Concordo con Ettore sul valore dei testi scaricabili da
internet,ma si apre un problema enorme di copy right, molto
maggiore del problema in questione; risolverlo per il
materiale scolastico sarebbe comunque relativamente più
facile che per altri ambiti e quindi questo sarebbe un
metodo che andrebbe giustamente applicato.
E’ però interessante l’intervento del Moretti per
alcuni punti:
Il primo è il solito liberismo
alla amatriciana per moda ma rimane sotto sotto un
organicista, sia cattolico, sia fascista o sia comunista, ma
sempre organicista e statalista. E’ un errore
grossolano ,che non si può accettare da una associazione
come l’Aduc che si dichiara liberista, il pensare che
immettere sul mercato attori come le scuole porti ipso facto
alla riduzione dei prezzi. E’ invece vero il contrario,
ciò porterebbe all’aumento, perchè si metterebbero in
pasta con le case editrici.! Dov’è l’errore
logico, Pietro, che nessun liberista onesto commetterebbe
neanche per sbaglio? E’ il fatto che tu vorresti che
un attore terzo spendesse i soldi degli altri, cioè che le
scuole spendessero quelli dei genitori degli studenti oppure
addirittura quelli di tutti i contribuenti ! una classica
ricetta per l’aumento indiscriminato dei costi.... E ciò
oltre ad essere la solita omologazione culturale, ci manca
solo che si dicesse: ma perchè stampare tutti questi libri?
stampiamone uno solo uguale per tutti e risparmiamo...
Un altro errore grossolana di liberismo alla
amatriciana de roma è il fatto che siccome una cosa sia
obbligatoria, in questo caso l’istruzione, debba anche
essere gratuita, parola con la quale si intende in verità
“pagata dagli altri”, cioè dallo Stato. Pietro,
anche dare da mangiare ai tuoi figli è obbligatorio, anche
vestirli è obbligatorio.... vuoi che ti passiamo anche il
pacco di viveri e di indumenti? Ma voi che fate figli,
ma ve li volete almeno mantenere?! E che cazzo.....
Spendiamo già euri di dio per i vostri figli! oltre al
fatto che se poi te li devo mantenere anche io che non ho
figli certamente voglio avere voce in capitolo e non avrò
nessun interesse a migliorare la scuola; per chi non ha
figli sarebbe un costo, e certamente privilegerebbe altri
capitolati di spesa....
Poi il peggiore,
quello che colpisce al cuore, l’errore che ti fa capire
come non sia un errore, ma solo una profonda e per me
agghiacciante differenza culturale, antropologica,. Ma che
cosa vuol dire che le scuole comprano i libri i poi a fine
anno questi stessi libri vanno agli studenti successivi??
Almeno alcuni libri vanno tenuti, rivisti, ristudiati,
anche per affetto, per tirare fuori il vecchio libro anni
dopo e confrontarlo con quelli nuovi, per vedere tutti gli
scarabocchi che avevi fatto, ricordarti tante cose... e
perchè se hai studiato la grammatica greca o le equazioni
su quel libro, o anche soltanto alcune regole grammaticali o
geometriche su quel sussidiario di terza media, è solo lì
che con un colpo d’occhio riuscirai a ricordarti di cose
che inseguito nella tua vita non hai più studiato.
10 gennaio 2009 0:00 - Ettore Chiacchio
@chiacchiologo
per parlare in termini
"matematici" la tua proposta è "strettamente
inclusa" nella mia ma non è
"alternativa"...
Infatti io accetto che
lo stato (o chi per lui) sia uno degli "autori"
dei libri. Ma diversamente da te non pretendoche sia il
solo, altrimenti voi "gesuitici autori"
pilotereste lo stato a scrivere le cazzate che volete (che
paura che avete di wikipedia... ahahahhaahhaha)
quindi ricapitolando...
1) Offerta plurima di
ebooks (prodotti non solo dalle connivenze
stato-mafia-chiesa-caste, altrimenti ci farete tornare a
studiare che il sole gira intorno alla terra) 2) scelta
didattica libera da parte dei docenti, delle famiglie e
degli studenti, in base al prezzo, ai contenuti ed alla
"libertà di pensiero" dei testi stessi
Caro "chiacchiologo" purtroppo per voi è finito
il tempo in cui controllavate che le future generazioni
fossero "indottrinate a dovere". Adesso c'è
Internet!
Ettore Chiacchio Comuter Guru -
Libero Pensatore
10 gennaio 2009 0:00 - Chiacchiologo
Quante inutili parole!... L'istruzione è
"obbligatoria", i soldi sono sempre di meno,
quindi: perché i "libri" non li fa (e li
vende) lo stato a prezzo "politico" e magari anche
scaricabili via internet? Semplice, no?!...
(In questo modo anche gli editori, se vogliono sopravvivere,
dovranno fare libri migliori di quelli di stato, ma allo
stesso prezzo: facciamo finalmente diventare realtà
l'evoluzionismo!... Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! . .
.)
10 gennaio 2009 0:00 - Ettore Chiacchio
La proposta fatta mi sembra di "concezione
arcaica"...
Se può rappresentare un piccolo
vantaggio rispetto alla situazione attuale E'
SICURAMENTE FUARI DAL TEMPO...
Anche il governo
Prodi si era accorto dell'esistenza degli ebooks e ne
stava incentivando l'utilizzo almeno in ambito
scolastico, ma poi "berlusconi fornitore unico di libri
scolastici" ha riportato indietro al totale utilizzo
della carta stampata (non sia mai che mondadori perda il suo
valore in borsa, con tutto quello che gli è costato
comprarla, "parcelle" ai giudici incluse)
In fondo gli italiani devono restare ignoranti ed
obbligarli a comprare carta stampata, AD ALTISSIMO RAPPORTO
COSTO/QUANTITA'_di_INFORMAZIONE, è un modo perfetto per
mantenerli ignoranti.
Non sia mai che si
"abituino" a cercare le cose su
Internet...potrebbero prendere "la pillola
rossa".
Fino a 3-4 anni fa avrei detto che
la soluzione era l'acquisto/download gratuito di ebooks
e l'acquisto di un computer portatile per ogni studente
finanziato, almeno parzialmente, dalle scuole...(costo
attuale, al pubblico, di un portatile perfettamente adatto
allo scopo 310 euro)
Ma adesso mi sento anche di
spingermi oltre...infatti si può affiancare AGLI EBOOK
GRATUITI GIA' DISPONIBILI, da scaricare da INTERNET, UNO
STUDIO PRATICAMENTE COMPLETO IN OGNI MATERIA UTILIZZANDO
WIKIPEDIA...
Una volta acquistato il mezzo
(computer) e messa a disposizione internet nelle aule
informatiche delle scuole (va benissimo una qualsiasi adsl,
con banda garantita, da ripartire tra tutti i computer della
scuola, ivi incluso quelli della
segreteria/presidenza...come ho già attivato ad una scuola
e spero di poter fare ad altre
(http://www.aldomorosaronno.it/Incarichi_consulenze2008.pdf)
IL COSTO TOTALE DELL'INFORMAZIONE
DIVENTEREBBE 0 EURO
ripeto
SAPERE
SCOLASTICO (wikipedia + ebooks gratuiti) ZERO EURO!
SAPERE SCOLASTICO (wikipedia + ebooks gratuiti) ZERO
EURO!
SAPERE SCOLASTICO (wikipedia + ebooks
gratuiti) ZERO EURO!
SAPERE SCOLASTICO (wikipedia
+ ebooks gratuiti) ZERO EURO!
Ma fino a quando
anche le associazioni di consumatori (e in tal senso mi
delude molto questo articolo dell'ADUC che avevo
considerato sempre all'avanguardia) saranno ancora a
favore dell'uso della carta stampata (se lo sono le
associazioni di consumatori figuriamoci gli
"imprenditori con o senza scrupoli") l'italia
sarà sempre destinata a restare CARTACEA, ANTIECONOMICA ED
IGNORANTE!