilizzare i gestori.
14 febbraio 2003 0:00 -
Le Società occidentali, come ben sappiamo, non si oppongono
alla pratica di varie religioni. Ora nel nostro caso di
specie essendo il supermercato posto in una città che non
è discriminante sotto l'aspetto del credo religioso, io
penso che il neocommerciante di religione islamica deve
vendere anche quella merce che il suo credo vieta,
altrimenti io come Sindaco revocherei la licenza.
14 febbraio 2003 0:00 -
Presupponendo che per il resto delle voci merceologiche non
esista alcun problema, andrei a comprare gli alcolici e la
carne in un altro negozio!
13 febbraio 2003 0:00 -
lo trovo allucinante. Comunque boicotterei il supermercato
da costringerlo a chiudere
13 febbraio 2003 0:00 -
Credo che la libertà sia una cosa sacra, ma la mia libertà
finisce dove inizia quella del mio prossimo perciò non
trovo giusto che nessuno imponga il proprio modo di vedere
18 febbraio 2003 0:00 - muratore giovanni
al signore che parla di tolleranza, beh noi siamo
tolleranti, razzisti e fascisti, beh loro sono razzisti
(vedere la fine che fanno i cosiddetti "fratelli
musulmani" curdi e altre etnie islamiche/musulmane)
poi, suvvia ancora di fascismo, sono proprio loro i piu
cruenti e sanguinari dittatori nazifascisti (basta pensare
alle continue guerre sanguinose fratricide). Allora bando al
buonismo da 4 soldi ehmmm centesimi e diciamo le cose vere:
sono dei sanguinari e Lei forse un masochista.
20 febbraio 2003 0:00 - elena
Sono dell'idea che finchè non avremo una corretta
regolamentazione relativa all'immigrazione, rischieremo
l'ESTINZIONE dell'italiano con i suoi usi, costumi e
religione. Ma non preoccupatevi nel giro di pochi anni ci
ritroveremo nelle riserve come gli indiani d'America ex
padroni di casa loro costretti alle leggi degli INVASORI, e
ci sembrerà tutto una cosa normale.
13 dicembre 2002 0:00 -
Premettendo che ogni supermercato puo' vendere cio' che
vuole (anche oggi in Italia ogni supermercato tratta la
marca X piuttosto che la marca Y a scelta del gestore e/o
della catena) in questo caso il gestore del supermercato ha
tutti i diritti di vendere cio' che vuole anche a discapito
del servizio che da alla clientela che pero' ha la
possibilita' di scegliere di andare in un altro supermercato
a fare la spesa. Se gli affari del gestore continueranno
come prima nonostante la mancanza di questa tipologia di
merce, ben per lui. Altrimenti penso che il gestore stesso
riprendera' la vendita della suddetta merce perche' pur
seguendo la propria religione o le proprie ideologie sempre
di affari e commercio si tratta.
13 dicembre 2002 0:00 -
nel rispetto della legalita' di ogni Paese e nella
RECIPROCITA' nessuna obiezione. Esistono da molto tempo
esercizi BAR che non vendono superalcolici. Nelle macellerie
equine si vende solo carne di cavallo. ciao
14 dicembre 2002 0:00 -
... Ritengo comunque inaccettabile che per motivi di culto
si impongano delle scelte ai cittadini: ne va della laicita'
dello Stato. E' come per la vendita della pillola del giorno
dopo o degli anticoncezionali nelle Farmacie: chi e'
cattolico non ne fa uso, nessuno lo obbliga, ma in uno stato
laico e' l'individuo ad esercitare in prima persona la
propria liberta': percio' questi prodotti devono essere
venduti perche' incarnano scelte legittime (lo stesso e' per
aborto e divorzio). Se tutte le farmacie fossero gestite da
cattolici? Non si venderebbero piu' contraccettivi? Saremmo
in un regime teocratico! Credo che in un Supermarket sia un
diritto del gestore scegliere le merci da vendere, ma i
generi di competenza all'esercizio devono essere coperti
tutti, perche' una cosa e' il mercato che riguarda la
societa', un'altra e' la coscienza (anche religiosa) che
riguarda solo il singolo, il quale la esercita soltanto per
se'. Abolirei le licenze con cui si esercita il parassitismo
burocratico, ma poi quando si apre un'attivita' si deve
avere l'obbligo di rispettarne gli impegni con tutti i
cittadini, senza scelte discriminanti per razza, idee,
religione, sesso e quant'altro. Grazie di
quest'opportunita'
14 dicembre 2002 0:00 -
Sara' difficile andare d'accordo con chi mette insieme
religione e leggi dello Stato... Quand'e' che apriremo gli
occhi e cominceremo ad aver paura delle guerre sante di
questi islamici?
14 dicembre 2002 0:00 -
Sono ben altre le cose "inaccettabili". Se un negoziante
vuol vendere solo merce compatibile con la sua religione,
che lo faccia pure. Per me puo' anche fallire.... Questo
vale comunque per qualsiasi limite di natura religiosa. Se
un cattolico non mi vendesse manzo al venerdi', che possa
fallire anche lui.
14 dicembre 2002 0:00 -
devono essere gli islamici a dover integrarsi con le nostre
consuetudini, in quanto ospiti seppure -a volte-
indesiderabili, non assolutamente noi alle loro. Cosi' come
nei loro territori per noi Europei dobbiamo sottostare alle
loro leggi, loro devono sottostare alle nostre. Se non gli
garba: che se ne ritornino a casa loro. Gigio
14 dicembre 2002 0:00 -
il supermercato dovrebbe essere un servizio pubblico,
percio' laico. chi professa la religione mussulmana seguira'
un altro percorso tra gli scaffali.