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7 giugno 2011 18:01 - ennio4531
...bello sarebbe avere la possibilità di scegliere sempre il meglio !

Purtroppo, questo , troppo spesso, non c' è dato.

Troppa ideologia, troppa faziosità politica, troppi interessi contrastanti, troppo livore ...: è il costo della democrazia.

Però ritengo che sia possibile o ridurre il danno o migliorare, sia pure di un pelo, la situazione.

Una regola fondamentale, questa la mia opinione, è quella di evitare la gestione di qualsiasi attività economica in modo diretto o indiretto da parte della classe politica, in quanto la si espone ad una fonte infinita di corruttela ( clientelismo, parentopoli,caste sindacali, appalti ... ).

Una classe politica libera da gravami gestionali sono convinto possa tutelare meglio gli interessi generali.

E' per questo che sono favorevole alla cosiddetta privatizzazione della gestione dell'acqua: osservate quanti politici, amici dei politici, parenti, simpatizzanti militano negli enti economici pubblici sia nazionali che locali (.. pensate alle municipalizzate et società similari ).
Vogliamo estendere, con il sigillo del referendum, un ulteriore incontrollato e totalizzante potere ?

Certo, c'è il rischio del monopolio pubblico/privato, ma se sapremo fare pressione sull'autorità di vigilanza , potremmo , laddove si verificherà, ridurre il danno.

Un dato è oggettivo: l'unico settore interamente privatizzato, anche se malamente, che sia riuscito, tenendo conto del tasso inflattivo, a ridurre le tariffe in questi ultimi 5 anni ( .. anche grazie all'intervento dell'autorità di vigilanza) , è stato il settore delle telecomunicazioni.

Oddio, nessun piatto di minestra è gratis per cui ci si è dovuti impegnare e litigare con le varie compagnie telefoniche , ma, almeno per quanto mi riguarda, il risultato di una diminuzione di costo l’ho ottenuta.

Per cui ritengo si debba resistere alle sirene che ci parlano di beni comuni, interessi generali , della sacralità dell’acqua ecc. ecc. .( … una volta per giustificare le nazionalizzazioni si usavano altri termini : settore strategico, interesse nazionale, socialità dell’impresa … ).

Un caso eclatante è dato dal governatore della Puglia Vendola, il quale pensò bene di licenziare il presidente dell’acquedotto pugliese, prof. Petrella, in quanto quest’ultimo sosteneva il passaggio della gestione delle acque dalla SpA ad un ente pubblico di tipo assembleare : Vendola comprese subito che il suo potere assoluto sulla SpA Acquedotti pugliesi era minacciato e quindi diede il benservito al professore.
6 giugno 2011 14:59 - francesco9244
premesso che la volontà del 'popolo sovrano' espressa nei referendum, per la consociazione della casta non trova alcuna considerazione, come è risultato nel caso della responsabilità dei giudici e via discorrendo, pertanto non ci resta di non legittimare oltre con il nostro voto le sanguisughe delle della casta, per richiamarle ai loro doveri istituzionali e farle smettere finalmente di occuparsi solo di gestire i loro rapporti personali affaristici e di potere, ma questa è solo una mia pia illusione: continuerà a trionfare solo corruzione, ladrocinio, nepotismo e faziosità, ora il giusto slogan è diventato"Roma e Lega ladrone".-
un'altra ipocrisia rivoltante, è parlare solo delle leggi ad personam, senza mai accennare alle leggi ad castam ben più ripugnanti e dannose delle prime!
infatti con queste leggine, i boiardi della casta con il relativo codazzo di pennivendoli, sindacalisti, ecc, con l'artifizio dei contributi figurativi, si sono attribuiti in modo gratuito pluri pensioni milionarie, mentre quelle sudate della gente comune, sono state più che dimezzate e ritardate nel tempo, quasi post mortem.-
con altre leggine ad hoc, hanno potuto depredare l'ingente e pregiato patrimonio immobiliare dell'INPS, dapprima con affittopoli, poi con restauropoli ed infine con svendopoli, soprattutto da parte della cricca sindacale e dalla cosca sinistronza della casta: patrimonio lasciato in eredità dal perfido fascismo, a garanzia delle pensioni per la classe lavoratrice!!!
per non parlare del capolavoro trufaldino dei fondi pensioni integrativi, definiti da liberi esperti finanziari, come 'la più grande rapina del millennio', in quanto le gestioni bancarie che li gestiscono si distinguono solo per ineficenza ed esosità di costi (vedi rapporti Mediobanca), pertanto i malcapitati che sono rimasti intrappolati a vita, in questi fondi, alla fine si accorgeranno che i loro versamenti sono serviti prevalentemente ad arricchire le banche ed i compari associati della triplice, i primi risultati già lo dimostrano!
questi sono solo alcuni misfatti di queste leggine ad castam, che è bene che il popolo bue non le conosca e venga distratto con lo starnazzo di quelle ad personam, di gran lunga meno infami delle prime!
per il resto, non vedo la differenza fra gestioni pubbliche, ineficenti e clientelari/nepotistiche, la RAI docet, o 'privatizzate' come quello fatto con telecom o alfa romeo, che sono state regalate/svendute agli amici degli amici.
morale: meditate gente - votare i referendum, non cambia niente, serve fa solo per il teatrino ed i giochini delle cosche della casta,- almeno questo è mio pensiero.-
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