la rai, non è altro, che uno dei peggiori esempi di
malaffare e di sperpero di soldi pubblici, che serve solo
alla casta, soprattutto alla cosca sinistronza, per allocare
profumatamente, parenti, sottocode, lecca deretani,
pennivendoli, cortigiane e paraninfi di regime, a spese di
Pantalone che continua a pagare questa tassa odiosa ed
iniqua-
Sarebbe da pretendere che fosse pubblicizzata ampiamente la
lista di questi manutengoli di regime con indicato i loro
referenti di nepotismo; questa è una legittima PRETESA, non
quella verso le TV commerciali di adeguare i loro programmi,
che di certo non sono più squallidi e faziosi di quelli che
ci propina la rai-
17 gennaio 2011 18:13 - ennio4531
Se perfino il Manifesto riconosce che la situazione attuale
di Fininvest è 'florida'... di cosa allora stai cianciando
sulle perdite ?
Per quanto attiene l'informazione strettamente politica,
occorre analizzarla tutta e non solo quella dei Tg che alla
politica dedicano al massimo dieci minuti per puntata in
quanto il resto è cronaca, gossip, promozione dei propri
programmi, previsioni del tempo ecc..
Floris, Santoro, Annunziata, Gabanelli, Fazio, Dandini ...
in quale area li piazziamo per stabilire i tempi
complessivi dell'informazione politica ?
Riguardo i tempi calcolati dall'Osservatorio di Pavia, il
fatto curioso è che se i TG si dilungano sulle notizie
implicitamente a danno del governo o della maggiorenza (
vedasi scontro Fini-Berlusca ), il conteggio dei minuti
occupati dai notiziari viene attribuito al Governo o alla
maggioranza.
Cosa che fa ridere i polli !!!
I consigli di amministrazione dela RAI ?
Contano come il due di coppe !
I palinsesti e chi debba andare in video o dirigere,
notoriamente, li stabiliscono i giudici : vedi i casi
Santoro, Busi e Ruffini.
Circa i deficit della RAI essi notoriamente sono
attribuibili alla pletoricità e bassa produttività del
personale e nella fattispecie ai giornalisti.
In Rai il loro numero è di circa 1000, mentre in mediaset
circa 350. E non mi si dica che i programmi di informazione
della RAI producono TG o altro per 2,3 volte il tempo della
mediaset.
Faccio presente che se il numero di giornalisti in RAI si
dovesse ridurre a metà ( come normale sarebbe che fosse ),
il risparmio sarebbe di almeno € 35.000.000 ( 500 x €
70.000 ) .
Per quanto attiene il tuo ' IO PRETENDO' sempre in maiuscolo
.... ebbene sì, sciogliamo la riserva : fatti visitare da
un oculista !
17 gennaio 2011 16:30 - francescodeleo
IO PRETENDO.
Avvertenza: nei link a volte c'è uno spazio in più che va
eliminato.
È opinione diffusa che la situazione economica e
finanziaria del gruppo Fininvest fosse critica nei primi
anni 90, mentre sia florida quella attuale. L'esame delle
informazioni di bilancio, delle operazioni realizzate sui
mercati finanziari, dei punti di forza nei confronti dei
concorrenti e dei rischi che gravano sulle società del
gruppo mostra una realtà differente. Il punto e la storia
della finanziaria che controlla Mediaset e Mondadori in un
articolo pubblicato su Il Manifesto con questo
sottotitolo:
Berlusconi si gioca il governo, ma anche per le sue aziende
l'età dell'oro è finita. Le società del premier stanno
peggio del loro padrone. Grazie ai debiti del Giornale e di
Mediaset. E all'acquisto di Ibrahimovic.
Governo 32,5%, maggioranza 14,8%, opposizione 35,8%. E' il
tempo in percentuale dedicato alla politica dai Tg della Rai
nel mese di maggio. Percentuali che variano se si analizzano
i singoli tg, con Tg1 e Tg2 che dedicano maggior spazio al
Governo e maggioranza e il Tg3 all'opposizione (rispettando
la tradizionale spartizione partitica). Nei tg Mediaset la
situazione è molto più 'partigiana', con Tg5, Tg4 e Studio
Aperto che dedicano oltre il 50% del tempo al Governo (dal
51% del Tg5 al 61% del Tg4). All'opposizione rimane poco,
meno del 20% del tempo dedicato alla politica. Dati
Osservatorio Pavia-Cares.
Nessuna violazione della legge sul conflitto di interessi da
parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per la
decisione di palazzo Chigi di investire "la quasi totalita'"
del budget destinato alla pubblicita' istituzionale "sulle
televisioni private, e in misura largamente prevalente,
sulle Tv di proprieta' di Rti (Mediaset), nonostante una
legge dello Stato richiedesse che a beneficio della stampa
quotidiana e periodica fosse riservato il 60% degli
investimenti pubblicitari delle amministrazioni pubbliche".
Sono le conclusioni dall'Autorita' garante della concorrenza
e del mercato, secondo quanto risulta dalla relazione
trasmessa al Parlamento sullo stato delle attivita`di
controllo e vigilanza in materia di conflitti di interessi,
relativa al primo semestre di quest'anno. In particolare
l'organismo presieduto da Antonio Catricala' era stato
chiamato a pronunciarsi in base ad una segnalazione che
faceva riferimento ad un report di Nielsen Company.
Secondo l'Authority "non tutte le decisioni assunte dagli
uffici della presidenza del Consiglio, incluse quelle in
materia di distribuzione della pubblicita' istituzionale",
sono riconducibili "alla responsabilita' del capo
dell'esecutivo".
Analogo ragionamento da parte dell'Antitrust anche in
un'altra questione. Il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi non ha violato la legge sul conflitto di
interessi cercando di convincere Fiorello a firmare un
contratto con Mediaset piuttosto che con Sky, in quanto non
e' un comportamento che puo' essere riconducibile alla sua
attivita' di capo dell'esecutivo.
I commissari dell’Autorità per le garanzie nelle
Comunicazioni, Roberto Napoli e Nicola D’Angelo, esprimono
la loro solidarietà ai giornalisti della redazione Rai di
Napoli che ieri hanno scioperato per la cancellazione dal
palinsesto della rubrica nazionale Neapolis.
“Da undici anni – sottolineano Napoli e D’Angelo - la
rubrica Neapolis, in onda tutti i giorni su Rai Tre, svolge
un ruolo di informazione e di guida nell’ evoluzione della
rete, avendo avuto per prima, il coraggio di sperimentare
nuovi linguaggi dell’informazione. E la qualità e
professionalità di questo programma è stata spesso
premiata da un buon successo di pubblico.
E’ quindi importante – sostengono i due commissari –
che la trasmissione non chiuda per continuare ad avere
strumenti di divulgazione sulle nuove avanguardie
tecnologiche, soprattutto in un settore strategico come
quello delle comunicazioni elettroniche.”
Secondo gli appunti in possesso del top management, la
previsione di deficit della Rai per il 2010, fissato in 116
milioni di euro, lieviterà a 120 se non a 130. Colpa delle
difficoltà economiche, soprattutto di una raccolta
pubblicitaria che stranamente non decolla. La Rai non ha mai
avuto tanti ascolti come in questo periodo grazie a 13
canali, di cui 10 tematici: 44% di ascolti contro il 38% di
Mediaset e l'8% attestato di Sky (primi dieci mesi 2010).
Eppure la raccolta della pubblicità da parte della Sipra
misteriosamente arranca: un avaro + 4% rispetto al
disastroso 2009 che cozza contro il + 8% di Publitalia per
una Mediaset che, invece, non cresce in ascolti. Per di
più, e ancora peggio: l'ottobre è addirittura
inspiegabilmente in calo rispetto all'ottobre dell'annus
horribilis 2009. Anche per questo oggi è prevista
un'audizione della Sipra.
Segue su Corriere.it.
Niente nomine alla prossima riunione del consiglio di
amministrazione della Rai.
Stando a quanto si apprende da fonti consiliari, il punto
non sarebbe stato inserito all'ordine del giorno della
seduta di giovedi' mattina. Dunque appaiono per il momento
rinviate le sostituzioni di Corradino Mineo con Franco
Ferraro a Rainews e di Massimo Liofredi con Susanna Petruni
a Raidue, cambiamenti di cui si parla da settimane ma che,
probabilmente, vista la difficolta' di trovare un equilibrio
nella maggioranza del Cda, non riescono a vedere la luce.
Qualche novita' invece potrebbe esserci per quanto riguarda
i vertici dei canali digitali anche se, stando all'ordine
del giorno, non si tratterebbe di vere e proprie nomine ma
di 'eventuali deleghe operative'.
La scorsa settimana il direttore generale, Mauro Masi,
avrebbe portato in consiglio un corposo pacchetto di nomine
che prevedevano anche il cambio di direzione a Raidue e
Rainews.
Alle voci sulle sue proposte - che avrebbe dovuto presentare
giovedi' 27 ottobre - i tre consiglieri di centrosinistra
avrebbero annunciato l'intenzione di disertare la riunione.
Di qui la decisione del presidente Paolo Garimberti di
sconvocare il consiglio e rinviarlo a giovedi' 4 novembre.
"Vedo una Rai che nel corso degli anni si è fatta sempre
piú ossequiosa rispetto ai partiti. Dopo l`approvazione
della legge Gasparri, questa soggezione dell`informazione
alla politica si è acuita". Lo dice, in una lunga
intervista pubblicata sul numero di dicembre del mensile
free press 'Pocket', Enrico Mentana che, a proposito
dell`inchiesta di Trani per le presunte pressioni
sull`Agcom, dice: "Non è un segreto che gli uomini di cui
si parla fossero legati da tempo al Cavaliere. Se sono stati
messi a capo dell`Authority, è chiaro che ci siano degli
interessi condivisi".
Ma il disegno di Mentana della Rai prevede anche un rapido
excursus su Michele Santoro. "La sua storia - dice - segue
lo stesso copione da piú di dieci anni: la destra lo
attacca e lui diventa intoccabile, con l`eccezione del 2002,
quando venne allontanato di peso. E` evidente che se
critichi Santoro ricevi applausi da destra e fischi da
sinistra, ma questo a ben vedere avviene anche con Vespa o
Minzolini. Santoro peró, rispetto ad altri, ha una diversa
caratura. Fa piú ascolti". Un problema, quello degli
ascolti, che secondo Mentana tocca invece da vicino il Tg1.
"Ho lavorato al Tg1 per nove anni, poi per tredici l`ho
sfidato con il Tg5, e so a quali ascolti era abituato il
Tg1. Ci sono le battute, ma poi c`è l`Auditel".
La legge Gasparri, articolo 20, prevede che “Possono
essere nominati membri del consiglio d’amministrazione
della Rai [...] persone di riconosciuto prestigio e
competenza professionale e di notoria indipendenza di
comportamenti, che si siano distinte in attività
economiche, scientifiche, giuridiche, della cultura
umanistica o della comunicazione sociale, maturandovi
significative esperienze manageriali”.
Sebbene la norma sia chiarissima, tra i sette membri del cda
scelti dalla commissione parlamentare di vigilanza siedono
ben quattro ex parlamentari, un ex manager Fininvest e un ex
direttore di un giornale di partito. Il consiglio di
amministrazione infatti è composto, tra gli altri, da
Giovanna Clerici Bianchi, per due volte parlamentare della
Lega, Rodolfo De Laurentis, ex parlamentare dell’Udc,
Alessio Gorla, ex funzionario del Biscione e organizzatore
della campagne di Forza Italia del ’94, Guglielmo
Rositani, più volte parlamentare missino e di Alleanza
Nazionale, Antonio Verro, ex parlamentare di Forza Italia ed
ex manager Edilnord, Nino Rizzo Nervo, ex direttore di
Europa, il quotidiano del Pd, e Giorgio Van Straten, uno
scrittore amico di Walter Veltroni.
17 gennaio 2011 15:05 - francescodeleo
Effettivamente devo avere un problema alla vista, ho saltato
"di non scrivere". Non farmi perdere tempo, il collage fallo
tu.
IO PRETENDO.
17 gennaio 2011 15:03 - francescodeleo
Guarda, prima di scrivere a tuo piacimento ciò che ti piace
e ciò che non ti piace documentati su tutto e leggi ciò
che ho scritto con attenzione.
Saluti.
IO PRETENDO.
17 gennaio 2011 12:08 - ennio4531
x francescodeleo
Sostenere che a rai3 siano destinate poche risorse fa a
pugni con i compensi dati ai conduttori.
Domanda qual è il conduttore meglio pagato di tutta la rai
? Vespa... no ; Santoro .... no ; guardacaso è Fazio
conduttore di un programma settimanale su rai3.
Dall'Espresso apprendiamo che ' A sorpresa uno dei più alti
è quello di Fabio Fazio, vicino ai 2 milioni, seguito da
Carlo Conti, 1.3 milioni, Bruno Vespa, che chiude l’anno
con 1,2 milioni e Pippo Baudo con 900 mila.... Giovanni
Floris, ha un contratto di 450 mila euro, mentre Serena
Dandini, quattro serate a settimana con Parla con me ha
avuto un compenso di 700 mila euro.'
Per quanto riguarda i conti di mediaset da te ritenuti in
perdita e i per i quali chiedi tempo per le tue verifiche,
suggerisco di impiegare meglio il tuo tempo e di passare
dalle bufale ad un maggior impegno per documentarsi.
Che i canali a pagamento nel 2009 siano in perdita può
anche essere, ma è noto che in ogni azienda c'è un
prodotto che 'tira' ed altri no. E allora dove sta lo ...
scandalo ?
Quando scrivi : Lungi dall'essere pro o contro "per fede"
.., mah ... ho qualche dubbio.
Riguardo la tua affermazione ripetitiva, sempre in
maiuscolo, " IO PRETENDO ', mi domando se hai qualche
problema alla vista ....
17 gennaio 2011 10:42 - francescodeleo
Lungi dall'essere pro o contro "per fede" o peggio "a
pagamento" o ancora peggio "gratis", ti confermo che i
palinsesti, anche quelli di rai tre, sono formati dai più
alti vertici. A rai tre destinano da sempre solo frazioni
irrisorie delle risorse complessive e ciò incide sul
palinsesto. Ti faccio presente la questione sollevata nella
rai sui palinsesti di qualche giorno fa che conferma che il
problema esiste.
Per quanto riguarda i conti di mediaset, non appena avrò un
po' di tempo ricercherò un articolo dell'Aduc sui conti
mediaset. Per quanto riguarda i canali a pagamento ti
confermo che è ancora in perdita, almeno fino al 2009. E
ciò conferma tutto ciò che ho scritto. IO PRETENDO.
17 gennaio 2011 0:21 - ennio4531
Francescodileo, preso da furore antimediaset ovvero
antiberlusca, in data 14 ci racconta che “
Fino a quando mediaset e i suoi proprietari predisporranno i
palinsesti della rai “ , poi si corregge e ci dice che
rai3 è in mano al centrosinistra (… mi dica il nome di un
giornalista di centro piazzato a rai3), mentre sostiene che
gli altri due canali sono controllati dal caimano ( …
Santoro su rai2 è un noto berlusconiano) , infine PRETENDE
, ripetuto in maniera ossessiva ( … come fece il
presidente Scalfaro con il 'non ci sto' o Borrelli con
'resistere' o Sgarbi con 'capra' ) una serie di
realizzazioni tipo 'i telegiornali obbiettivi' che esistono
solo nella mente degli dei .
Circa i risultati mediaset , riporto i risultati del 2009
– utile netto € 272 milioni ; 2008 € 459 milioni .
Ergo , scrivere teoremi sulle perdite mediaset in relazione
alla pubblicità ecc. ecc. sono solo elucubrazioni basate
sul niente (... ma perchè invece di perdersi in chiacchiere
non ci si informa prima ? ).
Infine, una annotazione sul PRETENDERE: “L'erba voglio non
cresce neanche nel giardino del re”.
16 gennaio 2011 19:28 - lucillafiaccola1796
Io, invece, PRETENDO che tutti paghino le tasse.. oppure
nessuno
hanno omesso di farmi lo scontrino per euro 114 per un
posatina argento per bimbo... domani pom vado al negozio e
me lo faccio fare... altrimenti sono pazzi loro!
15 gennaio 2011 17:58 - francescodeleo
IO PRETENDO che si abolisca il canone, oppure che lo paghino
tutti (e non venisse NESSUNO a dirmi che non guarda la
televione!)! La televisione la guardano tutti, anche quei
intellettuali che per fare BELLA figura con i propri
colleghi alcune volte hanno affermato di non possederla. Ma
a chi la volete raccontare!
15 gennaio 2011 17:48 - francescodeleo
Se proprio la vogliamo dire tutta attualmente berlusca
controlla rai 1 e rai 2, mentre rai 3 la controlla il
centro-sinistra.
Mediaset: berlusca la controla tutta. Per chi non lo ricorda
berlusca è l'attuale presidente del consiglio, ovvero colui
che fà le leggi in italia. Ovviamente mi si dirà che
mediaset è sua. Certo, ci mancherebbe, ma non è naturale
che sia questa la situazione. Sempre ritornando al discorso
del canone, io lo pago, e pertando, sulla base dei vantaggi
che mediaset trae dall'esistenza dello stesso ed enunciati
più giù, PRETENDO mediaset che ogni tanto trasmetta
programmi di una certa qualità, PRETENDO che i loro
telegiornali siano imparziali, e PRETENDO anche un'altra
cosa. Fanno parte di mediaset anche i canali a pagamento sul
digitale terrestre. Io vedo ogni tanto che questi canali per
poter essere visti richiedono un abbonamento mensile di 19
euro; se non mi ricordo male, e in caso contrario
correggetemi, mediaset non sta prorpio messa bene con i
conti, come pure con riguardo ai soli canali a pagamento
trasmessi sul digitale terrestre; poichè una parte degli
introiti pubblicitari di mediaset viene utilizzata per
mantenere in equilibrio i conti di questi canali e pochè il
canone della rai viene mantenuto in vita a fini di
finanziamento di mediaset nella sua interezza, PRETENDO che
io non debba pagare il canone alla rai affinchè mediaset
mantenga un canone a 19 euro che genera perdite, ovvero non
devo finanziare indirettamente coloro che hanno stipulato
abbonamenti ai canali del digitale a canone "agevolato". IO
PRETENDO.
14 gennaio 2011 11:43 - ennio4531
A me pare che la RAI sia uno dei tanti enti di fatto
pubblici che si giustificano perchè sono un centro di
interessi politici e anche sindacali ( circa 11.000
dipendenti di cui 1000 giornalisti ) di natura trasversale
ai partiti e che servono ai partiti per sistemare amici e
parenti e ai dipendenti di sentirsi 'pubblici' e quindi la
garanzia del posto di lavoro, paga sicura e niente cassa
integrazione.
Quindi la privatizzazione della RAI avrebbe come primi
nemici i dipendenti stessi.
Parte della sinistra, inneggiando al mito del servizio
pubblico, sostiene il partito della RAI pubblica in quanto
ne occupa al 100% un canale ( RAI3 ) e ha cani sciolti nelle
altre due reti.
La destra vorrebbe far sentire di più la sua voce nei
masmedia, in gran parte occupati dalla sinistra, e quindi
cerca di fare quello che la sinistra compie da anni in modo
più 'professionale' .
Se aggiungiamo poi che, per gli appalti RAI, concorrono
parenti e amici dei politici il quadro è completo.
14 gennaio 2011 10:08 - francescodeleo
Fino a quando mediaset e i suoi proprietari predisporranno i
palinsesti della rai prevedo, e non sono un profeta, una
ulteriore e più o meno graduale riduzione qualitativa dei
programmi rai e di tutta la televisione nazionale in
generale (le private locali lasciamole stare). Su rai uno
alle otto stanno trasmettendo le repliche di i soliti ignoti
mentre in contemporanea su canale 5 si è ricomposta la
coppia più seguita greggio-hunziker (si scrive così?) che
ovviamente sarà ancora più seguita. Dimenticavo, c'è un
nuovo cane.
Fuori il biscione (anche) dalla rai, la quale, fino a quando
non la sfasceranno del tutto, è ancora su un livello
qualitativo di molto superiore a mediaset. Il canone è una
necessità per la rai, in quanto rappresenta una parte degli
introiti, per noi in quanto dovrebbe garantirci meno
pubblicità e per mediaset in quanto, essendo per la rai
previsti limiti sulla pubblicità più stringenti rispetto
ai concorrenti, garantisce a quest'ultima un maggior numero
di messaggi pubblicitari e a costi presumo molto elevati.
In conclusione: non fatevi illusioni, il canone rimmarrà.
13 gennaio 2011 20:01 - lucillafiaccola1796
Belluniamoci...con la svizzera o altro confinante... sempre
meglio sta...remo !
altro che federalismo fecale !
pene detto ! giù le mani dal lazio !
13 gennaio 2011 12:56 - domenica7737
giampaolo 1407, è vero esistono anche altre forme di
pagamento ma non il bonifico bancario diretto in cui viene
messo a disposizione un IBAN della RAI, e che per qualcuno
può essere gratis
13 gennaio 2011 9:48 - federico9462
A morte la RAI e tutti i suoi magnaccioni di merda. Andate a
lavorare VOI con 800 euro al mese e poi pagare anche sta
merda di tassa. Le minacce da parte di MAFIA RAI e le sue
intimazioni di pagamento non mi fanno paura..il proverbio
dice morte tua salvezza mia...ANDATE A LAVORARE, LADRI!!
26 dicembre 2010 9:20 - mariagrazia5771
Non possiedo più il televisore (rottamato), disdico il
canone, persecuzione da parte della RAI, ma mi chiedo: HO
FORSE FIRMATO UN PATTO DI SANGUE COME FAUST, FINO ALLA MORTE
, CON QUESTI "SIGNORI" CHE SI PERMETTONO DI FARE PROGRAMMI
DA MINUS HABENTES E STRAPAGANO QUELLE ZOCCOLE CHE LI
PRESENTANO?
22 dicembre 2010 20:16 - lucillafiaccola1796
robido72
d'accordissimo!
stavo proprio pensando che ...il giornale...è un...foglio
che anche a pulirtici il qulo fa malissimo!
22 dicembre 2010 13:23 - Elio46
Carissimo Vincenzo, anche tè come tutti fai accuse ma non
proponi niente di interessante!!!!! Vedi gli stipendi che da
la rai sia ai suoi dirigenti, che a certi presentatori che
alla fine sputano sul piatto che Mangiano. Perché non
criticare Questo e tante altre cose che fa la RAI?
22 dicembre 2010 13:23 - renzo1391
Quello che stupisce è che la Lega, che di fatto ha il
bastone del comando nel governo, non IMPONGA l'abolizione
del canone!
22 dicembre 2010 9:57 - robido72
Ma ancora a pensare che la sinistra il centro o la destra
possano fare una politica corretta pro cittadino??? Se si
allora state proprio bene nel paese degli spaghetti e del
mandolino!
Mi fa ridere l'utente che dice di vedere meno TV e leggere
di più. Mi consigli qualche testata giornalistica
completamente apolitica???? (lo so che non avrò mai
risposta!)