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22 gennaio 2007 0:00 - massimo
Ritengo la presa di posizione del Vincenzo corretta, ma incompiuta.
Mastella non ha proposto una legge “generale” per i reati di opinioni.
(certo che avere ancora oggi qualcuno che ritiene di sanzionare le opinioni degli altri ..... non per niente è un cattolico: applica gli unici metodi che la sua religione conosca: la menzogna e la violenza). Mastella ha proposto una legge specifica per un solo e singolo reato: la libera espressione sul cosiddetto “olocausto”

Ciò che stupisce è l’incompiutezza, la superficialità della risposta del Vincenzo.
Siamo tutti d’accordo sulla libertà di parola e di ricerca, Vincenzo. Ma ti sei mai chiesto, Vincenzo, perchè questa legge si debba applicare solo al cosiddetto “olocausto degli Ebrei” ?
Ti sei chiesto perchè non sarà proposto il reato di “libera ricerca storica” ma solamente il reato di “libera ricerca storica e di libera espressione sul cosiddetto olocausto”?

Possibile che ciò non ti faccia intuire qualcosa?
E’ soltanto superficialità, Vincenzo? mancanza di tempo? Certo non ci si può interessare di tutto, e non è certamente una colpa non essersi mai interessati della menzogna dell’olocausto, ma allora perchè scrivere con tanta sicumera che l’onesta revisione storica del mito/menzogna dell’olocausto sia
“basata solo su convincimenti ideologici e non fatti storici e razionali, ha bisogno di persecuzioni, messe al bando, galere, disprezzi delle istituzioni per rafforzarsi nelle idee dei fanatici.” ?!?!?!?....

Ha tutta l’aria di essere un lapsus significativo perchè è chiaramente tutta la menzogna olocaustica ad essere “basata solo su convincimenti ideologici e non su fatti storici e razionali” ed è per questo che “ha bisogno di persecuzioni, messe al bando, galere, disprezzo delle istituzioni per rafforzarsi nelle idee dei fanatici”

La verità non ha bisogno della violenza.

Perchè allora usare violenza per affermarla?

Forse perchè è una menzogna? una menzogna troppo lurida per poterne parlare?

Te lo sei mai seriamente domandato, Vincenzo?
22 gennaio 2007 0:00 - Nazista risorto
quali saranno i risultati di questa decisione legislativa? semplice

chi prima negava l'esistenza dell'olocausto sicuramante non cambierà idea diventando un filo ebraico ma anzi dirà:
"Si l'olocausto non lo nego, ma che hanno fatto bene nemmeno"
22 gennaio 2007 0:00 - mi sento vacillare
mastella .. amico dei pentiti e dei latitanti .. libera gli assassini e condanno chi nega l'olocausto..
22 gennaio 2007 0:00 - luogocomune
Il problema che pone questa notizia è semplicemente enorme, e si presenta sotto molteplici aspetti, di cui l'ultimo che ci dovrebbe interessare è proprio quello dell'Olocausto.

Personalmente, fra l'altro, io non ho il minimo dubbio che l'Olocausto ci sia stato. Ho amici che sono sopravvissuti a Dachau e Buchenwald, i numeri sul braccio li ho visti di persona, …

… e i loro racconti mi sono bastati per capire cosa sia successo là dentro. Che poi gli ebrei sterminati fossero seimila o sei milioni per me non fa nessuna differenza: il crimine di genocidio è prima di tutto ideologico, e la sua gravità non varia quindi con il numero delle vittime. (Mi interessa casomai sapere come si sia arrivati a questo orrore, e di chi siano state le vere responsabilità - se proprio vogliamo parlare di Verità Storica - ma come dicevo non è questo che ci interessa discutere qui).

Il problema sollevato da questa proposta di legge sta a monte dell'Olocausto, e sarebbe identico se stessimo parlando dell'estinzione delle foche, della scomparsa dei Maya, delle migrazioni dei Neanderthal, o di qualunque altro fatto storico mai dibattuto: il discorso di Mastella infatti mette in gioco due principi fondamentali, che con il singolo evento non hanno nulla a che fare.

Il primo è il principio secondo il quale un individuo o entità qualunque possa arrogarsi il diritto di stabilire una certa verità storica, a discapito di altre.

Chi a questo mondo può mai avere la presunzione di affermare con certezza che un qualunque fatto storico sia avvenuto nei modi e nei tempi in cui la Storia ci racconta che sia avvenuto?

Bastano forse delle fotografie di Guglielmo Marconi che traffica con antenne e accumulatori, oppure "i giornali dell'epoca", o il Premio Nobel che l'italiano ha ricevuto, per avere la certezza che sia stato lui ad inventare la radio? Provate a chiederlo a un certo Nikola Tesla, se per caso la pensa allo stesso modo. Oppure ci dovremmo accontentare del fatto che "tutto il mondo sappia" che sia stato un certo William Shakespeare a scrivere "Amleto", "La tempesta", o "Romeo e Giulietta", per darlo come un fatto scontato? Perchè anche in quel caso pare che le cose siano andate un pò diversamente.

Se inoltre ci dovessimo sempre attenere - come vorrebbe Mastella - a "quello che ci dice la storia", bisognerebbe anche affermare che sia stato un certo Oswald a uccidere Kennedy, che nel 1969 l'uomo sia andato sulla Luna, e - ormai è "accertato" anche questo, vero? - che a buttare giù le Torri Gemelle siano stati 19 beduini grazie alle proprietà miracolose del kerosene.

Davvero possiamo dici tutti così certi di queste "verità storiche"?

Non fu lo stesso Napoleone a dire che "la storia è soltanto una bugia su cui ci si è messi tutti d'accordo"? E non stiamo certo parlando di un signore che abbia passato la vita in casa a fare la calzetta, dopotutto.

Ma il problema di arrogarsi il diritto di affermare una certa verità storica è solamente il minore dei due. Il problema maggiore, sollevato dall'infelice proposta di legge, sta nella violazione del diritto altrui di affermare comunque quello che si vuole, indipendentemente da quello che dicano tutti gli altri. Se io voglio sostenere che la Torre di Pisa è dritta come un fuso, non posso farlo solo perchè "è accertato storicamente" che pende da una parte? Ho o non ho il diritto di scegliere io come e quando fare la figura dell'imbecille davanti al mondo intero?

Si chiama libertà di espressione, e non risulta che la Costituzione la limiti a "quanto storicamente accertato" da chiunque sia: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero - dice l'Articolo 21 - con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."

Tutti vuol dire tutti, liberamente vuol dire liberamente, e ogni vuole dire ogni. E "il proprio pensiero" è quello di ciascuno di noi, e non quello di Mastella o di chiunque altro. E certamente la Costituzione non distingue quello "giusto" da quello "sbagliato".

Altrimenti non è più una libertà, ma soltanto una presa in giro.


°°°

Ma la logica stessa a cui ricorre Mastella per validare la sua tesi risulta tanto perversa quanto fallace: "negare che quei fatti sono avvenuti - dice Mastella - significa che quello che è stato documentato è falso. É quindi un offesa alla memoria e alla storia."

Chiaramente, se certi fatti sono documentati, "negare che quei fatti sono avvenuti significa [inferire] che quello che è stato documentato è falso". Non ci piove. Ma questo non è necessariamente "un'offesa alla memoria e alla storia", visto che abbiamo appena chiarito come nessuno abbia il diritto, nè la capacità nè la possibilità di stabilire con certezza cosa sia avvenuto nella Storia e cosa no.

Se il fatto quindi è avvenuto davvero, si potrà anche trattare di una "offesa alla memoria" il negarlo, ma la cosa finisce lì, nel momento in cui scatta il famoso Articolo 21. Se invece il fatto non è avvenuto, oppure non lo ha fatto in quei termini, si tratterà casomai di una falsificazione da parte di ci ha raccontato quella bugia. E quindi colui che ha mentito nel raccontarci la Storia, se proprio vogliamo, da perseguire, e non certo chi ne abbia messo a nudo l'eventuale errore.

O forse il Signor Mastella vive un mondo in cui nessuno racconta mai le bugie?

°°°

Come vedete, non c'era nemmeno bisogno di nominare l'Olocausto, per confutare la tesi di Mastella.

E se comunque ne volessimo parlare, bisognerebbe prima di tutto domandarsi per quale motivo si dovrebbe "proibire" di negare uno sterminio degli ebrei, ma non quello, ad esempio, dei pellerossa americani (e non sono pochi a negarlo, riducendo le cifre originali, di svariati milioni, a poche, "risibili" migliaia). Oppure quello degli stessi palestinesi, la cosiddetta Nabka, di cui invece nessuno al mondo sembra conoscere l'esistenza.

C'è davvero tutta quella differenza, fra negare apertamente un fatto storico a tutti noto, e non nominarne invece mai un altro, con il chiaro intento di mantenerlo del tutto ignoto?

Ma il problema, come già detto, si pone prima di tutto a livello di diritto individuale, mentre ci viene mascherato da problema storiografico, "specifico dell'Olocausto", nell'intento palese di modificare i principi assoluti che questo contiene.

Se infatti il principio passasse per l'Olocausto, qualcuno ci deve spiegare perchè non dovrebbe valere anche per l'undici settembre, per l'omicidio Kennedy, o per qualunque altro evento storico in cui chiunque sentisse il bisogno di porre delle domande su quanto ci viene raccontato.

Rivolgo quindi a tutti l'invito a non cascare per l'ennesima volta nel tranello di discutere "Olocausto sì", "Olocausto no", perchè è chiaramente il mezzo per distogliere l'attenzione dal vero problema.

Il problema è quello dei principi e dei diritti dell'individuo, che si cerca di modificare attraverso certi eventi particolari i quali, manipolati in un certo modo, possono comportare in qualche misura una loro distorsione.

Massimo Mazzucco

fonte:http://luogocomune.net/site/modules/news/article.php?s toryid=1657
22 gennaio 2007 0:00 - Gabriele
in merito a questo tema ,mi pare che la volontà della proposta sia di difendere una Verità ampiamente provata quella dell'Olocausto.Certamente molti hanno patito gli orrori nazisti ma per efferattezza per determinazione nello sterminio gli Ebrei hanno senz'altro pagato in qualità di civili inermi il prezzo più caro.Sei milioni sterminati nelle camere a gas su una popolazione mondiale di fede ebraica di undici milioni.
E' per questo che non può essere lasciato alcun ,margine giuridico a coloro che con freddo calcolo ,rinnegano quanto accaduto.
La storia ci insegna che coloro che rinnegano sono pronti a ri-compiere gli stessi atti.
21 gennaio 2007 0:00 - Simona
Grazie Pasquino per le tue osservazioni aggiunte.. tra l'altro quello che non riesco a capire è come mai, un massimo esponente morale, in vece religiosa, che riporta il nome di papa Benedetto, nel suo viaggio ad Auschwitz disse solo queste esatte parole in una scenografia molto suggestiva con una nascita di un arcobaleno alle sue spalle:

“Volevano uccidere Dio” ... “Con la distruzione di Israele volevano strappare la radice su cui si basa la fede cristiana”

PErchè questo viaggio è stato concepito solo per memorare le vittime ebree e dimenticandosi di tutte le altre vittime che subirono lo stesso orrore ??

Perchè solo a loro tanto onore ?? ... Perchè solo a loro l'esclusiva di quella memoria alla sofferenza dell'olocausto ??
21 gennaio 2007 0:00 - Corrado
Che un ministro voglia superare Mussolini è anche ipotizzatile, che ignori l'art. 21 della Cost. è normale, ma che un ministro voglia mettere in galera chi usa il suo cervello.... indica solo il punto in cui ... noi elettori possiamo sbagliarci!
Ogni commento è superfluo e.... qui aures, audiat!
20 gennaio 2007 0:00 - un ITALIANO
In verità non riesco a capirlo questo Ministro, con il suo progetto di legge e indubbio che si istaurerà il reato di opinione, come dire la più aberrante e mistificatoria azione degna solo di regimi totalitari; ma siamo impazziti?
20 gennaio 2007 0:00 - Pasquino
Simona ha scritto:
....................
Non mi sembra che solo gli ebrei, nella seconda guerra mondiale, siano stati gli unici ad esser perseguitati dai nazisti.. mi sembra di ricordare che ci fossero altri che subirono aggressioni da parte delle SS e che destinarono i quei terribili campi di concentramento... mi sembra che ci furono pure gli omossessuali, gli zingari e anche tutti gli altri che andarono contro quel regime dittatoriale tanto folle nelle sue teorie di razza ariana.

Quello che non sono mai riuscita a capire, è il perchè si pensi all'olocausto e lo si associa solo esclusivamente agli ebrei, alle loro sofferenze, come se fossero state le uniche vittime di quel periodo, come se tutti gli altri non avessero sofferto per nulla e quindi son vittime da non ricordare più di tanto......


Simona sono perfettamente d'accordo con te; tutti quelli che hanno avuto la sventura di capitare sotto le mani di quei delimquenti dei nazisti hanno sofferto e pagato la sola colpa di essere diversi, sottolineo TUTTI e in egual misura hanno sopportato indicibili pene e dato la vita, giustissimo, quindi, ricordarli senza distinzione alcuna.
20 gennaio 2007 0:00 - miriana
non e' che se uno uccide e quindi viene condannato poi diventa martire, l'omicidio e' reato e va perseguito cosi' come la contraffazione. non esiste ''opinione''ch giustifica l'omicidio , diventerebbe favoreggiamento.
20 gennaio 2007 0:00 - Simona Iside e le altre
da: Simona
Data: 20 Gennaio 2007

Mi ha colpito parecchio questo passo di Donvito:

"Fare del negazionismo un delitto da codice penale, oltre che la creazione di un reato di opinione e' un grosso contributo a far si' che questa opinione si radichi meglio: la creazione dei martiri che verranno puniti non potra' che alimentare un mito che, proprio perche' basato solo su convincimenti ideologici e non fatti storici e razionali, ha bisogno di persecuzioni, messe al bando, galere, disprezzi delle istituzioni per rafforzarsi nelle idee dei fanatici. "

In effetti Donvito c'ha ragione e io la penso uguale a lui..


Indipendentemente da quali persecuzioni si faccia riferimento, da che è storia, la storia ha sempre insegnato e dimostrato che con il perseguire ipotetici fanatici, alla fin della fiera, questi reagiranno sempre in azioni che tendono ad immortalare i loro martiri e i loro eroi, il più delle volte, eroi fasulli (vedi caso attuale sull'impiccagione di Saddam Hussein e del popolo iracheno)

E, tutto questo porta inevitabilmente sempre più danno maggiore sulle VERE verità storiche, quelle autentiche fatte meticolosamente con analisi storiche serie, ben documentate sui fatti reali e sul come ed il perchè si sono susseguiti avvenimenti tragici che portanono caos, dolore, sofferenza e guerre folli con tanta di quella violenza innaudita ed imperdonabile.

Lo stesso concetto, ovviamente andrebbe pensato anche al rovescio.. cioè.. riflettendo questo assurdo tentativo di Clemente Mastella con il suo disegno di legge, si arriva anche a creare inevitabilmente un'unica certezza e un unico bacino di verità storica ad esclusione di tutti gli altri bacini con punti di vista differenti nel raccontare i fatti.
Si arriva così ad accettare in modo indiscusso solo i martiri di un solo popolo, escludendo anche chi non fa parte di quel popolo con la loro stessa storia umana.
Si arriva a creare favori a binario unico escludendo tutti gli altri..

Non mi sembra che solo gli ebrei, nella seconda guerra mondiale, siano stati gli unici ad esser perseguitati dai nazisti.. mi sembra di ricordare che ci fossero altri che subirono aggressioni da parte delle SS e che destinarono i quei terribili campi di concentramento... mi sembra che ci furono pure gli omossessuali, gli zingari e anche tutti gli altri che andarono contro quel regime dittatoriale tanto folle nelle sue teorie di razza ariana.

Quello che non sono mai riuscita a capire, è il perchè si pensi all'olocausto e lo si associa solo esclusivamente agli ebrei, alle loro sofferenze, come se fossero state le uniche vittime di quel periodo, come se tutti gli altri non avessero sofferto per nulla e quindi son vittime da non ricordare più di tanto..

Perchè ci si muove così tanto solo e unicamente per loro dimenticandosi anche delle altre vittime dell'olocausto ??

Pure il papa quando andò ad Auschwitz disse queste parole:
“Volevano uccidere Dio” ... “Con la distruzione di Israele volevano strappare la radice su cui si basa la fede cristiana”.

E gli omossessuali ?? .. e tutti gli altri (non ebrei ma semplici cittadini) che andarono contro il regime ?? ... Perchè non una singola parola anche per loro ??


Il problema diventa paradosso quando a tutti i costi si cerchi di regalare onore, SI a chi ha realmente sofferto, ma alla fin delle cose, questo privilegio su tale diritto, lo potranno ottenere un solo popolo e sarebbe solo per quel unico popolo nato, in origine, senza patria.

E chi poi userà tali diritti non sono solo chi è morto nell'olocausto (esclusivamente ebreo di nascita) con le loro famiglie sopravissute, ma rafforzerà anche altri che non c'entrano nulla con l'olocausto innalzandoli come la loro religione ha sempre sostenuto, gridato al mondo e professato a tutti i popoli presenti, passati e futuri.
Ricordiamoci che loro da sempre dicono di essere "il popolo eletto da loro unico Dio che destinerà questo popolo a regnare sopra a tutti gli altri popoli" escludendo tutti le possibili ragioni di altre sofferenze subite da altri... (e quelli saremo tutti NOI, nel prossimo futuro, che ci inchineremo al grande popolo eletto da DIO)

Tutto ciò... è come un volersi fare Karakiri (Haka-Kiri) a tutti i costi, su noi stessi sempre in difesa e ad onore del grande popolo eletto da DIO: gli ebrei (gli israeliani che sono gli stessi che si arrogano il diritto di far guerra giuste contro i musulmani sporchi e cattivi, bombardando quelle stesse terre di Gerusalemme che son state cedute a loro, in onor e colpa per le loro sofferenze subite dai nazisti in cui quell'olocausto riconosce solo unicamente vittime ebree dimenticandosi di tutti gli altri non ebrei che soffrirono uguale.

Insomma.. caro Clemente Mastella, non le sembra di esagerare un pò troppo con tale onor di causa a sto popolo eletto che c'ha rotto un pò tanto i (..) dai tempi dei Faraoni ??!! ...
20 gennaio 2007 0:00 - Iside
Mi ha colpito parecchio questo passo di Donvito:

"Fare del negazionismo un delitto da codice penale, oltre che la creazione di un reato di opinione e' un grosso contributo a far si' che questa opinione si radichi meglio: la creazione dei martiri che verranno puniti non potra' che alimentare un mito che, proprio perche' basato solo su convincimenti ideologici e non fatti storici e razionali, ha bisogno di persecuzioni, messe al bando, galere, disprezzi delle istituzioni per rafforzarsi nelle idee dei fanatici. "

In effetti Donvito c'ha ragione e io la penso uguale a lui..


Indipendentemente da quali persecuzioni si faccia riferimento, da che è storia, la storia ha sempre insegnato e dimostrato che con il perseguire ipotetici fanatici, alla fin della fiera, questi reagiranno sempre in azioni che tendono ad immortalare i loro martiri e i loro eroi, il più delle volte, eroi fasulli (vedi caso attuale sull'impiccagione di Saddam Hussein e del popolo iracheno)

E, tutto questo porta inevitabilmente sempre più danno maggiore sulle VERE verità storiche, quelle autentiche fatte meticolosamente con analisi storiche serie, ben documentate sui fatti reali e sul come ed il perchè si sono susseguiti avvenimenti tragici che portanono caos, dolore, sofferenza e guerre folli con tanta di quella violenza innaudita ed imperdonabile.

Lo stesso concetto, ovviamente andrebbe pensato anche al rovescio.. cioè.. riflettendo questo assurdo tentativo di Clemente Mastella con il suo disegno di legge, si arriva anche a creare inevitabilmente un'unica certezza e un unico bacino di verità storica ad esclusione di tutti gli altri bacini con punti di vista differenti nel raccontare i fatti.
Si arriva così ad accettare in modo indiscusso solo i martiri di un solo popolo, escludendo chi non fa parte di quel popolo con la loro stessa storia umana.
Si arriva a creare favori a binario unico escludendo tutti gli altri..

Non mi sembra che solo gli ebrei, nella seconda guerra mondiale, siano stati gli unici ad esser stati perseguitati dai nazisti.. mi sembra di ricordare che ci fossero altri che subirono aggressioni da parte delle SS e che destinarono lo stesso i quel destino comune in terribili campi di concentramento... mi sembra che ci furono pure gli omossessuali, gli zingari e anche tutti gli altri che andarono contro quel regime dittatoriale tanto folle nelle sue teorie di razza ariana.

Quello che non sono mai riuscita a capire, è il perchè si pensi all'olocausto e lo si associa solo esclusivamente agli ebrei, alle loro sofferenze, come se fossero state le uniche vittime di quel periodo, come se tutti gli altri non avessero sofferto per nulla e quindi son vittime da non ricordare più di tanto..

Perchè ci si muove così tanto solo e unicamente per loro dimenticandosi anche delle altre vittime dell'olocausto ??

Pure il papa quando andò ad Auschwitz disse queste parole:
“Volevano uccidere Dio” ... “Con la distruzione di Israele volevano strappare la radice su cui si basa la fede cristiana”.

E gli omossessuali ?? .. e tutti gli altri (non ebrei ma semplici cittadini) che andarono contro il regime ?? ... Perchè non una misera parola anche per loro ??


Il problema diventa paradosso quando a tutti i costi si cerchi di regalare onore, SI a chi ha realmente sofferto, ma alla fin delle cose, questo privilegio su tale diritto, lo potranno ottenere un solo popolo e sarebbe solo per quel unico popolo nato, in origine, senza patria.

E chi poi userà tali diritti non saranno solo chi è morto nell'olocausto (esclusivamente ebreo di nascita) con le loro famiglie sopravissute, ma rafforzerà anche tanti altri che non c'entrano nulla con l'olocausto innalzandosi come da sempre ha sostenuto la loro religione, gridata al mondo dai tempi di Akenathon e professato a tutti i popoli del passati (egiziani, romani, germanici, ect ect) popoli del presenti (musulmani) e futuri (e chi sarà il prossimo e a chi toccherà l'onore di combattere con il grande popolo eletto ??).
Ricordiamoci che loro da sempre dicono di essere "il popolo inviato da Dio e destinato a regnare sopra a tutti gli altri popoli del mondo" ... (e quelli saremo tutti NOI, nel prossimo futuro, che ci inchineremo al grande popolo eletto da DIO)

Tutto ciò... è come un volersi fare Karakiri (Haka-Kiri) a tutti i costi, su noi stessi sempre in difesa e ad onore del grande popolo eletto da DIO: gli ebrei e gli israeliani che sono gli stessi che si arrogano, oggi, il diritto di far guerre giuste contro musulmani sporchi e cattivi, bombardando le stesse terre di Gerusalemme cedute a loro, in onor e colpa per sofferenze subite da loro a causa di nazisti in un olocausto che riconosce solo e unicamente vittime ebree, dimenticandosi di tutti gli altri, non ebrei, che soffrirono uguale.

Insomma.. caro Clemente Mastella, non le sembra di esagerare un pò troppo con tale onor di causa a sto popolo eletto che c'ha rotto un pò tanto i (..) dai tempi dei Faraoni ??!! ...
20 gennaio 2007 0:00 - Simona
Mi ha colpito parecchio questo passo di Donvito:

"Fare del negazionismo un delitto da codice penale, oltre che la creazione di un reato di opinione e' un grosso contributo a far si' che questa opinione si radichi meglio: la creazione dei martiri che verranno puniti non potra' che alimentare un mito che, proprio perche' basato solo su convincimenti ideologici e non fatti storici e razionali, ha bisogno di persecuzioni, messe al bando, galere, disprezzi delle istituzioni per rafforzarsi nelle idee dei fanatici. "

In effetti Donvito c'ha ragione e io la penso uguale a lui..


Indipendentemente da quali persecuzioni si faccia riferimento, da che è storia, la storia ha sempre insegnato e dimostrato che con il perseguire ipotetici fanatici, alla fin della fiera, questi reagiranno sempre in azioni che tendono ad immortalare i loro martiri e i loro eroi, il più delle volte, eroi fasulli (vedi caso attuale sull'impiccagione di Saddam Hussein e del popolo iracheno)

E, tutto questo porta inevitabilmente sempre più danno maggiore sulle VERE verità storiche, quelle autentiche fatte meticolosamente con analisi storiche serie, ben documentate sui fatti reali e sul come ed il perchè si sono susseguiti avvenimenti tragici che portanono caos, dolore, sofferenza e guerre folli con tanta di quella violenza innaudita ed imperdonabile.

Lo stesso concetto, ovviamente andrebbe pensato anche al rovescio.. cioè.. riflettendo questo assurdo tentativo di Clemente Mastella con il suo disegno di legge, si arriva anche a creare inevitabilmente un'unica certezza e un unico bacino di verità storica ad esclusione di tutti gli altri bacini con punti di vista differenti nel raccontare i fatti.
Si arriva così ad accettare in modo indiscusso solo i martiri di un solo popolo, escludendo anche chi non fa parte di quel popolo con la loro stessa storia umana.
Si arriva a creare favori a binario unico escludendo tutti gli altri..

Non mi sembra che solo gli ebrei, nella seconda guerra mondiale, siano stati gli unici ad esser perseguitati dai nazisti.. mi sembra di ricordare che ci fossero altri che subirono aggressioni da parte delle SS e che destinarono i quei terribili campi di concentramento... mi sembra che ci furono pure gli omossessuali, gli zingari e anche tutti gli altri che andarono contro quel regime dittatoriale tanto folle nelle sue teorie di razza ariana.

Quello che non sono mai riuscita a capire, è il perchè si pensi all'olocausto e lo si associa solo esclusivamente agli ebrei, alle loro sofferenze, come se fossero state le uniche vittime di quel periodo, come se tutti gli altri non avessero sofferto per nulla e quindi son vittime da non ricordare più di tanto..

Perchè ci si muove così tanto solo e unicamente per loro dimenticandosi anche delle altre vittime dell'olocausto ??

Pure il papa quando andò ad Auschwitz disse queste parole:
“Volevano uccidere Dio” ... “Con la distruzione di Israele volevano strappare la radice su cui si basa la fede cristiana”.

E gli omossessuali ?? .. e tutti gli altri (non ebrei ma semplici cittadini) che andarono contro il regime ?? ... Perchè non una singola parola anche per loro ??


Il problema diventa paradosso quando a tutti i costi si cerchi di regalare onore, SI a chi ha realmente sofferto, ma alla fin delle cose, questo privilegio su tale diritto, lo potranno ottenere un solo popolo e sarebbe solo per quel unico popolo nato, in origine, senza patria.

E chi poi userà tali diritti non sono solo chi è morto nell'olocausto (esclusivamente ebreo di nascita) con le loro famiglie sopravissute, ma rafforzerà anche altri che non c'entrano nulla con l'olocausto innalzandoli come la loro religione ha sempre sostenuto, gridato al mondo e professato a tutti i popoli presenti, passati e futuri.
Ricordiamoci che loro da sempre dicono di essere "il popolo eletto da loro unico Dio che destinerà questo popolo a regnare sopra a tutti gli altri popoli" escludendo tutti le possibili ragioni di altre sofferenze subite da altri... (e quelli saremo tutti NOI, nel prossimo futuro, che ci inchineremo al grande popolo eletto da DIO)

Tutto ciò... è come un volersi fare Karakiri (Haka-Kiri) a tutti i costi, su noi stessi sempre in difesa e ad onore del grande popolo eletto da DIO: gli ebrei (gli israeliani che sono gli stessi che si arrogano il diritto di far guerra giuste contro i musulmani sporchi e cattivi, bombardando quelle stesse terre di Gerusalemme che son state cedute a loro, in onor e colpa per le loro sofferenze subite dai nazisti in cui quell'olocausto riconosce solo unicamente vittime ebree dimenticandosi di tutti gli altri non ebrei che soffrirono uguale.

Insomma.. caro Clemente Mastella, non le sembra di esagerare un pò troppo con tale onor di causa a sto popolo eletto che c'ha rotto un pò tanto i (..) dai tempi dei Faraoni ??!! ...
20 gennaio 2007 0:00 - miriana
le verita' non sono opinioni, per cui chi le nega commette reato di contraffazione, calunnia ecc ecc.
19 gennaio 2007 0:00 - passante
e il reato per chi nega i misfatti della chiesa?
e il reato di chi nega le foibe?
e il reato di chi nega tangentopoli?

ma dai finiamola con queste imposizioni di pensiero, lasciamo la gente libera di esprimersi senza obbligare una visione delle cose.
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