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22 novembre 2017 15:20 - savpg8801
Le risoluzioni unilaterali ai contratti bancari, ma suppongo anche ad altri comparti, hanno infastidito parecchio. L'unica scappatoia, è la risoluzione del contratto. Ma guarda tu se le regole del gioco sia mai stato concesso che si cambino in corso d'opera! Eppure da oltre un anno, credo, è così.
Ma la clientela per pochi euro non ha proceduto al recesso ed è rimasta. Anche perchè ha fatto un pensiero di giustizia relativamente ai costi aumentati sostenuti dalle Banche. In effetti sono costi aumentati anche i mancati guadagni relativi all'appiattimento dei tassi e alla drastica diminuzione degli spread tra esborsi e introiti.
Per quanto riguarda i bonifici, è senz'altro vero che l'immediatezza di pochi secondi nell'esecuzione di un pagamento può essere un grosso vantaggio per alcuni casi. Per esempio rientrare da una esposizione in c/c in prossimità di una inderogabile scadenza, rispettare un pagamento che comporti una penale, e tanto altro.
Ma quello che si era ultimamente raggiunto era sufficiente. Almeno per moltissimi.
Quando alla fine degli anni'70 si cominciò a parlare di bonifici elettronici(fra altre cose) con lo STACRI (acronimo di Sistema di teletrasmissione automatica fra le Casse si Risparmio Italiane- circa 88 Istituti quasi tutti partecipanti e facente capo all'ICCI con l'intermediazione risolutiva dell'IPACRI -nota dello scrivente) di cui mi sono -tra l'altro, io stesso occupato in prima persona.
All'epoca il bonifico era inviato in modo cartaceo (anche per la conferma di un "telefonico-voce")oppure via telex; per l'estero via swift.
Si erano, comunque, dimostrate varie pecche, malversazioni, truffe, anche dovute a errori(o finti) poi non recuperabili.
Con lo S.T.A.C.R.I. attraverso l'utilizzo di una molteplicità di codici (tipo PW) e responsabilità a vari livelli (almeno tre ogni volta), non escluse le crittografie, il bonifico aveva l'autorizzazione a partire via elettronica dalle varie Casse di Risparmio e utilizzando le dorsali telefoniche con l'utilizzo dei primi MODEM e di macchine tipo Olivetti TC800 o poco altro con l'ausilio di semplici floppy flessibili grandi come un 45giri e con memorie da 128, e confluiva a ROMA alla sede dell'ICCRI ove era posto il cervello centrale che smistava ai destinatari, teoricamente in pochi secondi.
Pochi secondi teorici perchè, anche se un bonifico era marcato come sistema di priorità "telefonico (elettronico)" (per cui pagava per l'urgenza una congrua cifra(tipo 5-8 mila lire), poi sostava in banca per verifiche varie, possibilità di bloccarlo se destinato a insolventi, ecc. ecc. per cui almeno qualche giorno era momentaneamente sospeso.
Altre priorità erano gli "urgenti", i "normali" e i "differiti" ma tutti comunque più veloci del vecchio sistema.
E il tutto funzionò benissimo fino all'avvento di altri sistemi alcuni decenni dopo peraltro ceduti o desunti dalla stessa ICCRI e Ipacri.
Le spese sostenute dalle banche per questi sistemi-i primi tecnologici di un certo valore- non saranno mai compensati da rincari e costi per la clientela.
Infine le banche, pur sostenendo una utilità insostituibile per tutti, vanno declinando per alcun i fattori. Il primo è la loro incapacità o impossibilità di rientrare dalle insolvenze che creano (grazie alle impunibilità e alla crescente pratica del "non ti dò indietro più nulla" da parte della clientela attiva) appunto le sofferenze. Altro, in alcuni casi noti (e poco noti) di malaffare e incompetenza nella gestione delle Banche, i cui amministratori sono spesso messi li' da politica, malaffare, istituzioni di incapaci e da associazioni economiche di dubbia serietà.
E lo si desume dalla sempre maggior diminuzione di personale, dalla chiusura ormai endemica di filiali e agenzie non più sostenibili e che un tempo proliferavano dando lavoro e servizi ed erano considerate maggiori fiori all'occhiello delle banche stesse.
Ma come al solito il popolo capisce solo le cose a cui interessa porre denigrazione con la stessa capacità originale ed interpretativa di un gregario ottuso.
22 novembre 2017 11:00 - Plutonefiore
Come si pagano i dipendenti delle banche ..quattordicesime..bonus annuali...
Paypal quanti dipendenti ha ? Intesa e Unicredit?
Quanti immobili ecc.ecc. hanno da mantenere Intesa e Unicredit..e tutte le altre banche ..
sta finendo un'era e questi sono gli ultimi colpi ?
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