@Alessandro Pedone
"sul tema del signoraggio, purtroppo, si sono scritte -
insieme ad alcune cose vere - un mare di vere e proprie
bufale.
Consiglio vivamente di leggere il libro "Fine della finanza"
di Amato e Fantacci per avere una prospettiva storica sulla
moneta e sulla finanza e di quelle che possono essere le
soluzioni."
Ti ringrazio per le letture che consigli. Sarà mia premura
aggiornarmi sul tema che studio da almeno un ventennio.
Ricambio la cortesia invitandoti a leggere le sentenze della
Cassazione, anche a SS.UU, sul tema da te liquidato come
bufala, nonchè tutte la varie interrogazioni parlamentari
e anche la risposta ufficiale della BCE. Li troverai
facilmente con un qualsiasi motore di ricerca.
Saluti d'uso
2 agosto 2012 15:16 - aldo1926
Gentilissimo Sig. Pedone,
in articoli di stampa o su internet ho spesso visto
etichettato il processo da lei descritto relativamente alla
riserva frazionaria come "leva finanziaria". E' corretto
chiamarla così? Anche in questo caso mi pare che si tratti
di un indebitamento (depositi) multiplo del capitale netto,
debito dal quale si presume (anzi si è certi) di ricavare
un reditto derivante dal differenziale tra i tassi di
interesse del debito e dell'impegno.
Se ho capito bene questo sistema di produrre moneta che non
c'è vale sia per gli investimenti produttivi che per il
credito fondiario. E' corretto?
Grazie in anticipo, approfondisco i link da lei indicati
27 luglio 2012 16:09 - Alessandro Pedone
@alfredo9156
La Jak bank non funziona con la moneta decrementale, ma con
quella convenzionale.
La "Moneta di Nantes" è un progetto di moneta
complementare. Anche in Italia ci sono diversi progetti di
moneta complementare il più famoso è probabilmente lo SCEC
che è comunque improprio chiamare moneta.
Il progetto della Jak bank non è essenzialmente un baratto
è una banca senza interessi e che non usa l'interbancario
ma presta solo i risparmi effettivamente accumulati.
La moneta complementare ed un diverso modello di banca (come
la Jak Bank) possono essere due strumenti per un diverso
sistema monetario, ma restano due cose concettualmente
diverse.
26 luglio 2012 19:30 - alfredo9156
Considerata la concretezza del progetto segnalo alcune
perplessità, qualche domanda e una proposta:
1.come si può fare la compensazione depositi/prestiti con
una moneta decrementale, cioè che perde potere di scambio
con il trascorrere del tempo, tanto più che normalmente si
fa fronte ai prestiti con una pluralità di depositi, che
saranno diversamente temporizzati?
2.la procedura di autorizzazione bancaria sarà certo
complessa e probabilmente si scontrerà con criteri che sono
impostati in tutt'altro modo e con opposte finalità.
3.la JAK MedlemsBank svedese opera con moneta
decrementale?
4.essendo il meccanismo della stanza di compensazione (senza
conguagli) più simile al baratto che ad una intermediazione
bancaria (le banche fanno ampio uso tra loro della
compensazione ma per addebitare/accreditare solo i
conguagli), suggerisco di valutare la “Moneta di Nantes”
(Francia) illustrato su
http://www.byoblu.com/post/2012/06/28/La-Moneta-di-Nantes.as
px da Luca Fantacci - professore di scenari economici
internazionali, studioso ed esperto di storia
dell’economia all’Università Bocconi di Milano. Questa
iniziativa, essendo sostanzialmente un baratto, ha già
avuto il nulla osta della Banca di Francia, e consiste in
una “banca” leggera, anzi leggerissima, con una moneta
complementare comunitaria, non decrementale.
21 giugno 2012 11:42 - Alessandro Pedone
@LupoLarsen
Dal momento che ho scritto l'articolo sopra, potrà
comprendere che non ho alcuna sottovalutazione dei problemi
legati al sistema bancario.Non sono certo un sostenitore del
sistema attuale. Tutt'altro. Ma non si può certo affermare
che il problema sia la riserva dell'attività bancaria.
Quella è necessaria.
Il problema non è neppure il signoraggio in quanto tale che
è sempre esistito ed è connesso con la moneta stessa.
Sul tema del signoraggio, purtroppo, si sono scritte -
insieme ad alcune cose vere - un mare di vere e proprie
bufale.
Consiglio vivamente di leggere il libro "Fine della finanza"
di Amato e Fantacci per avere una prospettiva storica sulla
moneta e sulla finanza e di quelle che possono essere le
soluzioni.
21 giugno 2012 9:01 - LupoLarsen
In Italia, come in quasi tutte le parti del mondo,
l'attività bancaria è riservata alle imprese che
sottostanno ad una serie di regole. Ci sono ottime ragioni
affinché sia così.
Non si tratta di vedere le cose in negativo, si tratta,
semplicemente di constatare con la logica la realtà delle
cose.
Il sistema bancario così com'è,specie con le riforme
dell'ultimo decennio, costituisce la causa primaria dello
stato parossistico di crisi attuale, per le inevitabili
influenze negative che detto sistema ha nei mrcati
finanziari.
Il problema sta, piaccia o no, nel signoraggio.
Solo che questa parolina, sembrerebbe impronunciabile, pena
essere taciati per complottisti o visionari.
20 giugno 2012 10:57 - Alessandro Pedone
@giproma
In Italia, come in quasi tutte le parti del mondo,
l'attività bancaria è riservata alle imprese che
sottostanno ad una serie di regole. Ci sono ottime ragioni
affinché sia così.
Cerchiamo di non vedere sempre le cose in negativo.
La riserva dell'attività bancaria non impedisce di
costituire una Banca Popolare che funzioni con il sistema
della Jak Bank.
20 giugno 2012 10:09 - giproma
Con questo sistema, in Italia, molte persone hanno
costituito delle "Società", di mutuo sostegno risolvendosi
da soli piccoli o grandi problemi ... solo che erano
illegali! Chissà perchè?