i commenti di alcuni miei concittadini sono sacrosnti,
tornare alla Lira è meno difficile diquanto si pensi, e a
fronte di alcuni svantaggi, i vanyaggi sono di gran lunga
superiori.
primo, smetteremmo di essere presi per il collo da altri
paesi che pur essendo in Europa fanno di tutto per
sopraffare gli altri partecipanti a proprio favore,
Secondo, le iniziative di Russia Cina ed altri tra i più
importanti paesi nel mondo, peraltro in fase di crescita
esponenziale, di smettere di essere minacciati dal dollaro
emesso senza garanzie e senza valore permettono agli Usa di
essere e fare tutto quello che vogliono a spese del resto
del mondo; Russia e Cina garantirebbero CONCRETAMENTE le
loro azioni commerciali rendendoil dollaro poco più di
carta straccia e gli Usa hanno una paura tale da cercare in
tutti i modi, inclusa la minaccia militare, per
delegittimare quella che sarebbe una iniziativa tesa verso
innanzitutto la giustizia (Gheddafi tentò una iniziativa
simile più limitata, verso i paesi africani, ma in capo a
poco tempo fu fatto fuori tramite i servizi segreti
americani, francesi, inglesi ed una guerra civile preparata
e portata a termina dalla signora Hitlary Clinton).
Tornando alla Lira prima ci leviamo di torno Euro e Dollaro
e prima vedremo l'Italia riprendere fiato, e con essa tutti
gli italiani, che nell'arco di pochi anni sono stati resi
schiavi ed impoveriti fino a dover patire la fame (in gran
parte le classi operaia e borghese non esistono
più!....).
Chi dice il contrario è stupido da credere alla propaganda,
oppure è controllato, posseduto, costretto, ma di certo non
fa i propri interessi
25 ottobre 2017 14:22 - savpg8801
No! Mechano non è bene accanirsi per commenti, o per
asserzioni, fatti da chi ha buone ragioni per dire
la"propria" opinione. Benchè vero che gli articolisti,
proprio per il ruolo che ricoprono di guida e riferimento,
sono maggiormente seguiti dal percepimento popolare che,
sappiamo e ci dovremmo mettere tutti noi nell'immane
calderone, è al livello apprenditivo piuttosto che a quello
docente ed illuminato, dicevo che gli articolisti si
dovrebbero astenere, per quanto possibile, dal proferire
opinioni, ma, invece, dovrebbero eseguire dei "relata,
refero". Più tollerabile, anche se è intollerabile la
violenza verbale spacciata per scienza, è quella dei
commentatori spiccioli quale noi, che interveniamo, siamo a
qualsiasi titolo e presupponenza di illuminazione
appartenenti.
Detto questo, sempre fedeli al motto che la cosiddetta
virtù stia nel mezzo, personalmente mi sento di asserire
che non sia ""totalmente falso"" il concetto che il ritorno
alla lira o meglio a un altro modo monetario, sia inutile e
deleterio.
Molti aspetti, che tutti conoscono, ne favorirebbero il
rientro. Altri ne caldeggerebbero l'esclusione.
Una dimostrazione di cuore e non di raziocinio si è sempre
osservata sin dall'avvento della moneta unica. Il desiderio
romantico e il legame al vecchio amore (qualsiasi danno o
pregio abbia dato) avevano quasi prevalso sin dal
princìpio. Tanta gente ha conservato ed ancora conserva
vecchie banconote o monete preconizzandone un ritorno, anche
se ormai fuori corso.
Gran parte dell'economia ha tratto benefici dalla moneta
unica, specie per una certa stabilità ed a minori accessi
alla speculazione. Specialmente per ciò che riguarda gli
scambi, il turismo, il fare di conto, le transazioni
bancarie e commerciali ecc.
Per quanto riguarda altri aspetti principalmente la
variabilità, la volatilità, gli umori, certa
accettabilità in periodi politici grami(e soventi) i costi
delle importazioni di cui siamo quasi totalmente dipendenti,
le quotazioni e l'instabilità dei controvalori del debito
pubblico ed altri molteplici fattori, danno luogo a
considerazioni negative.
Non dobbiamo attenerci al fatto casistico; ergo, se la
maggioranza (basta con la solita metratura democratica)
trova più fattori favorevoli sull'una scelta, allora via
dall'euro, se il contrario, allora no alla lira o suo
succedaneo.
In fondo una moneta (ormai si dice così) locale è soggetta
a troppe manovrabilità; dalle parità alle coperture
forzose, alle stampe, ma dall'altra agli umori estranei che
ne potrebbero decretare molto velocemente il tracollo
istantaneo a effetto domino.Si potrebbe portare come esempio
qualche periodo di enorme volatilità per la borsa azionaria
dove basta un semplice "rumor" magari con inserito
aggiotaggio, a provocare tracolli a qualche azienda con
fissi e buoni fondamentali.
Quindi andiamoci piano con i totalitarismi ed attenti a non
cadere dalla padella alla brace.
25 ottobre 2017 10:27 - Mechano
In questo luogo continuate a scrivere inesattezze su Europa
e monetarismo.
Cose per lo più smentite o palesemente false.
Il perché lo fate sarebbe cosa di cui discutere. Se per
ignoranza e indottrinamento o malafede.
Per esempio Mastrantoni scrive "E, vista la globalizzazione
dei commerci, chi accetterebbe il pagamento in lire?"
scrivere che una doppia correnza Euro+Lira è una cosa che
non accetterebbe nessuno è falso, perché in Europa altri
paesi hanno la doppia moneta, ed io li ho citati tutti, anzi
ho dimenticato l'Inghilterra.
Alla globalizzazione dei commerci non interessa se la moneta
si chiama Lira o Pippo, ma che sia coperta da una
produttività umana e dei controvalori. E l'Italia non è lo
Zimbabwe.
Una moneta viene fatta accettare ai propri cittadini con il
corso forzoso attraverso la tassazione. Se ti tasso in Lire
sei automaticamente obbligato a procurartele per pagare le
tasse. È così che nasce una moneta in un paese e diviene
divisa ufficiale e di monopolio. E gli Stati esteri sono
obbligati ad accettarla. Si possono rifiutare di accettarla
o darle valore se non ha una contropartita. Che dal 1972 non
è più l'oro. E quindi la contropartita è il lavoro dei
cittadini e tutti i beni in metalli preziosi, diamanti, ma
anche beni demaniali e culturali di quella nazione.
E all'Italia non mi pare che manchino lavoratori qualificati
e settori d'eccezione. Sennò non entravamo nei G7 negli
anni '90.
Questa la spacciate per una associazione di consumatori, che
dovrebbe provare e consigliare prodotti, individuare truffe,
scarsa qualità ecc. O anche malasanità, P.A. tiranna e
leggi inique, ecc.
Fate invece propaganda politica ed economica di bassa lega,
instillando nella gente nozioni false, come il fatto che
tornare alla Lira è inutile e deleterio.
E questo è totalmente falso!
25 ottobre 2017 8:29 - VDonvito
Mechano, voglio non capire perche', a premessa di una sua
opinione, deve fare una lunga premessa di delegittimazione
del suo interlocutore (che tra l'altro e' tra coloro che
rispondono giudizialmente di quello che compare in questo
spazio di confronto). Dica la sua, si confronti, confuti,
proponga, etc
Sa qual e' il risultato di queste lunghe premesse? Che,
ancora leggendo la stessa, il lettore si ferma, si stufa e
non finisce. Quindi il suo messaggio non ha ottenuto lo
scopo che presumo si prefiggeva, a meno che non fosse quello
di delegittimare il suo interlocutore. O mi sbaglio?
24 ottobre 2017 10:13 - Mechano
Che è il problema che ha lei Mastrantoni, quando legge
tutta la merda che le riversano addosso giornali ed
economisti di "regime"... Non li capisce, non sa leggere tra
le righe.
E non solo ci crede, ma ha anche fretta di fargli da
megafono e diffonderlo tra gli iscritti di questa
associazione.
Oppure diffondere quelle bugie è proprio il suo mestiere
qui.
I meccanismi di uscita dall'Euro e risoluzione del problema
del debito pubblico sono stati più e più volte descritti
da economisti post-keynesiani e non è un problema.
Perfino Nino Galloni lo spiega nel suo progetto di riforma
della contabilità bancaria.
L'estero accetterebbe le Lire come fanno con qualsiasi altra
valuta. Come le Corone svedesi e i Fiorini ungheresi sono
comunemente accettati come lo erano prima dell'Euro.
Anche nel suo precedente articolo sui vaccini è stata
rilevata la sua ignoranza sulla materia, da altri lettori
che sono intervenuti.
E più scrive più dimostra la sua ignoranza di salute,
economia, monetarismo.
Allora perché continua a scrivere di argomenti che non
conosce se non per sentito dire o letto qua e là in certa
carta stampata di nessun valore?
Anche Donvito ha candidamente dichiarato di leggere
tantissimi quotidiani, facendosi riversare addosso
tonnellate di merda di regime, giungendo ad un tale livello
di confusione...
E sia lei che Donvito sapete bene in che posizione si trova
l'Italia nella graduatoria sia di libertà di stampa che di
opinione. Lo capirebbe chiunque che ciò che dicono i media
è fortemente condizionato da certi poteri politici ed
economici.
Perché non vi limitate a provare elettrodomestici, rilevare
truffe e raggiri, e consigliare consumi intelligenti, invece
che trattare di argomenti che non conoscete, ed ai quali
attingete da chi è colluso con chi vuole venderti una
visione delle cose funzionale al proprio potere ed ai propri
interessi?
Rispondo io alle sue domande, dato che ho studiato con
Warren Mosler e gli economisti della Università Kansas City
Missouri.
Il debito pubblico si può convertire in Lire e pagare con
quelle.
Oppure si riversano i debiti pubblici e privati in banche da
fare fallire e si sconfessa, come fece l'Argentina o anche
l'Islanda.
Tanto la maggior parte del debito pubblico italiano si trova
dentro la Deutsche Bank, la banca che più di ogni altra
lavora per affossare l'Italia.
Chi accetterebbe le Lire? Ma è ovvio che le Lire le
accetterebbero tutti, dato che sono garantite dal lavoro
degli italiani e dai beni demaniali dello Stato che sono 4x
il valore del debito attuale. L'Italia è una nazione che è
stata tra i G7, una delle prime 7 potenze economiche al
mondo. 4a al mondo per risparmio dei suoi cittadini. Le sue
lirette valgono forse più dell'Euro.
23 ottobre 2017 11:18 - Primo Mastrantoni
Il compianto linguista Tullio De Mauro,affermava che il 70%
degli italiani non capisce, o ha difficoltà di
comprensione, di un testo semplice.
Prendiamo atto.
23 ottobre 2017 9:17 - Mechano
Quindi in Europa Islanda, Ungheria, Romania, Svezia,
Danimarca, Rep. Ceca, Bulgaria, Polonia, hanno monete che
nessuno accetta e che non hanno valore?
Mastrantoni lei non è stupido, lei è consapevole di quello
che scrive, è questo il pericolo di una associazione di
consumatori che ha vertici e articolisti che sono solo
"propagandieri", che versano sulla gente la stessa merda e
le stesse menzogne degli altri media.
21 ottobre 2017 18:24 - maurizio6989
Se poi invece che lira vogliamo chiamarla tallero, scudo o
bitcoin, la realtà ci ha già sorpassato...
21 ottobre 2017 18:22 - maurizio6989
ma dai Mastroianni, la doppia moneta non è una bestemmia,
ha già circolato, e circola in molti paese del mondo.
Spesso anche in Italia. L'importante é che sia credibile,
non c'entra niente Salvini e Berlusconi. Basta che non sia
garantita dalla Boschi e può funzionare anche domani! ;-)
21 ottobre 2017 16:30 - savpg8801
Ma non è tempo che la smettano questi parloni rompibale di
politicanti di scassare ogni ora, ogni minuto con sempre
proposte che nessuno gli chiede? E ormai ma chi li bada più
e perchè poi ascoltarli? ma chi sono in definitiva...gli
illuminati?
Basta!