Hanno scoperto la Merica Una piccola premessa; queste
elementari considerazioni sono dovute al fatto che da molti
lustri siamo sommersi dalla decantata ricerca del rapporto
qualità/prezzo, cosa di cui sono assolutamente d’accordo;
ma considerato che su quest'ultimo non si può granchè
intervenire a causa delle leggi e tasse nazionali, comunali,
provinciali e regionali, credo non resti che prestare la
massima attenzione possibile al miglioramento della
qualità. Il risultato ottenuto da questo documento
però, a personale opinabile giudizio, non ne attesta alcuna
possibile miglioria ma un infantile tentativo di
nonsisabenechecosa. O forse si sa, comunque... Gli
alberghi hanno notoriamente varie dimensioni, da aree
stringate fino a spazi chilometrici ma comunemente le camere
occupano circa l’85% della superficie totale; scende
invece al 65% per quelli che dispongono di ampie aree
esterne mentre la prevalenza delle camere è della tipologia
(camera doppia) che occupa una superficie che varia in media
dai 16 ai 43 m2 (3*, 4* e 5*); l’ottimizzazione per le
altre aree alberghiere, per definire un elevato standard di
qualità, dovranno essere proporzionate al numero di camere,
in particolare: hall e aree di ingresso, 1,2 mq per
camera; zona ricezione, 0,3 mq per camera; zona
ufficio principale, 0,5 mq per camera; area cibo e
bevande, 2,5 mq per camera; aree comuni, 3 mq per
camera; zone per il personale, 1 mq per camera;
zona di servizio e impianti, 2 mq per camera. Tali dati
sono internazionalmente riconosciuti ma di questo negli
standard minimi non c’è menzione né tantomeno paragone;
infatti le metrature richieste distano notevolmente dai
parametri sopra citati. Il decreto appena varato per i
parametri atti ad aumentare la qualità delle nuove
costruzioni alberghiere portano inoltre ad un’altra
considerazione; nel 1997 gli alberghi in Italia erano 33.828
mentre quelli al 2007 sono 34.058, con una differenza di
sole 130 unità in 10 anni. Ma veniamo ad alcune
analisi degli standard minimi; come già detto in un
precedente post, in questi non vi è alcun richiamo per
quanto riguarda l’accesso e lo spostamento dei disabili,
si presume e spera che detti vadano probabilmente sotto la
responsabilità delle ASL regionali... forse perché i
disabili sono differenti da regione a regione? Negli
alberghi 1* Il servizio di trasporto bagagli dovrà
essere assicurato a mezzo carrello Che utilizzo avrà
il carrello quando tra l’ingresso e la reception di questa
categoria vi sono al massimo pochissimi metri e non
dispongono di ascensore, forse per fare le scale? E' il
carrello il salto di qualità? Radio nelle camere?
Nonostante queste siano definite metrature standard minime
non c'è nessun accenno alle dimensioni della sala
ristorante o colazione che però è elencata nel
decreto. Alberghi 3* Richiesta di almeno una
lingua estera Credo che neanche nello Zinbabwe sia
richiesta una sola lingua straniera per un 3* Aria
condizionata Non richiesta. Alberghi 4* Servizio
di ricevimento assicurato 16 ore su 24 con obbligo portiere
notturno 16 ore più il portiere notturno portano il
totale a 24 ore su 24; il portiere notturno notoriamente
lavora al ricevimento. Frigo bar nelle camere
Dotazione minima per frigo bar, assente. Servizio di
trasporto bagagli negli orari in cui è garantito il
ricevimento In qualsiasi 4* internazionale il trasporto
bagagli viene effettuato sempre, anche dal night manager in
caso di disponibilità o necessità. Richiesta di
almeno due lingue estere Come sopra riferito questa
volta al Burkina Faso Alberghi 5* Servizio di
ricevimento 24 ore su 24 con obbligo portiere notturno
Il servizio di ricevimento di 24 ore su 24 è già inclusivo
di portiere notturno; così come descritto portano il totale
a 32 ore giornaliere. Frigo bar nelle camere Come
sopra Servizio di lavaggio e stiratura biancheria
ospiti con consegna in giornata Solo in caso di
lavanderia interna alla residenza si può avere sempre
questo servizio altrimenti bisogna edificare in prossimità
di lavanderie. Alberghi 5*L Non c’è
menzione. Se poi qualcuno volesse ancora approfondire
consiglio la lettura della proposta di legge effettuata nel
1997 (dieci anni fa) in merito alla modifica
all'articolo 4 del regolamento recante norme per le
migliorie igieniche negli alberghi, approvato con regio
decreto 24 maggio 1925, n. 1102 (2467). (Parere della VIII e
della XI Commissione) per opera di Cascio e Pezzoli.
Nei commenti del post vi è ampia descrizione ad opera di
Nicolò (pseudonimo: il violinista) a dimostrazione che
queste metrature erano in parte già state definite anche se
con casuali diverse; norme per le migliorie igieniche.
Ho inserito di seguito il collegamento con gli standard
minimi della Cina che rappresenta l'ultima nazione che
si è recentemente affacciata prepotentemente
nell'ambito turistico. A voi il giudizio di
differenziazione con la nostra, io non aggiungo altro.
http://www.mapsguides.com/h/china_accommodation_hotels_hoste
ls_apartment_lodge_cheap_en.php Luciano Ardoino
Fonte: http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/
P.S.: L’America è un’altra cosa, almeno turisticamente
parlando!
2 marzo 2009 0:00 - luciano ardoino
Il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del
Turismo, con il Decreto del 21 ottobre 2008, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2009, ha
stabilito che la classificazione degli alberghi non sarà
più affidata a norme regionali, ma a nuovi parametri
nazionali che determineranno il numero di stelle delle
strutture ricettive italiane. Ricordiamo questa parole
“la classificazione degli alberghi non sarà più affidata
a norme regionali, ma a nuovi parametri nazionali”, più
avanti ne capiremo il perché e facciamo un salto
all’indietro, vale a dire a quel lontano1983, anno
dell’ultima classificazione alberghiera italiana. Da un
attento esame scopriremo che, a livello mondiale, solo
Burundi, Ghana, Nigeria e il Pakistan hanno leggi di
classificazione alberghiera più antiquate, pertanto nazioni
come Burkina Faso, Angola, Gabon, Uganda e l’altra
totalità degli stati del globo hanno ovviamente leggi più
recenti, anzi avevano, perché dall’11 febbraio 2009 tra
l’eccitazione generale da parte degli operatori e dei
consumatori del settore, il sottosegretario con delega al
Turismo, Michela Vittoria Brambilla ridefinisce la
classificazione degli alberghi in base alle stelle,
entusiasmo che però dura poco, solo il tempo di dare un
primo piccolo sguardo. Infatti scorrendo il testo si
incontra l’art. 3 che cita: Gli standard minimi di cui al
presente provvedimento sono definiti in relazione
all'apertura di nuovi alberghi o alla ristrutturazione
di quelli esistenti…mentre più avanti…per gli alberghi
già esistenti, per i quali e' comunque escluso
l'obbligo di adeguamento ai requisiti strutturali
(?)(?)(?). In definitiva si evince che saranno soggetti
a questa direttiva solamente gli alberghi nuovi e quelli
già ristrutturati (?), da fonte dell’Associazione per i
Diritti degli Utenti e Consumatori di Firenze (ADUC).
Quanti altri alberghi potranno essere costruiti considerando
che in base alla popolazione residente siamo la nazione che
ha più posti letto del mondo; 1 camera ogni 56 abitanti
mentre gli USA, che sono secondi, ne hanno 1 ogni 61
abitanti? O per esempio la Francia che pur disponendo di
circa la metà dei nostri alberghi fattura il doppio? Boh,
misteri! Vediamo ora l’art. 6 che riporta
testualmente: Al fine di accrescere la competitività
promozionale e commerciale internazionale e di garantire il
massimo livello di tutela del turista, viene istituito ed
introdotto, su base nazionale, un sistema di rating,
associabile alle stelle, che consenta la misurazione e la
valutazione della qualità del servizio reso ai clienti. A
tale sistema aderiscono, su base volontaria, i singoli
alberghi. SU BASE VOLONTARIA?
Infine agli
art. 7 e 8: Con apposito atto emanato dal Dipartimento per
lo sviluppo e la competitività del turismo d'intesa con
le Regioni (?)…in raccordo con le associazioni dei
consumatori e di categoria, vengono definiti i parametri di
misurazione e valutazione della qualità del servizio
turistico nonché individuati i criteri e le modalità per
l'attuazione dei precedenti articoli 6 e 7. Ricordate le
parole “la classificazione degli alberghi non sarà più
affidata a norme regionali, ma a nuovi parametri
nazionali”, scritta nell’intestazione del decreto della
Gazzetta ufficiale? Ebbene, adesso non valgono già
più. Da pagina 1 a pagina 7 è tutto cambiato, o
sbaglio? Probabilmente si torna indietro e cioè a
quando quotidianamente enunciavano di cercare di avere
un'offerta univoca e facilmente intelligibile sul
territorio nazionale e in linea con le classificazioni
simili in altri Paesi d'Europa e del mondo. Dichiaravano
che non era possibile, per esempio, che tra un albergo a due
stelle di Trapani, ci fosse un abisso rispetto ad
altrettante stelle a Rimini o a Bolzano, non solo nella
qualità, ma anche nel prezzo. Si, dichiaravano.
Avremo così ancora 20 regioni rappresentate alle varie Bit
italiane ed estere con la conseguente moltiplicazione per 20
delle spese. Lotte fratricide per accaparrarsi le metrature
maggiori nelle varie esposizioni internazionali, e tanto
altro di veramente bello e sicuramente produttivo. A
questo punto stavo cestinando il tutto quando lo sguardo mi
cade sugli standard minimi dei servizi e delle dotazioni per
la classificazione degli alberghi, 12 pagine per tutte le
cinque suddivisioni delle famose stelle, quando alla pag.
8… Alberghi a 4 stelle Servizio di ricevimento:
obbligo 16 ore su 24 Portineria: obbligo Portiere
notturno Mi risulta impossibile pensare che queste 12
pagine scritte, pensate, studiate e discusse per ben 9 mesi
da associazioni, istituzioni, federazioni, tecnici,
sindacati, esperti, politici, commissioni parlamentari e chi
più ne ha più ne metta, visionate da centinaia o
addirittura migliaia di occhi, a cui nessuno sia venuto in
mente che il portiere notturno, detto anche segretario di
ricevimento, e ripeto ricevimento, secondo la UIPA (Unione
Italiana Portieri d’Albergo), che come quello diurno,
lavora alla reception e quindi bastava mettere: obbligo 24
su 24? Incuriosito vado a dare un’occhiata alla
pagina dopo, la 9 e...
Alberghi a 5 stelle
Servizio di ricevimento: obbligo 24 ore su 24
Portineria: obbligo Portiere notturno
Come
volevasi dimostrare; qui per qualcuno (tanti) il giorno dura
32 ore e niente in merito al night manager o night auditor,
e penso; è questa la loro decantata qualità? E' tardi,
cestino il tutto definitivamente e buona notte Italia.
Luciano Ardoino Fonte:
http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/
28 febbraio 2009 0:00 - luciano ardoino
Per usare poche parole; un quantitativo industriale di cose
probabilmente non professionali . Str…anezze!
Luciano Ardoino Fonte:
http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/