Durante l'ultimo mese mi sono recato negli Stati Uniti per
motivi di lavoro.
Non essendo nuovo a questo genere di spostamenti so
benissimo che le modalità “roaming dati” e “dati
cellulare” devono essere disabilitate prima di
intraprendere tali viaggi, per evitare di incappare in
salassi.
Questa volta con tutte le dovute precauzioni che ho appena
descritto mi sono visto addebitare nell’arco di questi 25
giorni la bellezza di Euro 43,60 per connessioni mai
avvenute.
(Ripeto, il telefono non aveva la possibilità di
connettersi alla rete dati)
Sulla pagina My TIM appaiono addebiti di 3 Euro giornalieri
per collegamenti di 1 Kb, 2 Kb e talvolta anche di 0 Kb.
Ho inviato per fax il reclamo a Tim chiedendo il rimborso
completo
1 luglio 2016 10:55 - alberiz
Attualizzando quanto scritto nel post precedente, ho inviato
reclamo sia all'AGCOM che alla TIM lamentando quanto
successo e chiedendo il rispristino del profilo precedente
(a consumo) ed il rimborso di quanto pagato sino a quel
momento.
La TIM mi ha risposto ieri, rimborsandomi il 70% di quanto
pagato ma mi ha avvisato che il profilo Europa Daily Basic
sarebbe rimasto attivo sino al 15 di Luglio. Da quella data
in poi pare che si ritorni alla tariffa a consumo (regolata
dalla UE) per chi non abbia profili giá attivi.
30 giugno 2016 15:06 - gianni2778
Salve a tutti, riporto anche io la mia esperienza in Europa
con Tim, la quale mi ha attivato senza preavviso una tariffa
giornaliera di 4 euro che ho provveduto a disattivare dopo
che mi sono accorta che avevano già scalato circa 30 euro
per telefonate singole di qualche minuto!! un ladrocinio!
contattato il servizio clienti via chat, la risposta alla
mia osservazione "non mi sembra un adeguamento alle tariffe
EU"mi è stato risposto che "Tim ha potuto scegliere in
completa autonomia di adeguarsi alla funzione della tariffa
a gettone, al momento l'opzione non è disattivabile".
Qualcuno sa se è vera questa affermazione?Cioè possono
scegliere se fornire una tariffa a gettone "in
autonomia"?
Come mi sembra di evincere da quanto previsto invece gli
operatori telefonici dovrebbero garantire delle tariffe in
roaming a consumo ben specifiche, cosa che Tim non sta
facendo.
Se qualcun altro si trova nella stessa situazione
mobilitiamoci anche in vista delle vacanze estive dove
sfruttando questa situazione Tim tirerà su un bel po' di
soldini alle nostre spalle.
7 giugno 2016 17:25 - Monzino
Buonasera, posso confermare quanto con TIM.
Tim in viaggio full, originariamente attivato nel 2014, è
stato modificato senza darne comunicazione a maggio 2016. In
germania la scorsa settimana, con roaming dati disattivato,
mi sono stati addebitati 4 euro per un sms, invece di 0.16.
da notare, nel dettaglio spese, ci sono i 4 euro per l'sms,
la spesa non è dettagliata con causale Tim in Viaggio full.
In compenso il giorno seguente, avendo attivato il roaming e
quindi aspettandomi i 4 euro di addebito, non mi sono sttai
prelevati, pur avendo navigato, ma non telefonato nè
inviato sms. chiesto lumi a Tim 4 giorni fa, non hanno
ancora risposto se non che le promozioni sono in continuo
aggiornamento e di seguirli e che, confermano, l'opzione non
è disattivabile. Saluti
27 maggio 2016 9:16 - trufogio
Faccio copia e incolla di un comunicato giuntomi da
Bruxelles:
Gentile sig. XXX,
Desidero innanzitutto ringraziarla per la sua segnalazione
del 15 aprile 2016 e la sua email inviata al Direttore
Generale della DG CONNECT, Roberto Viola, che mi ha chiesto
di rispondere in sua vece. Nel suo messaggio fa riferimento
ai problemi avuti con il suo operatore mobile in Italia, che
ha unilateralmente modificato la sua tariffa roaming
dall'opzione base ad una tariffa alternativa basata su
pagamenti fissi periodici denominata "Roaming Europa Daily
Basic". A tale riguardo, desidero sottolineare che il
Regolamento Roaming (UE) No 531/2012 prevede una
regolamentazione generale dei servizi roaming nell'Unione,
che include sia una regolazione dei prezzi che delle
salvaguardie a tutela della trasparenza delle offerte e del
consumatore.
In merito alla regolazione dei prezzi al dettaglio, a
partire dal 30 Aprile 2016 è entrato in vigore il regime
transitorio previsto dal Regolamento Roaming (UE) N.
531/2012 come modificato dal Regolamento (UE) N. 2015/2120
(in seguito Regolamento Roaming); tale regime prevede che
gli operatori possano ancora applicare alle condizioni
domestiche un sovrapprezzo per il roaming pari agli attuali
prezzi massimi all'ingrosso regolamentati, ovvero 0,05€ al
minuto per le chiamate effettuate, 0,02€ per SMS inviato,
0,05€ per MB di traffico dati e 0,0114€ al minuto per le
chiamate ricevute, purché la somma totale non superi
rispettivamente 0,19€ per minuto di chiamate effettuate,
0,06€ per SMS inviato e 0,20€ per MB di traffico dati
(il livello massimo della vecchia Eurotariffa). Questo
regime transitorio si applica fino alla definitiva
abolizione del sovrapprezzo applicato al traffico roaming
utilizzato quando si viaggia periodicamente all'interno
dell'Unione, previsto per il 15 Giugno 2017, a seguito della
revisione dei mercati roaming all'ingrosso.
Questo regime transitorio dovrebbe già comportare
importanti benefici per i consumatori, con una sostanziale
diminuzione del prezzo per il roaming in particolare laddove
la tariffa domestica preveda un pacchetto dati/minuti/SMS ad
una cifra fissa, poiché in tal caso per il traffico roaming
consumato all'interno del pacchetto, solo il primo
sovrapprezzo summenzionato può essere richiesto
dall'operatore, non il livello massimo.
In aggiunta alla summenzionata regolazione dei prezzi, il
Regolamento Roaming prevede delle tutele nel caso in cui un
abbonato decida di abbandonare il regime di base ed aderire
ad una tariffa alternativa.
In particolare, durante il regime transitorio, l'articolo 6
sexies comma 1 del Regolamento Roaming prevede che tale
paragrafo "non preclude la possibilità di offrire ai
clienti in roaming, per una tariffa giornaliera o qualsiasi
altro costo fisso periodico, un certo volume di consumo di
servizi in roaming regolamentati, a condizione che il
consumo dell'intero importo di tale volume conduca a un
prezzo unitario per chiamate in roaming
regolamentate effettuate, chiamate ricevute, SMS inviati e
servizi di dati in roaming che non superi il rispettivo
prezzo al dettaglio nazionale e il sovrapprezzo massimo di
cui al primo comma del presente paragrafo". Questa
disposizione di fatto ammette la coesistenza di tariffe già
sviluppate durante i precedenti regolamenti roaming, basate
su tariffe fisse periodiche piuttosto che sulla tariffazione
a consumo, con la tariffa base basata sul regime
transitorio.
Tuttavia, tale disposizione non permette all'operatore di
applicare tali tariffe giornaliere o a costo fisso periodico
come la tariffa base applicabile agli utenti all'entrata in
vigore del regime transitorio. A maggior ragione, tali
tipologie di tariffe non possono essere il solo piano
tariffario disponibile per gli utenti. Al contrario,
l'utente deve espressamente aderire a tali offerte.
Mentre la Commissione Europea non ha il potere di
intervenire su dispute individuali fra consumatori e
operatori, il Regolamento Roaming prevede che le autorità
nazionali di regolazione, come AGCOM in Italia, "verificano
e vigilano sull'applicazione del presente regolamento
all'interno del proprio territorio"1.
A tale riguardo, le Linee Guida recentemente adottate dal
BEREC2, l'organo che coordina a livello europeo le autorità
nazionali di regolazione nel campo delle comunicazioni
elettroniche, al fine di guidare gli operatori
nell'applicazione corretta applicazione del Regolamento
Roaming e le autorità di regolazione nell'assicurare una
supervisione ed
applicazione coordinata di tali disposizioni in tutta
Europa, fornisce degli importanti elementi per garantire la
piena trasparenza ed informazione per i consumatori, al fine
di evitare pratiche commerciali abusive che vanifichino i
benefici del regime transitorio. In particolare il paragrafo
16 di tali Linee Guida in merito a tali tariffe a pagamento
fisso giornaliero o periodico durante il periodo transitorio
chiarisce che il consenso dell'utente è necessario per
poter trasferire l'utente verso tali piani tariffari.
1 Articolo 16 comma 1 Regolamento Roaming (UE) No
531/2012.
2 BEREC Guidelines on Regulation (EU) No. 531/2012 as
amended by Regulation (EU) No. 2120/2015,
BoR (16) 34, disponibili su
http://berec.europa.eu/eng/document register/subject
matter/berec/re gulator v best practices/guidelin
es/5750-berec-guidelines-on-regulation-eu-no-5312012-as-amen
ded-b v-re gulation-eu-no-21202015-
excluding-articles-34-and-5-on-wholesale-access-and-seperate
-sale-of-services
2
Infine, i miei servizi sono in stretto contatto con le
autorità nazionali di regolazione, inclusa in particolare
AGCOM, e BEREC al fine di assicurare una supervisione ed
applicazione coordinata di tali disposizioni in Europa.
Spero che tali informazioni le risultino utili.
Distinti Saluti, Wolf-Dietrich
25 maggio 2016 9:58 - lboss
Chiamo mio figlio (minorenne) in gita in FRANCIA, si vede
addebitare 2 Euro a sua insaputa per 120 secondi di chiamata
(ricevuta). Sono senza parole...
Come questi cialtr***ni (Tutti) possano ancora lavorare in
questo modo è un mistero. Spero che ADUC sia fermo e deciso
nella denuncia e che paghino carissime queste furbate.
22 maggio 2016 21:46 - AlessandroS1
Buongiorno, va bene inviare questo fax a TIM?
Io sottoscritto ***, titolare del contratto TIM associato al
numero **, chiedo la immediata restituzione di 13 prelievi
da 3 Euro che TIM ha effettuato a partire dal 30/4/2016
avendo applicato a mia insaputa la tariffa-capestro "Roaming
Europa Daily Basic" (di cui chiedo la immediata
disattivazione) in occasione di brevi telefonate che ho
effettuato da Svizzera e Francia (ad esempio 3 Euro per 20
secondi di telefonata in data 13/5, 3 Euro per un SMS in
data 9/5 etc).
In caso di mancata risposta positiva alla mia richiesta, nel
prossimo mese di giugno provvederò a disattivare il
contratto con TIM (sia mobile che fisso) passando ad altra
compagnia, inviterò familiari e numerose persone a fare lo
stesso, mi rivolgerò ad associazioni consumatori che già
hanno presentato esposti sul mancato rispetto della nuova
normativa europea sul roaming, riservandomi azioni legali in
sede civile e penale.
18 maggio 2016 13:15 - NadiaC
Oggi ho ricevuto una email dal 119 che mi confermava che non
c'è possibilità di disdire la tariffa roaming europe dailu
basic di 3 €. In via del tutto eccezionale mi
restituiranno i 3€ addebitatimi il 30.4, mentre rientravo
dalla Francia, a seguito di un sms inviato in Italia.Quando
mi recherò in Olanda in Agosto sarei costretta ad accettare
questa tariffa oppure attivare 20€ per dieci giorni (40€
pr i venti giorni che mi tratterrò): mai spesi tanti soldi
nei miei viaggi all'estero.
Alla faccia delle nueve regole U.E , Spero che la denuncia
di Aduc vada a buon fine
18 maggio 2016 10:23 - gian8787
Sarebbe ora che Antitrust ed Agcom si dessero una mossa ed
appioppassero delle sonore multe di qualche milioncino di
euro a questa "gente" perché i consumatori ne hanno pieni i
cxxxxxxi di essere presi per i fondelli!!!
18 maggio 2016 9:58 - bandax
Mi sono recato per 6 giorni ad aprile negli USA e anche con
Vodafone mi sono trovato attiva senza mia richiesta (con
avviso SMS appena sbarcato) una tariffa da circa 30 Euro al
giorno per un pacchetto di chiamate SMS e Internet, da
effettuare entro mezzanotte ad una tariffa per ogni
chiamata/SMS/internet nemmeno troppo conveniente. Attraverso
la chat (sotto wifi!) di assistenza ho richiesto e
confermato via sms la richiesta di disattivazione per
usufruire almeno della normale tariffa a consumo in caso di
necessità urgenti.
Risultato: ho ricevuto SMS di conferma della disattivazione
dopo quasi 3 giorni....proprio mentre mi stavo imbarcando
sul volo di ritorno!!