a Beniamino4586 dico che protettionline di genertellife
offre il 3,4% - 1,4% retrocesso=2%lordo anno.Lei ha
sbagliato il calcolo perche'il rendimento complessivo non è
2% ma 3,4%.Dato 2016
12 novembre 2016 10:28 - beniamino4586
Secondo me adesso Genertel Life non conviene. Ho
sottoscritto 10mila euro del prodotto adesso denominato
Sicuramente Protetto Online. Al rendimento, che possiamo
ipotizzare nei prossimi 5 anni essere intorno al 1,5-2%,
detraggono l,4%. Quindi diciamo che il rendimento lordo (al
quale detrarre un ulteriore 26%) è pensabile intorno allo
0,3-0,4%. Vale la pena?
A completezza delle informazioni è da ricordare che in caso
di decesso accidentale si ha un raddoppio del capitale e in
caso di decesso per incidente stradale, questo viene
triplicato.
23 settembre 2015 0:03 - Nutless
@Pedone: salve, chiedo gentilmente un parere riguardo alla
Scissione e fusione della gestione separata di Genertel life
denominata "Ri.alto" in "Glife Premium".
Quali sono le criticità a suo avviso?
Cosa comporta l'operazione sotto tutti gli aspetti, non solo
in termini di rendimento (i costi dovrebbero restare
invariati con retrocessione dell'1%)
Temo che la nuova gestione avrà un rendimento decisamente
inferiore poichè confluiranno tutti quegli strumenti
finanziari di "fresca" emissione delle "giovani" Gestioni
separate (quali "Investimento attivo" "Preludio" ecc) e
quindi vi sarà una consistente "diluizione" dei tassi dei
vecchi titoli in paniere nella Ri.alto.
A suo avviso è possibile chiedere alla Genertel life di
restare nella Gestione "Ri.Alto"?
15 giugno 2015 16:21 - Alessandro Pedone
@antonello1537
Dopo il 31 dicembre 2000, sono detraibili solo le polizze
vita per il caso morte o invalidità permanente.
Le polizze vita per il caso vita sono, di fatto, forme
d'investimento, non di gestione del rischio e, quelle
sottoscritte dopo il 31 dicembre 2000 non sono detraibili.
13 giugno 2015 11:34 - antonello1537
@alessandro pedone
Le quote versate nel nuovo prodotto "Sicuramente protetto
online" sono detraibili nella denuncia dei redditi???
Non riesco a capire la differenza tra le varie forme di
assicurazione:assicurazioni vita, ramo 1, gestioni
separate...
Potrebbe gentilmente fare un pò di chiarezza??
Grazie
12 giugno 2015 14:41 - Alessandro Pedone
@gus1
purtroppo hanno aumentato le commissioni. Il prodotto rimane
lo stesso, ma il rendimento è più basso.
I concetti di fondo, però, rimangono identici.
1 giugno 2015 12:50 - gus1
Si può dire lo stesso del nuovo prodotto"Sicuramente
protetto online" che da poco Genertellife ha messo sul
mercato ?
Le caratteristiche peculiari che evidenziano sono le
seguenti:
- Nessun costo di adesione
- Nessun rischio di perdita del capitale e consolidamento
dei rendimenti annuali
- Rendimento 2014: 2,61%* al netto della commissione di
gestione e al lordo degli oneri fiscali
- Capitale aggiuntivo in caso di morte per infortunio o in
caso di morte per incidente stradale**
- Le tasse sul rendimento si pagano alla scadenza del
contratto
- Capitale impignorabile e insequestrabile
- Durata dell'investimento pari alla vita dell'assicurato
*Il tasso indicato si intende al netto del trattenuto annuo
sul rendimento finanziario e al lordo degli oneri fiscali.
Rendimenti passati riconosciuti dalla Gestione Separata
Ri.Alto: nel 2013 pari al 3,00%, nel 2012 pari al 3,05%, nel
2011 pari al 3,00%, nel 2010 pari al 2,70%. Attenzione: i
rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il
rendimento indicato si intende al lordo degli oneri
fiscali.
** La maggiorazione è valida se l'assicurato non ha ancora
compiuto 70 anni.
26 marzo 2015 15:24 - Nutless
@Alessandro Pedone: premetto che ho apprezzato la proposta e
le argomentazioni addotte.
Riguardo alla Ri.Alto della Genertel life, ho letto la
Scheda sintetica, la Nota informativa e le Condizioni
contrattuali dello strumento consigliato, da cui si evince
che nel portafoglio della gestione separata il limite degli
investimenti azionari e immobiliari possono raggiungere
rispettivamente il 35% e 40%; oltre al 10% in altri diversi
strumenti (derivati, per esempio).
E' possibile conoscere l'attuale composizione effettiva del
portafoglio per valutare l'incidenza della parte diversa
dall'obbligazionario?
12 marzo 2015 8:27 - Hemmi
@marcius: la prego di leggere bene l'articolo del dott.
Pedone, in particolare questo passaggio, per capire
meglio:
"Queste gestioni hanno una caratteristica tecnica unica: i
rendimenti vengono calcolati non al prezzo di mercato degli
strumenti finanziari che hanno in pancia, ma al costo
storico.
Ciò significa che l'incredibile crescita dei prezzi delle
obbligazioni non ha impattato sui rendimenti delle gestioni,
che hanno continuato ad avere rendimenti in linea con i
flussi generati dagli investimenti (in sostanza dalle
cedole) ma, al tempo stesso, la diminuzione dei prezzi che
avremo in futuro non impatterà sui rendimenti che
continueranno ad essere determinati essenzialmente dalle
cedole. Investire in queste gestioni, in sostanza, è un po'
come acquistare delle obbligazioni ai prezzi di una volta ed
usufruire delle cedole senza preoccuparsi della variazione
del prezzo."
In altre parole e semplicemente parlando: nelle gestioni
separate il gestore suppone che le obbligazioni acquistate
vanno tenute fino alla scadenza e un BTP acquistato anni fa
a 100 con una cedola del 5% ha dato fino ad oggi soltanto un
rendimento del 5% annuo, anche se il prezzo oggi potrebbe
essere 130. Questa rivalutazione da 100 a 130 non è stata
attribuita ai titolari della polizza. Chi oggi entra in una
gestione separata compra questa obbligazione ancora a 100.
È chiaro però che più il tempo passa e più ci sarà
nuovo capitale da investire nella gestione separata, tutto
il nuovo capitale andrà a finire in nuove obbligazioni con
un rendimento più basso e quindi nei prossimi anni anche i
rendimenti delle gestioni separate saranno più bassi.
12 marzo 2015 1:29 - marcius
Sig Daniele, effettivamente ho letto frettolosamente il
prospetto della compagnia assicurativa, ma anche i costi
degli ETF.
Le commissioni del fondo collegato alla polizza sono il 20%
del rendimento del fondo ma con un minimo dell'1% (del
capitale). Fino al 5% di rendimento il costo sarebbe quindi
dell'1%, poi addirittura crescerebbe linearmente.
Inoltre in caso di riscatto il rendimento dell'ultimo anno
solare è calcolato convenzionalmente in misura ridotta
all'1,5%.
Non si tratta di un fondo obbligazionario, potendo investire
fino al 35% in azioni, un ulteriore 40% in immobili e un
ulteriore 10% in non precisati "altri investimenti". Il
rischio è ovviamente ben superiore ad un'obbligazione.
Un ETF di caratteristiche simili costa mediamente dallo
0,25% allo 0,50% e si può rivendere in qualunque
momento.
Insomma rimango dell'opinione che un ETF sia più
trasparente, costi meno e offra più flessibilità.
A mio avviso l'unico vantaggio della polizza è
l'impignorabilità.
11 marzo 2015 23:24 - DanieleA
A proposito di quello che dice il sig.Marcius: lei secondo
me sta confondendo le cifre! La compagnia assicurativa
trattiene il 20% *del rendimento*, quindi se una gestione
separata rendesse il 10% o il 5%, la compagnia tratterrebbe
per sé il 2% (=20% del 10%) o l'1% (=20% del 5%)
rispettivamente e le riconoscerebbe l'8% o il 4%. Invece un
ETF prende come commissione l'1% *del capitale*, quindi se
il fondo rendesse il 3%, a lei andrebbe solo il 2%.
La convenienza di una gestione separata rispetto ad un ETF
credo risieda essenzialmente nel fatto che oggi un ETF
obbligazionario non rende praticamente niente...
11 marzo 2015 23:07 - DanieleA
Grazie sig. Pedone, questo è il genere di articoli che
vogliamo su Aduc-I.I. Però mi deve spiegare meglio,
considerando che in passato siete sempre stati molto critici
su questi strumenti. Mi faccia capire l'aspetto tecnico:
come può una compagnia assicurativa remunerarmi al -
diciamo - 3% i soldi che le dò *oggi* se non riesce ad
impiegare questi soldi con un rendimento almeno appena
maggiore (e rischio confrontabile)? Come può sostenere a
lungo la situazione? Non importa se detiene investimenti
obbligazionari a lunga scadenza che le fruttano cedole al 5%
o oltre, che senso avrebbe dividere con me questo rendimento
se dai miei soldi, quelli che io le dò *oggi* (per esempio
smobilitando le mie obbligazioni), non ottiene un rendimento
almeno equivalente (e a rischio confrontabile ovviamente)?
Ogni altra soluzione, a mio avviso, non può reggere sulla
distanza. Le compagnie assicurative fanno beneficenza? Non
credo proprio! Vorrei sinceramente capire, prima di affidare
a questi strumenti parte dei miei risparmi.
11 marzo 2015 9:15 - marcius
Non mi è chiaro il consiglio.
Ad esempio il prodotto segnalato dall'utente alemor non ha
rendimento garantito. L'unico rendimento è quello del fondo
collegato dal quale il gestore trattiene addirittura il 20%
(!).
Per il resto è tassato al 26% come qualunque altro prodotto
finanziario similare.
Non capisco la convenienza rispetto a qualunque altro fondo
obbligazionario, ad esempio un ETF nei quali il gestore
trattiene commissioni dell'ordine dell'1-2%, quindi dieci o
venti volte di meno.
10 marzo 2015 16:10 - alemor
Concordo con quanto scritto nell'articolo del Dott.
Pedone...ed anche sul suo consiglio di cominciare a prendere
in considerazione..in un ottica di diversificazione..anche
le Polizze Di Investimento a Gestione Separata..
In particolare quella di cui si parla nell'articolo..ossia
la "Genertellive Sicuramente".. che anch'io ho
sottoscritto... offre per l'anno in corso un rendimento
lordo del 3,01% dal quale poi debbono essere sottratte le
imposte che gravano all'incirca per un 18-20%.
Parliamo quindi di un rendimento "netto" di circa il 2,5 %
che...visti i tassi attuali..potremmo definire assolutamente
più che soddisfacente.
Una volta registrati sarà anche possibile eseguire tutti i
preventivi che vorremmo...senza alcun impegno ne vincolo a
contrarre...
L'investimento minimo previsto è di 5000 euro...fino ad un
massimo (per sottoscrittore) di 50.000 euro annui... non
sono previste spese di entrata e...trascorso un anno è
possibile chiedere la restituzione del capitale
rivalutato...senza dover pagare alcuna penale...
Il tutto è molto semplice e..per esperienza personale...non
posso che esprimere un parere più che positivo sul
prodotto..
Tutte le informazioni a riguardo sono reperibili qui
http://www.genertel.it/assicurazioni/investimento.html
6 marzo 2015 23:32 - federico6198
Io sono fra quei lettori che ha venduto, è chiaro che col
senno di poi avrei potuto guadagnare molti soldi ancora,ma
se guardiamo i prezzi in modo analitico come ci ha fatto
notare il dott :Pedone possiamo notare che se i prezzi erano
folli a luglio 2014 adesso lo sono ancora di più,tanto per
fare un esempio io avevo il btp 2037 che ho venduto a 104 e
che oggi ha una quotazione di 131,41,l'equivalente tedesco
il bund 2037 presenta una quotazione di 162,84 allego link
vedere per credere:
http://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/euro-obbl
igazioni/scheda.html?isin=DE0001135275&lang=it ,ora c'è da
chiedersi chi compra queste obbligazioni a questi prezzi,io
sicuramente no ,ma gli investitori istituzionali per conto
dei loro clienti e di certo non per loro sicuramente
continuano a comprarli,bisogna vedere quanto durerà questa
corsa,è chiaro che se iniziano le vendite copiose ci sarà
sicuramente l'occasione per tornare in pista ma non avendo
la sfera di cristallo non si sà quando questo potrà
accadere,per chi come me ha venduto deve solo aspettare ed
accontntarsi dell'1 % o poco più per il momento.
6 marzo 2015 9:25 - macheneso
Quel suggerimento era prudente, forse anche troppo (io avrei
atteso ancora), comunque parlare dopo è facile.
5 marzo 2015 15:50 - franco8442
E' possibile che vari lettori, seguendo il vostro consiglio
esplicito del luglio 2014 "vendere le obbligazioni", lo
abbiano eseguito rinunciando a buone cedole ed all'ulteriore
aumento delle quotazioni. Questo episodio forse vi mostra
che occorre maggiore prudenza, ed ai lettori segnala di
tener conto anche delle opinioni diverse dalla vostra.