La sensazione che le banche trattino i nostri soldi come se
fossero loro, è davvero spiacevole. Posso consigliarti di
passare ad un conto online? Io da alcuni anni sono passato a
Fineco e mi trovo bene.
Se poi davvero usi poco i servizi bancari, e in particolare
non usi assegni e scoperto di conto corrente, potresti
pensare anche ad uno dei cosiddetti "borsellini
elettronici". Come quello di CheBanca! o lo stesso MPS
Spider. Ci tieni solo la liquidità per le spese di 2 o 3
mesi, e tutto il resto lo investi da qualche altra parte.
Conto Arancio per i soldini che pensi di dover usare a breve
(nei prossimi 2 o 3 anni), buoni postali indicizzati
all'inflazione per i soldi accantonati per la vecchiaia. E'
una combinazione davvero a basso costo.
8 novembre 2009 19:02 - lucillafiaccola1796
Io questo libro non lo leggerò perchè non credo agli
investimenti, a parte quelli che purtroppo accadono ai
Pedoni sulle strisce pedonali o sui marciapiedi infestati di
motociclisti arroganti e criminali!
Anzi, vado cercando dei suggerimenti per togliere i miei
risparmi dalla banca che mi serve solo come "cassaforte" dal
momento che non mi dà alcun "interesse" o "remunerazione"
per i MIEI soldi, di cui la MPS dispone a suoi piacimento!
7 novembre 2009 19:20 - Toio68
Ho appena finito di leggere anche io il libro (per ora lo si
trova solo sul sito dell'editore), e sottoscrivo in pieno la
recensione di Alessandro Pedone. Giusto un paio d'anni fa,
lo stesso Liera aveva curato l'edizione italiana del libro
di Peter Stanyer "Guide to investment strategy - How to
understand markets, risk, rewards and behavior" - (Economist
2006), che era uscito come allegato di Plus24. L'essere
pubblicato sotto forma di due libriccini dati in omaggio col
giornale, forse non diede al testo il risalto che avrebbe
meritato. L'impostazione del libro di Stanyer e di quello di
Liera per molti versi si assomigliano molto. Anche se il
secondo si concentra sopratutto sull'investimento azionario,
mentre il primo aveva un approccio più ampio, dando grande
rilievo anche ad altri tipi di investimento (ai titoli di
stato , in particolare). Quindi chi apprezzerà il libro di
Liera, potrebbe apprezzare anche quello di Stayner.
Un limite del libro di Liera, credo, potrebbe essere proprio
quello di essere troppo concentrato sul solo investimento
azionario (dove peraltro un investitore inesperto rischia di
fare i danni maggiori). Quindi credo sarebbe utile
affiancarci nella propria biblioteca qualcosa
sull'investimento in titoli di stato, che per un investitore
prudente dovrebbe costituire il nerbo del proprio
portafoglio. Ho letto di recente un libriccino sul tema di
Angelo Drusiani che mi è sembrato decisamente ben fatto, e
mi sento quindi di consigliarlo.