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9 gennaio 2013 10:32 - LupoLarsen
@Alessandro Pedone
"sul tema del signoraggio, purtroppo, si sono scritte - insieme ad alcune cose vere - un mare di vere e proprie bufale.
Consiglio vivamente di leggere il libro "Fine della finanza" di Amato e Fantacci per avere una prospettiva storica sulla moneta e sulla finanza e di quelle che possono essere le soluzioni."

Ti ringrazio per le letture che consigli. Sarà mia premura aggiornarmi sul tema che studio da almeno un ventennio.
Ricambio la cortesia invitandoti a leggere le sentenze della Cassazione, anche a SS.UU, sul tema da te liquidato come bufala, nonchè tutte la varie interrogazioni parlamentari e anche la risposta ufficiale della BCE. Li troverai facilmente con un qualsiasi motore di ricerca.
Saluti d'uso
2 agosto 2012 15:16 - aldo1926
Gentilissimo Sig. Pedone,

in articoli di stampa o su internet ho spesso visto etichettato il processo da lei descritto relativamente alla riserva frazionaria come "leva finanziaria". E' corretto chiamarla così? Anche in questo caso mi pare che si tratti di un indebitamento (depositi) multiplo del capitale netto, debito dal quale si presume (anzi si è certi) di ricavare un reditto derivante dal differenziale tra i tassi di interesse del debito e dell'impegno.

Se ho capito bene questo sistema di produrre moneta che non c'è vale sia per gli investimenti produttivi che per il credito fondiario. E' corretto?

Grazie in anticipo, approfondisco i link da lei indicati
27 luglio 2012 16:09 - Alessandro Pedone
@alfredo9156
La Jak bank non funziona con la moneta decrementale, ma con quella convenzionale.
La "Moneta di Nantes" è un progetto di moneta complementare. Anche in Italia ci sono diversi progetti di moneta complementare il più famoso è probabilmente lo SCEC che è comunque improprio chiamare moneta.
Il progetto della Jak bank non è essenzialmente un baratto è una banca senza interessi e che non usa l'interbancario ma presta solo i risparmi effettivamente accumulati.
La moneta complementare ed un diverso modello di banca (come la Jak Bank) possono essere due strumenti per un diverso sistema monetario, ma restano due cose concettualmente diverse.
26 luglio 2012 19:30 - alfredo9156
Considerata la concretezza del progetto segnalo alcune perplessità, qualche domanda e una proposta:
1.come si può fare la compensazione depositi/prestiti con una moneta decrementale, cioè che perde potere di scambio con il trascorrere del tempo, tanto più che normalmente si fa fronte ai prestiti con una pluralità di depositi, che saranno diversamente temporizzati?
2.la procedura di autorizzazione bancaria sarà certo complessa e probabilmente si scontrerà con criteri che sono impostati in tutt'altro modo e con opposte finalità.
3.la JAK MedlemsBank svedese opera con moneta decrementale?
4.essendo il meccanismo della stanza di compensazione (senza conguagli) più simile al baratto che ad una intermediazione bancaria (le banche fanno ampio uso tra loro della compensazione ma per addebitare/accreditare solo i conguagli), suggerisco di valutare la “Moneta di Nantes” (Francia) illustrato su http://www.byoblu.com/post/2012/06/28/La-Moneta-di-Nantes.as px da Luca Fantacci - professore di scenari economici internazionali, studioso ed esperto di storia dell’economia all’Università Bocconi di Milano. Questa iniziativa, essendo sostanzialmente un baratto, ha già avuto il nulla osta della Banca di Francia, e consiste in una “banca” leggera, anzi leggerissima, con una moneta complementare comunitaria, non decrementale.
21 giugno 2012 11:42 - Alessandro Pedone
@LupoLarsen
Dal momento che ho scritto l'articolo sopra, potrà comprendere che non ho alcuna sottovalutazione dei problemi legati al sistema bancario.Non sono certo un sostenitore del sistema attuale. Tutt'altro. Ma non si può certo affermare che il problema sia la riserva dell'attività bancaria. Quella è necessaria.

Il problema non è neppure il signoraggio in quanto tale che è sempre esistito ed è connesso con la moneta stessa.
Sul tema del signoraggio, purtroppo, si sono scritte - insieme ad alcune cose vere - un mare di vere e proprie bufale.
Consiglio vivamente di leggere il libro "Fine della finanza" di Amato e Fantacci per avere una prospettiva storica sulla moneta e sulla finanza e di quelle che possono essere le soluzioni.
21 giugno 2012 9:01 - LupoLarsen
In Italia, come in quasi tutte le parti del mondo, l'attività bancaria è riservata alle imprese che sottostanno ad una serie di regole. Ci sono ottime ragioni affinché sia così.

Non si tratta di vedere le cose in negativo, si tratta, semplicemente di constatare con la logica la realtà delle cose.
Il sistema bancario così com'è,specie con le riforme dell'ultimo decennio, costituisce la causa primaria dello stato parossistico di crisi attuale, per le inevitabili influenze negative che detto sistema ha nei mrcati finanziari.
Il problema sta, piaccia o no, nel signoraggio.
Solo che questa parolina, sembrerebbe impronunciabile, pena essere taciati per complottisti o visionari.
20 giugno 2012 10:57 - Alessandro Pedone
@giproma
In Italia, come in quasi tutte le parti del mondo, l'attività bancaria è riservata alle imprese che sottostanno ad una serie di regole. Ci sono ottime ragioni affinché sia così.
Cerchiamo di non vedere sempre le cose in negativo.
La riserva dell'attività bancaria non impedisce di costituire una Banca Popolare che funzioni con il sistema della Jak Bank.
20 giugno 2012 10:09 - giproma
Con questo sistema, in Italia, molte persone hanno costituito delle "Società", di mutuo sostegno risolvendosi da soli piccoli o grandi problemi ... solo che erano illegali! Chissà perchè?
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