Non sono del tutto d'accordo con voi: la
liberalizzazione di tanti settori prima gestiti a tariffe
"controllate" dallo Stato (vd. ad esempio,
INNANZITUTTO il settore dell'assicurazione auto, ma
anche quello dei carburanti, della telefonia, per non
parlare di quando il costo del pane, come quello del latte,
era "calmierato") ha di fatto provocato
l'effetto diametralmente opposto a quanto probabilmente
sperato da chi all'epoca aveva voluto la
liberalizzazione dei prezzi (e dico
"probabilmente" perchè in tutta sincerità non
credo alla totale buona fede di tutti coloro che
all'epoca cui mi riferisco avevano chiesto la
liberalizzazione dei prezzi: allora già esistevano infatti
tutti gli strumenti e le conoscenze adeguate per capire che
tale liberalizzazione, se non seguita da precise norme, per
così dire, "di controllo", non avrebbe mai
portato alcun vantaggio al consumatore. In conseguenza di
ciò siamo infatti finiti oggi dalla padella alla brace:
basti pensare (due esempi per tutti) che da quando vennero
introdotte le liberalizzazioni delle tariffe della RCauto e
dei costi di carburante, non solo abbiamo avuto SEMPRE E
SOLO aumenti delle relative tariffe (quasi mai
effettivamente giustificate da reali aumenti dei costi
d'acquisto di materie prime o similari), ma addirittura
le compagnie di assicurazioni e quelle petrolifere si sono
organizzate in CARTELLI dai quali noi singoli cittadini non
possiamo/riusciamo a difenderci, E VOI ASSOCIAZIONI DI
CONSUMATORI NON SIETE CAPACI NE' CI DATE GLI STRUMENTI
ADATTI PER AIUTARVI A CONTRASTARE QUESTI FENOMENI. In
realtà dunque non basta liberalizzare il mercato "sic
et simpliciter", ma occorre imprescindibilmente da
questo, anche un'azione diretta da parte dello
Stato....ma ne parleremo ancora.....GRAZIE PER
L'OSPITALITA'.... PS: ma veramente pensate che
lo "sciopero della spesa" sia una reazione da
persone "normali"? A me francamente fa solo
ridere...per non dire che mi fa solo rodere il
fegato....ARRIVEDERCI
3 settembre 2007 0:00 - BERSANOTTO
BASTA CON QUESTE LIBERALIZZAZIONI !
Ma chi volete
prendere in giro ? Da quando tutta questa fiducia acritica
nel "dio mercato" come la soluzione di tutti i
problemi ? Le liberalizzazioni servono solo a far scendere
la qualità dei prodotti e dei servizi e a prendere in giro
i cittadini, scagliandoli contro alcune categorie messe
all'angolo come i "nemici del paese".
BUFFONI
3 settembre 2007 0:00 - soleil
Buongiorno, e intanto stamattina ho comprato il mio solito
pezzo di pane, proprio come quello di sabato, solo che due
giorni fa l'ho pagato 2 euro e stamattina 4 EURO!!!! Son
passata in salumeria per la mozzarella , i prezzi
RADDOPPIATI!!!! cosa si può fare??? gli aumenti delle
materie prime non possono comportare gli aumenti effettuati
dagli esercenti!!!.......sono stanca di vivere in questo
paese!!!
3 settembre 2007 0:00 - Antonio di Gennaro
Io, in verità, nella mia zona (Napoli, quartiere Vomero) di
punti vendita per il pane ne vedo fin troppi e mi domando
quanto effettivo bisogno ce ne sia. Si vende il pane nei
supermercati, nelle tradizionali panetterie trasformatesi in
vere e proprie boutique del pane ove se ne trova in ogni
formato e taglio fino all'eccesso, nelle normali
salumerie o negozi di generi alimentari. Non sono affatto
d'accordo con voi che ancora credete al fatto che
"liberalizzare" porti abbassamento dei prezzi. Il
commerciante, come ogni impresa, deve e vuole fare profitto
per andare avanti ed il profitto lo stabilisce solo lui
stesso in base alle sue necessità e voglia di
arricchimento. Il fatto è che il pane, la pasta, il latte,
la carne, dovrebbero essere genereri di prima necessità,
anzi lo sono considerati fino a prova contraria, e si
dovrebbero istituire negozi "pubblici" sul tipo
delle Farmacie Comunali ( che poi a Napoli mancano del
tutto)con prezzi regolati e calmieranti per il
mercato.....Ma mi rendo conto che in questo momento tutto
ciò è fuori moda....
2 settembre 2007 0:00 - Disilluso
Il primo effetto delle libralizzazioni solitamente è quello
di una diminuzione della qualità dei prodotti/servizi; poi,
in un secondo tempo, forse, quella di calmierare i prezzi.
1 settembre 2007 0:00 - alex
Italiani popolo di pecorelle in fila a prenderselo in quel
posticino...a quando una Rivoluzione alla
"francese" dove finalmente tutto sia ripulito nel
sangue di un sacco di stronzi speculatori, di mangia pane a
tradimendo (buona parte di chi porta una divisa lo è); di
politici e politancanti, di sindacati e avvocati (questi
ultimi dichiarano redditi da morti di fame eppure il più
barbone ha "la barchetta e un paio di ville"); la
GdF dal canto suo vigila su chi non ha fatto lo scontrino e
fa le multe anche ai ragazzini con una mela regalata da un
verduraio (fatto accaduto realmente); poi ci sono pure i
preti di cui una buona parte (90%)predica bene e razzola
male.. a quando una chiesa simile in tutto e per tutto al
Cristo che vanno predicando da oltre 2000 anni. Che dire poi
della classe politica che da oltre 50 ci ha rovinati...
1 settembre 2007 0:00 - Topesio
A parte lo sciocco che se la prende con l'ufficio
comunale (!!!) il discorso sulla "concorrenza" è
la minchiata del Terzo millennio, buttata lì ogni volta ci
sia bisogno di tirarlo in culo al prossimo. Mi spiace
dirlo, ma l'ADUC, di cui ho in generale stima, non perde
occasione per correr diettro a simili chimere...
1 settembre 2007 0:00 - salvo
A che serve dire la propria opinione, tanto in Italia fanno
sempre tutto loro,non tengono conto delle opinioni della
gente, sti fannulloni di Ministri che stanno al governo(lo
scrivo in minuscolo,perche' cosi si merita)
1 settembre 2007 0:00 - Romano
"è la stamna bambina e tu non puoi farci niente"!
Così, avrebbe detto Glark Gable". Io, dico:
è la lobby dei grandi accaparratori, e noi non ci possiamo
fare niente! Solo un'abbondanza di "Briosh
come nel 1789, risolverebbe, e solo in parte qualcosa".
1 settembre 2007 0:00 - Umberto
Fin tanto che in questo paese di veline e calciatori, dove
basta apparire in un Tg per essere stati sorpresi a tirare
coca o fare la prostituta per diventare famosi e incassare
migliaia di euro,ci si limita a "CIARLARE" senza
fare nulla di Attivo, non cambierà nulla.Come può esserci
concorrenza in un paese dove io, con i miei soldi, apro una
attività, ci butto tutto me stesso facendo sacrifici e
poi, un inutile, dannoso e nocivo ufficio comunale gestito
da persone che in vita loro non hanno mai lavorato,mi ORDINA
quali devono essere i miei orari di apertura e chiusura?
Qualcuno si è mai chiesto perchè un chilo di pane costa
dai 3 ai 7 euro ed un panettone dello sesso peso solo !
euro?
1 settembre 2007 0:00 - Paolo 1
Era di questi giorni in thread "Il prezzo del
pane", in cui si faceva notare che nei discount la
farina era passata da 0,25 a 0,29 a 0,35 euro il chilo in
due mesi. Anch'io ho notato, e in parte segnalato
in questo Forum, di questi aumenti. Ne cito altri: al
Pennymarket di Parma la Cola passata da 0,35 a 0,39 e poi a
0,45; un chilo di pasta da 0,39 a 0,59 (e non limitatevi a
dire che si tratta di pochi centesimi, guardate quali sono
gli aumenti percentuali, altro che lo 1,6% annuo di
inflazione secondo l'Istat); le scatole di sgombri circa
+30% in un anno. E l'ADUC la smetta di illudersi
sulla concorrenza, e' solo una frottola, a Manhattan i
prezzi dei terreni sono aumentati di piu' di sei
miliardi di volte da quando gli Olandesi acquistarono
l'isola per pochi dollari dagli Indiani. Ed anche
nelle telecomunicazioni i prezzi da anni non stanno affatto
calando, c'era stato solo il solito momentaneo calo dei
prezzi che si ha sempre quando si passa da una produzione di
elite a una produzione di massa. Concorrenza! Bella
fiaba! Di recente a Parma Pennymarket e Esselunga hanno
apportato pressoche' contemporaneamente il medesimo
aumento al prezzo del latte, quello intero da 0,65 a 0,75 e
quello PS da 0,59 (e poi 0,65) a 0,69. Cos'e'
questa, concorenza? O cartello? ADUC verifichi pure e poi
faccia piovere multe. La cosa piu' grave di questi
aumenti e' pero' che avvengono in Discount o
ipermercati frequentati da gente con poco denaro, qui si
rischia davvero di fare la fame o ammalarsi e morire di
fame! L'unica cosa seria da fare sarebbe buttare a
mare le strampalate teorie sulla libera concorrenza, che
ciascuno avra' ormai constatato del tutto false e
illusorie, e tornare ai prezzi amministrati dallo Stato.
Paolo
1 settembre 2007 0:00 - black arrow
Le liberalizzazioni dal mio punto di vista non porteranno
mai a nulla di buono per l'utente, anzi! accettarle come
queste fossero la luce porterà l'utenza a prodotti di
ridotto valore, chi non si è accorto che con la grande
distribuzione i prodotti specie di banco non hanno più
quella qualità che avevano dentro il negozio sotto casa, è
vero, parmigiano e grana costano di più, ma è pur vero che
ne guadagnano di sapore, le forme non sono frezzate (hanno
crepe interne che il supermercato copre col sottovuoto) ne
occhiate (hanno quei buchini createsi da una cattiva
fermentazione in fase di stagionatura) prodotti questi che
non vedevi al negozio sotto casa perchè aperte le forme
queste venivano rese (lo so essendo stato parte in causa,
avendo lavorato nel settore ed avendo avuto un banco di
alimentari mio) la grande distribuzione sta facendo
scomparire i prodotti di prima scelta a discapito di
prodotti di minor qualità, tutto questo creerà nel tempo
una qualità alimentare sempre più scarsa sulle tavole. Gli
aumenti invece sono dovuti alle speculazioni bancarie, che
ora stanno puntando ai beni primari alimentari, infatti
anche i beni di maggior consumo come la farina, che ieri
costava poco o nulla, oggi si innalsano di prezzo grazie
anche alla globalizzazione, che vuole che ogni paese abbia
un suo specifico ed infatti il Canada che è per ora uno dei
paesi a cui è stato delegato la produzione del grano, oggi
alza la voce aumentandone il prezzo, certo del fatto che gli
altri paesi da loro dovranno andarlo a comprare, così le
banche che hanno il capitale comprano per prime e lo
rivendono avendo capito bene come si fanno soldi senza
sforzo alcuno speculando sulle materie prime, che prima o
poi tutti dovranno comprare. Non facciamoci incantare dal
pifferaio se non vogliamo poi fare la fine dei topi...