Fatto:
Gabriella Carlucci e sua LEGGE SU INTERNET SCRITTA DAL
PRESIDENTE DELLA UNIVIDEO? SEMBRA DIRLO WORD.
Secondo Guido Scorza, presidente dell'Istituto per le
politiche dell'innovazione ed esperto di diritto di
informatica giuridica, dietro il DDL dell'onorevole Carlucci
per regolamentare la Rete ci sarebbe l'UNIVIDEO.
a cura della Redazione Segnala questa notizia ai tuoi
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Non si placano le polemiche relative agli ultimi disegni di
legge proposti da alcuni parlamentari italiani per
regolamentare la Rete. Tra le varie proposte, arrivano nuovi
particolari in merito al DDL dell’onorevole Gabriella
Carlucci (PDL). La parlamentare azzurra ha pubblicato sul
proprio blog il testo integrale della sua proposta e un
commento che ne spiega le intenzioni.
Un dossier del Telefono Arcobaleno, scrive la Carlucci, ha
reso noto che l’Italia è al quinto posto nel mercato
pedopornografico on line. «Di fronte a questa situazione
drammatica ho pensato di presentare una proposta di legge
per regolamentare Internet». Secondo la Carlucci, dunque,
il divieto dell’anonimato in Rete potrebbe contribuire a
impedire il manifestarsi di alcuni reati
pedopornografici.
Secondo l’avvocato Guido Scorza, presidente
dell’Istituto per le politiche dell’innovazione ed
esperto di diritto di informatica giuridica e diritto delle
nuove tecnologie, dietro le buone intenzioni manifestate da
Gabriella Carlucci ci sarebbero ben altre motivazioni. In
una lettera inviata al giornalista di Repubblica.it Vittorio
Zambardino, l’avvocato Scorza sostiene che nel testo della
proposta Carlucci e nella relazione di accompagnamento «non
si trovi nessuna traccia della volontà di reprimere il
fenomeno della pedofilia on line». Piuttosto, sottolinea
Scorza, dietro il DDL intitolato «Internet territorio della
libertà, dei diritti e dei doveri», ci sarebbe «la solita
preoccupazione per la tutela degli interessi
dell’industria audiovisiva contro il fenomeno della
pirateria on line». Guardando nelle proprietà del file
.DOC pubblicato dall’onorevole sul proprio blog, infatti,
l’avvocato ha scoperto che il documento è stato redatto
mediante un software intestato a Davide Rossi, presidente
della UNIVIDEO (Unione Italiana Editoria Audiovisiva),
l’associazione che rappresenta il settore dell’home
entertainment in Italia e che raggruppa le principali
aziende attive dell’industria dell’audiovisivo.
Scorza, in sostanza, dubita delle reali intenzioni della
Carlucci sulla base di un documento scritto utilizzando il
software intestato a uno dei principali protagonisti delle
lotte antipirateria. Dietro le buone intenzioni, quindi, ci
sarebbero ben altri interessi. E l’avvocato non è il solo
a sollevare dubbi. In Rete la notizia sta rimbalzando di
blog in blog e di commento e in commento. Autore: Pierluigi
Emmulo
A parere dello stesso infatti gli utenti del forum non
possono discutere né in termini positivi né in termini
negativi sull'operato di una azienda laddove scelgano di non
inserire nel post i propri dati anagrafici. Un provvedimento
a nostro avviso pericoloso, le cui conseguenze, se questo
orientamento si diffondesse, potrebbero giungere a tacitare
tutti quegli spazi Internet (blog, forum, bacheche, ecc.) in
cui gli utenti si scambiano opinioni sui più svariati
argomenti. Si pensi a quanti utilizzano la Rete per
scegliere i servizi e i beni da acquistare, e che sulla rete
cercano e chiedono i commenti di chi l'ha già fatto».
DELLO STESSO AVVISO ANCHE L'AVV. GUIDO SCORZA, il quale per
mezzo del proprio GBlog denuncia la non linearità
dell'intervento: «Nella vicenda devoluta al Tribunale di
Firenze non si discuteva di un anonimo che rivendicava il
diritto di dire la sua (come avrebbe fatto, d'altra parte,
un anonimo a presentarsi in tribunale?) ma, piuttosto, di
una persona che sentendosi diffamata - a torto o a ragione -
da alcuni commenti pubblicati in un forum in forma - non è
dato sapere quanto - anonima ha chiesto al giudice di
ordinare ad ADUC, gestore del forum, di disporne la
chiusura. Le regole del diritto ed il buon senso, in un caso
di questo genere, avrebbero suggerito di valutare il
contenuto dei singoli post incriminati - ammesso che il
ricorrente si fosse preso la briga di individuarli -,
verificarne la liceità e, quindi, ordinare ad ADUC la
rimozione dei soli post di contenuto diffamatorio. Ma, non
è andata così».
Chiude Scorza, raccogliendo il cuore della questione: «Il
principio di diritto - anche se mi risulta difficile
utilizzare tale espressione - sotteso alla decisione è
dirompente: nella Rete italiana, nel 2009, è vietato
erogare servizi di hosting che consentano la pubblicazione
in forma anonima o quasi-anonima di contenuti. Si tratta, in
buona sostanza, di un'applicazione ante litteram del DDL
Carlucci che, appunto, mira a vietare l'anonimato in Rete».
Trattasi soltanto di un provvedimento cautelare ed il
proseguimento della vicenda dovrebbe riportare il tutto nei
canoni del diritto. Ma la linea espressa è in una direzione
tale per cui qualsivoglia sito che permetta un commento
privo di firma risulti irregolare. Con una firma, insomma,
un Tribunale ha messo fuori legge l'intero Web italiano: se
non è sicuramente un intervento doloso, è però quantomeno
un intervento scomposto. Meritevole comunque, in termini
calcistici, di cartellino rosso.
ORA SO CHI E’ FORESTE!!!!!!
IL QUANTUM TRADING DI FABIO ORESTE
Durante i suoi corsi di formazione Fabio Oreste ha
insegnato, a centinaia di allievi in tutta europa, strategie
e tecniche sul suo metodo di trading basato sulle relazioni
tra il comportamento dei mercati finanziari e la fisica
quantistica.
Nel suo modello di trading Fabio Oreste concepisce il prezzo
di una azione o di una commodity paragonandolo al movimento
di un elettrone. Entrambi hanno comportamenti non lineari e
danno luogo a una nuvola di posizioni possibili, tra le
quali alcune sono più probabili.
Il movimento dell’elettrone ricorda un po’ quello della
pulce che salta da un punto all’altro.
Gann, quando afferma che il movimento del prezzo è come
quello di un elettrone, si riferisce proprio a questa
specifica, peculiare proprietà. Quali sono le implicazioni
connesse? Che mentre il mondo della realtà quotidiana in
cui ci moviamo è governata dalla geometria euclidea e dalle
matematiche lineari che si occupano del movimento dei corpi
secondo un movimento continuo, la fisica delle particelle e
la meccanica quantistica studiano il movimento della
particelle infinitesimali. Se utilizziamo un modello basato
sulle analogie tra le particelle della meccanica quantistica
ed il prezzo delle azioni, delle valute o delle commodities,
potremo arrivare alle seguente conclusioni. La particella,
se subisce uno shock energetico additivo, si allontana dal
nucleo dell’atomo, quasi superato una forza di gravità
che la incatena alla sua struttura, e si sposta su di
un’orbita più lontana, andando da A a B e poi da B a
C.
Quando viceversa subisce uno shock energetico sottrattivo di
energia, avvicina su un’orbita più interna, verso il
nucleo dell’atomo, andando da C a B e poi da B verso A.
Possiamo prendere spunto da questo movimento delle
particelle per individuare strutture di movimento nel prezzo
su cui poter fare delle previsioni attendibili.
Il fisico Max Planck, studiando il comportamento
dell’elettrone, stabilisce che quando la particella si
sposta e inizia a muoversi da una curva orbitale intorno
all’atomo verso un’altra, lo fa compiendo un salto che
è calcolabile ed è rappresentato da un constante minima,
la famosa costante K.
Questa ci consente di identificare la quantità minima di
movimento dell’elettrone, identificabile, secondo Planck,
con una possibilità di probabilità molto elevata,
all’interno di una nuvola di probabilita’ complessa. Per
tanto, si tratta di un modello dove non si hanno certezze
totali, ma probabilità molto elevate, che consentono di
identificare lo spazio minimo percorso da una particella,
partendo da un punto A per raggiungere a un punto B. Questa
peculiarità ci consente di fare dei ragionamenti.
La prima implicazione è che possiamo creare un metamodello
del prezzo che abbia valenze analoghe a quelle dell’atomo
che abbiamo appena visto. Se, paragoniamo il movimento del
prezzo a quello di un elettrone e gli attribuiamo una
costante di salto minima, possiamo assimilare il punto di
partenza A della particela sollecitata dallo shock
energetico a un minimo di prezzo, sul grafico. E quando il
prezzo inizia a salire, per esempio partendo da un minimo
fatto da un’azione a €5,50, sappiamo che salirà senza
fermarsi prima di aver raggiunto il punto B, che secondo la
costante K si trova, ad esempio, a €8,80.
Questo significa che, se il prezzo segnando un minimo sul
grafico reagisce, invertendo tendenza e cominciando a salire
dopo aver toccato il minimo, noi siamo certi che salirà
almeno di una certa quantità di prezzo costante, per cui
potremo comprare sul minimo e vendere sul prezzo
obiettivo.
A questo punto il discorso si fa davvero affascinante
perché – se passiamo invece in rassegna il caso contrario
e prendiamo il massimo di un titolo come posizione del punto
B occupato attualmente dalla particella, e ipotizziamo uno
shock sottrattivo di energia – il prezzo scenderà fino a
toccare il punto A, percorso minimo rappresentato dalla
costante K. Di conseguenza, siamo certi che, scommettendo
sul suo ribasso, attraverso opzioni o futures, o vendendo il
titolo allo scoperto, potremo creare un’operazione ad alto
profitto.
6 novembre 2009 18:23 - lucillafiaccola1796
Oh mi vado subito ad informare su questo FO e la
fantafinanza! su Internet... non su Aduc!
Questa è come la CC chiesa cattolica ed il Codice da Vinci
di Dan Brown che IO non avrei MAI acquistato se la CC non
l'avesse ^proibito^
IO penso che la CC e Dan Brown facciano a mezzi delle
vendite! Con la pubblicità che hanno fatto a questo
romanzetto video game al 50%! Per l'altro 50% temevo finisse
a ^^onle carlucci e vino^ ...ma Jessy che c'entra la
gabriella?... come il Segno del Comando! Voi siete troppo
giovani per ricordare stà ^sola^ televisiva!
Almeno c'era l'attore ^bel Pollastro^ non ricordo il nome...
ah si Ugo Pagliai!
5 novembre 2009 17:21 - Jessy
Spero che i consumatori non siano tutti così ipocriti da
pensare che sia tutta colpa dell’On Carlucci.
Sì è vero, tentatano di spegnere gli unici raggi di luce
presenti nel buio in cui è sprofondato il nostro Paese e
certamente ci sono più responsabili di altri ma se cercate
i veri colpevoli non avete che da guardarvi allo specchio.