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18 ottobre 2016 1:06 - ennio4531
La probabile legalizzazione in Canada porta in alto il mercato azionario


Una società canadese attiva nel settore della Cannabis ha messo a segno il massimo, in borsa, delle ultime 52 settimane: dallo scorso ottobre è passata da un prezzo di circa 1,80 a 5,80 dollari per azione.

Le indiscrezioni che trapelano sui lavori della commissione governativa canadese per la legalizzazione della cannabis, hanno infiammato il mercato.

Con ogni probabilità, a partire dalla primavera 2017, il Canada introdurrà la legalizzazione della cannabis, sia per scopi medici che ricreativi.

Molti investitori pensano alle opportunità che si verranno a creare per le aziende già attive nel settore medico, che beneficeranno certamente dello sviluppo del settore ricreativo.

È un mercato da miliardi di dollari, con grandi potenzialità di profitti solo per le applicazioni mediche, ma se a queste si aggiungeranno anche quelle ricreative, i ritorni saranno enormi e le aziende esistenti ne trarranno grandi vantaggi.

La legalizzazione della cannabis è qualcosa che il mercato si attende anche in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi del mondo.

In questo contesto favorevole la Canopy Growth, un’azienda canadese quotata al Toronto Stock Exchange (TSX), ha raggiunto i massimi a quasi 6 dollari, quando soltanto un anno fa era al di sotto dei 2 dollari. Una performance davvero considerevole, che evidenzia il fermento che c’è tra gli investitori interessati a questo settore.

La Canopy Growth controlla la Tweed Inc., che sta rilasciando Leafs by Snoop, una linea di prodotti a base di cannabis, in collaborazione con il rapper Snoop Dogg in qualità di esperto di cannabis oltre che un’icona della cultura della cannabis canadese.

Ma anche altre società canadesi, in vista della nuova normativa, registrano una crescita nel valore delle proprie azioni con, per esempio, la Aurora Cannabis, la Aphria Inc., la OrganiGram Holdings e la Mettrum Health, tutte aziende quotate alla borsa di Toronto.

Difficile non prendere atto che il nuovo panorama normativo mondiale stia cambiando per quanto riguarda la cannabis, così come difficile ignorare gli avvertimenti degli analisti che prevedono un rally dei prezzi per molte delle società impegnate in questo nuovo settore.
17 ottobre 2016 23:41 - ennius4531
... la legalizzazione non smentisce i risultati delle ricerche specialistiche sull'erba magica e il mercato azionario non é certo luogo che santifica le aziende produttrici ...

La Storia é piena di scelte balorde compiute dalle democrazie e anche di parassiti che scimmiottano il nickname di altri.

Mancando il numero di telefono dei ricercatori, non so se la ricerca abbia un fondamento di credibilità secondo l'ipse dixit di W3C..... .

Da Aduc

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
17 ottobre 2016 21:32 - ennio4531
La probabile legalizzazione in Canada porta in alto il mercato azionario


Una società canadese attiva nel settore della Cannabis ha messo a segno il massimo, in borsa, delle ultime 52 settimane: dallo scorso ottobre è passata da un prezzo di circa 1,80 a 5,80 dollari per azione.

Le indiscrezioni che trapelano sui lavori della commissione governativa canadese per la legalizzazione della cannabis, hanno infiammato il mercato.

Con ogni probabilità, a partire dalla primavera 2017, il Canada introdurrà la legalizzazione della cannabis, sia per scopi medici che ricreativi.

Molti investitori pensano alle opportunità che si verranno a creare per le aziende già attive nel settore medico, che beneficeranno certamente dello sviluppo del settore ricreativo.

È un mercato da miliardi di dollari, con grandi potenzialità di profitti solo per le applicazioni mediche, ma se a queste si aggiungeranno anche quelle ricreative, i ritorni saranno enormi e le aziende esistenti ne trarranno grandi vantaggi.

La legalizzazione della cannabis è qualcosa che il mercato si attende anche in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi del mondo.

In questo contesto favorevole la Canopy Growth, un’azienda canadese quotata al Toronto Stock Exchange (TSX), ha raggiunto i massimi a quasi 6 dollari, quando soltanto un anno fa era al di sotto dei 2 dollari. Una performance davvero considerevole, che evidenzia il fermento che c’è tra gli investitori interessati a questo settore.

La Canopy Growth controlla la Tweed Inc., che sta rilasciando Leafs by Snoop, una linea di prodotti a base di cannabis, in collaborazione con il rapper Snoop Dogg in qualità di esperto di cannabis oltre che un’icona della cultura della cannabis canadese.

Ma anche altre società canadesi, in vista della nuova normativa, registrano una crescita nel valore delle proprie azioni con, per esempio, la Aurora Cannabis, la Aphria Inc., la OrganiGram Holdings e la Mettrum Health, tutte aziende quotate alla borsa di Toronto.

Difficile non prendere atto che il nuovo panorama normativo mondiale stia cambiando per quanto riguarda la cannabis, così come difficile ignorare gli avvertimenti degli analisti che prevedono un rally dei prezzi per molte delle società impegnate in questo nuovo settore.
17 ottobre 2016 19:14 - ennius4531
... la legalizzazione non smentisce i risultati delle ricerche specialistiche sull'erba magica.

La Storia é piena di scelte balorde compiute dalle democrazie e anche di parassiti che scimmiottano il nickname di altri.

Mancando il numero di telefono dei ricercatori, non so se la ricerca abbia un fondamento di credibilità secondo l'ipse dixit di W3C..... .

Da Aduc

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.
17 ottobre 2016 15:16 - ennio4531
La probabile legalizzazione in Canada porta in alto il mercato azionario


Una società canadese attiva nel settore della Cannabis ha messo a segno il massimo, in borsa, delle ultime 52 settimane: dallo scorso ottobre è passata da un prezzo di circa 1,80 a 5,80 dollari per azione.

Le indiscrezioni che trapelano sui lavori della commissione governativa canadese per la legalizzazione della cannabis, hanno infiammato il mercato.

Con ogni probabilità, a partire dalla primavera 2017, il Canada introdurrà la legalizzazione della cannabis, sia per scopi medici che ricreativi.

Molti investitori pensano alle opportunità che si verranno a creare per le aziende già attive nel settore medico, che beneficeranno certamente dello sviluppo del settore ricreativo.

È un mercato da miliardi di dollari, con grandi potenzialità di profitti solo per le applicazioni mediche, ma se a queste si aggiungeranno anche quelle ricreative, i ritorni saranno enormi e le aziende esistenti ne trarranno grandi vantaggi.

La legalizzazione della cannabis è qualcosa che il mercato si attende anche in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi del mondo.

In questo contesto favorevole la Canopy Growth, un’azienda canadese quotata al Toronto Stock Exchange (TSX), ha raggiunto i massimi a quasi 6 dollari, quando soltanto un anno fa era al di sotto dei 2 dollari. Una performance davvero considerevole, che evidenzia il fermento che c’è tra gli investitori interessati a questo settore.

La Canopy Growth controlla la Tweed Inc., che sta rilasciando Leafs by Snoop, una linea di prodotti a base di cannabis, in collaborazione con il rapper Snoop Dogg in qualità di esperto di cannabis oltre che un’icona della cultura della cannabis canadese.

Ma anche altre società canadesi, in vista della nuova normativa, registrano una crescita nel valore delle proprie azioni con, per esempio, la Aurora Cannabis, la Aphria Inc., la OrganiGram Holdings e la Mettrum Health, tutte aziende quotate alla borsa di Toronto.

Difficile non prendere atto che il nuovo panorama normativo mondiale stia cambiando per quanto riguarda la cannabis, così come difficile ignorare gli avvertimenti degli analisti che prevedono un rally dei prezzi per molte delle società impegnate in questo nuovo settore.
17 ottobre 2016 9:24 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.

Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche specialistiche recenti che solo gli allocchi vogliono ignorare.

Poi ci sono i pifferai che riportano copia/incolla il cui contenuto é la summa di capricci di stampo infantile quando si disputava sullo scambio delle figurine .. no é mia ... no é tua ....

Alcune di queste ricerche ....

( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

Mark Winstanley , chief executive del centro per malati mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono consapevoli dei rischi.”

Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."


USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio

Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e' certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di 25 anni.

Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia registrabile solamente nei consumatori abituali.

Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.


Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno.

La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga".
15 ottobre 2016 8:17 - W3C_Freedom
Former DEA agents show support for prop 205

https://420.icymi.email/former-dea-agents-show-support-for-p rop-205-cannabisnews/
15 ottobre 2016 5:39 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”


Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
12 ottobre 2016 16:36 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.

Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche specialistiche recenti che solo i pifferai o allocchi vogliono ignorare.

Alcune di queste ricerche ....

( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

Mark Winstanley , chief executive del centro per malati mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono consapevoli dei rischi.”

Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."


USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio

Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e' certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di 25 anni.

Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia registrabile solamente nei consumatori abituali.

Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.


Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno.

La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga"
12 ottobre 2016 8:00 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”


Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
10 ottobre 2016 23:02 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.

Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche specialistiche recenti che solo i pifferai o allocchi vogliono ignorare.

Alcune di queste ricerche ....

( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

Mark Winstanley , chief executive del centro per malati mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono consapevoli dei rischi.”

Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."


USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio

Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e' certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di 25 anni.

Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia registrabile solamente nei consumatori abituali.

Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.


Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno.

La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga"
10 ottobre 2016 19:08 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”


Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
9 ottobre 2016 12:30 - ennius4531
....ennio4531 non é altro che un parassita che si ritiene furbastro scimmiottando il mio nickname approfittando delle maglie larghe dell'Aduc nell'accettare nuovi nick.

Gli effetti dell'erba magica per usi ludici, di questa sí sta parlando, sono evidenziati da numerose ricerche specialistiche recenti che solo i pifferai o allocchi vogliono ignorare.

Alcune di queste ricerche ....

( Abstract )
Harvard Medical School 16/04/2014

' Nello studio, pubblicato sul Journal of Neurosciences, le persone che avevano usato cannabis una o due volte la settimana anche per pochi mesi, sono state trovate avere cambiamenti nelle zone del cervello che regolano le emozioni, la motivazione e la dipendenza.

I ricercatori della Harvard Medical School hanno effettuate scansioni 3D dettagliate sul cervello degli studenti che avevano consumato cannabis raramente e non erano assuefatti e li hanno confrontati con quelle di studenti che non avevano mai consumato la droga.

Due sezioni principali del cervello sono risultate essere colpite. Ovviamente, più alto il consumo di cannabis dei soggetti dello studio, maggiori le anomalie cerebrali su migliaia di soggetti .

L’autore della ricerca , il dottor Hans Breiter, professore di psichiatria e scienze comportamentali alla Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha dichiarato : “Questo studio solleva una sfida forte all’idea che l’uso occasionale di marijuana non sia associato a conseguenze negative. ...."

Mark Winstanley , chief executive del centro per malati mentali Rethink , ha detto: “Per troppo tempo la cannabis è stata vista come sicura, ma come suggerisce questo studio, può avere davvero un grave impatto sulla vostra salute mentale . La ricerca mostra anche che quando la gente fuma cannabis prima dei 15 anni, si quadruplica la probabilità di sviluppare psicosi. Ma poche persone sono consapevoli dei rischi.”

Da Aduc
Notizia 11 ottobre 2013 18:54

"Dire "si'" alla marijuana aumenta le probabilita' di concedere un "si'" anche ad altre tipologie di stupefacenti piu' pericolose, secondo un nuovo studio statunitense che ha coinvolto un campione di 29054 studenti delle scuole superiori.

Dai dati e' emerso che fumare marijuana rende piu' possibilisti e meno giudicanti relativamente all'uso di altre droghe piu' pesanti, come cocaina, crack, LSD, eroina, anfetamine ed ecstasy. In pratica, l'assunzione di una droga rende meno critici rispetto all'assunzione di altre droghe.

Chi fuma marijuana tende ad essere meno giudicante in particolare verso l'utilizzo delle cosiddette droghe "socialmente accettabili" come LSD, anfetamine ed ecstasy. Gli studenti dal background socio-economico piu' elevato sono apparsi piu' tolleranti verso gli stupefacenti socially acceptable mentre le donne in generale sono risultate piu' inclini a dire "no" a droghe come cocaina, crack, LSD e ecstasy.

Lo studio e' stato condotto da Joseph Palamar della New York University e pubblicato su Prevention Science."


USA - Cannabis. Fumarne troppa
fa male alla memoria. Studio

Aduc 2 febbraio 2016
Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e' certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine. Lo studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di 25 anni.

Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia registrabile solamente nei consumatori abituali.

Da Aduc
USA: Cannabis riduce dimensione e
forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014

La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'.Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....

Additional information

The paper, ‘Modified and non-modifiable risk factors for poor sperm morphology’ by AA Pacey et al, will be published in the journal Human Reproduction, at 00:05 (BST) on Thursday 5 June 2014.
1 Participating centres were: Department of Obstetrics and Gynaecology, Queens University, Belfast; Assisted Conception Unit, Birmingham Women’s Hospital; Division of Obstetrics and Gynaecology, St Michael’s Hospital, Bristol; Directorate of Women’s Health, Southmead Hospital, Bristol; Cardiff Assisted Reproduction Unit, University of Wales; MRC Reproductive Biology Unit, Edinburgh; Reproductive Medicine Unit, Liverpool Women’s Hospital; St Bartholomew’s Hospital, London; Department of Obstetrics and Gynaecology, Royal Free and University College, London; Department of Reproductive Medicine, St Mary’s Hospital, Manchester; IVF/Immunology Laboratory, Salford Royal Hospital Department of Histopathology, University hospital of South Manchester; International Centre for Life, Newcastle; Department of Obstetrics and Gynaecology, Jessop Hospital for Women, Sheffield; Shropshire and Mid-Wales Fertility Centre, Royal Shrewsbury NHS Trust.


Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati
Notizia
12 maggio 2016 11:56

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza.
Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, secondo cui i limiti di legge sul consumo di cannabis consentito per guidare sono arbitrari e non supportati dalla scienza, cosa che potrebbe tradursi in un pericolo concreto per gli automobilisti. Washington è stato uno dei primi Stati a legalizzare l'uso ricreativo di marijuana, e questi risultati sollevano preoccupazione, dato che almeno altri 20 Stati Usa stanno considerando di fare la stessa scelta quest'anno.

La Fondazione ha esaminato proprio la situazione dello Stato di Washington, che ha legalizzato la marijuana nel dicembre del 2012. I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di conducenti coinvolti in incidenti mortali che avevano recentemente consumato cannabis è più che raddoppiata: dall'8 al 17% tra il 2013 e il 2014.

E' inoltre emerso che un conducente su 6 coinvolto in incidenti mortali nel 2014 aveva recentemente usato marijuana. "Questo aumento significativo è allarmante", ha detto Peter Kissinger, presidente e Ceo della Fondazione AAA. "Washington deve servire come 'caso studio' per aprire gli occhi su quello che può verificarsi negli altri Stati per quanto riguarda la sicurezza stradale, dopo la legalizzazione della droga"
8 ottobre 2016 17:51 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”


Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
8 ottobre 2016 14:35 - ennius4531
... i pifferai persistono nell'ignorare gli effetti dell'erba magica secondo le ultime ricerche specialistiche di fonte universitaria che si elencano :

l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda)
Universitá del Nuovo Galles del Sud
Universitá di Losanna

ci dicono che ....

- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori abituali di erbe magiche e le altre persone;

- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia

- danni permanenti alla memoria a breve termine

- riduzione dimensione e forma spermatozoi.

Riguardo la sicurezza della collettività, altre ricerche ci informano che ..

Da Aduc
Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, ...


Altra ricerca...

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University.

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.....
7 ottobre 2016 23:43 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”


Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
7 ottobre 2016 23:21 - ennius4531
... gli effetti dell'erba magica secondo le ultime ricerche specialistiche di fonte universitaria che si elencano :

l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda)
Universitá del Nuovo Galles del Sud
Universitá di Losanna

ci dicono che ....

- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori abituali di erbe magiche e le altre persone;

- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia

- danni permanenti alla memoria a breve termine

- riduzione dimensione e forma spermatozoi.

Riguardo la sicurezza della collettività, altre ricerche ci informano che ..

Da Aduc
Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, ...


Altra ricerca...

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University.

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.....
7 ottobre 2016 20:58 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”


Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
7 ottobre 2016 17:51 - ennius4531
... gli effetti dell'erba magica secondo le ultime ricerche specialistiche di fonte universitaria che si elencano :

l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda)
Universitá del Nuovo Galles del Sud 
Universitá di Losanna 

ci dicono che ....

- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori abituali di erbe magiche e le altre persone;

- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia 

- danni permanenti alla memoria a breve termine

- riduzione dimensione e forma spermatozoi.

Riguardo la sicurezza della collettività, altre ricerche ci informano che ..

Da Aduc 
Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, ...


Altra ricerca... 

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University. 

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.....
7 ottobre 2016 12:52 - ennio4531
Campagna Ufficiale: “QUELL’ERBA E’ ANCHE MIA!”


Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
7 ottobre 2016 11:08 - ennius4531
... l'idea da mentecatto che clonando o scimmiottando il mio nikname e minacciandomi possa in qualche modo pormi in difficoltà, per me é un motivo in più per continuare ad esporre fatti che possono smascherare soggetti di tal fatta a cui spetta il titolo di .... pifferai.

Sentiamo il parere di chi giornalmente ha a che fare con menti disturbate.

"Se magicamente si potesse cancellare la cannabis dal mondo, avremmo una diminuzione dei casi di schizofrenia del 40 per cento" afferma Giuseppe Ducci, direttore del reparto di psichiatria del San Filippo Neri di Roma.

Alcune persone sono tre o quattro volte più a rischio di disturbi psicotici perchè hanno meno enzimi Comt, che metabolizzano la dopamina, sostanza che in alcune aree del cervello produce deliri e allucinazioni.

"Oggi registriamo disturbi psicotici gravi sempre più precoci" informa Ducci. "Abbiamo persone di 24-25 anni che, dopo anni di abuso, hanno il cervello di un novantenne e un futuro da lungoassistiti".

E non solo psicosi: "La cannabis produce la sindrome amotivazionale: i ragazzi non vanno più a scuola, non vedono gli amici, si chiudono in se stessi. Alcuni arrivano al delirio o all'abulia, il prologo di un futuro complicato".

....Insomma, definire la cannabis una droga leggera è una vera fesseria".

Autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche a stampa di cui 16 su riviste internazionali peer-reviewed, autore o curatore di 7 libri,editor di 4 numeri speciali dell’International Journal of Mental Health
6 ottobre 2016 21:43 - ennio4531
TI HO SEGNALATO FIGLIO DI PUTTANA CONTINUA PURE
6 ottobre 2016 21:43 - ennio4531
LEGGI ATTENTAMENTE PRIMA DI INVIARE UN MESSAGGIO

Quello che scrivi sara' pubblicato integralmente sul portale Internet dell'Aduc. Questo perche' riteniamo che le esperienze, le riflessioni o anche solo le opinioni di ogni singolo cittadino siano utili a tutti i lettori-consumatori, proprio se e proprio perche' senza filtro e senza censura. L'Aduc si riserva il diritto di intervenire solo nei seguenti casi:

Quando uno stesso intervento e' inviato piu' volte. In questo caso, pubblichiamo l'intervento una sola volta.
I messaggi di spam,non sono pubblicati
6 ottobre 2016 18:52 - ennius4531
... il pensiero cretino che clonando o scimmiottando il mio nikname potesse in qualche modo pormi in difficoltà dá la misura delle qualità furbastre e meschine dei personaggi che l'hanno fatto .

Per me é un motivo in più per continuare ad esporre fatti che possono smascherare soggetti di tal fatta a cui spetta il titolo di .... pifferai.

Sentiamo il parere di chi giornalmente ha a che fare con menti disturbate.

"Se magicamente si potesse cancellare la cannabis dal mondo, avremmo una diminuzione dei casi di schizofrenia del 40 per cento" afferma Giuseppe Ducci, direttore del reparto di psichiatria del San Filippo Neri di Roma.

Alcune persone sono tre o quattro volte più a rischio di disturbi psicotici perchè hanno meno enzimi Comt, che metabolizzano la dopamina, sostanza che in alcune aree del cervello produce deliri e allucinazioni.

"Oggi registriamo disturbi psicotici gravi sempre più precoci" informa Ducci. "Abbiamo persone di 24-25 anni che, dopo anni di abuso, hanno il cervello di un novantenne e un futuro da lungoassistiti".

E non solo psicosi: "La cannabis produce la sindrome amotivazionale: i ragazzi non vanno più a scuola, non vedono gli amici, si chiudono in se stessi. Alcuni arrivano al delirio o all'abulia, il prologo di un futuro complicato".

....Insomma, definire la cannabis una droga leggera è una vera fesseria".

Autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche a stampa di cui 16 su riviste internazionali peer-reviewed, autore o curatore di 7 libri,editor di 4 numeri speciali dell’International Journal of Mental Health
6 ottobre 2016 18:09 - ennius4581
TUTTI I LUNEDI SU RADIORADICALE ( da oltre 25 anni ) alle ORE 13.00 c'è il NOTIZIARIO ANTIPROIBIZIONISTA, appuntamento che francamente cerco di non mancare perché trasmettono o riprese da manifestazioni e dibattiti o notizie o cose interessanti, ascoltatelo almeno 3 lunedi' poi decidete se vi interessa, io ho fatto cosi'.

detto questo, intanto la cronaca ci dice che:

Il 18 agosto la squadra mobile ha fatto irruzione nei locali del centro sociale Gabrio sequestrando 80 piante, la strumentazione per la coltivazione (vasi, lampade e ventilatori) e denunciando i due compagni presenti.

Il giorno seguente i media riportano la notizia come di una “scoperta”, parlando di “spaccio” e di “traffico” ignorando completamente la storia, ormai ventennale, della lotta del centro sociale Gabrio per il riconoscimento dei diritti dei consumatori di sostanze in Italia.
Infatti, in coerenza con quanto dichiarato nella prima manifestazione antiproibizionista di Torino il 16 novembre 1996, noi iniziammo ad autoprodurre marijuana per condividerla attraverso feste e iniziative antiproibizioniste. Gia? nel 1999 abbiamo subito perquisizioni e processi finiti con la piena assoluzione dei compagni coinvolti.

Il ripetersi oggi di una inchiesta sulle lotte antiproibizioniste non e? casuale dato che, proprio in questi mesi, e? in discussione in parlamento una proposta di legge che in apparenza sembrerebbe mettere fine alle fallimentari politiche proibizioniste, riconoscendo il diritto al consumo e alla produzione della canapa, ma che invece, di fatto, e? finalizzata ad instaurare un monopolio sulla cannabis, senza per altro l’intenzione di modificare il codice della strada e la normativa sul lavoro. Ancora una volta e? stato disatteso un cambio di passo sulle leggi proibizioniste richiesto dalla commissione europea: diversi stati dell’unione hanno infatti gia? legiferato in tal senso mentre, ancora una volta, il nostro paese e? il fanalino di coda nella garanzia dei diritti personali come di recente successo nel dibattito sulle unioni civili.

La pianta della cannabis ha peraltro molteplici usi anche nel campo medico e industriale. Il proibizionismo ha impedito per decenni (e continua ad ostacolare) la ricerca scientifica sui notevoli benefici terapeutici dei suoi principi attivi nel trattamento di molte patologie anche gravi, costringendo i medici a prescrivere farmaci di sintesi meno efficaci e che spesso inducono pesanti effetti collaterali. Il proibizionismo ha inoltre sradicato dalle nostre campagne la tradizionale coltivazione a scopo industriale, e la canapa e? stata sostituita da fibre sintetiche caratterizzate da produzioni e smaltimenti ad elevato impatto ambientale.

La proposta di legge ha provocato scetticismo tra molti parlamentari e l’opinione pubblica e? ancora condizionata dalla retorica proibizionista dei principali media che spesso sfocia in autentico terrorismo psicologico impedendo un dibattito libero e basato sui fatti.



Pertanto come libere persone affermiamo che:

• la pratica dell’autoproduzione e? una scelta sana e naturale per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico;

• le politiche proibizioniste, che hanno provocato le persecuzioni dei consumatori (carcere e misure restrittive), la disinformazione e la crescita del mercato clandestino gestito dalle mafie, devono essere abbandonate;

• la pianta della canapa per i suoi molteplici usi (terapeutici, ricreativi e industriali) non puo? continuare ad essere bandita, ne diventare un monopolio di stato: la sua coltivazione deve essere libera;

e chiediamo:

• Liberta? per gli antiproibizionisti perche? l’erba prodotta dal Gabrio e? sempre stata condivisa, quindi

#QUELLERBAE?ANCHEMIA

Prossimi appuntamenti:

SABATO 15 OTTOBRE 2016 – Presentazione della campagna “Quell’erba è anche mia”
Dalle 18 Apericena

Area Informativa con materiale cartaceo
a seguire presentazione del libro “Dottor Cannabis. La storia di un medico antiproibizionista“” con Fabrizio Cinquini – Dibattito e Dj set
@ CSOA Gabrio – Via Millio 42



SABATO 5 NOVEMBRE 2016 – Assemblea Nazionale Antiproibizionista @ CSOA Gabrio
More info coming soon
6 ottobre 2016 17:25 - ennio4531
io non fumo caro ennius4531,vedo che non hai resistito e in altri post hai ripreso a spammare

smetti di postare se no ti clono in maniera pesante,poi vedremo se fare pace dipende da te

io non riconosco le tue ricerche specialistiche,cosa vogliamo fare? a te la scelta

la smetti o ti clono? l'erba non ha bisogno di essere lasciata a terra
6 ottobre 2016 7:23 - anandamide1972
evidentemente funziona il richiamo genealogico.... non so che intendi con erba a terra, ma se chiedi, ad un antipro, su un sito ( in teoria ) antipro di non dire che vuole LEGALIZZARE LA CANNABIS vuol dire o che sei un giuda ( con magno rispetto ), o che davvero non stai bene. Conoscendo la malignità che sai proporre e che quindi ti appartiene, opto per la prima...
LEGALIZZIAMO LA CANNABIS; LA LEGALIZZEREMO TI PIACCIA O NO. SENZA CONTARE CHE IN MOLTI; ALLA TUA SALUTE SE LA SONO GIA' LEGALIZZATA SENZA ATTENDERE IL TUO ASSENSO. ernoi: nosci te ipsum, dà retta.
5 ottobre 2016 17:30 - ennius4531
... va bene ... va bene .
Cedo alla forza titanica delle tue argomentazioni e mi impegno a non più impiegare le parole da te citate .

Però ad una condizione .

Che tu riconosca che il tuo nick ha scimmiottato il mio, che i risultati delle ricerche specialistiche hanno un fondamento , che l'erba magica ludica meglio é lasciarla a terra.

Cosa dici ? ... fumiamo, idealmente, il calumet della pace ?
5 ottobre 2016 10:38 - ennio4531
cosa ti avevo detto?lo capisci l'italiano figlio di puttana,ripartiamo con i cloni? non voglio piu sentire le parole : ricerca,universita,erba magica,harvard ti do un ultima possibilita' figlio di puttana dopo di che sarai clonato e oscurato senza pieta',che ti venga un brutto male,cosi capirai chi si cura con la canapa

andiamo avanti con i cloni?

appena fai spam verrai segnalato tutti i giorni,contattero' personalmente la redazione di aduc,appena vedo che ripeti un commento,sono solo cazzi tuoi,questa volta non scherziamo piu',se vuoi essere clonato hai solo da dirlo figlio di puttana,sciacallo infame
4 ottobre 2016 19:05 - ennius4531
... ci sono le chiacchiere degli aficionados delle erbe magiche e poi i fatti frutto di ricerche specialistiche.

E quando la verità dei fatti, infischiandosene delle maggioranze, minoranze e sindacati di polizia, fa male, ai pifferai del pattume ludico non rimane che esprimersi con rabbia canina o parlandosi addosso come dei Cip & Ciop.

Vale la pena di mettere in evidenza gli effetti sul comprendonio, e non solo su quello, del consumo ludico dell'erba magica che numerose recenti ricerche specialistiche hanno evidenziato .

Queste ricerche, tra le altre cose, si avvalgono anche di prove strumentali con cui si confermano anche i danni ... neuronali. 

Si citano le università a cui fanno capo gli studi .

l’Istituto di Psichiatria al Kings College;
University of Texas;
Harvard Medical School;
Maastricht University (Olanda)
Universitá del Nuovo Galles del Sud 
Universitá di Losanna 

Le conclusioni a cui sono pervenute sono :

- come ci siano differenze cerebrali a danno dei fumatori abituali di erbe magiche e le altre persone;

- il legame tra erbe magiche e psicosi / schizofrenia 

- danni permanenti alla memoria a breve termine

- riduzione dimensione e forma spermatozoi.

Riguardo la sicurezza della collettività, altre ricerche ci informano che ..

Da Aduc 
Notizia 12 maggio 2016 11:56

USA - Cannabis legalizzata. Incidenti stradali raddoppiati

Incidenti stradali raddoppiati negli Stati americani che hanno recentemente legalizzato la marijuana fra chi fa uso di questa sostanza. Lo rivela l'ultima ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, ...


Altra ricerca... 

La Cannabis triplica gli incidenti mortali sulle strade .

Incidenti mortali che coinvolgono l’uso di marijuana sono triplicati nell’ultimo decennio, lo sostengono i ricercatori in Rapporto elaborato dalla Mailman School of Public Health della Columbia University. 

Chi assume marijuana guida più o meno allo stesso modo di chi ha abusato di alcol, ha spiegato Jonathan Adkins, vice direttore esecutivo dell’Associazione Governors Highway Safety. Si altera la capacita’ di giudizio, riduce la vista e rende una persona più distratta e con più probabilità di correre rischi durante la guida.....
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