COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)  
21 novembre 2017 15:26 - lele640
Già ora, nonostante tutto, spesso non si riesce a vedere nulla: tutto lo schermo diventa nero e sparisce il segnale. Basta un po' di vento. Non oso pensare con i segnali digitali ancora più compressi (visto la riduzione di banda), che schifo diventerà la TV del futuro.
4 novembre 2017 21:54 - lucillafiaccola1796
buona occasione per mandare AFFARENZI il tv per cui siamo obbligati a pagare il "canone di abbonamento [non più RAI] tv", che vuol dire che le nostre pizzotasse vanno a tutte le tv, anche quelle del fatto e rifatto SV sembra proprio una mumma egiziana. Lo possiamo convertire in un DVD per vedere i film che ci piacciono. Uno a sera. Si prendono in biblioteca, o si comprano. Non hanno pubblicità incazzevolmente ingannevole. Ah che sollievo ! Gli strafatti che strafanno prima o poi se ne vanno...Destinazione a Nostra-Vostra scelta.
3 novembre 2017 12:53 - Nello_Boccia
Mi permetto da esperto di ICT e TLC.
Bisogna chiarire che nella proposizione del primo protocollo di Digitale Terrestre vi erano incongruenze sia di carattere tecnico che nell'organizzazione generale di quello che è stato lo switch off.
Da sempre molti esperti come me e altri tecnici istituzionali che hanno lavorato nel campo delle indicazioni ministeriali sull'adozione dello standard digitale abbiamo avvisato ed indicato alla governance chiamata a determinare regole e leggi, che sarebbe stato saggio l'abbraccio di tecnologie scalabili e spiego: Era possibile adottare una tecnologia scalabile, basata su codec e firmware aggiornabili direttamente nella piattaforma esistente "Decoder e TV" così come si fa per i computer e piattaforme aggregabili. E' chiaro che il DVBT2 non ha solo il problema dei codec ma anche un problema di diversità tecniche non scalabili con il protocollo DVBT1, in pratica i due sistemi non si ascoltano e non si parlano per incompatibilità tecnica.
Bisogna anche dire però che non è obbligatorio dover cambiare i TV in uso. Basterà un decoder esterno, certo scomodo, doppio telecomando e altri disturbi che dovranno essere superati a carico economico ed esistenziale degli utenti. Fatto sta che anche la tecnologia DVBT2 non è scalabile, quindi, data la inarrestabile evoluzione tecnologica, probabilmente anche questa tecnologia dovrà essere accantonata nel giro di pochi anni, compresi i TV di ultima generazione già dotati di decoder ibrido DVBT+DVBT2.
Ci si pone quindi il problema e domanda: è veramente questa la migliore piattaforma per una tecnologia costantemente in evoluzione? E come sempre: l'utente paga.
  COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)