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13 febbraio 2017 19:38 - andrea70ge
a Beniamino4586 dico che protettionline di genertellife offre il 3,4% - 1,4% retrocesso=2%lordo anno.Lei ha sbagliato il calcolo perche'il rendimento complessivo non è 2% ma 3,4%.Dato 2016
12 novembre 2016 10:28 - beniamino4586
Secondo me adesso Genertel Life non conviene. Ho sottoscritto 10mila euro del prodotto adesso denominato Sicuramente Protetto Online. Al rendimento, che possiamo ipotizzare nei prossimi 5 anni essere intorno al 1,5-2%, detraggono l,4%. Quindi diciamo che il rendimento lordo (al quale detrarre un ulteriore 26%) è pensabile intorno allo 0,3-0,4%. Vale la pena?
A completezza delle informazioni è da ricordare che in caso di decesso accidentale si ha un raddoppio del capitale e in caso di decesso per incidente stradale, questo viene triplicato.
23 settembre 2015 0:03 - Nutless
@Pedone: salve, chiedo gentilmente un parere riguardo alla Scissione e fusione della gestione separata di Genertel life denominata "Ri.alto" in "Glife Premium".
Quali sono le criticità a suo avviso?
Cosa comporta l'operazione sotto tutti gli aspetti, non solo in termini di rendimento (i costi dovrebbero restare invariati con retrocessione dell'1%)
Temo che la nuova gestione avrà un rendimento decisamente inferiore poichè confluiranno tutti quegli strumenti finanziari di "fresca" emissione delle "giovani" Gestioni separate (quali "Investimento attivo" "Preludio" ecc) e quindi vi sarà una consistente "diluizione" dei tassi dei vecchi titoli in paniere nella Ri.alto.
A suo avviso è possibile chiedere alla Genertel life di restare nella Gestione "Ri.Alto"?
15 giugno 2015 16:21 - Alessandro Pedone
@antonello1537
Dopo il 31 dicembre 2000, sono detraibili solo le polizze vita per il caso morte o invalidità permanente.
Le polizze vita per il caso vita sono, di fatto, forme d'investimento, non di gestione del rischio e, quelle sottoscritte dopo il 31 dicembre 2000 non sono detraibili.
13 giugno 2015 11:34 - antonello1537
@alessandro pedone
Le quote versate nel nuovo prodotto "Sicuramente protetto online" sono detraibili nella denuncia dei redditi???
Non riesco a capire la differenza tra le varie forme di assicurazione:assicurazioni vita, ramo 1, gestioni separate...
Potrebbe gentilmente fare un pò di chiarezza??

Grazie
12 giugno 2015 14:41 - Alessandro Pedone
@gus1
purtroppo hanno aumentato le commissioni. Il prodotto rimane lo stesso, ma il rendimento è più basso.
I concetti di fondo, però, rimangono identici.
1 giugno 2015 12:50 - gus1
Si può dire lo stesso del nuovo prodotto"Sicuramente protetto online" che da poco Genertellife ha messo sul mercato ?

Le caratteristiche peculiari che evidenziano sono le seguenti:

- Nessun costo di adesione
- Nessun rischio di perdita del capitale e consolidamento dei rendimenti annuali
- Rendimento 2014: 2,61%* al netto della commissione di gestione e al lordo degli oneri fiscali
- Capitale aggiuntivo in caso di morte per infortunio o in caso di morte per incidente stradale**
- Le tasse sul rendimento si pagano alla scadenza del contratto
- Capitale impignorabile e insequestrabile
- Durata dell'investimento pari alla vita dell'assicurato

*Il tasso indicato si intende al netto del trattenuto annuo sul rendimento finanziario e al lordo degli oneri fiscali. Rendimenti passati riconosciuti dalla Gestione Separata Ri.Alto: nel 2013 pari al 3,00%, nel 2012 pari al 3,05%, nel 2011 pari al 3,00%, nel 2010 pari al 2,70%. Attenzione: i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il rendimento indicato si intende al lordo degli oneri fiscali.
** La maggiorazione è valida se l'assicurato non ha ancora compiuto 70 anni.
26 marzo 2015 15:24 - Nutless
@Alessandro Pedone: premetto che ho apprezzato la proposta e le argomentazioni addotte.
Riguardo alla Ri.Alto della Genertel life, ho letto la Scheda sintetica, la Nota informativa e le Condizioni contrattuali dello strumento consigliato, da cui si evince che nel portafoglio della gestione separata il limite degli investimenti azionari e immobiliari possono raggiungere rispettivamente il 35% e 40%; oltre al 10% in altri diversi strumenti (derivati, per esempio).
E' possibile conoscere l'attuale composizione effettiva del portafoglio per valutare l'incidenza della parte diversa dall'obbligazionario?
12 marzo 2015 8:27 - Hemmi
@marcius: la prego di leggere bene l'articolo del dott. Pedone, in particolare questo passaggio, per capire meglio:
"Queste gestioni hanno una caratteristica tecnica unica: i rendimenti vengono calcolati non al prezzo di mercato degli strumenti finanziari che hanno in pancia, ma al costo storico.
Ciò significa che l'incredibile crescita dei prezzi delle obbligazioni non ha impattato sui rendimenti delle gestioni, che hanno continuato ad avere rendimenti in linea con i flussi generati dagli investimenti (in sostanza dalle cedole) ma, al tempo stesso, la diminuzione dei prezzi che avremo in futuro non impatterà sui rendimenti che continueranno ad essere determinati essenzialmente dalle cedole. Investire in queste gestioni, in sostanza, è un po' come acquistare delle obbligazioni ai prezzi di una volta ed usufruire delle cedole senza preoccuparsi della variazione del prezzo."
In altre parole e semplicemente parlando: nelle gestioni separate il gestore suppone che le obbligazioni acquistate vanno tenute fino alla scadenza e un BTP acquistato anni fa a 100 con una cedola del 5% ha dato fino ad oggi soltanto un rendimento del 5% annuo, anche se il prezzo oggi potrebbe essere 130. Questa rivalutazione da 100 a 130 non è stata attribuita ai titolari della polizza. Chi oggi entra in una gestione separata compra questa obbligazione ancora a 100. È chiaro però che più il tempo passa e più ci sarà nuovo capitale da investire nella gestione separata, tutto il nuovo capitale andrà a finire in nuove obbligazioni con un rendimento più basso e quindi nei prossimi anni anche i rendimenti delle gestioni separate saranno più bassi.
12 marzo 2015 1:29 - marcius
Sig Daniele, effettivamente ho letto frettolosamente il prospetto della compagnia assicurativa, ma anche i costi degli ETF.

Le commissioni del fondo collegato alla polizza sono il 20% del rendimento del fondo ma con un minimo dell'1% (del capitale). Fino al 5% di rendimento il costo sarebbe quindi dell'1%, poi addirittura crescerebbe linearmente.
Inoltre in caso di riscatto il rendimento dell'ultimo anno solare è calcolato convenzionalmente in misura ridotta all'1,5%.
Non si tratta di un fondo obbligazionario, potendo investire fino al 35% in azioni, un ulteriore 40% in immobili e un ulteriore 10% in non precisati "altri investimenti". Il rischio è ovviamente ben superiore ad un'obbligazione.
Un ETF di caratteristiche simili costa mediamente dallo 0,25% allo 0,50% e si può rivendere in qualunque momento.
Insomma rimango dell'opinione che un ETF sia più trasparente, costi meno e offra più flessibilità.
A mio avviso l'unico vantaggio della polizza è l'impignorabilità.
11 marzo 2015 23:24 - DanieleA
A proposito di quello che dice il sig.Marcius: lei secondo me sta confondendo le cifre! La compagnia assicurativa trattiene il 20% *del rendimento*, quindi se una gestione separata rendesse il 10% o il 5%, la compagnia tratterrebbe per sé il 2% (=20% del 10%) o l'1% (=20% del 5%) rispettivamente e le riconoscerebbe l'8% o il 4%. Invece un ETF prende come commissione l'1% *del capitale*, quindi se il fondo rendesse il 3%, a lei andrebbe solo il 2%.
La convenienza di una gestione separata rispetto ad un ETF credo risieda essenzialmente nel fatto che oggi un ETF obbligazionario non rende praticamente niente...
11 marzo 2015 23:07 - DanieleA
Grazie sig. Pedone, questo è il genere di articoli che vogliamo su Aduc-I.I. Però mi deve spiegare meglio, considerando che in passato siete sempre stati molto critici su questi strumenti. Mi faccia capire l'aspetto tecnico: come può una compagnia assicurativa remunerarmi al - diciamo - 3% i soldi che le dò *oggi* se non riesce ad impiegare questi soldi con un rendimento almeno appena maggiore (e rischio confrontabile)? Come può sostenere a lungo la situazione? Non importa se detiene investimenti obbligazionari a lunga scadenza che le fruttano cedole al 5% o oltre, che senso avrebbe dividere con me questo rendimento se dai miei soldi, quelli che io le dò *oggi* (per esempio smobilitando le mie obbligazioni), non ottiene un rendimento almeno equivalente (e a rischio confrontabile ovviamente)? Ogni altra soluzione, a mio avviso, non può reggere sulla distanza. Le compagnie assicurative fanno beneficenza? Non credo proprio! Vorrei sinceramente capire, prima di affidare a questi strumenti parte dei miei risparmi.
11 marzo 2015 9:15 - marcius
Non mi è chiaro il consiglio.
Ad esempio il prodotto segnalato dall'utente alemor non ha rendimento garantito. L'unico rendimento è quello del fondo collegato dal quale il gestore trattiene addirittura il 20% (!).
Per il resto è tassato al 26% come qualunque altro prodotto finanziario similare.
Non capisco la convenienza rispetto a qualunque altro fondo obbligazionario, ad esempio un ETF nei quali il gestore trattiene commissioni dell'ordine dell'1-2%, quindi dieci o venti volte di meno.
10 marzo 2015 16:10 - alemor
Concordo con quanto scritto nell'articolo del Dott. Pedone...ed anche sul suo consiglio di cominciare a prendere in considerazione..in un ottica di diversificazione..anche le Polizze Di Investimento a Gestione Separata..
In particolare quella di cui si parla nell'articolo..ossia la "Genertellive Sicuramente".. che anch'io ho sottoscritto... offre per l'anno in corso un rendimento lordo del 3,01% dal quale poi debbono essere sottratte le imposte che gravano all'incirca per un 18-20%.
Parliamo quindi di un rendimento "netto" di circa il 2,5 % che...visti i tassi attuali..potremmo definire assolutamente più che soddisfacente.
Una volta registrati sarà anche possibile eseguire tutti i preventivi che vorremmo...senza alcun impegno ne vincolo a contrarre...
L'investimento minimo previsto è di 5000 euro...fino ad un massimo (per sottoscrittore) di 50.000 euro annui... non sono previste spese di entrata e...trascorso un anno è possibile chiedere la restituzione del capitale rivalutato...senza dover pagare alcuna penale...
Il tutto è molto semplice e..per esperienza personale...non posso che esprimere un parere più che positivo sul prodotto..
Tutte le informazioni a riguardo sono reperibili qui http://www.genertel.it/assicurazioni/investimento.html
6 marzo 2015 23:32 - federico6198
Io sono fra quei lettori che ha venduto, è chiaro che col senno di poi avrei potuto guadagnare molti soldi ancora,ma se guardiamo i prezzi in modo analitico come ci ha fatto notare il dott :Pedone possiamo notare che se i prezzi erano folli a luglio 2014 adesso lo sono ancora di più,tanto per fare un esempio io avevo il btp 2037 che ho venduto a 104 e che oggi ha una quotazione di 131,41,l'equivalente tedesco il bund 2037 presenta una quotazione di 162,84 allego link vedere per credere:
http://www.borsaitaliana.it/borsa/obbligazioni/mot/euro-obbl igazioni/scheda.html?isin=DE0001135275&lang=it ,ora c'è da chiedersi chi compra queste obbligazioni a questi prezzi,io sicuramente no ,ma gli investitori istituzionali per conto dei loro clienti e di certo non per loro sicuramente continuano a comprarli,bisogna vedere quanto durerà questa corsa,è chiaro che se iniziano le vendite copiose ci sarà sicuramente l'occasione per tornare in pista ma non avendo la sfera di cristallo non si sà quando questo potrà accadere,per chi come me ha venduto deve solo aspettare ed accontntarsi dell'1 % o poco più per il momento.
6 marzo 2015 9:25 - macheneso
Quel suggerimento era prudente, forse anche troppo (io avrei atteso ancora), comunque parlare dopo è facile.
5 marzo 2015 15:50 - franco8442
E' possibile che vari lettori, seguendo il vostro consiglio esplicito del luglio 2014 "vendere le obbligazioni", lo abbiano eseguito rinunciando a buone cedole ed all'ulteriore aumento delle quotazioni. Questo episodio forse vi mostra che occorre maggiore prudenza, ed ai lettori segnala di tener conto anche delle opinioni diverse dalla vostra.
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