Perché l'Italia non emette moneta sovrana, visto che
potrebbe, anziché indebitarsi senza via d'uscita
richiedendola alla BCE?
Questo è il nocciolo della questione!!!
Ma ovviamente qui ci stanno i negazionisti al soldo delle
banche che fan di tutto per depistare...
24 aprile 2013 16:13 - Cepu
La bassa crescita dell’Italia è riconducibile all’euro?
Se guardiamo i dati, la risposta è no. Le difficoltà della
nostra economia sono dovute ad altre e ben note ragioni. Ed
è di questi temi che dovremmo discutere. L’euro non deve
essere un tabù, ma neppure un comodo capro espiatorio.
Continua a leggere su
http://www.lavoce.info/leuro-un-imputato-innocente/
3 aprile 2013 13:40 - fabiotrezzi
Ecco l' EUROtruffa che tutti i responsabili nascondono:
http://ioamolitalia.it/blogs/vivere-senza-l-euro/il-debito-p
ubblico-cresce-non-tanto-per-la-spesa-ma-per-gli-interessi-f
orzosi-perche-abbiamo-perso-la-sovranita-monetaria.html
30 marzo 2013 14:57 - JOKER
Io invece credo che, fintanto che la moneta "di proprietà
di nessuno" viene emessa a debito, gli interessi non
potranno mai essere rimborsati (viene creato solo il denaro
prestato ma non il denaro per coprire gli interessi
richiesti). Quindi prima si esce da questo crimine che
schiavizza gli Stati aderenti all'eurosistema e
conseguentemente i propri cittadini, e prima si risolvono
tanti problemi sociali.
E mentre noi stiamo qui a discutere e perdere tempo con i
negazionisti, i BRICS hanno raggiunto un'intesa per la
creazione di una banca internazionale che pian pianino
toglierà (spero) di mezzo FMI, Banca Mondiale, BCE...
24 marzo 2013 21:05 - max58
Io credo che sia necessario per sanare la nostra economia e
tutelare gli importanti risultati che si potranno ottenere
nel medio e lungo termine a livello europeo, un sistema
economico basato sulla doppia valuta: lira-euro.
La lira a uso interno per poter diventare uno stato sovrano
che può decidere in maniera autonoma come gestirsi senza
dipendere dagli interessi della Germania.
Nello stesso tempo usare L'euro per i rapporti con gli stati
europei e restando nell'euro avere tutti i vantaggi che può
dare nel rapportarsi ai paesi extraeuropei, uno fra tutti
non essere o meglio essere meno esposti alle speculazioni
finanziarie oltre oceano potendo contenere i tassi di
interesse sul debito di ogni stato facente parte della
UE.
In conclusione avendo a disposizione tutti e due gli
strumenti monetari la lira e l'euro si potrebbero sfruttare
i vantaggi dell'uno e dell'altro fino a che non sarà
possibile vivere di solo Euro. Non dobbiamo illuderci però
dal momento che in Europa abbiamo stati con con- dizioni
economiche e soprattutto culturali profondamente diverse per
cui la moneta unica sarà una cosa concreta e possibile solo
nell'ordine di svariati decenni non certo in pochi anni come
vogliono farci credere per il loro esclusivo interessi
alcuni stati membri.
28 febbraio 2013 10:50 - Cepu
Va bene cari, ci rinuncio, continuate a vivere sulla luna.
^__^
27 febbraio 2013 14:06 - pfui!
La rabbia mi ha spappolato il cervello... mi riferivo a
Mastrantoni, Donvito non c'entra nulla.
Anch'io sparo stronzate, vedo...
Non trovo il post di Donvito a cui l'utente "pfui" fa
riferimento con il precedente intervento; il comunicato è a
nome di Primo Mastrantoni...
27 febbraio 2013 10:46 - pfui!
Donvito, invece di fare da grancassa ai soliti luoghi
comuni, dovrebbe spiegare:
- Da dove deduce che c'è una così forte correlazione
diretta tra svalutazione e inflazione?
Negli anni '90, quando la Lira svalutò del 20% circa,
l'inflazione DIMINUI'!
Pure l'UK (che è nell'Unione Europea ma fuori
dall'Eurozona) ha recentemente svalutato la Sterlina, senza
che gli Inglesi siano costretti "a far la spesa con la
carriola", come disse quell'espertone di Bersani, dalle cui
labbra evidentemente Donvito pende.
- Dato che il prezzo finale delle materie prime è
costituito per la MAGGIOR PARTE da accise e imposte, come
giustifica la sua affermazione sui costi energetici e sulle
importazioni?
- Sulla base di quali scenari macroeconomici Donvito afferma
con tale sicumera che i risparmiatori rimarrebbero "con un
pugno di mosche"?
- In caso di shock asimmetrici in un'area valutaria non
ottimale (come l'Eurozona), per far fronte allo squilibrio
ci sono poche alternative:
1) il Paese debole svaluta la moneta / il Paese forte
rivaluta la moneta;
2) il Paese debole comprime i salari / il Paese forte alza i
salari;
3) trasferire manodopera italiana in Germania.
La 1) non è più possibile da quando c'è l'Euro. Dica
Donvito se preferisce la 2) o la 3), oppure se esistono
alternative credibili supportate da teorie macroeconomiche
affermate.
Mi permetto di consigliare a Donvito la lettura di:
* "FONDAMENTI DI POLITICA ECONOMICA",
N. Acocella, 2011, Carocci ed., prezzo di copertina
€56.
Poi potrebbe leggere cosa dicevano i maggiori economisti
mondiali sull'Euro PRIMA che venisse adottato:
* "THE EURO: IT CAN'T HAPPEN, IT'S A BAD IDEA, IT WON'T
LAST.",
Lars Jonung & Eoin Drea, 1989-2002
(http://ideas.repec.org/p/euf/ecopap/0395.html)
* "THE EURO: BEWARE OF WHAT YOU WISH FOR",
Paul Krugman, premio Nobel per l'Economia
(http://web.mit.edu/krugman/www/euronote.html)
* "THE FOLLY OF THE EURO",
Tony Thirlwall, 1998, Window of Work n. 4
(http://www.unich.it/docenti/bagnai/blog/Folly_of_the_euro.p
df)
Poi potrebbe passare ad articoli più recenti:
* "LEAVING THE EURO: A PRACTICAL GUIDE",
Roger Bootle, vincitore del Wolfson Economics Prize 2012;
(https://www.capitaleconomics.com/data/pdf/wolfson-prize-sub
mission.pdf)
* "A PRIMER ON THE EURO BREAK UP",
Johnatan Tepper;
(http://www.mauldineconomics.com/outsidethebox/a-primer-on-t
he-euro-breakup)
* "GAME THEORY AND EURO BREAKUP RISK PREMIUM",
D.Woo & A.Vamvakidis, Merrill Lynch
(http://www.latribune.fr/getFile.php?ID=5314959)
Dopodiché, sarebbe auspicabile smettesse di sparare
stronzate.
26 febbraio 2013 17:21 - JOKER
Ma...Cepu... Che "simpaticone" che sei...
Quindi gli stati come l'Italia hanno la Sovranità
Monetaria? Sei l'ultimo che fa finta di crederci
ancora!!!
E vorrei evitare di contro-linkarti gli interpelli alla
Commissione Europea in merito e l'attesa risposta, che
senz'altro conoscerai già...
FUORI TUTTI DALLA TRUFFA DELL'EURO!!!
L'Euro è una truffa ed un atto criminale contro la
collettività ed i nostro politici, quelli che hanno
governato fino ad oggi, sono tutti complici.
L'Euro viene emesso/stampato da una BCE, partecipata da
Banche Centrali Nazionali, che nel nostro caso è di
proprietà delle banche commerciali che dovrebbe
controllare; ovvero l'organo di controllo nelle mani dei
controllati...
La moneta (banconote e denaro elettronico) dovrebbe essere
emessa dal Ministro del Tesoro, senza chiederla a debito a
nessuno, poiché gli interessi sul debito sono praticamente
impagabili, ed è così che siamo arrivati a forare i 2.000
MLD di debito pubblico e questa è la verità! Chissà
perché, infatti, le monete metalliche sono coniate dallo
Stato e non creano debito, ma bensì creano utile da
Signoraggio (differenza tra il conio e il valore facciale)
che lo stato incamera. Purtroppo però, sono briciole
rispetto alla massa monetaria in circolazione, che invece
genera reddito da signoraggio alle BC (utile da signoraggio
tra i pochi centesimi per produrre la banconota ed il valore
facciale a cui viene ceduta + interessi).
Gli interessi sul debito, che ritorna allo Stato Italiano è
un'esiguità rispetto alla gigantoscopica elusione/evasione
fiscale che avviene allestendo i bilanci in modo...diciamo
"creativo"...
Se qualcuno dei citati vuole denunciarmi per diffamazione,
tramite questo portale può farlo cercando di risalire al
mio IP!
Mentre tu, Cepu, fai più bella figura a cambiare registro.
22 febbraio 2013 15:39 - Cepu
BCE: TITOLI STATO ITALIA PER 102,8 MLD IN PORTAFOGLIO FINE
2012
Il Sole 24 Ore Radiocor - L'Italia e' stato il Paese dove la
Bce e' stata piu' attiva con il programma di acquisto di
titoli di Stato (Smp) varato per sostenere i Paesi piu' in
difficolta' nell'Eurozona a causa del balzo degli spread.
Come si legge in una nota diffusa dalla Bce che, per la
prima volta, dettaglia, con un obiettivo di trasparenza, gli
acquisti effettuati nel quadro del piano, ora sostituito
dall'Omt (Outright Monetary Transactions), la Bce aveva in
portafoglio al 31 dicembre 2012 titoli di Stato italiani per
un valore nominale di 102,8 miliardi, iscritti a libro per
99 miliardi e con una maturita' media residua di 4,5
anni.
Questo debito chi se la compera se usciamo dall'euro ?
Ma Joker ti prego concentrati sui problemi veri, come la
stupidaggine di chi vuole buttare in vacca gli sforzi fatti
per unire l'europa. Solo 70 anni fa ci si prendeva a mazzate
con guerre disastrose.
"Oggi, quindi, il signoraggio viene percepito in prima
battuta dalle banche centrali, le quali tuttavia lo
riversano poi agli Stati, titolari ultimi della sovranità
monetaria. "
15 febbraio 2013 21:47 - JOKER
Come ho sempre sospettato, Cepu, Captain Harlock, Pedone,
sono sudditi del sistema bancario criminale e stanno qui a
difenderlo a spada tratta...
Ma ormai hanno i giorni contati perché la popolazione
sa...e tutti i giri di parole e gli inutili voli pindarici
non possono produrre più nulla...
Soltando dei poveri dementi possono continuare a sprecare
tempo nel vano tentativo di mascherare questo crimine
gigantoscopico che è il signoraggio bancario e la moneta
debito di proprietà del sistema bancario privato...
9 febbraio 2013 11:04 - Cepu
Per estendere un pò il concetto, vediamo le ultime
dichiarazioni di Soros, secondo il quale servono cambiamenti
radicali nella gestione economica per evitare il
tracollo...
http://www.forexinfo.it/Sentite-Soros-L-euro-distruggera-l
.. e le analisi di mercato, che valutano l'effetto di una
BCE in grado di stampare moneta in modo indipendente, e
analizzano i comportamenti delle altre banche centrali a
sostegno dei rispettivi paesi.
http://www.forexinfo.it/Cambio-Euro-Dollaro-cosa
Il risultato è chiaro. L'euro è un sistema di difesa serio
ma compromesso dai politici nazionalisti:la BCE va slegata
ancora di più per poter fronteggiare gli squali che si
addensano intorno all'europa.
Tanto di cappello a Draghi e Monti per aver spento il primo
incendio, appicato da germania e grecia, e subito alimentato
dalle terrificanti società di rating che hanno indotto gli
investitori internazionali a bloccare i fondi.
Ma non basta, e la strada non è certo tornare indietro, ma
andare avanti nell'unione.
9 febbraio 2013 10:29 - Cepu
fabiotrezzi, non si faccia fuorviare dal titolo del filmato
e lo ascolti bene. Non si parla di euro ma di comportamenti
bancari.
Non della banca centrale, ma delle banche beneficiate dal
recente prestito che poi lucrano sulla differenza dovuta
allo spread.
Tuttavia, se le banche non avessero acquistato quei titoli
di stato, lo spread contro gli stati definiti deboli sarebbe
decollato affossando definitivamente l'unione europea e
riportandoci indietro di un secolo, alle guerre in
europa.
La BCE suò certamente difendere l'euro come le pare, è
stata creata per questo.
Shulz trova singolare che il cancelliere tedesco difenda
l'indipendenza della banca centrale, e poi pretenda che si
comporti come piacerebbe alla germania, affamando gli stati
deboli.
Se la banca centrale è indipendente, fa come le pare per
difendere l'euro. Chiaro il concetto ?
L'europa è come un condominio. Gestiamola senza litigare
per ottenere il massimo beneficio.
8 febbraio 2013 22:34 - fabiotrezzi
Martin Schulz ammette: l'euro è una frode ai danni del
cittadino:
che differenza fa banca d'italia, bce, merdel bank.... so'
tutti u-mani da dinosaurare... però se smettiamo di
lavorare per loro e lavoriamo solo per noi...se la patata
vonno magnà sela devono coltivà...baseterebbe un mese
d'astensione... altro che manifestazioni pè fasse
manganella da zia polly!!!!!
5 febbraio 2013 10:14 - Cepu
Giustissimo. Impossibile ridare fiducia ai bollettari che
fanno il fosso di MPS a loro insaputa.
Dopo una maratona negoziale durata quasi 17 ore, i ministri
delle finanze della Ue hanno dato il via libera alla prima
fase dell’unione bancaria, ovvero la supervisione unica:
dal 1 marzo 2014, la Bce avrà il potere di monitorare tutte
le banche della zona euro – e dei Paesi fuori dalla moneta
unica che aderiranno all’unione – con asset per almeno
30 miliardi di euro o che rappresentano il 20% del Pil del
Paese. Saranno più di cento, almeno nell’immediato, le
banche che finiranno sotto la supervisione di Francoforte da
marzo 2014.
L’accordo sulla supervisione bancaria unica è “il primo
fondamentale passo verso l’unione bancaria”, e ha come
obiettivo “restaurare la fiducia nel sistema e
interrompere il circolo vizioso tra banche e crisi dei
debiti”, ha detto il commissario Ue al mercato Interno
Michel Barnier al termine della riunione fiume.
4 febbraio 2013 20:24 - lucillafiaccola1796
ca pitalisti i taliani sono solo bollettari
non hanno prodotto non vogliono concorrenza... vogliono solo
far lavorare senza pagare solo per tenere il "lavoratori"
lì fermi a sgobbare senza costrutto... ebbastaaaaaa!!!!
sono come quelli di tutte le sette religiobuddiste ecc ecc
che pregando fregando ti tengono al chiodo ebbastaaaa!!!!
1 febbraio 2013 18:16 - benedetto9360
Senza tanto romperci le meningi, vi segnalo un interessante
documento che potrà chiarire tutti i dubbi scaricandolo o
semplicemente leggendolo on line. Inutile dire che gli
autori sono autorevoli....:
http://paolobarnard.info/docs/programma_memmt_orig.pdf
28 gennaio 2013 15:48 - Cepu
Letto tutto, riprendo la conclusione del link di
fabiotrezzi:
"O si cancella parte del debito, ad esempio facendo creare
allo Stato moneta e ripagando così il debito pubblico,
oppure si rimanda solo il momento del crac finale, in cui
salta l'euro e allora il debito si svaluta automaticamente
del -40%."
Una bella svalutazione ? Ci devono smenare i creditori e i
risparmiatori ? Suvvia.
EN passant, le ricordo che i proventi di signoraggio tolte
le spese di esercizio vengono versati all'erario dalle
banche centrali.
Ma no: http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio_in_Italia
Il governo incassa già ora i redditi da signoraggio tramite
erario, sia chiaro:
La Banca d'Italia definisce il proprio signoraggio in questo
modo:[17]
« Per signoraggio viene comunemente inteso l'insieme dei
redditi derivanti dall'emissione di moneta. Con riferimento
all'euro il reddito da signoraggio generato dall'emissione
della moneta è definito come reddito originato dagli attivi
detenuti in contropartita delle banconote in circolazione e
viene ricompreso nel calcolo del reddito monetario che,
secondo l'articolo 32.1 dello Statuto del SEBC, è “Il
reddito ottenuto dalle Banche Centrali Nazionali
nell'esercizio delle funzioni di politica monetaria del
Sistema Europeo delle Banche Centrali. »
Il signoraggio derivante dall'emissione diretta di moneta da
parte del governo viene incassato da questo, mentre quello
derivante dall'emissione di moneta da parte della banca
centrale viene in parte prelevato dal governo, sotto forma
d'imposta, e il rimanente resta alla banca centrale, dove
viene utilizzato per coprire i costi di funzionamento e, per
l'eventuale parte eccedente, costituisce utile netto.
Le banche centrali possono essere enti pubblici (come la
Banca di Francia) o società di capitali il cui capitale è
interamente (come la Banca del Canada) o in maggioranza
(come la Banca Nazionale Svizzera) di proprietà statale, in
questi casi tale utile finisce per essere incassato, in
tutto o in parte, dal governo.
La Banca d'Italia è un istituto di diritto pubblico ma le
sue quote di partecipazione al capitale sono in grande
maggioranza private: per il 94,33% di proprietà di banche e
assicurazioni e solo per il 5,67% di enti pubblici (INPS e
INAIL)[18].
Lo statuto della Banca d'Italia, una volta pagate le
imposte, concede di distribuire ai partecipanti solo una
minima parte degli utili netti annuali, da spartirsi tra
tutti in base alle quote possedute.
Dal 20 al 40% degli utili netti viene aggiunto alle riserve
valutarie ordinarie e/o straordinarie dell'istituto e la
parte restante (dal 60% all'80%) viene trasferita al
pubblico erario !!!!
23 gennaio 2013 23:27 - fabiotrezzi
In molti pensano che il debito pubblico sia il saldo
negativo tra le entrate e le uscite del bilancio statale
causato dai quei governi spendaccioni che negli ultimi
decenni ci hanno fatto vivere al di sopra delle nostre
possibilità. Non è così. L’incapacità, gli sprechi e
le ruberie dei politici contribuiscono solo ad alimentarlo.
La causa è ben altra.
All’origine del debito pubblico, che ha generato nei conti
dello Stato una voragine in continuo aumento, vi è un
meccanismo ben congeniato definito “Signoraggio”. Un
termine, non a caso, di origine medioevale.
Partiamo dalla Banca d’Italia che non è la Banca dello
Stato Italiano, bensì un consorzio di banche private. Lo
Stato è presente attraverso l’INPS e l’INAIL con un
minuscolo 5,6%, questo per giustificare la definizione di
Ente di Diritto Pubblico.
La Banca d’Italia - ora filiale della Banca Centrale
Europea, anch’essa privata - svolge sostanzialmente due
compiti. Il primo è quello di organo di controllo
sull’operato degli Istituti di credito (in pratica le
banche controllano se stesse). Il secondo gli viene
attribuito dallo Stato che concede loro il diritto esclusivo
di stampare banconote, poi cedute al governo in cambio dei
titoli di debito pubblico (BOT, CCT, CTZ, ecc.).
Queste “cambiali” sono a loro volta piazzate dalle
banche sui mercati finanziari internazionali a tassi
stabiliti dagli stessi mercati. In pratica l’entità del
debito pubblico, da cui deriva la politica finanziaria di
una Nazione, non la decidono i governi bensì gli
onnipotenti mercati. Ossia una dozzina di banche e società
finanziarie che attraverso potentissimi software, con un
clic del loro mouse fanno crollare intere economie al solo
scopo di incrementare a dismisura i loro guadagni e
preparare il terreno per il successivo indebitamento degli
stati, e rattrista assistere al timore reverenziale espresso
nei loro confronti dai nostri politici ed economisti.
Allo Stato rimane la proprietà delle sole monete metalliche
coniate dalla Zecca, senza interessi e costi aggiuntivi, che
valgono però solo il 2% della massa monetaria
circolante.
Il meccanismo in sintesi è questo: la Banca d’Italia, che
in questo caso si comporta come una semplice tipografia,
stampa una banconota, ad esempio da 500 euro, il cui costo
di produzione è di circa 30 centesimi tra filigrana e
inchiostro e la cede alla Stato, non al costo di produzione
maggiorato del suo guadagno, come logica vorrebbe, bensì al
suo valore nominale: 500 euro. E’ come se il tipografo, a
cui è stata commissionata la stampa dei biglietti
d’ingresso di un cinema, si facesse pagare l’importo
scritto sul biglietto.
Non è finita: questo foglietto di carta colorata non viene
venduto allo Stato, seppur ad un prezzo assurdo, bensì dato
in affitto e, cosa ancora più scandalosa, senza alcun
possibilità di riscatto. Lo Stato per tutta la sua
esistenza pagherà alle banche private gli interessi su
delle banconote che in teoria gli dovrebbero appartenere. Un
gran bell’affare, con c’è che dire…
Analizzando i dati ISTAT del periodo 1990/2008
(nell'allegato PDF è riportata la tabella completa) si può
notare come il debito pubblico, per effetto
dell’anatocismo (interessi sugli interessi), è costituito
nella sua totalità da interessi (96,5%).
Se lo Stato si riappropriasse del diritto di stampare moneta
l’Italia non avrebbe debiti e le risorse rese disponibili
sarebbero impiegate esclusivamente il benessere del popolo
italiano.
Gianfredo Ruggiero, presidente del Circolo Culturale
Excalibur-Varese
23 gennaio 2013 10:43 - Cepu
La soluzione è cedere ulteriore sovranità all'europa, da
parte di tutte le nazioni, grandi piccole, ricche o povere,
senza impuntarsi nei nazionalismi sterili locali.
L'unione deve diventare sempre più forte, si sta meglio
uniti, non divisi.
L'euro è fatto, ora bisogna fare gli europei. Si può
andare d'accordo per secoli anche con diverse lingue e
diverse teste, la svizzera è un esempio.
23 gennaio 2013 9:02 - barbex
Credo che non si possa e non si deva tornare indietro. L'
unificazione degli stati europei è la garanzia che non ci
saranno altre guerre in Europa. Bisogna tuttavia comunque
accettare che gli stati membri siano sovrani nel loro paese
ed un po' alla volta si facciano delle leggi uguali per
tutti e non a misura dei governi o del singolo. L'
unificazione non sarà facile ma non è giusto che solo gli
stati più deboli ne facciano le spese. Francia e Germania
non devono comandare su tutti ed a loro piacimento fare il
bello ed il cattivo tempo.
21 gennaio 2013 19:55 - fabiotrezzi
E' sicuramente libero di pensarla come vuole, s' informi
però su quello che è l' euro e la sovranità monetaria.
Economisti e persone varie (molto più qualificate di me) la
pensano in modo strano come me. Credo (purtroppo) che il
tempo ci darà ragione, speriamo solo non sia troppo
tardi!
Buona ricerca!
ps: l' FBI è sotto il controllo di un governo democratico e
i suoi componenti possono essere processati, la Gendarmeria
no.
S' informi anche su questo se racconto balle!