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29 luglio 2018 2:22 - Cristina Ciccarelli
Quando un essere umano non riesce a soddisfare i suoi bisogni primari - cibo bere respirare camminare un rifugio defecare urinare ecc ecc - non ha necessita ne tempo di pensare a quale tipo di parola usare e se usarla perché il bisogno primario ha la priorità per la sopravvivenza.

Nelle società in cui questi bisogni primari sono soddisfatti molto spesso si abusa della parola e poche società pensano a soddisfare i bisogni superiori perché non ne sentono il bisogno, c'è decisamente un forte squilibrio accompagnato da un diffuso uso distorto della parola e dell'INFORMAZIONE e credo che sia riconducibile allo stato delle loro percezioni verso se stessi e il mondo che li circonda.
26 ottobre 2017 13:32 - Sharman*
L' "imbarbarimento" del linguaggio, il suo impoverimento e la sua destrutturazione semplificante è principalmente quello dell'uso mezognero e suggestivo dei termini; la " Neolingua" per intenderci.

Giudeo e filosemita.
Il termine filosemita, mi sembrava ovvio, lo uso in termini derisorii, a mo' di scherno per l'abuso di una parola violentatrice e senza senso come "antisemitismo". Questo è il vero imbarbarimento del linguaggio, la sua vera destrutturazione. L "antisemitismo" ne è l'esempio massimo. Che cazzo è l' "antisemitismo" ? Se esiste un "antisemitismo" per forza di cose deve esistere un "semitismo"; ma credo che la parola "semitismo" non abbia definizione in nessuna lingua e in nessuna giurisprudenza, e non può esistere, e sopra tutto non deve, perché fa parte di quella destrutturazione barbara del linguaggio tale per cui l' "antisemitismo" è solamente una suggestione scollegata da qualsiasi definizione reale. Viene usata arbitrariamente solo per colpire i dissidenti politici. Viene usata sarbitrariamente solo per colpire le critiche al regno sanguinario dell'Israele. Viene usata arbitrariamente solo per coprire le falsificazioni storiche della Scioà. Ma non ha significato alcuno.
Oggi questa barbara parola completamente destrutturata è su tutti i giornali in una operazione di marketing politico concordato, operazione "Anna Frank famola santa subbito", forse per togliere l'attenzione dal gelido Vento del Nord che soffia sulla Fogna Romana. ( sono bastati quattro adesivi minuscoli in un angolo di uno stadio per scatenera tutta la campagna, ci rendiamo conto che sono cose studiate a tavolino? la prossima volta cosa prendono a pretesto, le scritte nei cessi degli autogrill?)

Quindi esiste "antisemitimo", ma non esiste "semitismo", ahahahah!! permettimi che è una cosa ridicola?, né esiste "filosemitismo".
E come è possibile?
La parola "antisemitismo" è oggi proprio la parola principe della barbara destrutturazione del linguaggio.

Dato che quando critico la Truffa della Scioà; la illeggitima invasione degli ebrei in Palestina e la conseguente Nabka, ossia la violenza e la espulsione patita da centinaia di migliaia di Palestinesi, il terrorismo ebraico in Palestina e la illeggittima fondazione dell'Israele; la abnorme presenza ebraica nei massmedia e nella narrazione volgare, nel mondo della finanza e della politica; dato che quando io ed altri ci esprimiamo liberamente su tematiche incidenti gli interessi giudaici siamo tacciati di questo fantomatico "antisemitismo" allora do loro la definizione ugualmente ridicola di "filosemitismo". Ma di che cosa io sia anti e loro filo, non è dato sapersi perché la parola "semitismo" non ha definizione, non esiste.
Esiste solo come coacervo di menzogne e di minacce per colpire la libertà di parola.

La parola "semita" non la uso mai, se non poche volte per derisione, proprio per quanto detto sopra essendo tale parola solo una fumosa definizione biblica senza senso storico-scientifico e che includerebbe tutti i popoli attualmente arabi o arabizzati oltre gli ebrei. Immagino sia una definizione di cui si siano impadroniti i giudei, per quanto kazari e quindi razzialmente caucasoidi, bo'.. a già ma le razze non esistono, non esistono se non quando si tira fuori la parola "antisemitismo", ahahhah!! queste sono le vere barbare destrutturazioni del linguaggio fatte a bella posta per tirare scemo e per ingannare il popolo. razzismo sì, razzismo no, razzismo dipende... Perché, parliamoci chiaro Vincenzo, questi "Giudei" non sono una Razza, non sono una Ideologia, non sono nenche una Religione se non per alcuni di loro, sono soltanto una sanguinaria Mafia Internazionale e l'Israele è la loro Isola della Tortuga.

La parola "giudeo" ? Non la uso come insulto, non do del giudeo a nessuno che non si ritenga tale, chiamo giudeo chi per primo si definisca tale. Anche questa è una parola barbaramente destrutturata; infatti "giudeo" o "ebreo" indica ambiguamente una supposta razza o un seguace di una religione, quale delle due accezioni si debba usare è solo ad esclusivo interesse dell'interlocutore che si definisca "giudeo" o "ebreo", facci caso.

Che poi io non faccia mistero di non apprezzare le religioni totatitarie e intolleranti, segnatamente la quattro principali di Giudaismo, Cristianesimo, Islamismo e Comunismo, questo è vero: credo nella libertà di espressione, intellettuale e anche emotiva; in altre parole non mi destrutturo e non pretendo che altri lo facciano.
In oltre il Giudaismo ha l'aggravante di essere "esclusivo, razzista e suprematista" che, a maggior imbarbarimento e destrutturazione del linguaggio, sono le accuse che il Giudaismo militante rivolge ad altri nelle loro terre, là dove il 90% dei giudei è per la società aperta, inclusiva e lo ius soli, mentre nella loro Isola della Tortuga si pratica l'esclusione, la segregazione razziale, si nega lo ius soli addirittura a chi viveva lì da prima di loro (!!!) e si dà invece la cittadinanza solo su base razziale a chi arriva da chissà dove. E io non nego che il Giudaismo così configurato all'atto pratico, e non teorico, e i suoi adepti mi facciano sorgere sentimenti di repulsione.



Altri vice versa pretendono di sanzionare le emozioni sanzionando l' "hate speech", istituendo lo psicoreato di "odio". Oltre alla fumosità delle definizioni giuridiche di tale giurisprudenza che sta ahinoi prendendo sempre più piede proprio a scapito del "free speech" ( starai seguendo quanto avviene negli Usa al riguardo, sopra tutto negli atenei), fumosità che è comunque strumentale all'istituzione del Terrore Giacobino dei Tribunali dove alla certezza del diritto si sostituisce l'interpretazione dei giudici, l'inibizione emotiva principia proprio dalla proibizione dell'espressione linguistica e dalla sua barbara destrutturazione di significati, la "neolingua" per dirla sinteticamente. O in vece di "neolingua" possiamo definirla Santo Uffizio, o Terrore Giacobino, o accuse di essere controrivoluzionaro nel regimo giudaico-bolscevico, o appunto "antisemitismo": odio contro una fumosa e arbitraria e addirittura inesistente defizione di cio che è "semitismo".

Su questo concordo, stiamo andando verso una repressione gravissima, psichica, che usa la detrutturazione e la repressione linguistica per l'inibizione emotiva, intellettuale ed espressiva dell'individuo, e quindi per il suo soggiogamento.
25 ottobre 2017 7:48 - VDonvito
ti ringrazio per il dubbio sulla mia buona fede :-).
La questione la conosco e la mia risposta per cercare di interloquire con te, e': parlare sempre con chi ha presumibilmente idee diverse dalla tua, perche' da qui nasce quella qualita' che oggi un certo uso del web e la cosiddetta politica urlata, hanno fatto mancare; e grazie alla quale le nostre liberta' ne stanno risentendo.
Nello specifico FH (che tu hai troppo ingigantito, a mio avviso), e' un link di un passaggio non determinante (in un inciso tra trattini, tra l'altro) e non fulcro della riflessione che ho postato per confrontarci. Indagine che tu contesti con dovizia di particolari (e nel cui merito non entro, per mia mancanza di approfondimento dei tuoi riferimenti), ma che -citata o meno- non modifica il mio invito.
Nel rileggere il tuo appassionato scritto, siccome quello che intendo sottolineare con questo editoriale e' il linguaggio e quello che sta dietro (in termini culturali, non altri) il suo "imbarbarimento", impoverimento, semplificazione destrutturata, mi sono venuti all'occhio due termini che hai usato: giudei e filosemiti. Che usi in modo dispregiativo. Ci sono tanti modi di approcciarsi allo Stato di Israele e alla sua societa'. Io, dopo accurato sguardo e lettura, ho scelto l'approccio di un ebreo (quelli che tu chiami giudei e semiti): Amos Oz e tutto il movimento politico e culturale di cui lui e' ispiratore, militante e punto di riferimento. L'approccio, non altro, che' sui matrimoni sono contrario in ogni loro manifestazione individuale. Guardo il mondo, dall'Olocausto in poi, con l'occhio e la testa di un ebreo errante, disponibile e proiettato al suo rispetto e alla liberta' di tutti, in una societa', quella israeliana, dove puo' farlo ed e' incoraggiato a farlo (sono consapevole che lo Stato d'Israele e' confessionale).
Ma questo e' un particolare, sempre come ricaduta del riferimento ai Paesi in cui dovrebbe vigere maggiormente la liberta' di espressione. Il mio scritto, anche se le tue osservazioni sul riferimento dovessero far assurgere l'Italia ad un miglior posto nella classifica della liberta' di espressione, non cambia di una virgola (potendolo, ovviamente, contestare in analisi, stimoli e prospettive).
E' su questo che ti invito a cercare i modi.
buona giornata
24 ottobre 2017 19:53 - Sharman*
Vincenzo, io non credo che tu voglia prendere per il culo gli altri, però credo e temo che tu voglia prendere per il culo te stesso. Probabilmente non ce la fai, in termini castanediani non avrai abbastanza "potere personale", ad uscire dall'ipnosi.
Come fai a citare una pozza di menzogne e di manipolazioni tendenziose come la "Freedom House"?
Ma sai chi sono e cosa fanno?

Ma vai a guardare tu stesso, e poi dicci spassionatamente e sinceramente che cosa ne pensi.
Ma come ti è saltato in mente?
Allora andiamo a vedere insieme, prego, ti faccio strada.

Prendiamo le pagelline che questi qui danno ai varii paesi riguardo la complessiva "libertà di stampa" formata da indicatori legali, politici ed economici.

Prendiamo quattro paesi: Italia, Israele, Germania e Usa. Qui i link:

https://freedomhouse.org/report/freedom-press/2017/italy

https://freedomhouse.org/report/freedom-press/2017/israel

https://freedomhouse.org/report/freedom-press/2017/germany
https://freedomhouse.org/report/freedom-press/2017/united-st ates

Da 0, massimo di libertà, a 100, massimo di repressione; le pagelline di F.H. del 2017 sono: per la Germania 20, per gli Usa 23, per l'italia 31, e per Israele 33. Ciò fa sì che F.H. dichiari la Germania un paese libero, un po' più libero degli Usa, e Italia e Israele parzialmente liberi. Sono evidentemente mezogne tendenziose perché dei quattro paesi quello che gode di maggiore libertà di espressione sono gli Usa, poi l'Italia. In italia c'è un grosso problema di concentrazione economica dell'informazione, con i mostri rai, mediaset e via via tutti gli altri, è vero, ma legalmente ancora godiamo di una certa libertà di espressione, come il tuo sito Aduc testimonia. Non siamo al livello del I emendamento, neanche lontanamente, e la libertà rimasta ce la stanno togliendo sempre più come con l'ultima legge liberticida del pidiota kibbutzato Fiano.

Ma la Germania è un paese senza libertà di parola, di stampa e di opinine ai massimi livelli. E israele è molto peggio. Migliaia di persone ogni anno vengono condannate per reati di opinione in Germania. Hanno smesso di fornire i dati complessivi dei condannati nei primi anni 2000, probabilmente sono ancora più spaventosi.

https://civiumlibertas.blogspot.it/2010/05/ernst-nolte-ausch witz-e-la-liberta-di.html

E la maggior parte delle condanne riguarda la Storia Europea degli anni '30 e '40. Una delle ultime perle di disumana repressione è questa vecchietta di 88 anni condannata a 6 mesi di galera per avere detto che le camere a gas di Auscwitz non sono mai esistite.

https://mauriziodangelo.blogspot.de/2017/10/germania-non-cre de-camere-gas-88enne.html

In Germania hanno messo in galera, anche per periodi superiori ai 10 anni, una infinità di scrittori, giornalisti, editori, gente comune, fino anche gli avvocati che li difendevano!! come Sylvia Stoltz

http://www.altrainformazione.it/wp/2008/12/19/sylvia-stolz-u n-avvocato-in-galera-per-negazionismo-2/

Prova a pubblicare in Germania un bel servizio in tre puntate su un settimanale sulla Truffa della Scioà. Provaci e vedi che cosa ti succede. O ci vuoi magari provare in Israele? Ahahahahah!!!
Vogliamo provare in Germania o in Israele a pubblicare qualcosa sul "Diario di Anna Frank, e di suo padre Otto" che adesso è stato tirato fuori per l'ennesima volta? E facciamola santa 'sta Anna Frank! Eppure è un falso grossolano, una cosa obbrobriosa e ridicola:

http://hugequestions.com/Eric/HoloHoax/Anne-Frank-Faurisson- I.html

Sì, sì, vai, poi ci racconti...
Oh, puoi anche farlo virtualmente, non devi spendere soldi, fallo su un server israeliano nel paese libero tanto quanto l'Italia... Oppure fallo su uno tedesco, lì son cazzi Vincenzo, perchè sarebbero capaci di chiedere la estradizione e di condannarti anche se non hai messo piede in Germania, o in Austria, altro paese liberissimo seconda quella pozza di menzogne di Freedom House, punteggio 22. La storia di condanne e di galere di Ernst Zundel (editore, nato in Germania e vissuto per decine di anni in Canada) e di David Irving (storico britannico) ti dicono niente? Prova a chiedere a quelli della Freedom House, provaci, vediamo cosa ti rispondono.

http://www.revisionists.com/revisionists/zundel.html

http://www.independent.co.uk/news/world/europe/irving-gets-t hree-years-jail-in-austria-for-holocaust-denial-346727.html< br />
Non esiste tematica che crei più prigionieri per reati di opinioni di quella Olocaustica. E le leggi più repressive sono in Israele, in Germania, in Austria...

Ma to' guarda, e chi è il presidente di quel pozzo di falsificazioni della Freedom house?
L'ebreo Michael J. Abramowitz,  director of the U.S. Holocaust Memorial Museum’s Levine Institute for Holocaust Education

https://freedomhouse.org/article/michael-j-abramowitz-named- president-freedom-house

Sarebbe interessante sapere che punteggi di repressione di libetà di stampa danno a quei paesi che mettono in galera migliaia di persone per avere liberamente parlato e scritto sulla tematica Olocaustica. Perché non tornano proprio i conti.
Questi di F.H.sono solo e soltanto gli ennesimi giudei dediti alla falsificazione e a portare avanti la loro agenda sionista. Ma chi te li ha consigliati? La Annapaola Laldi? Ahahahah!! No,scusa, ma mi è venuta in mente, ahahahah.....https://avvertenze.aduc.it/lapulce/oasi+pace+eb rei+palestinesi_22442.php

Invia una mail a F.H., chiediglielo veramente come valutano la repressione del diritto di parola riguardo le tematiche Olocaustiche. Che punteggio danno? e offri quato spazio di libera, veramente libera, discussione, per spiegarsi. Io sono qui per parlare con chiunque, tu ci metti lo spazio, ma vuoi vedere che loro scappano? Perché questi sono soltanto dei viscidi bugiardi filosemiti, Vincenzo.

Inutile che gliela mandi la mail, Vincè, lo sai che non risponderebbero e avrebbero paura di parlare con me in uno spazio veramente libero. Però magari provaci, visto che li citi.... al meno ti toglierai la soddisfazione di sapere chi sono questi qui di Freedom House.


Ma a questo punto la domanda, Vincenzo, è:
visto che non credo che tu voglia prendere per il culo gli altri, ti stai prendendo per il culo da solo o sono altri che stanno prendendo per il culo te?
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