La storia si capovolge perché è strettamente correlata
alla quantità e alla qualità delle informazioni che si
hanno. Le informazioni valgono più del petrolio e i lavaggi
di cervello li fanno con obiettivi ben precisi, allineare un
pensiero.
Le guerre le hanno fatte e le fanno esclusivamente per
motivi economici dentro i quali ci infilano allah, dio
ecc...i soldi spostano il mondo le persone le opportunità
la fiducia e ogni forma settaria -non solo talebani, non
solo marines- distrugge i cervelli che eseguono ordini
schemi rigidi senza PENSARE.
Accade anche in Italia, in Europa con nomi diversi ma sono
sempre tabule rase, i risultati sono gli stessi: CONTROLLO
DISTRUZIONE SOLDI. a loro non importa chi c'è sotto questa
macchina della morte, GWB era ed è un terrorista.
La maggiorparte del mondo rimane a guardare con disinteresse
perché si sentono lontani pur essendo correlati ma non lo
sanno e se lo sanno fanno finta di non sapere perché sono
"gente per bene" come GWBUSH con la moglie appresso, i
capelli in ordine, giacca e cravatta con deliri di
onnipotenza.
Secitano allah, dio o altra entità astratta poco importa -
variabili correlate alle loro origini socio culturali -
perché i deliri di onnipotenza generano alleanze solo fra
chi pensa di poter controllare il mondo intero usando pedine
umane perché il mondo è davvero uno scacchiere.
8 aprile 2007 0:00 - Arauto
Che ignoranti!!
Dovreste ringraziare “ad
eternum” gli americani, e non sparare queste cassate.
Parlare male di chi ci ha liberato, sfamato, è il
colmo dell’ignoranza…
Ha detto tutto “i
love USA”, perfetto.
Giuseppe Parisi e tribù,
per favore, vattene a farvi una bella doccia, scommetto che
non è una vostra abitudine… siete al livello dei
macachi… gentaccia.
8 aprile 2007 0:00 - Corte suprema USA boccia Bush
Inquinamento, la Corte suprema boccia Bush
La Corte suprema boccia Bush sull'ambiente ma lo assolve
su Guantanamo. Se da un lato i giudici hanno respinto
per la terza volta il ricorso presentato da alcuni
prigionieri della base cubana che avevano chiesto che i loro
casi fossero giudicati da una corte federale civile e
non da un tribunale militare, nello stesso giorno hanno
bocciato il piano dell'Amministrazione Bush sulle
politiche ambientali: per la prima volta l'Alta
Corte, con una decisione di 5 giudici contro 4, ha
infatti chiesto la revisione del Clean Air Act (la legge
sull'inquinamento), riconoscendo che i gas di scarico
delle auto contribuiscono a determinare l'effetto
serra e che la Environmental Protection Agency (Epa,
l'agenzia federale sulle politiche ambientali) abbia
tutte le competenze di regolamentare le emissioni di
biossido di carbonio e di altri gas dannosi
all'ambiente. .
Una sentenza che potr…
apparire lapalissiana e scontata ma che invece per gli
Usa rappresenta una novit… senza precedenti in materia di
ambiente. Infatti le grandi societ… automobilistiche
in diversi stati hanno impugnato decisioni per la
riduzione delle emissioni automobilistiche proprio su un
parere dell'Epa in cui si sostiene che
"l'anidride carbonica non Š una sostanza
inquinante" e che quindi non pu• essere
regolamentata ai sensi del Clean Air Act nŠ dal governo
federale nŠ da quelli statali. Una conclusione che la
maggioranza dei giudici della Corte suprema ha
respinto: "L'anidride carbonica Š un gas che
rientra perfettamente nella categoria degli inquinanti
ambientali oggetto del Clean Air Act".
Per le 13 associazioni ambientaliste che hanno avviato il
ricorso si tratta di una vera e propria vittoria, visto
che hanno promosso la causa contro l'Epa con il
sostegno di 11 Stati, il Connecticut in testa. L'azione
era stata decisa di fronte all'inerzia dell'
amministrazione Usa sulla crescente preoccupazione
delle temperature globali, che come ribadito anche da un
recente rapporto delle Nazioni Unite, hanno uno stretto
legame con l'attivit… umana e i gas inquinanti
che finiscono nell'atmosfera.
Cade cos
l'intera politica ambientale del presidente Bush che,
aggrappandosi al Clean Air Act, si Š sempre rifiutato
di imporre limiti alle emissioni, formalmente perchŠ
non aveva poteri, ma nella sostanza per rilevando che
qualsiasi imposizione avrebbe avuto conseguenze negative per
l'economia e il mercato del lavoro."Finora, la
condotta dell'Agenzia per l'ambiente Š stata
arbitraria, ingiustificata e contro la legge",
sottolinea nel suo parere il giudice John Paul
Stevens.
La sentenza non delinea naturalmente
l'ambito di manovra e gli indirizzi per l'Epa:
"Noi dice Stevens osserviamo solo che l'Epa
debba decidere di muoversi o meno solo in base al
proprio statuto". Dalla Corte Suprema giunge
quindi un invito a un maggiore interventismo sulle politiche
ambientali, quanto a Bush, e un indiretto plauso ad
altre misure quali, ad esempio, il piano del
governatore della California Arnold Schwarzenegger, in
attesa del via libera dell'Epa.
Da
sottolineare che, con una popolazione pari ad appena il 5%
di quella mondiale, gli Stati Uniti producono il 22%
delle emissioni di anidride carbonica, pi— di
qualsiasi altra nazione.
7 aprile 2007 0:00 - AFFANCULO A FIDEL CASTRO
da: Fidel ed il futuro dell'Umanita' Data: 7
Aprile 2007
Fidel e il futuro del mondo
Il costo del mais sta aumentando. Il motivo: il mais
serve a produrre etanolo, il nuovo petrolio verde. Il costo
del combustibile diminuirà, quello del pane e della
carne aumenterà. Questo nei Paesi ricchi, in quelli poveri
aumenteranno solo i morti di fame e le esportazioni di
etanolo.Il cibo deve essere energia per l’uomo non
per le macchine. Fidel Castro ha fatto alcune
riflessioni sul quotidiano Granma, dopo otto mesi di
silenzio, sul lancio dell’era dell’etanolo da parte di
George W. Bush. E’ preoccupato. In futuro non si
toglierà più il petrolio di bocca ai Paesi in via di
sviluppo, ma direttamente il pane.
AFFANCULO A
FIDEL CASTRO E AI PAESI POVERI. CHE CREPINO PURE DI FAME.
LA COSA PIU IMPORTANTE E' AVERE LA BENZINA CHE CI SERVE
E SOPRATTUTTO CHIUDERE LE FRONTIERE A TUTTA LA FECCIA CHE SI
RIVERSA IN EUROPA.
P.S. MA QUANDO CAZZO CREPA
QUEL VECCHIO SUDICIO MAIALE????
7 aprile 2007 0:00 - Cambiamenti climatici del Mondo
Cambiamenti climatici mettono in pericolo la vita di 175
milioni di bambini ogni anno
Siccità, alluvioni,
terremoti, tsunami: questi i principali drammatici effetti
dei cambiamenti climatici che colpiranno il pianeta nel
decennio 2005-2015, mettendo in pericolo la vita di 175
milioni di bambini ogni anno, cifra che segna un aumento del
40% rispetto al decennio precedente.
Si stima
che, entro il 2010, a causa dei mutamenti climatici, ci
saranno circa 50 milioni di sfollati, gran parte dei quali
saranno donne e bambini, mentre la percentuale della
popolazione mondiale che rischia di essere contagiata dalla
malaria, una delle principali cause di mortalità infantile,
salirà dal 45 al 60% nei prossimi cento anni. È
quanto emerge dal rapporto presentato oggi da Save the
Children, che per la prima volta si occupa
dell'influenza diretta dei cambiamenti climatici
sulla vita dei bambini. sempre oggi a Bruxelles dovrebbe
essere presentato il rapporto internazionale
intergoverantivo sul Cambiamento Climatico.
Attualmente - dice Save the Children presentando il suo
rapporto - circa 250 milioni di persone all'anno sono
colpite dai disastri naturali, ma questo numero è
destinato a salire a 350 milioni nel prossimo decennio.
Molte delle comunità che maggiormente saranno colpite dagli
impatti del clima, sono proprio quelle in cui già oggi
la salute, la sicurezza e le condizioni di vita dei bambini
e delle loro famiglie sono quotidianamente minacciate. Come
gran parte dell'Africa Sub-Sahariana e tutte le
zone rurali, dove le popolazioni più povere vivono in
abitazioni inadeguate al di sotto degli standard minimi di
sicurezza.
Nel periodo che va dal 1996 al 2005,
il 98% delle calamità naturali è stato influenzato dai
cambiamenti climatici e il numero totale di morti da esse
causato è aumentato dell'84% rispetto al decennio
precedente. L'Asia è stato il continente più
funestato: ben due terzi di morti per disastri naturali
vivevano in quest'area e la maggior parte di loro
erano donne e bambini.
Nonostante i cambiamenti
climatici siano un fenomeno globale, gli effetti del
surriscaldamento del pianeta si ripercuoteranno in maniera
più grave nei paesi in via di sviluppo: ad esempio,
circa il 60% degli ulteriori 80 milioni di persone che
rischiano di essere colpite da alluvioni nei prossimi anni,
vivono in Pakistan, India, Sri Lanka, Bangladesh e
Mynmar, mentre il restante 20% vive in Tailandia, Vietnam,
Indonesia e Filippine.
06 aprile 2007 | 11:00:00
| 149 letture |
7 aprile 2007 0:00 - Guerra ai Talebani spiegata da Emergency
Ecco come si fa la caccia ai Talebani, in nome del Diritto
Internazionale, lo spiega Emergency. Afganistan: La
guerra, vista da Lashkar-gah
In tutte queste
notti abbiamo sentito il rombo dei jet che passavano a
bassa quota, senza sosta, e i decolli e gli atterraggi dei
grandi elicotteri Chinook dalla base britannica qui
vicino. In un paio di giorni abbiamo ricevuto in
ospedale una trentina di feriti, maschi e femmine, di
tutte le eta'. Molti di loro sono in gravissime
condizioni; alcuni sono arrivati morti; altri non sono
sopravvissuti nonostante le cure immediate. E'
morto anche un bambino di un anno e mezzo, colpito alla
testa da una pallottola. Adika, 22 anni, ha perso il figlio
che portava in grembo da cinque mesi. La ragazza,
ferita all'addome da una scheggia mentre era
rintanata nella sua casa, e' stata subito portata
al Posto di primo soccorso di Grishk, l'unico presidio
sanitario attualmente raggiungibile. Durante una tregua
dei bombardamenti e' stata trasferita
all'ospedale di Lashkar-gah con la nostra ambulanza,
ma per il bambino non c'e' stato niente da fare. I
parenti dei feriti arrivati al nostro ospedale dicono
che nel solo villaggio di Babaji, pochi chilometri a
nord di Lashkar-gah, sono morte 18 persone. Tante altre
sono morte negli villaggi dove si e' combattuto in
questi giorni: Loi Manda, Yakh Chal, Upasciak,
Zumbelay...
7 aprile 2007 0:00 - Fidel ed il futuro dell'Umanita'
4 Aprile 2007
Fidel e il futuro del mondo
Fidel_Castro.jpg immagine di rikk_dn
Il costo del mais sta aumentando. Il motivo: il mais serve a
produrre etanolo, il nuovo petrolio verde. Il costo del
combustibile diminuirà, quello del pane e della carne
aumenterà. Questo nei Paesi ricchi, in quelli poveri
aumenteranno solo i morti di fame e le esportazioni di
etanolo.Il cibo deve essere energia per l’uomo non
per le macchine. Fidel Castro ha fatto alcune
riflessioni sul quotidiano Granma, dopo otto mesi di
silenzio, sul lancio dell’era dell’etanolo da parte di
George W. Bush. E’ preoccupato. In futuro non si
toglierà più il petrolio di bocca ai Paesi in via di
sviluppo, ma direttamente il pane.
“Più di tre
miliardi di persone nel mondo condannate ad una morte
prematura. Non si tratta di una cifra esagerata ma prudente.
Ho meditato molto su questo dopo la riunione tra il
presidente Bush e i fabbricanti nordamericani
d’automobili. Lunedì 26 marzo la sinistra idea di
trasformare gli alimenti in combustibile è stata
definitivamente fissata come linea economica della politica
estera statunitense.Il Presidente ha sollecitato il
Congresso ad avanzare rapidamente nell’introduzione
di una legislazione proposta recentemente dal Governo per
ordinare l’uso di 132 miliardi di litri di combustibile
alternativi per il 2017 e per imporre parametri più
esigenti di consumo del combustibile nelle automobili. Bush
si è riunito con il presidente del consiglio e direttore
generale della General Motors Corp., Rich Wagoner; con
il direttore generale di Ford Motor Co., Alan Mulally e con
il direttore generale del gruppo Chrysler di Daimler
Chrysler AG, Tom LaSorda. Penso che ridurre e riciclare
tutti i motori che consumano elettricità e combustibile sia
una necessità elementare e urgente di tutta l’umanità.
La tragedia non consiste nel ridurre questi costi
energetici, ma nell’idea di trasformare gli alimenti in
combustibile. Oggi si sa con precisione che una
tonnellata di mais può produrre in media soltanto 413 litri
di etanolo. Il prezzo medio del mais nei porti degli
Stati Uniti è di 167 dollari la tonnellata. Sono
necessari 320 milioni di tonnellate di mais per produrre 35
miliardi di galloni di etanolo. Il raccolto del mais
negli USA nel 2005, secondo i dati della FAO, è arrivato a
280,2 milioni di tonnellate. ... Applicate questa ricetta ai
paesi del Terzo Mondo e vedrete quante persone non
consumeranno più mais tra le masse affamate del nostro
pianeta. O peggio: concedete ai Paesi poveri prestiti per
finanziare la produzione di etanolo dal mais o da
qualsiasi altro tipo di alimento e non rimarrà in piedi
nemmeno un albero per difendere l’umanità dal cambiamento
climatico. Altri paesi della parte ricca del mondo
hanno programmato di usare non solo mais, ma anche grano,
semi di girasole, di colza ed altri alimenti per la
produzione di combustibile. Per gli europei sarebbe
redditizio importare tutta la soia del mondo allo scopo di
ridurre il consumo di combustibile delle loro automobili
ed alimentare i loro animali con i suoi residui, ricchi di
tutti i tipi di aminoacidi essenziali. Tutti i Paesi del
mondo, ricchi e poveri, senza eccezione alcuna,
potrebbero risparmiare miliardi di dollari in investimenti e
combustibile semplicemente sostituendo tutte le lampadine
incandescenti con lampadine fluorescenti, cosa che Cuba
ha fatto in tutti le case. ... Dall’agenzia ufficiale
di notizie sui problemi economici e sociali del mondo: la
TELAM. Cito testualmente: “Circa due miliardi di
persone, da qui a 18 anni, abiteranno in Paesi e regioni
dove l’acqua sarà un lontano ricordo. Due terzi della
popolazione mondiale potrebbero vivere in luoghi dove
questa scarsità potrebbe produrre tensioni sociali ed
economiche di una tale portata da provocare guerre per il
prezioso ‘oro azzurro’”. Secondo il
Consiglio Mondiale dell’Acqua (WWC) nel 2015 il numero di
abitanti colpiti da questa grave situazione aumenterà fino
a raggiungere i 3 miliardi e 500 milioni di
persone.” Fidel Castro.
6 aprile 2007 0:00 - Tortura di ieri e di oggi - Libro in reg
Caro Guido , sei un grande testa di cazzo. Qualsiasi
mosca vorrebbero schiacciare i tuoi fanatici occupati dal
nemico, cosi come sono a casa loro , avrebbero fatto un eco
sui giornali per ingigantire le cose… Sei uno dei
tanti teste di cazzo come questi cazzoni che scrivono ,
senza rendersi conto, che, l’America fa colonialismo ,
perche’ necessita’ di risorse, lo ha fatto anche con noi
Italiani, e, Voi che siete cazzoni, non ve ne siete nemmeno
accorti, avete pagato bollette salatissime alla vecchia SIP,
ed avevano la Cral del dopolavoro con le ferie pagate dalle
bollette gonfiate. Poi, la privatizzazione, poi i
furbi come il Tronchetto, che adesso la svende alla company
americana. Andate a zappare che fate meglio, il
Liberale, ha piu’ cultura ed intelligenza, sa intuire e
discriminare, non farsi fregare come voi, che scambiate
fischi con fiaschi, fate i Liberali, ma votate a sinistra, o
fate quelli di sinistra e votate Berlusconi. Per
ingigantire la vostra cultura e sgonfiare quella di cazzo,
vi regalo un bel libro uscito nel 2005. Se l’America
e’ un Paese Democratico, significa che la democrazia e’
qualcosa di astratto. Buona lettura ignoranti.
YounŠs Alami - Ali Amar - Laurent Bonelli -
Dany-Robert Dufour - Stephen Gray - Jos‚ Maldavsky.
TORTURA DI IERI E DI OGGI. ®Le Monde diplomatique¯ -
®il manifesto¯, Parigi - Roma. N. 4, anno dodicesimo,
aprile 2005.
INDICE.
Decentramento della tortura, di Stephen Gray. I servizi
segreti costruiscono un nuovo nemico, di Laurent
Bonelli. I panni sporchi della dittatura cilena, di
Jos‚ Maldavsky. Marocco, fragile modello di
riconciliazione, di Ali Amar e YounŠs Alami.
Appendice. Dalla riduzione delle teste
all'alterazione dei corpi, di Dany-Robert Dufour.
øøø
DECENTRAMENTO DELLA TORTURA.
Un'invenzione della CIA. Inchiesta di Stephen
Gray (Giornalista e scrittore).
[Tutti
si compiacciono che si decida di mettere sotto accusa i
responsabili del colpo di stato del 1973 in Cile o che si
dia inizio ai lavori dell'Istanza di giustizia e
riconciliazione che raccoglie testimonianze sugli ®anni di
piombo¯ in Marocco. Tuttavia, malgrado queste tardive
rivelazioni, si continua a torturare nel mondo. E l'11
settembre Š stato il pretesto per mettere in discussione lo
stato di diritto in Occidente. Mentre l'esercito
americano riconosce finalmente la morte di una trentina di
prigionieri affidati alla sua custodia in Afghanistan e in
Iraq, la CIA moltiplica le operazioni di ®subappalto¯,
inviando i detenuti nelle galere del Maghreb o del Medio
oriente, dove la tortura Š merce corrente].
ECCO UNA STRANA storia, che racconta di un aereo privato
che si serve della Germania come base, di un rapimento nel
bel mezzo di una strada di un paese europeo, di torture
peggiori di quelle di Guantanamo e di Abu Ghraib, e che ha
per attori un avvocato, delle spie e un presunto terrorista.
Una storia vera. E, se ha potuto verificarsi, Š perch‚
®i diritti umani sono un concetto molto elastico¯, come ci
spiega un ex agente della Central Intelligence Agency
americana (CIA). La storia ha inizio nel pomeriggio del
18 dicembre 2001, poco dopo gli attentati dell'11
settembre, mentre Kjell J”nsson, un avvocato svedese
specializzato in immigrazione, parla al telefono con uno dei
suoi clienti, Mohamed Al-Zery, un egiziano che ha fatto
richiesta di asilo. ®D'un tratto ho sentito una voce
che intimava ad Al-Zery di porre fine alla conversazione
telefonica¯, ricorda l'avvocato Kjell J”nsson. ®La
polizia svedese lo stava arrestando¯. Eppure
l'avvocato aveva ottenuto dal governo svedese la
promessa che non sarebbero state prese decisioni frettolose
e che la richiesta, volta ad ottenere la condizione di
rifugiato politico, sarebbe stata esaminata con seriet…,
dato che Mohamed Al-Zery rischiava la tortura, se fosse
tornato al Cairo. In trent'anni di carriera,
l'avvocato Kjell J”nsson non ha mai assistito ad
un'espulsione cos rapida. Cinque ore dopo il suo
arresto, Mohamed Al-Zery lasciava l'aeroporto Br”mma
di Stoccolma in compagnia di un altro egiziano, Ahmed Agiza,
anch'egli arrestato. Tutta l'operazione - che
Š stata rivelata solo due anni dopo - si Š svolta nel
pi— grande segreto, grazie alla presenza, sulle piste di
decollo di Br”mma, di un aereo e di una squadra d agenti
americani. Questi ultimi hanno interrogato i due sospetti,
li hanno ammanettati, rivestiti con una tuta arancione e
sospinti sull'aereo, dopo avergli fatto bere una specie
di droga. Chi erano questi agenti americani? ®Indossavano
dei passamontagna neri, ma non avevano l'uniforme, erano
in jeans¯ - ha dichiarato l'avvocato Kjell J”nsson.
®La polizia svedese incaricata della sicurezza ha detto che
erano molto professionali¯. L'operazione Š durata meno
di dieci minuti. ®E' evidente che non erano alla loro
prima missione¯, ha precisato l'avvocato. Per
mesi, non Š filtrato niente n‚ sull'episodio
specifico, n‚ sull'identit… degli agenti americani
incappucciati. Ma, moltiplicandosi i segnali di tensione in
Svezia, il parlamento ha aperto un'inchiesta e i
documenti pubblicati confermano l'episodio
dell'aeroporto e svelano l'identit… degli agenti.
In uno dei rapporti, Arne Andersson, che ha diretto
l'operazione come membro dei servizi di sicurezza,
ammette che quella notte non era riuscito ad ottenere un
aereo: ®Alla fine abbiamo accettato l'offerta dei
nostri amici americani, cioŠ dei nostri omologhi della CIA,
il che ci ha permesso di disporre di un aereo autorizzato a
sorvolare direttamente tutta l'Europa e in grado di far
si carico dell'espulsione in modo molto rapido¯.
Il governo svedese, che ha dato il suo consenso al
trasferimento dei due prigionieri in Egitto, afferma di
avere ottenuto la garanzia diplomatica che i due uomini non
sarebbero stati sottoposti a sevizie e che avrebbero potuto
ricevere visite regolari di diplomatici del consolato
svedese al Cairo. Ma la Svezia si Š ben guardata dal fare
conoscere i maltrattamenti denunciati dai prigionieri. Al
contrario, le autorit… hanno dichiarato al Parlamento e a
un comitato delle Nazioni unite che i prigionieri non
avevano mai formulato tali accuse. In realt…, non appena
avevano potuto ricevere una visita in prigione, i due uomini
avevano dichiarato di essere stati brutalmente torturati.
Secondo l'avvocato Kjell J”nsson, ®Al-Zery Š stato
torturato. E' stato rinchiuso in una cellula minuscola e
gelida, Š stato bastonato. Le torture pi— gravi sono
state praticate con l'elettricit…, con elettrodi messi
a pi— riprese in tutte le zone sensibili del corpo, sotto
la sorveglianza di un medico¯. In seguito, Mohamed
Al-Zery Š stato liberato e non gli Š stata contestata
alcuna imputazione. Ma non ha il diritto di lasciare
l'Egitto, n‚ di parlare pubblicamente del suo
soggiorno in carcere. Ahmed Agiza Š ancora in prigione.
Interrogata al Cairo, sua madre, Hamida Shalibai, che lo ha
visitato pi— volte in galera, ci ha raccontato: ®Quando
Š arrivato in Egitto, lo hanno portato, incappucciato e
ammanettato, nel sottosuolo di un edificio. Qui sono
cominciati interrogatori e sevizie. Se non ottenevano
risposta alla loro domanda, lo sottoponevano a scosse
elettriche e lo picchiavano. (...) Durante il primo mese
d'interrogatori, era completamente nudo. E' quasi
morto di freddo¯.
LA PRATICA DELLA
RESTITUZIONE.
LA CONFERMA del coinvolgimento
degli agenti americani nella vicenda svedese, cos come
nelle torture successive, ha fornito le prime prove concrete
di quanto si sospettava dall'11 settembre: gli Stati
uniti sono coinvolti nell'organizzazione di un traffico
mondiale di detenuti. Le inchieste, sia ufficiali che
giornalistiche, fatte un po' in tutto il mondo,
dimostrano che gli Stati uniti organizzano sistematicamente
la deportazione di militanti islamici nei paesi del Maghreb
e del Medio oriente, dove i prigionieri corrono il rischio
di subire quel genere di interrogatori violenti che gli
agenti americani non sono autorizzati a praticare in prima
persona. Alcuni definiscono questo sistema una ®tortura per
procura¯. I trasferimenti di presunti terroristi
rapiti dagli americani non avvengono solo in zone di
conflitto come l'Afghanistan e l'Iraq, ma in tutto
il mondo, Bosnia, Croazia, Macedonia, Albania, Libia, Sudan,
Kenya, Zambia, come pure Pakistan, Indonesia e Malesia. Il
termine impiegato ufficialmente dalla CIA per indicare
queste operazioni Š ®restituzione straordinaria¯ e nessun
responsabile americano in carica oser… affrontare questo
argomento in pubblico. In compenso, un ex responsabile di
alto livello della CIA, Michael Scheuer, che ha diretto alla
fine degli anni '90 l'unit… incaricata di braccare
Osama bin Laden e che ha lasciato l'agenzia solo nel
novembre 2004, ne ha fornito una dettagliata spiegazione in
un'intervista alla B.B.C. (1), confermando che quanto Š
successo in Svezia Š parte di un sistema molto pi—
vasto. A suo dire, ®la pratica di intercettare delle
persone e trasferirle in paesi terzi Š stata messa a punto
perch‚ l'esecutivo ha assegnato [alla CIA] il compito
di disorganizzare e smantellare le cellule terroristiche e
di arrestarne i membri. Quando la CIA ha chiesto dove
mettere questi terroristi, le Š stato risposto: Š compito
vostro. Cos, abbiamo messo a punto un sistema per aiutare
i paesi che ricercano persone imputate o condannate:
fermiamo queste persone all'estero e le riportiamo nel
paese dove sono inquisite¯. Avvocato presso il Centro
per i diritti costituzionali (Center for Constitutional
Rights), Barbara Olshansky Š tra coloro che indagano sul
sistema della ®restituzione straordinaria¯, studiando sia
i casi particolari che i fondamenti giuridici del sistema.
Gli Stati uniti, spiega, non utilizzano solo paesi terzi per
interrogare i prigionieri, ma anche centri di detenzione
"off-shore", posti sotto il controllo della CIA.
Secondo l'avvocato, da pi— di un secolo gli Stati
uniti intercettano fuggitivi fuori dalla loro giurisdizione
e li rimpatriano sul suolo americano per consegnarli alla
giustizia. L'ex presidente panamense, Manuel Antonio
Noriega, ne Š un caso esemplare (2). In quella circostanza,
per•, si trattava di ®restituzione¯ ordinaria. La
nozione di ®restituzione straordinaria¯, secondo la quale
il prigioniero non Š arrestato per essere rimandato negli
Stati uniti, ma per essere trasferito altrove, Š invece
comparsa da quando la CIA Š impegnata nella lotta contro al
Qaeda, e soprattutto dopo l'11 settembre.
®L'origine della pratica della restituzione risale agli
anni 1880¯ - spiega Olshansky. ®Gli Stati uniti
ricorrevano a qualunque mezzo per riprendere un individuo
che dovesse essere giudicato da un tribunale americano.
L'importante era portare in aula questa persona. Oggi,
l'idea Š completamente snaturata. Restituzione
straordinaria vuol dire che gli Stati uniti arrestano delle
persone e le inviano in certi paesi per farle interrogare
sotto tortura (...). Senza che sia previsto alcun intervento
giudiziario.¯ Fatto singolare: la CIA e altri servizi
americani hanno spesso utilizzato aerei privati per
trasferire i rapiti sospettati. Abbiamo ottenuto i giornali
di bordo di uno degli aerei, un Gurfstream-V privato a lunga
percorrenza, che sembra trovarsi al centro di questi
traffici. Dal 2001, l'aereo ha girato il mondo per
raggiungere pi— di 49 destinazioni, situate fuori dal
territorio americano. Si Š recato molte volte in Giordania,
Egitto, Arabia saudita, Marocco e Uzbekistan - tutti paesi
in cui gli Stati uniti hanno trasferito dei sospetti per
farli imprigionare. L'aereo, di colore bianco, fino
a poco tempo fa aveva, quale unica scritta, il suo numero
d'immatricolazione come aereo civile: N379P. Il suo
impiego Š provato dal fatto che, nel dicembre 2001, Š
stato utilizzato per espellere i due egiziani dalla Svezia.
In precedenza, nell'ottobre 2001, l'aereo era stato
notato anche a Karachi, in Pakistan, da alcuni testimoni che
avevano visto un gruppo di uomini mascherati imbarcare un
presunto terrorista a bordo di un aereo con destinazione
Giordania. Secondo Robert Baer, ex ufficiale segreto
della CIA che ha preso visione dei giornali di bordo, il
Gulfstream Š certamente implicato in operazioni di
®restituzione¯. L'ufficiale, che ha lavorato per la
CIA in Medio oriente per ventuno anni, fino alla met…
degli anni '90 quando ha lasciato l'agenzia, ha
spiegato che questo tipo di aereo civile Š utile
all'organizzazione, perch‚ non presenta simboli
militari. ®Si possono far volare questi aggeggi tramite
societ… di comodo. Si assemblano e poi, se vengono
individuati, si smontano, magari in una sola notte. Se
necessario, si cambia aereo. E' una pratica molto
comune¯. Baer sostiene che ogni paese presenta una sua
specificit…: ®Se si manda un detenuto in Giordania,
l'interrogatorio sar… fatto meglio. Se lo si manda in
Egitto, ad esempio, probabilmente non lo si rivedr… pi—.
La stessa cosa vale per la Siria¯. Paesi come la Siria sono
visti come nemici degli Stati Uniti, ma rimangono alleati
nella guerra segreta contro i militanti islamici. ®In Medio
oriente vige una regola molto semplice: il nemico del mio
nemico Š mio amico, Š cos che funziona. Tutti questi
paesi soffrono in un modo o nell'altro a causa
dell'integralismo islamico, dell'islam militante¯,
afferma Baer. Per anni, i siriani hanno proposto agli
americani di lavorare con loro contro i fondamentalisti
islamici. ®Fino all'11 settembre queste richieste sono
state respinte. Generalmente evitavamo sia gli egiziani che
i siriani per la loro brutalit…¯. L'ex responsabile
della CIA ritiene che l'agenzia faccia ricorso alle
®restituzioni¯ da anni. Ma che, dopo gli attentati al
World Trade Center, le abbia rese sistematiche e le pratichi
su vasta scala. Secondo Baer, centinaia di persone sarebbero
state rapite e inviate dagli Stati uniti nelle prigioni del
Medio oriente - molte pi— che a Guantanamo. ®L'11
settembre Š stato il pretesto per fare scempio della
Convenzione di Ginevra¯ - afferma. ®Questa data ha segnato
la fine del primato del diritto, cos come lo avevamo
conosciuto in Occidente¯. Per alcuni dei suoi
difensori in seno al governo americano, la ®restituzione¯
mira unicamente a sradicare il terrorismo. Una volta che il
presunto terrorista Š stato inviato in Egitto, ad esempio,
gli Stati uniti si disinteressano di ci• che succede. Ma
il caso di un sospettato australiano, Mamdouh Habib,
dimostra che queste ®restituzioni¯ servono anche a
raccogliere informazioni - per mezzo di sevizie che gli
agenti americani ufficialmente non possono utilizzare.
L'uomo, ex gestore di un caffŠ di Sydney, in Australia,
Š stato arrestato un mese dopo l'11 settembre, in
Pakistan, vicino alla frontiera afgana. Malgrado fosse
cittadino australiano, Mamdouh Habib Š stato rapidamente
consegnato ad agenti americani che lo hanno trasferito al
Cairo. E' l, spiega il suo avvocato, il professor Joe
Margulies, del Mac Arthur Justice Center
dell'Universit… di Chicago, che Š stato torturato in
modo continuativo per sei mesi. ®Le sevizie erano
indicibili¯ - racconta Joe Margulies. ®Habib veniva
picchiato regolarmente. Lo portavano in una stanza, lo
ammanettavano e poi riempivano la stanza d'acqua fino al
livello del suo mento. Riuscite a immaginare il terrore che
provereste, all'idea di non poter fuggire?¯ In
un'altra occasione Š stato appeso a un muro. ®I piedi
poggiavano su un tamburo attraversato da una sbarra di
metallo. Quando gli aguzzini facevano passare la corrente
elettrica nel tamburo, lui subiva una scossa ed era
costretto a spostare i piedi, cos restava sospeso solo per
le mani. La tortura Š proseguita fino a che non ha perso
conoscenza. Nel corso dell'interrogatorio, Mamdouh Habib
ha confessato la sua appartenenza ad al Qaeda e ha firmato
tutti i documenti che gli hanno presentato¯.
Successivamente, Habib Š stato riconsegnato, sorvegliato a
vista, agli americani, prima in Afghanistan, poi a
Guantanamo. Qui, le confessioni che aveva firmato in Egitto
sono state utilizzate contro di lui dai tribunali militari.
Alla fine, Š stato liberato da Guantanamo nel gennaio 2005,
e ha potuto tornare in Australia, grazie alle proteste
pubbliche contro le sevizie da lui subite, che sono state
sostenute, tra gli altri, anche dal suo avvocato. Il governo
australiano ha dichiarato che non ci sono capi di accusa a
suo carico, bench‚ alcuni agenti dei servizi segreti
continuino ad accusarlo di appartenere ad al Qaeda. La
maggior parte dei sospettati, mandati dagli Stati uniti
nelle carceri in Medio oriente, non pu• raccontare quanto
Š capitato loro, n‚ come sono stati trattati. Ma i fatti
riportati da un cittadino canadese, Maher Arar, un tecnico
addetto alla telefonia mobile che gli americani hanno fatto
incarcerare in una prigione siriana e che oggi Š libero di
esprimersi, confermano che i prigionieri sono mandati
all'estero per esservi interrogati. Nel settembre 2002,
mentre cambiava volo all'aeroporto J.F.K. di New York
per tornare a casa, a Ottawa, dopo le vacanze in Tunisia,
Arar Š stato arrestato (3). Nato in Siria, ma cittadino
canadese, Arar pensava di rientrare rapidamente a casa. Dopo
dodici giorni di detenzione, si Š ritrovato, incatenato, a
bordo di un aereo privato. ®In quell'aereo arredato con
poltrone di cuoio, mi sono chiesto a cosa dovessi un tale
trattamento di favore. Che genere di informazioni potevo
fornire?¯
®COSTRETTI A LAVORARE COL
DIAVOLO¯.
ARAR RACCONTA di essere stato portato
nel quartier generale della polizia segreta siriana, di
essere stato messo in una cella appena pi— grande di una
bara, dove Š rimasto per pi— di dieci mesi, e di essere
stato torturato: ®L'uomo che mi interrogava mi ha
chiesto di aprire la mano destra e mi ha colpito
selvaggiamente. Il dolore era tale che ho cominciato a
piangere e allora mi ha ordinato di aprire la mano sinistra.
Ha sbagliato il colpo e ha preso il polso. Poi mi ha fatto
delle domande. Quando pensava che non dicessi la verit…,
mi colpiva di nuovo. Questo poteva durare una o due ore. A
volte mi lasciavano solo in una stanza, da cui potevo
sentire i lamenti di altre persone che venivano
torturate¯. Dopo quasi un anno di detenzione in Siria,
Arar Š stato liberato e riportato a Ottawa in aereo. Non
gli Š stato contestato nessun capo di accusa n‚ dal
Canada, n‚ dalla Siria. In Canada, il suo caso ha
provocato una levata di scudi a livello politico ed Š stata
aperta un'inchiesta pubblica. Come molte vittime della
tortura moderna, Arar non porta tracce fisiche delle sevizie
subite. Le sue cicatrici sono prima di tutto di natura
psicologica. Alex Neve, responsabile di Amnesty
International in Canada, si dice convinto, per pi— di un
motivo, che Arar dica la verit… sul modo in cui Š stato
trattato: ®Nei miei lunghi anni di lavoro con Amnesty
International ho interrogato gente sopravvissuta alla
tortura qui in Canada e nei campi di rifugiati, ho parlato
con persone appena uscite dal carcere, e ho trovato che la
sua esperienza personale corrispondeva a quanto sapevo, a
quello che avevo saputo parlando con altre vittime¯.
Chi Š dunque responsabile del sistema detto di
®restituzione straordinaria¯? Chi lo appoggia nei centri
di potere a Washington? Ci siamo recati a Fall's Church
in Virginia, dove vive Michael Scheuer, per saperne di pi—
sui metodi impiegati nella guerra contro il terrorismo e
chiedergli perch‚, quando era a capo dell'unit…
della CIA incaricata di ritrovare bin Laden, la restituzione
era diventata una pratica corrente. Scheuer in genere ama
parlar chiaro: ha scritto due opere su al Qaeda - usando la
firma di ®Anonimo¯ quando ancora lavorava alla CIA -, di
cui l'ultimo uscito si intitola "Imperial
Hubris" (®L'orgoglio imperiale¯). Ma non si era
mai espresso con una tale franchezza su un argomento cos
delicato. Ha sottolineato che tutte le operazioni di
®restituzione¯ erano approvate da avvocati.
®All'interno della CIA opera un notevole servizio
giuridico, mentre una sezione del dipartimento di giustizia
Š incaricata di dare al lavoro dell'agenzia una base
giuridica, inoltre un plotone di avvocati lavora
all'interno del Consiglio nazionale di sicurezza. Tutti
questi legali, in un modo o nell'altro, lavorano su
queste faccende e convalidano la procedura. L'idea che
possa trattarsi di una pratica scellerata inventata da un
singolo individuo Š semplicemente assurda¯. Scheuer
ricorda che, quando organizzava questo tipo di operazioni,
il via libera doveva arrivare dal direttore della CIA o dal
vice direttore. ®Erano solo ed esclusivamente i numero uno
e due della agenzia d'informazione che firmavano¯.
Ogni volta che eseguiva un'operazione di
®restituzione¯, l'ex agente era convinto che la
persona interessata ®meritasse di scomparire dalla
circolazione¯. Anche se ®Š impossibile non
commettere errori in un lavoro di spionaggio e informazione.
Ma le operazioni non sono mai state condotte in modo
superficiale. Si trattava di un lavoro serio come pochi, e
se si sbagliava, si sbagliava. I fatti si ritorcevano contro
di noi¯. Quanto al rischio di sevizie per i
sospettati, Scheuer non si emoziona: ®Il problema di fondo
Š questo: far sparire dalla circolazione una persona di cui
sei sicuro che sia coinvolta (o pensi possa esserlo), in
operazioni in grado di provocare vittime americane,
rappresenta un'azione che vale le pena di fare¯. Anche
se la persona rischia di essere torturata? ®Non siamo noi a
torturare. E il quadro che Š stato fatto della tortura in
Egitto e in Arabia saudita ha fortemente subito
l'influenza di Hollywood. E' ipocrita preoccuparsi
di quello che fanno gli egiziani a individui che sono
terroristi e non condannare gli israeliani per quello che
fanno a gente che considerano terroristi. I diritti umani
sono n concetto molto flessibile. Tutto dipende dal grado di
ipocrisia per cui si opta di giorno in giorno¯. Per
rendere giustizia a Scheuer, precisiamo che si interroga
almeno sulla ®restituzione¯ come tattica a lungo termine.
Ritiene che, almeno in parte, l'esistenza
dell'estremismo islamico si debba proprio a regimi
autoritari come Egitto e la Giordania e che, da un punto di
vista strategico, il fatto di lavorare a cos stretto
contatto con tali regimi non abbia gran senso.
®L'arresto di un individuo sospetto rappresenta un
successo tecnico, ma noi perdiamo sul piano strategico
proprio a causa del sostegno che offriamo alle dittature del
mondo musulmano¯. Tuttavia, aggiunge, cosa possono
fare gli Stati uniti di questi detenuti? I dirigenti
politici non vogliono che i terroristi siano riportati sul
suolo americano e giudicati da tribunali americani. ®Ci
sono molte situazioni nel mondo in cui non abbiamo poi tanta
possibilit… di scelta e, talvolta, siamo costretti a
lavorare col diavolo¯. Fin quando chi deve decidere non si
pronuncer… sul modo in cui trattare questi prigionieri nel
quadro del sistema giuridico americano, la CIA non ha altra
scelta che ®fare quello che pu• con i mezzi a
disposizione¯. Secondo Scheuer, il numero di
®restituzioni¯ di presunti terroristi sunniti da parte
della CIA ammonterebbe a cento. Ma altri, tra i quali Baer,
ritengono che la cifra sia in realt… molto pi— alta.
Pensano che dopo l'11 settembre, il dipartimento della
difesa di Donald Rumsfeld abbia iniziato a trasferire
prigionieri in tutto il mondo e che l'esercito americano
abbia inviato centinaia di detenuti nelle carceri del Medio
Oriente.
RAPIMENTO AMERICANO IN ITALIA.
IL MINISTERO della difesa e la CIA rifiutano di
parlare del sistema di ®restituzione¯ . Ma noi abbiamo
interrogato Danielle Pletka, vice presidente
dell'American Enterprise Institute, un gruppo di ricerca
che condivide le idee dell'amministrazione Bush. ®Non
sono certo una sostenitrice della tortura¯, ci ha
dichiarato, precisando che disapprova il modo in cui Siria o
Egitto gestiscono sia le carceri che il loro sistema di
sicurezza. Ma ®ci sono casi, in tempo di guerra, in cui Š
necessario fare le cose in modo totalmente inaccettabile per
la maggior parte della gente perbene. Non voglio dire che
gli Stati Uniti si dedichino regolarmente a questo tipo di
pratiche, perch‚ non credo affatto che sia un modo di
agire sistematico. Detto questo, se a un certo momento Š
assolutamente necessario trovare qualcosa, bisogna
assolutamente trovarla, e non Š una cosa che si possa fare
al 'Club Med'¯. Tralasciando per un attimo
considerazioni di ordine morale o di efficienza, in che
misura queste operazioni sono legali? Pletka ci ha risposto
che, non essendo avvocato, non pu• pronunciarsi su questo
punto. La Convenzione delle Nazioni unite contro la tortura,
ratificata dagli Stati uniti e sostenuta dal presidente
George W. Bush, prevede che ®nessuno stato membro
espeller…, rimander… indietro o estrader… una persona
verso un altro stato, dove ci siano seri motivi di credere
che rischi di essere sottoposta a tortura¯. E tutti gli
anni, il dipartimento di stato americano condanna le
violazioni dei diritti umani e le torture commesse in paesi
come l'Egitto, la Siria e l'Arabia saudita. Il
rapporto dell'anno scorso sull'Egitto, per esempio,
sottolineava che la tortura Š ®consueta e
persistente.¯ Come pu• la ®restituzione¯ essere
legale? Nessuno ha voluto risponderci, al dipartimento di
giustizia. Per il momento, il fondamento giuridico di questa
pratica da parte degli Stati uniti Š coperto dal segreto di
stato. Ma l'atteggiamento evasivo tenuto da Washington a
livello ufficiale, potrebbe anche essere dovuto al pericolo
crescente di doverne rispondere in tribunale. Oltre al
rischio di azioni giudiziarie intentate da tribunali
americani, sono state aperte varie inchieste su presunti
rapimenti da parte della CIA sul suolo europeo. La Germania
funziona come base privilegiata per gli aerei
dell'agenzia che effettuano espulsioni nel quadro delle
®restituzioni¯. La consultazione dei giornali di bordo
mostra molti scali del Gulfstream e di un Boeing 737,
utilizzato per gli stessi scopi, all'aeroporto di
Francoforte. In Germania Š stata aperta
un'inchiesta giudiziaria sul caso Khaled El-Masri, un
cittadino tedesco residente a Ulm, che afferma di essere
stato rapito a Skopje, in Macedonia, il 31 dicembre 2003.
Tre settimane pi— tardi, Š stato trasferito in aereo in
una prigione americana in Afghanistan, dove sarebbe stato
picchiato molte volte prima di essere liberato, quattro mesi
pi— tardi, e abbandonato lungo una strada in Albania. In
un primo momento, le sue affermazioni sono apparse poco
plausibili, ma i giornali di bordo indicano con chiarezza
che Š stato veramente trasportato da Skopje, il 23 gennaio
2004, a bordo del Boeing 737 della CIA. Questi documenti
provano che l'aereo, proveniente da Majorca, ha
imbarcato Khaled El-Masri a Kabul via Baghdad.
L'episodio rischia di mettere la CIA in una situazione
delicata nei confronti dei suoi omologhi tedeschi, che
saranno probabilmente costretti a considerare il caso di
Khaled El-Masri un rapimento illegale. Anche in Italia
Š in corso un'inchiesta giudiziaria per quanto riguarda
il rapimento in una strada di Milano, in pieno giorno, di un
presunto militante di al Qaeda. Alcuni agenti americani sono
sospettati di averlo rapito senza alcun mandato, in un paese
che Š uno degli alleati europei pi— vicini agli Stati
uniti. Il 16 febbraio 2003, a mezzogiorno, in via
Guerzona a Milano, scompare Abu Omar di nazionalit…
egiziana. L'uomo era appena uscito di casa per recarsi
alla moschea, che dista dieci minuti a piedi. Secondo un
testimone, Š stato arrestato per strada da tre uomini
bianchi, che avevano parcheggiato un camioncino sul
marciapiede. Abu Omar era sorvegliato dalle autorit…
italiane, le quali hanno per• negato qualsiasi
coinvolgimento nell'azione. Si suppone che sia stato
rapito da agenti americani, condotto alla base aerea
statunitense di Aviano e trasferito in Egitto. Armando
Spataro, il procuratore aggiunto di Milano incaricato
dell'inchiesta, rifiuta, in questa fase, di accusare
esplicitamente gli americani, ma tratta il caso come un
rapimento e afferma di essere certo che Abu Omar si trovi
attualmente in Egitto. Una partecipazione americana a questa
operazione, ci ha spiegato, ®rappresenterebbe una grave
violazione del diritto italiano. Un'azione di questo
tipo Š assolutamente illegale¯.
NOTE.
(1) Intervista per un programma radiofonico della
B.B.C. (File on 4), 8 febbraio 2005. (2) ®Uomo forte¯
di Panama, ex agente della CIA legato al narcotraffico, il
generale Noriega, arrestato il 3 gennaio 1990, Š stato poi
estradato in Florida nel corso dell'operazione ®Giusta
causa¯, che ha visto gli Stati uniti invadere Panama.
Giudicato in condizioni poco chiare, nel luglio 1992 Š
stato condannato a quarant'anni di carcere. (3) Si
legga Michel Gourd, ®Canada: la rapida diffusione
dell'arbitrio di polizia¯, "Le Monde diplomatique
- il manifesto", febbraio 2005.
(Traduzione
di Graziana Panaccione)
I SERVIZI SEGRETI
COSTRUISCONO UN NUOVO NEMICO. I mercanti della paura e
la fabbrica dei colpevoli, di Laurent Bonelli
(Ricercatore di scienze politiche all'universit…
Parigi X - Nanterre).
[Con la scomparsa del
®pericolo comunista¯ e dell'®impero del male¯, i
servizi segreti europei e americani sono stati privati di un
nemico che giustificava la loro esistenza e i fondi
stanziati. Dopo l'11 settembre, facendo leva sulle
attivit… dei gruppi terroristi, eterogenei e disparati,
hanno costruito un nuovo nemico strategico, portatore di una
visione globale e deciso a mettere in pericolo i valori
fondamentali della libert… e della democrazia].
®SIAMO ENTRATI in un nuovo 'periodo' della
storia del terrorismo. Questa nuova fase, meno regionale e
nazionale, Š caratterizzata da un terrorismo suicida, da
attentati ad opera di terroristi appartenenti a gruppi che
non hanno alcun interesse al negoziato, e cercano
volontariamente di infliggere danni gravissimi ai civili
(1)¯. In questi termini, dopo gli attentati dell'11
settembre 2001 negli Stati Uniti, la direttrice generale del
Security Service britannico (M15) Eliza Manningham-Buller ha
fedelmente riassunto le difficolt… che i gruppi del tipo
di al Qaeda presentano per le autorit… politiche e i
servizi d'informazione occidentali. In effetti
per•, la lotta contro il terrorismo Š assai meno univoca
di quanto potrebbero far pensare le virili dichiarazioni di
fermezza dei vari ministri degli interni (si ricorder… la
frase di Charles Pasqua: ®Bisogna terrorizzare i
terroristi¯). E' piuttosto il risultato di molteplici
transazioni tra i governi, le agenzie di informazione e i
gruppi clandestini, ove ciascuno fa giocare i propri
interessi politici e organizzativi e tenta di imporre la
propria ®verit…¯. Il termine ®terrorismo¯ non
descrive peraltro une realt… obiettiva e valida per tutti.
Durante la seconda guerra mondiale, per le forze armate
tedesche i combattenti della Resistenza erano terroristi; e
oggi questo termine Š applicato dai russi ai guerriglieri
ceceni. D'altra parte, i gruppi clandestini non
rivendicano mai questa definizione, ma scelgono di
definirsi, a seconda dei casi, ®combattenti della
libert…¯, ®nazionalisti¯, ®avanguardia del
proletariato¯, ®soldati dell'islam¯ eccetera.
L'etichetta di ®terrorismo¯ non Š dunque altro che
uno strumento per delegittimare determinati movimenti e le
loro rivendicazioni. Ci• spiega da un lato
l'impossibilit… di arrivare a una definizione unanime
del terrorismo, nel tempo e nello spazio, e dall'altro
le diverse strategie usate dai governi per affrontare questo
fenomeno: il non intervento, le pressioni, il negoziato, la
repressione poliziesca o l'azione militare. Le risposte
dipendono dai rapporti di forze politici tra le parti in
campo, dalla loro evoluzione e da quella degli obiettivi dei
gruppi clandestini, oltre che dalle diverse modalit…
d'azione. Nel confronto con questa violenza
politica, i servizi di informazione giocano un ruolo
centrale: quello di fornire alle autorit…, attraverso la
loro opera di reperimento, identificazione e sorveglianza,
le conoscenze che consentano di anticipare le crisi e la
loro evoluzione, di eleggere i propri interlocutori e di
essere al corrente delle strategie di questi avversari. Ma
il loro ruolo non Š certo soltanto quello di semplici
strumenti dei decisoli politici. Le strategie che mettono in
campo sono numerose, con azioni volte a squalificare
pubblicamente taluni gruppi, a sabotarne le iniziative, a
distruggere - moralmente e a volte anche fisicamente - i
loro leader, a demoralizzare i militanti o a esacerbare le
loro tensioni interne (2). Nel caso dei servizi di
informazione francesi, noti con la sigla di R.G.
(Renseignements G‚n‚raux), queste pratiche erano
addirittura assegnate come compito esclusivo di alcune
sezioni, dai metodi discreti e a volte illegali: la sezione
manipolazione, il gruppo delle inchieste riservate e altre
cellule operative pi— informali. In Spagna, il CESID dava
il suo appoggio ai GAI (Gruppi antiterrorismo di
liberazione) che verso la fine degli anni '80
assassinarono alcuni baschi rifugiati in Francia. In Gran
Bretagna, i servizi di informazione hanno partecipato
all'elaborazione delle pratiche di ®shoot to kill¯ per
l'eliminazione di presunti militanti dell'IRA
(Armata Repubblicana Irlandese). In altri termini, questi
servizi funzionano come un vettore parzialmente autonomo
dell'esercizio della violenza di stato; e influiscono
con le loro azioni sia sulle strategie dei gruppi
clandestini che su quelle delle autorit…. Ma
soprattutto, le loro attivit… consuete - selezione delle
informazioni, analisi, interpretazione, prospettive -
partecipano alla delimitazione del gioco politico. I servizi
di informazione contribuiscono infatti ad ammettervi, o al
contrario ad escluderne taluni interlocutori qualificandoli
o squalificandoli in base alle loro proprie valutazioni. E
in questo senso, facendo pesare le loro specifiche
modalit… di percezione, essi giocano un ruolo, spesso
misconosciuto, di guardiani dell'ordine politico.
Al di l… delle differenze, tutti i membri dei servizi di
informazione hanno in comune la tendenza ad assegnare un
ruolo centrale ai rapporti di forze politici. In questo
senso, i princpi che informano la loro azione sono opposti
a quelli dell'apparato giudiziario, il cui punto di
riferimento centrale Š il diritto (la legge). Anche quando
sono poliziotti, gli agenti dell'informazione si
distinguono dai loro colleghi della polizia giudiziaria o
urbana, e non solo per la diversit… della loro missione.
Nella misura in cui la loro carriera professionale si svolge
essenzialmente nell'ambito dei servizi di informazione,
essi finiscono per interiorizzarne la prassi e la
consuetudine burocratica, e una visione del mondo che Š
retaggio della loro storia. E questo apprendistato forma in
loro propensioni specifiche, caratterizzate
dall'interesse per il gioco politico, da una notevole
competenza pratica dei suoi meccanismi e obiettivi, nonch‚
dall'attaccamento all'ordine costituito e alla sua
conservazione. Cos la logica del sospetto, che
caratterizza in genere la figura del poliziotto, viene
importata nell'attivit… politica: e ci• aiuta a
comprendere il frequente ricorso alle spiegazioni in termini
di ®complotto¯ e di ®manipolazione¯.
IL
CONTROLLO DEI GRUPPI PIU' RADICALI.
UNA DELLE
MANIFESTAZIONI pi— esplicite di queste propensioni Š la
tendenza dei servizi di informazione a prestare ai propri
avversari un grado di organizzazione che nelle loro
relazioni o sintesi Š spesso sopravvalutato. Ogni minima
iniziativa locale viene interpretata come parte integrante
di una strategia globale, e non di rado si attribuisce ai
gruppi o agli individui autonomi il ruolo di agenti di una
ben strutturata organizzazione clandestina. Ad esempio Yves
Bertrand, che ha diretto gli R.G. dal 1992 al 2004, ha
commentato il servizio di sorveglianza nelle moschee nei
seguenti termini: ®Siamo stati, ad esempio, particolarmente
vigili dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Vari
osservatori si aspettavano numerosi atti di sedizione (...).
Curiosamente, i responsabili delle moschee e delle
associazioni hanno controllato benissimo le loro truppe -
cosa che peraltro non dovrebbe affatto rassicurarci. Ci•
significa (...) che la comunit… Š assai ben controllata
da queste associazioni (3)¯. In questo tipo di
analisi, la calma Š peggiore della tempesta: si pensa che
dissimuli qualcosa di anche pi— inquietante. Nel prisma di
questa visione minacciosa del mondo, in cui l'occulto
predomina sul visibile, la riprovazione quasi unanime
espressa per quei sanguinosi attentati diventa un ulteriore
motivo di preoccupazione, e quindi una giustificazione in
pi— per intensificare l'attivit… di sorveglianza.
Ecco perch‚ la tendenza a ®gonfiare¯ la minaccia, anche
se non Š necessariamente cinica, va indubbiamente a tutto
vantaggio dei servizi e dei loro agenti, ai quali assicura
vantaggi tanto materiali (in termini di stanziamenti di
mezzi e di fondi) quanto simbolici (importanza attribuita ai
servizi , riconoscimenti personali). Per quanto
riguarda l'islam, la sorveglianza sulle comunit…
musulmane, e in particolare sui luoghi di culto, sui leader
e sulle associazioni religiose Š iniziata assai prima degli
attentati che hanno colpito il World Trade Center di New
York e il Pentagono. Per il controspionaggio Š
un'attivit… abituale. Peraltro, i servizi di
informazione di vari paesi d'emigrazione (in particolare
del Maghreb) si servono da tempo delle infrastrutture
religiose per controllare i loro esiliati. Ma
l'interesse delle agenzie occidentali per la comunit…
musulmane ha preso una piega molto diversa in seguito a vari
eventi internazionali legati all'islamismo politico. In
Francia, le principali tappe dello sviluppo delle sezioni
specializzate dei servizi informativi coincidono con la
rivoluzione iraniana del 1979, gli sviluppi della situazione
in Medio oriente, gli attentati della rete Fouad Ali Saleh
del 1985-86, e soprattutto con la guerra in Algeria dopo il
giugno 1991, sfociata nel 1995 su una nuova ondata di
attentati. L'attenzione si era concentrata allora sulle
attivit… di gruppi islamisti armati (essenzialmente
algerini) sia per contrastare le loro velleit… di azioni
violente sul territorio che per scompaginarne la logistica
(propaganda, reclutamento, circuiti di finanziamento
eccetera). In Gran Bretagna, l'attenzione dei
servizi di informazione per i musulmani Š suscitata
dapprima dall'afflusso di rifugiati pakistani e dei
Fratelli musulmani braccati nelle ex colonie britanniche; ma
rester… marginale a lungo, finch‚ l'attenzione
sar… focalizzata sul conflitto con l'Irlanda del Nord.
In Spagna il cambiamento Š ancora pi— recente, dato che
fino a poco tempo fa le energie dei servizi di informazione
spagnoli sono state quasi totalmente assorbite dalla
questione basca. Gli attentati dell'11 settembre 2001 e
dell'11 marzo 2004 hanno per• ridefinito, anche se non
in maniera uniforme, l'attivit… di queste agenzie; e
hanno soprattutto modificato radicalmente le abituali
modalit… d'azione, storicamente costituite, nei
confronti della violenza politica. Improvvisamente, in tempi
di pace, sul territorio di uno stato occidentale si Š
perpetrato un massacro di massa, senza riguardo alcuno per
la qualit… (sociale, politica o confessionale) delle
vittime. E soprattutto, questi attentati hanno sovvertito i
princpi fondamentali che erano stati alla base della
visione e della suddivisione dell'arena politica. I loro
autori non si richiamano alle rivendicazioni
etno-nazionaliste o di classe che in passato avevano
caratterizzato la violenza politica, e danno prova dello
stesso atteggiamento in un gran numero conflitti, compresi
quelli che coinvolgono (ad esempio in Palestina o in
Cecenia) i movimenti radicali musulmani. I rapporti con
i movimenti che si richiamano ad al Qaeda, al di l… del
loro disdegno per il negoziato politico tradizionale, sono
resi anche pi— complessi dall'autonomia
tattico-strategica di questi gruppi, privi oltre tutto di
una precisa base territoriale o sociale. A differenza di
altri gruppi politici clandestini, per i quali i servizi di
informazione avevano interlocutori identificabili - sia
all'interno stesso di quei movimenti, sia presso
entit… politiche di facciata o in seno ai governi che li
sostenevano - le organizzazioni di questo tipo si presentano
come ®un nemico anonimo e senza volto (4)¯. Si tratta
dunque di reperire, in seno alle comunit… musulmane, gli
individui suscettibili di entrare a far parte dei gruppi
radicali. Oltre a sorvegliare le moschee, i luoghi di
predicazione, le associazioni culturali eccetera, alcuni
servizi di informazione ricorrono sempre pi— spesso
all'elaborazione di ®profili¯ considerati tipici in
questo senso. Si tratta di mettere a punto, prendendo le
mosse dallo studio di una serie di casi di individui
coinvolti in azioni clandestine, modelli di traiettorie
sociali, per poi sottoporre le persone rispondenti a quelle
caratteristiche a una particolare sorveglianza. Ad
esempio, l'attenzione delle agenzie scatta quasi
automaticamente in presenza di un insieme di dati quali
l'origine straniera (soprattutto se di un paese
musulmano), un livello di studi relativamente elevato, la
frequentazione di una determinata associazione o moschea (in
particolare se ®fondamentalista¯ o ®salafista¯), oltre a
frequenti viaggi o soggiorni all'estero e interruzioni
dell'attivit… professionale. Ci• vale anche per i
®convertiti¯, vera e propria metafora del nemico
invisibile: confusi tra la popolazione, beneficiano di tutti
i vantaggi della nazionalit… (libera circolazione,
protezione giuridica, agevolazioni amministrative
eccetera). La legittima preoccupazione dei governi,
presi in contropiede da questa minaccia, e le difficolt…
incontrate nel fronteggiarla sono invocate per spiegare e
giustificare l'adozione di mezzi straordinari e di norme
limitative della libert…, nel campo della polizia come in
quello giudiziario (5). Per molti aspetti, siamo in
presenza una riconfigurazione dell'equilibrio tra la
logica dell'informazione (il sospetto) e quella del
mondo giudiziario (l'esibizione della prova). La figura
del sospettato prende cos il sopravvento su quella del
colpevole. Il campo di detenzione di Guantanamo incarna
l'esempio pi— sconvolgente di questa logica
dell'informazione: rinchiudere gli individui sospetti
per estorcere loro notizie, fuori dalla tutela di ogni pi—
elementare garanzia giuridica. Ma per quanto estremo, questo
esempio non rappresenta affatto un caso isolato. In Gran
Bretagna, l'Anti-terrorism, Crime and Security Act,
modificato nel dicembre 2001, ha consentito la detenzione
illimitata di persone sospettate di essere coinvolte nel
terrorismo internazionale, senza che la loro colpevolezza
sia mai stata giuridicamente accertata (vedi box). In
Francia, un'applicazione molto estensiva (in particolare
per quanto attiene al capo d'imputazione di
®associazione a delinquere in relazione con un'impresa
terroristica¯) della normativa antiterrorismo del 1986,
consente un tipo di strategia denominata ®calcio nel
formicaio¯: l'arresto in massa di individui sospettati
di intrattenere legami con gruppi clandestini allo scopo di
®disorganizzare le reti¯. E poco importa se al processo,
dopo una detenzione preventiva durata magari 24 mesi, la
stragrande maggioranza degli arrestati risulta innocente.
Come regola generale, per quanto riguarda il ®terrorismo
islamista¯, si nota un'enorme sproporzione tra il
numero degli arresti e delle ipotesi di reato e quello dei
casi accertati di colpevolezza. Questo clima di
sospetto, lungi dal limitarsi alla lotta al terrorismo,
mette oltre tutto in forse, soprattutto in Francia, la
lealt… delle comunit… musulmane. Nell'ottica dei
servizi di informazione, condizionata dalla loro
predisposizione antisovversiva, ogni elemento, evento o
attivit… culturale o religiosa Š visto in relazione
all'ipotesi di velleit… politiche di sovversione
dell'ordine costituito da parte di organizzazione
strutturate che agirebbero sotto mentite spoglie. Ad
esempio, i servizi di informazione francesi sono
particolarmente attenti ai gruppi musulmani dediti al
proselitismo e alla predicazione nei quartieri popolari
(quali ad esempio la Jama'a at-Tabligh), e persino al
ruolo conciliatorio di talune associazioni o da leader
religiosi in situazioni di tensione in qualche quartiere
suburbano. Ma data l'impossibilit… di misurare
l'impatto diretto di queste influenze, si ricorre alla
nozione alquanto vaga di ®comunitarismo¯, percepito come
minaccia all'unit… repubblicana attraverso
l'esaltazione di un'identit… ®musulmana¯. I
servizi francesi hanno persino elaborato una ®griglia di
valutazione contabile¯ del grado di ripiegamento
comunitario dei vari quartieri, sulla scorta di otto
indicatori: l'esistenza di un ®numero rilevante di
famiglie immigrate, talora praticanti la poligamia¯ e di un
®tessuto associativo comunitario¯; la ®presenza di negozi
etnici¯; il ®moltiplicarsi dei luoghi di culto
musulmani¯; la ®diffusione dell'abbigliamento
orientale e religioso¯; la ®presenza di scritte antisemite
e antioccidentali sui muri¯; l®esistenza, in seno alle
scuole, di classi separate per i figli degli immigrati pi—
recenti che non parlano il francese¯; e infine la
®difficolt… per i francesi d'origine a rimanere nel
quartiere¯. Questi indicatori si rifanno all'immagine
di un'integrazione repubblicana legata al modello
storico di sviluppo dello stato, e caratterizzata dalla
cancellazione delle differenze regionali e culturali. E
servono quindi a richiamare all'ordine qualsiasi
manifestazione che contrasti in qualche modo con quel
modello di riferimento.
TERRORISMO NELLE
ZONE SENSIBILI.
SI IMPONE per• la massima
prudenza: le adesioni religiose possono infatti rivestire le
pi— diverse forme, che vanno da un polo spirituale a un
altro pi— culturale, e si richiamano a motivazioni molto
diverse, dando luogo in seno all'islam a pratiche,
comportamenti e usanze sociali che non hanno alcun legame
tra loro. Cosa pu• esserci in comune tra la passione per
gli studi teologici di uno studente o di una studentessa, e
il disagio di molti adolescenti in situazioni socialmente
deteriorate, che cercano di ritrovare una qualche forma di
dignit… personale ®fabbricandosi¯ un'identit…
pi— o meno legata all'islam (6)? Come si fa a
omologare la demonizzazione dell'Occidente predicata da
alcuni capi religiosi con le critiche alla politica
israeliana da parte di associazioni comunitarie? E cosa ha a
che fare tutto questo con il radicalismo di certi gruppi di
giovani delle aree suburbane che votano per il Fronte
nazionale - come del resto molti operai condannati al
precariato - quasi a segnare un'ultima frontiera
rispetto al gruppo nel quale temono di cadere? O di altri
che incolpano della propria attuale situazione ®le donne¯,
®gli ebrei¯ o ®l'Occidente¯? Le logiche sono
diverse, cos come i movimenti e le manifestazioni. Certo,
in ciascuno di questi casi si arriva a volte ad azioni o
gesti intollerabili, che vanno combattuti, senza per• fare
di ogni erba un fascio. Ma Š proprio questo che stanno
facendo i mercanti della paura, interessati a proiettare
un'immagine apocalittica del mondo, al servizio dei loro
interessi economici o politici. In netto contrasto con le
ricerche su vari individui coinvolti in atti di violenza,
dalle quali emerge la singolarit… delle traiettorie e
delle vicende biografiche all'origine di queste scelte
(7), altri (ad esempio Alain Bauer o Xavier Raufer) non
esitano a vedere in un incendio volontario un ®attentato a
bassa intensit…¯; o ad affermare che ®a partire da aree
di illegalit… inaccessibili alle forze dell'ordine e
formicolanti di armi da guerra, assicurare la logistica di
una rete terroristica Š un gioco da bambini, nel senso
stretto del termine (8)¯. Spiegazioni del genere
vorrebbero imporci un'immagine costruita in qualche
cenacolo strategico alla ricerca di un nemico globale dopo
la caduta dell'URSS (9): quella di una religione
omogenea e guerriera, con ambizioni di conquista e un
crescendo di rivendicazioni per l'esercizio del culto
musulmano nei paesi occidentali. E tutto questo si presenta
aggregato in un unico blocco minaccioso. Quanto alla
critica del ®comunitarismo¯ , quale si sviluppa nei
discorsi ufficiali, potrebbe non essere altro che un facile
espediente per lavarsi le mani dagli effetti devastanti
della politica economica e sociale portata avanti da un
ventennio a questa parte. Nel 2004, nelle zone urbane
®sensibili¯ (ZUS), i giovani tra i 20 e i 29 anni
disoccupati e esclusi da ogni attivit… (anche di
formazione) erano il 33%, contro una media del 12% a livello
nazionale. Per gli immigrati non europei che risiedono in
quelle zone la percentuale di opportunit… di trovare un
posto di lavoro Š inferiore del 17,2 a confronto con i loro
omologhi di nazionalit… francese (10). Se a tutto questo
si aggiunge l'assenza di diritti politici in buona parte
dei casi, e in molti altri l'auto-esclusione dovuta alla
distanza crescente tra i partiti (in particolare di
sinistra) e gli ambienti popolari, e se si tiene conto del
degrado dei servizi pubblici, delle molteplici forme di
discriminazione quotidiana, dei reiterati controlli di
polizia e della giustizia spesso negata, le alte strida che
sentiamo lanciare sul pericolo ®comunitarista¯ potrebbero
far sorridere. Passando sotto silenzio le condizioni di
precariet… di quelle aree urbane (e le relative cause) si
pronuncia la condanna morale di comportamenti che di fatto
sono forme di adattamento, individuali o collettive, a
quello stato di indigenza. E ci si mobilita in nome di un
progetto repubblicano idealizzato, avendo cura di occultarne
le carenze in termini di uguaglianza. Comunque sia, che
si parli di terrorismo o di ®comunitarismo¯, l'islam
appare oggi come un progetto di sovversione globale
suscettibile di prendere il posto del comunismo, battuto
dalla ristrutturazione del capitalismo post-fordista e dal
tracollo dell'URSS. Di fatto, l'islam presenta le
caratteristiche cumulate di una dimensione transnazionale e
della presenza di importanti comunit… insediate nei paesi
occidentali, ai gradini inferiori della gerarchia sociale.
Si tratta di interpretazioni che provengono direttamente dal
lavoro dei servizi di informazione e dalla predisposizione
dei loro agenti. E il loro successo si spiega da un lato con
le posizioni istituzionali che occupano nella divisione del
lavoro politico, e dall'altro con il discorso di taluni
gruppi religiosi, anch'essi interessati a polarizzare le
posizioni, ostentando un peso, una forza e una credibilit…
che di fatto non hanno. Ma con buona pace degli uni e degli
altri, non tutti gli immigrati sono musulmani, e non tutti i
musulmani sono militanti politici dell'islam.
Attraverso le riformulazioni interessate della questione
sociale, in un'ottica religiosa o di sicurezza, si
dissimulano le cause di fondo delle effettive difficolt…
in cui versano oggi i ceti popolari, logorati, politicamente
e socialmente, da decenni di riforme neo-liberiste. Cos si
ridefiniscono o si suscitano al loro interno linee di
frattura che rendono ancora pi— ardua la riconquista
collettiva di un futuro migliore. Ma se fosse proprio questo
il loro progetto?
NOTE.
(1)
"Global Terrorism: Are we meeting the challenge?"
Conferenza al City of London Police Headquarters, ottobre
2003. Quest'inchiesta comparativa riguarda i servizi di
intelligence francesi Renseignements g‚n‚raux (R.G.) e
Direzione della Sorveglianza del Territorio (D.S.T.); quelli
britannici: Security service e Special branch (So12) e
quelli spagnoli: Comisar¡a general de informaci¢n (C.G.I.)
e Centro nacional de intelligencia (C.N.I.), succeduto nel
2002 al Centro superior de informaci¢n de la defensa
(CESID). (2) Gary T. Marx, "Undercover. Police
Surveillance in America", University of California
Press, Berkeley, 1988. (3) "Soulign‚ par
l'auteur". Rapporto di Jean-Louis Debr‚ sulla
questione dei segni religiosi portati a scuola, (n. 1275)
Assemblea nazionale, dicembre 2003. (4)
L'espressione Š di Jorge Dezcallar de Mazarredo,
direttore del CESID spagnolo e quindi del C.N.I., dal 2001
al 2004. (5) Un osservatorio delle pratiche e delle
politiche in materia di anti-terrorismo nei diversi stati
dell'Unione e a livello comunitario Š stato istituito
nel quadro del programma europeo Challenge. I dati e le
analisi sono accessibili su www.libertysecurity.org.
(6) Si veda Jocelyne Cesari, "Musulmans et
r‚publicains. Les jeunes, l'islam et la France",
Bruxelles, Complexe 1998. (7) St‚phane Beaud e
Olivier Masclet, ®Un passage … l'acte improbable?
Notes de recherche sur la trajectoire sociale de Zacarias
Moussaoui¯, "French Politics, Culture and
Society", vol. 20, n. 2, New York Univerity, New York,
estate 2002. (8) Alain Bauer e Xavier Raufer, "La
guerre ne fait que commencer", J. C. LattŠs, Parigi
2002. (9) Segnatamente Samuel Huntington, "Lo
scontro di civilt…", Garzanti, 2001. (10)
"Observatoire des zones sensibles, Rapport 2004",
Editions de la Div, 2004. Le ZUS rappresentano 751 quartieri
distribuiti sull'insieme del territorio e contano
4.672.089 abitanti.
(Traduzione di Elisabetta
Horvat).
----------------------- Box.
TUTTI SOSPETTI, TUTTI COLPEVOLI.
LA
NORMATIVA antiterrorismo britannica, (Anti-Terrorism, Crime
and Security Act) varata nel 2000 e modificata nel dicembre
2001, ha reso possibile la detenzione a tempo indeterminato,
senza giudizio n‚ atto d'accusa, di cittadini
stranieri sospettati di terrorismo che non possono essere
espulsi, o rifiutano l'espulsione. Con questa prassi,
diciassette persone (di cui otto per ben tre anni) sono
state rinchiuse nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh
a Londra. Il 16 dicembre 2004 queste misure sono state
dichiarate illegali dalla suprema magistratura britannica,
in quanto contrarie ®agli istinti e alle tradizioni del
Regno unito¯, nonch‚ discriminatorie, dal momento che
colpiscono solo gli stranieri. Il 26 gennaio 2005 il
ministro dell'interno Charles Clark ha abolito la
distinzione tra cittadini britannici e stranieri, proponendo
che anche in assenza di prove ricevibili in giustizia, tutti
gli individui sospettati di intrattenere (o di aver avuto in
passato) collegamenti con attivit… terroristiche vengano
sottoposti a una serie di controlli (Control Orders). Ai
sospettati si pu• imporre ad esempio - per un periodo di
12 mesi, rinnovabili a volont… - il coprifuoco, il
domicilio coatto, un ®marker¯ (un braccialetto
elettronico), o una serie di restrizioni nell'accesso
alle comunicazioni (quali il telefono o Internet). Per
qualunque infrazione si prevedono pene detentive. La
violenta opposizione dei parlamentari ha costretto il
governo ad accettare per questi controlli l'approvazione
preventiva del giudice. Sono rimaste invece inascoltate le
voci che rivendicavano l'obbligo di produrre prove
(anzich‚ semplici sospetti) per privare un individuo delle
sue libert… fondamentali. E' questa la filosofia su
cui si regge il Prevention Terrorism Act adottato l'11
marzo 2005, che gi… caratterizza tutto il complesso delle
misure in vigore per lottare contro i comportamenti
®antisociali¯ dei giovani di estrazione popolare.
L'Anti-Social Behaviour Order (ASBO) consente alle
autorit… di imporre restrizioni, quali il divieto di
frequentare un dato quartiere, di usare i mezzi di trasporto
pubblici o un telefono cellulare, a molti adolescenti che
pur non avendo commesso alcun reato, si comportano in
maniera suscettibile di ®spaventare, allarmare o
tormentare¯ il vicinato... Ogni infrazione a questi
controlli pu• essere punita con il carcere (fino a 5
anni). Si Š dunque scelta un'unica strada per la
®guerra all'incivilt…¯ e la ®guerra al
terrorismo¯: quella di rendere la vita impossibile ad
alcuni individui, per poi rinchiuderli non appena
contravvengano al drastico inquadramento quotidiano che
viene loro imposto. Si vuole giustificare questo sacrificio
delle libert… individuali in nome dell'urgenza e della
portata della ®minaccia¯ che peserebbe sulla societ…. A
questo porta l'ossessione della sicurezza, che trasforma
i sospettati in colpevoli, senza neppure l'elementare
diritto di difendersi. In questo modo si banalizza uno stato
d'emergenza, ai danni di individui o di gruppi che
derogano dalla ®normalit…¯ dell'ordine neoliberista.
Chi pu• essere certo di non incappare mai in una
situazione del genere?
L. B.
I
PANNI SPORCHI DELLA DITTATURA CILENA, di Jos‚
Maldavsky (Giornalista, coautore di "Chili: 11
septembre 1973, Le Serpent … plumes", Arte
‚ditions, Parigi, 2003).
[Era nota la
responsabilit… del generale Augusto Pinochet in relazione
agli ordini di arresto, detenzione e assassinio dei suoi
oppositori. Il 28 novembre 2004, il governo cileno ha
rincarato l'orrore, rendendo pubblico un documento
sconvolgente che rivela l'uso massiccio della tortura -
35000 casi - durante la dittatura. Ci• che invece Š stato
ignorato a lungo, Š che, per venticinque anni, il ®probo¯
dittatore ha tessuto una rete finanziaria complessa, che gli
ha permesso di mettere al riparo almeno 13 milioni di
dollari su conti segreti].
®Ciascuno lotta
ferocemente, per la propria vita, questa povera
vita disperata e animale, ed essa merita ai suoi
occhi che si sacrifichi la vita di tutti gli altri.
Questa morte morale, questa irrisione del senso di
solidariet…, questo oblio dell'umana
dignit…, sono molto pi— tristi della morte
fisica.¯ Luciana Nissim Momigliano
NOI. La voce degli aguzzini, nei locali della polizia
segreta del generale Pinochet. Il tono perentorio e volgare.
La paura. La vergogna di doversi togliere i vestiti e
restare nudi per ore ogni giorno, gli occhi bendati, davanti
ad un gruppo di sconosciuti che si accanisce, insulta,
picchia brutalmente, ci martirizza i testicoli con tante e
tante scariche elettriche. Ed io... Di che mi
accusavano quegli sconosciuti? Di aver scritto che la
repressione colpiva soprattutto giornalisti, giuristi,
uomini politici, studenti, bambini di strada e contadini.
Che il carattere sistematico delle violazioni dei diritti
umani impediva lo sviluppo di qualsiasi vita comunitaria o
cooperativa nelle citt… e nelle campagne. Che le persone
arrestate, nelle mani di soldati privi di formazione e
incapaci di condurre un'inchiesta, spesso venivano
torturate. Che il ricorso a colpi violenti sulle orecchie in
grado di provocare la perforazione dei timpani, le
bastonate, il legare le caviglie attorno ad un bastone ed
altri orrori erano all'ordine del giorno. E soprattutto
di aver riferito di ®una fossa comune, dove i cadaveri
delle persone uccise con un colpo di fucile avevano le mani
legate dietro la schiena¯. Avere la fortuna di
sopravvivere. Respirare l'odore nauseabondo della
prigione, dopo aver subito tanta violenza, pu• sembrare un
regalo. Pi— tardi, essere rimasto in vita sembrer…
aberrante, e soprattutto ingiusto nei confronti di tutti i
compagni morti nella resistenza... Per molto tempo, i
capi dell'esercito hanno sostenuto che le torture, le
scomparse e gli omicidi avvenuti durante la dittatura erano
da imputare ad ®eccessi¯ ascrivibili a ®responsabilit…
individuali¯. Nel 1999, il generale Ricardo Izurieta, che
aveva assunto il comando delle forze armate dopo il generale
Pinochet, dichiarava: ®Sarebbe sbagliato dire che, durante
il regime militare, nessuno ha commesso errori, ma pensare
che ci sia stata una politica istituzionalizzata di
violazione dei diritti umani, vuol dire travisare la
realt…¯. E' stato necessario attendere il 5
novembre 2004, oltre trentuno anni dopo il colpo di stato
che ha rovesciato Salvador Allende, per assistere ad un
capovolgimento spettacolare (1). In un documento ufficiale,
intitolato ®Esercito cileno: la fine di una visione¯, il
comandante in capo dell'esercito, generale Juan Emilio
Cheyre, dichiara: ®L'esercito cileno ha preso la
difficile, ma irrevocabile decisione di assumere le
responsabilit… che gli competono in quanto istituzione, in
relazione agli avvenimenti censurabili e moralmente
inaccettabili del passato¯. Il 28 novembre, il governo
del presidente socialista Ricardo Lagos, a sua volta,
rendeva pubblico il rapporto della ®Commissione prigione
politica e tortura¯, istituita su sua richiesta. Il
documento, tragica testimonianza degli arresti illegali e
delle torture selvagge praticati dagli agenti del regime
militare durante i diciassette anni di dittatura
(1973-1990), conferma la responsabilit… del generale
Pinochet in 3000 casi di omicidi e scomparse ed anche in 35
mila casi di torture - i nomi autenticati di 28 mila vittime
sono stati pubblicati da tutti i giornali cileni. Inoltre,
sono stati repertoriati oltre 800 centri di detenzione e
tortura e pi— di 3600 torturatori. Ritrovare il
proprio nome, scritto nero su bianco in questa lunga lista
di persone torturate, d… i brividi. Perch‚, senza
riconoscimento non c'Š riscatto. E senza riscatto, Š
impossibile vivere in pace: alcuni sopravvissuti al
genocidio nazista, come Primo Levi, non riuscendo a superare
il trauma, hanno finito col suicidarsi. Riconoscendo
finalmente i suoi crimini, il ®nemico¯ di ieri permette
alle vittime di allora di cominciare a placare il dolore, e
l'umiliazione. Il generale Cheyre afferma che,
nonostante il contesto di confronto politico che viveva il
Cile all'epoca, i crimini della dittatura non si possono
giustificare. Ritiene che l'esercito cileno non abbia
potuto sfuggire alla ®travolgente tempesta¯ della guerra
fredda. ®Ma questa dimensione di conflitto mondiale
giustifica forse le violazioni dei diritti umani
verificatesi in Cile?¯ si chiede il militare. ®La mia
risposta Š categorica: 'no'. La violazione dei
diritti umani non pu• essere giustificata, mai e per
nessuno¯. Una presa di posizione ferma, che arriva
mentre i tribunali cileni processano 161 militari accusati
di violazioni dei diritti della persona. Lo stesso ex
dittatore Augusto Pinochet Š messo sotto accusa. Il giudice
Juan Guzm n Tapia ha deciso di incriminarlo, sulla base di
una perizia medica e psicologica ordinata per decidere se il
vecchio generale, che il 25 novembre scorso ha compiuto 89
anni, pu• essere processato. Nel 2002, una ®leggera
demenza subcorticale¯, causata da microemorragie, gli aveva
permesso di evitare un primo processo, che doveva giudicarlo
per la scomparsa e l'omicidio di alcuni oppositori
politici. Questa volta, la pi— alta giurisdizione cilena -
la Corte suprema di giustizia - ha convalidato le decisioni
del giudice Guzm n: l'imputazione di Pinochet per un
omicidio e nove rapimenti, perpetrati nel quadro
dell'operazione ®Condor¯ (2), un programma congiunto
delle dittature militari sudamericane negli anni '70 e
'80, per eliminare gli oppositori.
AUGUSTO PINOCHET, GOLPISTA... E LADRO.
PER LA
PRIMA VOLTA, ex collaboratori civili e militari del generale
prendono le distanze da colui che fu il loro capo. La
sbandata nei ranghi Š stata causata, pi— che
dall'emergere delle violazioni dei diritti umani, dalla
scoperta, nel luglio 2004, dell'esistenza di fondi
segreti dell'ex dittatore, depositati presso la banca
Riggs di Washington. Ironia o vendetta della storia, il
colpo di grazia Š venuto proprio dall'ex alleato,
quando, negli Stati uniti, una commissione del Senato ha
reso pubblico un accertamento dell'Ufficio
dell'ispettore monetario. Nel quadro del Patriot Act,
per la lotta contro il terrorismo (in questo caso, non di
stato!), e dell'irrigidimento della legislazione sul
riciclaggio di denaro sporco, questo Ufficio si Š
interessato alla banca Riggs e ha cos constatato
l'assenza di do
6 aprile 2007 0:00 - guido
Il Consiglio d'Europa non si è accorto che c'è una
guerra in corso tra i fanatici e il mondo occidentale. Se
l'Europa non è stata costellata di attentati
antioccidentali è solo merito dei servizi segreti che fanno
il lavoro, quello appunto di agire segretamente. Tutto il
resto sono cazzate e vanneggiamenti.
6 aprile 2007 0:00 - I love USA
....ah che cattiva è l'America, ah, come è razzista
l'America, ah, come sono antidemocratici in
America...
Premesso che: Nessuno in Europa,
con la sola eccezione del Regno Unito può permettersi in
alcun modo di fare delle lezioni di democrazia in America:
non la Germania che per quello che hanno fatto i genitori
della gente della mia età devono starsene belli zitti per i
prossimi 200 anni cercando di non farsi troppo vedere, non
l'Italia, la cui democrazia assomiglia di più alla
repubblica delle banane che ad uno stato civile, non la
Francia che sodomizza l'Africa e gli Africani con la
Total impedendo loro di alzare la testa di un millimetro (se
ci provano colpo di stato del dittatore di turno),
l'Italia in misura minore contribuisce ben bene a questa
politica. Non l'Europa dell'Est, visto che la
democrazia l'ha scoperta recentemente ed ha appena
finito (ma non del tutto ancora) di mandare le giovani
figlie a battere i marciapiedi in Occidenti per potersi
permettere la gita a Venezia. L'Austria, lasciamo
perdere, ha avuto il coraggio di avere come presidente e di
mandare all'Onu un ex gerarca nazista delle ss. Lasciamo
perdere. Ma come? C'è qui un pirla di
"Evangelista" che si permette di giudicare la
giustizia americano dopo che quella italiana non si può
nemmeno definire giustizia per non offendere la parola? Ma
stiamo scherzando? La decadente Europa, che parla parla
parla mentre in ex yugoslavia a 200 Km dal confine italiano
si compivano atti di pulizia etnica, non può criticare
l'America, e gli stronzi ex adulatori del regime
sovietico e comunisti infami non possono nemmeno permettersi
di leccargli i piedi. Portate rispetto per gli Usa,
stronzetti, non sapete nemmeno cosa sia un regime liberale
in Italia. In Italian è una dittatura dei soliti.
L'Italia che giudica l'america in termini di
democrazia è una bestemmia.
5 aprile 2007 0:00 - Consiglio d'Europa
Abu Omar : cosa ha detto in dettaglio il parlamento
UE di osservatoriosullalegalita.org
Con 382
voti favorevoli, 256 contrari e 74 astensioni, e dopo aver
esaminato ben 270 emendamenti, il Parlamento UE ha adottato
la relazione di Claudio Fava «sul presunto uso dei
paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la
detenzione illegali di prigionieri», dove con "paesi
europei" si intendono gli Stati membri, i paesi
candidati e i paesi associati. I casi esaminati riguardano
14 Paesi: Italia, Regno Unito, Germania, Svezia, Austria,
Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Danimarca, Belgio,
Turchia, Macedonia e Bosnia-Erzegovina.
In merito
alle consegne straordinarie ed ai voli segreti in Italia,
l'europarlamento deplora che i rappresentanti
dell'attuale e del precedente governo italiano che
sono, o sono stati, responsabili dei servizi segreti (Enrico
Micheli, Enzo Bianco e Gianni Letta) abbiano declinato
l'invito a comparire di fronte alla commissione
temporanea. La relazione prende poi atto dei 46 scali
effettuati negli aeroporti italiani da aerei della CIA ed
esprime profonda preoccupazione quanto alla finalità
di tali voli, che provenivano da paesi collegati con i
circuiti delle consegne straordinarie e col trasferimento
di prigionieri o che vi erano diretti.
I
deputati condannano la consegna straordinaria da parte della
CIA dell'imam egiziano Abu Omar, rapito a Milano nel
febbraio 2003 e portato in aereo in Egitto, «dove da
allora viene tenuto in "incommunicado" e
torturato» (e' stato poi liberato, ndr). La relazione
condanna «il ruolo attivo svolto da un maresciallo dei
carabinieri e da taluni funzionari dei servizi segreti e di
sicurezza militari italiani (SISMI) nel rapimento». I
deputati ritengono «molto probabile», visto il
coinvolgimento dei suoi servizi segreti, «che il governo
italiano allora in carica fosse al corrente della consegna
straordinaria di Abu Omar avvenuta sul suo
territorio».
Gli europarlamentari ringraziano il
Pubblico Ministero Spataro per la sua testimonianza davanti
alla commissione temporanea e plaudono alle indagini
«efficienti e indipendenti» svolte, sostenendo
«pienamente» le sue conclusioni e «la decisione del GUP
di rinviare a giudizio 26 cittadini statunitensi, agenti
della CIA, 7 alti funzionari del SISMI, un carabiniere
del ROS e il vicedirettore del quotidiano Libero». Invitano
quindi il Ministro della giustizia italiano a procedere
«quanto prima» alle richieste di estradizione dei 26
cittadini USA, «affinché possano essere processati in
Italia».
Il Parlamento lamenta poi il fatto che
il rapimento di Abu Omar abbia messo in pericolo
l'indagine del Pubblico Ministero Spataro sulla rete
terroristica alla quale era collegato Abu Omar e
ricorda che se questo non fosse stato illegalmente rapito e
trasportato in un altro paese «sarebbe stato sottoposto
ad un processo equo e regolare in Italia». Si rammarica
anche del fatto che i dirigenti del SISMI abbiano
«sistematicamente fuorviato» la procura di Milano
«al fine di compromettere l'indagine». Secondo la
relazione approvata, i dirigenti del SISMI «pare
perseguissero obiettivi paralleli».
I
parlamentari chiedono quindi al governo italiano «di porre
urgentemente rimedio alla situazione istituendo controlli
parlamentari e governativi rafforzati». Più
precisamente, i deputati deplorano il fatto che il generale
Nicolò Pollari, già direttore del SISMI, «abbia nascosto
la verità» quando è comparso di fronte alla
commissione temporanea». Egli, è spiegato, aveva infatti
affermato che gli agenti italiani non avevano partecipato a
nessun rapimento perpetrato dalla CIA e che i servizi
segreti italiani non erano a conoscenza del piano per il
rapimento di Abu Omar. Notano inoltre che la testimonianza
fornita dal generale Pollari «non concorda con diversi
documenti trovati nei locali del SISMI e confiscati dalla
procura milanese» e che dimostrano come il SISMI
venisse regolarmente informato dalla CIA sulla
detenzione in Egitto di Abu Omar.
Il Parlamento
UE critica poi il governo italiano «per la lentezza con cui
ha deciso di destituire il generale Pollari dalla sua carica
e di sostituirlo» e si rammarica che i documenti sulla
cooperazione USA-Italia nella lotta al terrorismo, «che
avrebbe favorito l'indagine», siano stati secretati dal
precedente governo italiano e che l'attuale governo
ne abbia confermato la secretazione. Condanna inoltre «i
pedinamenti illegali» dei giornalisti italiani che
indagavano sulla consegna straordinaria di Abu Omar, le
intercettazioni delle loro conversazioni telefoniche e il
sequestro dei loro personal computer, sottolineando che
le testimonianze di questi giornalisti «sono state del
massimo aiuto ai lavori della commissione temporanea».
Inoltre viene condannata la consegna straordinaria del
cittadino italiano Abou Elkassim Britel, l'inchiesta
penale sul quale era stata chiusa con una archiviazione.
Gli eurodeputati invitano il governo italiano a prendere
misure concrete per ottenere il suo immediato rilascio. Si
rammaricano inoltre che l'allora Ministero degli
Interni italiano «fosse in "costante
cooperazione" con servizi segreti stranieri».
Infine si deplora che il territorio italiano sia stato
usato dalla CIA per uno scalo durante il volo usato per
effettuare la "extraordinary rendition" di
Maher Arar, il cittadino canadese di origine siriana
arrestato senza prove e per errore e trasferito in Siria,
dove ha testimoniato di fronte alla commissione
dell'europarlamento di essere stato torturato. Una
inchiesta del Canada lo ha liberato da ogni accusa,
ottenendo dagli USA la cancellazione dalla lista dei
terroristi nella quale era stato inserito per un
pregiudizio della polizia canadese non verificato dalla
polizia di frontiera USA.
5 aprile 2007 0:00 - Evangelista Italo-Americano
Bicchiere con ghiaccio diventa un proiettile per la
giustizia americana
Ha lanciato un bicchiere di
carta con del ghiaccio verso un'auto in corsa. Per
questo rischia due anni di prigione.
Succede
negli Stati Uniti, dove la giuria ha applicato ad una
giovane donna nera, madre di tre bambini e il cui marito sta
servendo, come Marines, per la terza volta in Iraq . La
legge e’ quella del lancio di proiettili in un veicolo con
persone a bordo. La condanna e' apparsa sproporzionata
persino agli occupanti del veicolo colpito, che si
aspettavano magari un periodo di rieducazione in servizi
socialmente utili. La donna, alla guida di un veicolo
con a bordo tre bambini e a fianco la sorella incinta di sei
mesi con le prime doglie, ha reagito in modo inusuale al
reiterato tentativo di tagliarle la strada da parte di un
uomo che guidava in compagnia della fidanzata. La coppia ha
denunciato il fatto e la donna e' stata
riconosciuta colpevole dalla giuria di un reato a sua volta
inusuale, che prevede la detenzione. La giuria ha
ritenuto che qualsiasi oggetto potrebbe essere assimilato ad
un proiettile, e che il verbo sparare possa riferirsi allo
scagliare l'oggetto, come in questo caso. La donna
ha ammesso di aver sbagliato, ma si e' giustificata
dicendo che la brusca frenata di reazione alla guida della
'vittima' aveva spinto violentemente la pancia della
sorella incinta contro il cruscotto. La donna e'
gia' in carcere. I suoi bambini - in assenza del
papa' - sono affidati ai nonni, ma il sussidio
alimentare non bastera' per mantenerli. Ora il
giudice dovra' precisare i termini della pena, ma non
potra' modificare il verdetto della giuria. Non
e' la prima volta che la giustizia USA produce simili
assurdita'. Assurdita' che aumentano statisticamente
quando l'imputato e' un nero. Nemmeno il
rispetto di donna ,Madre,e, di probabile vedova… La
grande America, che piace .
5 aprile 2007 0:00 - Evangelista Italo-Americano
Torturare in nome dei valori occidentali non paga piu'.
Ne sa qualcosa George W. Bush, che e' stato appena
rampognato dai cristiani evangelici, di norma
conservatori, per i metodi usati nella sua guerra al
terrore.
Si chiama infatti "Evangelici
contro la tortura: protezione dei Diritti dell'uomo
all'epoca del terrore" il documento sottoscritto e
diffuso al termine della sua assemblea annuale dalla
dirigenza dell'associazione nazionale degli Evangelici
USA (che rappresenta da decenni milioni di Evangelici
americani, per un totale di 45.000 chiese), in cui si
citano le nuove leggi volute da Bush.
Il
documento spiega esplicitamente che "L'occasione
immediata per questa dichiarazione e' il dibattito
intenso che si e' presentato nel nostro Paese
poiche' dal 2004 l'uso della tortura e dei
trattamenti crudeli, disumani e degradanti di coloro che
sono detenuti dalla nostra nazione e da altre nazioni
'in guerra contro il terrore'. Nel 2005-2006
questo dibattito si e' evoluto in una piu' vasta
discussione sulle politiche relative alle norme giuridiche
che sarebbero impiegate nella detenzione, processando,
trasferendo, o punendo i sospetti terroristi".
La dichiarazione sottolinea che la risposta degli
Stati Uniti agli attacchi dell'11 settembre 2001 -
compresi l'intensificarsi delle attivita' di
intelligence, l'invasione dell'Afghanistan e
successivamente l'invasione molto dibattuta
dell'Irak - ha condotto alla cattura di migliaia di
"nemici combattenti", presunti terroristi.
"La domanda che ora affrontiamo - si chiedono gli
Evangelici USA - e' come proteggiamo la nostra
societa' (ed altre societa') da ulteriori atti
dei terroristi nel quadro delle norme etiche e legali. Come
cristiani americani, siamo soprattutto motivati dal
desiderio che le azioni della nostra nazione siano
coerenti con le norme morali cristiane fondamentali.
Crediamo che un impegno scrupoloso sui diritti
dell'uomo, fra cui il diritto non essere torturato,
sia uno di questi principi morali cristiani".
Nell'introduzione del documento si legge infatti:
"Da una prospettiva cristiana, ogni vita umana e'
sacra. Il riconoscimento di questa dignita' morale
transcendente e' non negoziabile per noi come
cristiani evangelici in ogni aspetto della vita, compresa la
nostra valutazione delle politiche pubbliche. Scriviamo
questa dichiarazione per affermare il nostro sostegno
ai diritti dell'uomo dei detenuti e l'opposizione a
qualsiasi ricorso alla tortura". Inoltre, "Tutti
gli esseri umani maltrattati o tormentati sono fratelli
e sorelle, figli e nipoti, genitori e nonni di qualcuno.
Dobbiamo pensare a loro come nostri propri bambini o
genitori. Sono, per definizione di Gesu', 'il nostro
prossimo' (Luca. 10,25 - 37). Sono 'questi
piccoli' ed in loro e con loro incontriamo dio
stesso (Mt. 25,31 - 46)."
Si riportano anche
una affermazione di Elie Wiesel (premio Nobel per la pace
1986): "Quando le vite umane sono compromesse, quando
la dignita' umana e' nel pericolo, le frontiere
e le sensibilita' nazionali diventano irrilevanti. Il
silenzio incoraggia il tormentatore, mai i tormentati"
ed una di Robert A. Evans, che - testimoniando sugli
orrori del genocidio cambogiano degli anni '70 -
scrisse: "La motivazione dei diritti fondamentali
dell'uomo non puo' mai trasformarsi in un
aspetto delle statistiche, o in teoria, o strategia, o
legislazione, o decisione giudiziaria. Sara' sempre, per
me, la violazione della dignita' di altri figli di
dio". Anche Papa Giovanni Paolo II e il Diritto Romano
sono chiamati a testimoni dei principi affermati nel testo,
mentre la Germania Nazista, la Russia staliniana e il
Giappone imperialista sono presi come modelli negativi.
5 aprile 2007 0:00 - Alex
Sì,sì.... salutami tua moglie...
5 aprile 2007 0:00 - Topesio
E' ovvio che per TE i miei interventi non contino nulla,
ci mancherebbe, sennò non saresti il cafone ignorante e
lobotomizzato (dal nanetto) che sei.
5 aprile 2007 0:00 - Lucio Musto
Signor Parisi,
L'essere frainteso, per me è
una costante, in questo forum di spiriti esagitati e denti
avvelenati dall'astio, per cui non mi stupisco
nemmeno.
Fortunatamente per me, il fenomeno è
limitato, altrove è diverso.
Grazie del lungo
intervento che mi ha dedicato, e che mi gratifica della sua
considerazione. Ma per me superfluo, spero sia utile ad
altri lettori.
Io infatti di politica non mi
interesso né mi intendo, la lascio a chi la sa fare. Io mi
limito a sforzarmi di essere un buon cittadino.
Quanto al mio intervento precedente, era esattamente quello
che diceva di essere, un complimento alla sua prosa.
Con i nomi di tizio, caio e sempronio diventa, come
giustamente dice lei, l'articolo di un giornale, nella
fattispecie del giornale di ieri. Su un piano più
generale, ed meno indirizzato, poteva essere un buon pezzo
di analisi del costume, degno di ben figurare in un libro di
storia.
Tutto qui
5 aprile 2007 0:00 - Alex
I tuoi giudizi e tutto quello che dici( 4 misere
stupidaggini, sempre le stesse)per me valgono molto meno di
un peto di cane o di topo, insulso topastro.
5 aprile 2007 0:00 - Giuseppe Parisi
Signor Lucio Musto, scrivere gli articoli con il nome
specifico dei personaggi, e’ un lavoro di concreto
giornalismo. Qualsiasi personaggio, che si investa di
responsabilita’ politica , sa, che il suo operato puo
essere soggetto a critiche. Sono rammaricato per
l’escalation di violenza verbale nei miei confronti, per
gli insulti gratuiti, e, sempre in nome, come si evince, del
Paradiso, della Fede, e, non come mi sarei atteso della
Verita’ Storica. Ho scritto che, tale – la
verita’ - e’ l’unica cosa preziosa per l’uomo.
Forse molti, ed ingiustamente, potranno aver pensatomi
Comunista, anti-Americano, ecc.ecc., ma nulla di piu’
errato. Io, ricerco sempre la verita’, a
prescindere. E, Le assicuro, che la verita’ non la ha
in mano Gorge W.Bush. , ne' Oriana Fallaci. Ci
sono visioni, alla quale non ci si arriva facilmente.
Dopo la caduta del muro di Berlino, ed il disfacimento
dell’organizzazione Comunista Sovietica, molte cose sono
cambiate. Ho anche scritto, che e’ stata consuetudine
di certe linee politiche estere americane, finanziare
apparati di Stato effettivi, o paralleli, magari poi facendo
la finta di combatterli. Il corso della storia gli ha
gia’ evinti, in America Latina, ma anche nel Sud-Est
asiatico. E, la scarna ed inefficace politica estera
americana, ha sempre creato obbrobri. Chi si ricorda
dei “montanari del Vietnam?” Di esempi del genere
ce ne sono a decine. Ne cito altri ancora, recentissime
ed attuali: la Cambogia, sta subendo in questi ultimi mesi,
una escalation verso un inasprimento del potere
Comunista. Piu’ volte, voci libere, giornalisti
liberi, e, qualche coraggioso politico, hanno denunziato
anche, l’appoggio degli Stati Uniti d’America, -
finanziario ovviamente – di tale linea Presidenziale
Cambogiana La Cambogia e’ strategicamente e
geograficamente importante, cosi facendo se ne impedisce uno
sviluppo concreto. Ma tutto quanto danneggia
l’occidente, i nostri figli soprattutto: la Cambogia, sta
divenendo un focolaio molto pericoloso per la TBC (
Tubercolosi ), che, in queste zone e’ endemica e
resistente all’antibiotico terapia , e, ove possibile
curare, se ne e’ impediti. Gli sfasci sono
enormi. Io parlo degli Americani, e, poi asserisco il
10% di loro. Quale democrazia reale e’ quella
appoggiata dalla fetta piu’ esigua di popolazione?
Oltremodo, il 10%, puo’ arrivare anche al 50%, con i voti
“finanziati”. Inoltre, chi e’ veramente Gorge W.
Bush, che Pierluigi, riferisce grand Uomo di cultura?
Non lo sappiamo. Sappiamo che una volta l’America era
migliore. Quanto meno creava i “conflitti di
interesse”, come fu per Rockfeller, che non potette
divenire Presidente d’America. Il conflitto di
interessi , qui si chiama Petrolio. Nel mio articolo,
non ho attaccato la lina occidentale, e, premiato i
Talebani. Spiace soltanto, osservare che molti in
Europa non sappiano piu’ leggere, “dentro le
righe”. Ed ancora, noi peggio: l’Italia, in Europa
e’ uno dei Paesi, se non il migliore, in termini di
cultura,saggezza, civilta’. L’America di Gorge W.
Bush, e’ la peggior America di oltre 200 anni della sua
storia. Oggi, non si ammette , ma, non tardi,
l’operato di questo Uomo, della quale, io, l’ho dipinto
bene, “Carnivoro” e “Prozac sara’ “giustiziato”
dalla storia e dalla verita’.” Ma poi, tanto per
rispondere a tanta gente che si e’ riscaldata: io per
andare in Paradiso, dovrei occupare un altro paese?,
uccidere donne bambini,anziani, cosi come fanno le forze
occidentali,marines in testa? Fingendo di combattere il
nemico? Dovrei assalire la loro cultura, asserendo che
la mia e’ migliore? Dovrei assalire la loro Fede,
ritenendo che solo la mia e’ quella buona ? Come ci
permettiamo noi, occidentali, che ci riteniamo piu’ colti
e culturalmente avanzati, a permettere tutto quanto? Un
bambino, dall’animo pulito, e la mente fresca, comprende
meglio di chi insulta. A tali, gratuiti, non so cosa
rispondere . E’, l’altra faccia della violenza,
quella che non ha precisi scopi, se non, mettersi in sella
a correre - come nelle crociate -, verso l’infedele.
E, le grandi masse, hanno sempre avuto necessita’ per
vivere, delle passioni delle grandi idee. I burattinai
di Gorge W. Bush, ve gli hanno offerto in pasto. E,
Voi, avete abboccato. Vi ringrazio molto, per i Vostri
insulti. Come dice un lettore: un giorno ci mangeremo
le mani.
Saluti
Giuseppe Parisi
4 aprile 2007 0:00 - Topesio
Ecco, bravo: spera nel regno dei cieli. Intanto qui sei uno
sciocco che dice, tu sì, enormi cazzate qualunquiste.
4 aprile 2007 0:00 - Lucio Musto
Signor Parisi, una volta di più voglio complimentarmi per
la sua prosa. Personalmente la trovo bellissima e mi
sono permesso di trascrivere questo suo testo nella mia
collezione di brani notevoli trovati sul Web (naturalmente
con il suo nome!)
Mi spiace solo che abbia fatto
dei nomi concreti di personaggi attuali. Se se ne fosse
astenuto il suo sarebbe stato un perfetto archetipo
dell'esercito vincente, di quello motivato ed in ascesa
in stridente contrasto a quello satollo e decadente.
Sempre, nella storia, ci sono stati gli uni eserciti e
gli altri, queste e quelle nazioni.
Stavolta
purtroppo, mi sa che noi occidentali siamo dalla parte
perdente; ma non cambia nulla. La Terra accompagnerà
ancora il Sole nella sua corsa verso Sirio!
4 aprile 2007 0:00 - Alex
IO sarei un povero di spirito? Ma...(ammesso e non
concesso) non sai che per i poveri di spirito è il Regno
dei Cieli? Mentre tu e la tua presunta cultura
qualunquistica e miscredente finirete all'Inferno, nel
girone degli Ignavi, coloro che vissero senza infamia e
senza lode,che solo morendo si accorsero di essere stati
vivi.
4 aprile 2007 0:00 - Topesio
Niente di nuovo sotto il sole, caro il mio ignorantone. So
benissimo che tu non hai dimestichezza né con cultura, né
con civiltà, ecc. Dobbiamo però riuscire a portare
avanti questi valori NONOSTANTE i poveri di spirito come te.
4 aprile 2007 0:00 - Alex
Ma di quale cultura parli, topastro? Dove ce l'hai
la cultura , tu? Ma fammi il cazzo del piacere!!!! Te
l'ho già detto qual è la tua unica cultura (o meglio
coltura)...
4 aprile 2007 0:00 - Topesio
E come credi di combattere tutto ciò? con le guerre, tipo
quelle del cretino a stelle e strisce? Non ti è ancora
bastato quel che è successo per capire che simili
"strategie" non portano ad un cazzo di
niente??? Le guerre come erano intese una volta non
hanno più senso, in quanto non ci sono più nazioni che si
fanno guerra l'un l'altra, nella maggior parte dei
casi. L'unica arma che può sconfiggere tutto ciò
è la cultura, la civiltà, la tolleranza, che vanno diffuse
anche tra i "nemici" e come credi di farlo, con i
cannoni forse???
4 aprile 2007 0:00 - Reset
Caro Piergiorgio l'intervento di Parisi ci fa
capire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che viviamo,
orami in un mondo dove ci sono da un lato perfetti macellai
che si stanno addestrando per...farci fuori senza pietà,
dall'altro gente che si masturba (scusa
l'espressione) il cervello cercando di capire, di
collegare, di relazionare, di rievocare, di fare, cioè,
solo ed esclusivamente...NIENTE, anzi crecando di scardinare
ciò che potrebbe fare da scudo a tutto questo: la nostra
fede, la nostra cultura cosmopolita, la nostra democrazia,
la forza delle nostre idee. E per far questo, si
servono, ahimè, di tranelli, di corsi e ricorsi, di
trasmissioni televisive incentrate sulla dietrologia, sul
rovesciamento di fronte... Forse non è lontano il
giorno in cui costoro si mangeranno le mani per le cretinate
che hanno fatto, ma sarà troppo tardi.
3 aprile 2007 0:00 - Italiani Pecoroni
COSA FARESTE , SE FACESSERO CON L’ITALIA
LA MEDESIMA COSA: NULLA!
UUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!
ITALIANIIIIIIIIIIII!!!LA CRISI NEL GOLFO
Teheran-Londra, parte la trattativa Assalto e lanci di
pietre contro l'ambasciata inglese. Nuove
"confessioni" in tv
Confermati i
contatti diretti con il governo britannico per
risolvere una crisi dagli esiti imprevedibili Via a un
canale diplomatico In tv i marinai spiegano come
sono entrati nelle acque iraniane Preoccupazione del
Foreign Office per l'assalto alla rappresentanza
ALBERTO MATTONEDAL NOSTRO INVIATO LONDRA - Dopo la
guerra dei video, arrivano anche i petardi e le pietre
ad alzare il livello dello scontro con la Gran Bretagna.
Mentre la Tv di Stato iraniana Al Alam manda in onda un
nuovo filmato con la "confessione" di altri
due marines inglesi, l'ambasciata del Regno Unito a
Teheran finisce sotto il tiro di duecento studenti
universitari radicali, che gettano razzi e sassi dentro
il perimetro della sede diplomatica britannica. Š la
protesta contro quello che l'Iran definisce "lo
sconfinamento nelle proprie acque territoriali"
dei 15 marinai di Sua Maest… arrestati il 23 marzo,
orchestrata, dietro le quinte, dalla sapiente rega
del regime, che chiede le scuse di Tony Blair. Ma gli
ayatollah confermano anche l'esistenza di contatti
diretti con il governo britannico per risolvere una
crisi dagli esiti oramai imprevedibili. Londra tiene il
punto, ripete che gli uomini della Royal Navy catturati
nello Shatt El Arab erano in acque irachene. Ma lascia
aperto il canale diplomatico. Nel nuovo, breve video, i
due marinai inglesi si aiutano con una cartina per
spiegare di essere entrati nella acque iraniane. Dopo le
"ammissioni" estorte nei giorni scorsi agli altri
militari di Sua Maest…, questo Š un nuovo schiaffo a
Londra, che ha definito le immagini
"inaccettabili". Mentre i filmati mandati in onda
a ripetizione dalla Bbc sull'attacco
all'ambasciata britannica, provocano un sussulto al
Foreign Office. Ed evocano lo spettro
dell'invasione del 1979 alla sede diplomatica americana
a Teheran, quando un gruppo di studenti radicali prese
in ostaggio alcuni diplomatici statunitensi.
Questa volta, le milizie Basij si sono limitate a gettare
petardi e pietre. A scandire slogan ("morte alla
Gran Bretagna"), a chiedere la chiusura del
"covo di spie" inglesi. E l'espulsione
dell'ambasciatore, della "vecchia volpe",
alludendo a Geoffrey Adams. Molto fumo ma nessun
ferito, ha rassicurato subito Londra. Il cordone di
poliziotti iraniani e gli abbondanti spruzzi di spray
urticanti, hanno tenuto lontano i manifestanti. Ma
l'allarme Š giunto a livelli di guardia.
Secondo il Sunday Times, la sorte dei marines
dipenderebbe dall'esito dello scontro tra radicali
e moderati in corso in Iran. Ma la posizione ufficiale
di Teheran viene espressa dal ministro degli Esteri
Mottaki, che chiede "un cambio di atteggiamento da
parte di Londra", alludendo alla richiesta di scuse per
la violazione delle acque territoriali. E il presidente
iraniano Mahmud Ahmadinejad, dopo aver annunciato
novit… sul programma nucleare, lancia nuove bordate
all'Occidente: "Le potenze arroganti sono
destinate a dissolversi come bollicine nell'acqua".
Nel suo armamentario retorico, ha aggiunto anche i
kamikaze. "Il suicidio Š un'arma invincibile
- ha detto in un discorso citato dalla Tv di Stato -
noi siamo in grado di arruolare centinaia di
martiri". A rendere pi— teso il clima, una nuova
denuncia dei pasdaran: i guardiani della rivoluzione
accusano gli Usa per un presunto sconfinamento di due
caccia nella provincia occidentale del Khuzestan. Ma,
malgrado i segnali poco incoraggianti lanciati da
Teheran, Blair accelera le manovre diplomatiche per trovare
un compromesso. Un alto ufficiale della marina
britannica potrebbe recarsi nei prossimi giorni a
Teheran per dare solenni garanzie agli ayatollah che il
Regno Unito eviter… in futuro sconfinamenti nelle
acque iraniane. Il ministro della Difesa, Des Browne,
conferma alla Bbc che sono in corso negoziati.
"Siamo ansiosi - spiega - di risolvere la faccenda
il prima possibile e per via diplomatica. Siamo in
comunicazione bilaterale diretta". Il Foreign
Office sceglie di evitare l'escalation,
sdrammatizzando l'assalto all'ambasciata. Per
questo, Londra non avrebbe gradito l'uscita del
presidente americano, George W. Bush, che ha usato la
parola "ostaggi" per i quindici marinai
arrestati. In Gran Bretagna, sono in pochi a sperare che
Blair risponda alle provocazioni iraniane con una nuova
guerra.
3 aprile 2007 0:00 - Verita'
GIOCHI DI GEOPOLITICA : L’ALBALA POLEMICA
Mia Farrow invita a boicottare i Giochi. E accusa Spielberg:
"Sei il Leni Riefensthal di Pechino"
Olimpiadi cinesi, guerra tra star FEDERICO RAMPINI
PECHINO dal nostro corrispondente The Genocide
Olympics, le Olimpiadi del genocidio: con un duro editoriale
pubblicato sul Wall Street Journal l'attrice Mia Farrow
lancia la campagna per boicottare i Giochi di Pechino nel
2008, se la Cina non ritira i suoi aiuti economici e
militari al regime del Sudan, responsabile del genocidio del
Darfur. Š un campanello di allarme per il governo cinese, a
pochi giorni da una presa di posizione analoga di François
Bayrou, il candidato centrista alle presidenziali
francesi."Boicottiamo i Giochi di Pechino"
Battaglia a Hollywood, Mia Farrow attacca Spielberg che
filmer… l'apertura
L'attrice,
ambasciatore onorario dell'Onu, contro le Olimpiadi
in Cina Nel mirino il sostegno al Sudan,
responsabile dei massacri nel Darfur
DAL
NOSTRO CORRISPONDENTEfederico rampini non Š difficile
fermare la tragedia del genocidio nel Darfur - ha
dichiarato Bayrou marted scorso - Se quel dramma continua,
l'onore della Francia ci imporr… di non
partecipare ai Giochi del 2008". Improvvisamente
acquista peso l'ipotesi di un boicottaggio delle
Olimpiadi che finora era promossa solo da alcune
organizzazioni umanitarie. Il governo cinese nei Giochi
del 2008 investe tutto il suo prestigio, ed Š
costretto a reagire. Il ministero degli Esteri di
Pechino si sforza di placare la polemica: "Chi fa
queste dichiarazioni - dice il portavoce Qin Gang - non
ha capito bene la posizione della Cina sulla questione
del Darfur, un problema complesso e delicato che non si
risolve in pochi giorni". Mia Farrow in realt…
ha le idee chiare sul Darfur e sul ruolo della Cina. La
62enne star di Hollywood, ex moglie di Frank Sinatra e
di Woody Allen, oggi Š ambasciatrice onoraria della
Nazioni Unite. Il suo intervento Š scritto a due mani,
assieme al figlio Ronan che nel Darfur Š stato pi—
volte come portavoce dell'Unicef. L'articolo Š
una requisitoria spietata contro le responsabilit… di
Pechino. "Nel Darfur sono state uccise pi— di
400.000 persone, due milioni e mezzo di abitanti sono
stati cacciati dai loro villaggi in fiamme per
volont… del governo del Sudan appoggiato dalla Cina. La
Cina versa miliardi di dollari al Sudan. Acquista la
stragrande maggioranza del petrolio del Sudan. La China
National Petroleum Corporation possiede la quota di
maggioranza dei due maggiori enti petroliferi sudanesi.
Il governo del Sudan usa l'80 per cento dei proventi del
petrolio per finanziare le sue milizie e acquistare
strumenti di distruzione: cacciabombardieri,
elicotteri, autoblindo e armi, per la maggioranza made
in China. I bombardamenti dei villaggi partono dagli
aeroporti costruiti e gestiti dai cinesi. La Cina ha
usato il suo diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza
dell'Onu per bloccare i tentativi di inviare una
forza di pace a fermare il massacro". Sul banco
degli imputati Mia Farrow mette anche le grandi imprese
americane coinvolte nel business delle sponsorizzazioni
olimpiche. "C'Š una sola cosa che per la Cina
Š ancora pi— preziosa dell'accesso al petrolio
sudanese: Š il successo d'immagine delle Olimpiadi
del 2008. Questo pu• offrire uno strumento di
pressione verso un paese che finora Š stato
impermeabile ad ogni critica. Se perderemo questa
occasione la responsabilit… sar… dei sostenitori
dei Giochi: gli sponsor Johnson & Johnson, Coca Cola,
General Electric e McDonald's sono avvisati".
Sotto accusa finisce anche un altro Vip di Hollywood,
il regista Steven Spielberg che ha accettato di curare
la scenografia della cerimonia inaugurale a Pechino.
"Spielberg desidera passare alla storia come il Leni
Riefensthal dei Giochi cinesi?" scrive la Farrow,
evocando la figura della nota regista tedesca di fede
nazista che collabor• alle Olimpiadi di Berlino nel
1936. Il paragone hitleriano Š pesante per Spielberg,
che ha dedicato al genocidio degli ebrei uno dei suoi film
pi— celebri, Schindler's List. Il
boicottaggio di Giochi olimpici per motivi politici ha
numerosi precedenti. Gli Stati Uniti e altre 50 nazioni
disertarono quelli di Mosca nel 1980 per protestare
contro l'invasione sovietica dell'Afghanistan.
I sovietici e 14 paesi alleati per rappresaglia non
parteciparono ai successivi Giochi di Los Angeles nel 1984.
Tra il 1964 e il 1992 il Sudafrica fu escluso dalle
Olimpiadi per l'apartheid. La Cina, che ha fatto il
suo rientro sulla scena olimpica nel 1984, dovette
candidarsi per tre volte a ospitare i Giochi prima che
cadessero i veti occidentali legati al massacro di
Piazza Tienanmen (1989). Per il governo di Pechino il
2008 deve servire proprio a consacrare definitivamente
la propria normalizzazione, lo status di superpotenza
"rispettabile", passando un colpo di spugna
sul passato. Alcune organizzazioni umanitarie - in
testa Reporter senza Frontiere - chiedono dal 2001 il
boicottaggio dei Giochi di Pechino per denunciare gli
abusi contro i diritti umani in Cina. Per prevenire
queste accuse il regime comunista ha fatto un gesto di
buona volont…: dall'inizio di quest'anno e fino
alla fine dei Giochi sono state abolite tutte le
restrizioni alla libert… di movimento dei giornalisti
stranieri. Corrispondenti e inviati in Cina non devono
pi— chiedere autorizzazioni per viaggiare all'interno
del paese, nŠ devono concordare le interviste con le
autorit… (il "privilegio" Š limitato alla
stampa estera, nulla Š cambiato nella censura sui mass
media cinesi). Pechino non si aspettava la nuova
campagna di boicottaggio, motivata non dalle carenze
dei diritti umani in Cina, bens dalla
responsabilit… per il genocidio nel Darfur. La
probabilit… che questa campagna abbia successo appare
per ora limitata. Gli interessi economici vanno ben
oltre le sole sponsorizzazioni. La General Electric,
per esempio, ha ottenuto contratti per 160 milioni di
dollari negli appalti dei cantieri olimpici. Il presidente
del Comitato olimpico internazionale Jacques Rogge non
perde occasione per manifestare il suo ottimismo.
"Sono convinto - ha dichiarato Rogge - che i
Giochi contribuiranno all'evoluzione della Cina. I
20.000 giornalisti che verranno avranno la possibilit… di
mostrare il paese com'Š. Š evidente che questo
accelerer… l'evoluzione sociale". Anche il
portavoce del ministero degli Esteri Qin Gang Š
fiducioso: "Non crediamo che gli appelli al
boicottaggio verranno ascoltati. Siamo certi che a
Pechino avremo dei Giochi coronati da un grande
successo".
2 aprile 2007 0:00 - guido
La serietà del tuo intervento è pari al giorno in cui
l'hai scritto.
2 aprile 2007 0:00 - Doctor Sigmund
Il Talebano è incazzato nero perchè non chiava abbastanza,
anzi per niente. Come infatti non ci sono zoccole in quel
paese di merda e non può prendere moglie perchè deve
combattere e poi non ha una lira (afghana) per mantenerla.E
non si può fare nemmeno le seghe perchè gli hanno detto
che Maometto piange se lui si tocca e poi dopo deve andare
all'inferno,nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo. Ci
sarebbe l'inculata tra maschietti, di cui gli arabi sono
ghiotti e nella quale eccellono, ma pare che secondo il
codice militare di guerra Talebano l'incularella in
presenza del nemico (e quei porci di Amerikani sono sempre
tra le palle) costituisca alto tradimento, con immediata
esecuzione dei traditori per impalamento. Per questo il
Talebano sgozza il nemico/peccatore col grandissimo piacere
così ben descritto da Giuseppe Parisi: il coltello
sostituisce il pene, il sangue lo sperma e il collo del
peccatore/nemico la fica/ano che manca al Talebano. Che
libidine!...
Doctor Sigmund
2 aprile 2007 0:00 - isaia kwick
La vita, la storia, le geopolitiche, le migrazioni sono
tutti eventi ciclici. Isaia Zingaro ROM.