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12 novembre 2009 15:50 - Toio68
La sensazione che le banche trattino i nostri soldi come se fossero loro, è davvero spiacevole. Posso consigliarti di passare ad un conto online? Io da alcuni anni sono passato a Fineco e mi trovo bene.
Se poi davvero usi poco i servizi bancari, e in particolare non usi assegni e scoperto di conto corrente, potresti pensare anche ad uno dei cosiddetti "borsellini elettronici". Come quello di CheBanca! o lo stesso MPS Spider. Ci tieni solo la liquidità per le spese di 2 o 3 mesi, e tutto il resto lo investi da qualche altra parte. Conto Arancio per i soldini che pensi di dover usare a breve (nei prossimi 2 o 3 anni), buoni postali indicizzati all'inflazione per i soldi accantonati per la vecchiaia. E' una combinazione davvero a basso costo.
8 novembre 2009 19:02 - lucillafiaccola1796
Io questo libro non lo leggerò perchè non credo agli investimenti, a parte quelli che purtroppo accadono ai Pedoni sulle strisce pedonali o sui marciapiedi infestati di motociclisti arroganti e criminali!
Anzi, vado cercando dei suggerimenti per togliere i miei risparmi dalla banca che mi serve solo come "cassaforte" dal momento che non mi dà alcun "interesse" o "remunerazione" per i MIEI soldi, di cui la MPS dispone a suoi piacimento!
7 novembre 2009 19:20 - Toio68
Ho appena finito di leggere anche io il libro (per ora lo si trova solo sul sito dell'editore), e sottoscrivo in pieno la recensione di Alessandro Pedone. Giusto un paio d'anni fa, lo stesso Liera aveva curato l'edizione italiana del libro di Peter Stanyer "Guide to investment strategy - How to understand markets, risk, rewards and behavior" - (Economist 2006), che era uscito come allegato di Plus24. L'essere pubblicato sotto forma di due libriccini dati in omaggio col giornale, forse non diede al testo il risalto che avrebbe meritato. L'impostazione del libro di Stanyer e di quello di Liera per molti versi si assomigliano molto. Anche se il secondo si concentra sopratutto sull'investimento azionario, mentre il primo aveva un approccio più ampio, dando grande rilievo anche ad altri tipi di investimento (ai titoli di stato , in particolare). Quindi chi apprezzerà il libro di Liera, potrebbe apprezzare anche quello di Stayner.
Un limite del libro di Liera, credo, potrebbe essere proprio quello di essere troppo concentrato sul solo investimento azionario (dove peraltro un investitore inesperto rischia di fare i danni maggiori). Quindi credo sarebbe utile affiancarci nella propria biblioteca qualcosa sull'investimento in titoli di stato, che per un investitore prudente dovrebbe costituire il nerbo del proprio portafoglio. Ho letto di recente un libriccino sul tema di Angelo Drusiani che mi è sembrato decisamente ben fatto, e mi sento quindi di consigliarlo.
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