Le risoluzioni unilaterali ai contratti bancari, ma suppongo
anche ad altri comparti, hanno infastidito parecchio.
L'unica scappatoia, è la risoluzione del contratto. Ma
guarda tu se le regole del gioco sia mai stato concesso che
si cambino in corso d'opera! Eppure da oltre un anno, credo,
è così.
Ma la clientela per pochi euro non ha proceduto al recesso
ed è rimasta. Anche perchè ha fatto un pensiero di
giustizia relativamente ai costi aumentati sostenuti dalle
Banche. In effetti sono costi aumentati anche i mancati
guadagni relativi all'appiattimento dei tassi e alla
drastica diminuzione degli spread tra esborsi e introiti.
Per quanto riguarda i bonifici, è senz'altro vero che
l'immediatezza di pochi secondi nell'esecuzione di un
pagamento può essere un grosso vantaggio per alcuni casi.
Per esempio rientrare da una esposizione in c/c in
prossimità di una inderogabile scadenza, rispettare un
pagamento che comporti una penale, e tanto altro.
Ma quello che si era ultimamente raggiunto era sufficiente.
Almeno per moltissimi.
Quando alla fine degli anni'70 si cominciò a parlare di
bonifici elettronici(fra altre cose) con lo STACRI (acronimo
di Sistema di teletrasmissione automatica fra le Casse si
Risparmio Italiane- circa 88 Istituti quasi tutti
partecipanti e facente capo all'ICCI con l'intermediazione
risolutiva dell'IPACRI -nota dello scrivente) di cui mi
sono -tra l'altro, io stesso occupato in prima persona.
All'epoca il bonifico era inviato in modo cartaceo (anche
per la conferma di un "telefonico-voce")oppure via telex;
per l'estero via swift.
Si erano, comunque, dimostrate varie pecche, malversazioni,
truffe, anche dovute a errori(o finti) poi non
recuperabili.
Con lo S.T.A.C.R.I. attraverso l'utilizzo di una
molteplicità di codici (tipo PW) e responsabilità a vari
livelli (almeno tre ogni volta), non escluse le
crittografie, il bonifico aveva l'autorizzazione a partire
via elettronica dalle varie Casse di Risparmio e utilizzando
le dorsali telefoniche con l'utilizzo dei primi MODEM e di
macchine tipo Olivetti TC800 o poco altro con l'ausilio di
semplici floppy flessibili grandi come un 45giri e con
memorie da 128, e confluiva a ROMA alla sede dell'ICCRI ove
era posto il cervello centrale che smistava ai destinatari,
teoricamente in pochi secondi.
Pochi secondi teorici perchè, anche se un bonifico era
marcato come sistema di priorità "telefonico (elettronico)"
(per cui pagava per l'urgenza una congrua cifra(tipo 5-8
mila lire), poi sostava in banca per verifiche varie,
possibilità di bloccarlo se destinato a insolventi, ecc.
ecc. per cui almeno qualche giorno era momentaneamente
sospeso.
Altre priorità erano gli "urgenti", i "normali" e i
"differiti" ma tutti comunque più veloci del vecchio
sistema.
E il tutto funzionò benissimo fino all'avvento di altri
sistemi alcuni decenni dopo peraltro ceduti o desunti dalla
stessa ICCRI e Ipacri.
Le spese sostenute dalle banche per questi sistemi-i primi
tecnologici di un certo valore- non saranno mai compensati
da rincari e costi per la clientela.
Infine le banche, pur sostenendo una utilità insostituibile
per tutti, vanno declinando per alcun i fattori. Il primo è
la loro incapacità o impossibilità di rientrare dalle
insolvenze che creano (grazie alle impunibilità e alla
crescente pratica del "non ti dò indietro più nulla" da
parte della clientela attiva) appunto le sofferenze. Altro,
in alcuni casi noti (e poco noti) di malaffare e
incompetenza nella gestione delle Banche, i cui
amministratori sono spesso messi li' da politica, malaffare,
istituzioni di incapaci e da associazioni economiche di
dubbia serietà.
E lo si desume dalla sempre maggior diminuzione di
personale, dalla chiusura ormai endemica di filiali e
agenzie non più sostenibili e che un tempo proliferavano
dando lavoro e servizi ed erano considerate maggiori fiori
all'occhiello delle banche stesse.
Ma come al solito il popolo capisce solo le cose a cui
interessa porre denigrazione con la stessa capacità
originale ed interpretativa di un gregario ottuso.
22 novembre 2017 11:00 - Plutonefiore
Come si pagano i dipendenti delle banche
..quattordicesime..bonus annuali...
Paypal quanti dipendenti ha ? Intesa e Unicredit?
Quanti immobili ecc.ecc. hanno da mantenere Intesa e
Unicredit..e tutte le altre banche ..
sta finendo un'era e questi sono gli ultimi colpi ?