La Brexit è una specie di Vaso di Pandora, da cui stanno uscendo molte situazioni sgradevoli per la stessa Gran Bretagna e anche pericolose, a cui i fautori della Brexit non avevano minimamente pensato. E questo è un fatto molto grave, perché, quando un politico propone una cosa che ha implicazioni su vasta scala, per essere serio dovrebbe mettersi a pensare e a immaginare tutti gli aspetti del problema.Anche quelli più nascosti, ma che si manifesteranno non appena si comincerà quel dato processo.
Oltre al problema dei confini dell'Irlanda, Eire e Ulster, che fa tremare le vene e i polsi, alcuni giorni fa si disvelò quello dell'uscita della Gran Bretagna dall'EURATOM, come effetto collaterale all'uscita della Gran Bretagna dalle UE. Anche questa è una bella gatta a pelare, perché non potrebbero più essere scambiati i dati sull'energia atomica fra GB e UE (L'EURATOM, Comunità europea dell'energia atomica, nacque coi trattati di Roma del 1957 allo scopo di coordinare i programmi di ricerca degli stati membri relativi all'energia nucleare ed assicurare un uso pacifico della stessa).
Che dire? Io penso che se May fosse davvero una statista dovrebbe prendere il coraggio a otto mani e dire "Signori, abbiamo sbagliato. Questi sono i problemi sul tavolo, adesso li conosciamo (o almeno ne conosciamo alcuni gravi e importanti) e quindi, visto che il referendum era solo consultivo, facciamo marcia indietro e restiamo nella UE". Ma ci vuole parecchio coraggio, lo riconosco. E allora, cara Gran Bretagna, che ti stai dimostrando piccina piccina, buona fortuna.