per 3868niki
in che senso "viola l'art 34 della Convenzione europea dei
diritti dell’uomo"?
dice il comma 1 "L'Unione riconosce e rispetta il diritto di
accesso alle prestazioni di
sicurezza sociale e ai servizi sociali"
il diritto di accesso non significa necessariamente
l'accesso gratuito, e nel caso in cui la persona non sia in
grado di pagare, se lo è la famiglia farla contribuire non
vuole dire che questo sia contrario all'accesso..
11 gennaio 2013 15:01 - Cepu
testo definitivo della lettera aperta riguardante
l’illogica e devastante sentenza n. 296/2012 della Corte
costituzionale, inviata dal Csa (Coordinamento sanità e
assistenza fra i movimenti di base) al Presidente e ai
Componenti della Corte costituzionale, ai Presidenti del
Consiglio di Stato e dei Tribunali amministrativi regionali,
nonché ai Ministri
A partire dal 2007 (sentenze nn. 348 e 349), la Corte
costituzionale italiana,facendo leva sul primo comma
dell’art. 117 della Costituzione (nel nuovotesto
introdotto dalla legge costituzionale n. 3 del 2001),
dichiara illegittime
le leggi nazionali in contrasto con la Convenzione europea
dei diritti dell’uomo , nell’interpretazione ad essa
data dalla Corte di Strasburgo.
Articolo 34 - Sicurezza sociale e assistenza sociale
1. L'Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle
prestazioni di
sicurezza sociale e ai servizi sociali che assicurano
protezione in casi
quali la maternità, la malattia, gli infortuni sul lavoro,
la dipendenza o
la vecchiaia, oltre che in caso di perdita del posto di
lavoro, secondo le
modalità stabilite dal diritto comunitario e le
legislazioni e prassi
nazionali.
2. Ogni individuo che risieda o si sposti legalmente
all'interno dell'Unione
ha diritto alle prestazioni di sicurezza sociale e ai
benefici sociali
conformemente al diritto comunitario e alle legislazioni e
prassi nazionali.
3. Al fine di lottare contro l'esclusione sociale e la
povertà, l'Unione
riconosce e rispetta il diritto all'assistenza sociale e
all'assistenza
abitativa volte a garantire un'esistenza dignitosa a tutti
coloro che non
dispongano di risorse sufficienti, secondo le modalità
stabilite dal diritto
comunitario e le legislazioni e prassi nazionali.
Farei ricorso alla Corte di Giustizia Europea , la stessa
Corte Costituzionale viola art 34 della Convenzione europea
dei diritti dell’uomo, è anche con una certa urgenza
propongo all'Aduc di attivarsi per un Ricorso immediato in
ambito Europeo. Altrimenti finisce sempre come un TIRAMOLLA.
4 gennaio 2013 16:07 - colpam
E' un disastro.... adesso tutti i comuni avranno un
argomento inoppugnabile. Non ci posso credere...
4 gennaio 2013 9:53 - Gabri65
Gent.ma Dott. Claudia Moretti,
questa estate, alla luce dei rincari che sarebbero seguiti
alle dichiarazioni ISEE (dove vengono inclusi anche risparmi
di una vita su cui si pagano già i soldi sugli interessi ma
non i BMW, le MERCEDES, le vacanze o le motociclette da
milioni o le barche etc. etc.), all'IMU sulla prima casa
etc. ,avevo posto all'attenzione del presidente della
regione toscana, Enrico Rossi, i seguenti articoli:
sottolinendo che la chiesa oltre a non pagare l'IMU veniva
alimentata con soldi pubblici grazie ad una legge regionale
che lui avrebbe potuto modificare.
Guarda caso si è scoperto che l'ICI, che la chiesa avrebbe
dovuto pagare in passato e che non ha mai pagato non si sa
calcolare. Invece quando sbagliano i contribuenti sanno
calcolare anche le more con le relative multe perchè non
verificano quelle dell'anno, ma quelle di 5 o 4 anni (non mi
ricordo) indietro per fare più cassa. Ovvero i cittadini
devono pagare anche le inefficienze delle amministrazioni
pubbliche.
Inoltre gli chiesi di darmi una risposta anche sulle
affermazioni di Suor Giuliana e della Fornero e su un
articolo sui conti della chiesa:
Suor Giuliana, dal Cottolengo alla Compagnia di San Paolo
Repubblica 13 luglio 2008 — pagina 1 sezione: TORINO
Il nuovo consigliere della Compagnia di San Paolo è una
suora. Si chiama Giuliana Galli, per 27 anni ha guidato il
volontariato del Cottolengo e ora, su indicazione dell'
amministrazione comunale, andrà a sedersi nel sancta
sanctorum della finanza torinese. «Per cercare di aiutare
quella parte di Torino che ha bisogno di aiuto», spiega la
suora. Aggiungendo: «Il denaro non è lo sterco del
diavolo».
Del resto, se questi sono i presupposti, che cosa dobbiamo
aspettarci se non la privatizzazione della Sanità e della
Scuola a favore dei più ricchi che aiuteranno i poverelli a
curarsi, a "leggere, a scrivere e far di conto" per
garantirsi il paradiso anche nell'aldilà?
Cordiali Saluti
4 gennaio 2013 9:07 - nomyname
CI VORREBE UN REFERENDUM SUI DIRITTI SOCIALI
3 gennaio 2013 19:41 - minotauro5801
AHHHHHHH;AHH;AHHHHHHHHHHHHHHHHH
Meno male che c'è una corte di cazzazione in
italia.........è mejo de Crozza!!!
3 gennaio 2013 17:05 - roberto2829
Vorrei capire meglio. In pratica tutti questi anni di lotte
e sacrifici gettati la vento?