Non esiste alcun diritto al pregiudizio quando questo lede
il prossimo. Se diamo tutela giuridica a chi viene
ingiuriato o calunniato, è sensato anche dare tutela
giuridica a un gruppo di persone. Come non esiste il diritto
a dire "lei è un cretino", non esiste il diritto a dire
"lei viene da una famiglia di cretini" o a dire "quelli
della sua regione sono dei cretini".
Se una persona vuole esprimere la sua opinione illustrando
le ragioni razionali per cui una categoria sarebbe "sporca",
snoccioli i dati statistici precisi, quantifichi lo sporco e
non ci saranno problemi, sarà un dato.
A nessuno è impedito di dire che una persona down ha un QI
medio di X (e magari dire pure la varianza...) ma a nessuno
dovrebbe essere permesso di dire le persone down sono
stupide. Anche perchè è facile che ci sia una persona down
meno stupida di questo soggetto, sarebbe interessante
verificarlo (gli studi su razzisti e omofobi ad esempio ci
sono e sono illuminanti).
Non ce ne facciamo nulla della libertà di insultare e
diffondere pregiudizi. Se si accerta che un pregiudizio
viene diffuso con malevolenza come si accerta che un insulto
sia tale, poco importa se è diretto ad un soggetto o ad una
categoria, meglio rinunciare ad uno scampolo di libertà di
fare il male, prevenendolo, piuttosto che giustificarlo.
Ovviamente è la mia opinione, ma nessuno ha il diritto di
insultarmi per questo, come io, con essa, non ho il diritto
di insultare nessuno.
1 novembre 2017 10:06 - jj2006
Invito il Sig. Donvito a salutare - quando ha l'occasione -
un rappresentante delle forze dell'ordine con un deciso
"sbirro stronzo!", per testare i limiti della libertà
d'opinione.
27 ottobre 2017 19:58 - Annapaola Laldi
Qui di seguito l'articolo sulla cronaca di Bologna
(Repubblica) di oggi che ricostruisce la dinamica
dell'accasduto.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/10/27/news/urla_sp
orco_negro_sconto_di_pena-179492057/
In effetti, al di là delle parole razziste, ci sono minacce
pesanti, tra cui quel "ti spedisco a casa in scatola" che fa
accapponare la pelle.
27 ottobre 2017 18:03 - ennius4531
A me pare che Donvito si sia troppo concentrato sullo
'sporco negro' e gli sia sfuggito il resto sul comportamento
e le minacce dell'imputato come.. 'esci e ti spacco la
testa', poi aveva bloccato la portiera dell'auto
impedendogli di uscire .