...bello sarebbe avere la possibilità di scegliere sempre
il meglio !
Purtroppo, questo , troppo spesso, non c' è dato.
Troppa ideologia, troppa faziosità politica, troppi
interessi contrastanti, troppo livore ...: è il costo
della democrazia.
Però ritengo che sia possibile o ridurre il danno o
migliorare, sia pure di un pelo, la situazione.
Una regola fondamentale, questa la mia opinione, è quella
di evitare la gestione di qualsiasi attività economica in
modo diretto o indiretto da parte della classe politica, in
quanto la si espone ad una fonte infinita di corruttela (
clientelismo, parentopoli,caste sindacali, appalti ... ).
Una classe politica libera da gravami gestionali sono
convinto possa tutelare meglio gli interessi generali.
E' per questo che sono favorevole alla cosiddetta
privatizzazione della gestione dell'acqua: osservate quanti
politici, amici dei politici, parenti, simpatizzanti
militano negli enti economici pubblici sia nazionali che
locali (.. pensate alle municipalizzate et società similari
).
Vogliamo estendere, con il sigillo del referendum, un
ulteriore incontrollato e totalizzante potere ?
Certo, c'è il rischio del monopolio pubblico/privato, ma se
sapremo fare pressione sull'autorità di vigilanza ,
potremmo , laddove si verificherà, ridurre il danno.
Un dato è oggettivo: l'unico settore interamente
privatizzato, anche se malamente, che sia riuscito, tenendo
conto del tasso inflattivo, a ridurre le tariffe in questi
ultimi 5 anni ( .. anche grazie all'intervento
dell'autorità di vigilanza) , è stato il settore delle
telecomunicazioni.
Oddio, nessun piatto di minestra è gratis per cui ci si è
dovuti impegnare e litigare con le varie compagnie
telefoniche , ma, almeno per quanto mi riguarda, il
risultato di una diminuzione di costo l’ho ottenuta.
Per cui ritengo si debba resistere alle sirene che ci
parlano di beni comuni, interessi generali , della
sacralità dell’acqua ecc. ecc. .( … una volta per
giustificare le nazionalizzazioni si usavano altri termini :
settore strategico, interesse nazionale, socialità
dell’impresa … ).
Un caso eclatante è dato dal governatore della Puglia
Vendola, il quale pensò bene di licenziare il presidente
dell’acquedotto pugliese, prof. Petrella, in quanto
quest’ultimo sosteneva il passaggio della gestione delle
acque dalla SpA ad un ente pubblico di tipo assembleare :
Vendola comprese subito che il suo potere assoluto sulla SpA
Acquedotti pugliesi era minacciato e quindi diede il
benservito al professore.
6 giugno 2011 14:59 - francesco9244
premesso che la volontà del 'popolo sovrano' espressa nei
referendum, per la consociazione della casta non trova
alcuna considerazione, come è risultato nel caso della
responsabilità dei giudici e via discorrendo, pertanto non
ci resta di non legittimare oltre con il nostro voto le
sanguisughe delle della casta, per richiamarle ai loro
doveri istituzionali e farle smettere finalmente di
occuparsi solo di gestire i loro rapporti personali
affaristici e di potere, ma questa è solo una mia pia
illusione: continuerà a trionfare solo corruzione,
ladrocinio, nepotismo e faziosità, ora il giusto slogan è
diventato"Roma e Lega ladrone".-
un'altra ipocrisia rivoltante, è parlare solo delle leggi
ad personam, senza mai accennare alle leggi ad castam ben
più ripugnanti e dannose delle prime!
infatti con queste leggine, i boiardi della casta con il
relativo codazzo di pennivendoli, sindacalisti, ecc, con
l'artifizio dei contributi figurativi, si sono attribuiti in
modo gratuito pluri pensioni milionarie, mentre quelle
sudate della gente comune, sono state più che dimezzate e
ritardate nel tempo, quasi post mortem.-
con altre leggine ad hoc, hanno potuto depredare l'ingente e
pregiato patrimonio immobiliare dell'INPS, dapprima con
affittopoli, poi con restauropoli ed infine con svendopoli,
soprattutto da parte della cricca sindacale e dalla cosca
sinistronza della casta: patrimonio lasciato in eredità dal
perfido fascismo, a garanzia delle pensioni per la classe
lavoratrice!!!
per non parlare del capolavoro trufaldino dei fondi pensioni
integrativi, definiti da liberi esperti finanziari, come 'la
più grande rapina del millennio', in quanto le gestioni
bancarie che li gestiscono si distinguono solo per
ineficenza ed esosità di costi (vedi rapporti Mediobanca),
pertanto i malcapitati che sono rimasti intrappolati a vita,
in questi fondi, alla fine si accorgeranno che i loro
versamenti sono serviti prevalentemente ad arricchire le
banche ed i compari associati della triplice, i primi
risultati già lo dimostrano!
questi sono solo alcuni misfatti di queste leggine ad
castam, che è bene che il popolo bue non le conosca e venga
distratto con lo starnazzo di quelle ad personam, di gran
lunga meno infami delle prime!
per il resto, non vedo la differenza fra gestioni pubbliche,
ineficenti e clientelari/nepotistiche, la RAI docet, o
'privatizzate' come quello fatto con telecom o alfa romeo,
che sono state regalate/svendute agli amici degli amici.
morale: meditate gente - votare i referendum, non cambia
niente, serve fa solo per il teatrino ed i giochini delle
cosche della casta,- almeno questo è mio pensiero.-