COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)  
7 marzo 2012 11:22 - chiasub
Ecco l'esempio della truffa programmata a tavolino dei soliti governanti. Ora noi paghiamo nelle ricette mediche una quota per confezione, se il mio medico mi deve ordinare 8 capsole dovro'pagare per 8 quote. Chi ci mangia in tutto questo"risparmio?" non certamente il cittadino che ha avuto la disgrazia di ammalarsi. BELLA PENSATA DEL CA..o.
3 marzo 2012 13:32 - savpg8801
Ho comprato del magnesio ossido pesante(nemmeno igroscopico come il cloruro) e mi hanno dato un sacchetto d 250 gr. che ho messo in contenitore sterile mio personale.
Una volta finito, il sacchetto non lo facevano più, ma dovevo comprarlo dentro un contenitore di plastica, con un euro in più (ringrazio che costava in farmacia come una bacinella da bucato) ma del volume di 200 cl. e se non è lucro e speculazione questa!
Dico, allora la la prossima volta porto il carissimo bidoncino e me lo riempite? Ha....non si può...bisogna comprarne un altro..perchè i sacchettini non li fanno più, sfuso non lo teniamo più......
Moltiplichiamo le sinergie commerciali per diecimila e vedrete.....
Allora butto i bidoncini vuoti, inquinando o riciclando e faccio campare il cinese che li produce. Perfetto.
2 marzo 2012 17:34 - bacchio
Igiene dei farmaci.
Vendere un farmaco sfuso, posto, dal farmacista, all'interno di un barattolino sterile, di colore ambrato per bloccare la luce garantisce un livello di igiene idoneo alla vendita.
E' quello che si fa negli USA.
La conservazione nel barattolino immagino sia un po' meno sterile del blister, ma consideriamo che quando si estrae il farmaco dal blister e lo si prende con le mani, o lo si appoggia su una superficie, inevitabilmente lo si contamina un poco.
Immagino che se la procedura ha ottenuto l'approvazione della FDA sia da sperimentare anche da noi.
Se il medico decide di allungare la cura, il barattolino viene riempito di nuovo con l'esatta quantita' di famaco prevista. Facile, economico, rispettoso dell'ambiente e senza sprechi.
29 febbraio 2012 21:03 - savpg8801
Questo in teoria, ma all'atto pratico la vendita sfusa può comportare problemi di ogni tipo. Da quello dell'igiene a quello della facilità di perdita. Poi ad esempio, tanti medicinali sono già confezionati nelle dosi giuste per patologia. Ad esempio antibiotici per tre giorni sono scatoline di tre compresse. Per sei giorni, magari da 12 cp.due volte al dì. Le gocce, gli unguenti, gli sciroppi, e mille altri prodotti come li vendiamo? Col bilancino dell'antico speziale. Mi dà venti gocce di lavaggio nasale o di collirio, e devo pure portarmi il bottiglino da casa, o me le mette in un sacchettino di plastica? Sennò se il farma o il parafarma o il supermercato lucrano sull'imballaggio, anzichè il produttore.
  COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)