... il disagiato23 esce dalla sua tana fumogena per ululare
al vento le solite fregnacce alienanti frutto di attività
neuronali ormai esauste per .... affumicatura.
Avrebbe bisogno di qualche anima pia che lo aiuti a togliere
il blocca maiuscole dalla sua tastiera .....
25 ottobre 2016 18:01 - Starfighter23
INVITO CHIUNQUE LEGGA A SEGNALARE PER SPAM E STALKING
AGGRAVATO E CONTINUATO ALLA REDAZIONE DI ADUC DROGHE
ENNIUS4531,CHE CONSENTE QUESTO SCHIFO DA TROPPI
ANNI,NONOSTANTE IL REGOLAMENTO NON LO CONSENTA,CONFERMANDO
DI APPOGGIARE LE TEORIE DI QUESTO DEFICENTE,CONFERMANDO CHE
ENNIO E' UNO DELLA REDAZIONE
25 ottobre 2016 14:51 - ennius4531
... il disagiato23 esce dalla sua tana fumogena per ululare
al vento le solite fregnacce alienanti frutto di attività
neuronali ormai esauste per .... affumicatura.
Avrebbe bisogno di qualche anima pia che lo aiuti a togliere
il blocca maiuscole dalla sua tastiera .....
24 ottobre 2016 18:16 - Starfighter23
INVITO CHIUNQUE LEGGA A SEGNALARE ENNIUS4531 PER SPAM E
STALKING AGGRAVATO E CONTINUATO ALLA REDAZIONE DI ADUC
DROGHE,CHE CONSENTE QUESTO SCHIFO DA TROPPI ANNI,NONOSTANTE
IL REGOLAMENTO NON LO CONSENTA,CONFERMANDO DI APPOGGIARE LE
TEORIE DI QUESTO DEFICENTE,CONFERMANDO CHE ENNIO E' UNO
DELLA REDAZIONE
19 ottobre 2016 10:58 - ennius4531
... il disagiato23 esce dalla sua tana fumogena per ululare
al vento le solite fregnacce frutto di attività mentali
ormai esauste.
Avrebbe bisogno di qualcuno che lo aiuti a togliere il
blocca maiuscole dalla sua tastiera .....
18 ottobre 2016 22:01 - Starfighter23
INVITO CHIUNQUE LEGGA A SEGNALARE PER SPAM E STALKING
AGGRAVATO E CONTINUATO ALLA REDAZIONE DI ADUC DROGHE,CHE
CONSENTE QUESTO SCHIFO DA TROPPI ANNI,NONOSTANTE IL
REGOLAMENTO NON LO CONSENTA,CONFERMANDO DI APPOGGIARE LE
TEORIE DI QUESTO DEFICENTE,CONFERMANDO CHE ENNIO E' UNO
DELLA REDAZIONE
18 ottobre 2016 15:02 - ennius4531
... la legalizzazione non smentisce i risultati delle
ricerche specialistiche sull'erba magica e il mercato
azionario non é certo luogo che santifica le aziende
produttrici ...
La Storia é piena di scelte balorde compiute dalle
democrazie e anche di parassiti che scimmiottano il nickname
di altri dimostrando qualità umane assai misere.
Mancando il numero di telefono dei ricercatori, non so se la
ricerca abbia un fondamento di credibilità secondo l'ipse
dixit di W3C...
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
---------
Acta Psychiatrica Scandinavica
Volume 79, Issue 5, pages 505–510, May 1989
Schizophrenia in users and nonusers of cannabis
A longitudinal study in Stockholm County
Stanley Zammit, MRC clinical research fellow,a Peter
Allebeck, professor of social medicine,b Sven Andreasson,
associate professor of social medicine,c Ingvar Lundberg,
professor of occupational epidemiology,c and Glyn Lewis,
professor of psychiatric epidemiologyd
An association between use of cannabis in adolescence and
subsequent risk of schizophrenia was previously reported in
a follow up of Swedish conscripts. Arguments were raised
that this association may be due to use of drugs other than
cannabis and that personality traits may have confounded
results. We performed a further analysis of this cohort to
address these uncertainties while extending the follow up
period to identify additional cases.
Setting 1969-70 survey of Swedish conscripts (97% of the
country's male population aged 18-20).
Participants
50 087 subjects: data were available on self reported use of
cannabis and other drugs, and on several social and
psychological characteristics.
Results
Cannabis was associated with an increased risk of developing
schizophrenia in a dose dependent fashion both for subjects
who had ever used cannabis (adjusted odds ratio for linear
trend of increasing frequency 1.2, 95% confidence interval
1.1 to 1.4, P50 times was 6.7 (2.1 to 21.7) in the cannabis
only group. Similar results were obtained when analysis was
restricted to subjects developing schizophrenia after five
years after conscription, to exclude prodromal cases.
Conclusions
Cannabis use is associated with an increased risk of
developing schizophrenia, consistent with a causal relation.
This association is not explained by use of other
psychoactive drugs or personality traits relating to social
integration.
18 ottobre 2016 1:07 - ennio4531
La probabile legalizzazione in Canada porta in alto il
mercato azionario
Una società canadese attiva nel settore della Cannabis ha
messo a segno il massimo, in borsa, delle ultime 52
settimane: dallo scorso ottobre è passata da un prezzo di
circa 1,80 a 5,80 dollari per azione.
Le indiscrezioni che trapelano sui lavori della commissione
governativa canadese per la legalizzazione della cannabis,
hanno infiammato il mercato.
Con ogni probabilità, a partire dalla primavera 2017, il
Canada introdurrà la legalizzazione della cannabis, sia per
scopi medici che ricreativi.
Molti investitori pensano alle opportunità che si verranno
a creare per le aziende già attive nel settore medico, che
beneficeranno certamente dello sviluppo del settore
ricreativo.
È un mercato da miliardi di dollari, con grandi
potenzialità di profitti solo per le applicazioni mediche,
ma se a queste si aggiungeranno anche quelle ricreative, i
ritorni saranno enormi e le aziende esistenti ne trarranno
grandi vantaggi.
La legalizzazione della cannabis è qualcosa che il mercato
si attende anche in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi
del mondo.
In questo contesto favorevole la Canopy Growth, un’azienda
canadese quotata al Toronto Stock Exchange (TSX), ha
raggiunto i massimi a quasi 6 dollari, quando soltanto un
anno fa era al di sotto dei 2 dollari. Una performance
davvero considerevole, che evidenzia il fermento che c’è
tra gli investitori interessati a questo settore.
La Canopy Growth controlla la Tweed Inc., che sta
rilasciando Leafs by Snoop, una linea di prodotti a base di
cannabis, in collaborazione con il rapper Snoop Dogg in
qualità di esperto di cannabis oltre che un’icona della
cultura della cannabis canadese.
Ma anche altre società canadesi, in vista della nuova
normativa, registrano una crescita nel valore delle proprie
azioni con, per esempio, la Aurora Cannabis, la Aphria Inc.,
la OrganiGram Holdings e la Mettrum Health, tutte aziende
quotate alla borsa di Toronto.
Difficile non prendere atto che il nuovo panorama normativo
mondiale stia cambiando per quanto riguarda la cannabis,
così come difficile ignorare gli avvertimenti degli
analisti che prevedono un rally dei prezzi per molte delle
società impegnate in questo nuovo settore.
17 ottobre 2016 23:42 - ennius4531
... la legalizzazione non smentisce i risultati delle
ricerche specialistiche sull'erba magica e il mercato
azionario non é certo luogo che santifica le aziende
produttrici ...
La Storia é piena di scelte balorde compiute dalle
democrazie e anche di parassiti che scimmiottano il nickname
di altri.
Mancando il numero di telefono dei ricercatori, non so se la
ricerca abbia un fondamento di credibilità secondo l'ipse
dixit di W3C..... .
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
17 ottobre 2016 21:32 - ennio4531
La probabile legalizzazione in Canada porta in alto il
mercato azionario
Una società canadese attiva nel settore della Cannabis ha
messo a segno il massimo, in borsa, delle ultime 52
settimane: dallo scorso ottobre è passata da un prezzo di
circa 1,80 a 5,80 dollari per azione.
Le indiscrezioni che trapelano sui lavori della commissione
governativa canadese per la legalizzazione della cannabis,
hanno infiammato il mercato.
Con ogni probabilità, a partire dalla primavera 2017, il
Canada introdurrà la legalizzazione della cannabis, sia per
scopi medici che ricreativi.
Molti investitori pensano alle opportunità che si verranno
a creare per le aziende già attive nel settore medico, che
beneficeranno certamente dello sviluppo del settore
ricreativo.
È un mercato da miliardi di dollari, con grandi
potenzialità di profitti solo per le applicazioni mediche,
ma se a queste si aggiungeranno anche quelle ricreative, i
ritorni saranno enormi e le aziende esistenti ne trarranno
grandi vantaggi.
La legalizzazione della cannabis è qualcosa che il mercato
si attende anche in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi
del mondo.
In questo contesto favorevole la Canopy Growth, un’azienda
canadese quotata al Toronto Stock Exchange (TSX), ha
raggiunto i massimi a quasi 6 dollari, quando soltanto un
anno fa era al di sotto dei 2 dollari. Una performance
davvero considerevole, che evidenzia il fermento che c’è
tra gli investitori interessati a questo settore.
La Canopy Growth controlla la Tweed Inc., che sta
rilasciando Leafs by Snoop, una linea di prodotti a base di
cannabis, in collaborazione con il rapper Snoop Dogg in
qualità di esperto di cannabis oltre che un’icona della
cultura della cannabis canadese.
Ma anche altre società canadesi, in vista della nuova
normativa, registrano una crescita nel valore delle proprie
azioni con, per esempio, la Aurora Cannabis, la Aphria Inc.,
la OrganiGram Holdings e la Mettrum Health, tutte aziende
quotate alla borsa di Toronto.
Difficile non prendere atto che il nuovo panorama normativo
mondiale stia cambiando per quanto riguarda la cannabis,
così come difficile ignorare gli avvertimenti degli
analisti che prevedono un rally dei prezzi per molte delle
società impegnate in questo nuovo settore.
17 ottobre 2016 19:09 - ennius4531
... la legalizzazione non smentisce i risultati delle
ricerche specialistiche sull'erba magica.
La Storia é piena di scelte balorde compiute dalle
democrazie e anche di parassiti che scimmiottano il nickname
di altri.
Mancando il numero di telefono dei ricercatori, non so se la
ricerca abbia un fondamento di credibilità secondo l'ipse
dixit di W3C..... .
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
17 ottobre 2016 15:16 - ennio4531
La probabile legalizzazione in Canada porta in alto il
mercato azionario
Una società canadese attiva nel settore della Cannabis ha
messo a segno il massimo, in borsa, delle ultime 52
settimane: dallo scorso ottobre è passata da un prezzo di
circa 1,80 a 5,80 dollari per azione.
Le indiscrezioni che trapelano sui lavori della commissione
governativa canadese per la legalizzazione della cannabis,
hanno infiammato il mercato.
Con ogni probabilità, a partire dalla primavera 2017, il
Canada introdurrà la legalizzazione della cannabis, sia per
scopi medici che ricreativi.
Molti investitori pensano alle opportunità che si verranno
a creare per le aziende già attive nel settore medico, che
beneficeranno certamente dello sviluppo del settore
ricreativo.
È un mercato da miliardi di dollari, con grandi
potenzialità di profitti solo per le applicazioni mediche,
ma se a queste si aggiungeranno anche quelle ricreative, i
ritorni saranno enormi e le aziende esistenti ne trarranno
grandi vantaggi.
La legalizzazione della cannabis è qualcosa che il mercato
si attende anche in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi
del mondo.
In questo contesto favorevole la Canopy Growth, un’azienda
canadese quotata al Toronto Stock Exchange (TSX), ha
raggiunto i massimi a quasi 6 dollari, quando soltanto un
anno fa era al di sotto dei 2 dollari. Una performance
davvero considerevole, che evidenzia il fermento che c’è
tra gli investitori interessati a questo settore.
La Canopy Growth controlla la Tweed Inc., che sta
rilasciando Leafs by Snoop, una linea di prodotti a base di
cannabis, in collaborazione con il rapper Snoop Dogg in
qualità di esperto di cannabis oltre che un’icona della
cultura della cannabis canadese.
Ma anche altre società canadesi, in vista della nuova
normativa, registrano una crescita nel valore delle proprie
azioni con, per esempio, la Aurora Cannabis, la Aphria Inc.,
la OrganiGram Holdings e la Mettrum Health, tutte aziende
quotate alla borsa di Toronto.
Difficile non prendere atto che il nuovo panorama normativo
mondiale stia cambiando per quanto riguarda la cannabis,
così come difficile ignorare gli avvertimenti degli
analisti che prevedono un rally dei prezzi per molte delle
società impegnate in questo nuovo settore.
17 ottobre 2016 8:28 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
La legalizzazione non smentisce i risultati delle ricerche
specialistiche sull'erba magica e la Storia é piena di
scelte balorde compiute dalle democrazie.
Mancando il numero di telefono dei ricercatori, non so se la
ricerca abbia un fondamento di credibilità secondo l'ipse
dixit di W3C..... .
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
17 ottobre 2016 7:51 - ennio4531
La probabile legalizzazione in Canada porta in alto il
mercato azionario
17 ottobre 2016 7:51 - ennio4531
La probabile legalizzazione in Canada porta in alto il
mercato azionario
Una società canadese attiva nel settore della Cannabis ha
messo a segno il massimo, in borsa, delle ultime 52
settimane: dallo scorso ottobre è passata da un prezzo di
circa 1,80 a 5,80 dollari per azione.
Le indiscrezioni che trapelano sui lavori della commissione
governativa canadese per la legalizzazione della cannabis,
hanno infiammato il mercato.
Con ogni probabilità, a partire dalla primavera 2017, il
Canada introdurrà la legalizzazione della cannabis, sia per
scopi medici che ricreativi.
Molti investitori pensano alle opportunità che si verranno
a creare per le aziende già attive nel settore medico, che
beneficeranno certamente dello sviluppo del settore
ricreativo.
È un mercato da miliardi di dollari, con grandi
potenzialità di profitti solo per le applicazioni mediche,
ma se a queste si aggiungeranno anche quelle ricreative, i
ritorni saranno enormi e le aziende esistenti ne trarranno
grandi vantaggi.
La legalizzazione della cannabis è qualcosa che il mercato
si attende anche in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi
del mondo.
In questo contesto favorevole la Canopy Growth, un’azienda
canadese quotata al Toronto Stock Exchange (TSX), ha
raggiunto i massimi a quasi 6 dollari, quando soltanto un
anno fa era al di sotto dei 2 dollari. Una performance
davvero considerevole, che evidenzia il fermento che c’è
tra gli investitori interessati a questo settore.
La Canopy Growth controlla la Tweed Inc., che sta
rilasciando Leafs by Snoop, una linea di prodotti a base di
cannabis, in collaborazione con il rapper Snoop Dogg in
qualità di esperto di cannabis oltre che un’icona della
cultura della cannabis canadese.
Ma anche altre società canadesi, in vista della nuova
normativa, registrano una crescita nel valore delle proprie
azioni con, per esempio, la Aurora Cannabis, la Aphria Inc.,
la OrganiGram Holdings e la Mettrum Health, tutte aziende
quotate alla borsa di Toronto.
Difficile non prendere atto che il nuovo panorama normativo
mondiale stia cambiando per quanto riguarda la cannabis,
così come difficile ignorare gli avvertimenti degli
analisti che prevedono un rally dei prezzi per molte delle
società impegnate in questo nuovo settore.
16 ottobre 2016 17:36 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche recenti che solo gli allocchi vogliono
ignorare.
Poi ci sono i pifferai che riportano copia/incolla il cui
contenuto é la summa di capricci di stampo infantile quando
si disputava sullo scambio delle figurine .. no é mia ...
no é tua ....
Alcune di queste ricerche ....
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga".
16 ottobre 2016 3:51 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
15 ottobre 2016 16:45 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche recenti che solo gli allocchi vogliono
ignorare.
Poi ci sono i pifferai che riportano copia/incolla il cui
contenuto é la summa di capricci di stampo infantile quando
si disputava sullo scambio delle figurine .. no é mia ...
no é tua ....
Alcune di queste ricerche ....
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga".
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
14 ottobre 2016 19:19 - movimentoNOcannabis
ennius è drogatto anche lei
13 ottobre 2016 15:03 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche recenti che solo gli allocchi vogliono
ignorare.
Poi ci sono i pifferai che riportano copia/incolla il cui
contenuto é la summa di capricci di stampo infantile quando
si disputava sullo scambio delle figurine .. no é mia ...
no é tua ....
Alcune di queste ricerche ....
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga".
13 ottobre 2016 10:43 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
12 ottobre 2016 16:36 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche recenti che solo i pifferai o allocchi
vogliono ignorare.
Alcune di queste ricerche ....
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga"
12 ottobre 2016 8:00 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
10 ottobre 2016 23:03 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche recenti che solo i pifferai o allocchi
vogliono ignorare.
Alcune di queste ricerche ....
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga"
10 ottobre 2016 19:09 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
9 ottobre 2016 12:27 - ennius4531
....ennio4531non é altro che un parassita che si ritiene
furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle
maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.
Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí
sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche
specialistiche recenti che solo i pifferai o allocchi
vogliono ignorare.
Alcune di queste ricerche ....
( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014
' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le
persone che avevano usato cannabis una o due volte la
settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere
cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le
emozioni, la motivazione e la dipendenza.
I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate
scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che
avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti
e li hanno confrontati con quelle di studenti che non
avevano mai consumato la droga.
Due sezioni principali del cervello sono risultate essere
colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei
soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su
migliaia di soggetti .
L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter,
professore di psichiatria e scienze comportamentali alla
Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha
dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte
all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia
associato a conseguenze negative. ...."
Mark Winstanley , chief executive del centro per malati
mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis
è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo
studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra
salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente
fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la
probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono
consapevoli dei rischi.”
Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54
"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di
concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti
piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha
coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole
superiori.
Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu'
possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di
altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina,
anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga
rende meno critici rispetto all'assunzione di altre
droghe.
Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in
particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe
"socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy.
Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato
sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially
acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu'
inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e
ecstasy.
Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York
University e pubblicato su Prevention Science."
USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio
Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e'
certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo
prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo
studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e
condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di
Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato
sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di
25 anni.
Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal
quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi
fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a
cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a
breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla
capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha
tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia
registrabile solamente nei consumatori abituali.
Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani
uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di
Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista
'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti
le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta
di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di
fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al
mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la
struttura degli spermatozoi.
Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano
un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio,
forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni
eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli
uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu'
di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco
effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini
da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito.
....
Additional information
The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for
poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be
published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST)
on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and
Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception
Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics
and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol;
Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital,
Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of
Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh;
Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St
Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics
and Gynaecology, Royal Free and University College, London;
Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital,
Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal
Hospital Department of Histopathology, University hospital
of South Manchester; International Centre for Life,
Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop
Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales
Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali
raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56
Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che
hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso
di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic
Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di
cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non
supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un
pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato
uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di
marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato
che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la
stessa scelta quest'anno.
La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato
di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre
del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di
conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano
recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata:
dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.
E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in
incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato
marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha
detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione
AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire
gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati
per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la
legalizzazione della droga"
8 ottobre 2016 17:53 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”
Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali
del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la
strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e
ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.
Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una
“scoperta”, parlando di “spaccio” e di
“traffico” ignorando completamente la storia, ormai
ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il
riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in
Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima
manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre
1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per
condividerla attraverso feste e iniziative
antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito
perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei
compagni coinvolti.
Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte
antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in
questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di
legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle
fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il
diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che
invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio
sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare
il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una
volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi
proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi
stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal
senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il
fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come
di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.
La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche
nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha
impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca
scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi
principi attivi nel trattamento di molte patologie anche
gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di
sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti
collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle
nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo
industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre
sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad
elevato impatto ambientale.
La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti
parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata
dalla retorica proibizionista dei principali media che
spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo
un dibattito libero e basato sui fatti.
Pertanto come libere persone affermiamo che:
• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e
naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il
narcotraffico;
• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le
persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive),
la disinformazione e la crescita del mercato clandestino
gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;
• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi
(terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare
ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la
sua coltivazione deve essere libera;
e chiediamo:
• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba
prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi
#QUELLERBAE?ANCHEMIA
Prossimi appuntamenti:
SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna
“Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena
Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La
storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio
Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42
SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale
Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
3 ottobre 2016 22:33 - Starfighter23
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AL PROSSIMO SPAM CHE FAI CON LA RICERCA SPECIALISTICA,TI
FACCIO VERAMENTE RIDERE,RICORREREMO AD ALTRE ASSOCIAZIONI DI
CONSUMATORI DENUNCIANDO COSA FAI TU E QUEI 4 CRETINI DI ADUC
CHE TI SOSTENGONO
N0ON TI LEGGE NESSUNO,SEI UN DISCO ROTTO CHE CONTINUA CON LE
SOLITE LITANIE DA 10 ANNI,ALLA PROSSIMA LITANIA CHE SENTO
SULLA RICERCA TI FACCIO VERAMENTE DIVERTIRE,PROVA DAI FIGLIO
DI PUTTANA
"Quando uno stesso intervento e' inviato piu' volte. In
questo caso, pubblichiamo l'intervento una sola volta.
COME MAI TU SPAMMI E NON DICONO NIENTE?GLI HO GIA SCRTITTO E
ATTENDO SPIEGAZIONI,QUESTI VERAMENTE CERCANO GRANE
3 ottobre 2016 20:36 - ennius4581
il bello è che queste minchiate non le legge neanche più
nessuno, l'ho fatto per caso..." shank "...ecco...siamo
tutti...ananda vieni un po' a vede che t'ho trovato... ;-P
;-P