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26 luglio 2016 19:35 - FedericoA
Durante l'ultimo mese mi sono recato negli Stati Uniti per motivi di lavoro.
Non essendo nuovo a questo genere di spostamenti so benissimo che le modalità “roaming dati” e “dati cellulare” devono essere disabilitate prima di intraprendere tali viaggi, per evitare di incappare in salassi.
Questa volta con tutte le dovute precauzioni che ho appena descritto mi sono visto addebitare nell’arco di questi 25 giorni la bellezza di Euro 43,60 per connessioni mai avvenute.
(Ripeto, il telefono non aveva la possibilità di connettersi alla rete dati)
Sulla pagina My TIM appaiono addebiti di 3 Euro giornalieri per collegamenti di 1 Kb, 2 Kb e talvolta anche di 0 Kb.
Ho inviato per fax il reclamo a Tim chiedendo il rimborso completo
1 luglio 2016 10:55 - alberiz
Attualizzando quanto scritto nel post precedente, ho inviato reclamo sia all'AGCOM che alla TIM lamentando quanto successo e chiedendo il rispristino del profilo precedente (a consumo) ed il rimborso di quanto pagato sino a quel momento.
La TIM mi ha risposto ieri, rimborsandomi il 70% di quanto pagato ma mi ha avvisato che il profilo Europa Daily Basic sarebbe rimasto attivo sino al 15 di Luglio. Da quella data in poi pare che si ritorni alla tariffa a consumo (regolata dalla UE) per chi non abbia profili giá attivi.
30 giugno 2016 15:06 - gianni2778
Salve a tutti, riporto anche io la mia esperienza in Europa con Tim, la quale mi ha attivato senza preavviso una tariffa giornaliera di 4 euro che ho provveduto a disattivare dopo che mi sono accorta che avevano già scalato circa 30 euro per telefonate singole di qualche minuto!! un ladrocinio! contattato il servizio clienti via chat, la risposta alla mia osservazione "non mi sembra un adeguamento alle tariffe EU"mi è stato risposto che "Tim ha potuto scegliere in completa autonomia di adeguarsi alla funzione della tariffa a gettone, al momento l'opzione non è disattivabile". Qualcuno sa se è vera questa affermazione?Cioè possono scegliere se fornire una tariffa a gettone "in autonomia"?
Come mi sembra di evincere da quanto previsto invece gli operatori telefonici dovrebbero garantire delle tariffe in roaming a consumo ben specifiche, cosa che Tim non sta facendo.
Se qualcun altro si trova nella stessa situazione mobilitiamoci anche in vista delle vacanze estive dove sfruttando questa situazione Tim tirerà su un bel po' di soldini alle nostre spalle.
7 giugno 2016 17:25 - Monzino
Buonasera, posso confermare quanto con TIM.
Tim in viaggio full, originariamente attivato nel 2014, è stato modificato senza darne comunicazione a maggio 2016. In germania la scorsa settimana, con roaming dati disattivato, mi sono stati addebitati 4 euro per un sms, invece di 0.16. da notare, nel dettaglio spese, ci sono i 4 euro per l'sms, la spesa non è dettagliata con causale Tim in Viaggio full. In compenso il giorno seguente, avendo attivato il roaming e quindi aspettandomi i 4 euro di addebito, non mi sono sttai prelevati, pur avendo navigato, ma non telefonato nè inviato sms. chiesto lumi a Tim 4 giorni fa, non hanno ancora risposto se non che le promozioni sono in continuo aggiornamento e di seguirli e che, confermano, l'opzione non è disattivabile. Saluti
27 maggio 2016 9:16 - trufogio
Faccio copia e incolla di un comunicato giuntomi da Bruxelles:
Gentile sig. XXX,
Desidero innanzitutto ringraziarla per la sua segnalazione del 15 aprile 2016 e la sua email inviata al Direttore Generale della DG CONNECT, Roberto Viola, che mi ha chiesto di rispondere in sua vece. Nel suo messaggio fa riferimento ai problemi avuti con il suo operatore mobile in Italia, che ha unilateralmente modificato la sua tariffa roaming dall'opzione base ad una tariffa alternativa basata su pagamenti fissi periodici denominata "Roaming Europa Daily Basic". A tale riguardo, desidero sottolineare che il Regolamento Roaming (UE) No 531/2012 prevede una regolamentazione generale dei servizi roaming nell'Unione, che include sia una regolazione dei prezzi che delle salvaguardie a tutela della trasparenza delle offerte e del consumatore.
In merito alla regolazione dei prezzi al dettaglio, a partire dal 30 Aprile 2016 è entrato in vigore il regime transitorio previsto dal Regolamento Roaming (UE) N. 531/2012 come modificato dal Regolamento (UE) N. 2015/2120 (in seguito Regolamento Roaming); tale regime prevede che gli operatori possano ancora applicare alle condizioni domestiche un sovrapprezzo per il roaming pari agli attuali prezzi massimi all'ingrosso regolamentati, ovvero 0,05€ al minuto per le chiamate effettuate, 0,02€ per SMS inviato, 0,05€ per MB di traffico dati e 0,0114€ al minuto per le chiamate ricevute, purché la somma totale non superi rispettivamente 0,19€ per minuto di chiamate effettuate, 0,06€ per SMS inviato e 0,20€ per MB di traffico dati (il livello massimo della vecchia Eurotariffa). Questo regime transitorio si applica fino alla definitiva abolizione del sovrapprezzo applicato al traffico roaming utilizzato quando si viaggia periodicamente all'interno dell'Unione, previsto per il 15 Giugno 2017, a seguito della revisione dei mercati roaming all'ingrosso.
Questo regime transitorio dovrebbe già comportare importanti benefici per i consumatori, con una sostanziale diminuzione del prezzo per il roaming in particolare laddove la tariffa domestica preveda un pacchetto dati/minuti/SMS ad una cifra fissa, poiché in tal caso per il traffico roaming consumato all'interno del pacchetto, solo il primo sovrapprezzo summenzionato può essere richiesto dall'operatore, non il livello massimo.
In aggiunta alla summenzionata regolazione dei prezzi, il Regolamento Roaming prevede delle tutele nel caso in cui un abbonato decida di abbandonare il regime di base ed aderire ad una tariffa alternativa.
In particolare, durante il regime transitorio, l'articolo 6 sexies comma 1 del Regolamento Roaming prevede che tale paragrafo "non preclude la possibilità di offrire ai clienti in roaming, per una tariffa giornaliera o qualsiasi altro costo fisso periodico, un certo volume di consumo di servizi in roaming regolamentati, a condizione che il consumo dell'intero importo di tale volume conduca a un prezzo unitario per chiamate in roaming
regolamentate effettuate, chiamate ricevute, SMS inviati e servizi di dati in roaming che non superi il rispettivo prezzo al dettaglio nazionale e il sovrapprezzo massimo di cui al primo comma del presente paragrafo". Questa disposizione di fatto ammette la coesistenza di tariffe già sviluppate durante i precedenti regolamenti roaming, basate su tariffe fisse periodiche piuttosto che sulla tariffazione a consumo, con la tariffa base basata sul regime transitorio.
Tuttavia, tale disposizione non permette all'operatore di applicare tali tariffe giornaliere o a costo fisso periodico come la tariffa base applicabile agli utenti all'entrata in vigore del regime transitorio. A maggior ragione, tali tipologie di tariffe non possono essere il solo piano tariffario disponibile per gli utenti. Al contrario, l'utente deve espressamente aderire a tali offerte.
Mentre la Commissione Europea non ha il potere di intervenire su dispute individuali fra consumatori e operatori, il Regolamento Roaming prevede che le autorità nazionali di regolazione, come AGCOM in Italia, "verificano e vigilano sull'applicazione del presente regolamento all'interno del proprio territorio"1.
A tale riguardo, le Linee Guida recentemente adottate dal BEREC2, l'organo che coordina a livello europeo le autorità nazionali di regolazione nel campo delle comunicazioni elettroniche, al fine di guidare gli operatori nell'applicazione corretta applicazione del Regolamento Roaming e le autorità di regolazione nell'assicurare una supervisione ed
applicazione coordinata di tali disposizioni in tutta Europa, fornisce degli importanti elementi per garantire la piena trasparenza ed informazione per i consumatori, al fine di evitare pratiche commerciali abusive che vanifichino i benefici del regime transitorio. In particolare il paragrafo 16 di tali Linee Guida in merito a tali tariffe a pagamento fisso giornaliero o periodico durante il periodo transitorio chiarisce che il consenso dell'utente è necessario per poter trasferire l'utente verso tali piani tariffari.
1 Articolo 16 comma 1 Regolamento Roaming (UE) No 531/2012.
2 BEREC Guidelines on Regulation (EU) No. 531/2012 as amended by Regulation (EU) No. 2120/2015,
BoR (16) 34, disponibili su
http://berec.europa.eu/eng/document register/subject matter/berec/re gulator v best practices/guidelin
es/5750-berec-guidelines-on-regulation-eu-no-5312012-as-amen ded-b v-re gulation-eu-no-21202015-
excluding-articles-34-and-5-on-wholesale-access-and-seperate -sale-of-services
2
Infine, i miei servizi sono in stretto contatto con le autorità nazionali di regolazione, inclusa in particolare AGCOM, e BEREC al fine di assicurare una supervisione ed applicazione coordinata di tali disposizioni in Europa.
Spero che tali informazioni le risultino utili.
Distinti Saluti, Wolf-Dietrich
25 maggio 2016 9:58 - lboss
Chiamo mio figlio (minorenne) in gita in FRANCIA, si vede addebitare 2 Euro a sua insaputa per 120 secondi di chiamata (ricevuta). Sono senza parole...

Come questi cialtr***ni (Tutti) possano ancora lavorare in questo modo è un mistero. Spero che ADUC sia fermo e deciso nella denuncia e che paghino carissime queste furbate.
22 maggio 2016 21:46 - AlessandroS1
Buongiorno, va bene inviare questo fax a TIM?

Io sottoscritto ***, titolare del contratto TIM associato al numero **, chiedo la immediata restituzione di 13 prelievi da 3 Euro che TIM ha effettuato a partire dal 30/4/2016 avendo applicato a mia insaputa la tariffa-capestro "Roaming Europa Daily Basic" (di cui chiedo la immediata disattivazione) in occasione di brevi telefonate che ho effettuato da Svizzera e Francia (ad esempio 3 Euro per 20 secondi di telefonata in data 13/5, 3 Euro per un SMS in data 9/5 etc).

In caso di mancata risposta positiva alla mia richiesta, nel prossimo mese di giugno provvederò a disattivare il contratto con TIM (sia mobile che fisso) passando ad altra compagnia, inviterò familiari e numerose persone a fare lo stesso, mi rivolgerò ad associazioni consumatori che già hanno presentato esposti sul mancato rispetto della nuova normativa europea sul roaming, riservandomi azioni legali in sede civile e penale.
18 maggio 2016 13:15 - NadiaC
Oggi ho ricevuto una email dal 119 che mi confermava che non c'è possibilità di disdire la tariffa roaming europe dailu basic di 3 €. In via del tutto eccezionale mi restituiranno i 3€ addebitatimi il 30.4, mentre rientravo dalla Francia, a seguito di un sms inviato in Italia.Quando mi recherò in Olanda in Agosto sarei costretta ad accettare questa tariffa oppure attivare 20€ per dieci giorni (40€ pr i venti giorni che mi tratterrò): mai spesi tanti soldi nei miei viaggi all'estero.
Alla faccia delle nueve regole U.E , Spero che la denuncia di Aduc vada a buon fine
18 maggio 2016 10:23 - gian8787
Sarebbe ora che Antitrust ed Agcom si dessero una mossa ed appioppassero delle sonore multe di qualche milioncino di euro a questa "gente" perché i consumatori ne hanno pieni i cxxxxxxi di essere presi per i fondelli!!!
18 maggio 2016 9:58 - bandax
Mi sono recato per 6 giorni ad aprile negli USA e anche con Vodafone mi sono trovato attiva senza mia richiesta (con avviso SMS appena sbarcato) una tariffa da circa 30 Euro al giorno per un pacchetto di chiamate SMS e Internet, da effettuare entro mezzanotte ad una tariffa per ogni chiamata/SMS/internet nemmeno troppo conveniente. Attraverso la chat (sotto wifi!) di assistenza ho richiesto e confermato via sms la richiesta di disattivazione per usufruire almeno della normale tariffa a consumo in caso di necessità urgenti.
Risultato: ho ricevuto SMS di conferma della disattivazione dopo quasi 3 giorni....proprio mentre mi stavo imbarcando sul volo di ritorno!!
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