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19 maggio 2011 23:19 - Cepu
Per quanto fosse attesa, la notizia è comunque pesante da digerire. Il Giappone, terza economia del mondo, è tornato in recessione. Colpa del terremoto dello scorso 11 marzo e del conseguente tsunami, ma anche della pessima gestione della crisi nucleare di Fukushima, tutt’altro che risolta.

I dati del ministero dell’economia dicono che nei primi tre mesi del 2011 l’economia nipponica si è contratta dello 0,9 per cento, che equivale a un pesantissimo -3,7 per cento su base annua. Gli analisti avevano previsto una contrazione contenuta attorno al 2 per cento annuo e una più rapida capacità di ripresa.

La zavorra principale è senza dubbio l’effetto del terremoto e dello tsunami, con un conto da 300 miliardi di dollari di danni diretti e indiretti. Ne hanno fatto le spese colossi come Toyota, che appena pochi giorni fa ha annunciato che i profitti sono stati dimezzati a causa dei danni riportati dagli stabilimenti industriali. Le cattive notizie non si fermano qui. Il governo nipponico, infatti, ha annunciato venerdì scorso un pacchetto da 60 miliardi di dollari per aiutare Tepco, l’azienda che gestisce la centrale atomica di Fukushima, a fronteggiare la prevedibile pioggia di richieste di risarcimento danni. L’annuncio però ha avuto l’effetto di trascinare al ribasso sulla Borsa di Tokyo le azioni della Tepco (-6 per cento) e quelle dei principali istituti di credito giapponesi, che potrebbero essere coinvolti nella gestione di questo pacchetto di aiuti straordinari. Il governo nipponico si è affrettato a spiegare che non si tratta di un «bail out», di un salvataggio finanziario di Tepco dalla bancarotta, ma di un modo per "condividere" le responsabilità per la gestione della crisi nucleare. Oltre a quello di Fukushima, Tepco gestisce impianti energetici per un’area che pesa per circa un terzo del Pil giapponese e un suo eventuale fallimento per ragioni finanziarie sarebbe un ulteriore colpo per un’economia che ha faticato a uscire dalla recessione del 2008-2009.
19 maggio 2011 18:50 - lucillafiaccola1796
se magnano tutto... de che controlli stamo a farneticà? se il tubo voi riparà anche l'idraulico devi sapé fffà!
19 maggio 2011 11:18 - ennio4531
Spero che le stesse verifiche siano fatte sulla solidità delle dighe molte delle quali costruite nell'anteguerra.

Chi ci assicura che non crollino a seguito di forti terremoti o schianti di aerei ?

In Italia è bastato lo smottamento di un pezzo di monte per causare 1400 morti e la sparizione di alcuni paesi ... leggi Vaiont...
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