Caro Davide........ci sono state tante diminuzioni di Prezzo
dall'inizio dell'anno........ma lei perche'
vuole sapere quali hanno subito una forte
diminuzione?...Forse per evitare di comprarli perche'
potrebbero contenere aria fritta..? Chissa' ..forse ha
ragione..ma questa sarebbe conseguenza di un comportamento
in mala fede delle case farmaceutiche cha ha noi tengono
sempre tutto nascosto.
Le dico una cosa S I M P A
T I C A:
DALL'INIZIO DELL'ANNO A ORA I
PRODOTTI CHE HANNO SUBITO MAGGIORMENTE UNA DIMINUZIONE DI
PREZZO SONO QUELLI DI FASCIA A ( CIOE' QUELLI CHE IL
CITTADINO NON PAGA MA CHE LA U.S.L. RIMBORSA AL FARMACISTA)
CON CONSEGUENTE ULTERIORE MAZZATA ALLE FARMACIE E GODIMENTO
PER LA USL. UNA QUANTITA' IMPRESSIONANTE: TUTTI!
LE MEDICINE CHE IL CITTADINO PAGA..CIOE' QUELLE DI
FASCIA C SUBISCONO, ALCUNE UN AUMENTO ALTRE UNA DIMINUZIONE,
MA QUESTO COME SEMPRE NON E' IL FARMACISTA A DECIDERLO
MA LA PREMIATA DITTA "MINISTERO DELLA SALUTE & CASA
FARMACEUTICA"!!!!!!!
E TIENI CONTO CHE LE
MEDICINE DI FASCIA C SONO QUELLE CHE VANNO A INCIDERE SUL
PORTAFOGLIO DEL CITTADINO. CI VOLEVANO LE COOP PER
CONSENTIRE AD ESSE UNA DIMINUZIONE DI PREZZO, MA NON
POTEVANO AVERLO DECISO PRIMA..MOLTO PRIMA...E SOPRATTUTTO
..........
N O I C H E P O T E R E
A B B I A M O I N M E R I T O!!!?
28 settembre 2006 0:00 - farmacistainpensione
Per Francesco
Crepi Lei. Con affetto per i suoi
cari per i quali sarà un giorno in cui forse potranno dire:
"finalmente non parla più".
Consiglio:
Scriva una Bibbia o qualcosa di simile. Forse avrà dei
seguaci. Scriva anche una decina di comandamenti. Li
seguiranno tutti.
Coglione.
28 settembre 2006 0:00 - BULSARINO
Per Francesco:
Bene....adesso la Lascio alle
discussioni con i suoi acerrimi nemici. Forse solo
adesso e solo dopo la sua ultima risposta decisamente poco
esaustiva perche' ha trattato mezzo argomento di quelli
che le ho messo sul banco, mi sono reso conto che non e'
molto altezza e ferrato in materia.
Ah,
dimenticavo....il problema non e' solo avere una
farmacia troppo vicino a noi, ma anche che mentre ognuno va
a mettersi nella zona piu' popolosa ....le altre zone
non vengono affatto servite e questo grazie alle super super
liberalizzaizoni che lei adora.
Ma non sa proprio
piu' cosa Dirmi, l'ho notato perche' non e'
molto competente in materia..... La lascio alle sue
argomentazioni. BUONA FORTUNA
28 settembre 2006 0:00 - alfredo
francesco
vaffanculo
28 settembre 2006 0:00 - Davide
Grazie Farmacista ma nel mio intervento ho riportato una
notizia, ho esposto una mia considerazione ed ho fatto una
domanda a cui non ho avuto risposta ed allora, data la tua
precisa spiegazione su quali farmaci è stato chiesto dal
governo di abbassare i prezzi, la riformulo: ci sono stati
considerevoli abbassamenti dei prezzi nelle medicine di
fascia A da gennaio ad oggi nelle farmacie?
28 settembre 2006 0:00 - farmacista
Per Davide. Finalmente un intervento intelligente,e non
strumentale da politico di basso livello del nostro
pestifero Francesco. Non credo che le case
farmaceutiche produrranno aria fritta,certo avranno un calo
notevole di fatturato e soprattutto di utili. Tutti i
ribassi che tu citi riguardano i farmaci di fascia A,cioè
quelli che passa il SSN.Il nostro governo continua a
lamentarsi dei costi elevati della sanità colpendo aziende
farmaceutiche,grossisti e farmacisti.Il risultato finale
quale sarà?Che le case farmaceutiche aumenteranno i prezzi
delle specialità medicinali di fascia C (fuori mutua) e
parafarmaci,e chi ci va di mezzo sono i cittadini.
Per Francesco: ha davvero rotto le palle con le sue
"verità".Visto che la sua obiettività è pari a
0,ritengo inutile discutere con esseri arroganti presuntuosi
e che fanno campagne semi-politiche.L'unica spiegazione
è che lei è un impiegato della coop o forse uno dei
dirigenti.
28 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Bulsarino.
Lei vuole per forza una risposta a
questa sua domanda: "le sembra ragionevole vedere
accanto a noi una nuova farmacia la cui zona di spettanza
non copra neppure 1500 abitanti e soprattutto la cui
attivita' per sentito dire non sta andando affatto
bene??..sembra solo un dispetto a noi e adesso ne stanno
pagando le conseguenze?". La risposta è questa:
sì, mi sembra molto ragionevole; se ce ne fossero due
invece che una sarebbe ancora meglio. Quando i suoi vicini
capiranno che non conviene tenere aperta quella farmacia la
chiuderanno. Vuole fare i conti in tasca anche ai suoi
colleghi e stabilire se debbano essere contenti o no? Se
hanno voglia di gettare i soldi al vento glielo vuole
impedire? E' stato incaricati da essi di essere il
loro consulente economico? Io sono per la
liberalizzazione totale. Todos caballeros! Se questo farà
crepare anzitempo i vari Alfredo, farmacista,
farmacistainpensione, assente e compagnia ragliante ne
trarremo tutti un gran giovamento.
28 settembre 2006 0:00 - Francesco
Prima che Alfredo il merdoso me lo faccia rilevare, faccio
presente che ho scritto "inporta" invece che
"importa".
28 settembre 2006 0:00 - alfredo
I farmaci otc sono fuori farmacia in circa metà dei paesi
europei. A parte l'olanda negli altri paesi non
superano il 30% del mercato globale di detti farmaci.
In NESSUN Paese è previsto l'obbligo del farmacista
alla loro dispensazione. Il rapporto Farmacia-abitante
, a parte la Spagna, il più basso è quello Italiano.
Dopve non c'è la pianta organica c'è un sistema
alternativo atto a sostituirla per limitare il
sovraffollamento in certe aree e lo spopolamento in
altre. Se in nessun Paese si è fatto come da noi un
ragione ci sarà. SIAMO GOVERNATI DA IMBECILLI
...E NESSUNO RISPONDE A QUESTE DOMANDE?
28 settembre 2006 0:00 - Davide
La notizia del giorno è che il governo ha imposto un
ulteriore abbassamento dei prezzi alla aziende farmaceutiche
di un altro 5,6 %, che porta ad un totale del 15%
dall'inizio dell'anno. Da ignorante penso che le
aziende farmaceutiche per stare dentro ai costi produrranno
aria fritta o licenzieranno e noi cureremo tutto con
l'erba medica. Ho la fortuna di stare bene e quindi
chiedo se alcuni prodotti in farmacia sono scesi di un
importo significativo dall'inizio dell'anno.
28 settembre 2006 0:00 - BULSARINO
Ops..........!! Potrebbe Rispondere a Me invece di
insultarvi a vicenda in modo infantile e poco
costruttivo????
Caro Francesco,....lei dovrebbe
capire il tono delle mie parole e rendersi conto che NOn
voglio avere sempre e a tutti i costi RAGIONE. si
Rilassi e la smetta di coprirsi dietro frasi ben costruite e
ben articolate che possano, solo per il fatto di essere ben
scritte, convincere il lettore in modo assoluto. Esca
dalla retorica del bravo politico che sa solo criticare ed
e' costruttivo solo nei commenti negativi e diventa
impacciato quando deve fare dei complimenti a qualcuno solo
per il fatto di non averli mai o quasi mai fatti in vita
sua.!!!
Al di la' di ogni legge che dice
essere ragionevole aprire una farmacia ogni 4000 abitanti
per citta' con piu' di 25000 abitanti, le sembra
ragionevole vedere accanto a noi una nuova farmacia la cui
zona di spettanza non copra neppure 1500 abitanti e
soprattutto la cui attivita' per sentito dire non sta
andando affatto bene??..sembra solo un dispetto a noi e
adesso ne stanno pagando le conseguenze.(mi faccia un
commenti spassionato una volta ogni tanto, che esuli dal
rispetto di questa o di quella legge...se ce la
fa...su')
La nostra farmacia non e' mai
stata ad alta redditivita' nonostante i 4000 abitanti ma
con una buona redditivita', la quale redditivita'ha
inciso su un calcolo del suo valore troppo ALTO per essere
pagato negli anni che hanno compreso in pieno il periodo di
vera crisi economica ( causa la tanto elogiata USL).
una volta per tutte: SUI PREZZI!!!!! LE CASE
FARMACEUTICHE SONO LE UNICHE A DECIDERE DI CONCERTO CON IL
MINISTERO DELLA SALUTE IL PREZZO DEI MEDICINALI CHE
DOVRA' ESSERE APPLICATO AL P U B B L I C O E AL
QUALE LE FARMACIE SI DEVONO ATTENERE, ALTO O NON ALTO CHE
SIA (POTERE DI FEDERFARMA= ZERO!!). IN BASE A QUEL
PREZZO AL PUBBLICO STABILITO CATEGORICAMENTE DALLE CASE
FARMACEUTICHE E DALLA LIVIA TURCO OGGI, LE FARMACIE E DI
CONSEGUENZA I GROSSISTI APPLICHERANNO A SE STESSE GLI SCONTI
STABILITI PER LEGGE DAL MINISTERO DELLA SALUTE CHE
SICURAMENTE LEI ( FRANCESCO) CONOSCERA'.
SCENDA DAL piedistallo della critica. Ammetto che certi
prezzi sono alti ma ammettiamo almeno di non dover essere
gli unici ad essere attaccati. adesso non mi faccia la
stessa predica e cerchiamo di essere costruttivi e non solo
distruttivi...
28 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Alfredo.
L'insulto "porco"
mancava alla mia collezione, che grazie all'alta
professionalità dei farmacisti titolari si arricchisce
sempre più. Le questioni finlandesi se le vedano i
finlandesi e se lei è convinto di stare meglio lì, prenda
il primo aereo e si porti dietro l'aria fetida che sta
seminando. La farmacia ogni 4 case sono io che la
voglio e lei che mi vuole impedire di averla, ma la rabbia
la sta accecando al punto che non riesce più a
padroneggiare il senso di quello che scrive. Intanto si
legga quello che dicono gli esperti ed anche i suoi colleghi
non titolari; non io, comune cittadino. 1) Dal
Sole24ore del 17 agosto 2006- Di Luca Davi: "Insieme ai
consumatori italiani, a sorridere per la firma del decreto
Bersani ora ci sono anche loro: i farmacisti disoccupati,
circa 56mila laureati in Farmacia e abilitati che non
possono svolgere la professione perché i posti a
disposizione nelle 16.500 farmacie italiane, di fatto, non
ci sono. ....Ma il vero boom occupazionale arriverà
.....dall'inaugurazione di circa 4.500 "farmacie
non convenzionate", ovvero parafarmacie, erboristerie o
centri benessere. Una miriade di punti vendita specializzati
la cui apertura, prevista entro i prossimi due anni, può
avvenire solo in presenza di un farmacista regolarmente
iscritto all'albo.". 2) Dal sito del Movimento
Nazionale Liberi Farmacisti: "Lo Stato italiano investe
ogni anno somme ingenti per preparare e formare migliaia di
professionisti nelle facoltà di farmacia; lo stesso
Stato ne limita il confronto delle capacità, anche
imprenditoriali, predeterminando il numero degli
accessi al libero esercizio della professione. Tale dato
oggettivo, oltre ad apparire economicamente poco
conveniente per gli interessi del Paese, comporta una
serie di effetti negativi diretti ed indiretti a carico
della comunità. Il superamento dell’attuale
legislazione in tema d’apertura delle farmacie e il suo
divenire ad un sistema liberale appare soluzione
naturale e logica rispetto ad una realtà profondamente
mutata sia dal punto di vista sociale che economico.
......Accanto all’abolizione del numero chiuso delle
farmacie nel territorio, sono qui formulate proposte
per aumentare il livello di competitività nell’intera
filiera del farmaco, con l’intento di migliorare la
qualità, diminuire i costi per il bilancio dello Stato e il
prezzo dei farmaci a carico dei cittadini. ...... Le
farmacie in Italia sono 16.808, divise tra private e
comunali (7,87%). I laureati in farmacia che hanno
superato l'esame d’abilitazione e sono iscritti
all’Albo sono 71.168. La maggior parte, circa 33.000,
lavorano presso le farmacie alle dipendenze d’altri
farmacisti .....Infine è indispensabile, per comprendere
appieno le problematiche sollevate, l'analisi economica
del mercato in farmacia. Un mercato che nel 2005 ha
raggiunto un giro d'affari di 24.700 miliardi di euro
prezzo al pubblico, con un incremento rispetto l’anno
precedente del il 2,7% (700 milioni di euro), l’incremento
nel 2004 era stato del +4,7%, aumento di fatturato
costante da più di dieci anni. Mediamente ogni farmacia
ha un giro d’affari di 1,5 milioni di euro (prezzo al
pubblico), con prezzo per confezione di circa 11,5
euro" 3) Autorità Garante per la Concorrenza, 18
giugno 1998: ""la limitazione dell'offerta di
farmacie generata dalla normativa vigente alla presenza
di un numero elevatissimo di potenziali entranti, determina
invece un evidente svantaggio per il consumatore, il
quale, qualora fosse consentita la libertà d'entrata
nel settore, potrebbe godere di una più ampia
possibilità di scelta di punti vendita, nonché
probabilmente di un miglioramento del servizio offerto,
stimolato da una situazione più concorrenziale. D'altra
parte l'inadeguatezza dell'attuale sistema di
determinazione del numero delle farmacie a soddisfare le
esigenze della domanda è dimostrata dal fatto che
attualmente un numero molto elevato di persone ha a
propria disposizione un unico esercizio nel comune di
residenza e, pertanto, nei giorni e negli orari di chiusura
della stessa incorre nel disagio di doversi recare in
un comune limitrofo".
Se quello che ho
riportato sopra non è di suo gradimento non mi inporta
minimamente, anzi mi fa molto piacere averglielo detto..
28 settembre 2006 0:00 - Assente
Bravo Franceschino... Sei veramente uno 007... Non sarai
mica uno spione della telecom... Sei davvero geniale.
Rispondimi per le rime. Non c'è problema. Ma quando il
dialogo che tu proponi è in realtà un monologo fatto di
cattiverie e di prese di posizione senza fine, allora forse
l'unica via di comunicazione è l'offesa personale.
Non penso sia la via giusta, ma con gente come te e come i
tuoi simili, è l'unica. Siete ridicoli. Invidiosi.
Ridicoli. Penosi. Invidiosi. Ridicoli. Penosi. Coglioni.
Anzi non te ne stai accorgendo che vi stanno
inculando... Ma contenti voi. Contenti tutti.. Comunque
ritornando a bolla sull'argomento del forum
"FARMACI DA BANCO VENDUTI FUORI DELLE FARMACIE.
FIRMIAMO E SOSTENIAMO L'INIZIATIVA DELLA COOP PER UNA
PROPOSTA DI LEGGE", io propongo di chiuderlo perchè
non ha più ragione d'essere. La legge merda è fatta.
Ora passiamo avanti. Passiamo su un piano differente. Senza
di te possibilmente.
28 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per il sapientone
Sii onesto porco ....
scrivi anche il rappoorto farmacie-abitante che ci sono in
Europa, anche dove non c'è la pianta organica e dove
gli OTC sono fuori canale. Inizio io? Danimarca 1
farmacia ogni 20276 abitanti Finlandia ! farmacia ogni
6500 Germania 1 ogni 4000 Svezia 1 ogni 11000
G.B. 1 ogni 5000
Vai avanti tu sapientone
Visto che dove non esiste la pianta organica si vanno tutte
a piazzare nelle aree dove si gusdagna di piu'....
Con la pianta organica invece il legislatore ha tenuto in
considerazione in primis l'interesse pubblico anziche
quello privato dei titolari di farmacia. La pianta
organica è (...era...) nell'interesse del cittadino (
stronzo che adesso non capisce un cazzo...) che ti fa
trovare la farmacia ogni 4 case perchè te e tutti gli
stronzi come te possano spaccare i coglioni a tutte le
ore). Dove gli OTC sono fuori canale , circa metà
paesi europeei in nessun cazzo di posto vi è obbligo della
presenza del farmacista. In Italia invece
no!!!!!!!!! Questo vuol dire che bersani e tu suo
leccaculo vuol regalare alla coop e G.D. la farmacia
aggratis !!!!!!! Questo è voto di scambio. Questo
è raginare da furfanti. Negalo se puoi ... .... e
lo negherai ! Stronzo
27 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per "Assente".
Questo
"assente" (dietro il quale si cela qualche altro
farmacista di nostra conoscenza che si è ritirato
dall'agone perché a corto di argomenti) non trova di
meglio che insultare. Finora ho evitato di rispondere per le
rime a quelli che lo avevano preceduto in questa profumata
crociata nei miei confronti, convinto che i modi urbani
potessero sortire effetti positivi; ma non è servito a
molto. All'assente devo dire che non è difficile
essere volgari come lui. Potrei dirgli, ad esempio, che uno
che fa uscire continuamente dalla bocca la parola
"merda" certamente avrà una faccia da culo, ma
non glielo dico. Potrei dirgli che non mi sto
imbottendo di farmaci per la semplice ragione che mi auguro
che i farmacisti muoiano quanto prima di fame per mancanza
di clienti, ma non glielo dico. Potrei dirgli che
mentre è incerto che io mi debba curare lo stomaco è certo
che lui deve curarsi il fegato che gli sta scoppiando di
rabbia, ma non glielo dico. Desidero fargli sapere,
però, che di asini come lui se ne incontrano pochi e che
solo un ignorante esaltato e presuntuoso, divenuto forse
ricco per aver venduto pozioni magiche contro la caduta dei
capelli e palline di crusca che fanno dimagrire soltanto i
portafogli dei clienti, può spingere i partecipanti ad un
forum ad abbandonare la discussione. Pensava forse che
questo forum era la cassa di risonanza delle miserabili
lagnanze dei titolari di farmacia e che tutti dovevano
intervenire per risollevarli dalla ingiustificata
disperazione nera provocata dal decreto Bersani? Per la
diarrea acuta che lo affligge, e che speriamo non debba mai
cessare, può sempre provare ad usare Reasec. In alternativa
anche un tappo di sughero va bene; ma , ovviamente, lui se
lo deve mettere in bocca, perché è da li che gli escono
gli escrementi.
27 settembre 2006 0:00 - Assente
Ma lo capite o no, cari farmacisti, che Francesco e tutti i
suoi compagni, non arriveranno mai a dire la verità, ma
citeranno e parleranno solo di cose che possono portare a
loro guadagno e a noi MERDA colata. Quindi vi invito a non
dialogare con personaggi che non conoscono il significato
della parola dialogo costruttivo. Eviatate di foraggiare
questi pezzi di sterco che non sanno altro che sparare
cattiverie mirate. Sono bravi solo a votare da coglioni per
il pezzo di mortadella avariato.. Forza cambiate link e
forum. E' tutto inutile. Tanto Francesco come i suoi
simili non contano nulla, nella vita come nel forum. Al
massimo potete dare loro il consiglio di farsi un giro al
parco a raccogliere le merde di piccione. E poi mangiarle,
tanto per loro valgono come la nostra opinione e come i
farmaci in generale. Che si comprino gli OTC/SOP dove cazzo
gli pare.. Che si fottano il loro stomaco... Che si fottano
i loro reni.. Che si fottano... Poi pagheranno anche il
ticket all'ospedale dove verranno ricoverati come il
loro ministro vuole fare, perchè ha già capito che le
malattie iatrogene, provocate dalla vendita di farmaci
SOP/OTC senza controllo nella grande distribuzione , potrà
portare soldi dopo qualche anno in funzione della loro corsa
all'ospedale.
27 settembre 2006 0:00 - BULSARINO
caro Francesco,....lei dovrebbe capire il tono delle mie
parole e rendersi conto che NOn voglio avere sempre e a
tutti i costi RAGIONE. si Rilassi e la smetta di
coprirsi dietro frasi ben costruite e ben articolate che
possano, solo per il fatto di essere ben scritte, convincere
il lettore in modo assoluto. Esca dalla retorica del
bravo politico che sa solo criticare ed e' costruttivo
solo nei commenti negativi e diventa impacciato quando deve
fare dei complimenti a qualcuno solo per il fatto di non
averli mai o quasi mai fatti in vita sua.!!!
Al
di la' di ogni legge che dice essere ragionevole aprire
una farmacia ogni 4000 abitanti per citta' con piu'
di 25000 abitanti, le sembra ragionevole vedere accanto a
noi una nuova farmacia la cui zona di spettanza non copra
neppure 1500 abitanti e soprattutto la cui attivita' per
sentito dire non sta andando affatto bene??..sembra solo un
dispetto a noi e adesso ne stanno pagando le conseguenze.(mi
faccia un commenti spassionato una volta ogni tanto, che
esuli dal rispetto di questa o di quella legge...se ce la
fa...su')
La nostra farmacia non e' mai
stata ad alta redditivita' nonostante i 4000 abitanti ma
con una buona redditivita', la quale redditivita'ha
inciso su un calcolo del suo valore troppo ALTO per essere
pagato negli anni che hanno compreso in pieno il periodo di
vera crisi economica ( causa la tanto elogiata USL).
una volta per tutte: SUI PREZZI!!!!! LE CASE
FARMACEUTICHE SONO LE UNICHE A DECIDERE DI CONCERTO CON IL
MINISTERO DELLA SALUTE IL PREZZO DEI MEDICINALI CHE
DOVRA' ESSERE APPLICATO AL P U B B L I C O E AL
QUALE LE FARMACIE SI DEVONO ATTENERE, ALTO O NON ALTO CHE
SIA (POTERE DI FEDERFARMA= ZERO!!). IN BASE A QUEL
PREZZO AL PUBBLICO STABILITO CATEGORICAMENTE DALLE CASE
FARMACEUTICHE E DALLA LIVIA TURCO OGGI, LE FARMACIE E DI
CONSEGUENZA I GROSSISTI APPLICHERANNO A SE STESSE GLI SCONTI
STABILITI PER LEGGE DAL MINISTERO DELLA SALUTE CHE
SICURAMENTE LEI ( FRANCESCO) CONOSCERA'.
SCENDA DAL piedistallo della critica. Ammetto che
certi prezzi sono alti ma ammettiamo almeno di non dover
essere gli unici ad essere attaccati. adesso non mi
faccia la stessa predica e cerchiamo di essere costruttivi e
non solo distruttivi...
27 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Bulsarino e Zazaan!
Caro Bulsarino, qui non
siamo in una scuola dove lei fa 10 domande ed io sono tenuto
a rispondere a tutte. Rispondo alle domande ed alle
osservazioni che servono a sviluppare il dibattito ed il
confronto. Comunque, lei fa capire di ignorare del
tutto la legge, la quale prevede una farmacia ogni 5000
abitanti nei centri con popolazione fino a 25000 abitanti e
una ogni 4000 abitanti nei centri con popolazione superiore
a 25000. La stessa legge, poi, dice che la nuova
farmacia non deve essere istituita a distanza inferiore a
200 metri, calcolati per via pedonale, da una preesistente,
ma non dice, cioè, che deve per forza servire 4000 o 5000
abitanti. Questo comporta che ogni nuovo farmacista
cercherà di collocarsi, sempre nel rispetto formale della
legge, dove pensa di ritrarre il maggiore guadagno. Diventa
naturale, in tal modo, cercare di collocarsi,
nell'ambito della zona assegnata, in una posizione tale
da strappare il maggior numero possibile di clienti a quella
preesistente. Questi sono i miracoli della pianta
organica! Lei ignora, inoltre, che il decreto Bersani
non si è occupato minimamente dei concorsi e dei relativi
punteggi e continua a parlare per sentito dire. Mi
chiede della distribuzione diretta? Personalmente non
sarei contrario ad effettuarla in tutti gli ospedali o
poliambulatori, anche se situati in ogni angolo di strada.
La funzione principale del farmaco è quella di curare
i malanni, non quella di arricchire chi lio vende. Se i
farmacisti-dipendenti possono distribuire il farmaco nella
sua farmacia, non vedo perché non possano farlo
all'interno di una struttura pubblica.
A
Zazaan! vorrei replicare, evitando gli insulti, facendo
osservare che la ripartizione teorica è una cosa e la
realtà è un'altra. Probabilmente in Via Montenapoleone
passa più gente che a Canicattì e siccome, proprio come
dice lei, in farmacia non si vendono solo i farmaci, la cosa
non è priva di riflessi economici. La domanda che mi
rivolge ("se una farmacia "serve" 4000
abitanti, come fa ad essere "ad alta redditività"
o quasi fallimentare?") la giro a Bulsarino. E' lui
che si lamenta; si faccia dare da lui le spiegazioni.
27 settembre 2006 0:00 - ZaZaan!
Naturalmente... ho toppato anch'io!... Tanto per
dimostrare che non sono un Dio ma un uomo.
Per
quanto superfluo preciserò che dell'imbecille l'ho
dato all'Alfredo, e Francesco (penso abbia già capito
il qui-pro-quo), mi scuserà.
27 settembre 2006 0:00 - ZaZaan!
Per quell'imbecille di Francesco che non sa che cazzo
dice: se una farmacia "serve" 4000 abitanti, come
fa ad essere "ad alta redditività" o quasi
fallimentare?... Perché ci sono più malati a via
Montenapoleone che a Canicattì?... nooooo!
Perché a via Montenapoleone si arricchisce vendendo cose
che "NON" sono farmaci, e che comprano i
ricchi!... cioè appunto: "Giocattolini cinesi"!!!
27 settembre 2006 0:00 - ZaZaan!
No, Signor Bulsarino (per cortesia, ZaZaan! con la
"n" ed il punto esclamativo, ci tengo) non
basterà e non basterebbe comunque. Perché i
farmacisti dovrebbero vendere i farmaci, i salumieri i
salumi ed i tabaccai sigari e sigarette. Ma così non va
ai governanti che democraticamente ci siamo scelti; loro
vogliono rimestare nel torbido! Ed allora, visto che ce
li siamo scelti noi, facciamo "mea culpa" e
vendiamo i giocattolini cinesi! Semplice no?
27 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per "farmacista".
Dal suo intervento
ricavo questo messaggio: farmacia rurale, 2000 abitanti,
ottima gestione, vita più che dignitosa, sussidio regionale
(anche se modestissimo).
Sa quante persone vivono
una vita meno che dignitosa, al limite della disperazione, e
non hanno diritto nemmeno ad un bicchiere d'acqua?.
So bene che non tutti i paesini di 2000 abitanti si
trovano nelle stesse condizioni. Ci sono alcune località
turistiche frequentatissime nelle quali i farmacisti in
fatto di reddito fanno barba e capelli ai loro colleghi di
città. Però continuano ad essere classificate
farmacie "rurali" come settanta anni fa. E'
sicuro che la classificazione regga ancora e che tutto debba
adeguarsi alle mutate esigenze, fuorché il mondo della
distribuzione del farmaco?
27 settembre 2006 0:00 - BULSARINO
per Francesco: Le ho appena detto che una Farmacia messa da
poco vicino a Noi copre una popolazione di 1500
abitanti....ma Riesce a Capire?...su cosa mi sta facendo la
predica?...Riesce a leggere per bene quello che le scrivo? e
il Danno c'e' stato, solo che e' stato minore
di quello causato dalla Distribuzione Diretta Sregolata e
gestita da gente neanche Laureata(nelle farmacia interna
dell'ospedale) e di cui Lei non ha avuto Argomenti da
trattare. N I E N T E! Ammetta anche Lei qualcosa per
piacere...quando e' qualcosa di oggettivo.
E' vero ,per i concorsi CHi e' gia' titolare di
una Farmacia e' sicuramente privilegiato e questa e'
una cosa che hanno fatto bene a rivedere..con la
liberalizzazione....e come vede quando una cosa e'
giusta la ammetto anche io ma in quanto alla
Redditivita' il valore della Farmacia era un valore
INIMMAGINABILE per Noi ma non certo in termini assoluti
(stia pur tranquillo di questo)
E la
Distribuzione Diretta? E la Distribuzione diretta messa
in Atto di punto in BIanco e a Modo Loro? E la
Disrtibuzione DIretta? E la Distribuzione Diretta?
Non Riesce a Rispondere In Merito?
27 settembre 2006 0:00 - alfredo
Per Bulsarino
La pianta organica è stata
istituita con il preciso scopo di evitare quello che
francesco e soci vorrebbero, e cioè che le farmacie situate
in zone disagiate si potessero spostare a loro piacimento e
dove i loro interessi suggerissero. La maggior aparte
delle farmacie sono " disagiate " . I
legislatori si sono sempre proccupati di salvaguardare
l'aspetto di utilità sociale della farmacia, presidio
sanitario capillare e presente in ogni piccolo centro
abitato e non si è mai preoccupato degli aspetti economici
dei singoli titolari. Questo prima della seconda guerra
mondiale e mi pare che tale principio sia sempre
attuale. Ma oggi questi bei signori ti vogliono
raccontare che è meglio che tutti andiamo ad aprire bottega
in via montenapoleone a Milano. Alla faccia
dell'interesse pubblico..... Vedi che non capisco
un cazzo? Per quello che ci vorrebbe a vendere
giocattoli cinesi un bel vaffanculo pezzo di merda.
Avevo detto che me ne andavo. Vero, ma se passo di qua
e vedo ste cagate un vaffanculo lo do volentieri a chi lo
merita. Andate a lavorare .... o dite che lavoro fate
cosi' ci divertiamo.
26 settembre 2006 0:00 - Pierino
Ecco il grande Flop,i farmaci da banco nei supermercati:
a settembre sono rincarati,venderli nel supermercato costa
troppo,perchè si vende poco e i costi di gestione sono
troppo alti.
26 settembre 2006 0:00 - farmacista
Francesco come al solito sposta la sua attenzione su
argomenti che le stanno cari e snobba completamente ciò su
cui non trova buone argomentazioni.Io stavo parlando della
grande distribuzione e lei tira fuori le erboristerie.
Prima di tutto rilegga il mio intervento precedente,non ho
dato dell'imbecille a nessun cittadino perchè si
imbottisce di aspirina,ho solo fatto notare come ci sia
stato un acquisto impulsivo di farmaci di cui probabilmente
molti non necessitavano al momento dell'acquisto,ma in
previsione di nonsochè.Comunque è stato un fuoco di paglia
dettato più dalla curiosità che altro,per cui non mi
preoccupo più di tanto.molti anzi si stanno rendendo conto
di come la grande distribuzione li prende in giro.Il
giochino è sempre il solito:per un certo periodo fanno
sconti,pubblicità con l'aiuto dei media,quando i
concorrenti (in questo caso i farmacisti) stanno con
l'acqua alla gola,rialzano i prezzi.Strategie di mercato
mi dirai,ma la gente ormai ha capito il giochino e
preferisce venire a spendere dal ricco farmacista che
all'infido supermercato. Noto comunque che il
decreto bersani ci ha restituito un uomo felice di nome
Francesco,che sprizza gioia da tutti i pori per avere la
scelta di poter comprare l'antiacido dove preferisce
anzichè dagli odiati farmacisti.Se tutti i problemi si
potessero risolvere così saremmo a cavallo. Ultima
cosa:in più di un messaggio lei ricorda che i farmacisti
titolari di farmacie rurali ricevono il sussidio.Ebbene io
sono uno di questi farmacisti,che ha felicimente una
farmacia in un paesino con meno di 2000 abitanti,e che
grazie soprattutto alla buona volontà e un'ottima
gestione riesce a vivere più che dignitosamente.Ma lo sa
quanto mi danno come contributo annuale?Io non conosco tutte
le cartoffie di cui parlava ma ciò che mi viene concesso
sono poco più di 400 euro all'anno!!! Ci faccia il
piacere di ignorare il sussidio,perchè è una barzelletta
più che un aiuto reale.
26 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per Bulsarino.
Spero che lei non stia facendo il
gioco delle tre carte. La legge prevede una farmacia ogni
4000 abitanti (come fa ad avere dei dubbi al riguardo?).
Ha speso, secondo quanto lei dice, "una quantita'
I N I M M A G I N A B I L E di soldi per poterla ricomprare
tutta!". Le faccio alcune domande: 1) Le pare
serio dover sborsare una montagna di denaro per ricomprare
una parte di farmacia? 2) Sa che il valore di una
farmacia si fa tenendo conto fondamentalmente del parametro
della sua redditività e che, quindi, se alto è il valore,
alto è il reddito? 3) Le pare giusto che per una
questione di geografia, come nel suo caso, ci sia una
farmacia che gode di una posizione invidiabile ed
un'altra che tira a campare? Come vede la pianta
organica dispiega i suoi effetti deleteri sia
all'interno della categoria dei farmacisti titolari, sia
all'esterno, nei confronti di chi vede la titolarità
come un sogno da inseguire per tutta la vita. Ho avuto
un amico che ha passato la vita a fare concorsi: in tutti
otteneva il massimo del punteggio nelle prove d'esame
(diciamo la verità: alquanto stupide, perché serve solo un
po' di memoria); in nessuno risultava vincitore perché
il suo punteggio di servizio come collaboratore non gli
consentiva mai di collocarsi in posizione utile per la
nomina. Vogliamo far finta di niente o diciamo chiaro
e tondo che un titolare può vendersi la sua farmacia e poi,
almeno per una volta, avere la possibilità di vincere
un'altra sede? Che bel giochino: come titolare ho
il massimo del punteggio, vendo, ricavo un bel po' di
soldini, poi mi presento al concorso dopo alcuni anni e
frego tutti i collaboratori. L'amico di cui sopra
ha passato la vita a scrivere a deputati, senatori,
giornalisti e via dicendo per richiamare la loro attenzione
sui problemi di accesso alla professione. Per lui Federfarma
era una specie di associazione a delinquere legalizzata.
Alle soglie della pensione, è riuscito, come nelle favole,
a diventare titolare. Ha accettato non per se stesso, ma per
il figlio che studia farmacia. Nell'arco di pochi
mesi lui, che era per la liberalizzazione ad oltranza e
sosteneva che l'attuale sistema impedisce a chi è bravo
e non ha "una quantità inimmaginabile" di denaro
di diventare titolare, è diventato un acerrimo nemico delle
liberalizzazioni (e di Bersani) e un convinto sostenitore
delle ragioni di Federfarma. Lei ha dovuto ricomprare
la farmacia, il figlio di questo mio amico non dovrà fare
nulla: se la troverà servita su un piatto d'argento,
con tanti saluti alle capacità, alla professionalità, alla
competenza, alla uguaglianza dei cittadini, ecc.
26 settembre 2006 0:00 - BULSARINO
Carissimi Zazaa e Francesco: se devo aprire un altro forum
ditemelo che lo faro'....( se non fossi in linea con
l'argomento).
Caro Francesco, La mia Farmacia
NON e' Rurale ma e' in piena citta'.
Naturalmente preferisco mantenere la MIa Privacy...dicendo
che siamo in una grossa citta' di Provincia e in una
regione forse la Peggiore per un Farmacista perche'
incancrenita nel potere Delle Istituzioni Pubbliche.
Pianta Organica?....Gia' Ridotta Grazie e proprio
a scapito nostro grazie. e senza essere preavvisati da
nessuno Grazie, per poter almeno impugnare questa decisione
della giunta prima che venisse pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale. Motivo della Riduzione: in ogni area spettante ad
ogni farmacia il numero di abitanti minimo per aprire
l'attivita' e'.......(perdonatemi se non ricordo
esattamente...3.000 mi sembra ma non e' importante
adesso) . Cio' che ricordo con precisione e' che
proprio al confine della nostra area ridisegnata e'
stata aperta una farmacia ma noi facemmo delle ricerche
attendibilissime per cui calcolammo col geometra di fiducia
che l'area di quella farmacia non superava NEPPURE i
1500 ABITANTI!!!!!!.....CHE CATTIVI! Senza tener conto
che all'altro confine (si parla di distanze in linea
d'aria di 300 metri) c'e' un'altra farmacia
gia' da diverso tempo e a nemmeno un km un'altra
grande farmacia e a un km e mezzo la Farmacia Esterna
dell'Ospedale della Citta' e la farmacia interna
dell'Ospedale della USL naturalmente. Badate bene :
la vicinanza con queste Farmacie non e' il vero
problema!!! ebbene e' proprio cosi'...ma
c'e' anche questo.
il Vero problema
e' La distribuzione diretta nella farmacia interna
dell'ospedale dei farmaci di fascia A da parte della USL
che ormai senza una vera e propria regolamentazione in
merito, ha deciso di regalare pacchi e pacchi di medicine
mutuabili ai clienti che andassero da loro. Infatti la
USL locale grazie ai Medici che stampano ricette particolari
COSTRINGONO i pazienti che possiedono queste ricette a poter
prendere le medicine solo recandosi alla Farmacia interna
dell'ospedale (e il servizio per il cittadino di avere
la farmacia sotto casa?)... ebbene questo fatto per noi
e' stata una mazzata tremenda!!
Infatti la
nostra situazione non era gia' molto rosea perche'
abbiamo dovuto pagare una quantita' I N I M M A G I N A
B I L E di soldi per poterla ricomprare tutta! e con la
Banca col fiato sul collo.
ma non finisce
qui. Abbiamo servito da 50 anni una Casa di Riposo
vicino a noi che adesso pero' ,sempre per volere della
USL, e' stata trasferita in blocco in un'altra zona
della citta'.(ma qui non obietto piu' di tanto
perche' la nuova struttura sara' sicuramente
piu' idonea della vecchia)
Nonostante tutto
stiamo ancora sopravvivendo...ma mi sfugge ancora qualcosa:
ops!!! gia' ..dimenticavo...per ultimo il signor Bersani
ha deciso di Tagliarci la GOla!!
Signor Zazaa:
Bastera' vendere Giocattolini stressanti ai Cinesi per
risollevarci?
A Voi
26 settembre 2006 0:00 - ZaZaan!
Signor BULSARINO, la sua domanda non è in linea.
Qualunque esercizio commerciale subisce la concorrenza a
volte leale e a volta sleale degli altri, e se non ha
imprenditorialità sufficiente, chiude.
Invocare
un "protezionismo" è fuori luogo.
Si
adoperi a vendere giocattolini cinesi stressanti, che ora
vanno di moda!... e le riportano i clienti!
26 settembre 2006 0:00 - Francesco
Per "farmacistainpensione" e per Bulsarino.
Il "farmacistainpensione" ribadisce la sua
intenzione di abbandonare, ma interviene ancora perché non
aveva esaurito il suo repertorio di insulti. Sembra un
ayatollah che sprona i suoi fedeli alla guerra santa. Dice
"Onore e gloria a chi non la ascolterà più". Mi
viene il dubbio che anche i termini "onore" e
"gloria" non siano tra quelli dei quali conosce il
significato.
Bulsarino pone un problema serio,
che non mi pare corretto snobbare. Umanamente condivido la
sua preoccupazione, ma la questione va vista in termini più
generali. Molte professioni, quasi tutte, non hanno un
reddito garantito: ingegneri, commercialisti, avvocati,
geologi, psicologi, medici specialisti dipendono
dall'esistenza o meno di una clientela. Il loro reddito,
poi, dipende dalla qualità di questa clientela, più c\he
dalla loro bravura. Non so dove lei abbia la sua
farmacia, ma da quello che dice mi sembra di capire che lei
abbia una farmacia rurale. Se così è, non usufruisce
di incentivi da parte della sua regione? Comunque, le
chiedo: le pare giusto che, in nome della divinità
"pianta organica" lei o chiunque altro non possa
andare ad aprire una farmacia dove più le sembra opportuno
e dove pensa di ricavare un reddito maggiore? Le sembra
giusto che in una grande città come Roma o Milano un
farmacista si possa permettere di assumere 10 collaboratori
perché il reddito è astronomico e un farmacista di
farmacia rurale, suo collega, non possa andare ad intaccare
la riserva di caccia del suo collega?. Se ci fosse
libertà di scelta, sarebbe il mercato a stabilire quando e
dove c'è convenienza. Nei paesi europei c'è
il cosiddetto diritto di stabilimento per le libere
professioni. Non può essere impedito ad un avvocato
francese di esercitare in Italia o ad un avvocato italiano
di esercitare in Francia. Perché, allora, continuare
ad impedire ad un farmacista di aprire una farmacia dove e
quando vuole, a sue spese? La pianta organica delle
farmacie è stata pensata prima della seconda guerra
mondiale. Vogliamo illuderci che le cose siano rimaste
immutate? In una società che non offre più a nessuno
sicurezza economica i farmacisti titolari non possono
pretendere di conservarla, tanto più che questo viene fatto
a scapito di moltissimi altri farmacisti. Comunque, per
la sua situazione particolare le faccio i miei auguri.